I ì'l NA DICHIARAZIONt aperta di U o-.tilità fra Hollywood e Parigi non c'è \tata ancora. ~a le O'ltilità -.ono cominciate. Fino a poco tempo f..i cr,1110 ..oltanto i giornalic;ti e i critici amanti delle affcnnazioni scandalose ,1 dirlo. Oggi gli uomini più autorevoli di IIollywood lo ·ammettono: il cincm.1 americano ha paura del cincm.1 fr;rncc,t•. &· 1.i analizzano gli ckmcnti cli quc-:-.t.1p,tura c;i trova che """a è in pa11e giu,1ificat.1. Il cim•ma francc\e è in.wppato di letteratura: t" non altro d1c letteratura sono l'c:-.trcm,, "'Pre- ~iudic,ncaa dei !luoi temi, la brutalità dei suoi dialoghi, il vcri1,mo dei ,;uoi ambienti, la depravazione e dcgcncresccnz,1 dei moi pCN)naggi. Spec;,o (' buc;m,1 e-più !-ipc'i~ è cattiva letteratura. Non è (.·-.atto dire. come alcuni fanno. che il maggior prrgio dd cinem,1 fr.mcc,e è cli c~~ere \'Cro; più c,atto s..--irl'blx· pJrlilfl' di cinema \Cri,ta, che è un'altra co,a. ~la è proprio que'lt0 tono IL'lll'r,u·iamente radicale che CO'ltitui,~c for-.<' b sua maggiore attr,lttiva agli onhi delle m;.t\,c un po' ,tanche della lucida con\'cnzionalità dc-I cinema ,uncricano. Può dar!ti che ~i tratti ,ok di una 1111Jdpa,1,,t·ggl-ra. In fondo, il cinc-nu .m1ericano. fondamentalmente narrati\'o e mor,1li,tico, paragonato al dncma fr,111n·,e, fondamcntahrn·nte dr,critti\'o e p\kologico, -.cmbra ri!.pondcrl' cli pili ;11la natur,1 c alla funzione <ll'llo SJ}l'tt,lcolo cinrn1.1tografico. Nei film :inu.·1 icani anche- i più mediocri, c'è una fond.uncnt;ilt: autonomia di ~tile rhc mane,, .,i film fr.u1ce!li anche i pii'1 riu,1 it1, nc1 quali ~i avH·1 te !>Cmprc 11riflt~'() cki ~cnC'ri e dei rno~lì lettl'rari ,1i qu.ili la civiltà fr.mcç~L· deve t,mto. Erro p<'rché gli l'ic-menti di \'it.\litù nel cinema .tmcricano appaiono Jncora og-gi pili numcro,i. ~l.l chi può din• (Ome le co~t• ..,j mcttcr,rnuo in J\'• venire? lnt;into è innegabile che la moda dei film franu~,i µn·n<lc piL•de in Anwrica, (' i produttori di I lollrwood l'h,rnno caµìto. Ecco ..,pieg,tti, dicono ,1lcuni. i r('CC'llti acqui\li di ,tdle e di 1tgi'-li fatti in Francia d.:igli americani. ~la non hi,ogna credere a una 1,i~tematica politic~ di acc,lparramento d,1 p.11te degli amC'ric.tni di tutti i talrnti l'uropt•i. al 'IOIO,copo di imp<wt·rire i ((U,tdri tinematogr.1fit"i dd \'l'CThio rontmt·nte L' impt.•dirc rmì, o rit.irdarc finché JX),.,ihile, il ,oH{trc di una indu- ~tria '-t'fi,tm<'ntc ccmc(,rr<.·ntl'. Primo ~copo di un produttore aml'riC,lnO qu,rndo com1x·r,1 una !\tPlb o un rcgiitta in Europ.t è c1uc-llo cli ;iv,icurani un.i "tclla o un n·gi,t.t che n•ndono. La c::u·.ra inwrcontinc-nt,1lc ddla cclluloidl' è bcn lontana dai ,uoi pi.mi immedi.1u. ~fa fn quc,ti ultimi tempi iti è t1oppo pMlato in America del pt·ricoln france5e JX'rché non .1pp,1ia alrm.·110 ,c,p('tto il r('dutJml'nto in ma,~., che k ~r;lndi c-ompagnie dt'lla Californi,l qanno forcndo in Fr,tnci.1. E non parliamo di a!t,i come Simone Snnon, Danirlk D,irrieux, Charlc"' Boycr, Du- \'ivicr. Dc\'al, ma di ,telline di tcru ~r,md('lZ<l. di debuttanti o qu,1,1 rhe ~li ,tc ..