ANNO Il· N. 29 • ROMA 16 lUGl/O 1938-XVI 1l~at\rl~~ DIBCMN&BA .il ~CHE questa volta è bastato che ,I l'.!.. Duce riaffermasse I pnnctpi immutabili del Fascismo ed esponesse in rapida sintesi le definitive conquiste della R1\"oluz1one,perché si levassero dai centri autorizzati del Fronte popolare \'OCÌ di protesta e di stupore. Eppure, m quella potente pagina d, storia che è la prcfa1.1one alla raccolta degli Atti del Gran Co11sig/io, 1IDuce non ha detto assolutamente null~ che non rientrasse nella logica del sistema; non ha detto assolutamente nulla che potesse far credere ad una qualsiasi modificn1onc degli oncntamentt e delle d1retu, e:. Come 1>1 l>p1ega, allora, que::i.to,mprov- \·iso ritorno a posizioni msolentt e aggres:.1,·e, d·1 parte dei parttti che trO\'ano a :\losca la parola d'ordine e l'isp1ra~1one? Si spiega con la facilità con la quale l'Italia di ;\l.1ssohn1 riesce a fronteggiare lc: difficoltà economiche, con la sua indifferenza al d1sfamsmo <;he da mesi anda\·a annunciando la sua insuperabile Crt!iotfinanziaria, con la sua fedeltà all'asse Roma-Berlino, che ha scompaginato i calcoli e le previsioni delle \'CCchie cancellerie; con la manifesta md1ffcrem:a con la quale assiste alle contorsioni di una d1plomuia che non :.a decider~1, che non sa liberarsi dai compromeh1 e dat patteggiamenti con le opposizioni parlamentari, che \·uole e d1s\"UOle ad un tempo, incapace di tradurre in azione I disegni di un pensiero oscillante. Si finge di scorgere un affronto m quelle che sono le enunc1az1om d1 verità obiettive, d1 posizioni storiche consolidate per sempre. S1 finge, mfine, di credere che l'Italia fascista medm la guerra di religione, quella guerra ideologica che=assumen:bbc tutti I carattt:ri d1 una guerra c1nle e segnerebbe il tramonto dell'Europa Come sempre, le più forti apprcns1on1 vengono dalla Francia, do\"e la sconfitta det bol,,cev1ch1nell.i Spagna segna la clamoro:..i. sconfitta di una poht1ca 1rrcpar~bllmente battuta ~ul piano europeo. Battuta m lspagna, battuta sul Reno, battuta nell'Europa ~entrale, la diplomazia francese non segna, da anni, un solo punto al suo att1\'0. La subordinazione all'Inghilterra ~ il contrappeso alla !>U• b rdmaz1one alla Russia :--;-ts:i riei.ce a \.'edere come possa usc1n: da un simile sviluppo di contradd1zion1. La polmca dei tratt.:ttt, la politica dello statu quo, retaggio d1 Pomcaré. prt:suppone\"a un sistema coerente sul piano generale della consen·az1om: pol1t1ca, economica, sociale; presupponeva la d1fosa delle istituzioni, la difesa del franco e l'eni.:rgica tutela dell'ordine all'interno. Quindi l'intesa con l'lnt,eh1lterra su un piano d1 parità e buone relaz1on1con l'Italia. Presupponeva, soprattutto, la re!i.istenzaalle :.ollecttaz1on1 che ,en1vano da Mosca per un patto fr,mco-SO\"ic11co.\'ice\·ersa. 11 Fronte popolare ha accentuato tutte k contraddizioni inter\'cnutc all'mdoman StC3SOdella scomparsa di Poincaré d.1lla scena politica Ha preté!ioOd1 fare un., poliui.;a ultrademocrauca all'interno, ma d1 rig1dd.conservazione all'estero, ndl'atto ste-:isom cui, mediante il patto francorusso, !:IOV\'ertl\atutto l'ord~ne europeo Con quale logica preknde\a l'innolabihtà dei trattali, il disarmo della Gem1ania l'accc.:rch1amento della Germania mt!- d1ante la Piccola lnh.::.a e la Polonia. quando, poi, npl)rtava la Russia ncll'orbna europea artra\·erso (.,me\'r.i.? L, Francia si era illusa di fare della Russia uno strumento di ~on:.er\'a.tione. ma la Russia e pt!t defin1.-:1oneuna for~a di d1!iotruz1onetotale li richiamo della Russia nel g1uoco europeo a\'rebbe .1vuto un senso qualora fosse stato moti\"ato e animato dal sincero proposito di iniziare una politica d1g1ustiz1ae di re\'ls1one delle sHuazion1 sanzionate dai trattati, unico modo di un'efficace collaborai:ione solidale fra I popoli .\.la, in questo ca:.o, b1sogna\a fare una pohuca d1 larga, lungimirante comprensione verso la Germanrn,' e comprendere le mdecltnabili necessità dell'espansione italiana !:,1 tr;1tta\"a, in altre parole, d1 portare alle estreme conseguenzt: la politica d1 Bnand. E invece' Il richiamo della Russia le ha fatto pt!rdere la Polonia, ha concor:.o alla <l1oart1colaz1one della Piccola lnte!>a, ha favorito l'a\'vento del .'.\"a.r.1onalsociali!:lmo m Germania, mentre le ~an~1oni e le incredibili incomprensioni succe~s,, e le hanno alienato le simpatie àcll'ltalia Una Spagna asscr\'lta alla Ru.. s1a .i">rebbc .,igmficato, infine, la pre1><tl~>snoevietica •Ile sue porte, la minac(;ta boh,..:ev1ca perm:mentc attr.iven.o _ogni sorta di ingerenze nella ste!:lbapolitica interna Non s1 riesce a \edere come un qua! s1a11 go\ crno france:.e avrebbe potuto ~alvare I principi dcll'Ottantano\"t:. A meno che nel bohceHsmo non a1 debba .l>Corgen:la leg1mma dis\-endenza dagli immortali principi, C(imc.:noi crediamo. Se è cosi bisognerebbe dirlo. I •Gl RANO tre M>rcllc, e tuue e tre a1 .'11 vevano nomi gentili e pittoreschi. L'una si chi..tmava Ai Ling, che si- ~rnfica e l'amorO!!a manjcra », l'altra Ching Ling, e Ja felice maniera »; e la tL'rz.t Mc, Ling. « la bdl,1 maniera ». 11 padre, che gli americani mavano chiamare e Old Charlie Soong », era un uomo abiJi.,,imo e arcorto, e mise 111,1cmcun immt·n~ patrimonio. Era n 1,tiano l' .wc-va cominciato a far fortuna st,unpando e vendendo la Bibbia iu drw,('. Se si facc,,c prima cri,tiano e poi .,j lllC'ttt',:-.C a vendere bibbie. o M:. J.\'endo trovato lucro-,o il mc,tierc di \ cndnc bibbie. -,i conn:rtis:.e al cri- ,t1anc,imo, non ,,1premmo dire e!!attamt•ntt·. ~f.1. J.ppt•na ebbe mc:.,o in• ,H·mt' un buon p,1trimonio. il nrocri- ,tiano Soong allargò la !!ft·ra dei ,uo1 affari. e i profitti, che a\"eva realiu,.1,to n•ndendo hihbie, li in\"e,tì al poco cri- ,ti.100 intnc,~ del 40 per cento. Così, .1bb.1,tan.t.1 rapid.unentc, mise imieme una fortuna colo,sale, e divrntò il primo u.,uraio dclla Cina e: forse della ni,tianità. ~fa il verchio Soong era drll'opinio1w eh(' non ba!!t1.were il denaro. Il dl'.n;uo non è il potere; è. tutt'al più, un m<"zzo per conq~1i,t,1re il pot1·rr. Il \·ccchio ~ng d1<ipom.·,:.1., oltrl' <h<.·df'I dcn,uo, d1 tn· figlie gra1.10"'· E, d.i tempo imrncmor,1bilc, i grandi m.urimoni dct figli ¼>no il c0:- ro11anwnto ddla vita dei p..tdri u,urai Prim.1 di tutto, Soong fcn impartin alk trt"' figlie una perfetta <·duca• .1ionc modnna. Da cinese intclligenu· t· pn,picare qual era, capì che l'i• dt..tlc lonfuci.ino ddla donn,l avl'VJ f,ilto 11 :<1UOtt·mpo. La nuov.i g<"ncra- .1io111i'n Cina veniva ,u rumorosa (" chiasw~t <' vuota, <' non ,apcv..t t.').,J. -tc·,~a dw ·ch.t \"Olt.·,.,r; ma una v,la co"a 110n ... -olr\"a cutamentt· più la donna all'antica, la donn.1 d..1.i piedi 11torpi.1tt, buona rrt'1dre d1 famiglia e 12 PAGINE UNA LIRA I nit..•nt'.1ltro che buon.l madit· Il wcchio Soong aveva troppa c,pericnza, per non !ioecondare i .~usti dei tempi. La Cina ave\"a bi~gno di donne che :,,<:uniglias-.croalle loro romorcllc occ1dentali, che parla!!M·ro in~l<'..c con .,cccnto amcriCi.lrlO, che ~a1>e,sc10d1,cu• tcre di comunismo c di questioni ,t·,- ,u.di, che ,)i face,scro l'ondul.won<: permanente e porta!!:-.ero tacchi alti. Il ...ccchio Soong mandò le figlie a "lll· dure in Amcnca, ed e!!~ nt· tornarono, una dopo l'altra, rol pre,io:.o patrimonio di un,1 educazione all'americana. I partili non m.,ncavano per le tre figlie del vecchio Soong: tutte e tre rrra1:io)("',intelligenti, cduc-ate all'ame• ricana e, c:iò che più conta\"a. tuttt· e tre ricche del denaro gu.ld,tgn,1to dal p.ldre u..uraio. ~fa il vecchio Soong non era uomo d.l accontentar-..i di un buon partito qualunque: egli volt\"a conqui!!tan: il potere, vole\"a fondare una dina!ot1a Il potere (o, meglio. quel che rima ncva del potere), a quel tunpo, era nelle mani di Sun Y.lt Sen. il profeta o l',q>0:.tolo della nuova Cina. E il vec:- chio Soong concepì il prop<Nto di d,,- r<.•in moglie .tll'apo!ttolo una drlle ,uc trt· fi\{lit. \'i er.t un.1 <,0l,1 difficoltà: l'apo,tolo a"cva già una moglie. Il vecchio Soong non era uomo d.t arrc..,tar- ,i di fronte .i un O">tacoloco-.