.,,,; ~me lliu«a MEMORIEINEDITE DI GIACOMOSAVARESE EPISODIO DELLA INBORREZIONE DI PALEBXO NEL LOGLIO lUO lCONTINU.U, DAI NUMERI PRECEDENTI] 5'1'\ALTRA parte il parlamento ~non poteva cssc,c composto che -- di creature dello Zurlo, perché tutti i più intelligenti del pac~, sotto il regime napoleonico e anche prima, erano ~tati chiamati agli affari da lui. Zurlo era abituato a dominare questo mondo di mediocrità, di cui egli stesso aveva creato la reputazione. Aveva la ferma pcnua~ione che tutto questo mondo si sarebbe lasciato dominare da lui. Questa volta egli si ingannò. Per grande uomo che egli fosse, non ~i accorgeva che il suo tempo era passato e che egli era un sopravvissuto. Poco al corrente delle leggi che reli:'.Olanole rivoluzioni, egli vagheggiava una e rivoluzione saggia >. Non comprendeva che lo spirito che domin,t una assemblea numero,a è del tutto diverso dalle opinioni C' dai sentimenti personali dei singoli membri che la compongono. Ora, <1uand'anchc avesse avuto ragione, il p,1rlamento i.archbc forse riuscito a rimanen· padrone delle proprie opinioni e delle proprie risoluzioni? Non a, rcbbc dovuto ei.-.o !!.ubire il giogo dei partiti che, sempre sopra, anz,mdoi.i gli uni gli ..tltri, spingono vcr-.o l'anarchia, tcnninc fJ.tale di ogni rivoluzione? Non do,·cva C~'iO l'\\Crc :)orp.t~!>.ato(' calpestato dalle pa!i,ioni della moltitudine ignorante ·e sfrenata? ~la tutte queste co,c, che ai nostri giorni sa a memoria l'ultimo degli ,cohlri, Zurlo le ignora,·,t. Eg-li ~i esauri,·a a consis:diarc la mediazione france~ e k modifiche indii,pcmabili allo !,tatuto, meravigliato e indi~pcttito dell'in,uc• CC!,'><d>ella i.u,1 diJ.lcttica e de!Lt ..,u,t eloquenza che già t.intc volte .wevJ.• no trionfato rwi co1v,;iglidei re. Alk ovazioni di cui C'gli era <.tato -.cmprc l'oggetto rncccdcvano ora i mormor! e le di~appro\'azioni gcncr,tli. Infami libelli gettavano ignominia sulla ~\hl condotta politica, e perfino la ~ua vita pri\"ata. che era ,tata co,ì pura, non <•ra ri,pam1iata d,.li ~uoi vili m;. miei. Quantunque dolorm;uncntl' c:-olpito da quc.,tc dimmtr,,zioni mtili, quantunque deluso nelle sue speranze di fronte alla e ~iunta pro,vi<.oria -. <· al parlamento ~tc~,o, Zurlo continua\'a a pc,-...cguire il suo ..c.opo con la "t<''-"a perseveranza. Dapprima egli aveva voluto far servire il movimento ri"oluzionario al miglioramento del personale dell'amministrazione pubblica e alla riforma dello spirito angusto che, secondo lui, aveva accomtJagnato la restaurazione. Aveva tentato di ricostruire la monarchia amministrativa, quale egli l'aveva concepita e quale er,t stat::i cn.::ata !i.Otto;\1iurat. Sviato apparentemente da Win<.pran· e dalla « g:iunt.1 prov\ j..,oriJ.». m,1 in rc-altà dc1.llospirito del tcmpo1 aveva cercato µoi di evitare l'occupazione straniera e di dare al pae!