Omnibus - anno II - n.30 - 26 luglio 1938

ANNO Il - N. 30 - ROMA 23 LUGLIO 1938-XVI 12 PAGINE UfA LIRA SPEDIZIONE IN ABB. POSTALE -------~------ DllftUIIGRB NEI PAESI delle grandi democrazie si finge di credere che l'c~onomia corporativa segna il pasM>. Viceversa le cose andrebbero molto 1'cne là dove regnano il supcrcapitalismo e l'alta ban• ca. L'arcivescovo ~looncy di Dctroit, la cittadella di Ford, ha un bel gridare contro un sistema economico e crudele, difficile, inesorabile>; ha un bel proclamare <'he la maggioranza degli operai e non ha ricevuto un -.alario adeguato alle necessità dclb vita nemmeno ai tempi della prosperità » i ha un bel ripetere che e tali durezze, tali crudeltà «>no nel si.sterna stesso del capitalismo, che J)Orta alla concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi cd all'aumento dei salariati ». La \Ua parola non \ad a-scoltata, perché I.i « crisi del sistema » non tollera le verità che insidiano il privilegio economico e il lucroM>sfruttamento dell'uomo indifc~. La grande giustificarionc del capitalismo indi\'idualistico era la rna capacità di riprodurre i capitali nell'equilibrio della produzione e del consumo. Tale capacità o.2gi sembra e~,;crce~aurita. Non solo il capitale va trasformandosi ogni giorno più in ca.pitalismo puramente finanziario, cioè impersonale e para~sitario; ma l'economia capitalistica non rie~ce ncmmc·no più ad organizzare gli scambi e la razionale circolazione delle merci, a regolare in un mercato assolutamente libero la domanda e l'offerta. E<'<'Oalcune ~t<Hi-sti<heche den.mo un senso di di,;gusto. T n meno di due anni, sono stati distrutti nel mondo 886 mila \'agoni di grano e 144 mila vagoni dj riso. Negli Stati Uniti sono stati di- !ltrutti 6 milioni di maiali, 600 mila vacche, 20 milioni di tonnellate di carne in conserva. In Olanda sono state di~trutte 20 mila vacche lattifere. In California è stata distrutta una enorme- eccedenza di frutta e di legumi. Nel Brasile sono (;fati affogati 32 milioni di sacchi di caffè, e a Cuba sono stati distrutti 13 milioni di tonnellate di canna da zucchero, cd altro ancora. E tutto questo mentre infuria la di~- ~w:i~:n~; ~ ;t: ;p.ioni ,~i~:,.\'.~: domand,mo i1 .J I. • Questi sono u h dt> I ,; 1>1nb capitalistica, e • J"C J.!. t.· )~,,11u.1 controllata il n v ro di p<·rµn.1rc i beni. di soff<ft 11ht..:n·11:.thtiv,l indi\'idualc, d'1 ~ I., p. lf,f~f.'tA privata, di limit. ru Om 17,.1 :r:. medio a tutti i j .,n,.. ,1 , il genio in\"entivo. .Ma perch6 si d1 nenti quantità di d'ogni genere? Pc.-t talismo, eh<' ,·ivc d1 con questo mezzo, guentcmente, manti livello preordinato. r, ba(;sando i prezzi, po totalità delle merci ac pensare. mediante il . 0 ~1or volume degli affari. la riduzione delle quota• zioni; ciù <hc m.i-.simamcntc import.-\ è che i prezzi non di\cendano oltre quel dato livrllo, che de""·eg.uantire l'uniformità del mercato nel futuro pro$simo. La di,truzione delle merci risponde a questa condizione nell'atto stesso in cui lascia inalterati i netti ricavi. Il supcrcapitalismo deve poter « fare i bil.tnci » e non tollera gli impred'iti della sovraproduzione. Xon ,arebbe tijf. fi(·ile1 ad un capitalhmo ,agace, alacre e, soprattutto, umano, rivedere le po· ,;,izionicon incalcolabile vanta~~io delle moltitudini proletarie. ),fa quc!itOè -,u. premamentl"' incomodo, complicato e fa\tidio~. f', molto pili scmplire ottenere l'equilibrio ron qucrn.• cini<'h<'di- ~truzioni. 11 canone supremo del libr'· ri~mo non è il ma,;,simo ri-,ultato col minimo m<·no? Co"a importa la fame· della ,rim;mcntc umanità? E..,.a è un a\petto del minimo meao. Se Lenin ritorna.,,;c fra i vivi, dove scorgt·rebbe i suoi migliori di~epoli? A ~o~ca o a New York? * ?❖ * il I] lUG.lZZl BPJ.OBOLI NELLE OITTÀ LIBERATE )lllU, Jl!f di locm Luudra, 1 elio. to (o o di ·" la mci• de lii 1J., U !.a .). i l <]Uèll.t I I q1..cll'ann D rd1 Il Jd .•:( r.i. appena trentenne, e n .-liora aveva mo~trato soltanto un acume gr:mdi,;,-.imoper gli affari. ~fa. un acume straordinario, che a\"eva ad• dirittura del genio. li genio di saper vendere, che è la capacità as,;,oluta di conqui'ltare i mercati. Era nato ad Anhtcrdam nel 18661 e suo padre, capitano di lungo cor,,o, era morto quando questo ~uo quarto figlio aveva i.ci ,mni. A tredici <.mnila madre gli aveva detto che il piccolo patrimonio familiare H.Jva per sfumare, e J. ~cdici anni Detcrding ~'impiega,·a in una banca di Amsterdam .. Mo~trò subito un occhio di lince per le cifre e i bilanci, un attributo che egli confcs-,a C"\<.'rgli,tato ,·tramentc prczimo quando più tardi il <.,uocompito diventò qu<'llo di allacC'i.tre degli ìntcrc~,i intcrna.tionali. In gioV<.'ntùgli giovò a ~:llire prc.sto i gradini della modc,ta car~tra di contabile. J mpir-gato qu,tlchc anno dopo a Sun\atra m:lla Comp.ignia Commerciale d<'llc Indi<.' 01:md<.'\i, fu mandato a Odi a mrttrrc in ordine i libri di quell'agenzia rhc da qualchr me"c \Cmbravano ing.arbugliati: Dcterding fece tali a<'rO• bazi<· contabili che gli raddoppiarono I I lo lll'C"n :> Me<!un L r per 1rnro dt a ~I LJ V "' Jll(' (h cn.,ro, pu, ,, , «mpr<""p '> m, r::v 1'11 t, ( omn·, rn.1!1• dd 1 ntr,uc nel, U, H' rn m, r nd:i. on gi \ ln Il, omin~trono agente a 1ccndo il banchiere l grande società fi. ~ si fonnò la con1quc merce. anche venduta a un nu1de di compratori. ~ja la Compagnia -tic Olandc~i per tch : è una data o nella vita del ,g, ma anche ,i. ( .. v. ~ ... Deterding l'occa.;ionc di •HhllC nell'industria del petrolio pro• prio al momento più propizio fu Augmto Kes,ler, capo della Royal Dulch Company per l'estrazione del petrolio nelle Indie Olandesi. La R. D. aveva allord un capitale modesto, inferiore alle centomila sterline, e Ke\\lcr sapeva che I.aCompagnia non \arcbbc mai .stata economicamente forte finché non ave!sc accelerato le ,ue \'Cndite per te• nere dietro alla produzione. Egli 1,te:;so tecnico della produzione, Kessler ave• va bisogno di qualcuno che sape,\C vendere, e trovò Dcterding. [I mondo del petrolio era a quel tempo ben divcr-o dal mondo ciel petrolio di oggi. Nel 196 le raffinerie bruciavano ancora tutta la gasolina del petrolio. che è ora uno dei sottoprodotti principali dell'indw,tria. Il petrolio prodotto allora conteneva dal 48 al 50 per cento di kcroç,ene. o petrolio da lanipad.1. Que\to ,olo era commerciato, e il re\to veniva bruciato o lo si gettav..t ""·ia; e qm!\te scorie contenevano la bcruin,"l, la ga\olina, l'olio d., motori pc,uui, 1 lubrificanti! Gli amerir,:mi, poi, (•rano a quel t(:mpo convinti che tutto il petrolio ,\\'C~scorigine in Ame• rica, anche ,;e lo ,i trovava a Sumatra; e gli am<'1icani del petrolio ve\ti,·ano ~mpre una camicia blu, dei part L,.,1i allacciati sui polpacci e una bombetta : pareva un'unifonne d,l rivista di caffè• concerto. gd erano anche i tempi in cui il mondo sogna.va di trovare petrolio dappertutto. Una volta un esperto della R. D. fu chiamato a Kandhi nell'isola di Ceylon dove un piantatore di tè aveva visto dd petrolio nei suoi campi : il petrolio c'era, ma veniva solt,lnto da una perdita del mo• tore che egli usava nella piantagione! La fonnula di Deterding per conquistare i mercati consh,teva semplicemen• te nel livellare i prezzi. La R. D. aveva un vantaggio sui grossi concorrenti .tmericani della Standard Oil, ed era che, in confronto della Pennsylvania, Sumatra e Giava erano all'angolo di ca,a per Sciangai e per Hong Kong, i centri principali per il commercio del petrolio. Ma gli americani della Sta,1• dard detenevano ancora il monopolio della Cina. Roclcefcller aveva avuto la idc.