<.i francesi giudica\';mo ancora an·rbi per parti di· primo piano. E.eco il caso di Michèlc :\1org.in, l.1 ,er\'a '\po<.ata dJ Raimu, il ..indaco, nel Canid de bai. Essa piacc1ue indubbiamt·ntt· e subito dopo quel film fu acl oppiata a Charles Boycr nc:1 Veluio. ~la prima ancora che il film fo,~ finito gli americani avevano già JTI(',,:> gli occhi ~u di lei e le àVCvano ofkrto un contratto magnifico. Boyer, che cono<.cc bene Hollywood, i ~uoi mi e la crudt.·ltà del suo metodo \µcrimcn1,dt.-, con,i'{liò prudcnz.t alla raga:u:a. ~la Hollywood è imp;w:it•nte (.' la gio\ entù è impaziente e la florida ~firhelin.1 ,i 1mharcò per l'America. Il \'aporc er,\ da poco scompar.,o all'ori:aontc l·hr un altro contratto t•ra offerto a una fanciulla la quale da un paio di me:-.i <.oltanto comincia\'a a \·edere il ,uo 11(111s1uei manifesti; que\to nome é Ju• li,· .\~tor, snmo,ciuto o c1u,"i Jlla rnag- :.!loran✓-.a dd pubblico. Tino Ro,,i, attorino lezio-.o e can✓.OIICtti\tJ pi..tn·\·O• 1,,, che i fr.1nce$i cominciavano ..i. notan· ,impatic.un<'ntc, ,P ne è andato anche lui. Parigi è piena di 3pic di. Holly\-.·ood. Gli ,;;tabilimenti, le sale d1 proiczione, le rcd.1zioni e i ~iornali cinematografici ne rigurgitano. E ogni giorno. a '!t<.'ntireun giorn..111' fr.in<·t•,c fh<' d<·nunzi-.1il fenomeno, pa1 tono pcr H<>llywood c1·ntinaia di lt·ttt'H' d1 qm·- ,ti infonnatori che tcngono al coi n·ntt' i loro princip,,li dell<' condizioni dd mt·rcJ.to pJ.rigino d<'i t:tltnci. In un primo t<.·mpo i frantnt hanno protl·,t,tlù. Ma '-l'nza conviruiorw. LJ ro,a in fondo lu ..ingai.;:t l,t loro indcfrttibil1· \·.tnità l' la loro inckfrttìbik frdf' e ndlc crcatÌ\'t' ,orgt·rni ddL F1,rnci<t »·. come (,(:fÌ\t· pornpo1iamrnte un pt:nodico rinrmatografico. ~fa ,i('- t nmr, malgr,1do le -.orgenti creJti\·t, l.1 prudc-n/..a non è mai- troµp.1, ai f ug-- g:iti\'i 3j p1·m1cttc l'c,JX·ricnn. c,1liforniana a patto JX'IÒ chl' ('\,j ri'(•rvino alnwno un film all'anno ..alla madrepatr'i,1. S<- non <.i •''"'lggettano " questa condi;,ionc, e,,i perdono prr. ,cmprc 11 dmtto w l..t\·orarc in Francia. Fmora tutti hanno accctt.tto di buon animo L, cbu~ob. Certo è che i diciotto stabilim<.•nti che macinano pellicola a Parigi e nei ~uoi imml'diati sobborghi sono in piena attività, e d., t's"i sono mciii e u- ,cir:mno nel 1938 più pellicole, M:nza dubbio, cli quante ne ..ono u:,,cite in media gli altri anni: si fa l,l cifra di 150. li metodo di produt.ionc in Fr;11,- cia è fondamcnt.1lmcntc dh·e~ da quello degli .imcricani e molto ~irnil<· al no,tro. Vale ,t dire. non c..istono gr.indi ~ocietà produttrici proprict.lrie di !<-tabilimc1nie di complete !tquaclrc di tcn\i<i. Gli ~tudi app.lrtengono a ditt1..·che gcncr.\lmente non vi producono, m,1 li fittano a un:\ infinit~ di piccoli..•ditte·, che molto spe~o hanno b bn•\'l' vita di un film. Naturalmente, d,1ti gli alti prcni di affitto, que~te piccole ,ocit·tà hanno intere,~ a far prc• '>t0 <.' JX>iché il pr(',t0 coincide raramente col bene, ,i spiega la pletora di film mediocri <' brutti che pullul.rno in Francia <" che '>Oll0dc:-.tinati ai mercati pro\'inciali fr,mcc..