>Cuna co~tituzionc che potesse essere accettat.t d.111A' ustria, a somiglianza di quella di Francia. Avversato ancorn dai membri più inAuenti del p,ulamcnto (' dalla folla ci<•gli intriganti e dai scdizio!:iiche dominavano la piazza, e~li aveva pcm.tto in ultimo solo ad impedire la reazione. Lavorava per salvare la vita e la libertà personale dei suoi nemici più accaniti! Pe-rciò I' 8 dicembre pn....,c..·ntòal parLtmcnto il mcssagj?io reJ.lc col quale 11 re rendeva note le decisioni delle potc n ze alleate sugli avvenimenti di Napoli. I sovrani dovevano riuni,.__ia Troppau per prendere una dcci~ione nei riguardi di Napoli. E,si garantivano fin da prima la libertà individuale e l.1 inamovibilità dei m.igistrati. Anche altri benefizi erano promessi. Il rl' chiedeva perciò il pcm,c<.w di reCJ.r'ii al congresso per ~o'Stencrela c:au-..1del ~uo popolo e pro\'vedcrc..•alle i-stituzioni più convenienti pcl bcne;Sere del regno. Se il parlamento avc"sc accettato questi preliminari, se il paese fos'ìe t•ntrato da se stesso nella nuova via ,cgnata dal messaggio, l'occupazione ~traniera sarebbe stata evitata e il p.1esc M>ttratto al flai;tello della r~~1.:ionc. Il messaggio dcli' 8 dicembre, che Zurlo Jveva quasi in~r~1mcntc rcddtto, er~t la su.1 c,;~trcma risorsa e il suo colpo di Stato. E~li \Ì attendeva la più violenta opposizione, ma contava sull'esercito per sciogliere il parlamento e per contenere i sediziosi. Tutte le mhure erano state pn.·"e in prcC'cdl'n.1,1col gent"rak Carascosa e col duca di Calabria. Se il parlamento a,c-."(' rigrttato il rm·<.-.,11:~- -'?io, un proclama reale, ~ià 'SCritto d., Zurlo, doveva ,piegare chiaramtntc la !,ituazionc, annunzi~tre le nuove b.t,i del governo e b fcm1a risoluzione di far uso ddb for.t.1 in c.1,0 di resi!,tenza. S<-il 1.u. rl.1mento lo a.w, ..e accctt~1to. ,i ..,a,d,br formai~, un.1 nuova i;tiunt.t di governo compo,;;ta dai deputati più influenti e .,j ,.1rebbcro operati i cambiamenti nella kgisla,donc e nel per- ",(>nak richi,·,ti d,1lle cirtO'-t,11\n'. Dal primo giorno di dicembre Zurlo aveva raddoppiata la !,Ua attività. Egli ,ta\a qua~i di continuo con i diplomatici stranieri e principalmente col mini'itro di Francia. Trascorreva paren hic ore della giornata ..c.ri\'Cndo ,. più 'iJ>C"~ T<'<itavachiuso nel suo gabilll'll() ,·ol gcnrralt.