-adi regalare ai cine:ii delle lampade a petrolio. Migliaia di agenti della Standard \"iaggiavano la Cina rcga• lando di poveri cine,i d(·lle lampade a petrolio: per veder brillare la bella fiamma ba~t;.l\;l, spiegavano gli ,lgtnti, mettere nella lampada il petrolio che d.l quel giorno era a loro dhposizione nella bottega del ,•illaggio. l~eterding confessa che a quel trmpo cgh non conosceva nulla dell'indu\tri,1 del petrolio. Ma 1,l sua abilità fu di ,entirc che biM>gnavaimmediat~uncnte fondere tutti gli intcres~i petrolieri dl'J. le Indie Olandesi f){'r competere con gli ~tmericani. Per e\'itare ritardi ncllt consegne, Dcterding creò dei dcl)Q:)iti a Sciangai, Calcutta., I [ong Kong, 11adra,, Bombay, Bangkok, e gettò co-.ì le ba,i delle « pompe » che M>no\Orte \U tutte le strade del mondo: e- fu in quell'epoca che cuminciarono a navigare i mari le nJ.,•i petroliere, per por• tare i rifornimenti delb R. D. da Sum.ura ai suoi depositi. A questo punto Dctrrding convime la R, D. che I.i \ede della M>Cictàdoveva CS)Crenon pila a Singapore o a Sumatra, ma in Europa, all'Aia, per poter stare con l'orecchio sul cuore finanziario del mondo. Poi. nel '900, Kc~!ilcrmorì nel porto di Napoli mentre tornava d..1 un viaggio alle Indie. e Deterding fu nominato capo della Ro yal Dutch. D'.i quel momento la gut·rra pt>ril petrolio non ebbe più tregu,\. .\cl 1903 Dcterding combina il ,uo colo~~.1.lc trust dei petroli, che darà J. Lon.<lra il controllo \li tutto il petrolio del mondo fuorché quello della Standard. Octcrding a\"Cv.1not.1to che tutta la produzione della Sta,ida,d era Joç.llinata nc~li St;Hi Uniti. Se t·gli a,·e~\(' potuto c~:>1~troll:1l1a1!proch1.tio111in: punti più \Klllt a1 grandi mercati, ,arebbc st..1.to m una po~izionc di v,mtaggio perchéper lo meno le \UC sj>C\edi tr,t,porto \arc~>bcro Hatc pila bJ.\\t.': e in quegli ann.1le due aree principali per l:l pro-- duzionc d,.J petrolio erano lt.· Indie Ola~dc~i e il _Caucaso. Av('ndo già k· Ind1C'Obnde:-.1, Detcrding si con~cntrò :iul ~.aucaM>. Il petrolio della Rm ..i.a cr;i m mano ai Roth\C'hild. Qualcuno racconta che un giorno il \"ecchio Salomone Rothschild, per vcndiCi.lDi di un pogrom ordinato d.i.llo L<lrrontro gli ebrei di Ode,\a, avc,,c con\'ocato il 1-incdrio dell;1 fin.111:,.c1brairn nel -.uo palazzo della Pl.\ine ~fonccau a Parigi e ordinato « \'ia dalla Ru:-.'-ia 1 :, e riÙrato tutto il denaro ime,tito nelle miniere di J>l'!r~lio.~i. Baku pt.:r far pag-~tr(a' ll.1 cnst1a111ta111tcr.1ad ogni li1ro di IJ.enzin.1il J>cdagg:ioin ,uff1J.gio ddl'aìrnna degli ebrei di Odcs,a. La realtà è meno romanzesca. In primo luo~o il pogrom che avreblx· açce-.o d'ira nn. dic.Hricr l'anima di Salomone Roth• !>Childera a, \'enuto nd 191 o, mentre l'..dTa1cdei .petroli c·ra ,t.lto negozÌ~\tO nl'i 1903. Inoltre, i Rotlhchild non hanno mai venduto i loro interc,\Ì pt:·

ttolicri ~I nl'~crding, si \0110 \Cnlpliu·- nwnt(' l.hcia.u ,hsorbirc. E fu in quella <:ircostJ.nz;., cht.: compJ.n·c ..u. llJ 'ltcna la C.111Khigli.1.. ~\'l.1rcu.l Samud c1.1 .,nn>r,t, a qud tempo. un cbrt'O dd ghl'ttO di \\ hitl'· d1.1pd. Anche adcs!IO è un cbrco 1 ma hd. camhi.1.to il ,uo nome di Saniudc in qudlo lllL'llO biblico di lk-J.l"',tcad, e il re d' I nghihcrra gli ha mc-,\0 in tcMa una coron,t di c.utone dorato d,1 barom· S..1.mudc l'ra wnuto, -:,j dice, d.1lb Cin.i, e ha infatti un.a fhionomia che semb1 ,t confermarl' l.1 k·ggn1da c-ht' cinqul• o :ici ,<,·coli fa ddk- tribll ebraiche fo,.,1.·ro L"migr;Hc in Cin.1, dove le inadi,1:l:ioni della tcn,1 .wevano fatto a... sum1..•rc loro un bcll'.1-,pctto mongolico. S,unude era .irriv..1.to ..1. Londr,l attr,tvrrso Sc:•,1ng.11,Hong Kong, Singapore e Gi.:w..1.. f.1ccndo il merc,rnte di gu,ci d'o:itnche. Se ne ric.tvJ.\,I. la madreµ1..·1fa. t S,unudc s'L·ra p1e,o di t,rnto amor1..• pt..'r qudlc iridc ..e.t•nti conchiglie che qu,111do decise di .tbbandonarc l,1 madrepcria per il petrolio non seppe trattL'lll'r,1 <l,tl mcttt'Il' come :itcrmna -:,ulle ciminiere della sua flotta di navici ..t.cinc una bl'IL.t <:onchiglia. Samul'ic noleggia\,l le sue n.1si-ci• ~t('rnc ai Rothschild pt.•r tra:-.portML' il µetrolio d.il C.tucaM>. M.1 prc:,,to il fmbo Samut•lc a\'eva intuito che ~.in•bbc stato ml'glio ti asportare del e ,uo • petrolio. Nel '97 il governo briunnico ave\ ,t (Omìnciato ,l prcon.:up,tr.:ii seria• mente dd problema di adott.tre il pc• trolio cornc carbur,1ntc per la flotu. Rifornire di carbone le navi da guerra era un lavoro lungo, mentre una flotta ,, petrolio !..lrebbc -,tata doppi,1mcntc dficientc. Quindi tulli gli .rngoli della tena ,em\ano M:rutati per scoprin .. ~ wrgC'llti di petrolio. Samuele ottenne una co1KL·,,ivnc a Borneo, e dette al suo petrolio lo :r.tesi.o nornc-mascotte che a\L'V.l d..100<llle sue 11:i.vi-L·i:.tcrne: Shell. Dctcrding era sempre. stato convinto che il solo mezzo di compt.·tere con gli· arm·ricani ddla Standard era di amalgamare l..t sua Royal Dutch con la Shell l' cou i poui cauca:.ici di Roth- ,child. Ma fin che era vi-,suto Kes~lcr la co:ia 0011 cr" stata po:isibile, perché Kc.lslcr era un olandese all'antica, al quale parcv..1. fantastico pcn:iare di ,;vilupp,,re la sua modesta R. D. in un trust interna.tionalc che abbracciasse tutto il mondo con quasi duecento società su:.:.idbrie. Kc~lcr era morto al moml'nto opjY.>rtuno, e D<:terding, divenuto capo della R. D., a\Cva aperto negoziati. Era andato dal rappresentante hndincse del gruppo Rothschild, e gli aveva detto: e Sapete quale è il guaio della situazione del petrolio in Cina e in tutto l'Oriente? f. che, sebbene l'Oriente non produca l'uno per L"ento del petrolio di cui ha bisogno, i preu1 sono tagliati Cijn tanta frequenza che i negozianti cine">i rifiutano di tcnen: dcpos-·: magazzino, :.pcrando ,1·mprc di are dopo ! miglior prezzo. In . ..arolc-, il cliente rifiuta. di comprare percffé gli vendiamo il petrolio troppo ~ buon increato. Se noi fa<:e!.:.irtlo tutti lo stcsw prcl.2.0 saremmo in una botte di ferro>. Dall'accordo <iu1prcai alla fu:iionc degli interessi il p..1.,...0è breve. Le miniere di petrolio dei Rothschild a Baku passano nella Royal Dutch con la Conchiglia: e nasce la Asiatic Petroleum Compariy. li :iuo c.1pitale , iene diviw in tre parti ugu.,li. la R. D., la Shell e i Rothschild. e Dctcrding ne diventa il controllor1..•;,uprcmo e trasporta il suo trono a Londra. Da ~dlora i poui di petrolio del mondo ..a.no ,;otto il dominio di due imperi finam:iari: l,t Sta11dard che controll,l qua<ii tutt,l l'America, e la DctcrdingRothKhild-S/ull t.·hc rontroll,1 il re,to. Subito l'impno di Dl'tl'rding (C"hc di- \'Cntcrà popolannl'ntc 1..ono~ciuto come Shcll) ,j c..t.cnde nel mondo: nel 1906 dà ~acco matto ,,Ila Germania per i poui dcll,l Rumenia. nd '908 ,1gguant.1 i poui ddl'Egitto. )i r., da.re dal ragià bianco di Sarawak ffingk'>c Brookc) qudle (OrKC.!!!iioni, e poi va nd Vene• zuda, nell'Argentina. nel Mt·s,ico. L, guerra del 1914 riH·lù ,\Ile na1ioni l'important,t ~uprem.1 elci petrolio. e mchtrò an<'hc il , alorl' di Dctcrding µcr l'ln~hiltC'rr,l. I '>Ottom,1rini t('dl·:.chi affondavano le pctrolicrt·. e la flotta brit~mnica, complct..imcntc all'.t,ciutto di c,,rbur.111tc, era :itat.1 p.11..1.lia.ata per un'intera .!,L'ttÌm.rna a Sc.ip,1 Flow. Gli ammir,tgli ingle'ii <;'.1.