AORON (OHIO>. LA POLIZIA SPARA SUI DIMOSTRANTI OON PROIETTILI A OAS LAORlMOOENI E NAUSEANTI 1à v UALCU:-10 sparò due o tre col. '-\:' pi di rivoltella. La polvere ~ piovve dalle scatole di conscrva1 sugli scaffali della drogheria ; qualche mosca si svegliò nelle vetrine. Non c'era stata tanta emozione in città dalla mattina in cui i mastini avevano inseguito i ladri dell'ufficio 1>0stale fino alla sagrestia della chiesa metodista. L'eco degli spari era ancora nelle orecchie della gente quando due o trl! dozzine di uomini e ragazzi, scaturiti dalle botteghe, corsero fino al centro della piazza per vedere che cosa accadesse. Come vi giunsero, erano tanto ansio§i di veder quel che accadeva che incominciarono a correre in circolo. e Giurerei che è stato un calibro 45 », dis~c qualcuno. e Ma in città non c'è nessuno che abbia qualcosa di meglio di un 38 ». In quella, un uo_mo uscì correndo dalla casa tra la banca e la bottega dr! barbiere. Qualche giovanotto lo seguì attraverso la piazza fino al muro di mattoni dov'eglì si fermò di fronte al barbiere. La casa da cui l'uomo era uscito era un albcrguccio di terz'ordine, dalle finestre coperte di mosche morte. Intanto, pochi minuti dopo, sia che qualcuno gli avesse telefonato, sia che lo avessero richiamato gli spari giunti fino a casa sua, Shaw, lo sceriffo, arrivava di corsa con le bretelle penzoloni. e E: troppo presto per co;ercitarsi con una pistola, anche per divertimento», di"~ uno dei presenti; « io, dopo colazione, non mi ci meucrei a fare una cosa c;imile >. 1ntanto, le donne ch'erano state nella città bassa a far la .spesa uscivano dalle porte di dietro delle drogherie, ,;pcrando di arri, are a casa prjma che gli spari ricominciassero. Tra le nove e le dicci molte di loro venivano per le straducole con un pacco in una mano mentre con l'altra si tenevano alza.ta la gonna. Toy Shaw raggiunse I:\ folla sulla piazza tirando fuori la rivoltella dalla fondina e appuntandosi contemporaneamente la stella di sceriffo sulla camici.i. e Che cosa sono tutti questi spari? > chiese con voce eccitata. Qualcuno indicò l'uomo all'altra estremità della piazza, addo,;:,;:atoal muro cli mattoni della drogheria. Nc,;:sun() ricorda\'a di a\'erlo mai visto primn., ma sembrava uno di quei mercanti che in quel periodo dell'anno girano la campagna a compr:uc frutl,.'l. e E: armato? » s'informò Toy. Nessuno lo '-apeva. Continuarono a 5Cuotcre il capo. « Be' », di,;:.scToy, rimettendo la rivoltella nella fondina e trasportando l,1 s'tella sul lato sinistro della c:tmicia. « Be', non c'è da a\'cr paura». L:t folla s'er:t mo,'-.1 per ~eguirc Toy nella drogheria <10:rndouna donn:1 diS<'C'-C di cor,a gli c:;calinidcll':tlbrrgo e si precipitò nella stradn.. Da ogni parte intanto la gente rientra,·a nelle ca,;:e, Quando I:\ botte~:l del barbiere fu piena, cominciarono ad affollar,i nella banca e nella sala del bi{{liardo. Alla donna non c:.i pote\'ano dare più di diciott'anni; porta\'a un::t rivoltcll.1 a canne lunghe, di acciaio blu. Avuto uno spintone da qualcuno, Toy Shaw mic:.c la tc,ta fuori dalla bottega del b~ubicrc e ordinò alla ragana di conc:.cgnarc le armi. e Buttate in tcrr.1 quella ri\'oltell.t, signora », di~'ie, tir<1ndosi immediatamente indietro. La ragazza puntò l'arma al muro della bottega e sparò a braccio teso, ma la rivoltella rinculò con tanta fo,,.,1 che la ragazza per poco non cadde all'indietro. Dopq di che, toltosi l'indice dall'orecchio, si guardò intorno per vedere se a,csse colpito qualcuno o qualcosa. e Che accade, Toy », chiese un tale: e non avrai mica paura di disarmare una donna, eh? » Tov si tirò su le bretelle e v'infilò lt· bracéi:l.. « Oe\''essere una brigantessa», dic:;c:;r, continuando a non ec:.porsi. « Idiozie, Toy », gli rio;pose uno, « è una raga1.zet1a, non \'Cdi? Non sarebbe capace di colpire la porta di un fienile». Toy mise dì nuovo la testa fuori dalla porta e la ritirò dentro dopo aver dato appena un