ì banale. Sen1,.l fare cerimonie, condu,~e ri~- lutarncntt• d.111'..i.po..,tolloa dilctta figlia :\1 Ling, e l'atnoroi;a maniera ». Fu il 'iUO colpo m..1e'ìtro. Quel giorno, l'apo- !!lolo cadde fra le bracci,\ dcli' e amoro- ,a nunicra » e la Cina ne-Ile mani del1..t din.t,tia Soong. Il colpo fu fatto pc.-r il ,upcriore intt re,"l' dc•ll,t patria cint:-..t'. La Cina .1vrva bi'iogno di un apo:.tolo, (' l'apo- ,tolo aH•va bi-.ogno di una degna compagnd. Il H·cc:hio Soong interprctò e ..oddi,fcn·, con animo di patriotta, queIl G.1 ,r RICORDO DEL 19131 llJ.880l'il J..L llAJI.E I <.la pubblic.1 utilit.ì. In ~econdo luogo, il colpo fu fatto nell'interc!!..c ddla famigli..1.Soong. In Cina, la fami'{li..1. è tutto. Sun Yat &.:n fra le braccia di .\i Lmg, ,1gnificava la ri\"oluzione al ,crvizio dt..·lla famiglia Soong. St>nonché. quali che fo:.!!CIOle poco Gi,intl'r(•<;,att' ragioni che ,pim:;-evano 11vecchio \'Cn<litorc di bibhic, certo è e ht· il matrimonio rimd bene. Ll picl·ol., cint.·,in,, all'.rntic.1, cht' aveva avuto l'onore di cs,ere la moglie n. , dcll'apmtolo, non pote\'i.l rcggne .il p.tra- ~onc- ddl.1 nuova moglie-, colta, dinarnirJ. t'duc·at,1 all'am(Ticana. e ..comp.trve d..1.lla<;Ct·n.LIn cambio. Sun Yat Scn fu felice con l.i moglie n. i. Aveva trov.tto. in Ai Ling, la creatur,t capace di C,tpirlo e di collabor~1re con lui. Ai L1ng, dal canto ,uo, \p0!1Ò le idee di Sun Y..tt Sen, r dìn·ntò comuni,ta. L:11 bel giorno. il vecchio Soong mori ,oddi~fatto d1 avere non wlo fatto. ma .uic-he ,l<;:.ÌCur.llOl..t fortuna dcll..1. famiglia. A capo cicll'immema fortuna la-.cia\a il figlio, mister T. V. Soong, esperto quanto lui nel prestare dan~,ro al 40 pt·r c-ento, e che poi è stato detto < il Morgan della Cin,, » ; e a c-apo ddl,1 famiglia, la v<'nrr.,bilc moglit·, a,-.1,tita e coadiuv;.1t.t dal figlio (' dalla figlia acca,ata. LJ. sorte dC'i Soong era in buone mani. T1t·11t.t-.t·ianni fa viveva nel vill.1~- ~ 10 di Chikow, nel Chckiang, la ve• dova di un venditore di ,.tlt.·, con un fi~lm quindicenne, di nome C1ang Kai Srck. che da tutto il villaggio era con- ~idt·r,Ho romc un <Wtentico di,colo. La madre. \C'fondo il costume cm(',<', già gli a\'CVd dato moglie, in pcr",.Ona di un.i ragaa<.t fcnghua, di nom<' M<lO. Anche costl'i è :,tata poi completamente dimcntiC,lta dalle cronalhr: è la ,orte delle mogli n. 1 dei grandi uorruSPEDIZIONE IN ABB. POSTALE ni. La madre del ragazMCClO a\ cva la vit.i lung;.1. Capì che, in una Cina co- <iÌsconvolta, il mc\tierc più prometten• te cra quello del \Qldato, c. a costo di gri.lndi -.acrifici, mandò il figlio a studi.ire per quattro anni all'Accademia militare d1 Tokio. Tok10 L"ra, .11lora, per la ~ÌO\"entù cillC!o,(•. quello che poi diventò Mo\ca: un ct•ntro e un rifu"io di rivoluzionari. Qu.i.ndo 11 stiovane Cian~ tornò in Cina, fu \ubito attr,llto nell'orbit.t del « padre delJJ. repubblica », l'ap0<.tolo Sun Yat Scn. Li.I rivoluzione cinese, allora, di:-.poncva di molti !!tudenti, e d1 molti b.:mditi: ma non di soldati Il ~1ovane Ciang era uno dei pochi:.• ,imi che a\'C's~ro fatto studi militari ,Ni: fo,-.,c l'unico. Ben pre,to di\'entò mtimo di Sun Y ..it Sen e il suo principale coll.1boratore militare. Nel 1925, Sun Yat St•n morì E, .1llora, la vedo- \"~,.I.\ figlia ddl'muraio Soong, si trovò promo">:'taal rango di madre della repubblica e Ciang K~ti Scek a quello di capo del Kuomrntang. Subito Ciang iniziò quell.1 famo,a « ampagna pc-r l'unificazione ddla (;j. na. che fu il ,uo maggiore ..u. cct•,~. li Kuominta11g era. allora, complet~1ml'll· te bohcevi2z.:1to, e il deus ex ma,hina na l'amba,ci.:norc -,ovietico Borodin. L'c:,,.ercito di Ciang fu prC'ceduto da una H·ra orda di propagandi,ti bohcevi<hi, ru.,.,i e cine~i, che predicavano il comunismo in norne del Kuomi,, . tang. Accomp.1gnavano il gcnnali<;!!imo c·~perti t..' con,iglieri sovietici, e lo ,egui\"a un.1 ronvenientc scort.t di « obici d'argento >, che, come '>i -.a, era• no, fino a quakhe anno fa, l'arma più dlìc ace m·llc guerrr cinesi. D.tl punto di ,·i\ta militare, non fu una gr,rn• dc- c.1mpagn.1; ma i ri\ult;.11i furono importanti. Ciang Ka1 Scck « ronqui- ,tO > prima I lankow, poi Sciangai e Nanking. la Cina si avviava verso la unificazione. ~fa allora accadde uno dei due fa.tt1 più strani della vita di Ci,rng Kai Scek. Giunto a Sciangai in veste di ronqui3tatore comunista, egli diventò ,ubito amico degli uomini di affari di quella città, Poi. improvvi-.amentc, si trasformò in \"iolcnto anticomunist.t, e ma,~anò tremila e cinquecento comuni"li di Sciangai. A stento permise ..i.1l'amba,ci,uore ",()\·ictico Borodin e al gener,\le Calco, \uoi collaboratori fino a quel momento, di fuggire via e riparare in Russia. li comuni!!mo fu dichiarato reato pa¼ibile della pcn.1 c..t• pitale. L'unico figlio. che ave\·a avuto dalla prima moglie, Ciang Ching Kuo, partì per Mo.,ca, indignato, <', di là, denunziò più \'Oltl' il padre in pubblici discor!!i, come un traditore, DiH·ntò comuni,ta e sposò una rus!!a. In Cina un uomo, <1uando di, cnta troppo ricco o troppo pou:ntc, ,i procura concubine, spc:-.,o col comcmo della moglie. Il « conqui\taiore > Ciang Kai Scck non fece eccezione alla regola. E, a mano a m<.ino chl· le :-.ue conquiste si C!!tendc\'ano, le \Uc concubine divcnta\'ano più numero"°'. Di (','-l', la fa\·orita av('va una pmizìone ,ocialc riconosciu1a e, persino, la "ltamp,1.ing!c)<.Cdi Sciangai u.,a\'a chiamarla < lllJdame Ci.mg». M"a, ad un tratto. il gc1w-rali,,imo tra!o.Curòtutte le concubine e ,i mÌ<,C a fare una corte regolare a un',tltra dt..'1le figlie del ,cc.chio Soong, alla ,ignonna ~ki Ling, « la bella m;1n1cra » Non ",\ppi,uno -.e l'altra ~ordla. la ,·c·- dova di Sun Yat Sen, influi,~(' sulla s(clta. Comunque. Ciang dom,rndò in moe;lic la gio\"arw al « ~lorgan dtll.1 Cina >; e que"lti gli rispo:>c, con tutt.i la cortr,i,t e con tutti i riguardi po...,ibili, thc Ll Luni~li,t So<>n~,tl'lantt·mcntc- cri~tiana, Ìnfontra\·a qualche difficohà ad act·o~lic..:re m•l -.uo ,eno un uomo fornito di numero-.t· conn1• bine•. Ma. la venerabile madu.' dt·i Soong non a\"eva dim(•nticato il modo molto ,piccio con cui il compianto
marito aveva _dat<?l'altra figlia .i Sun Y~l Scn~ e s~ ac~!'tentò di pregare C:1ang _dt farsi cristiano. Il gcn('ralis• simo rispose che non poteva adottare ~na nuova r~ligione solo per procurar• !)l una moglie, ma che, se miss Soong avesse accettato di diventare 1ua mo· glie, egli avrebbe studiato il cristiane• simo e avrebbe_ fatto quello che gli fos• se sembrato giusto. La venerabile signora ~oong tro'.'.'ò.saggia questa rispo-, sta, e ~I ~nerah:-51mo sposò la grazio• sa Mci Lmg. V1 furono ancora diffi. cohà di carattere religioso all'ultima ora1 perché non si trovò né un prete, né un pastore cristiano disposto a ri• c_o~osccrclo stato di celibe del genera• h~s1mo e a celebrare il matrimonio. Ma, alla fine, si riuscì a scovare un se• gretario dell'Y. M. C. A. che riconob. be tutto quello che era necessario ri• conoscere, e unì il generalissimo e la piccola figlia dell'usuraio Soong coi lega.mi del matrimonio. Da allora, il carattere e la fortuna di Ciang presero un'aria di grandezza. Incidentalmente egli diventò anche cristiano. Nel frattempo, anche l'altra sorella Ching Ling aveva preso marito in persona del dottor H. H. Kung, discendente di Confucio. L'amorità di Ciang aumentò enor• mcmente per effetto del matrimonio. Egli era, ora, cognato della vedova di Sun Yat Sen, e quindi aveva i tiloli per qualificarsi l'erede e il continuato. re del Padre della rivoluzione ; era co-- gnato del discendente di Confucio; era cognato del più forte banchiere della Cina. La tradizione della rivoluzione, la tradizione della vecchia Cina, 1a fi. nanza : tutte le grandi fon.e converge• vano, graiie al matrimonio, ad elevare la sua persona. Ciang non perdette tempo e si lan• ciò alla conquista del nord. La fortu• na lo aiutò: il più forte dei suoi avver• sari, il maresciallo Ciang So Lin, il più autentico brigante fra quanti briganti abbiano mai infestato la Cina un bel giorno morì in modo abbasta'nza mi• sterioso a Mukden. Niente più si op• poneva alla realiz:r.azionc del sogno di Ciang; l'unificazione