-:,pL'll,\\',lnO:1d og:ni or,1 un'inva<iione dei tl'de~d1i: cd l'CCO chr- Dcterding ha l'idc., di adopr.,rc il petrolio_ come za\·orra PL'r le navi da r,uico irw.ece di Llvorr,,rlc con -.,equa. Tutte le n,ivi dcll'ln~hiltcna ricevono ordint· di riempire k ,tive di pctrnlio, t' il blocco della Gt'rmania è ,pcu.ato. L'abilità di Detcrding ,erH' .tll'Jnghiltc·rra anche per altrt· CO)(.'; ,i appn•nde ch1..• gli Alle.1ti hanno più che m,1i bi,ogno di nitrog:liccrina. La Francia ne ha unJ piccol,t prodution1..•, ma l'lnghiltcrra nl' è del tutto priva. Dctl'rding fa ~m.1ntell.trc uno ,tabilimt'nto di nitroglicl'rina in O1.rnd~l e lo tra• ,porta tutto completo in I nghiherra nel ~in:> di pochi girn ni l'n tra,l<x:o di quella fatt.1. non pot<·\ .1 ,,,,l'r(• 11,1!.cmto al nt·mico; ma i ,ottomarini tedr,chi ,on mt'lsi ~u unJ faha pi)t.t, e i piro- ,c.1fi con l'officina di nitroglin·rina rie• ,cono ad ,trrivare nel canale di Bri,tol. Il tr.1:iporto da Bri,tol .1 Poi ti\hcad p.11,tli11ò tutta la linea frnovi.1ria, perd1é i v~ui pt.•ai dell'officina ,mantdlata r.wo co ..ì. in~ombranti che ,porgevano d.,i , .t~oni bloccando ~li .1.hri binari! L.1 rivoluzione ru1,~a ri,chiò di dare ,tll.1 Germania il controllo dei poai di Baku: un nno prima quc\to anebb<' d,tto ,,Ila Gt.:m1ania I.: \'ittori..i. ~el '18 finì l.1 guerra, ma 1.1 gucrr,1 pL·r il petroli~> rontinuò. 1 bolsce,·ichi nazionaliu,1rono le miniere di petrolio. 1 turchi cacciarono via i bolscevichi. Le truppe britanniche cacciaronA via i turchi. Poi i bolscevichi tornarono, e vi sono ancora. Frattanto la Standard, :.empre avversa a venire a un accordo sui prezzi con Deterding, s'accaparrava tutte le azioni della Nobel che riusciva a incettare. La Shell, per non essere battuta, comprò i diritti del gruppo Mantacheff. Le conferenze con i Sovieti per ottenere conce~ioni divennero eterne. ~[a né la Standard né la Shell L·rano disposte ad acconsentire a conccs:iioni che includc:.sero l'avversario. I Sovieti decisero di sfruttare i loro pozzi di petrolio: gli interessi internazionali boicottarono il petrolio sovietico. Ma, tantalizzatc dalle prospettive di grossi profitti, cia:.cuna compagnia faceva il suo affaruccio con la Ru..,si,1 dietro le spalle degli ~1ltri. Periodicam<'nte, a "e• conda. che era la Standard o la Shtll a fare un affare con la Ru~-:,i.\. scoppia\.a in Inghilterra. o negli Stati Uniti una violenta campagna contro i Sovieti: l.1 \-era•causa della pcrqui\izionc della polizia politica inglese negli uffid londi11c:ii dell'Arcos nel 1924. a cui era \cguit.t. una .rottur,1 di rcbzioni fra la Ru~:ii.t e la Gran Bretagna, cr.1 stato il petrolio del Caucaso. FrJ.ttanto nel 1918-19 Dctcrding a\'C• \·,, comprato la .\ltxican Eagle: nel 1921 il ~fessico ,1\'eva prodotto il 25 pl-r cento di tutto il petrolio del mondo. L'anno \COhO lll' h,1 prodotto 'iOlt.mto il 1,41 per cento. Chi si acc.1parrcrà ora il petrolio m1·..,.icano? 11 quadro dl'll,1 produtionc mondiale mmtra che la produzione è divisa fra gli Stati L"niti, la Rus.!!ia. il \'cnczucla, il :i.Ics- ,ico, la Per~ia, l'Iraq, la Rumenia e le I nclic· O1,,ndesi ; cd eccettuata la Rm- ,i.1 e gli Stati t:,1iti, tutti gli altri paesi ,.,frono nell'ol'bita di qualche gr.1nde Potenz.i. Gli ingle<ii ,;anno che il Giappone. il quale produce soltanto il 10 per cento del ~uo fabbisogno e deve acqui,t,uc il re..,to d,igli Stati Uniti e dal1.t Shcll, è impa1icnte di liberarsi da que<,to giogo d'inferiorità militare. Saprà Detcrding impedire questo colpo .lll'Inghiltcrra? F. curio"<> che qm•~t'uomo, il qualt• ha c-011tribuito tanto a mettere nelle mi.\ni dell'Inghilterra uno dei due imperi del petrolio, non ha ne:i:,,un interes'>e politico. Non è neanche mai ~tato un ccr- <'cltore di pt'trolio. Non ha mai avuto ,\lcuna idea nuova sui mezzi di e.!,tra• Lione. Xon ha mai capito altro che le cifre· davanti alle cifre di un bilancio Dctcrding diventa lirico, entra in \tata di grazia e crea i suoi imperi fina1uiari. :'\'cl '6oo un Gio\'anni Detcrding era riu\tito a produrre un tulipano .12zur. ro: nel '900 f lcnry Deterding ha prodotto un liquido ,he è diventato il ,.mgue delle nazioni 1 e con un semo d'ironia gli ha dato per emblema la Conchi~lia. di Samuele. C, M. FRANZERO ABIBBIHIA1 UN 00KKESS0 VU0OUT0RE Giocatori Holl• vood 1t.a diventando rapidamente più grande centro di gioco del mondo. Un'industria cinematografica cosl grandiosa, con produttori che arrischiano in un solo film qualche cosa come due milioni di dollari, non potcv.a non incoraggiare lo spirito del gioco. E, perciò, non può certo sorprendere il fatto che gli attori e gli altri esecutori altamente stipendiati siano fra i più prodighi frequentatori degli ip. podromi e ddle case d' gioco in California o sulla frontiera col Menico Un corrispondente del Dail1 Trle1raph ha pubblicato notit.ie abbastanza panico. lareggiate circa i giochi che i divi prc- (criscono, l'tnti1à delle poste che arrischiano e delle perdite che fanno. Le ri:usumiamo rapidamente, nella supposizione che tutto quel che riguarda le stelle del cinc• ma interessi sempre una larga parte del pubblico. Del resto, noi non vediamo nella infatuazione di tanti nostri contemporanei per i grandi astri del cinema un sintomo di de.cadenza, come vor-reb~ qualche au. stero moralista Probabilmente la Taglioni o Fanny Elsslcr, per le quali i nostri avi facevano follie, non valevano di più della G,ubo o di Adolphc Menjou. La questione è che, in ogni epoca, gli uomini hanno bi§OS:nodi divinizzare alcuni loro contemporanei in Creda, gli eroi, i quali in fondo non erano che uomini \ igorosi e maneschi ; a Bisanzio, gli aurighi del circo; un secolo ra, le ballerine; e oggi i cineasti. Cambiano i nomi dei divi e, SO· prilttutto, cambia la loro professione; ma qualcuno bisogna deificare. Poi, passa il tempo, e le nuo,1e generazioni ridono dr• gli idoli che i loro avi adoravano; e ,e ne creano di nuo,·i, che i figli derideranno Cosi vanno le cose fra gli uomini e gli dèi I divi di Holl)'wood, dunque, giocano soprattutto alle corse dei cavalli Fino a poco tempo fa, c'era, a Los Angeles, un Turf Club, che bas1ava ai bisogni della colonia cinematografica li.fa ora se ne è aperto un ahro1 che ha preso il nome di Hollyu.ood Turf Club. Inoltre è stato aperto, qualcht settimana fa, un nuovo campo di corse a Inglcwood, a dicci miglia di distanza da Hollywood, in concorrenza con quello di Santa Anita, che è a venticinque miglia lnglewood avrl una stagione di corse di trentadue giorni ; Santa Anita l'ha di cinquantasei. La ,peculazionc di Santa Anita dura già da due anni e l'uomo che è dietro di essa è Hai Roach, famoso come produttore di Jlt.o,,-,s comici. Fra lui e i suoi soci, in tutto, vi inYcstirono intorno a 2 milioni e 700 mila dollari e, contro ogni previsione, il loro ottimismo risultò giustificato. Già quasi un milione di dollari è stato resmuito agli u.ionisti, fra i quali sono Joc E. Brov.n e la moglie, Ring Cro1by e la Società Crosby (CroJb:, Inu11tm,nt Corporation), Hunt Stromberg, W. S. Van Oykc, Al Jolson e Henry King. Nei tre mtsi fra il Natale dell'anno scorso e man.o di quest'anno, in quel campo dì corse si giocarono intorno a 37 milioni e mezzo di dollari. La media giornaliera, cal. colata su due giornate di beneficenza, è di 650 mila dollari ~folte celebrità di Hollywood hanno cavalli da corsa. Bing CroWy ha anche una pista di 1ua proprietà a Del Mar, di là dei suoi possedimenti in Santa Anita , cd è un allevatore entusiastico. Altre celebrità di Hollywood, eh<' possiedo,no cavalli, sono Myron Selmick, Jack Bcnny, William Le Baron, Howard H.;.wks, Raoul Walsh, Mcrvyn Le Roy,Joe E. Brown, Samuel J. Briskin, Harry Cohn e Al Jolson Al poku, ai dadi, alla ,oulttte si g:oca su una scala corrispondente a quel che si fa alle corse. Un direttore, recentemente, vinse 5.500 dollari in d•ic giri di roultUt e un attore famoso ne perdette 7 .500 in una sola mano di poka, giocando con• tro un produttore egualmente famoso. Quello uc»o attore, ventotto anni fa, la\'orava per lo s1esso produttore· per venti dollari la ,ettimana Sulla scala di quel che gua• da °'.