11 :--JO dei più autentici c. dimenticati> iY' che esistano è certamente Leone Franconi, nato da emigranti genovesi a San Francisco meno di scs.sant'anni fa. Franconi è ou un gentiluomo di campagna che trascorre quietamente i suoi giorni nella pace suburbana di White Plains, come un cx-prciidcntc degli S1ati Uniti. I vicini lo chiamano, come l'han sentito chiamare per tanto tempo da un suo domestico italiano, c. scior Franconi >. Ma pochissimi sanno che egli è stato il padre del film di attualità, noi diremmo del film e Luce>. Poco dopo il biblico terremoto di San Fran. cisco nel 1 906, nel quale la ma ca.sa paterna fu distrutta, egli si ri,·ol$C all'industria del cinema, ancora in fasce, per guadagnarsi la vita. Divcntb uno dei conf1dcnti più intimi di Charles Pathé, capo dc\la famosa ditta e Pathé Frères > e, con varie attribuzioni, rimase con quella società fino al 1931 L'idea di utiliuare il cinema come mcuo di reportate venne a Franconi mentre assisteva alle cerimonie inaugurali dr! presidente Tah nel 1909. Ma ci volle del tM-llo e del buono per penuadere Pathé, il quale alta fine promise di discutere la cosa coi suoi fratelli a Parigi. Egli mantenne l'impegno e otto mesi dopo, nel 1910, FranC'oni rice\·cva il ~rmcuo di mcttcrc mano alla sua idea. e: Allora per la prima volta, da quando l'idea m'era venuta>, dice Franconi in al• cuni appun1i di ricordi apparsi recentemente, e: io capii che si 1rattava di una idea maledt'tta Si fa prcuo 3 dire, l'avvc. nimcnto ! Ma comt" pre,•ederlo? E come trovare l'opNatore- capace di riprendere l'avvenimento sul posto' ..\ quei tempi le mostruose macchine da presa, montate su mostruosi treppiedi, arrivavano a pesare fi. no a un quintale. Come Ja\orare e spostarsi vcloCl'mentc con ordigni di 1an1a mole? Un altro problema era di condnccre i pro.. prictari di sale, diffidentinimi a que-i tempi, a includere i cortometraggi di attualità nel programma >. Ma alla fine Franconi riusd a persuadere una quarantina di esercenti Bisognava ora pescare, per il primo film, qualcosa che colpisse gli ,peuatori con la fon.a di un pugno negli occhi. e: Non erano in vi- • sta fatti interessanti o, per lo meno, intc• ressanti per mc. Ero disptrato, quando un giorno si prese-ntò nel mio ufficio un gio-- vanouo e mi disse che avcv:1 in mente uno spcttacolo formidabile. Il suo nome era Rodman Law, un nome dimenticato ormai come il mio; ma egli è stato il più grande "professionista ' 1 di imprese pane e dispc• rate che sia mai csis1i10. •· Franconi ", egli mi di»e, " per centocinquanta dollari io sono pronto a lanciarmi con un paracadute òalla torcia della statua de-Ila Libertà e sono pronto anche a firmare una dichiarazione che vi liberi da ogni ttsponsabilità ". lo gli chiesi se avcv; mai usato il paraca. dute. E.gli mi diue di sì e il contralto fu firmato >- Alcuni giorni dopo Frànconi, Law e un gruppo di ,eporlus si portarono su ~dbes Jsland, l'isolotto do,·e sorge • la st; .ua. C'erano quat1ro operatori per riprendere la caduta da diversi angoli i un uomo in una barca era pronto a tirar su Law dopo il suo tuffo nl'il'acqua. Non appena costui spiccb il salto, gli ope-ratori mis.ero in marcia i loro macinini, ma solo a metà strada il paracadute si apri e-d era troppo tardi per evitare il peggio Law prc• cipitb in acqua in malo modo e si fracassò una gamba. ~fa Franconi aveva ormai i suoi cento metri di pellicola, cd es.si fece-ro un'impressione cnonne. Il film d'at. tuaJìtà era na.10. Ma per poco questo primo colpo non ro. vinb Franconi. Alcuni giorni dopo si prc.. sentava nel suo ufficio un rapprcsen1ante della casa che fabbricava quei paracadute, minacciando di intentar causa a Pathé per i danni subiti dalla emorionante, ma disastrosa cronaca ddl'csperimcnto. Fu allora che Franconi apprese che Law non aveva mai usato un paracadutc in vita sua e: Più tardi, quando gli parlai della cosa con un tono un po' ipocrita., lo riconosco, di rimprovero, egli mi rispose con un tono un po' ironico di rimprovero per la mia ipocri- •ia • "A\•e1c avuto il vostro film; che diavolo andate cercando,">. Franconi 1cnnt' il campo deffattualit.