· Car,1~co,,\. Null.1 trnspariva delle ,uc intenzioni, ma, mcntrc la ~ua fi..,io1l()mia,i ,piana\·J. ogni giorno più ed egli riprendeva la sua gaicna ordinaria, correva la voce che si era alla vigilia di un colpo di Suto. L'ag:ita.tionl' r l'ami(·tù dt·1 c.,rb<rn,1• ri erct p<:rriù ,li colmo. Tutti gli ocd1i -:1 rivol~cv,mo vc.-,o Zurlo e 1u-lle« ,(•ndite » c;i p.1rlava nic..·ntcmeno dw eh asi,a,sinarlo. l.Jn tale, chiamato Bclfiore, ,tvcndo pre!,0 le difese di lui, fu uceii,o con un colpo di pugnale nclb « \(·ndita > dll' ,i teneva in un con- \'t.'nto di domenicani. pi-oprio nel mezzo della città. La \t'tturn ddlo ..t.c-..,,o Zuilo <'1,l ,tat,1 fc1mata più \'Ohe d,t 1-,:"('lllC' ,lYHJ.lta, ma ,i cr.l tr,lltato <.Oltanto cli rnina(n' \('nza com<.·g:ut•n11·. Ciumc· infine· I' 8 dicembre. Quell.1 mattina Zurlo, che a\'eva tra,co,~o tutt.i la notte ~1lavorar<.· nd suo g,,_ binctto. era .111corandla ',UJ ,t,mz.1 da bagno quando un ufficiale..·d(·llo St.110 :vi.«1.ggiorcandò a dirgli d;.1 p.trtl' di Cara..,co,a che il g-enrrak• ntir,wa k sue promc-.se, non potendo più contare.· sull'adc-.ionc dcll'esc:rcito. « ~-la ~i tratta di voialt1i militari ». ri... µ<M' Zurlo i.011idcndo. e gi,,cd,é i.- l'r,C'rcito du· ha fatto la rivoluzione cd è l'e!,crcito che ne pagherà le ,pe,c -.. Congedò l'ufficiale, terminò tr,rnquillamcntt di ,,,..,ti,,i e ..,j recò ,111'.i..,,t"mblca. Cli ,tvn•nimcnti dcli' 8 diccmb1e -,.o. no noti. Il pad.:unento rifiutò le ~aranzie offert(' dagli alle,tti e d.,I re ..t.c.,so e c-oncc,-.c ~olo a Ferdinando il pcrnu.!-.,o di n•car-.i .1 Troppau per difendere la causa della costituzione di S1>agna. Zurlo fu mrsw in istato d1 accusa per co~pirazionc contro lo Sta• to. ~1:.1. non potendo essere addotta alcuna pro\'a contro di lui, gli si chiese soltanto perché egli ave~sc annunciato alle pronncie Li parlt'nza del re prima che que'lti ne an·,..c ottenuti\ l',tutorizzMiont· dd parl.uncnto. Cn deput,Ho. che fan·va l.1 pJrte di bello ,pirito, gli dom,mdò in piena av,emhl<.•.t c. Dove sarebbero andate a finire le prc..·ghicre che avete ordinato pc.-1\'Ìa~gio del re, "l' il p,1rlanwnto non '-''"""<' accon",(•ntito ali.\ ,ua partcnt.a? -.. Egli ri~po~ pronlo : « S.1rebb<-ro andale ad .,rricchirc il t<.·..orodella Chic ...1. -.. .-\5'i0lto dal p.irlanwnto, Zurlo pochi giorni dopo. poiché era in giuoco la ,ua vita, fu co:-.tretto ., riiugiar~i sopra un..1.freKata france"c che cr., nell.t rada. Alcuni mc,i dopo, la gut'rra fu di chi,trata. L'c~·rcito !,i \handò malgrado le fanfaronate di Guglirlmo Pepe.: che, prc<io cl.ti pànico. fu il primo a fuggire. Cotc,to famoM>capo di partito conta\".l <'0"'Ì poco ~ui "uoi C.lrhonari dw il ~iorno in çui c..