della Cina. Fu il periodo più fortunoso della sua avventurosa carriera. La moglie lo se• guiva nelle spedizioni militari, era al suo fianco nel governo, o, per dir me• glio, governava con lui. Ma tutte que• te lucrose abitudini del potere supre• mo furono sconvolte dagli avvenimen• ti. Improvvisamente, il Giappone si mo~sc e si prese la Manciuria. I giapponesi, nel nord, non incontra. rono grandi resistenze. Ma J. Sciangai dovettero fare sforzi notevoli per aver ragione di una divisione cine!i.C,che si battè disperatamente. Per la prima vol• ta, dopo secoli, i cinesi combatterono ~ul serio. Così la campagna del 193 1 • 1932 impartì a tutte e due le parti lo steiso insegnamento: che non c'era tempo da perdere. AJ Giappone ime• gnò che non bisognava dare tempo al• la nuòva Cina cli consolidarsi e di ar• marsi. Alla Cina insegnò che bisogna• va prepararsi con estrema urgenza, e armarsi, perché il Giappone sarebbe tornato all'assalto. Seguirono anni di prcpara:tione. E fu allora che madclme Ciang Kai Srck acquistò un ascendente ancora più forte sul marito, e concentrò nelle sue piccole mani un potere ancora mag· giore di quello, pur così grande, che aveva esercitato in passato. La Cina non poteva sperare di crearsi, in quella breve vigilia, un e~rcito che pote<;• i;e stare a fronte con quello nipponi• co. Meno ancor.i poteva spcr..i.rc di Crl'arsi una marina capace di tener tl'· sta a quella nipponica; e una piccola marina era inutile, perché !)drebbe stat;.1. affondata nei primi giorni di ostilità. Allora madame ebbe la ..u. a grand<.· ide<t: bisognava concentrare tutti Kli \for,i .-.ull'avi.JZione, l'unica arma con cui la Cina potesse spcrarr di port.ire l'offes..t in territorio nemico. Con tanta vivacità e con canta in,i- !-Jtc-nzaella wstennc quest.i idea, chl' finì col convincerne tutti. E special• mente ne fu convinto Ciang Kai Scc-k. il quale, anzi, affidò a lei :>tl'™ l'in('.t• rico di « costruire » l'aviazione cinc-~<'- La ~raziosa Mei Ling (o, come la chia. ma tutta la Cina, m.-lda111cCi.mg Kai Scek) !)Ì mise .-.ubito all'opera. La fa. miglia Soong aveva quattro .lppar('C• chi di sua propric-tà e lei, il marito c tutti i Soong non viaggiarono più che in acrnplano. Questo era un grande esempio e serviva a diffondl'.'re, COIOl' :-i suol diré. « l'idea avi,,toria ». Ma l'avia1ione non è soltanto « idc..t ». t. anche apparecchi, motori. ecc. 8 an• che affari e dcmtro. La 1'ignora Ciang .-.tudiò e consultò i cat.iloghi di tutte lt' ditte e, sui cataloghi. si free una competC'nza tecnica e militare. I funzionari del suo ministero dcli' Aria ten• tarono di continuare a intascare man• ff giusta il costume nazionak; c ma• dume ne fece fucilare parecchi; o almeno si disse che li avesse fatti fuci• lare. Si mi:,e a contatto con costrut• cori europei e americani. Spese intor• no a 20 milioni di dolb.ri. Intanto a• viatori stranieri iniziaVano giovani ci• ncsi di buona volontà ai misteri del pi• lotaggio e del combattimento aereo. Madame Ciang, nella sua qualità di ministro dell'Aviazione, faceva, a voi• to, visita a queste scuole; e le sue vi• site erano di grande incorag,:?iamento per i futuri lx>mbardatori di Tokio. Essa diceva : « La mia forza aerea ». E tutta la Cina aveva fede nella « for. za aerea di madame ». Il giorno della prova giunse ; e fu terribile. Sarebbe ingiusto negare che Ciang avesse un'idea esatta della gravità di quel che stava per accadere. Egli sapeva bene che la Cin.l non era pronta e avrebbe voluto a qualunque costo guadagnar tempo. Disse, un gior• no, che ni.::-.~un),auificio ,arebbe 'il.ilo truppo gra\·1..•,pur di gu.ldagnar tcm• po. ~f.1.gli avvenimenti lo travol..ero e la guerra divampò, Chi ni:m si pcrdetl<.' d';rnimo, dli .,p. parve pH.'llJ. di fiducia e di !)icureaa fu mad<Hne. Brill.intl', brilbnte e pctul.1n• tt.: come ¼!mpre, madame Ciang, col dito puntato min..1.cciosamcnte verso Oriente, pro<'lamò: « La mia for-La aerea. andrà a bombardare Tokio » i ma d1,!)Cche: avrebbe « accuratamente rhp.inni,1.to k donne e i bambini ». Tutta l,1. Cana aspettava a.n,iosa il « debutto> dcll..1 « for-La aerea di ma• dame ». Il « debutto » ebbe luogo il 13 ~1go)COot Sciangai, e fu terribile per i cinesi di Sciangai. Le cose jnd.trono così. II .9 ago!iotOu,.n ufficii.lle giappo· ncsc e il suo aut1sta1 nel settore neu• t~o di Sci.ingai, affidato alla vigilanza g1appone..c, furano uccisi. l giapponesi comctvarono un sangue freddo meravigJimo. La.sciarono i cadaveri e l'au. to dove erano, e chiamarono le auto• rità cinesi e internazionali. Seguirono quattro giorni di discussione. li 11 ago)to, tutt'a un tratto, si vide spuntare, a monte di Wang Po, una poderosa squadriglia cinese, che pun• t~va dritt.1 su Sciangai, col proposito d1 sorprendere le navi giapponesi 1 ancorate nella rada. I giapponesi non si 1..tscinrono!)Orpn>ndere.Gli aerei cinesi erano ancora a un 3000 metri dalla po· sizionc di attacco 1 quando l'hurio e le altre navi nipponiche aprivano un in• fcrnalc fuoco antiaereo. Ai cinel)i m,incò il cuore·. Fecero un magnifico semi• cerc:hio a )inistra, e )a!,Ciarono cadere I<'.bomlx: a _caso. Una bomba pcsame, d1 fabbn(.1z1one inglc~, cadde sull'a(. bcrgo intt·rnazionale Catha.y: cinquecento morti, quasi tutti cinesi. Un'altra cadde in un crocevia pre),o il « Grand -'fonde>: che _è una specie di e Magie City» ,n;.111g.11ana i risultato: millctrC• Cl'nto mo1ti. Una terLa bomb.i cadde (UI P.tlacc Hòtcl: da tre a quattrocento vittinl<.'. « L'aviazione di madame» fan·va la guerra ,dia Cina. Lj ,ignora Roo\C'vclt ~riv,c una ll't• tera traboccante di sdegno a madame Ciang Kai Scek. Madame ri!.posc con un.i lcttcr.t di disinvolto rammarico. « t fatale che la commedi.1 ,i mc\Coli ,;empr<' all.t tr .igedia. t .!>Critton('lla prdazion~ del Cromwell ». li popolo cinl'sc non dis!>Cniente, non protestò per l'l·c-cidio, non rimpian-.c i milioni di dollari ,pc-si d.1 madame. Probabilmente .')i augurò in cuor !.UOche « l'a. viazione di madame • non )i levasse più da terra. Que)to \-'0to fu prontamC"ntc soddi- ~~atto. li giorno ,ucce!.sivo1 l'.iviazione giapponese, )upcr<Uldo un tcrrihile ti• fone, piombò m Nanking e, in ri.spo.!itd al tentativo cinese, bomb.1rdò, di)trus• -.c, polverizzò tutto quello che c'era di aeroplani, aerodromi, officine-. Altri raids ,uneS!)ivi completarono l'opera. Gli ac_ropl,mi cine ..i. furono distrutti, dove 'il trovavano, a terra. « La forLa aerea di madame » avait vecu. . Tutti ril:ordano quello eh(' poi <le• cadde. J giapponesi ..1vanzarono v1ttorio!-amcntc, presero N,mking. !)i !ipin- !ioero vcrM> l'interno. Ciang, con tutti i parenti Soong, )i rifugiò a H,mko¼. Quindi, con l'aiuto di consiglieri mili• tari stranie1i, e rifornito di J.eroplani e di carri armati !)Ovictici,org,mizzò la re,istrn1,a lungo la ferrovia Lung Hai. Nello \C0r)() ml''l' di maggio, tutto il fronte cinese crollò: i giapponesi con• qui"it<lfOllOSurhow e ripresero l'avanzata ,-cTM> sud. Tutti i Soong ,n·n.rno seguito il ge• nt:ra.li!isimo ad I lankow. e prima fra tutti, madame. E'i'><l continuav.i a farl' la mini!.tra dl'll'Aria, benché, onnai, la « \UJ foru à('rea > non ro~~ più cheun ricordo. Bi,ognava crc~1rcurM nuova aviazione. ,Vfadame ricor!)C ,li Sò• vieti. E i SòviNi m.1nda.rono qualche aviatore C' qualche aeroplano: pochi in confronto alle richieste di madame, pochi-."iimiJX'r i biwgni dcll\·\l'rtito ci• nc,r. Comunque, ancora una \"Olta l.1 Cin,, ripO,-(.'le sue spcranLC ndla fona aerea l"U!<,\;\ di madame. Un bel gior• no. aeroplani giappone~i piombarono 'ili I fankow, bombard,lfono come mC· "Klioloro pi.Kquc-. prC'ndcndo di mir.1 le ccN.' del gc·11cr,1fo;,;imeo dei suoi con- ~iunti. I rm,i non si mo\scro. Afada- ,m- nl' fu indignata. .~ladamc è di nwmori,1 bhik. E"i\..l dimentica\ .i la :i.trag<·di SciJ.ng.1i. I bol<.rcvichi non avevano .1lcuna ra.gionc di aiutare a fondo colui eh(', già una , ohi.I., avcv~1ricompen,,Ho il loro .,iulo m;1,,.1crandoli, almeno fino a cht· que,ti non a•M1me.-.!icimpt.•gni sicuri. Ciang r.1pì, <.