Omnibus - anno II - n.31 - 30 luglio 1938

~~). ARHARA HL_TTO:,,.;, l.hc pt.:r ora ~ porta ancora 11 nome d1 contessa llaugwitz-Reventlow, ha oggi vent1,;c1anni, cd è sulla prima pagina dei giornali da ,dmeno venti anni. Veramente, il merito (o la colpa) d1 questa rinomanza in origine non fu suo. Fu del nonno, che accumulò per lei un patrimonio di 50 milioni d1 dollari. Il nonno, Frank \V. \Voolsworth, esordì nella \'Ì:a di ~ew York a piedi nudi. Si tirò un po' su fino a potersi comprare un paio di scarpe e, un bel giorno, trovò qualcuno che gli prestò qualche cent1na10 d1 dollari. Aprì, così, un primo spaccio. La sua grande idea furono gli spacci dove si vendesse tutto a prezzi fissi modicissimi: a cinque u11ti o a dieci ctnU. Ne aprì. dopo il primo, un secondo, poi un altro ancora: infine ne aprì moltissimi e diventò il più grande venditore al minuto degli Stati Unili. Costui aveva un'unica figlia e la diede 1n moglie al signor Franklin llutton: e da questo matrimonio nacque, ventisei anni fa, una bambina, Barbara, che, per essere l'unica nipote del vecchio \Voolsworth, fu subito famosa. La bambina ave\'a sette anni quando mori il vecchio \Voolsworth; ne aveva undici quando le mori la madre; ne aveva dodici quando le morì la nonna materna. Cosi tutta la fortuna dei Woolsworth cadde nelle sue piccole mani ed essa dt• ventb ufficialmente • la più ricca ereduie• ra del mondo». Fino all'età di diciotto anni visse molto ritirata, col padre. Poi entrb in società e aveva ventun anni quandQ cominciarono i suoi affari d'amore: d'amore, sì, ma circonfu~i d'un alone d'oro. 1933 - Proprio a ventun anni sposò, contro la volontà del padre, il cosiddetto •principe• Alexis Mdivani, uno dei tre • fratelli sposatori Mdi vani•· Costoro si definiscono principi perché una loro antemna fu nutrice di un principe della casa imperiale russa, per cui ebbe in dono delle terre in Georgia: principi per via lattea. Ma il titolo fu tenuto per buono in America e fu dagli intraprendenti fratelli convertito in oro più volte per via d, matrimoni. La piccola Barbara fece al marito un regalo principesco: una scuderia di poniu da polo. Poi si fece fotogn\fare al braccio di lui ih atteggiamento di estasi, si fece intervistare da vari giornalisti e dichiarb: • lo amo Alex. Noi due amiamo le stesse cose e le stesse persone•. 1934 - Per viaggio di nozze fecero il giro del mondo, Hawaii, Giappone, Cina, ecc.; .dia fine si fermarono a Parigi e diedero, al Ritz, un ricevimento che an• cara oggi è ricordato come il più fastoso che si sia mai dato m quel fastoso albergo. Centoventi invitati convennero da tutte le parti del continente in aeroplani che erano stati messi apposta a loro disposi. zione, e ripartirono con gli stessi aeroplani. Un'orchestra venne da Londra pure in aeroplano. li salone da ballo fu trasformato in una hall d1 casa nobiliare russa. Subito dopo corse la voce che i Mdivani non fossero felici insieme. 1935 - Infatti i due non s'intendevano. Lui non si interess.lva che di polo: aveva i migliori cavalli da polo del mondo e per una grande partita ccn un mar-a.giàse li portò dietro in aeroplano. Lei scriveva poesie. Ma quando offri il volume dei suoi versi ad Alex, questi rispettosamente si guardb bene dall'aprirlo. Frattanto, alcuni milioni di dollari erano sfumati abbastanza stupidamente. Decisero, d'accordo. di separarsi. Si recarono a Reno e in un•dici minuti otten• nero il divorzio. Lo stesso giorno la piccola Barbua sposb il conte Kurt Haugwitz-Reventlow, tedesco di nascita, dane'.