à, da padrone, fino al 1913, quando entrarono in lizza Hcarst e l'c Univcnal >. Se si eccct• tuano alcuni occasionali reporto1u di ordinaria amministr:at.ionc, i suoi film furono qua.si tutti dedicati alle incr,.dibili pauic di Rodman Law. La fama di alcune di quelle imprese panò l'oceano; sotto il nome gent'rico di e-americanate > esse: riempirono le- pagine (spesso, qudlc a colori: dei siomali illustrati popolari del vecchio con• 1inentc. Cna dclle imprese più spettacolose (u l'uccnsione in pallone a circa mille metri al di sopra dcUc Palizzate; giunto a qucll'altcna Law diede fuoco a una carica di dinamite che mandò in frantumi il pallone, mentre l'argonauta discendeva in paracadute. Classica, nella storia delle au• dacie del genere, è la sua celebre passeggiata in motocicletta sul comicione di un 1Jra1taciclo, a più di ottanta metri dal suolo Un'altra volta «"gli si arrampicb fino al tredicesimo piano dell"H6tcl Martinique, senza toccare menomamenlc .'j:1'in6ui e servendosi soltanto dalle mani e dei piedi nudi Inoltre, fu il primo a fani lan~iarc l~ aria da uno speciale cannone. f suoi amm•• ratori dicevano che egli aveva le ossa di caucciù , ma molte di cne erano rotte quando Law mori di tubercolosi, in un ospe• dale della Carolina del Sud, a trentaqu&t• tro anni Quando Franconi ricorda qurste cose, si eccita incrrdibilmcntc e i suoi occhi brillano d'infantile cntu1iasmo. Il primo avvenimen. to vcram~n1e fl:rDJ!IO da lui rinc-matografato fo rincc-ndio eh.- d;struue Galveston nt:1 HOLLYWOOD·OOKPA.&8OERE, DIJRANTEOLI INTERVALIJ,LAVOR.ANAOJlAOLU. Texas nd 1912. Era quasi la mezzanotte quando le prime notiz..ic del disastro e delle sue ptoporzioni arrivarono a New Orleans, dove si trovava Fra.nconi Egli riusci a pescare un operatore e gli ordinò di saltare sul primo trcno che partiva per Galvc11on. Ma non c'erano treni prima delle sei Franconi non si perse d'animo. Dopo un'accesa discussione col capos1az.ionc, riuscl ad ottc• nere in fitto una locomotiva per ~oo dollari e cosl l'operatore di Pathé arrivb sul luogo del disastro in tempo per riprendere metri e metri di uno dei più begli incendi che si ricordino. L'era dei reporters cinematografici giramondo era cominciata. L'altro italiano di cui vogliamo parlare è Ca.ciano (Tommy) Gaudio, il decano degli operatori di Hollywood e uno dei più appreuati del mestiere. Egli sta girando in questo momento il suo millesimo film ne-gli stabilimenti dei fratelli W:arner. Con mille film e trentacinque anni di mestiere sulle spalle, Gaudio è ancora. capace d'incrcdibili entu.sìasmi per la sua arte. Per lui uno sta• bilimento è tuttora fonte di diletto e meraviglia e: li giorno che mi meneranno a riposo>, egli dice, e: ne morrò. Questo mondo artificiale e sproposi1a10 nel quale mi muovo da trentacinque anni, è ormai il mio mondo>. Gaudio la.sciò Roma pu l'America all'età di ventidue anni. ~fa già da tre anni cscr• citava il mestiere. li primo film della sua carriera rimonta al 1903. Oggi egli comanda un esercito di ani.stenti. Allora c'era solo lui, Gaudio, intorno alla macchina da presa. Egli doveva inoltre sobbarcarsi a fare le fotografie agli attori per la pubblicità e a sviluppare e stampare la pellicola. 11 suo unico problema di illuminaz.ionf' era, a quei tempi, il sole che si nascondeva dietro le nubi proprio al momento buono. Quel pri• mo film, girato in Italia, s'intitolava /tf<J• poleone t:h~ ottr<Jvtrso le Alpi, cd era lungo mc-no di duecento metri, la lunghezza media de-Ile produzioni dell'epoca. Gaudio arrivava a girarne .sino a due e anche ire per settimana e, nel conto dei mille film, il periodo della sua attività italiana pes.a sensibilmente. Ma anche in Am<"rica, i pri• mi tempi, girò in media un film per settimana, per conto del vecchio Lacmrnlc. La sua prima pellicola americana s'intittr lava M<Jdome Nit:otlne e Gaudio riconosce lealmentf' che era una cosa orribile. Allora, oltre a girare materialmente