•,i, tr.tdizion.. ente a\ idi di orribili romanzi e di far,c gro.-.•,olane. Quei quindici o venti film buoni cht· da un po' di tempo i franq·,t rn,mdano in giro ogni anno e che turbano i ,onni dei politiconi di llol~ lywood, non ~no che il fiore di un.1 produziont· <:h<·'>Pl'"0 raggiung;: un liH'lio innedibilc di volgarità. Tah-olta cl.i noi ,i critica la precipito,,\ la\'or.1zionl" m·i no:.tri ,tabilimt.·nti. ~la, prima della legge delle quar,rnt., 01e, in Fr,tnC'ia un film non rin.,mna ,pc,-,o più di quindici o \'Cllti g'iorni nei t('alfi di po~a. E anche oggi, malgrado la leggl', è. difficile che ,i ,up<"rino le cinque .-.ettimanc. A quc'>tO ritmo di l,t\'Orazione aggiungete l'indi- ,dplina degli studi e avrt'lt' un'idea di eh<• m.inicomio è uno :.tabilimento france---<"in pi<"na la\,·orazione. I gior1nli,ti fr.11H.T'ii chi.imano <1ut.·,tom,111inm1io v1t.1lità e dicono t.:hc t.',,,, ,j ri• flt•ttt~poi nd film. La teoria è brillante, 111.l !!pl'!!X)que~ta vitalità o;j manifc,ta 111 modi troppo c,ubcranti. Se visitate il b.tr di un qual\i;t-.i ~tabilimcnto francc,e troverete immancabilmente ammunhiatc .ti b.inco centinai.i di bottiglie <.' bottigliette di champog,ie che i rfgbl i e gli .tttOI i bc\'ono pt·r,ino fra una pro\·,'\ e l\dtra delb ~cena. Qu,mdo un direttore h,, bi-.og:no di u1M folla di comp,1r~ egli lo dice .11 régisuur, che non è ìl regi,ta, ma colui t.hc .-.j occupa dC'i clett.,gli minori clt·i film, e, :te neCe!.,ario, deve trovare all'ultimo minuto tutto ciò che 1\ rl'gi~ta gli çhicdc. da una macchina da cucire ..a un,1 tribù di aborigeni. In Franci.i non e,i<.tc, come in America e come cl.i noi, un centro sind.1c;1lc per i gcnnici e pc-r le compar,e. Tempo f.a si tentò qualcma di ,imile, ma con esito nq:ptivo. :Molo rig,suurs h,umo quindi delle liste particol,,ri di comp.1nc con gli indiriui. ~la rhi vuol trovarle .-.a dm e andare. La maggior parte ,;,i riuni..rono la ,era fra le <,ei e le otto al caffè ~.'.lmur, JI (affè du Glolx', o al C'<1ffèdell'Eldorado sul boulevard •li Str<l"hurgo in i\ltC!,,l di la"oro. Quando ,<:no fo1tunati la paga va dagli ott.inta ai duecento franchi. Ma gli intt'rLtlli di di.,occupaLionc ~ono sp<.·,so ,1,,,ìi lunghi. Il cin('ma fr,rnCl''iC progrcdi,cc, è inutile n<'g,1rlo. Eppurl', malgrado la p,rnra degli americani r l'ottimi"no dc·i francesi, due gra\·i pericoli lo min,,niano. Il pericolo di una contr..aziom· di capitali l' qul'ilo di un inv<·nhi.1nwnto dei qu;lclri. Le continue ,valuta1ioni del fr,rnco h~nno ,;fiduciato i produttmi t· i banchi!'ri, e le inizi;ni,·c e 1 fin.1n✓-.iamrnti di\ cnt.1no <.cmprc più difficolto,i. Quanto all'irn:ccthiamcnto dt.·i qu..1clrique,u è una pia_~a M."mpitcrna dell'arte frann-.c. La FrJncia, \Ì ~a. è accaderni<'a fino alle midolla. ~f.