\e per cittadinanza, e che aveva un'età doppia della sua. Ocll'cx-marito, Barbara disse: • ì\lai ho amato Alex. ì\fai ho creduto di amarlo•. Neanche Alexis Mdivani perdette tempo; e si affrettò a prender contatto con un'altra ereditiera tedesca. Ma, un giorno, correndo in automobile in compagnia d1 costei, precipitò e mori. L'ereditiera fu salva per miracolo, anche dal matrimonio. Barbara, avuta notizia di quella morte, disse: • Sono triste, terribilmente triste. Ma non sorpresa. Alex correva come un pazzo•. E questo fu l'epicedio che la poetessa Barbara compose in morte del suo primo amore. Si seppe, poi, che al tempo del matrimonio aveva donato ad Alex l'usufrutto di un capitale di due milioni di dollari. ,936 - Nel 1936, Barbara mise al mondo un bambino, Lance: l'unico che finora abbia avuto. Il parto fu difficilissimo. Intanto il conte aveva cominciato a far costruire a Londra, in Regent', Park. quello che doveva essere il loro • nido d'amore•. :'\"on un palazzo, spiegava il conte, ma una casa, ·un focolare: • Noi siamo gente semplice, d1 gusti semplici ... •. Infatti la casetta non costò che 300 mila sterline (poco meno di 30 milioni d1 li1e). 1937 - I Reventlow offrirono a Venezia un tè al duca e alla duchcs!la d1 \Vindsor. Nel dicembre. Barbara si recò a New York e rinunziò alla ciuadinanza americana: per ragiom legali i,, disse lei; per sfuggire ad alcune tasse, dissero i malevoli. 1938 - A un tratto corse la voce che il conte e la contessa fossero alla vigilia di una rottura. Il vecchio Hutton smenti. Disse che si trattava di un • piccolo screzio•, di una II sfuriata•. , Queste cose, ai tempi miei, son capitate anche a me•. Che le cose non stessero esattamente così, si vide subito. Il conte partì per Parigi, e la piccola Barbara si diede a far fare in gran fretta, nella villa di Londra, veri e propri lavori di fortificazione: sbarre di accinio alle finestre; porte a prova dt fucilate; muro di cinta, ferrospinato, s1ep1 e 5000 pi,u1tc d1 ro\ 1 ~pinm,i tutt'intorno al vasto terreno. J),ttctiv~i pubblici e privati montavano la guardia di giorno e di notte. Nello stesso tempo, la piccola Barbara nominava suoi avvocati due luminari e iniziava contro il marito due szioni giudiziarie: l'una davanti al foro di Londra per minacce e • vendetta , l'altra davanu al foro di Copenha~en per ottenere il divorzio. A Parigi, un giornalista riuscì a avvicinare il conte e gli chiese come spiegasse gli apprestamenti bellici fatti dalla moglie nella \'11la, e I suoi preparat1\'i giudiziari, Disse il conte: •Tutto questo vien fatto per impedirmi di tornare 1n Inghilterra; ma non ci riusciranno . Smenti di avere mai minacciato la moglie:• N'on ho m:u fatto niente che un gemiluomo non farebbe ~. E quando seppe che squadre di detecti,;~i custodivano il piccolo Lance: • Nessuno potrebbe comp1acers1 più di me nell'apprendere che mio figlio è co~ì ben protetto Qumd1 partì m gran fretta per Londra, si costituì e prestò cauzione. Dopo di che fu rilasciato in libertà provvisoria. l:n fremito percorse Mayfoir: il più bel processo della stagione stava per cominciare. I due coniugi, ass1st1tt dai m1pett1n avvocati, comparvero a Bowstreet, all'udienza del 5 luglio. Prese per primo la parola sir Patrick Hastings, patrono della contessa. Il z giugno d1 quest'anno•, raccontò sir Patrick, • apparve evidente che la nta d1 famiglia dei coniugi era diventata impossibile e la separazione fu oggetto di discussione fra loro ... Entrambe le parti s1 rivolsero a uno s1udio legale. l\tr ;\1itchell, del detto studio, fu invitato quello stesso giorno ad andare alla villa m Regent's Park e là conferi con entrambe le parti in ordine al proposto divorzio•. Per la legge danese è necessario un certo periodo di separazione dei coniugi pcrch6 si addivenga al divorzio. Si convenne che il conte sarebbe partito il giorno 11 per il continente. Ma l' 8 e il 9 egli telefonò al legale: aveva cambiato avviso e non desiderava più 11 d1vorz10; sarebbe.: panito l'tr, ma pregava 1\lr ~11tchell di vedere che cosa si potesse fare in ordrne alla sua disputa con la moglie, e d1 raggiungerlo poi all'e!ilero per informarlo. Le minacce furono fatte i g1om1 18 e 19. I! necessario•, di~se Sir Patnck, • che voi sappiate qualcosa della per~ona del conte. Egli è un uomo del tutto speciale. Ha un carattere \'1olento ed estremamente emott\'O •. Il conte si recò a Digione per una cura di ner\'i. Di là, 11 18, telefon~ a Mr Mitchell pregandolo di raggiungerlo ..Mr ~lit• chell partì in aeroplano e fu da lui quello ste,so giorno. E subuo gli comunicò che il divorzio era inevitabile: la moglie era terrorizzata e non avrebbe mai consentito che tornasse in casa.