·gli.\ltMCÒ. contro l'opinione dd ,uo St•1to ~faggion:, ,-:li au'itriaci a Rieti, una ,ettura di po,ta lo ,Utendev,1 ,ulla ,trada princip.tlc! Al primo ~_gnalc della disfat• ta c~li Ja.,ciò 11 camµo di batt~1glia e -.i recò in Ariano. Lo ,µettro dd 1799 lo pcn,t:~uit.1\'a e gli face\'a temere la forc.t . .-\d Ariano c~li .,ppre--<.·lo ,b.111damento tot.ile del -,uo c~uc-ito e l'c,ito fatale ddl.t giorn~1ta di Rieti. P<·nsè, un momc..•nto ad una kv;.1 in rna--~a. ma il \UO ,o~no fu di brcn· durat.i. Cli ..,i ,p<:·dìda N.,poli il capiuno Lui- _gi Blanch pn l''-Ort.irlo a -,tar.<.·nctr;rnquillo, e ,olo allora egli ,i accor,c che qu,,lcuno cominciava a burlar<.i di lui. « L'hanno tontro di mc>, di,,t·. « perché i no~tri ~ldati ,i ,ono ,bandati. t un.t g-randc ingiusti7ia. perché hl ,tc~,;.l co,J. è capit=i.tJ.a \\' .1~hinJ?;tOnin Americ..-.t,cd t·gli non è per que:-.to ri• ma,to nwno un grand'uomo». «Sì>. ri-.po-.c Bl;tnch, e m,t \\°a<.hington riu- ,cì a rirondurrc i suoi uomini ~ul c..'lmpo di batta~lia. F.1H' ;.rnche voi lo ~tcs- ,o e '-.trc..•tcgrand'uomo quanto lui!». Il :21 di m.1r.t0 c:li amtriaci c..·ntra• rono a i'\apoli, e :-.lorf'lli e Sil\'ati andarono poco dopo al p.1tibolo. C.1ra- ,cm~\ e Pl'p<.·furono -condannati a morte in Cùntumacia l' i loro beni confi- '-Cati. Dc Concilii,. Tupputi. c~lj)l'CCbtro c..m' olti altri furono condann.1ti ai lavori forz,1d. L'e..,ercito fu ,ciolto e tutti gli ufliciali <:he avt•\"<lllO<.crvito ,otto ~lurat furono dt•i.tituiti. I generali Arrovito, Petrinelli, Collctt.1 e J.1tri furono e,;i)i.lli. Le prigioni furono poµolatc..•di ma~i~trat1, militari. letterati e -.cit.:n1.iati.La restaurazione si compì nd 1821 c;.1ncc-llandofino il ricordo della domin.11.ione franccsr. :-.la l,1 n·,taur.viom· d<'l 182 r non fu che bieca rc.izione. Allora la per..,ccu.tionc contro tutto dò chr "i era di buono, di nobile e di gcm·ro~o nella natura llfll;\Jl;\ fu Clt'lt,l ,\ "i'-t('lll.l, (' cominci() l'allean.ta tra il clero r la. µoli7ia che più tardi divenne unJ. \'Cra inqui'li.1ionc. Lo -,pion.i~gìo e l'ipocrisia diventarono i \Oli titoli per ('\st·re in auge. Una nuova A'.ennazione di uomini di ba, .... 1 na,c-ita r !,l'!l/a edu('a2ionC'. il cui merito prinriµalt.· era l'ignoranz.1, si 1mpm,t.·s..,òdt.