frcttolo,o c:.guardo intorno. e E:. strano come una donna, appcn.t si arrabbia un po', pema subito alla rivoltella », dii.se meditabondo. « Gli uomini dovrebbero ormai a\'er c.1pito che non conviene la,;ciarc in giro armi dove possono arrivare le loro donne:>. In tutto quel tempo, l'uomo, all'altro ca1>0della piaua, non s'era mo,;:~od'un millimetro. Come un palo telefonico stava immobile. contro il muro delb drogheria. « Che sceriffo sci. Toy », di..,~equalcuno, « se hai paura di di,;:armarc una donna? ». « Non ricordo che questo fos,;e nei patti », ri~posc Toy. « Quando feci il giuramento. parl.lrono solo di banditi armati, di bdri di banche e di altri malfattori: di brigante~((' non (e ne parlò». La ragazza indietreggiò nella ,;trada cercando l'uomo fuggito dall'albergo. Arrivat<\ :il centro della piana, ,;:j vohù fì.nalmf•nte e vide l'uomo addo~~ato ai muro della dioghcria, troppo pieno cli paura per voltar"'i e fuggire. e Questo è il momento buono, Toy », cfo,;ero in giro, spingendo lo sceriffo fuori della po1ta, e Corrile dietro e non si accorgerà nemmeno che la prendi». Toy tentò di rimanere dov'era, ma la gente co,uinu:wa a urtarlo e a -;pingerlo, finché lui si trovò nella str,\da. La porla fu chiu'-a con fr,1ca,~o: allo sceriffo non rcst~l.\"arhe fuggire o andare "erllO la ragana. Camminò con prerauzione "erso l.1 ragazza. cercando di non far rumore. ~1~ ~ft~! p~:~~~ ~1;;..,!,~c~~~~•,.i1~: 1~~te~c,:·~ po' egli non guadagnò un Ct'11timrtro. la ragazz,ì si frrmò prr tiran.i su una c,,ln e Toy affrettò il p.1c:.,o. Proprio quando era a cinque o (C"i metri d,\ lei uno dei cani lupo che dormivano ~otto la qucrC'ia si .svegliò, r, forse spit,·cntato dal ,;ilcnzio della citt:\. ,;:j mi,r ad abbaiare. La. rag,t7za, più spa\"Cntata dr! cane, di Toy r di chiunque altw. ~i ,-oltò per \'edere che cosa acc.1de\ a. « Non sparate, '-ignor., », prcgav.1 Toy: e Qualunque ço,.1 facciate non sparate! » La ragana "'i mi,;:cl'indice nell'orecchio e c:;p;\rÒin direzione di Toy. li proiettile fii.chiò attr.wcr~o le foglie e 1 rami drll'.1lbero sulla sua tri.ta. « Non ho mai sparato su una donna in \'ita mia ». di..,._eToy con una \'OCe fine e tremante. e Non vorrei farlo nemmeno ora, signora ». Accennò alla stella di sceriffo s~1lb ,;ua camicia senza toglier gli occhi dalla ragazza. e Qualunque cosa facciate>, disse, non sparate di nuovo quella rivoltcl• la, signora. €. contro i regolamenti, sparare una rivoltella entro i confini della rittà ». La ragazza s'infuriò. « Basta! » gridò c,;:asperata. « Non vi attentate a dirmi quel che drbbo fare!». Toy si guardò intorno per vedere se nessuno era abbastanz.a vicino da udire. « Signora >, riprese, « vi avvi~ che fra un minuto quell'arma s;trà completamente scarica. Ch<" cosa farete, allora?>. La ragazza allora si volse, si mise a correre vrr-o l'uomo davanti all.1 drogheria, e Toy la seguì. per imp('dire il delitto. L'uomo, troppo sp.wcnuno, non si muoveva nemmeno ·per salvar la vita. Avrebbe dato (si vedeva) qualunqucco~a per poter correre, ma era facile capire che non poteva muovere i piedi in nc•,suna direzione. La raga7.za puntò la rivoltella contro il petto tremante dell'uomo. e Non sparate! » gridav:t Toy. « Sparate almeno in aria! >. La ragazza puntò in aria l'arma e sparò le ultime cartucce. Quando il pcrcu,;~1-c urtò contro il tamburo , uoto lri bsciò cadere la rivoltella in terra. Allora Toy si precipitò e l'afferrò alla vita j tanto che all';1ltra e'Jtrc-mità della pinna sembrò che la ragazza sveni""e tra le sue braccia. Lui dO\Ctte ,cggt•rla perché a un tratto non cadc,.~c. L'uomo ~tr;.1111;-i,s.,u.