· fece un po~to ,l'lnpre più l:1rgo ,ti c.:omuni!,ticinelii: quei <'omuni~ti che av<'va combattuti per anni. E allora ~li aiuti e ì rifornimenti rm~i aumentarono. Aeroplani se.dicenti cim·• si riapparvero nel cielo dello Sciantu~~' allora1 accadde quello !iolrano,e ancorn oggi inesplicabilt, episodio che doVl'va mette-re fine anzi tempo ,dia carriera avfatoria di madame Ciao~ Kai Scek: quar..tnta aviatori sovietici a Hankow dichiararono, un bel gior• no, formalmente che non intendevano obbC'dirc agli ordini di una donna. Tut• ti i tentativi di componimento furono vani. I ru~i rimasero inflessibili. Si di~sc che fos5ero sobillati (o peggio) da buoni p.Hriotti cinesi, ai quali ma• dame a\'cva impedito o impediva di inta~carc mance e mediazioni. Comun• que, a madame non rimare da fare altro che dimettc·rsi. Lo fece, col cuore sanguinante. Ma perché nulla sfug• gi:t~<a"lla dinastia Soong, cedette il po• sto ;ti fratello, a T. V. Soong. Il nome Soong1 quando sia degna• mente portato, è sinonimo di affari. T. Pll.AB00, OI0V E UP I0ULE 4L lU.ll000O .. 0EB"O'BALEJOlE1 STATO D'J.BBEDIO V. Soong non ha gli scrupoli puritani della M>rella. E perché nessuno si in• g.mnJ.ssc circa le sue intenzioni e il suo programma, al momento di accet• tMe l'ufficio della sorella, volle che il governo cinese, cioè il cognato, cspres• ,;amente riconokcssc che gli acquisti per l'aviazione cinese sarebbero stati fatti « sotto la sua esclusiva respon• sabilità ». Ora il ç-ovcrno dei Soong era al com. plcto: C1ang generalissimo, Ku Primo Mini\tro, T. V. Soong ministro delle Finanze, ministro del!'Aria, nonché presidente della Banca di Stato, Sun Fo (figlio di Sun Yat Sen) presidente del Consiglio legislativo, inviato in In• ghilterra in missione speciale ... Di di• soccupati, in famiglia, non c'era che madame. ,\,fa dame montò in aeroplano e volò ., Hong Kong. E riprese a agitarsi. Ora non comprava aeroplani : faceva pro. paganda. Circondata da consiglieri in• glesi e tedeschi, sempre vivace, sem• prc brillante, sempre briosa1 la instan• cabile signora parlava, scriveva, si agi• tava senza posa: da Hong Kong vola• va a Canton, da Canton a Hong Kong; prendeva contatto con diplo• matici, con consoli1 con uomini d'af. fari, con giornalisti, si faceva intcrvi• stare, mobilitava l'opinione pubblica mondiale, stendeva le sue reti in tutte le parti del mondo : in Europa, in A· merica, nell'impero inglese ; quando le ritirava, erano vuote. Un giorno disse: e Lo sforzo del gc• neralissimo è gigru1tesco1 quasi sovru• mano. Io sento che devo fare tutto ciò che è in mio potere per aiutarlo nella sua opera, perché credo che la sua guida sia ora essenzialmente giusta ». E tornò a Hankow. Ma non si occupò più di avia7.ÌOne. Acc~dde, allora 1 la catastrofe finale. Non nuscendo ad ar• restare l'avanzata giapponese con le ar• mi, il generalissimo Ciang invocò l'aiu• to delle for.le naturali. Egli aveva affi• dato il regno dell'aria alla moglie, poi al cognato; agli ufficiali stranieri il comando dell'esercito; assunse per sé l'impero dei fiumi e fece rompere le dighe del Fiume Giallo, « il flagello dt:i figli di Han ». L'avanzata giap. ponesc da nord fu arrestata. Inciden• talmente, morirono annegati qualche centinaio di fn1gliaia di cinesi. MARIO MATTEUCCI rRANOO fl \ PtR~O;.. .\LITA del gcncule Fr ...nco L!:) non è an,ora ,li!ficil"ntemcntc cono~ sciuta fuori ddla Spagna Egli pauò senz.t tr,uaizione dalla Kmioscurità dcli,. c.trricra militare alla gr,rndc. lucc della ri• balta internazionale Allo scoppio della gucrr.t civile, non era che un buon gcne• raie dell'nercito spagnolo, noto whanto in lspagna. E lutt'a un tratto diventi> 1";,1,ttore principale di una delle più grandi tugedie della noria contemporanea. Non ci fu tempo di uudiarlo. Subito si impadronl di lui la propaganda Quella roua pc:r diffa• marlo, quella nazionalista per esaharlo. Giunge, percil>, in buon punto il volu• mc Frannseo Franco di Joaquin Arr,uis, nolo scrittore, norico e giornaljsu li li• bro è nato tradotto anche in italiano. L' Ar. rasis ha 1egui10 per venti anni l'ascensione del generale. Franco e ha serino il libro ,.·alrndosi di suoi ricordi ~rsonaU e di documenti uffic;ali La fai, iglia di Franço era, da umume. rc\Oli gencruioni, una famiglia di mari• nai, originaria di El Ft-rrol li padre, Nicol,u Franco, era ufficiale çonubile della m;,.rina da gut'"rra e, nel 18'.)o, sposò la fi. glia di un comandante del!,, 111.irina spa• gnola, l<l 1tiiorita Pilar Baamondc y Pardo Nacque-re.,, da quc.ilo matrimonio, cinque figli, fra i quali, nel 18921 il futu10 gt-• neralissimo Francisco Paulino Hi:-rmcnegiJ. do Tc6dulo Franco, che i pari:-nti usarono sempre chiamare Paquito. Paquito era originariamente dcuinato a dinntart' un marinaio o, per dir mf'glio, un ufficiale della marina spa~nola Perciò t-nlrÒ di buon'ora alla scuola na\alc, dalla guair poi sarebbe dovuto p;usarc all'acca. dc--i1ia ;\on è H"ro quello i:-hc. a qurs10 propoiilo, h,1.nno detto i suoi df'tra1101i: t' cioè rht' i·gli non t'nlrousc poi all'accadcmi.1 per non t"ncrc riuKito a ~uptrarc. gli esami di ammis,ionf'". La \·c1ità è <hr, in quc~li anni, lt' finamc spagnolt- erano in g;r.lndi difficohà e si 1cn1u a di fare lt' magr;iori t"C'Onomit' nf'lle pubblichf' spf'sc in a11uaiionr di queSlo programma di c.conomit', le amminioni all'accademia na\alc furono aosJ><"Sfeino a cpoca indi:-tcrminau. E cosl Franco non divcn1l> più ma, ina:o. Conreno a rinunz.iarc al mart-, il gio\.ant· Franco cn1rò all'acçadt'mia mili1art' di Toif"do e ne uscì, qualche anno dopo, col grado di Secondo Luogotent-nlf" Subilo fu m.-rnd..io al ~farocco e prcH' parte Jlle interminabili gut-nt' che gli spagnoli so11rnnf'ro con1ro i ribelli del Rif Fu ferito .1ll'addome. Quaudo il comandante drlla Legionc- str;,1,nirra fu ucciso in combaui• mento, al suo posto fu nomjnato Franco Dis51•di lui, in qucll;,1,occasione, l'ex-re Al. fonso: e Non c'è alcuno che lo wrpani Oevt' cuere Franco> Estt'riormenti:-, Franco è uumo di piart"- ,.ole carauerc, ma, dietro qut~ta facciata, è una nalura austera; si comporta con una energia che rrndt- t-sausti i suoi subordinali Comt' Hitler e Muswlini, non bé\t' mai, né fuma Sp<'SSOgli accade di lavorare tre o quattro giorni, e ahre11antt: notti, senza prender sonno. t di corpo t-51rc• mamt-rne muscoloso e non ha alcuna ,•ani• ti pcrsonalr: si annoda la cra,aua Kni..1. guardani ndlo spcçchio, si \CStc upida• mente, e raramente porta lt' dozzine di dc• c:orazioni di cui è insigni10. Non fa attenzione a quel che mangia, aborre il luuo, preferisce un lettino da campo a un letto comodo e soffice Le kl• lure cht- ama rono sopra1tut10 la storia e le relazioni 1t-cnichc di campagne militari t un canolico praticantc, ma è a\vt-rso al clericalismo in politin. Oc1cua o~ni spccir di ccrimoni« e di esibizioni t' scorat;gia la pubblicità per.anale che vorrebbe fargli I.a stampa spagnola Il go,.erno di Fronlc popolart- lo a\n.l n\andato virtualmente in t'silio ali.: Canaric Uno dei suoi uhi mi att: uffici:.li cornt· capo dello Stato ~faggiore Gc:ncrale fu quello di presicdt-re la dclegdzione spagnola ai funerali di Giorgio V d'lnghiltcH.t. Qua. si dt'I tulto sconosciuto, allora, al pubblico britan11ico, preK parlt al corteo funebrt'" insieme con le ahrc innumcrnoli personalilà çomcnute a Londra da tuth· le pani del mondo. Non si fa difendere o proteg~crr. t un malito f, ' e, anz.i, la sua frdrhl. alla moglie Carmen è pro, crbìale Quando era alle isok Canari<'. do,c il governo immaginava di a, crio mr~)() fuori gioco. comploul> 1egretamcntr- pn lc-ttcra col t;cncrale Sanjurjo e col gcn,·,alc Mola. cn1rambi, poi, morti tragicamente. per 10vt-sciare quello çhc fin da allo1a t"\SÌ c-onsidcra\·;rno comr un regime bol\Ct'\·tco Q11i il biografo Arrasis fa una ri\C\,l. zion(". A un cerio momt'nlo, app. nr ncc:r»ario che Franco dalle Canarie pa~~aw· al Marocco, dove avrebbe potuto rcndrrf' gr.1ndiuìmi ~n igì alla causa dei congìurati organizzando la Legione str<mina e le truppe nuove per sen·incnt- contro il go\erno. Senonché, egli tra virtualmcn1r- in pri• gicnia, circondalo da spie del governo. Pt-r eludere la \·igilanza di co1toro, lo sçri11ore Luis A Bolin, chr è ora un addetto della stampa na1ionalista, concepl