~ r."1 191o. egli ha perduto, in una n.1.:i,,-.,, di poku, i salari di sc..H!' anui 11 più r,opolarc locale di giuoco a llo!- lywood è il Cloutr Club. La febbre del gioco è così ditlt.~a che un nuovo casino è suto aperto in Lol,•rel Canyon, a cinqm• minuti dal centro deU~ città 2. costato mezzo milione di dollari ~d è circondato da un muro coperto d'cder.t. Due guardie vigilano perché entrino ~lo le persone che è opportuno lasciare entrare. A, G. ANNOII· N. 36 • 23 LUGLIO 1938-XVJ MNIBUS SETTIMANALDEIATTUALITÀ POLITIOAE LETTERA.RIA ESCE IL SABATO lK 12·18 PAGINE ABBOIIUIEIITI Italia• lmptro• IDUO L. 4.2, ltmettff L,22 :C.iero I lllllO L. ?O, Mmeltrt L. 36 OGIU JU■EI.O UI& Ll&.I. Mano1orlul, dlngt1i , fotogrde, anebe se non p11bbl!eatin,on 1i rt1tit11lto0no. l>lr11!0111: Roma- Piana dellaPiletta, 3 Telefono N. 66,470 .lmmlal1tru!o11t: llilan\;i;/o':!'ittso\rba 1 6 Pubb1Jd1': Permìllimetrodialteua, bue unaoolonna: L, 3, Rholgeul.all'A!usla O. Br11chl ,!~;1~•6~;aa~d~ 11 ~.!~11~~l~~ 11 :L-l.~:OO~ RlVELAZI0.111OIROAL'ABDIOAZIO.NE DI EDOARDOVIII ,;\ '\/{;ORA un libro sull'abdicazionc di ~ Edoardo VIII Ormai c'è tutta una letteratura 1u quel drammatico .wvcnimento: letteratura molto \'&ria di stile e di intenzioni, ma che, tutu, insieme, non è valsa a rar sapere come realmente andarono le cose. Ci furono e.empi magistrali di letteratura ufficiosa. grave, ri1ervata, reticente, piena di unzione. lnsuperab!li, in questo senso, i 1Cttc editoriali che d T1mtJ pubblicò, l'uno dopo l'altro, i:iel c:orso della crisi; di una ufficiosità coll perfetta che, pur parlando dal principio alla fine di colei che oggi è la duchtu .. di Windsor, non la nominavano mai e solo la desi• gnavano con ingegnose perirrasi. Ci furono esempi non meno magistrali di lttteratura e a sensazione>, e cioè di indiscretczu e di sguaiata volgarità: e, in qurst'.i..hro ICn• so, la s1ampa americana b,utè tutt! i primati. Ci ru, infine, qualche pubblicazione bassamente ingenerosa, come qutlla che il duca di Windsor pcrscgul in giudizio, CO· stringendo l'autore e l'editore a fare le più umilianti scuse (particolare degno di nota: l'autore era un alto fonz.ionario inglese, distaccato a prestar servizio pre,so la Lega delle Nazioni). Ma, dopo tanti a1ticoli, tanti libri e tanto diKorrcrc, ancor oggi, dell'abdicazione, non si sa molto più di quello che al signor Baldwin piacque far sapere ai Comuni e al pubblico inglese. Il libro, or ora apparso, di Eugenc J Young, ha il mtrito di dire del nuovo. Esso ricostt uiscc gli avHnimenti, che condussero all'abdkazione, in modo del tutto nuovo e sorprendente. Sc meriti fede, e quanta ne mniti, è un'altra questione. Un periodico ingle~, nel rcctnsirc il \·olume, assicura che ne l'll<"rita moltissima pcrch~ l'autore attende da trentacinque anni alla revisione direttoriale dt'i dispacci ttlati\i agli affari mondiali che ricevono due dei più importanti giornali americani e, negli ultimi sette anni, è stato direttore della parte del N,w York TimtJ dedicata alle notizie d'oltre oceano. e Da quel vantaggioso punto di oucr\ azione, egli poteva considerare con obict1ività la scena europea>. Non lo mtttiamo in dubbio. Ma quel cht più importa in questi ca1i, è l'autore\'olezza o meno della fonte delle informazioni. La fonte delle infonnazioni del pubblicista Young è, a qud che pare, esclusi\ amente giornalistica: e neppure di prima mano. Standosene negli uffici della rcdaz:ionc del N1u., York TimeJ, egli riccvc\'a e rivedeva i telrgrammi dei corrispondenti europei: e questo era il e vantaggioso punto d'osSCr\'a• rione > in cui si trovava Con tutto il rispetto pu l'autorità del N,w Tork Times, del suo corrispondente da Londra e del signor Young, noi riteni,mo che solo due uomini sappiano come esattamente andarono le cost: colui che da re Edoardo Vlll è di\'cntato duca di Wind. ,or e colui che da mister S1anlcy Baldwin è dh cntato conte Baldwin. Racconta, dunque, il pubblici11a Vc,ung (in Loakin1 b,hind tht CtnJonhip, Lo\'at Dickson, 10 s. 6 d.) che l'amore di Edoar• do VIII per la signora Wally Simpson ebbe 1010 una pane secondaria nella crisi costituzionale che condusse all'abdic.az:.ione. La questione fondamentale era che il re \'Olna una riconciliazione con I.a Germania, un accordo che avrebbe condotto la Gran Bretagna a prendere po~to in un fronte anticomunista Egli incoraggiò movi. menti di reduci di guerra nei due paesi Accolse cordialmente l'ambasciatore tedesco a Londra. Per il suo carattere fbrtc e per lt sue simpatie per la Germania si formò, intorno a lui, un circolo di persone, potenti nella politica e nella società, che fu detto degli e amici del re>. E l'Young ricorda il benvenuto che fu dato dagli e amici del re> all'in\'iato di Hitler, Joachim \·on Ribbcntrop. A qurl tempo, la guerra civile di Spagna tra motivo di gravi an,ietà per il go• \'Nno ingle~e. A Londra si teneva per si• curo che la Germania e l'Italia fo15ero d'ac-cordo per prcnden·i un.t parte atti\'a e che Hitler aveue pr-omeuo al generale Faupel d' mandare un corpo di sp<"dizione di setta1....mila uomini Il ministro Ed.:::n aHva fatto la gran: dichiarazione che la Cran Bretagna iarebbc staia a.I fianco della Francia e dl'I Bel11ion<"Icaso che uno di questi due paesi fosse stato vittima di un'agf!:ressione non provocata e Ci fu, allora, un colpo di ,cena drammatico, il Primo ~1inistro belga, Paul \'an Zccl.1nd, accone in aeroplano a Londra, portando un messaggio cosi gr.:t.\e, che non ave\·a creduto di poter arfidarlo ad .altri. Egli riferì al governo inglese che la Cermani;i. a\e\a concepito il piano di invadere la Spagna e se la Francia si fosse oppo~ta, avrebbe colpito attraverM) il Bcl~io > E: superfluo an-ertire che, a questo punto, il racconto dell'Young ha del romanzo giallo. Da chi ha ricevuto la notizia del pauo di van Zecland? Come la ha rice- \'uta? Fino a che non siano indic,ne e vagliate le fonti, ,iamo obbligati a considerare l'informazione come un prodouo di fantasia Continua l'Young raecontando eh~ il Gabinetto inglese si riunì al Whitehall fra grande eccitazione e che il ministro Eden lanciò un monito e alle nazioni risolute a tornare all'arbitrio della spada>: monito che, auicura l'Young, era dircno alla Germania Poco prima di questi sensazionali a,·\·enimcnti, era occorso un incidente, che a\·eva fatto molto rumore: Edoardo Vlll neva fatto un giro nelle e regioni nere> del Galles meridionale, concluso con la famosa osservazione che e qualche cosa si dovts~e fare >. Il go\'crno ne era stato vi- ,·amentc irritato, ma, per il momento, non aveva fotto niente. Ma quando scoppiò la crisi per i piani tedeschi in hpagna, racconta l'Young, 1111to venne a galla. e Sci giorni prima che il vescovo di Bradford parlane, il governo, sostenuto dal parlamento, era entrato in conAitto costituzionale con la monarchia ; e, nel conflitto, il caso di mrs Simpson non fu che un incidente. La crisi scoppiò e si 5viluppò sulla base del timore che le simpatie di Edoardo VIII per la Germania e le assicurazioni dei suoi amici potessero incoraggiare Hitler a scatenare una guerra alla quale la Gran Bretagna sarebbe stata obbligata a prender parti!'