•gli impi('ghi pubblici e procl.unò quell'anarchia IZ'O\'ernati\'a dlC' è !,tat,1. cl.il 1821 fino al 1830. il tratto c,1r.,ttcri,1ic-o del governo napoletano. Il piccolo numero degli antichi magi ..trat1 e funzionari che ,fuggì. alle prigioni o all'c,ilio, cuivo sotto il doppio giogo dcll.1 pen.ccuzionc e della mi-.c'ria, finì per prrdcre tutto il ,uo prr~tigio. Gli uomini più eminenti per il loro ingegno e l.1 loro dottrina, gli uomini più influenti per la loro posiàm<· ,0<.i,1k, ,1 pndtttt·ro ndla foll,, e I loro nomi, µrim,1 CCJ!,nÌn11ti, fu rono qu~1,i diuwntirati. For~t• t''-~i .1\·(•- .,:.tno a\"Uto torto nd 1815 l' 11d 1820 • .\n·vano a,uto 101 to a Napoli, in Fr.tnria e in hpagna. 1h1\·ano ,1...-utoto1to d<tpJx·rtutto t· la frdc..·in loro wa1x1r,1v,1 Ìll'-Ìt·ml' alla !oro popolarità. \[a n~t Kiu,to tra<-cinart rmi nt·I f.111~0 tutto ciel dw rra ,tato ri<.pdtau_, fino -' qud momento, unmim <' C1,..,<·! Era gc·nt10..o.. <·ra \ag~io pn il <.ovi.mo ,•rign,i ,1 capo di un l-Mrtito piuttchtO e he a p;1dr1•di famiglia, mi,,0110,nn.: lo ~pirito d1•l proprio tt•mpo <' \·t•ndira, ..i. '-U~li in<li\·idui dl·I cambi~,nu·nto dt'lle idl'C l'hl' <.·ra._oloil frutto di vi'nti .111111 di ri\(1l11.1imw? Clw t·o,.1 .,j n,t fatte> nd 181 i; pn rico,truin· k basi della •ontta di,trutt<.· dalla rivolu.1ionr franct.:St.'? I..t rt.'\t;,uraziom.· del 181.5 non figurc·r~1nella ,toria d'E.u1opa dw comi' un ,.1g1?:iO, m.t come..·un ,<1ggio infruttuo-.t,. Jm;.1110 i goHrnanti ),.i<·ullarono pt·1 un momc..·ntondl.t '-JX'r.im,t di .t,·t·r rc...·. taur..tto con k• .ullitht· dina- ,tie il prinl ipio ddla st<tbilita dt.:i ~on-rni c.· il bt.·m·,wr<.•delle nMioni. La t'\p(·ri1·n1"a\t·m1<.· a dimo,tr.tn· du- lt.- din.1,tic d1l· w·ni\'at10 a ._o,titlllr~1 ..u. i troni ncm p(JU.'\"arw~0\"1·rn,lrt' l'hc..·'-\.'- condo lt.: loro trad1.:ioni. p1•r1.hé e,..,L· e,i1,1r,mo ,olo per un i"tantt· tra il H.'<:• chio mondo loro e que!lo (hc..·l..t rivo• luzio11c avn,1 generato. For"e le dina\lic -.ognarono. e in buona frde, IJ. >0~,ihilità di un .11nalgam.1; m 1 t.:li i,tinti di r,112.1r le tradizioni di fa. migli.1 pr(.'..c_•rpooi il -.opr.tn·ento t·,<.c nrcarono di ri,tabilire l'antico rei;time c.·l'anti<.o r1:c:imenon era altro cht• rt·a- .tionc Da allora in poi non ,i fra• più di..tinziom· pr<·...o... di noi trJ. lo ..µ. irito del ,ccolo e lo ..p. into ddle ...ètt,·, tra le opinioni po1>0lari e k dottrine JMr,1do..,,.1)di dl<· minoran.t<.' f;uio-.c..• l' -.o,·. \·c,_•r,ivcr..·.rnt.:ntre .,j cn·de\'a di comhattu<.· una fazione .,j finiva J)('r metlt:rc..•fuori lc..·gt;cla \OCi<·tàtutta qu,1nta. :-:un do\"l'Va t·'-'-;t un giorno prc:ndt·rl' la ri\'incita 1 C<.·rto lo ,pirito pro- ~T"''-Ì\ta t·r.t in .i~~u,Ho pt·r apµrofitt.1n• degli c1rori ddla dina,tia, per <..a· - ,pt:rarc..•Il- ..u. <.·pa"ioni. p('T pro\'Cx·arc ancht· i ~uoi nrori 1 ~.1 che COloo,t l.'~,;o potna fare quando il 1-!0\emo chiam,1,a. J.nzi co,tringe\·a le cla..,.,j elevate..