-1 finché il <'inematogr3fo fu consider.1to un'a\'H'ntura e un'attività o;crc• clitl·volc, lo !ipirito accademico ,e ne tenne dig1\ìto,amc11tc lontano. Quando inncc· \i cominciò a parlare di arte, ddb più modrrna delle arti, ccc., i mand,lrini ,1 fnero avanti. L'a\·anguardia cirwmatografica francese è moru da tempo, e gli arti~ti più nuovi t' ,pregiudi<·ati comincbno a ~rntir-..i a di,,lgio ndla nuo\.t a1mo!.frr,1. Duvivicr è; .t I loll)'wood, Rt•né Clair è J. l,ondr,1 con Korda, Fl·ydcr è. a ~onaco. L'omini di t,,lento ~nu dubbio, ma ncux jtu c<mH' Sachà Guitry, conw .\l.irccl Pa.gnol, gu,,dagnano tern·no ogni iz-iorno; e i pii1 amtcri patriarrhi ddl' Accademia, ~1ttratti dai lauti gu.id,tgni, !\i "-Onmc\~i a ,crivere ,frcnatanu-ntc «)g~etti e (ceneg~iaturc di film; <" quc,to è il più grave e imminente pericolo per il cinema fran• n•,c. Finfhé i vnrhi non !ii sono ac# corti d<·I (incm,t o non lo hanno stim,1to dc•gno della loro attenzione, bSO ha dato frutti abb,l\tanza intcrc,~,rnti. ~Lì già e la gcnl'ra7jonc dcli' AccaJc-- mi.1 >. chr è qut"lla chr gowrna effctti\-anu·ntc· la Francia, procbma il suo diritto di ,x-cupar,i .anche di <1ue~ta faccrnda. E tutti ,.mno quanto sia onnipotente la gerontocrazia francese. A. O. L'ATTBIOE OOJ'STANOE OUKKINOS E IL IUBITO A UN BALLO lUSOREJUTO A HOLLYWOOD LA NUOVA ATTJIIO& AHN RUTHERFORD DURANTE UNA BOBTA DI UN FILII DI IIARE (Il, O, 11,l ]E ( Nl!OJ'I FILH ) ta~~w~ SOi liHII\14 i'ì 'ESTATE, il cim· na '.\1odcrno cambia IJ pomposamente dt nome; trasferite !t: tende, i macchinari e le • maschere nel cortile, assume I titolo nobil~rc di Artrta Estdra e pre1 ara strepitosi spett.1coli di cinema e vn,1età a coloro i qunh, non amando o non potendo amare la \'Ìlleggiatura, si cons<, Jno col dire che anche la città d'estatl offre i suo: S\'aghi . Naturalmente non è il cinema che attira il gran pubblico, ma la prima parte dello spettacolo, il varietà, coi ~uoi equilibristi, le ballerine e le canzonettiste. E nessuno fa caso ai \·dari stinti (sempre gli stessi da cinque anni a qut·:.ta p,trte) che fan da sfondo alla ribalta, né ai pantaloni di flanella color crema del direttore d'orchestrn. Quando la scena s illumina, un grande silenzio invade l'arena: poi, ad un tratto, alle prime note dei s:,s• sofoni, tutto diventa festa, strepito, follia. Il grande cortile dove s1 svolgono questi nu estivi è chiuso da certe grandi mura coperte qua e 18.di n.:rdi piante rampi• canti. Al d1 sopra, e più lontano, :sul buio della notte, si staccano i tetti e k terrazze dei palazzi vicini, irti di comignoli e an•' tenne per la radio. Di giorno, probabilmente, questo corulc o, meglio, questa arena, darebbe un ~enso di squallore e d'abbandono: di notte, invece, diventa un luogo fantastic:o, come potrebbe immagi• narlo uno scenografo della ;\·letro-Goldwyn per un balletto di Eleanor Powell; e le luci dei riflettori, la musica, il sussurrio degli spettt'tori mettono nell'aria una singolare animazione. L'Arena Esedra non è soltanto un cinema-\'arictà; è anche un teatro per masse , Nelle '>ere di prima rappresentazèone, infatti, gli spettatori non si trovano soltanto dentro il cortile, seduti sulle loro seggioline d1 legno; ma anche sui terrazzi dei palazzi vicmi, oppure af. facciau alle finestre, se non attaccati addirittura