. Assumere che essa scoppiasst sulla questione del matri• monio significa dimenticare gli usi britannici L'affare della signora Simpson forni un ccccllentc terreno 1u cui si poteva impegnare la bauaglia E 1i impcdl che la questione costituzionale andane avanti>: Invee«-, la sola qucstiont che venne foon ufficialmente fu se Edoardo potenc contrarre matrimonio morganatico con la signora Simpson L~ richiesta_ d~I re fu re• spinta e, come tgli nei.so d1~h1arò nel. s.uo commovente discorso d1 addio, la dec1110nc di abdicar-e fu interamente sua e Con J'allont,mamento di Edoardo, la politica britannica cambiò interamente e, con cna, cambiò la politica europea . La bellicosità, che la Germania a,·eva dunostrata finché Edoardo era nato sovrano, subito si abbattè e Hitler si ritirò dall'affare spagnolo > E qui la storia \Ìf•ne completamentt> d.• storta La Germania si è annes,a l'Austria in quht'anno di graz:ia 1938; la crisi cecogermanica per i Sudeti è 1coppiata quest'anno; e cioè quasi a un anno e mez• zo di diuanza dall'abdicazione. Come si conciliano questi dati di (atto con la sorprendente interpretazione dcll'Young, che la Ctr-mania ru e bellicosa ~ finché Edoardo ru re e e 5Ì abbattè > in 1cguito a\l'abdicaziont'? Forse la spirgaz:ionc è che il libro fu scritto prima dcll'Anuhluu e l'autore non ha avuto, poi, il tempo o il modo di aggiomarlo. E in ciò si vede quam parua Japienha 1i scri\a la 1toria. WILSONE OLEME.IIOEAU ffiJ.GLI estrani delle sue memorie del.I• llJ conrercn:ta di Versailles, che 1ta pubblicando in questi giorni sul Da1l1 Ttle1raph, Lloyd Georgc parla con viva simpatia r, sì può dire, con ammirazione di Clemenceau e dcscri\'C con umorismo i primi urti che ebbe col Presidente Wilson e Era un piacere >, racconta Loyd Ccorge, e osser\'art il 1uo atteggiamento di fron. te a Wilson durante le prime cinque settimane della confcrcnui Egli era tutto in• tento, con l'occhio e l'orecchio teso, per timore che Wibon potesse con qualche fra- ,e indt'bolire il punto di vista francese. Se Wilson chiudeva un'aUocuz:ionc senza fare alcun danno percettibile, il ,uo voltr se• vc·10 si rilasciava, egli appariva sollevato cd esprimeva il suo sollievo con un pro• fondo so1piro. Ma se il prc,idente prcndc\·a il volo per l'oceano azzurro, come in• clìnava a fare senta riguardo a convcnitnze, Clemcnceau apriva i suoi grandi occhi M:intillanti di meraviglia e li volgeva verso di mc come per dire: '' Eccolo di nuovo in alto mare! ... ". e Ad una riunione memorabile, lo 1tilc da omelia del pre1idente Wihon provoct\ una delle più brillanti rcj>lic.hc di Clcmenccau. Si diKutcva della questione di restituire alla Francia la frontiera del 1814 nella Saar Allora le Potenze alleate (in• eluse la Cran Bretagna, la Pruuia, la Ru•- ,ia e l'Austria) avevano, dopo il crollo di Napoleone, determinato la frontiera nordorientale della Francia in modo tale da attribuire ai francesi una parte del bacino della Saar. Clcmcnccau sollecitava la restituzione alla Francia d'una frontiera che le era stata già accordata nell'ora di una completa disfatta. e li presidente Wihon rispose: " Questo accadde cento anni fa Cento anni 10no un tempo molto lungo" e " Sì", diuc Clemtnccau, " un tempo molto lungo nella storia degli S1ati Uniu ''. e Allora Wilson fece una digressione, svolgendo la sua solita rapsodia della superiorità del diritto sulla forza: ricordò i grandi idcali11i francesi, come La(ayette e Rochambcau, i cui nomi saranno tenuti in eterno onore in America e, infine, fece- un eloquente appello a Clcmenceau, ricordan~ do quel che Napoleone disse 1ul letto di morte: .. Alla fine il diritto trionfa sempre sulla forza" e Clcmenceat1 ave\·a una notevole padronanu dcli' int,lcsc, rna im·adabilmcnte, quando a\"C\'a da dire qualche cosa che crtde\a impo11ante, chiama\a l'interprete. Quella volta chiamò l'interprete e disse: "Il presidente Wilron ha ricordato quel che Napoleone anebbc detto del pre\'alerc del diritto sulla fona. Egli dice che Napo. Icone a\'rcbbc espresso questo sentimento iul letto di morte. Se fosse vero, Napoleone aHcbbe htto questa scoper1a piutto110 tardi. Ma non è \ero. Il presidente Wi!son ha ricordato con entusiasmo quei gio"ani idcaliui francesi che aiutarono l'America a liberarsi. Ma Lahyettc e Rochambcau non sarebbero mai riusciti a realizzare i loro idtali, per quanto elevati, senu la forza La forza creò gli Stati Uniti e la forza, poi, impedì che si S<'parassero '' Il presidente riconobbe che la risposta era stringente e ~{a l'esplosione più straordinaria si ebbe il giorno in cui Wilson sviluppò un cci to tema (connesso, mi scmbu, con la Lega delle Nazioni) che lo condus\C a 1pieg.ire il fallimento del criuiane~imo nel rag. giungimento dei 1uoi altiuimi ideali. " Perché", si chiese, "Ccsù Cri1>tOnon è riu• scito a indurre il mondo a seguire 1I Suo insegnamento? Perché Egli insegnò l'id(:aJe, senta Qisporrc alcun mezzo pratico per realizzare i Suoi scopi >. Clcmenceau aprl lentamente i suoi occhi scuri fino a spalancarli e h girò intorno sull'auemblta, come per wdtre se i cristiani raccolti intorno al ta- ,·olo si rallegrassero di questa esposizione della futilità del loro Maestro. e Gradualmente >, conclude Lloyd Ccor• ge, e ci capimmo meglio, imparammo a tollerare meglio le nostre differenu di tra• dizione, di temperamenti, ccc., e la mutua tolleranza si con\'crtl in amicizia. La sola eccezione fu il c.uo dctrltalia. La mancan. za di simpatia fra il presidente e i rappresentanti dell'Italia si allargò e diventò un abisso incolmnbilt >. Come si vede, nel racconto di Lloyd Georgc (almeno fino a questo punto) Wilson fa poco meno che la figura di un imbecille. Certo. per tale lo tent'\a Clcmtnceau: lo dimostrano le risposte che Lloyd Cc.orge riporta, i sospiri di sollievo, le occhiate, lo stupore con cui accoglieva tutto quello che Wilson diceva. E questo fu il personaggio nelle cui mani il dutino pose il potere di decidere dell'Europa e del suo avvenire. RICCIARDETTO