· a "n·c:litr<.· tra l..t ri\'oluzione e it ..u. itidio? Zurlo .1nl'bht· voluto qu(·,t..t n·,lZiolH' dt'I 18·2,. prima con la ml•di-1.1ion: fr,incr-.e. in ..e.Jt?:uitocol mc..,.,a~giodd· l' 8 diccmbrt' Egli fallì ne-I ~uo ttnt,t· tivo da\'J.llti ai ri\'olu2ionari conw avrebbe fallito davanti .ii rca.tionari p<.·rché ~li i"tinti e le tradizioni dei partiti. quale che ..,jail loro nome. ~ono u~u.tlml'ntc intrattabili. t prùhahilt anche che egli si inganna~,r., perché infine l1cspcrienza ha pro\'ato che i ric:ori c..·1.:n.·,'lie,·i,pcsc;o ingimti drl 182, h..iuno prCK.ur;.itoal regno di :,;..poli ventii.c..:tteanni di tr.1nquillità, mc-ntrc l'indulgen.:a. dd 181_5 pro,ocò la rivoluzione dopo i.olo cinqut' anni di un j,!;Ovcrnoche tutti ancora oggi ,i compiacciono di cdcbrare come un modrllo di ~imtina e di !:a~gczza. ~fa le intenzioni di Zurlo erano pure l'd egli fu punito con troppo rigore e in~iu- \t1.tia d.i quegli stc~i.i che egli a\"rebbt.· ,oluto .,a)vare c..:ol'iaCrifizio cklla ,ua popolarità. Io sono ,tato te.,timonc oc-ularc dc-I martirio inflitto a Zurlo dai i,cdicenti liberali del 1820. Ho \ i-.to k rughe del dolore avviuirc il <,uonobile volto e: ,..c,,•gnar~eul ,;;uo"i<.0. altra ,·olt~t coi.i ,<·n•no, lt- ti .,cn' di qul'ila profonda tri~tczz.t. di quella malinconia incurabile che precrdc infallibilmente la morte.·. 7.urlo poteva ,opport,uc la rni- ,nia, b pcr-.c-cuzionc e tutte le !ol)ffercn.1t· che l'accompagnano ~en.::1 turb.1r-i m,l l.1 ,ua anima non J>Otcvare- .,j..,tt•1c ,dl'odio dei <,uoi ,imili .. Il ,uo cor.1g-g-iocr.1 -.1.110 "°'tenuto nelle a,·H·r,ità dalla convinzione di l"~- '-t'rt.· amato d.1i suoi concittadini di cui il minimo .,e~no di inter(•'-~t" aa ..,uffi(i<·ntcper cancclLuc perfino il ricordo delle sue wcnturc. C.,lunni,tto, accmato, abbandonato, rinnegato, trJ.• dito qua-.i dagli uomini che a lu1 dovevano fortuna e reputazione. µo\·cro, malato e \Ul declivio dcll.-'t vita, il suo cuore ,i !opeaò imiemc ali.i !oua csi- ,trnza. Pure..·Zurlo ,n·na abolito la ft·1d.1.- lità, a\'C\a I i.,tabilito i comuni e inaugurato !'<•poca dellJ. cguagliam,l dei diritti davanti ,1lla le!Z'ge.Zurlo J.\'C\'~l dot,uo il regno di una uni"er,ità. di un orm botanico, di un o..,.er\'atorio a"trnnomico, a\"cva fond,Ho il colkgio di medicina e la scuola ,·ctc..•rin.,ri,1. .-\wva <.0llevato dappertutto l'indu- ,tria, protetto il talento, ,i,omp<.'n'-ato la probità. Per di più avev~l go\'Crnato ...1.pit·ntt•nwntt· il regno per oltre dit·(i :1nni, ed ora non a\'Cva di chl• v1vcrc1 Invano i !,uoi parenti cd i pochi amici devoti "i ,,ffaccendavano intorno a lui, invano gli prodi~avano tutte le cure della più tenera amicizia e ddl'.1ttacco1mento più ,pontaneo. Le vie del 'IUO cuor<' <.