il piano di §t'r Yirsi di un aeroplano, çhc parliue da Croy• don con a bordo turisti inglesi A Londra, si fccr-ro approcci col mJt;giorc Hugh 8 C. Pollard, che è cauolico t"d è un famoso esperto di armi da fuoco e rcd::utorc spor• tivo di Counrry Li/e. Insieme con la figlia Diana e con un'amica di costei. ccrt/l Dorolhy Watson, il maggiore partl da Croy. don in aereo. Ammararono a Bordeaux per i rifornimcn1i e ivi il maggiore Polfard incontrò qualche dozzina di co5piratorì: lo divertì mollo il fa1to che la magiz;ior parte di eni fossero vt'cchi etoniani. Ammara• rono dì nuovo a Las Palmas e di là ,·olarono a Teneriffa, do\e era Franco. Riu• Kirono a fargli giungere \•ari messaggi. Pochi giorni dopo, il genl'.'ralissimo ,t'nne da terra in una barca a remi, si avvicinò all'apparcc-chio. salì a bordo e \'oll, verso Tctuan, nel Marocco spagnolo, dovt- subi10 dopo doveva inalbtrare la bandiera della in1urrezione, per la salvezza della Spagna. oost PARLÒ G. B. SHAW f1 L Royal lnstitute o/ lnlunaiional A/· lJi fai;s si tenne, qualche mcst fa, una 1tr1c di c:onCcrcnze s~lla politica bri1annica: la prima fu tenuta dal prof. Toynbee, la seconda dal visconte Cccii, la tena dal marchese di Lothion, la quarta dal •c•tl , ·gretaric agli Eucri R. A Butkr. Go• me è coSlum dell'isli1uto, al tennine rli ci.t,cuna co11fercnza prr.c la parol• clii vollt" degli a,coltaton E ..1 lennine della qu.tn .. ed ultima, prese la p.,1rola fr• gli altri G 8 Sbaw per fart- delle divagaii,,ni e1trcmamente brillanti sulla politica inglc1•·, sul regime parlamentare e sulJa democ:razi;,. Le riassumiamo qui brnemt-nte. li con(crcnricrc ha parlato di movimenti ideologici Shaw rib,.tte che una politica. e nf'ceu.ariamente un mo\'imcnto ideologico. Se non c'è mo\imcnlo ideologico, non c'è politica Jn11ece l'a11cggia.mento della Gran Brctagn.t _di fronte . ai detti movi~nenti è caraurnsucarnt'ntc rnglue e cons1ue ncl non aderire a nessuno di essi < Noi dob• biamo sorvegliare quesli movimenti e gt't· tare ponti fra eui >. Questa frase del gct• tar ponti è nuova per Shaw e probabil• mente sarà utile agli ora1ori politici dell'avvenire Shaw non sa che cou eua significhi. Mia se 1.. Gran Brc1agna non rap• presenta un movimento ideologico di alcun" specie, allora non resta ad essa che riti• r.ilTIÌ 1ulla uupidità, la quale è del resto b. più forte e la più sicura po1cnza del mondo La d1plom...zia bri1annica, dal 1r;,1,11a.tdoi Versaillf's in poi, fu una serie di t-rrori E la politica francese non fo ceno saggia S1ando co1ì le c:osc, fu gr_.n fonuna èhe l.t Lega df'lle Nazioni non tentasse mai di attuare gli scopi pt-r i quali era sta.la neat.il, perché, se lo aw)sr f..tto, si s.arebbt'ro senz'altro create lt cond:zioni di una gucr• ra con1inua in Europa Il confcrcnzierf' ha parlato di dc111ocr... zia, di libtrtà, t'CC., col c:omcnzionalc prc• \upposto che queste COS<' C>iHano nella Gran Bretagna e non rsinano ncll,. dituturc Shaw ha più di ottant'anni e h,t preso \J 1 !amcntt' pane alla poli tira negli ultimi ~ss.anta t- ançora ha -d, incon1rart"" le democrazia La gcntt' parla dell'ent-qcia dei dittatori Eui probabilmente non wno più energici di tanti uomini chr la Gran Bretagna potrt'bbt> prod~rre ma il ~l·greto della loro cfficicnn è nel f;,1,1toche c~si hanno il p0lt'rc. E~si possono compi1·1t"" la loro opera pt"rché non nt' sono impcdit: dal sisirma parlamentare inglese. I\·oi inglrsi parliamo sempre di qut"Uo sistema come se t'SSO rc.illmcntc dt'nt' alla pubblica opinione il sut,rcmo polc.'"ree investisse di questo po• tcrc il Cabim·110. Im-ecc la sua vt-u forza COnlÌSlCin un illimitalo polt"rc di ostruzicnismo I'.' d1 rimio Pu il lungo pc-riodo, <.oJi Shaw ha accennato, c"è staia una richies1a gcnt'Talc ncll"Inghiltc-rra occidentale percht ii costniiuf' un ahro ponte sul St'vern Un dittatore aHebb(- soddisfallo questa richit'• sia in sci mf'si Xoi abbiamo aspctt.110 scss.an1';,1,nniper scoprirc che dobbiamo fare a meno o del pon1c o del Parlamento. Da Carlo Dicktn1 a Oswald '.\-foslc)", c'è nata una lunga serit- di os~rvalori, i quali ci hanno ammoniti che il sis1cma parlamcn. tare è_il sistema più completo per impedir<' che s1 faccia alcunché, finché nel corso della natura ciò ,i debba fare assolutamente t' anche allora metà si faccia e metà si dif. fe:risca t recen1issima l'assurda misura di permcltcrc all'opposiz.ionc e all"ostruzioni• ,mo in parlamento di e:ucre ufficialmente organizzati, ,icchè il capo dcll'oppo,ii.ionc è diven1a10 un fattore della Costituzionr C'è Mr Chamberlain, il cui çompito è di goYc.rnare il paese E, per paura che egli faccia qualcosa, Mr A11lcc riceve 'l ooo ster. lìne all'anno per impedirgli d, fare alçunché. Mr Attltf' rappresenta il panno labouri. '>la. Shaw conosc-c bcnt' il partito labourisi.i Q\lando il mo\·Ìmcnto socialina cominciò i gra~i <"apitalisti erano favorevoli ,u io- ,·cm1 sulla base del principio dd lolssu. /aire, 1 quali non dànno fastidi all'industria ~fa più tardi i capitalisu e i grandi indu• \triali .scoprirono che il socialismo era unJ \plendida cosa nel loro interesse. Men1rr- in passato cui non potevano coniar'" che sull<" loro risorse, ora cui scopri\.ano che pote• \.t.no farsi un mrrito di sfruttare il contrib_uentc, olln:. che l'operaio. Oggi l')Si non s1 sognano di co11ruire un piroscafo sc1uJ l'aiuto del goHrno. né di sca\·arc carbone, ec-ce110 che a titolo di impre1a pubblic.t. Così i grandi c.apìtJ!iui sfru1tarono il )()• c-:alismo. Non ci fu più opposizione libnalr .1ll'intcrvtnto del !(011f'rno. Al fOntrario il ~overno, che, in Gran Bretagna, t'ra st 1 ato 1cm~rc dal lalo della p1oprie1à privau. c dt"l1'1mprrca privala, ora fu in1erAmt"ntc fa. vorc\olc all'in1crHnto cstcnsi,.o dc-Ilo St;,1,to. Tutto qutst0 rest' diffkilr la vita in srno al Laboii, Party. Ci furono profonde di- \Crgcnzc di opinioni fu trade-unionismo c i.ociali~mo Ci furono di\'isioni in seno alla d:i.ut govt"rnantf'. Da un:\ partr, in certi rampi, si prcsr laryamcnlc in prenito d.11 Fas~isn:o, <.·. dall'ahra, ci fu una grande anupaua e una Krande paura del Fa .. C'ismo. Int.mto, gli avvcnimt-nti marciavano ~ i d1~1atori ci h;,1,nno sopraffatto in tu11 , campi Così parlò G li Sha."' RICCIARDt..;'rTO ANNO11• N ~9 • 16 LUGLIO1938-IVI IINIBU SETTIMANALDEI ATTUALITÀ 11 POLITIOAE LETTERARIA UOE IL SABATO IN 12·11 PAGINE ABBOIIAIIIENTI Italia t lntpt?(I:auuoL. O, 1em11treL.22 Eltero1 aoao L, 701 semutr1 L. 36 OGII ■u•sao UN.l Lll.l Mauoacrhtl1 dh•goi I fotogrde, 10.cbe ,. non po.bbll01li,1100 ,i renltui1cooo, ~nato111: Boma• Pia111.d1l11P. ilotr., 3 TelefonoN, 66,{70 im.alalstruioae : lhluo • Piuu, Carlo Erb,. 1 6 T1l1foo.oN. 24,808 hbblid\t: I I Per millimetrodi aluua, JI I L, S. Rh-olgml ali' 18 ' Mllano,Via 81!T111I~·, Parigi, 66, Ru, d11 111.b
ffl L 1904- ~cgnò una wolta vcramL'nte dt.·<..·isivancll.1 politica e- 'ltcr.1 dcli' Italia. I tentativi intr.1pre~i dall'lnghiltcm.t, fr.1. il 1898 e 11 19o8, per un avvicin.unenu .dia Gt.·nHJ.nia e, pn t~')(), alla Triplice, .,ono falliti cd è, co!)ì, tramontata l'unir.1 po!).')ibilità di a!)~icur.:ire .rncora lung,unt·ntc la paç(.' all'Europ..1 e al mondo. li di:-.,idio Ira l'Inghilterra e la Franl·i.i. che ri ...d.i,.1 .1I tempo di Fa,dod.1 1898), è :-,rnato coi nl'go.tiati che pOrtl'ranno all'at<"ordo dell' 8 aprile..• 1904 per l'Egitto t.' il ~1.irOt.TO. e ,i ddin(',1 con tutt,\ (·hiarei:za l'ant,tgoni~rno .rnglo-gcrm,u1il-o, che ..,j manifr,ta con lo ,for.w d1 1t'ciproco i,olamcnto. Quanto ,dl'ltali.1. il fallimento dell'intt,,1 anglo-g,.:rm.mita t.' 1'0rit.·1n.1rnt.•1Hoanttbritanni,.:o dw d., p.u• tl' dt·I K.ti,èr ,i \ok,.,, n11N'l{Ul'lltt·· ml'nt<', d.trl" .tll.1 l'ripli1._·t•-,·i•nivano ., rnodific1rt· <il'INbihnt·ntt I,\ ..,ll,\ po,i. .tiorn.•. m·ll1.\lÌl'aru.1 -.tt.·,-...1 ·d a rt·ndt•1• l.1 p.u tirol.1rment<.' diffink e ddica• ta. Se ne rt·,No conto ~li \tt·,,i uorni• ni di St.1to u:dt·,chi, U)mt· il p1 im·ipr di Blllm,, l',1rnb."n.\liJ11· di G('1ma11ia .1 \ 'i(·1rn.1 conte \\\•dt'l. l' lo ,tt·-..