il film, ne scrivev:t spesso lo scenario e lo dirigeva Ma, quando i problemi dc-Ila macchina da presa comin-:iarono a complicarsi, egli smise questa attività supplcmcntare e ,i dedicò esclusivamente alla fotografia Sola eccnionc fu uno scenario che scri~K vtr Mary PicHord e che gli fu pagato 75 dollari. S'intitolava Pt.r remore d~fla re11no; da allora egli diventò l'operatore favorito della e fidanu.ta d'America>. Prima di lavorare per la Pickford aveva già arquistata grande reputazione per la sua abilità. Fu Gaudio che presiedette alle prime riprese souomarinc, per un film in1itola10 appunto Sotto il ma,,, nel 19to. Celebrità defunte da tempo e prt'scrva1e solo nei musei della pellicola, come John Bunny, King Baggott, Florcncc Turncr, Ma.urice Co1tcllo, passarono davanti all'obiettivo di Gaudio. Molto lavoro egli compi negli 11abilimcnti di fortuna dell'Est, quando Hollywood era ancora di là da venire. Trasferitosi sulla Costa, e.gli divcntb subito un asso della 1ua partita Alla pri• ma elezione, fu nominato presidente della neonata Amtrit:an Socitt1 o/ Cinemoto1rophers, a gra.ndiuima maggioranz.a,. Cli occhi di Gaudio s'inumidiscono al ricordo di quei giorni lontani, quando le regine dello ,chermo avevano un tcmpcramcn10 e pret<"ndcvano un operatore tutto per sé. Per quattro anni e mnz.o egli Javorb esclusivamente per Norma Talmadge e la sua paga correva anche quando non c'erano film da girare per quella grande stella; la quale rifiutb sempre di prestarlo ad ahre regine concorrenti. Gaudio focografò la Garbo nei suoi primi due film americani e fu lavorando per lei chc perdette il mi• gnolo della mano sinistra, finito in un ingranaggio. Fotogr:afb anche per la prima volta la compian;a Jcan Harlow in Anteli dell'inferno. Fra i suoi allori c'è anche que-llo del primo film a colori, parlato al ccn10 per cento, On tc,ilh the show. L'ultimo è stato invece Le ouotntu,e di Robin llood, che è anche il suo 998° film. Il 999• è staio Il sorprend,nte dottor Clitterltouse, con Edward Robinson, e il ,uo 10000 Il 11a,dino nella luna (nessuno di questi uhimi tre film è giunto ancora fra noi). Antlton1 Adu,ru (Auorto nero) gli valse la coppa dcli' Accademia delle scienze e arti del cinema per la migliore fotogra• fia, nel 1936. Quell'anno fu carico di gloria prr lui: Vtrd1 poseoli, La uita di Pasteur, e Il so1no di uno notte di meua utate, opere tutte fotograficamentt' ma~ni• fiche, recano la sua firma. Gaudio è anc.hc inventore, e alcune sue piccole scopcrtc ottiche hanno servito di base ad applicazioni di uso universale. J canoni della sua estetica fotografica sono pochi e semplici, ma di classica purezza. Uno è che la moda della fotografia cambia come quella degli abiti delle donne. Un altro che le cose debbono avere nel film il rilievo ~~~i°h 1 ech~i i:an:gu~~ml: f!\o~;:1.cr~:r ~~ torr.i diffusi, piena di aureole, di vapori romantici, di pc-nombrc vaghe, di quell'at• mosfera di gana e di ovatta che ha do. minato il mondo dcfta pclticola fino a qualche anno fa Ma Gaudio diffidò sempre di queste svencvolcz.u. e artifici pscudopoctici ; e il nuovo reaUsmo cinematografico, cht: è anche una consegucnu del realismo intrtr dotto dal dialogo nei 61m, ha dato ragione al suo sano modo di voderc. A. D. (NVOl'I FILH) l!& J©lltàt& 4 BBEUTl1 EB ~ ECARSI in un cinema sfiduciati, la attratti :soltanto dal prestigio d'un titolo, e trovarsi invece dinanzi a un'opera piena di decoro, d'intelligenza., di poesia, è una sorpresa lieta e con. solante. Il film La sonata a Kreutt,er è stato pre~entato la prima volta in un cinema popolare della periferia, con l'aria di dare al pubblico uno spetta• colo modesto e trascurabile, che nessuna pubblicità avrebbe potuto salvare. C'era quindi da aspettarsi una delle solite riduzioni affrettate, che affidano la loro fortuna alla fama dell'opera letteraria da cui sono tolte. Al contra• rio, con uno stupore che a mano a mano veniva crescendo e quasi si mutava in commozione, abbiamo assistito alla felice rivelazione d'un film, dove il rispetto