• ~lr :\l1tchell vi dirà quello che accadde. Il conte proruppe in minacce di morte. :'.lmacciò dt uccidere non !lìoloaltri, ma anche se stesso. A volte scoppiava in lagrime, a volte faceva grandi richieste d1 denaro ... Ave\·a il permesso d1 portare un revolver. Il suo av,·ocato, Mr Dirkett, mi ha assicurato che non porta"a l'arma indosso, ma che l'aveva lasciata in ca.sa a Londra. Xon sappiamo do\'e fosse 11 re\'oher, ma sarebbe estre• mamente desiderabile che gli venisse tolto Mr M1tchell vi dirà che il conte parlava spesso del re,·olver e dice,·a che sape\'a tirare attra,•erso !a tasca prima che qualcuno gh potesse met ~re le mam ad• dosso. Se sia vero non so. Poi il conte vaneggiò a proposito di un ~ignore, il cui nome ricorre negli atti. lo non farò il suo nome. Il conte disse che era in gioco il suo onore, che sarebbe accorso in Inghilterra e che avrebbe avuto un duello con quel signore. Se non ci fosse riuscito, si sarebbe ucciso e la colpa sarebbe ncaduta !lulla moglie. Poi scoppiò in lagrime. Trascorse tutta la giornata con Mr M1tchcll, passando continuamente dall'allegrezza a richieste enormi d1 de• naro. Poi disse che anda\'a a uccidersi .. Insomma non fu mai per più di mezz'ora dello stesso umore. • Il giorno dopo il conte aveva compieBARBARA ROTT0N E IL 11.ARTT0 00NTE HAU0WITZ·REVENTL0W tamente cambiato umore. Ora \'Oleva andare in Inghilterra e nprenden1 il fi~lio che era "sua assoluta propne1à". ::"-:es.sono al mondo poteva opporsi, e, se la moglie avesse tentato di opponi, egli non avrebbe potuto dire tiltro eh~: "Dio la aiuti e Dio ci aiuti tuu1 e due". A queuo punto, \1r. \1itchell fu del tutto convinto che 11 conte fo'-!lìe un irr<.-spon:1oabile.li suo modo di fare era tale che chiunqut avrebbe ntenuto estremamente probabile che attuasse le sue minacce. Fu deciso di \'edere in qual modo 1mpedir~lielo • Rese poi tti.timonianza \.1r ;\.1itchell. Lo sottoposero all'interrogatorio caratteristico della procedura ingleie pnma il patrono della conte,,;a, poi quello del conte. Sir Patrick gli domandò fra l'altro: Secondo \'OÌ, era un uomo di mente normale in quel giomo? :vlr :\11tchell. • Xo, non lo era .. ,•· Poi :\lr \lnchell raccontò;• Io ~li dic;!li' "Sono dolente d1 darvi cattive nuo,e''. Lui ri~pose: "Xiente può r.omi~lian.: alle cattive notizie che io ho per mi I~ mie condizioni o;ono: il bambino e una ,;omma fantac.tica per me"; e la precisò. Poi parlò della moS{lie in 1erminì oscun •· Nutrite e tonificate la carnagione con l'olio d'oliva del Palmolive Sir Patrick· • Fece il nome cJ1 un certo· 'ofenore della società d1 Londra?•· L'epidermide abbisogna di nutrimento, per conservare la giovanile freschezza cd elasticità. Per questo nulla è migliore dell'olio di oliva, antico segreto di giovinezza. Curate la vostra carnagione seguendo il trattamento del Palmolive, il puro e originale sapone ali'olio di oli va. Mr :\litchell: • Lo fece ... •· • lo non farò il nome d1 co~tui ... Disse 1I conte che coo;a intendt\'a fare a lui e alla moglie?,. • Sì. Arrivò a dire: "li duello sarebbe troppo bello per quel. .. Andrò diritto a Londra e lo ammalzcrò come un cane .. ,"•. Sempre a domanda dcll'an·ocato, il testimone ag!liunc;e che 1I conte jtli a,·e\'a parlato di ricatto. • Egli di!tse che io non pote\'O capirne la tecnica; che u pote\'a fare un mucchio di denaro, purché i;i foc.