LEVEDOVE IDI! lliWIDW ~ OLE, 1.;,are blu, scirocco, battito di ~ , c-1<\brusio dei porti meridionali, odore degli oceani, banchine bruhcanti, ombre violette sui tetti rossi, vita intensa, riviera italiana, bella e ~<·<lucente atmosfera dei pa('si blu ... Tutto questo ci arriva, di là dagli occ,rni e dai deserti, assieme al corpo po,scntc e armonioso di Valentino». SC' ,fogliate la collezione di un qual- ,;;ja,i periodico americano negli anni in cui il possente e armonioso Rodolfo Gugliclmi, da Cn.strllnncta di Puglia, facna, nel mondo anglosassone, la più formidabile pubblicità turistica ai paes.i mediterranei, vi trovcrt'tc continui riferimenti di romanticismo geografico, e.Id genere di <Jucllo citato. A costo di dare un dispiacere ai supentiti idolatri di questo divo leggendario, dobbiamo dire che la sua morte prematura, ai fini della leggenda, fu una morte tcmpe,.tiva. Egli lasciò quf'sta terra il 3 agosto 1926 e aveva trentun anno, essendo nato nel maggio dC'l 'gj. Due anni dopo la sua morte <;coppiava la bufera del ..sonoro. Valentino vi avrebbe re~istito? O,zgi egli avrebbe comunque quarantatrè annì, e ~,,rcbhc cmtrctto a nasronderc, anche lui, « l'onta '-Uprcrn,, della dc-cadenza>. Morì in una delle estati pili calde che ..,i rkordino ne-Ila <.,·alda California. l lollywood era sotto l'artiglio del ~olkonc. L'improvvisa insidia della morte in un corpo co,ì bello dette a tutti uno '-gomento terribile. A I lollywood ,;i pcn,;a poco alla morte e la lezione da,·a da pensare. La camera ardente fu apprestata con una grandiosità e un fa:,to _atroci. E un po' lo sgomento n.etafi,.ico, ma molto il caldo e le tonnc-llatc di fiori fra i quali la bara era ,;epolta, certo è che ~li !ivenimenti non ,;i contarono quel giorno. Nella calca degl'idolatri, che volcv:rno vedC'rlo ncl1.'.lbara coperta da un cristallo, alcuni furono travolti e calpc\tati. Due persone morirono. Un paio delle cxmogli della grande stdla scomparsa, si abbandonarono a ccce,;si raccapriccianti. Na-.costi in mezzo alle corone, due abili~simi reportus fotografici ripre,;ero in quell'occasione alcuni fra i più bei <locumC'nti della qori,\ miracolo~J di Hollywood. Altri svenimenti di bcllr hollywoodi:ine ,;j verificarono durante l'accompagnamento funebre. Ma non bisogn,1 dimenticare che il sole dardeggiav,1 con la forza di 38 gradi all'ombra e, a r 1uclla temperatura, le belle del cir.~ma stanno gencralmC'ntc tappate in casa fra bibite e ventilatori. Poche ,;et• timane dopo una dama misteriosa in gramaglie era trovata distc~a sulla gelida la'-tra di marmo della tomba, priva di sensi. Per una coincidenza ancor più misteriosa, a raccoglierla da terra fu lo stesso fotografo che, pochi minuti prima, l'aveva fotografata nai::co,;todif'lro un monumento funebre, mentre la donna buttava sul marmo, a una a una, rose gialle, e sorride~a all'ombra amata, con un riso tragico e pauroso, un riso che ricorre spesso nei drammi di celluloide dell'epoca, e di cui si va perdendo la memoria. La leggenda fu dunque servita bene dalle circostanze. Immediatamente comitati, pre~to tra<.formatisi in c/ubs permanenti, si costituirono. Uno si chiamava: e Le fedeli della bellezza >; un altro: « Non ti dimenticheremo, Rudy ! >; un terzo (ma questo pare sia ~tato lo scherzo di un giornale) : e Le vedove di Rudy >. Quanti a.nni avranno ora le « fedeli della bcllena »? Se si tien conto che generalmente le anglosassoni si abbandonano a mani(cstazioni i'lterichc dd. genere !i\1pcrata la trentina, la maggior parte delle fedeli della bellezza stanno fra i quaranta e i cinquanta. E di quarantc..