-..o,un• ba,ri.ttofl' a Rom.i. contt' :\font,, dw non nutrivJ. ct·1to, -.O\l"rdlic· ,impatÌl' pt·r il 110:-.tropat•,t·. « \'i c.:1,tfr.1 noi-. ,ni,,t: il Btilow rwll.1 D1.:utult, Pol,tlJ.., "'-la tt·ndt·nz.1 .i ~iu<lic,m·. talo1 a trop• po ,f.1\0ll'\·olnu-11tl' t' t.ilm.i t'OII l',,1 l.(t·iato (JIOtt'. k tl'L..1.tionicon l'lt.tli.1 ~ rd.1zioni dw ,i trni-.1<ll'r.iv,1110.d('I 11·• ,10 fi ,\ noi pmtto,to col ,1·11timn1tu. t· piuttu,to con l'intdh-tto cl.1 p.1rtt· <.Jt•~li i1aliani. ::,.;,f ,Hl i\l~e,ir..i.,. 11é con la -..pt•• di1iont' .1 fripoli. né poto prima, .ti t<imt'~nn d1 R.1nonigi. l'l1.,li,1 h,, 111• tt·,o ,t.1n- 1r,i d.1 noi .. \d .\lgl·,1r,1,, i ckl<•g,lli it.iliani vot..1ror10 e-on k Pott·n✓l' otnd,·nt..i.li e lUntro di noi in .ti• t llll(' qul',tioni di ordi111.; -.t:·nmd.,rio, ,u·ntll' in ..1lt1t•,,. più import..1nti. l'f. 1.1li..1 ,,>,ft•mw ii punto di ,-i,t,\ 110,tr(J. L'ltJ!i.1 .nT,·a, dl'I r<.·-.to. mtt"rl·,~i ~i• tnau .11di fuw1 ddl'orhit.l dl'll..t Tripli. U.'. CO\Ì l'Olllf' nt· d\t'\.illlO nui <,h .,j ,, n,mt· non o<.' ni.,nrahmo all'.\u,tria• Cn!.{heri.1 ». èiò nrmo-..tantt'. l.1 Triplic ,uhi llll,1 HT,1 t' p1oprìa l:n-., ndl..1 p1 im,1,·,.:r.1dt'I 1904. i11 on·,..,ione <ll·I vi.tt.:'l:IOdw il f>t<.·51i•<n.tl' I.oubn ,i p1q, ir,Lva ..1 fa1<· 111lt.ih,1. pt•r ft•,tituirt.· la \-h1ta dl"J no- ..t.r, \..,Hani ,t P.1ri~1 1H'll'ottoh1t· 1901 Qud \·i,1ggio, <.·ht•era .,lato pn·n·duto, un 111<·_,p1r·irn..t, dall.1 ,·1,it.t ,1 ;\',1po• li cli•ll'1mpa.1torc Guglielmo, -.u,i·itò a H, 1 lino 11n11 podw ,tpprt·1i..io111 t· difhdc·n,,·, t· ,t· ne h.1 un'.11np1,1 d<•<Ullll'll• 1,1/ ·mt· nd n·mc,imo , olunu· dl·II., 1 ••lllUllll ot.dt· Dit .s:ro1u Politi!. cdit.1 dJI mini-.tt·ro dn:-li l-.-.tn1 dd Rc.:1ch. Clii turhò. tx-·1 un 111011u-1110, :,, huu- ~ 1· rd,1/10111 fr,1 l'lt.1li.:. l' L (;nlll.l· 11i.1 fu r.,mhJ,(IJton· :\font- lht·, CO· 1w ,t n .... ◄ il Buio"' t't,l ... 11ot11m tutra l.t diplo111.ina. l'U1up1·,1 p1·1 l.1 ,u.1 111.illl u✓.a. di 1.,tto t· P'·r l1· 'lH < .,ttin· 111,,,11cn• :t. Er.\ liii 1101110 molto mtd• lt!t·t1tt'. r..1u,ti1 o. p,,1 ,1do~-.1I,·. « pllH· l•>•t,1 d, 111,~-r.tti(o •· 111.J nllt 111,1111e11 t•· d1ffidn1tc· ,. -.Chi>('llO•O, ,pn w nt'I ll(J,lJ i I igu,trdi \ll'iudom.1111 ,11-.,o ddl.1 .. u., ,.,i:nut .. ..1 Rom.i (!;l'IIH.110 1 ~,o·J •1 1bh,1ndona\.l, ,ul <·011tt, 110,110.. 1 :,:1111Ji,-iiniH·1,·11t1 ohi• , fw 111fo11cl.1ti « .'\r-11 h,, .1.... 111110c1u1',!0 p•••ll in ,,111• d1,-,,u11 10,,·l·. I-1 1r1i.1 ,itu,,,-u,111" no11 rn"lto f..u·ilt-. llùlrn,, t_,,., fl!.!H,Hdo .l •I.! u 1•.di1·,, 1101 -.t.,r,• i11 b1u111i 11"1111i111 1011 r1t ...l1J \l., qui tutto,·. ,,,THllo ~I n· mi 1,an• 111, ,!te> UH c·t to, non hln .. 1110 .ti, uu ;_,ppo~c-io. ( 1 .,iut.tno 11:"t,1ntol'i1111>t,,,ihilit,·1d, !l'ur11rnw ccii\ l.1 J raun. RfJlll,l int,rngJ,ik I rh.:u.u d1 p, r l.1 dil1·t1J l11g-hilu·rr,1 ,., pu <JUJI L> '"·rnh11 ,u-.rno. l'odio 1w1t10 •· \• ,tr1.1. l..1 Ru,,1.:. h.t qui molta in fl\11- 1 ✓, \'1 1,llll•·11t1 lOllllllO\l'lllL' (° l.1 11,:.!t nui1,1 ('OJ1 l.1 quak 11 mio p11·d, t -.~n,, \\1·<lc·! h., rrt·d11t(• opport1mo C1 11.,tt,,rt· IJ duµlic 1td it.iha11..1.. ~b al• l.1 !.:<·11tt di qui egli ritNJ\a molto tO• rnodu. La ,u .. part1·n1,1 ~ ,1,-..ù -.µi,Hiut.i, ,. 11011n11 ,1 ru 1·,1• .tflatto ,t hr,1l• CJ,I :tJft'lll' ». I .i11t<•fl"d'i un J\, 1ci11 11u-ntn dd -.u,, p.., ,.. .ill'l11!.{hilt,1r.1 rum vc-d,·v,1 di(" llll,l t,d1· L·H·nt1u)i1:1 a, n·hh,· ,·•11/aluo n!C<i<oriµ.uo .1 qudlo dw l 1a i11dub- , 1.wwnt1• il t.i!lo,w d\\1 hillc ddl.. T,ipli,e. s!'IIOlh h~ i·_~li ~I c·r,i fitto in 1·.11:w(.h1c I., l-r.1m·1..1. ,i f,,.._,. ,1.... ic ur,1ta 10 ,.i.:,11 r.1-.(), Ll no-.trJ n, ,1tr.dità, 1 eh, -.Jft bht.· ,tJl<> 1m·~lio p<·rdc·n i ehc llf,\;Htl. JI (hl' IH)II 1°1,1 \.'t'H). S1 l"rJ poi .llH111 fato 111t·,1po e lu- l.1 politi(" '-lt'r..t. dt'll'Itah.:. fo-.-.c.· d111·tt.rn111111 1nrat.1 d.11 -.t:.)1\,111,,t· < h1· null.1 ,.u(·l,- oc· 111.1iriu" ilo .i modifìr.1rl,1. « 1"1tto• ni !· u11 trop1,o pu eo! \.HIIIIO p1·1 dii ~li 1 \1·utu;,.lrnc1111·di 110 >. l·,u1·\·,1, ,.,j. CC\t I s.1, 1,:1,11c1onto ddl..t 111t•r,t, l' dd. rnprrwn✓,l dd 11u~1rr, 1r « L n,oho n,lto l'd ha u11..1~frr..1 <l'intt·n·-...t• rnol• Hi l.!111.:..1E.m, iru·ntr <onw mn11i,m.1ti- • o, 111olto 1•n1d1to ndl.t ,tori« d, I ,uo ;J,ll'X' <" ddl.1 <,u..tC. a,a h,1 la ,ua opi• mrn1c· .111,he in m..1ttr1t· tn,110mHh!' ~i mc,,lr,i COlht·io ddl.t d,·li<att-1✓,l d1·l• la SUJ.,itu.ui<.1m·, ,·d un..1 ,,,lt.1 mi ,pii"• '.{Ì,. e JJI un h111g-o<li,cor,o, pud1t' do. H·"t· t·~,.<.·1c111olto prud,·ntt· Suo 11cm• 110 , 11nc;(ond..ttort' dd 11110,11ic~uo. e GUARDIA J.L PETROLIO IH PALESTINA. ·'00D 8AVE TBE 8HELLI" ,uo p..idre, come: ~!d..tto per l,l gr,:m• dt·n..i. di t.',')(), pott·vano pcrmcttcr)i Cl'r• lt' <.:o,e. nwntrc egli non ,1vcv.1 mc·riti d.1 .1rç.imparl·. Do\'eva andw t<·ncr ronto dw le tr..tdizioni din,htirhr e,i- ,t('vJno nrl ,olo Piemonte -.. \ un d1plorn.1ti<.o <.o-.Ìprl'vt•nutu. dw ,1 11tl'n1•\·a a tor IC.1 poco con,idt·1 .,to « \·t·dono tn mt· un t,,L'rt· comph-t ,. 1111-utt·inoff1·n,1,·o. chi· lr.t-.c.·orrr lt· -.u, m.111i11,1t1a· ct,-,,k.tn· nt·ll.1 ,.,mp.,~11.1 1utrl.111at·d i ,uoi pom,·ri~l!Ì .1 ~iwKJrt· ., , ,1rtt· m·1 1in.oli » '. r.uu1unc io dd \ l..lt!:({iodi r ,<)l1ht·t ,u~gc·rì o~ni '-()J l,1 <_li -.o,pc:ttl. S1 ,1g-~iun~.1 l hc· d,t p.11 Il' 11.11,n·-.c·.JKI 1.1n·n· dt·ll.i no,tr..t -.t,,ni• p.i de1110<1.1ti<.1. ,1 f,tll"\,1 di tulto pt·1 .1n1l·d1t.1rli. In q1a·Jroc.c.1,i(11w, l',,m. lu,u4llon· d1 F1.111( i,1 B.,rrè-1(· non ,-.:r• ho la nrn,ut·t,1 mi,ur.1. L.i 1)(-r-.u..1-.i(ml <li 1·-.,1·Je• fin,1l111t·ntc·riu--t iio ,1 fan· u11 14r,rnd1· « n)lpo » lo 1>01 ti> ,td t.',,l~l'l',1• .1i1111i the dO\T\.tllO. poi, nwttt·1(· il 11CJ· ,tro go,t·1110 in '-l'rio imb..i1JN<J. \Ila firn· d1 g:(•nnJ101 <JUJndo ,UKOJ,1 non ,-r.1110 ,tatt· <ldì11itt· k 111c1d,ili1:1dd ,·i.u,:-~io di l.oubc:t. c~li 111,i.,v.1 .t Dt.·l• t·.,, ..; un r,1ppo1 to c,1n·m.1mt·111c· im• pn1d, 111,•_ dw ,i tro,.1 ndl.t flau,.1lta dtt do,umt11lt d1plomati,i dd mmi- ,tt'lo dr,gli btn I d1 Fr.UklJ. « St è ~iii lllCOltlllll"iato .td (K ("UJ)JI ,1 .1ltÌ\ .l!W'II• ll' 1.wr on.~.rniu.t11· il 1i<n111u·nio du· Ro111., i11t1·ndt· f..11e JI pn·,idl'11t1· ckllJ n:puhhlic .1. Si è nhtituito un cornit.1to n1u1p<hto d,·i r.,µpn•" 111.111tdi i tutti· le d,t"i e d, lutti I p,1rtiti. I nwmhri dl'il'.tr i,toc r,t✓Ja ro111a11.1\ i h1-;:ur,rno ,H c,11110 ,ii pri1u 1p,1li r.q,pn•-.<.'1ll,tlltl d.-1 n,m11wnio t· dt·l1'111du,tri.1 ed alk più 1,11.{!{Uardnoli 1:x·r..on..ilità 111ti,ti1 lw 1• ktt1·r,1rw \ <.ur.1 d1 <1111·,to coll,Jl<.1to(' ,tJl,1 apt·Jl,1 UIIJ MJtl1)'>( 11/111IW p•·r f.,r fir,i,11· .1lk -.p,·-.c delle fr-.u·, dw ,,·1r,11u1" ci.,tt· in t,th· o,·c.,,1,11w, r dc-Jr ddobho d1·ll.1 duo!. I.,· drn• pr inw Ji..t,· h.111110 ld),U.:i11111'U>II 101.111· d1 ,J:px.,o fr.111d1i. < ifrJ <1,-.pit·u.l p,~, Ro• m,1 .,r- l,t vi-.il.t ddl'i1rtpt·1,1ton· C:u l{li<·ll11,,, t· 111·11111u-nqoudl.1 dd r,· E.- du.m..lu. lian110 d,,to fuQ({O c1 m.111ift·• -.t.;,.-icmi-.11t1ili.~1·11.1.d1ubbio. il 1i,oicl•) dl'll,1 pr1·mura, c-nn cui i parigiui h.1n 1u, .ll111lto 1 ,0\.1.mi d'ft.1liJ. non i: 1·• st1,11wo ..illo ,J,11100 t h1· ,1 nn·l..t 11dl.1 1x,pnl.vi11i,l" l"oni.tn.t ~la l.:.t,.,·t.·1.1 r.1giom· <li qu1·,t'> .1w·gKi..tmC'ntO <li una po4 poht✓ ione not,1 1wr I.i ,ua ind1ffrrrnu .tpat1ca, n ..1. cde nel fatto -.te,.~ d{·l• la vi!'lit.1,di <.ui fino ndle m.1,,c popo• l.i,i -.i romp1cndt.· il ,ign1hc.1to e l'.,itJ import..1.m:,1 polit1r.1 >. P<·r (Onfrrirl· "-Clllp1c fll.l~!?ÌOrt• -.ok·11111tà.dl.1 vi.,it,t JX.'r ..lCCt'fltUMllC \t:'lllJ)ll' pili il ( .ìr..tltt· rt• « popol.11e >, il B.irri-ri: ,tH·,·..i. ,rndw propmto dw il pn·,idc•11u· Loubc.:t .,j frrma-,.,..· d.1pprirn,1 111u11,1 t itt:1 dd· l'Alt,1 Iuli.i. Torino, ~ld,1110. ..111d.1,- ,(. poi ..t Rom,\. <· fin.tl11u•11tt· ,t :'\'.1po11 pc-r imbarc,1r..i. L"11'i11form,1 ✓1onl' dd1'1[.,,.,,i.. ,l\'l'\ a µ:o l.1to ,1111 hl' di un,1 ,<ht,1 .t FirtnL,'. Il gon·1110 it..tli,mo ,1 mo-.1rù tutt'..1lt10 che im lirw a. un mik pro~1 :11111na. t lit• ,.in·hl)(' ,t.1to in dubb1.11n(·;:,,. tr.1\ 1,.tto d.t!II' (·orn·11t1 (",lll'llll'• ,pt·rir dall.1 111J"OIH'11..e1 d.11 p.111ito rqmbblir.1110. Ciolitt1 ,1 oppo- "~ rc•<·1:-,1nw11tt: .,d u11.1 ,0,1.1 di Loulxt ,\ T(Jrino od d :\lii.mo <'. in l11ogo d1 ciù, propo,c.