I l PUO' fompkt.1rc l'int1.•1t•:-.-..111te articolo pubblic,110 da Giulio ~~~. \'c•ntt.1ri nell'ulti1.110 num('ro di ~~ Om111b11s ~ul \iag~io di Loul>C't in hali;1, ron alcuni drx.:umcnti editi ,nlo in qut',ti ultimi anni. dw ri- ~uard.mo il m.n1r.:ito inromro clt.-1K.-\i- 'l'r col pre-.idrnte <ll'lla repuhhlic.1 fr:mn'"l' Non(ht,tnt1· k ,u1.• nlfhurll' c<·n·,,i, ità, 110110,1~11\tt i Ircqut·nti ri< hi.11ni alle.·,·ittoric:: che .1, 1.·, .mo d,•tl'nt1i11.1t,l l'unìtà ~nm.mic.1 l' la fornfatione dell'impt•rn, l'iniper.1tmc Cuglit'lmo ardn.1 dal dl'- ,ickrio di ;,1ddi,·t·nire J buoni r ,tpporti <·on l.1 Fran<TL La Gt·nn.,nia lt· ,tvt·va ,trapp:1to. nd '70. chw ch·llt· "llt' pili r·inhc r1.•g,oni. I donunPnti diplonutiei ..,,,greti. ,1.·nutl in !un .11l'indom.111idl'l1.t ~m·rr.:1. \Ì.l in Ge1m,mi.1, ,i.1 in Fr.tn- <·ia. -.ia in Ru"i,i r in lnghiltt.•rr.1, pro- , .mo ne-I K,ù,t·r uno -.t,\lo d'.111imo f,nnn·vnk .1ll.1Fr;111ci.t.d1e ,uhì, comi.' 1·r.111atur.1k, d.1to il tcmpt.·1,um·nto di Cuglidmo. moltt• o,<i!Luioni, 111.1 non \'Cllnt' m.li meno. In un fl't to ,1·n,o. ,i pub dire d1l' il n;:n ,·innarnento fr;rnrog:1·rma11it.-ofu. tutto ...-m1m.1to, la ,u.1 \Tr,1 l' u),t,mh.: pn·o1 t up.1:1iorlt'. Og-~i è inv.d,o i'LNl di ,wgan• al ~ai,rr qu.1!-.i.1,ironn·nom• politK,l -.i·- ria, m.1 i: un <·non•. \'t·dutt.' <·gli ne t.•bbe t' non di r..1do ~l•ni,tli: il ,no torto imp1·rdi'm,1hil1·fu dì .t\t:lllt' t1<1ppc t' di non ,l\Tn1t· "-'g:uit.1 1w,,u11.1 con mt.·todo t' <·on contin1111,ì.:'-:l'I r.1,0 dr! manc:110 incontro nm l.oulwt ,i è: vi,to. al ,olito. un ,t.,pctto capi irt.·i<hO dd ,un car,tttcn·. una ripro,,t ddb ~ua in~n.uihilt• \·,mità; ma non è: propri,m1cnt<• t<hÌ. Il d<·,idt.·1io d'iru:ontra,.._i con Loulwt ri,pondc:v,\ ,t un di- ,('~llo politico çhe l'ìmpl'r,1tor<· .1nd,t\'a "-t'g:ut'ndoda t<·mp,,. Col rifiuto di ,t(·ccdt-rl' ,tlk ofkrtr brit.mmdic, dw l.t tn,.a volta. 1wl IQOI, t·tano ,Hri\·,1h· fino all',,dt·,iom· dlrt.'tt<1 .tlb Triphn. la polìta-J. g:l'rm,111ic,1.ivt,,·a. in tt'rtO modo. cornproml',,O l'.i,·,rnire c.lt-ll',1llt.·an:ca,te,- ,a. l,t qualt·. non ,nit.uno nel pt•11,icro di Bi,m.irC'k. m.1 andw nel t·onn·tto d<·II'Italia l' <kil' \u,tri.t dn\-('\ .1 •·"',(•Jlziahncntt- appogg'Ì.\l"',i all'.imic i,i.1 ddl'imp<.:ro hritannico. D1 qui la rwas- ,;t~ì.. da pait<· dC'I K.ti,rr, dw ,i rc:put.1v.1e ,i ddlniva e: capo dt·ll.i l'riplin .\1lt·a1v.1 •· di ronnt' ai rip.1ri. ~., qual modo., Cuntt.-111por.11H',tm(•ntaLl ' rifiuto di ..tdt·rirL'allt· offri tt· bt it.innidw. l'impc:r.1torc Guglirlmo ,i ,tudiò di <:on,cg:uire un riavvicina11w11to con t, Ru,- ,i.a. ,.hl• a\·rt·hbt• do\"uto pH'\'l'nin, un tc1,t..tti,o an,1logo d.1 pant.· ddl'l1i~hiltt·rra. lntt'l"C'"Jllll' r:. ~l qu<·--10p1opo- ~i10.un mt·mm ialr <·ornpil.110cl.li harnrw nm ffol-.tr-in 1· <"hl".t.·011la dt•,ign..1Liorw t:,t·rwrira di .afo,i,mi », do~-c'\'a ,i•nirl' di ba,<· al K.,i,n nr-i t·nlloqui dw ,i "dr<-hhc.·m~,olti in n<T,1,i(llll' di un 111rontro con lo .t..1ra D,111,.ic.1nel \f'ltt'mbrt· dd H}OI. \"i ~i h-g-~r. fra 1'.,hn1 Cìl'C",1il pl•n,a•ro pn,011.ilc di S )..1 l'impcr..ttort.· ,ulb qw·,tiour dt·~li Stn.·tt1 né lo zar né- il (;.1h11H"ttncli \"irnna pm,0110 .1n·11· dubbi. L.1 hiplicr 11,m l'Chtitui,n· pili d,t tt·mp, ,1ku11o,tacolo nella quhtionc dt·~li Strt.·tti In t1.hrt· pJrolr. pi·r ade,r.•n.' l,1 Ru ...i..1 ru-1l'orbita dc•! pi.mo gc, Jll,llJ1n1. I<.· ,i l.t- '-t.·ia\;1 i11t1.t\"l·de1cl111,tppoggio pn l.1 n·.tli:tht:cion<.·ddla ,u., .1,pira:tiont· ,(·t o. l.111·; <1twlla. l'ioè. dd J>th--t·wi ch·gli Strt·tti. Ed è preci,.um·otr .dio ,tt·~,o ,ropo che. d.1 p.trtl' -~n111.,nic.1. ,1 fa t1pJX),1Lion(•ali.i in,1-1,.ione nd patto ddl.1 Triplin. dw ,i rinnma nl'I e-n1- ~no 1 <io.i, di un .1rlirolo di « g,11,111:ti.1 hakanica ~ ,oluto d..il Prinl"ttiJ rni111- ,1ro it~t!i,1noeh-gli E,tni. E '"i ,i rit hi.,- rn.i l',•ttt·n:tirnw dcll'Jmha,ri,1ton· ~crrna11icoa Pinrnhurgo ,on ,\h-C'mldw11. in una le11, a a lui di1t·tt.1 del ·27 frbbr.1io 1903. Q:u.,L bi· mt·,(· dopo, ,1 h,l 1111.1pporto dd r;1utelli(·r<· al KJi,n in cui ,j k~~c. .: Che la Ru"i•t vcn~.l prim<t o poi i11 ,~,,.. ,~,. d,·gli Strnti 0 .... 1.1dd!t- <h1J- ' 1 di t.:.,,;1 propria i· un~ po....ibilit:, cfu· \'r,,tr. .\Lu-,tà h., me,·•o ,1 c,1kolo t?ià d.1 tt1npo ndlt· augu,k <lirdtiH J.fdla 5ua pnlitKa .-.. E il ~ .1prilt! lo ,tr·s\j, t',H1u·llirn· ~li tdf'g1.1fa « \'o~tra ~fat·'tà h.t ,tmprc unif1,rm;_,to L, ~ua politir,t JI concetto rhe lo ,fm/o ddle frn ,.,. ru,,,. \"l'r-.Oil ~kditl"frarwo è dc- ~id,'.r.:ibile,nwntrt.: l..1,·ompH'\'iorW drll,• • t1·1;\1p· ot1<·blx: C"\'t•r1tualr_nf'nttp·n·_onupani •· Come ,i n·d(·. ,1 tr.1tt.1 d1 pn-- \"C"nirel'ahilt diplom,1,1a <li n· Edoardo. di t.rc-,.ie diH'ri{<·nzt· franro-nh\C <·on la riitn•a di appianarle in ~eguiw. L'al lea117,i. ang:lt>-giapporu•-,e ,. il n111~itto ,u,,,H.!1.1pporn•sc forniiro110 Il' nrco- ~tawc più fo,·Nnoli gli inrontri dw il K.::,1·r lu J.vuto nm lo /,tr dopo D.111,.u-, 1 H.rv.t! 1.tgmto JIJ<J2 cd J. \\-·w,h.,d, .1 nO\l'nlhri• J<t,)31, :-:.0110 ... ,-rviti 11 prq>J;tJr•: il t1•rtt·no; e all.:i firll' ddl'ottohr1· 1904,. qu.1ndo l'i1rit.uiouc dello /,tr c-outro l'(n~hiltrrrJ. è al <.·olmo per i ~uni <ltti o,tili dura~t<· il conflitt~, col G1apporw il K.ii,u mtrapn·ndc· 11 pa!-~J da lungo ternpo ronrurd,lto rol rnini,tro dl'gli E,tl'ri gt•nn,iniro • qudlo. ci~. di proporre allo zar un'allean- ,.<l rur.1;0-gcnnanìca da perfezionare, poi, in un ,econdo tempo, con l'adc- ,iont· della Francia e da contrapporre ..tll..t Dupli<.e anglo-giapponC'!IC. B..-nché in contra:'!to col conte Lam,- dorf, mini:'!tro russo degli E:'!teri, lo zar accetta in "·i,1 di 111,1,-.im.te, ,i viene ;.111.f1ormul.iziont· di un di~<·gno di allt·.u\z.l.difcmi\'a ni..-.o-gcrmanic~1. li di- ,t"gno tcdt:'!CO è:, peraltro, modific-~Ho dallo z,tr. <.·onl'ag-~iunt..t di un p<:riodo n·lativo ,tll'in,·ito e he la Ru..,,i,1 .1, rebbc dovuto ri\'olg(•rt.· .,li.i Fr,1nci.1per la :'!Ua ad<·,ione ,il tr.1tt.1to ,tt.·,,o. ~f.1 poiché lo zar \i mo,trò riluttante ,id anedt·ie a un aC'cordo dd genere, ,;enza prc:via inform,vione ..11 p1nidl'ntt• d<•llarepubhlic-a fr,1net·,c. t poiché, da p.trtc .~nm,mi,:.1, ,i in,i,u·tte .tffinché l.1 hrm.1 dell',HTordo ru"o-g-t:rm.,nico do, t•,,;.e, in, l'('t•. prcc-eckn· qu:1!,i,1,i inf<1rma1.iofll' all.1 Francia. il li J.tt,tto rima,t· ,,Ilo ~tato di di~·g:no <· il Kai,cr. nel tra- ,mc-ttC'H' a Biilo" l'ultima lettera ddlo ,.Jr in propo,ito. 'l rl\l' « (·: il primo im,uc'C'.<..'.o dw p(·r,onalmcnu· mi càpit..1. t eia ,pt.·r,m• rhe non inau~uri un.1 ,(·1 it· dt t ;i,i ;1n,iloghi I d<KUmt·nti d1·lla \\ ilhdnhlra-...e l.1- ~l"ic.1no chi.ir<tn•<·nu· intt·ndt·1~ come l,1 politic-,t gt·rmanic,1. dopo ;.\\ (TC ;.1bb.u1dn11.1to rn·i r igu..trdi dl'II' lnghiltnra le din·ttiw di Bi~rn.in k, e dopo a,·cr<• rico110,;.iuto romt.· tanto L\'u,trì.t qu.into l'Itali,1 a,·rc•bix-ro a malinruorc ,t·- i,.:-uito l'imp<·ro ,ull.1 nuov,, vi,l ('m1- ?W1ttt·mc·ntt•a.ntihritanni(.t, ,tbbia < rc~ito di \t'lllll' ., di\"t'r,i a~grupparnenll di pc1t(·1v1· ,01>1altl1tto di prcn·nin· la nht1tu:11one di u11.Lc,,ali1:ionc angloni:,,;0-fr<wn•,1. L.1 t hi.1n• dt'lla ,itu..t- :tiont· do\l"V,t trn,,11,i ndl.1 frlin· fili· -.cita d, u1i ,H n)rdo impeg-11.tti\'o fr,t J.1 Gc·m1o1ni:1 e I., Ru,\ia. )..kdia11t1· l..t ,tipul,1ziMw di un atto \irnile .,j potc·,·a ts"-Nt· ,Kun d<'ll'.\u,tri.t j e· d11 ~<1'-,t .1, n·M>1·potuto fare l'lt.ili.t, \(' ,ti patto ru~,o-gt:rm.tni<·o <'H c,,c .1dnito. in un ,,•condo tt·mpo, anche b Frau• ri,l :.i J:cc<Ki, Jllor,l, ,11 farno,o « blouu co11tmc11t.ak». cht•, ..otto 1..i prc~idl'nl.J ddl'irnp1·r,ll01t' g<·rmanin,. ,1 !<.,m·blw potuto contr<Lppont· all'impero bri• 1~111niro. P1•r ..ittuart· un ,imilc piano, n.1 n1·~ n ...a. rio non -.olo ,tring( IT intimi rapp<>rti (:Olì ),1 Ru~1a, 111,1 i,oLire .. cm1-- tt·inpor.int·anlf'nt1·, la l"ram ia. <.•vJt.t11• do u11 riavvicin;:unl'tllO 1talo-fra1 Cbe Que\to ~pit:ga_ l'an,ia dd Kai-r·r .. dur,1111<1•I viag-'{10di Loub1·t m ft.d1,1. e il suo dc$idtrio di incontrarlo in 111:u-c durante il ritorno. Era quc\t;1. cii-1 rt'• ~to una .,ua vf•cd1ia idea. Già 11t'IJ'J.