·nni era piena in questi giorni l'immensa platea del cinema Garrid di Chicago. dove la. ripresa del Figlio ddlo sceirco è stato il più grande succes'-O del momento, in quella metropoli. E uc;uale fortuna il film sta avendo in altre sedici città fra le quali Los Angele~, Clc\c-land, San FrJ.nci,;co l' Filadclfia. La '\ettimana pros~ima sarà proicuato in altre trentun città, e in ~·g-uito in cinquecento cinematografi princip:1li e cinquemila ~ccondari in tutta l'America. L'anno '-COr'-o il produttore Schenk, che aveva fatto il film, lo vendette assieme a una trentina di antic,aglic a un intelligente nolcg~iatore, Eniil Jc-n~en. Non ,appiamo che co,;a costui abbia fatto degli altri film. ma al Figlio dtllo saicco ha aggiunto una colonna sonora con un commento mu'-icale e alcuni effetti di !IUOr,o r. con un'accorta pubblicità, lo ha lanciato :-.ulmC'rc.:ato. Il figlio dello saicco è il più h<-1 film di Valc-ntino cd un ~eguito dello Sceicco, girato cinque anni prima. Fruttò allora due milioni e mezzo di dollari, e fru1terà ora a Jen~n, che l'ha acqui'ltato per una diecina di migliaia di dollari, non meno di dicci milioni di lire. Il f-ilm sta ancora in pie-di. Malgra• do alcuni simholi: una ro._adi carta velina, simbolo dell'amore; una nuvolaglia di ~abbia, ~imbolo di pcri~olo immincntt·; rrrnlgrado dida1calìe come questa : « Donne, donne! Chi vi prenderà? Oggi siete dolci pesche e domani amare prugne! >, il film sfida vittorio,;amente le accorte e disincantate platee dell'Impareggiabile Godfrey e di E arriz.,ata {a feltcità. In questa pcl- !icola, V:ilcntino mette in mostra tutto il suo magnetismo orientale che doveva fare tanta breccia nella facile immaginazione delle sue contemporanee. Quei neri occhi circondati da un bianco di porcellana, umidi al punto che molti credevano ch'egli li riempisse di collirio prima di recitare, fanno effetto anche oggi, se stiamo alle cronache della riesumazione, e il suo fisico, il suo viso in riposo, in contrasto con la sua impetuosità, hanno tuttora la virtù di agitare la sentimentalità delle spettatrici. I Valentino ha una doppia parte, quella dello sceicco padre, dignitoso, con barba, e un passato di fuoco, e quella del suo ardente e degno rampollo. Egli domina da un capo all'altro il film e la sua stella femminile, Vilma Banky, altra tremenda celebrità di quei t.cmpi1 che non sa far altro che rovesciare il capo indietro e gli occhi in dentro, nei momenti di suprema voluttà. Evidentemente, nel 1926, l'ufficio di censura di Hays era molto più tollc:- rantc di adesso. C'è nel film una scena di tortura che oggi non sarebbe passata. E gli abbracci e gli approcci di Valentino sono troppo lunghi e imbarazzanti, e non tanto per la morale quanto per il gu'lto d'oggigiorno. Tuttavia la censura in America non ha fatto molte storie. Se andava bene nel '26 1 perché non dovrebbe andar beni:! adesso? E il film è passato. Solo nel Maryland la '\Cena di tortura è stata eliminata; nell'Ohio i baci sono stati ridotti alla lunghezza massima di un mrtro e mezzo, e in Pcnn~ylvania i censori hanno fatto togliere una didascalia alla Alargherita Ga11tier: « Una volta tanto i vO(tri baci !li po"'ìOno comprare! >. :\lentrc si accingeva a interpretare questo film, Valentino .. i free crescere la barba, per la sua parie di sceicco unior, e, di ritorno da un viaggio in Europa, ai fotografi accorsi al porto, per poco non cadde la macchina dalle mani, quando lo videro <teendcre dal piroscafo così conciato. La cosa fece una grande impressione in tutta l' America. La xenofoba Ku Klux Klan e la potente « A~,;ociazionc d<'i maestri barbieri > ,;e ne preocc-uparono per la influenza che poteva avere l'esempio di un uomo così famo'ìO sulla tradizionale glabrn estetica del vi'-Odegli amc• ricani. J « mae~tri barbieri > erano riuniti in quel· momento per il loro annuale congrc-,;so. Scn,...a perdere tempo, essi com,egnarono alla stampa il seguente comunicato: « La popolazione ma,chilc dell'America molto probabilmente ~i farà influen7,arc dal famoso attore sino al punto da farsi crescere barba e basette ... Una moda del genere non solo recherebbe grave ingiuria ai barbieri, ma deformerebbe talmente i volti dei cittadini ,uneriçani, da farli ra~~omi~liarc a dei ru~si >. Oopo di rhe i barbieri associati dt•ttero l'ordine a XARLENE DIETBIOH AL OAJfPIONATO FEMKINJLE DI TENNIS A PARIGI LOSANGELES· 7 MARZO19281 RODOLFOVALENTINOE POLANEGRI TESTIKONIAL lllATRT1'ONtoDI 1'AE llORRAY COLPRJNC1PEM.DIVANI tutti i membri dell'associazione di boicottare i film di Valentino. Oggi è difficile rendere.i conto di un tale fanatismo. Ma il film ~ piaciuto Io stesso. Le spettatrici al cinema Garrick non erano tutte donne di mezza età. C'erano anche molte giovinette che avevano sentito parlare di Rudy Valentino dalle loro madri. Al direttore del teatro sono arrivate molte let1ne, e una con queste poche parole : e Io l'ho am~to, io l'ho amato, io l'ho amato: io 1•amo ancora ». L'immediata cons('guen7a di tanto successo è stata naturalmente una corsa fra i proprietari di tutti gli altri film di Valentino a chi faceva prima a portarli sullo schermo. La Paramount ha messo fuori Lo sceicco ( 192 r) e l'ha presentato in maniera intenzionalmente burlcva, con un pianista che strimpellava un accompagnamento mu,;;icale svene- \·olmentc esotico per far ridere gli spettatori. Francamente non c'era altra maniera di presentare la pellicola. Essa è una delle prime di Valentino, e l'attore vi appare passionale sino al ri• dkolo con una recita;,ionc legata e iperbolica. Paragonato alle gonne e agli sdilinquimenti di Agnes Ayres e alla grinta di Adolphe Mcnjou, nella parte di un brigante del de~rto, il no1tro Valentino è ancora il meno ridicolo. Ma ncnuncno la sua presenza può ,;alvare qursto incredibile melodramma delle sabbie ardenti. Eppure il puhblico ha riso molto; ha riso tanto che, espresse in cifre, quelle risate hanno fruttato alla Paramount, in una sola settimana di proiezioni a New York, circa duecentomila lire-. Lo stile della presentazione e l'irriverenza delle nuove generazioni hanno indignato afcune e fedeli della hcllena >. Una di es~e ha scritto al direttore del ci• ncma Gayety, dove il film era proiettato: « Vergognatevi) voi e il vostro pubblico. Che cosa c'è da sperare da una generazione alla quale un eroe ~~;f >.Val~ntino non provoca che Accu,;a un po' ingiusta. Lo ste~so pubbli~o ~i era commosso al Figlio ddlo sceicco. Comunque sia l'intcrcs~ per queste riesumazioni è significativo. Harry Brandt, presidente dcll'c Associazione dei proprietari di sale cinc-matografiche ,., che un me'ICltO fa fece pubblica~e un elenco di e gatti morii »1 vale a dire di stelle 'ICJ\7..paiù richiamo per il pubblico. ha dichiarato ai giornali: « Ci voleva una stella come Valentino, ch'è morto da dodici anni, per riportare il pubblico al cinematografo>. A. D. (NVOl'I FILH) 1~ tra~tij~ DiE:&SAMURAI lt N OCCASIONE del film Mitrnko, lt la figlia del Samurai, l'ingresso del cinC'lna Acquario s'era parato di pannelli di draghi vcrdi 1 fc~toni di glicine, lanterne colorate e quinte di cartone argentato. Sembrava proprio di entrare in un locale delle vie principali di Tokio, come cc le descrive Fracc:-iroli1 e perfino i pesciolini ciel piccolo :-tcquario inca,;,;ato nel muro, in fondo all'atrio, avevano l'apµarenza di fantastici mostri orientali. Era la prima volta a Roma che !