- un.a brPH' frruut,l ..1.lb !:)J.H·✓.ia pl'r il ,.iro ddl.1 <c)r.i;-.1at,1 Re• g1n<1 .é.:te11a; ,o,t,1 cht' poi non tbl>t luo~o ., Cl((Ìont· di uno ,riop\.'TO in• u·, ,·<-nuto <·011 rnolt.1 tc·mp,..,ti\'ltà .11 rno11wnto oppmtuno. QudlHO all'.tll· <l,na J :S-.tpoli. non \·'u,l modo d1 n j. t.,rl,1. m.1 ,i ,tabili dw qud l{iorno non ..t.Hcbbt• ,1\·uto (.tr..ttl<·n· ufhc-iak: li mit..111om· mot1,,1t.1 e g1u,11fic.1t.1 u,I p1t·u d1·nt(• d1 Edna,du \'I I eh<.:. riel~ l'apri!(- dd 19<,:3. \'l'IU-ndo i11 lt.1li.1 ,·1,l ~b.1rc,Ilo in qu('ll,l nwdt ,i111,t ritta. 111,t 111 fonn.1 pri\ ,1t,t. ,.1h1ta10, i ,1 no• ,n,· d.-J n· d.il due.i dl·l{!i .\h111ni. 111,"ll· tn· l.t \·i,ita uffo·ialt· t·r.1 1111·0111in1·i,1t.1 ,, ,lt.ir110 (o! ,110 .11, ivo ..i. Ronu. l.1· 1101i,.-i1d.-1 ,·1.1g1 o p,,-,nf,·1,,-1,11 dc·,tarono 11n...1 , , rt.1 inquin11di11c 1 lk1lit10, d1,\1· "I o.i ,1nco1.1 ,otto l'iw p11 ..,i,1111· clr•t.:h ,1<-ro1d1 itah1-f1.iun·-.1 dd 11,,,1 1· ddl,1 pol1ti1.\ a111l,il{u,1ddto /..111.tTCf,·lJi. l)j qw·,t, .1pp1h,,io11i f>,111,JtJ>tJt.11111·11~Ull,l rd.1..:ic11U1' i,,•rat,l d( I h.1ro11<. I lol,kin, l't·mi,wn,-.1 ({lll;'l,t dt·ll,l \\"illwlni-.tIJ'-,t', ,d (j111cdli,·n- lhilo,,. dw n-r.t l,1 d,1l,1 <ld .J 111.11.1.0In. qllt',t.: 1C•l.11ior1t·J,'llolstci11 ,pnnw il tunon· du·, d(,po il I i.1vv1• nn.,m,·nto fr.111C"<••inglc·~c,1. H·rig.1 .1 n ,tituin_• un.1 t1iad<· it.1hi..111µ,:lo-f1an• tt t•. no<~ qlwll.1 fo1ma:1io1w ddlc1 gllt'l"- r.t di C1im1•,1. < Il(' t·rJ un., drlk idre fr~M'dd K.u-.c:1. S1 '-Jlt·blK· f..i.tto a Lou• l,et un tr,1tt,11ni:11tu p1t·frrn1.1.,.1k• 11 -.1wuo .ti r..tpi d1 ~,Itri St.,ti? In quc,10 ra-.o, era ncu·,-..,rio far ".ll>l'l"C JI gc.,. v('1no di Rom., che.•uri ~1111ilcattl'ggia• mt·nto non -.,11t·bh1:pa ...a..to ino,'>l•n·.110 ,. ,u1,-.1 notl•,·oli 1011-.t:.·({ut·n.tDe.ella t·o. ,.1 t•ra nppc,rtuno p.,rl.ir(', in u·rnpo utih· .. ,ll'.101h,1,t i,ttCJl ' it..tli,tno ., Bl':-- lino. 1.:nwr.1lt- J..,na. Ed anche a Tit• toni. Di < ib doH·v,1 in(..trit·,11,i 11 tt111t1· ~lom, Quc,ti p.1rlò ml Tittoni c. pt't nw~lio ribadin· il ,uo pt.·11,il'l'o, ~li ,ni, •.- ,11l'111do111,1-1,1t(i·-...o. 4: L'/talh " 1tUJU1t( 11a,:t Q clw1111 ~ Oll ft .!tflt twr, di la t 1'lfr f,nn(ao1· à 'a l Il/,, ,fr Ronu ou (111 dt• /'111//(111-., •· L'gu,1lt: di-.c·or i 1t·11c,.1 li, -.11.-...0 811111\\al l .. rn1,, ~ nmdo un t•·lt·g-1,H1111,1p,\Nhto ,l ;\font I c,111t ilu-n· ~I\T\ ,1 di< hi.ir,1to .d l..111• ,.,1 d1t· qu..1lor.i l.1 \ 1,1t.\ di Louhi 1 fo.... l· ,t.,tJ e ~onfi.1t,1 >. -.nondo qu.111 to .111d.1\ .rno L.1n.. 11dn i gi<.,rn,tli f1 .111 (T 1 1· qul'lli 1t.ilia11i di1·tro "UJl~1-,tiom· d1 B.urf'n·. egli -.i -...11d,he '-t·ntito oh• blil{,tto ,1 dKhi.llaH· ,ti Rl·id1,t,tC!, nel rn:t~~iu p1t1...i.ir ,. d1c l.1 ~Iriplin· l'l.l bt:n~i ,tJtJ 11111t0;1, t.L ma l he l',1lll·J11- ,.,, it,do.tt-dv,(·J. \·i1 rn.1lmu1t<.· non t·~i- ,11",·,1 p1l1. Donde· il ,11cJ{t·11mt1Hodw I l,tppùrt1 it.tl<H!t'llllJnici \"('lli..... l'J(I m1·11,.-io11,u1 du1.111tt· I., ,1,it.1 di Lou• twt. (...!untt· l'l,1110 I<· difiiroltd in rui t·ì IIH'ltc\., B.urb,. ( ;Jj urn11i111di ~t;,to it,di.1111non pn· J1·1tt-ro. pc·1 quc,t1, l.1 t ,ilm:l. \I l'Ollk \lo11t,. 11 111i11i,tro I ittoni d1<hi.1ri, (l1t· -..1rd,l>t: '-l~1l.t \Oppn•-......1la frtni.tt.1 .11• l.1 SJu ,-1.1. l' ehc ,i -.,m·hht· n-1<·;1to cli 1id111 IT .ti minimo la inauifc·-.t.:vionc na,·.1lt· cli .\'.1poli (nmtr.iri.1mt·ntt· a~li unpq:,{1,i pr,...1. i fr.,nn·,I i11,ia1ono ..1 ,.,poli ., ·dit I unit:,. in luogo di , it1• 11ut· Su~gni, inoltH·. 1 hc il no,tl'tJ 11· t' l'impnJtoH' Gu~li,·lmo profitt.,,. no ckll"inn111tr<l, <hl' clo\C\',1110 ,t\l'll' .t X,1poli .1ll,1 fin<: d1 m,11 m l'ra l,t '-t'• t,nda ,olt,l d1c il K:iiwr "l n·cav.l a \;,1pnli clop,, l.1 \.Ì•Ìl.t dd 1896,l, pt·1 !it ,1mhi.,n· d,'1 brindi"' nr,·01 .rnti in tnmmi c-.doro,1 i vinroli dc-!l'<1llt-,1111.1 Qu.mto .tlla. rn,·11 ✓1011(· <lt·ll,t T1 iplin ru·i b, indi,i ( h,• ;1vn•hhc.-ro •" uw hmgo dtu.111t1· l.t \"hlt.1 <li Loul)l·t il Tit toni Ji..,p<ht' t·va-.iv.rnwnt<.' E1,t t·\·idcn• te- c.ht· il Whtro rnini'.'.-tm drgli F<:,tt•rl non pou·v.i pn-ndt·n· un ,imilt- impr;,-. gno ptr ìl qtulc· <•Cu>ri<.·v.1l',td1·,iom impo-.,ibilt·, dello ,te,", Loutwt. Que. qt,• fo11,id1·1 .1 ✓irmi 11011 pi:l'sU.t!it..:ro il l\lonb, che comigliò .1 HUlow di te• ner duro. A suo giuduio, i mini:,tri italiani 11011 t·r.rno compn::.i della « gra. vità ddl.1 s1tu~1zionc•· Gioliui gli pa• rcva « più prudcnu: », Tittoni e pili ,c-.istl'ntl', for,l' perché '>'-'gui,·a le i,tru- .t.ioni del 1<.·cd er.t !'licuro della copcr• tura di qul':.ti >. Nono:,1antc l'i1llr,lll• sigcnza del conte :\{ont!'I, il cancelliere Bi.ilo"" ;.tpprcuò le drt:i~ioni del gover• no iulìano quando l'amb.t.,ciatorc Lanz.t si recò a notificargliele. « Pos~o dirr a Roma che le vostre preoccup.1• zioni ..u. no svanite? lt gli domandò il Lanz,l. Rhµo')ta dd <",,ncdlit'rc: e: Di• tt'IO. ma non lo dite 1roppo. Dite pure al go,·erno it.1li.1no e a Tittoni che io ho frdc in c,,i. che in e\~i ripongo tutte le mil' ~pcranze, ~,ffinché, duran• t(' la vi:.ita di Loulx·t, non .H'vcug..t. nulla dw po~"'a indurre il popolo tcdC!'ICO.1 nu.·nt·rc. e co,tring.1 mc a c:on• , cnirt', d1c l.1 Triplice è vii tualmcnt<.· mort.l>. R<hV'1C11at,1l',,trno.,ft-ra non St.'11l,\. pcr,tltro. nuon ritorni d1 nubi, cht· L.rnz.1 a lkdino, e Tittont ,l Roma, dovc\'ano di-..,ip,tre1 , l,l \"i,it.\ di Loubt·t \'l'lli\ J fì:.,.tta pc1 il •14 .1p1ile. Nel fr,Hh·mpo. ,i .1H•,·;1 la , enu1a a ~•fa. poli ddl'11npt.·ratorc Gu~lidmo. t·hl' \ i ..,han.wa. il 24 m.11 .10. L'incontro fr., il tT e· 11 K..i.i~t:r fu cordi.ili..,,imo. I hnnd1-..i pronu1uiati rih.,dirono la ,,11· dt.·u.1 ddl., Tripli(e 1\lle.rnt.1 t·d a t.tl ,cgno, <.he 1wl bnndi,i d<.·I no,;tro ,o. \!allo ,i t1ovò indu,a una fr,t-.l' dll· Biilo" an·\ ,t I i,pc_•tto"-l11H.•ntpt•ropoqo ,,dl't·\'L·ntu.ilità clw. nei brindi,1 cou Loubd, ,1 fo-&· fJ.u.1 nwruione ddla Tripli<.·t·. In Gl·nn,1ni,1 rl"\ti'uono fr)j. c,ssimi dc-I via,:?gio dc.-ll'impt:ratorc a N .i.poli un.1 not.1 uffi<.·io,..t..Ltloro:o1i,. sim,l. ddla ..Vorddaut.clu Allgemeiru· ,(.ritu,ig. (•,prim('\,\ la grnC'ralc ,oddi• -.f.,zionc. Felice a11<:hc il conte Mont~. lrrit~1to ne fu 8,1rrèr1•, cht.· alla vig-ili., della \('llUt'1 dd K.,i,t·r, il io marzo, J.\"l:\'a inviato .1 Parigi un di,;paccio in l'ui, fra l'.,ltro, :.i leggevano queste fra,i: e: In tale o<:c.·.,~ione non ci ~.,. ranno né fe-,1~gi.1mrnti né C'Crimoni~ di nt•-.,un.1 \pcciè. Qui si !'larcbbc fatto ,1 ml'nO di quc.:,to vi..i.ggio intcmp(•-.tivo di Gu~lidmo I 1. Il ri: non potl'Va, ~t·nz.l ,corh.'~ia, non tc-ncrnl' conto; ma lo f,1rà 1·011 la minor pomp.1 pos~ibi• lt,:•· -'on gli rc,tava che l.1 magra con,ol,uionc, -.ccondo quanto 1clegra• ra\',1 .1 Ock.,-.,f. di c,primcre a Tit• torn la ,u,l « -..orpn·sa » e il ,;uo e: ma). conu·nto » pc1 il brind1,1 pronunti..i.to cl.11no,uo re. ll.11rère J>l'lb,1\",1di p1l'ndn,i la n- \"llH n., con l,1 Hnut.1 di Loub.:t 1--. qut• ..1. ,1. in \ l'ri1:,. diedt.• luogo ad una cl.:tmonh.1 mohilita✓-iom· di tuttt· k corrt'nti d1·mo(r,tt1l·hL· r m..1,-.omt.lw ~font-. llt' rc-.tù 11npll-....ion.ni-..,imo t· ,fog,ò il \UO m.dumo,e 1.on Luu.uu, la ,n,1 dcl :.26;1prill'. dur;.11\l(' un ricc • \'llllC'lllo ,li Q,11ri11 tlt-. « ;\fi l'IO 1nt1•11• Lion,ilmt·nu· '-l·c ho Lu1✓.1tti, p,:rd1r' con ·r itWlll ,,1rt•hlX'ro -.tall' p,11ole bultatt• ,,I n-nto. ~ Ciolitti ,I\ n·hbt:· potuto difht·ilnwnti..· m.md,tr gu\ il tono n·rt.imt·nlt• multo ,\-.pro ddk 111Ìt' c;,pr1•,. -.umi C'è ndl',11 i,\ un ;,, 111'01 fiche de i•ou1. di (."lii hi-.o~n.1 <1\t•r r.1~ion1 ,ld 01.:11i ("<hto t' co11 l'n l'lllll.\lt· ...u·rifil io ddl.1 mi,l pt'r,ona -.. \\rum· ,1111a• ht!i p.1nik dt•l re, d111"..1nt<u.n· 1in•\·i. m1.:11toa p.11,1:110Ltrra·,t· la ~!',.\ dd -li, 1· I,· noti,-ie. ~l,·11t<·d;.1 C101itti. d1 un e,1lnn1,o tc:lt·gramm,t dd K.,i ... ·1 t lw. 1wll'.1tto di l.1,cian· I' Iulia dopo tlll,t lun~,t no. ier.1, rin~T.1✓-1;.n·a il ~o- \TI no 1t.1liorno pn I<' ,hTO~lil·nz• di '\,1p(1h. 1.1hhot1i1n1111 l't·-.tn1-.o \lont,. I)1--~r.1,-i,ll.illH 1w. il ran-om ddl.1 ,t.1mp.1 dt·lll'Kr,1t1t,1 11.,li.rn,1 e· fr.mct·• ~t· riu-.1·i ,m<or,1 UIM \"t)lta ad o,cur.,rec 1'01i1✓ontc-, t.111to dw (;iolitt1 .l\n·1tì l'oppm t11nit.