- priÌr d,·I 190:1, quando il pn~ìdentt· OOOLIELMO II E IL PRINOUE DI llONJ.00 J. BORDO DEL 11METtOR' 1 della repubblica si era recato a Pietroburgo per il Baltico. egli a\'C\'a cercato di soddi:'!fare que ..to suo de:'!iderio. rivolgendosi ,enz\1ltro al governo russo, e un nuovo sondaggio era \l,llo fatto confidenzialmente, nel febbraio 1904. dal principe: di MonJ.ro, ,.11nico pcr:'!onale dell'imperatore, prc,,o lo ,tc--."oOLoulx·t. il quale, pur e,primcndo,i in tt.·rmini corte:'!i e dcfr1c:nti, .wcv.l f.1110 prr,ente che un "'"nilt· ..1,·vcnim<'nto anebhc 1>ro\ocato in Fr;.mci,l una \·iol<·nt,, rt.·.11ioncda p.1rte dl'I p.lr• tito na;ionali..,ta. Tutta\'ia. il prt.•,1cft-n. te Loubct \i ri ... en-,l\ a di 1 iflrttrrci ,opra. SrriH,a 4 febbraio 1904 l'.,mb.1~ci.11oregermanico a Parigi, printiJK' R,1dolin. ,li c,tncdliere Hiilow « Il pr('-,id<·nte I.oub(•t. a quanto mi dic<: il p1incipc di )..lonaco. avrd>be dcfìni• to auraent<.' l'idea e \'i avn•blx· ulteriormt·nt<· riflettuto. Il prin( ipt• mi 1ic·o1dù. in t;dc occ.1,ionr, k· \"Ì('t•ndc del progl'ttato incontro fra il pH·,identC Faure e Sua )..laL·,tà. nel 1899, al quale tutti I mini,tri \Ì erano dichi..1rati f.1,orc:voli. ad en<·Liont.· del ,ignor Dt·ka ...é. , chf". m·IL.i ,ua adnr.uionr- per J'Inghiltcrr.1, <.·ra rithetto. all'ultima or.1. ,l went,1rlo •· Ri,1.xmdcv.1 il can- ...rllit'rt· Ulilo". in d.tt.1 18 fl'hbr.1io. « L'idt.·.1wntil.11.1 dal principt· di )..!on.tC'Odi un inrontro fra il nc'btro .1uEtlhtn ,oH<.1110t' il p1c\idt·11tt· Loulwt. mi è ,ouo molti riguardi ,impatic.t. Sc-117,1 dubbio c"o rapprt.·,<·n1<·1Tbbcun p;1..,,o -.11ll,1 buona vi~,. cd io ,up1><>11~0 cht.· l.1 pn,onalit:1 del Kai-.c·r ,·i aflnmi·rt·bbi.', come- altro,·(·. la p1npri.1 in• fluc·n,.,1. Dl'bho ptrò .inc-he pn- ..r.dc:n· eh<· l'idc-a di un tale inC'Ontrn ,,1rt·bl-x crn-r~icamt·ntt: contra,tata d.1 tutti coloro, ~ii qu.ili, in lnghilt1•11..1,in Ru,- ,ia. in Franc·ia. 1111 mi~lior.1mt:nto drllc rel;uioni fr,tnco-gnmaniclw e un r.tffouaincnto dt·I 1t·gimt· I.0111.11.-t-C:oml)l_~nson ~0110 gr.tditi. La \Ua lt'tlna riport.t l'o,,t·1Y.1ziom· dd prt.·\Jdt·ntc Lnuh.-t ;il pri111·iI)(d· i )..1011..1,·coh, e un i1Ht111trocol K;1i,1·r germ,mico ,,in·biw· for~ ,fruttato d.,I partito à re ~·oll:.-1 r dt·1 ti.1:11onali,ti P''I" u11'a1i1lnc nmUo di lui. il pn·,idn1tr. D..t talr u,-.c·rv.1 ✓io11c- ,;i rilt·\ a l hi.trJ.nu-ntt· t.·ht· qut·• !.ti non ,i ritil·nt• .1hh.1,t.u11.1forti' pt·r potc·r rim•:innc i11difT1·n·ntt· ..t i11Aut·t1• /I" e,t1·rm·. Qui ~t;.1 ir\t 1·rtt·u.1 .,uJ ,ucc·s!<,mQi u11ponr il dov1·n· dl·ll,1 ma,-.illlJ prude11/a, f:. no,tro Suo <· inio n,mpito prcdp110 di impn1in· t h1 ",. ,\1. l'inipt"rator1-, <''ll.1111·0.li punti di vi~ta ri,tit·tti di un C,Lpn d, Stato n-publilìc.mo, dipendt'lltc d.11la "olontà parl;:unnitart, ,1bbi~1 ad .1nctt;Lnt.1nprog,:tto che ,ì ri~lv.1 poi in 1111rifiuto da p,irtc. fr.tnC-i''l', lo pt1iM1\Ot• toporrc l'idt.·,1 di un incontro a Sua ~f.1c,tà ..,oJo quando V. E. abbia la pcr,ua~ionc che il prcsidcnt<· Loubet accetti ta.lc incontro e non f.1nia •ill'ultimo momento faux bond Tale qul'<itione non pub ~iudicani che a Pari,:f Qu,dor.i ella abbìa dei dubbi. meglio <bpctt;ur ~- La ri.,po,t,l dd princ-ipl' Radolin .. 1 qul'\t~1 letter.,, fu ehe, c.,-.<.·ndo.,coppi.1to il conflitto ru,-.<1•giappont·,c e a,1•ndo <.·.,,oportato ,t maggiori intimit,ì di rappo1 ti fr.1 l,1 Rus,ia e l.t Genn;.1ni.1. un incontro fr.1 il pr<·,1dnue fr.1nrc,~· l' il K.1i¼·r .1, rebbc p<1tuto cliflonden: in Frane ia l'opinione cht.' t.ilr in1·ontm avrebbe potuto prl'iudt·H· a un r.1dical~·mut.11nt.·nto della politir.1 france,<·, ad un ,un 01it·nt.11ntnto ,c-r,o il blono tontmt.·nt..1k. Di <1ui il perit-olo di .1,prt• polemiche, c.lpaci <li ,ruotf're il pre,tit6o dd pn•..,idt·ntc Louhet. Ciò 110110,1.,nk il canr-elli(•n· Biilm, non IJ'-Ciò c,1deh l'idea per l..1 quak ,1111p,1tin<\\·a(', (f'ffÙ di .1ttu.1rl,1dur.,ntt· 1., uont·ra fll<.·ditt·rr.:mc·adl'I K.11v:r Il J.4 m.i.1w <'gli diri~t'\J ,11 K.iist.•r. dw ,i trnvahl a :'-:apoli, un ,1gnifÌl'ativo t1·!1-~r..1m111•a )..1ont\ ha fatto crniw in modo dc•I tutto inapp;1ri,n·ntl' a Tittnni dcll'idt..i di un incontro di '\"o,t1.l ~1.w. ,tà ron l.oubet. fittoni aH·,·a .iccoltn in nrigint' l'ick,t nm ,·i v.1cit,1. l' a\'cva ri,p<i,to a ~lont-. dw L1nz.1 famh.1,ri.1ton· d' Itali., .1 Bnli nol .1vrcbhc ricnuto i,truzioni di forrnulan· qui un,l propo ... t.t al rigu,ll"do. Sono JWrù 1r.1,ror,i \'Jri giorni da allora. ,1·11✓,t < he I.a11/.1 \i ,ì~1 f,1tto , j. \"O. Q111·,t,l ,n,1 l .. an:t.\ h.1 pr.m1.1to d.a me, m.1 ;. rim,1,to muto coml' un pi_·,.n· 11c-1rigu,11di dt'll'incontro. Quc,to ,1lc-n✓io drg-li italiani dimo,tr..i, <·,·idt·11tt·nw11tt.', ch1·. da p;irte it.1lia11.\. ,i è <·ompiuto un ,ondaggio prt.·,,o B,u rère <·rhL· qnc·,ti h.t respinto b prnpo,t,t. In t.ili <·irro,t,rn:11•,;1n·blw, a mio Mlhordm.1to p.111·11·r.,1CT0111ancl.1hikrht· \' .\L non to(-chi. ciuLtntt il r.uo ,ogg:inrno a :'\.1pnli rdoH' il :.16marw dc1- \t·\·a i11<.omr.1n·il ,,.. d'lt;tli.11 . b qut·· uionr ddl'innmtro, t.• cht.· ma11t1·11g,l pit·no ri,(·rbo anche qu:ilor.t d., .1lt1 ,l p.11te vi ,i fani,mo allu\io11i. J n ,~,\ 111odo,,i J)<\.I, alla po,,ihili1:i hc l'iclr.1 di un innmtro fr,l \ ~f t· il pn.•,idt·11tt• dl'!l.1 1q1uhhlic1 fi.111n·,c \Ìa prt·,t·nt:1t..1 .11la p11hhlirit~1. comt· una ini,.i;ttiv..t ~1·1111;1flÌ(\OI. ivn,r1 ,,1rebh< il ra ..o ,r S. \1 il n· \·ittorio Em.11111(' le avc"<' ,1 port.u,· ilt di~nm,o ,;ulb q11e-:,lin1ud- i un incontro .t tu•, nnne una propmt,1 comune it.1lo-fr.t1H1·,c :t. Il r.tpporto telr~ratico ddl',m1h;1,cLttorC' gnmaruco a Roma cui il Llll(·dlin1· ~1 rifr1 '"~1 1•ra i,pir,1to ,,d liii ottimi,mo t·cn•~,Ì\'O. « Al t<.·nni1lt'di una !un~., co11vtr,a,.i,111c ,1vut,1 rol ,i~not Tittoni ,ull,l \i,it,1 di Loub1·t l' ,ull'inccmtro dt·i llO\trì ,ovrani a :":<tpoli il 26 marzo. il signor Tittoni ~i è inforni.tto dd programm,, di \'iaggi ulteriore dd no.,tro augu~to sovrano. Cli indiC'ai che pc.•r il 29 aprile era fo-,ato lo ~b.uco a Genova, di modo che proprio il 28 ,tprilc, giorno dell'incontro di S. )..1. il re d' I t.alia e del pre~idcntc1.oulx·t a ):apoli, l'flohe.,ilolleni si \~11eblx· ,·c•ro:-:.imilmt'ntetro,·.1to a pa,- ,,1re al largo del golfo .,te~\O, e avrebbe potuto toccare di nuovò quel porto. Il mini,tro itali.mo afferrò ~uhito que,t.1 idt.·.1.Un rinnm·,1t<.>incontro dl·i du~• \()\"IJ.ni ,,('glll'Jt.•bbc il ma~\imo tiionfo pt.·r r1t..11i:t. r rnl'tterebbc fine ,l tutte Il' dirrri<· \Ull,1 ~ua deficiente frd1·ltà triplici,t,1. Fl'n tutt.l\"ia o,-.cr- ,·.nc dit· mi st.·inbr.w.1 dubbio ~l' S. E. ,i.I\ 1chhe. o no. ~iudic1to attuabile- la 01111 l·1u· a troù. Tittoni replicò i.:hc l'idea 1!,li ,1·111b1,1,atalml'ntl' C('('dkntl', dw a,1ebbc dato i,tnuio11c al <.·ont{' L.1111.;d1i chieden· rnnfidl•m:ia.lmC'ntr- a \ • E. ,e rit<·m·va pos,ibile dw S. )..1 ,u n·tt,1.,,1• ('vcntu.1lmcntc un mvito drl r<· cl' It.tlia pc·r il 28 .-. Il colloquio Tittnni <' )..lonh non ,i w<1l,t· p1("('i,.unl'ntt in qu<·,ti tt·nnini. Il 110,t10 mi11i\tro dq~·li E~tc·ri an,a ritrv11to. tin d.11 7 ma11.:o,un tl'if'gramma dd no'!ltro amba,ciatorc a P.1rigi. conte Torniclli. che rr., t,tlc d.1 di,,ipan· qu.tl,i~N ottimi:'!mo. • ?