per l'opera di Tolstoi non soffocava l'ispirazione e non impediva la libera creazione di perM>naggie si• tuazioni nuove. Qui, la fedeltà al romanzo è dì una specie diversa da quella che di solito ci s•a~petta in questi lavori di adattamento. e una fedeltà interna e quasi segreta, che si rivol~e ai sentimenti, al costume, al paesaggio, piuttosto che al carattere dei personaggi e alle vicende esterne in cui si trovano coinvolti. Si direbbe, così, che l'ignoto regista (né i cartelli pubblicitari, né le didasca.lìe ci hrmno dato il suo nome) abbia tradotto nel linguaggio del cinema quel particolare modo di veder le cose ch'è di Tolstoi e che consiste nel descrivere minuziosamente certi aspetti dei perscmaggi e nel fissare l'attenzione su un gesto, uno sguardo, una parola, tati da palesare però istantaneamente i loro impul,.i. Il racconto infatti procede at• tra1.-crsopiccoli episodi il cui significato acquista valore soltanto nel compiersi dei successivi; a poco a poco l'angoscia dei personaggi appare più evidente e non trova riposo, ma anzi cresce e diventa esasperazione fino ad esplodere in azioni decisive e irrimediabili. A prima vista si può pensare che Il romanzo abbia offerto solo un pretesto agli artefici del film : il timido canovaccio d'un'avventura coniugale. Diverse sono le vicende, diversa anche l'indole dei personaggi. Il protagonista Pozdnicev assomiglia poco o punto al11osscssionato protagonista del libro: non è l'odio che muove la sua gelo:Sia, né quella specie di disgusto che a un certo punto trova sfogo nell'omicidio. l\.lcntre il racconto dì Tolstoi voleva c:Sscrc na requisitoria contro il matrimonio, nel film l'accento polemico ap• pare attenuato e la vicenda è volta a descrivere un caso infelice di passione coniugale e una gelosia piena di affetto e di rimorsi, che, traendo la sua ori• ginc da coincidenze e sospetti, a volta a volta s'acquieta e si riaccende, a se• conda che il mutare degli avvenimenti apra la via alla fiducia nella fedeltà o alla certezza dell'adulterio. Eppure, nonostante le diversità tra il film e il suo modello, quell'atmosfera equivoca e dolorosa, quel fatale suc• cedcr'ii di avvenimenti che porteranno alla tragedia, si ritrova eguale nel film; gli ambienti e i personaggi prendono Io stesso poetico rilievo, e perfino le scene che non hanno riscontro nel libroi e perfino quei personaggi che gli autori del film hanno immaginato soltanto per arricchire la vicenda, hanno il loro po\to naturale nel racconto e sembrano quasi prolungare delicatamente ciò che nel libro di Tolstoi era sottinteso o soltanto accennato. Il personaggio di Pozdnicev è interpretato da Pctcr Peterscn; abituati come siamo alla recitazione corretta e troppo disinvolta degli americani, le maniere ruvide, sofferenti e riflessive di questo grande attore ci hanno destato un'ammirazione senza limiti, e insieme il rimpianto di quel tempo or• mai lontano in cui il cinema europeo, e in particolare quello tedesco, grazie ai ~uoi rcgi,ti e ai suoi attori, avvince• va la nostra fantasia e ci lasciava sperare un avvenire migliore. Durante due ore abbiamo scoperto sul volto di Peterscn i segni dello sconforto e della tenerezza, della passione e dell'ango-- scia: ogni suo battere di ciglia, il pieg::i.Niamaro delle labbra, il moto nervoso delle mani indicavano un tormento senza speranza e l'avvicinarsi irreparabile del dramma. Accanto a lui rivedemmo Lii Dag_over, dal volto bellissimo e sciupato. Quando la preoccupazione di difendere i contorni rilasciati del corpo non la costringeva ad assumere certe pose estatiche cd immobili, le qualità spontanee del suo temperamento si rivelavano, ed ella appariva la moglie casta e irrequieta, cui l'inclinazione per la musica dava turbamenti e trasporti. E allora si ri• conosceva in lei la magnifica inter• prete di CMCrina di Russia e di MaOame De Renai di Le Rouge et le Noir. MARIO PANNUNZIO ULTIMI RITOOOHI A CAROLE LOKBJ.RD PRillA DI UNA SOENA DEL l'IL)( "80ANDJ.L0 11
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