\ d1 rn ,ir,i ad I lomhu1 ~ ,1 f,ut· u11.1 \ i,it;1 1x·1,on.1k ,ti (anrclli,·r(• g<-rmanico, il• qu,tl1· <lnn \'., poi alluclt'rt', in u11 cli,nn-,11 .ti Reith.,ta~ ,lil,l \·i,it.1 d1 Loubt:t. c.01, la fo.1110,.1 li ,M' dd « guo <li \',il1<·r , dt•II' ft.1lia nm l.1 F1.111na. t·rnnmtro ·""eni,·.1 nd -.i'tlt'mhn· ddlo ,11•,-.o .inno. Di qm·,t.1 , i~iu il p1im·iµc.· Bi.ilow Ll-.ciò un., dilfu,.1 n·l.1,-iom· dw ,i trova nrl \t·1111·,irno ,olu111t• ddla Du .t:1oiu Po. litiJ.. '.'\",· 1 ift-ri,lllm i hr,mi ,,ilic.-11t1. « l..1 \ i,i1a f,1tt,11ni cl:,! p1r-.id1•11tt· <Id Con,ig-lio Jt• .Ji,mo. -..i1:,. (~iolitti, tr,H· ori~im· d.1I bi,ogno di uno -..c,1mhio di \'c·dutt· ..u. ll.1 ,itu.viorl(' ~t·r1t.·ralt· ron l'uomo di St,t~o jHt'po.,tfJ .dia diruio• rw ddl,t politic;:1 dcll'allt·ato t·d amico imp1·10 ~t·1rnd11in,. \'i ,i .1ggiuni:w 11 clt ,idt-ri,, di 1110,1a1rt.· amht· .ill'<.·-.u·ro dH· null,t ua mut,,to rwlk rc·la1iom it.1lo•~nma11iclw, t' du· l.1 ~1·1iplic1• cnrui1111,1\,1 a ,li...-.i-..tl•n-, non -.olrnnto 1wlla form,1, rna ahH·-.ì nt'lla -.o:,ta111.1 11 ,ig-. Ciohtt1 h,t .ln•·ntu.no "'l'll/..t 1·11L1-.,iup1·dlu:1. 111a < on '-l"H'll,t dt't"i• ,ume da· l'lt,1li.1 non p1·n,.1 ,I lJ-.ci.ir,i .1dc·-.,llt' ct1lla 1'1.111d., ,. ;1d ahh,1ndo• fldll' l.t rriµlin•. E"nc 'lll,t\'la nd• l'int<.·rc~... t· it.1li.1110di 11011n·nirt· con la Fr1111n.1 ,1 r.,pprn ti tni. nunl' ,i era \'('IHlti 111'1wrll1·n11io <ll'tor..o. LJ \'i- ~it.\ di Lonlx·t ,t Ron1,t. provo<...ita CO· mc· n·,tiA.uiom· d(·lla \'Ì,1t.t di S. ~1 il re \'ittor io Em,,mwle ,1 P,1rigi, i:ra utile .tll' Jtali,1, andw pt·H hé fon c.,\J. ,.j s.trl'bbc 1·li111111.it.ui.n.1 \Olta per sem· pie. la qui-..tion~ del potere temporale dc:l p~1p,1. ,·1 i,;ra u~a sola ~t<·!lza che ~i -.,11d,lx· potuta ritenere melme ,1lb 1T:it,1ur.1zionc di quel potere tempora• lt.:",e questa era la Francia. ?\'fa dopo che il capo dello Stato francese :\\C• ...a fatto , i~lt,l a Roma, scnz.i ~c~o• mamc:nte cu1.1r,i del papa, la qubtlO· ne <'r..t.eliminata. Ecco quello che al• l'lt.ilia prcml'va soprattutto di _ott~nc• r(• dalla Francia. li governo Italiano non pcmava di sostituire all'alleanza con la Germ.rnia un patto, o anche -.olo un avvicinamento più intimo alla F1.10C'i,\. E1;,o si rendeva bene conto che ~olunto al fianco della Gcnnania l'l tali.1 poteva <.:omcrvare la sua posi- .t:ionc mondi,dc e la sua indipendenza ..• « Egli ,,lpcva tx•nc che i rapporti fra l'Italia l" l'Au!'ltria non potevano e~)(!• rt che cordiali e amichevoli, o tali da poi tare ., un conflitto... Desiderabile cr.1 che il go\'crno austro.ung.Jrico non tr.nta~se troppo inarnichcvolmcntc i suoi !'IU<lditii1aliani. Que~ti, ,mchc per il loro C!'liguo numcro, non potevano (o,tituirc un pi:ricolo !'!Criopt.•r lo Sta~ to austriaco. Perché dunque ,pingerli .tlb op1>0-.izione e contro l'<·lc:mcnto tcdc..,('o della popolazionr? ~atur;.tlc <,a1ehbt.' il procedere d'accorcio dq;li clcmrnti iuliani è dei tcdc"-Chi contro gli !olavi. St. inv~cc: ,ulle ~0~1c._:·,t·t!<:n• trionali dcli' Ad1 iattco. gh 1t.tha111 .,1 uni\·ano oggi in p,1rtc con croati e ,;)a. \'i contro i l(•d<.•-.chi.qut"')\0 non dt·po• nt:\ a in fa\'orc dcll'.tbilità dd governo rl·nt1,ìk•. né di qudL1 dd pa1tito tC• cil·-.co. t: Il ,ig. Giolitti h.1 dithi.1r.ltO con iam<.'✓L..I ch,,. I' It,tli,1 non p<'n-...1a inl• pt.•gnar~i . in Albani.1. Con uguale fcrtlll.'Uil ~li ho 1eplirato the non v1 pt·n• -.a\,I m•,rnchc l'Athtria. Qualific,ti poi <"Ome dc) tutto infondata l'affermazione del !'IÌg. Giolirn, che il "partito militare .1u'itriaco" J\'r-.-.e progt.·tti di ing:r.111dimcnto o almeno intrnzioni di un.1 politica bakani<.:.t più ,uti,..i.. li ,i~. C:iolitti dc,idcra prolung;Ha più d1e -.i.l po~..,ibik· l'c,i-.tt·nu dt•ll.t Tur• d1i,1. ,•. quando qudl'impero ,l\ l'<i~c a -.f.1.,fi,,r-.i au-..pic.1 il ,orgi:-n· di St.iti b~,k nici inclipcud<·nti. La )ihcnà dd· l'.\d11.111co c,scrc una quc,tionc ,·1t.dr ,i.1 pn l'lulia, che per l'Au-.tria•Un· ~IK1i.1, !'Albani., dO\'Cl dunque rìmallt'JC pc-1 t·rurambi un .\'0/1 me tangere. « li p1·e-.ti~io ru,,o ha ,offerto, agli occhi dd sig. Giolitti, per gli in,ucn•-,,i riµortati in E,tn·mo Oriente. La Ru,!'.1a non gli impone più. Egli dt·,idt·r.l la r,1pida fiw· drlla g0<.·rra, pt.·r• ché in tal ca~o la Ru-.)Ìa c;arèbbc ddl• 11ith,mwntc scarciat., dall'Oceano Pacifico, dO\'C la sua prc,cnza non fa eh-.· mt1 .i.ki.irc- il libero commc.:rrio altrui. D'.ilt1.1 p,trtc l,1 Ru,:o1ia, qu..tlora co- ,ttctta a concluder la pat·c prima di ,1vcr potuto con-.cll:uirc grandi ..u. cct·'i• ,i, Jlt'rdcr f'bhe t;'l1Hopr,·stigio anche in Eurnp,,. e ~cgnatanwnte nell'Europa orit.·ntak. da non poter cs:,crc 1l'Wrpc• ricolo,.1 p<.·r la libertà dei popoli balcani<"i. li ,ig:. Giolitti comprt·-.c, tuttavi..i.. <..hl!ogni tcnt.Hi\O di intervento, prirn,t dd -.:ori..t.·guirnento di ~randi e dt·c·i,i\ 1 ~uctt·,,i, ,aa·bbc ,t,lto ri"<.'llttw in Rlh,i,\ come un.1 gr,l\'e ofTt·,d, cd 1•r.1pnl'iò d.t ._•,cludt·rt· a µ110,i. « Dt·ll'attu,1lt.: pontt°fÌl'<' il •ig. Gio• ht11 ,i dic-hi.,r.1 contento. Egli ,i ml• lt~f.!1,1 dd h ulturl.ampf ll'a11a,<.·, ma ,K('(.'rm.1 clw c-_glinon ,a1<.·bbt.:,1.110 co• ,ì in,t·n,~no d,1 i11,c-e1l.lrnL'u110 an,1lo• i,:-,, m It,tlia. E:o1p111nt·p. oi. il timon· dw il -.ig:. Comhe~. <.·011k ,ue l',a~l l',li'ÌOlll, po-.-.a portare in FI.IOl i,1 J lllhl 1t•.1✓ iorw dnit·,dc: ni-..1 t'ht· riu')(·irl'bbt· 11a1u1.d111C·nk .1,,.ii pon) ~r,1dit.1 J~li ,t.tliani Louhd t· Dd('.1·,,t' jtli ,l\ rt.•h. hciro dt'ttO di trova.1t· molto 1•,.11-;:n.ito l'.1ntidc,, icali,mo d1 Comlx·,. « .\ll'intnno. il -.i~. Giolitti ,1 ,1·11c ,in1ro d1·l f.1tto -.uo. Rudmì lo :q1pogc;i.1 . t· S011nmo ha poi lw for /l' , i dt·· 1 ic.ili non g-li pnK ur.1110diffil'olt;1, 1.,~um· X 111 ,. R.1111ixill.1ant·bblTO 1111a1t<, .,rl dimin.111· b mm1,1n hi,1 11ali.rna t· a f.1r '<ll.~<'11•in -.u.1 \l·(I' una n·pub. hlit J. frdt•r,dt·, ,otto p101uimw fr.rn.! u·,c·. 1· C'Oll 11 po111dlH' ,t!l.t tt·,t.l; i·chÌ cm11t· 11..1\l'\',t 1111111.1i.:in.1~t,.1lpc 1 OIH 11I .,Ila p..t<·c-di \"ill.ifr.111c1. 1'10 \. (·. 111\TP'. un ,1._·111pfacp·n·\.110 di r.,m• p.1(!11:i.;dit no <Llllt· n1.11Thin.1✓ ion1 po• liti< lu S'intt nd<.•. dw 11dl.1 forma t·~l(•1io1c·, il papd non può ..1hdit·~1rl' .1 rw,,un,1 d('l\l' 1 iH·11clit·a✓io11i d1·lb Chi(',,, , t• nn-..un. 1t,lli.1no ptl'll"llCk ( 1ù. :'\e-Ila ff,tltà. Pio X n·tc a di m,111. t1'11t'1,· •· d1 1.tffo1,.-J1"l' Ll mo11,t1Thia it,1lia11.i In nwrito ..111,L qui..tiont· ·.oo,tk, il -.il{. Giolitti mi h.1 dl·tto dw nell'ultimo decennio -.1 è \ ifit·,1to un notnol(· muta111t·n10 in lt.lii,1. in c1uanto dir 1 \'t'nhi u·puhhlir,u11 hor• l!,ht·,t ,111.1 ;\l.1nini po..-.0110 clir,i ~((Hnp.ir-.i [.'Italia ha, 01,1. Jfl\l'tt' i -.otiJlì,t1. ti .,i~. Ginlittt è- dl·l para,· <hr l.1 111011.,rchi.l dt·hh,1 m lt.ili,i 111;.111 lt'1tt•r-..1 m·ut1,1k <li f1011tt• alle lottè l'cono111idw, fint,,nto t lw no11 nt· ,i,1 turb,1ro i'ordirw pubblico. St· 1•-.,.1\ i pn·ndt·"t' p,trle fino ,t 1dt·11t1fir.ir,i col t .ipit.\k. dat;i l,1 prc·....ioiw dw gr.1n in lt,1li,1 "l11lc- t·l.1-.,i la\·tir,1t1i1i. ,peci.li· mt·ntc· eh-Ila (',1mp.1i{11.1,la 11t1H1,llh"1t ;1 ,,ud>l>t 1wrdut,1. Il fatto <hc l.1 monan hia part<·g:'?:i in lt.tlia pn I., t·k- , .virnw ch·lh· rb,,1 infrriori mm ,m. p(•di,n· che o~ui 11·nta1i,o di 11,ol• t.1 ,,ut·hlw ,l'IIZJ rigu,1rdo fwntl·gg-i.1• to. \li frn·. qu111di. (h'-l'r\',111· the J,1 mon,uchi,1 è 11who pili ,olida in ha• li,1. di quanto ~t·11<•r.,hm·11l(•.,i riti1..:- ll<"',1ll t·,u-ro ... La mon,ll'chi.1 ,i ,.ird,. Ot' ""'-·mpn· piìt ,tffrrrn;1t.1 in lt.1li.1, (• l'luli,1 ._,,.,H·hhc·M·guito, come prima. i<- diret11,·c eh(• portav.1110 b -.ua po· litH a .tll'allc..inz.1 (."011la Gt·nnania t· ,td appo,.:-~iar-.i alla G1•rnunia ». ' <..:c"ì ~i liquid,LYauo lt· .i.,tutt.' m,lllO· nt di B.1rrèrc. GllJLIO VENTURI
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