ai comignoli dei tetti. t come se un esercito d'occupazione si fosse insediato nei gangli vitali della città. ~<on sono I cinque o seicento spettatori nor• mali, ad assistere alla festa, ma l'intero rione, forse l'intera citt8., e quando sulla scena qualche artista desta l'ammirazione del pubblico, gli applau31 sembrano scen• dere c!a lontananze infinite, quasi dai sette colli di Roma. Sere or sono, per la prima d1 S0110 in110u11te, fummo invitati presso una fami• glia che aveva tre finestre prospicienti il cortile. Crcde\·amo di trovarci soli con gli ospiti, e invece incontrammo una piccola folla d1 inntati muniti di occhialetti e di lenti d'ogni genere. C'era anche un ex•cap1tano mercantile che aveva portato un grosso cannocchiale da marina col quale, volendo, si potevano distinguere 1 titoli delle canzonette sugli spartiti dei suonatori. Forse perché \'ÌSte cor.i d1 lontano, le buie fantasie di Fritz Lang questa \'Olta non riuscirono a spa\'Cntarci. Affacc1at1 anche noi alla finestra, tra 11capitano d1 marina e una \'Ccchia signora, guarda\'amo senza pietà laggiù, sul piccolo schermo, delinquenti e poliziotti ag1tars1come farfalle notturne intorno a una lampada. Gli spari delle pistole mitragliatrici, le voci angosciose dei personaggi giunge\·ano a noi affiochtte dalla dtstanza. C1 interessava soltanto che 11film terminasse presto, per poterci liberare dalla nostra incomoda posizione. Fin da principio avevamo capito come le cose sarebbero andate a finire, perché il regista Cl a,·cva fatto sapere che, come le ranocchie, i due protagonisti avrebbero dovuto morire uno dopo l'altro. l.Jna ranocchia. mfattt, dice a un certo punto l'attore 11 nry Fonda, non può sopra\ vi\'cr1yalla morte del 3UO compagno Ma come le ranocchie hanno lunga \·ua, cosi I protagonisti tarda,·ano a morire. E i nostri ospiti per diMrarci e rallegrnrci offrivano gelati e amarene. Qualcuno allontanan<lob1dalla finestra aveni proposto di ballare; la padrona d1 ca,a s'era m<-ssa a parlare di matrimoni con ·e signore più anziane. li capitano di mari1 a aveva chic• sto il permesso di togliersi la giacca. E mentre, sullo schermo, si svolgc\'Jllo scene raccapricciantt di assalti alla banca e di fughe spaventose, e mentre Sylvia Sidney piangeva dolcemente, d1vcnta\'a !.posa e madre infelice, nes!iuno d1 noi s'intcneri\'J. all~ tristi vicendi:. (luasi tutti gh invitati ormai avevano abbandonato le finestre e si parlani di gite al mare, di tostum1 du bagno e d1 unguenti per 11sok Soltanto la cameriera, a un certo punto, chiese il perme~so d'affacciarsi alla finestra e ottenne di condurvi una i:,uaamica che abitava nel palazzo \·icmo. li capi• tano di marina insegnò loro ad adoperare il cannocchiale e alle due donne parYC d'esser da\·anti a un miraJ.(gio. Quando finalmente lo spettacolo tcrrnmò e la notte dello schermo fu lacerata dal colpo d'un fucile che uccide\'a 11 manto d1 Syk1a Sidney, ,cdcmmo le due !.l'rve piangere msiemc e asciugarsi gli octhi con il grcmb)ulc di tela. MARIO PANN'LiNZlO
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==