>i vedeva un vero film giapponc,;c, interpretato da attori giappone~i. e, per quel che ci riguarda, dobbiamo confessare che la no~tra altC"-<e"lra molto grande, quasi quanto la no~tra ignoranza sulle co-.e di quel lontano e misteriom pae'\e. Dal giorno in cui il commodoro Perry aprì le: pone dd Giappone alla curiosità occidentale, non si può dire che le conmcenze sopra quell'antichissimo popolo ~iano molto progredite pres'ìOgli europei. Si diffondeva, è vero, in Europa, sul finire del secolo, il gusto per le raffinr1te decorazioni orientali, e molte famiglie borghesi conservano ancora il ~alot1ino in stile giapponese, pìcno <li piccoli oggetti di porcellana 1 scatole laccate, paraventi di paglia e ventagli dipinti. Ma prc'-tO quel gusto, mesco.. landosi ambiguamente con le eccc~~ive libertà dello stile Liberty, cominciò a declinare-, e i negozi di e giapponc~crie > finirono per limitare il Idro smercio ai sandali per la spiaggia e alle collane colorate. Ma nei più, l'i1nmagi~ del Giappone rima<;(' leziosa e viziata, simile a quella dei libretti d'opera e dei romami popolari : le piccole donne del Sol Levante erano tutte Mcsdames ButterfliC'sche s'innamorano di europei malfidi; i mariti disonorati facevano hara kiri davanti alle statue di Budda. E nelle piccole case dalle pareti di legno le gheisce suonavano le grande chitarre intorno ai tavolini da tè, mentre dalle grandi finestre si scorge-vano nei campi i mandorli in fiore e i contadini all'aratro. Un'immagine insomma assai leziosa che nemmeno le notizie delle tc1ribi-!-i guerre e deglì spaventosi terremoti bastavano a travolgere. E anche oggi, che il Giappone conquista tranquillamente intere regioni della Cina e i suoi prodotti invadono con successo i mercati mondiali 1 il fascino delle vecchie consuetudini fa ancora pensare a quel paese come ad un fiorito paradiso dipinto sui ventagli. Da un vero film giapponese, anzi da uno di quei pochi film giapponesi e adatti all'esportazione>, ci si aspettava dunque qualcosa di diverso dalle solite immagini; qualcosa che documen• tasse, oltre le apparen1,e dei luoghi, i sentimenti di personaggi veri. ScnÒnché la nostra attesa è andata un po' delusa. Il film Mitsuko, che pure è pieno di tante altre qualità, non ~i distacca gran che dalle consuetudini degli autori di canzonette e dei cineasti americani. Il piccolo Jramma che si svolge sullo schermo è soltanto un pretesto a descrivere paesaggi e ambienti, secondo una tradizione ormai stucche\"ole. E se spesso ci vengono offerte immagini nuove, e molte scene acquistano la delicata e tenue precisione di certe pitture giapponesi, bisogna pur dire che queste hanno poco a che vedere col film, e valgono solo come brani documentari. Mentre Mi.t- .ruko, nelle intenzioni degli autori, aveva altri scopi e do\'eva addirittura rap• presentarc 1 nel contrasto fra civiltà diverse, le antiche virtù del popolo giap• poncse e il ~uo attaccamento alla terra e alle tradizioni. Soltanto, il dramma si svolge attraverso :..ituazioni troppo lievi e improvvise, per segnare un vero sviluppo dei caratteri e una progressione degli avvenimenti, e, d'altra parte, la volontà continua di rivelare l'aspetto dei pae,;aggi viene ,cmprc ad interrompere l'a7ione nei mom<'nti più deci~i\ i, che ,;taccati e un po' arbitrari prendono un tono enfatico un po' fastidioso. Il regista tedesco Fanck guarda lr CO\C con un 'lenso di ~tupore. come chi 1 arri\"ando in un paese ignoto, si meravigli allo spettacolo ~orprendcnte della natura, e \"ed:-.gli uomini e i loro costumi come una parte \Olt:into del pae<;ag.~io. Le virtù « fotografiche » del rC'gista hanno modo di manifr~tar.;,i dal principio alla fine, ma qua,;i !iiiavverte la noia di una tecnica troppo avnduta; e quella cura di tutto descrivere e falsamente e abbclli1·e> auraq•r!IO procedimenti meccanici1 che è propria appunto dei fotografi tedclichi, d<"nota un mcdiocrr intcre ..,c alle eme e imicmc quella inclina1:ione pericolosa a ~cnmbiarr per artc i prodotti informi dC'lla fotografia e a crede-re che- il cinema ~ia arte :-.o!- 1anto nei limiti d'un;l fotORrafia « r,if. finata >. MARIO PANNL.NZIO
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