\on P•lll' prob.1bilc (hc qu<·I ,onano !cioè il Kai,n ,i.1 mak info1m.itn ddlt• di,1>0- ,moni dd wntim<·nto pubblico fr.1nn·,e in qu1·~to momt•nto. I.o ,.ud)bt· pero di cci to '-<.t'gli ,tima,,l' l'm,, pre- ,t·nte propizi.i. J)l'f una ,orpn·-..1 di qui•- ,to ~tnt-rc, l', in o~ni t·.i,o, ,arù ht:1w d1e \' E. ,i., -.tat,1 .1v\i,at<1 dw, ndlo ,tJ.to di pc·rplc·"ità l' di a'{it.11.io1win cui \i trn\',1no i f1,mn·,i dopo la dil hi,1ULinnt.· di i:;-un1.1 f 1,1 la Ru ...i..1 t'<l il Gi,1ppont•. m.rndwrcbht· ~.._,,1lut..1rncntc o~ni <1µponunità a un lolpo di ,tc-- 11.1 di cui qui ri incol1>t.·n·bbno di c,- ,r·1 1• ,iati i m,1<rhmi~t1 ». D.al canto ,un, l'ittoui. i11u11;.1lt:ttna ;11 dirt·tto1,. ddLi ~\"uorn Antologia dl'l 23 frbbr.tio '!Pi, d~1,·;:\qut·,ti chiarim1•11ti \~li J<Tl'lllll di ~lont,, drr.t un µroh,1hih· incontro fra il pn·}idt·11tt· dt•ll,1 Rcpuhhlic.t r l'im1x·r.1tort.' di Gt•rrnania, io ri,po,i dichi,1rando rhc 111• an·i ,tato lu-ti"imo. ii 1flc11nando rhl' la pnlitk,t it.lli,ui., non intrnckv,1 vo- ,1.1r,1 d;1ll,l formula da m1,.•puhhliratnt·nt1· prod.unat.1 in parl.unento fr. <ll'lt:1all,LT1 iplicc \lh-am.t, t· r.1pp01ti di ,uniC'i:1i,1fon la Fritnci,1 l' nm l'l11g-hilt1·n,1. P1·rò non di,.,.imul.ii il mio ,c<·ttiri,mo t' mi manknni nl'lla pili prudt·nt1• ri,(Tva, poiché< cono.,nndo Lcrw 11• <li,pmi:tioni poco favorevoli dell'opinione puhblica fr.u1cc,(·, non ritenevo l'incontro praticamente attuabile». Lo \tl':'!SO Barrère rifrrì, in propo,ito, a IX'rtie nel 1907 • e ~•ambasciatorr di GL'rmania tentò d1 per- )u,1den• il gov<·1110 italiano a comhinan• c-hr- l'impcr,ttore ani,·.b,c ~! Roma da '-:"apoli in modo da inconcran1 rol prc'iidt•nte della Repubblica e da far ..ipp.1rirc che la com:ilì,tzionc della Franda e dcli' Italia ,l\'Cva, per CO\Ì dire. l'appro\"aLionc l' la bt•nedizionc- di S. ~I. ~la il ~O\crno ic,tliano • rifiutò di c1d1'1e in qu,d,ia..,i C'Cm1bina1ionc drl ~encrc >. Nono,tantc tutto, l'impcratorL· Gugliclmn non ~i diede pc:1 vinto. Smania\'a pt'r l'incontro con 1.oulx't. :\'on \apc,·,1 dt·cidcr,i .id abbandonare le no.,trc co-,te e I i11unz1ùperfino ad un.l c,;c-ur,iorw a Corfù, dm·e doH·\·.1 -,alu tare ~tu wrrll.i. la prindpr,,J. Sofia di Gn•(ia; medita, ;1 di n.cco,ta~i. almeno in alto matl', .ill.1 fiott,t frann·,e chr \COrt.1,a Lnubet. Cià ,i t'r,l aff.u-. rendato a pt.•n~.ir(.· al Ct.·rirno11ialt·ddl'incontro. .t. ~ti dit hi~trò 1mpo,,ih1l1·) . ,cri,·e il Bi.ilow nelle ~ut.· Jfrmont'> « fai ,uon.i1'l' b ,\latH.t:lfrst' du• rantc la vi,ita di Loulx.-t .i hordo di un.1 na,t: t1·dt.·,ca. "SLLrt·bbc contro i miei principi kgittinli,ti''. di,,c· il Ka•• ,t'.'r. 1m i•u· an<'bix· contr,..o .il pn·,iclentl' la marci.I milit.1rL' f1ancc~e Snmb,c-t"t-.\leu1r. '<·bhe-nl· .111du· cp1e~ti1 J\'(•,,t· c·on<hCiuto il batte,imo di ,.ingue dt·lb rivohuimw. lo di,,i ;1l Kai- ~.-r <hc era inutik che ..,j ,cervt'lla,,<·. g:i;.1cch{-diffi<'ilml'ntt· Loubt't .-1\Teblx: a\·uto il corag!!io di in(ont1,u-.,i ron lui e di offrndcrc. ro~ì. gli t-liaui mlites fr.mn·..,i, DC'10ulè-dce l..i. Li_~ut drs Patrintn, e poi non lo a, n:bb1· voluto proprio nd monwnto in cui n·rcava, tr.1tt.indo ma.le il papa, dì (Jttiv.11,i • g:li it~ili,uu. ~l.1 il Kai.,<'r rima,r frrmo n<'I ,uo di,c-gno ». Il ,t.·guiw ddrimpn.1tort· rnrninciò a ptl·ocrupa1,('111•. JI 17 .1p1ilt· hd11r- ,chky, cht.· 1apprC~(•nt.1vail mir.i,tro dc- ~li .\{fari bte11, e· il tonte Eulcnbmi;;, gran rn.Jrt.·,ciallo di ron,·. telegrafarono, pt·r mtao di )...lont\, a BUlow rhe l.t PH'-.t.'11z,d1el loro ,(J\ 1;.1110 ndll· acqut· it.1lianc, dur.tntl' IJ. \·i~ita di Loub<'t. pott'\'a nuocere ai rapporti 1t.1lo. u·dl·,dti t irritare il rt.': lo prcg:a\'ano, quindi, di sugg:erirgli di la:'!ci,u-cil no- ,tro p,tl'\e fino d,tl 20. « Da patt<• italian., ,·it·ne confidt·mi,tlmentc chie,to 'iC non fo\-.e po~,ihilt.' un mutam(•nto nd prngramma di vi.1g-~ioeh S. ~I. ». Il giorno ,tt.·,,o il c,111c<'llien· fac(·\'a p1<·,c•1wa· Gu~liclmo II, che ~i trovava a Sirncma, l'opportunità di non dare l'imprr"ione chl" e-gli corres"'è dietro a Louhn. com(' la ,t,unpa f,~ulet'\<· <·nminci.1,-.1gi.\ a din~. Il 2 ,1prile l'.1mba- ~ciatorc a~giungc,-.1 il ,l·gucntt• po;t 1nzptum • « All'ultimo momento rirc• ,·o un tdt.•~ramma d,·1 mini-.tro von T,c-hi1 -.e hky. Egli pr<'ga i·iuamente che V. E. non faccia cc·nno con S. ~I. del fJ.tto cht• q~·li abbia !'~pn.:'!l~oil de~1de. rio di incontrare la :ìotla ìrann•~e n('J )..frdit•.•rr;mco. i'\c rc,t<'rebbcro compromt·"i. nel modo più imbarau,mtc. i ll()qri i11fo1 ma tori, uffiliali di m.1ri• na 1· aiut.lllti. t·d rlimin,1ti per ,l·mpre d.1i 'l'f\'ill ... li t<•lcgramm.1 di BUlm, ottenne l'cffrtto d<·,idaato. Al K.\i-.t·r non rim.1- ~e, infim·, altro partito d1c prc-ndl·r,i la rn·incit., godt•ndo k· incomparahili helleae dt·I µ.1e-,,1ggio,icili,1110,che lo rn,md,1hll\O in , i,ibilio. E..i.tò .in<'ora <.1uakhc giorno. ma il -i.~. qu.rndo il I .ouhct ,t,1,·a pt·r vi,it;1rt.· Roma, an<lò cli1<•tt,1ml'fltt•d,1 B.1ri a \'t•nt.·1.i.1.dondt· rip.mi il 17 prr la Gcrmani.1. L:1 diplornazi.1 rt.·,pirò. Il di,pn10 dd Kai,n durò p<Ko. Alcunt· '-.Cttim,111t· dop{l, in un,\ tor-,,, di ;tutomobili wolt,1,i ,1 l [0111hure?;vor d('r I lòh!', itr •prc,cn:1;1 ,u,\. ,·iml· un rnnidoH• f1,111a·,l'. Quando il K.11,n a;li nnhci,.:-nll il pu·rnio offnto d,tl1'!111. pt'1,1t1frc, ,1kuni fr.inn·,i pn·,•·nti ~rid,troJH)'. « 1·Ht l'Empon,r! ». Il K~ti- ,n fu n,,i 1·ntu,i;1,t,1di qut·,to on1ag~io. dlt'. \C<lut,1 ,t.intc, tl'kgrafò a I..ou hd « ),.fj ;iffrt'tlO il fdidt.irl.:i p<.•rla \'ittnri.t dw l'indlhtri,1 fr,111Cl'\t'ha in que,to mom,·nto ripo1 t,1to, e di rui ,ono ,t.1to c·rni gioia 11',timonio. 1.t.· .1c• coglit·nzt· t1ihutatt.· dal pubblil"o ;il , inciton· dinw,trano qu.111to una \'ittoria ottc·nuta nm intdligt·111..i <· ..,fou,0 t'O· r.1~1{io,o. 'l·n a ,1 prndune .,entinwntl ,n•, 1 i di ri, ,1lità -. _\ Biilm, td1·grafò: Si udì rip<.:tutamrntt· " Fii·e l'implrattict·" (' "l'it't' l"t·mprn-ur ''. Contcg:no dti f1.1nn·,i i111pt·rr,1hih•, trih111u· in ,tik d., t·ino 10111,111,0t·.mplircnwn11' ~ra11di1h1·.Gt·11t·a1l(' ,<.,ddi,f.1Linm• NI t·ntu,i,l,mo. l.l· autorità fun1itl11;1n1110 :, mn,l\·iglia. Cn-do dw i due pat·,1 ,i ,i.1110 ,I\"\ i,·in,tti di un p.1,..,0». F.ntu· ,1a,111idlmH'ri. Gi;'1 Bi,r11.1r{k, ,l pro• po,ito df'll,1 \ i,it,1. d1t.·, poro <lopo il ,uo ,1, ,·t·rlto .11 t1c1110, Gug:lidmo 11 ,1- \'('\,t \olutu dlC' ,u.1 m.,dn· f,tt ,.,,.L· .t P,irig-i t' ehl' 11011 <'hhe i.lkun ,m n·,~o. .n·<.·,a .1111.1r.1mt·1Ho,e,en:ato « .\I no- ,tro i.:r,111CN,1i~nml' non ba,t,1 pii1 lo urra pru,,i,1110: t·gli :rnd.1 .il fz,mr1·~e l"in l'nnpnrur >. ~on lll.lnCÙ. ali.i fine. di I icri·tlc-r~i. Dul' .. 11111 dopo, nt l m,trzo dl'l 1906, l'amba\ ·i.1toH· )..lont, tifrri\';l di ,tn·rt: avuto un llloquio rol no,tro arnba- ,n,i.ton a Londr,t P..1n,;1, t.·hiam.1to ,t Rom., pn confrure 1,ia1110in pit·n,1 confc-11·11/1d,t Alge\ira,), l' dw il P.1n• ,a ~li .in·,..1 t,Jn~"!>\O11pMnl· l'ht• l'in. tt·,a ang-lo-fr,111n•,t•11,,n doveva t 01\<;Ì- <h-rar,i un arnirdo dTimrro. m.1 1111~1 1C;1ltà nmnrt,l. chl· ,ì\n·bht• e,e1Tit,ltO 11n'influl·1n,1 d,·ri,iv..1 ptT .i111lt'no un. ~t'fl(•r,,~ione.• \1 ll'lq~ramma il K.u,,·r apponn ,1 qm·,ta unta: t: Dunque 1>rt i.L ~cnn.1ziont mi.1, uo11 vi è pii1 d. ,pn.11t.· in rapporti ··1igliorì con l.1 Fnnri,1 ». Ena \'olta t;rnto. non .,j n GUIDO ZORZI

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