<ietrattato bene l'affare e che il solo suo errore era stato di firmare un certo atto a :'\e" York relativC" ai bt:ni. Dopo pranzo diso;e'. "\'01 non sapete che 10 sono un pazzo come non o;e ne tro\a un altro in tutto 11 mondo". Poi: "lo mi faccio saltare le cen·ella e tutti sapranno che Barbara mi ha spinto a questo. La tragedia peser.J. sempre sulla sua vita e nessuno le parlerà mai piùn .. a d~:e ;{~\~a!:n~:.n;~~,i ~~~t~a:~:~:u: di somme enormi Poi agJ,:iunse: "Se si tenta dt fare mter\'emre qualcosa di Joo;co. 10 non nsponderb più d1 me. Dirò: U10 aiuti lei e me" Il te!itnnone fu poi interrogato dagli &\'• vocati del conte. L'ombra del J!mtleman misterioso riapparve. Oopo una gngnuola di domande, ~Jr llirkett ,enne al sodo: t vero che, nella prima,·era del 1938, secondo le informazioni che ,·i diede lui ste.,so, fu profondamente turbato a causa di quel ge,it/eman cui ha accennato sir Patnck Hasungs? . •t vero ... •· • t., vero che un g1omo il conte v1mostrò una lettera, che era una delle cose che più lo a,·evano addolorato? ,. .. Si. E dopo averla letta posso avergli espresso la mia simpatia perché ero addo• lorato per lui; ma la mia impressione era che fosse una cosa infame prendere una lettera della moglie .. •. t., vero che 1Iconte disse: ":'\'onostante tutto l'amo e l'amerò c.emprc"> SI•. È vero che d1sc;e: "Farci qualunque cosa in questo mondo pur d1 non perderla"?•. Questo fu il significato delle sue parole•. Vi domandò il conte se sapeste che la contessa pcnsa\a di spo<iarc quell'uomo?•• • Credo che mc l'abbia domandato ... •. • f.: vero che gli diceste: "Sono autorizzato a ofTrirù 250 mila dollari"?•. • Xo: la cifra fu 50 mila "terline, che è la stessa cosa. Quando gli chiesi che cosa intendesse con l'espressione "una somma fantastica". mi rispose: "cinque milioni dt dollari". Il giorno dopo si parlò d1 nuovo della mia offerta di 50 mila sterline. Egli disse che ('ra una cosa ridicola e un insulto.. Io ero autorizzato ad aumentare la cifra fino a 100 mila sterline .. Sono dolente d1 far\'Ì questa domanda. ~ vero che il conte disse: "Ilo ampie pro,·c che la casa di Londra non è un luogo conveniente per l'edueazione di mio figlio·•> Sì, lo di.,sc • È vero che dis<;c: "Ho rice\·uto da un cx-impiegato notizie di quel che sta accadendo m quella casa"?•. Oio;cteche un ex-autista gli aveva scritto di eertc cose che erano accadute dopo la sua partenza .1. Allndc,·a al gentlema11? •Sì , • i\lolto bene. t., abbastanza E può essere abbastanza anehe per noi. All'udienza successiva, il sipario è stato improvvisamente abbassato con grande delusione del pubblico londinese. :'.Ia di che si tratti è abba,tanza chiaro. La picco): Barbara aveva per le mani un gentleman che si marito a\·e,·a il torto di non sopportare. l\la llarbara ,a che a questo mondo tutto si aggiu,ta con un po' di denaro e pensò di licenziare 11 marito dandogli una indennità di buona uscita. li marito fece ;ma scenata, e Barbara, con l'aiuto del legale :Mitchcll, che da consulente del marito era diventato con• sulente suo, tentò di farlo passare per pazzo pericolo.so e di impedirgli di tornare m lngh1ltcrra. Intanto, nella villa. continuava a ricevere il ge11tltttum, con molto scandalo dell'autista. E anche il seguito dell'affare è chiaro: la piccola Barbara pagherà ancora una volta lo scotto, ossia una cospicua indennità al marito: non i cinque milioni di dollari di cui parlò lui, ma certo molto più dei 250 mila che offrl, lei. Dopo di che otterrà con facilità il divorzio e sposerà un terzo personaggio: • sposatore, di professione, come il primo marito, o pazzo, come il secondo, e che divorerà ancora un poco dei suoi milioni. !I che sarà pura giustizia. Barbara intanto continuerà a portare in giro per il mondo il suo sorriso di bambola stupida. Forse .scri"crà ancora poesie. MARIO MATTEUCCI Massaggiatevi mattina e se· ra con la sua abbondante schiuma, risciacquatevi con acqua tiepida e poi fredda. Ne sarete presto entusiasta! 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