·1.,no chimc 1x·r tutti e 1x•r ,rmpr"c..'.Cupo, triste e diffidente. niente ricorda"a più ciò che egli era stato nel pa,,ato all'infuori del suo ~guardo dokc e di,tratto ... L'ultimo 1110\'imento delle sue- labbra fu un ,orri,o, ma questo ')()ni..o. era tri,te, era il ..,cgno di un rimpianto. Dopo aver bagnato con Jc no,trc 1.,. e;rimi· il ,uo viso pallido e freddo. mio fratello Roberto ed io dc..•ponemmo il :)uo c..·oq>Onella cappella $Cpokralc ddla no,tra famiglia, nella chie,a di ~!onu•olivcto. 10 - (fi,ie) GIACOMO SAVAHESE (T rad. d, Aldo Romano) ··corhacc ( 0 (JIIHit.1lifl ,,e,• te ,·oNll·e 1·t1(•t111:. e te Hlll" novità ROMA '\l'\O -..\1 \ \'\I)'( lii l 11, ioli110,~:ldo1111l' e il ùi,I\ olo I I lt 'tO.,.,I'\ \ l~ia:,r,za l~alalla 1·i ITAl,O '\ b\O La <· o s 1·il' 11:,ra, cl i Z (• Il () Q 1 '-1 l lt \ l'<· <·<·a li l 'IBI ltTO 'lf)l(l ( f ltlO \ila lllOl'II' l' llli ra• (•oli di ('osi 1110<"osi l 'HlJRl'!JTllO Dodl·'I hu Zl: _..\I\ \TU ( \l'l'I I I I .\ITÌ\0 lll'll'11lti11ia not 1(' D ,h I 11... 101 l" (,01 IJI'\(, \ ia1l<-lla 111ag11olia S♦c • l1r• J.(0\\1°1 I< I'()\\\" J~s t asi v, I HH,\ I" li \lll,111\ \ iagg io i 11101·110 a I ni io era 11 io o,d1 \'\(,I I.O 11!\TTJ'\I La tua sig-110.-:t 111i YIIOI hl'IIC' { IIOH.l~Tl(Q D<.:U I 1:r• Collana MINERVA n.,rro PEU ·1crr1, i-; t o r i a <I <' I l a L <• o r i g-i II i cl <' I - 1' li O IH O Dw,,tto !tu l.'1111ilù della 11al11ra 0,1, La <·•·isi <l<.'lla 111edi<·im1 So l'\ll. \Ol\t-,,.,1. JI 111edieo d,na11ti al dolore<· d:n a11• li alla IH0rl(' SedlClhre Jl I.I._ l'A\OT La eo11q11ista <kl• la f(\liei là Quu1d1CI lire STORICA: I(( \111.110 '10'.\IH,1,l\'0 "\I \HIO )I \Z/;l (( IU,11,1 FPll<·1·i<·o Ba1·1>a- A11<lr<'a ('h('o11i<•1· l"OS'-ll Quatturd1c1 hr• Quu1d1c1 llr• 1-u,1.-.10 10., ,, .\I a 1· <" o _\ 11 r <' I i o (,. l' U\lit-H Ca 1• I o .\I a g· 11 o Qu1nd1ct l1r• (,io,a1111a d',\r1·0 D1•c1 hr• Jl.01 IJ),!\IU t{{, Budda CLAi\IORE I L/HIU C/JE VOI U-X:C1'RETt.": C,l\(0"!1Ù I \lltl-\CJll'I L' l' q Il i \" O (' O Q, Adl< CilOlt(,10 11.,0ICIT\ Squadra .\Iouile Dodtc1 lire Bag·a li<' I I<• (H' 1· 1111 JllaSSal"J"() Dodici hr. l'\1110 ./\PI'\ 01·0 - ('a1111011i 'IHll~LI C'.\H 1}1101110 ,P11<l11lo .'i \-0(1(' Qu1nd1c1 lire l'.\01,0 Z\l'I'\ Gli <•,·asi <lall'i11fc-rrto "l"OSS() Undu:illr• I COR \'I i ,11 t.ns,,u. .11ourn.,, A L. 5 n , ou ""- IIL!\.1.111t'~H\II> J I I li a 1· l i r i o <I(• I - l'oueso l'\ll. 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