òl selciato; \ulla su:1 fronte gro,;:scgocce di ,;udorc c:.altavano come il granturco in padella. fnt:rnto, la folla comincia,·a ad uscire dai negoti e ad attraversare correndo la pi:1n;'.l. Toy trascinò la ragazza fino al muro accanto all'uomo pallido come un morto e la mise giù clolccme11te.Lei wrnne cli nuovo con la testa sul!;) spalla ckll'uomo, Qu.,lcuno venne correndo a battere sulla ~palla cli Toy, che si raddrinò dì colpo. « \ ·edo che dopo tutto abbi:uno uno sceriffo coraggioso», cli~se quel tale. e Ci son pochi uomini capaci di di• S.lnnarc freddamente una donna in pieno giorno». « Oh1 non è stato niente », dic:;sc Toy indietreggiando perché la folla lo vccl('c:;~lex-ne. e t,, stata una cosa semplicissima, come abbattere un ramo >. La ragazt;\ comincia\'a a rim·enire. aprì gli occhi e trasalì spaventata ,·cdcnclo~i intorno rnnti estranei. Si ,lggrappò :.ill'uomo accanto a lei, butt~1ndogli le b1,1ccia al collo e Mrin~cndo- <;Clocon fori.a !-.Ul petto. L'uomo inghiottiva fOn fatica, « Sci ferito, amore? » gli chico;e, facendogli ,·olg('re il viso con la mano L'uomo ,;:eguitò a inghiottire con ,;:forzo. Toy ,_j aprì un pa,;:o;a~giotra la gente; uomini (' ra~.127isi tiravano in disparte per fargli posto; e quando fu in ~:~\ !~i~~ 'ì~Ct~~rt~~r~la;lo~i i~~~() c~J~!~ dalle spallr come ~e fo,;:<;ero,;tate cinghie di una scghrria elettrica. lntuiv.t quel che 'itava J><'rcapitargli j ~apeva di non poterlo impedire. Qualcuno lo (eguì fino all'.tngolo. .: Toy », gli di'-'-(', e ti comig!io di corrc1e a ca(a a riposarti un poco. Oe"i c,;:~•ree,tenuato. dopo a,·er portato via la ri,oltclla a quella rJgazz<'tta ». La folh 1·ide,a tanto forte che Tov non udiva più quel che gli dicevano. S\'oltò l'angolo correndo più che potcva. ERSKINE CALDWELL UN PERU\'IANO di nome Candelorio, mentre lavorava un suo podere, cbb~ la buona sorte di trovare una pepita d'oro stimiua 30.000 lire. Ed ecco quello che racconta: e.Appena la mia fortuna fu conosciuta diventai don C:rndclorio; una .settimana dopo tutti mi chiam:1vano don Juan Candelario. Non erano trascorsi quindi giorni ed ero don Juan dc Candelario, cat>olltro. Il mio nome si acnebbe ancora nella terza n·ttimana, ma il denaro era finito. Allora diventai di nuovo Candclorio >. UN VIACGIATORE, sedut<> in un angolo di uno scompartimento, sembra dormire; dì tanto in tanto fa un gesto come per prendere una mosca e sussurra: «Un'altra!>. Un viaggiatore che gli sia di faccia, un po' .secc2.10 e un po' incuriosito, gli batte sulla spalla e gli chiede: « Scusate, sì• gnore, co.sa avete? >. « Per far p:usare il tempo>, risponde l'altro, « mi racconto delle storit"lle e alla fine di ognuna mi accorgo che la conoscevo già >. IL GIOVANE David ~ entr:uo come impieg:uo in una banca, a 500 lire al mese. Il primo mese non rimette a suo padre che la somma di 499 lire e 95 centesimi. Co\tui constata la differenza, ma, per indulgenza, non dice nulla. Il secondo mc.se, suo figlio non gli conscgna che 499 lire e 90 cen1esìmi. Infine, il terzo mese, D:l\'id non dà a suo padre che 499 lire e 85; allora, non potendone più, ques1' ultimo prende a parte. suo figlio e gli dice" in tono rattris1a10: e i'v1a in50mma, David, chi è questa donna?». UNO SCOZZESE 1ro\'a nella sua birra una mosca. Non dice nu:la e beve tutto il bicchiere facendo ben'-' attenzione che vi res1i la mosca Dopo, chiama il carne• rierc e esige furiosamente cht quella porcheria sia sostituita con un altro bicchiere di birra pulito. .\ppena il cameriere si allontana, un altro signore s'a\\"icina e domanda: e Perdoni signore, è aneora libera la mosca?>. UN GIORNO David sta paueggiando per Venezia, quando incontra un an1ico: e Ohè, Da\id, che fai qui a Venezia?>. « lo? Ah, sl, wno in viaggio di nozze>. « E tua moglie, dov'è? >. « Mia moglie? t. restata a Roma; gi;\ conosce Venezia•· DAVI D ha nel suo stod. sci camicie da uomo che non riesce a vendere. Domanda consiglio a sua moglie che s:li dice: .« Mandale a Levi con una fattura per cinque camicie sole. Tu sai quant'è avaro: crt'derà eh(' ti sci sbagliato, non dirà niente e pagherà. t meglio perdere il prezzo di una C3micia che non , endernc. nc55una. ». DAVI D segue il consiglio. Qualche tempo dopo la moglie gli chiede se quel che gli ha suggerito nei rispetti di Le\'Ì ha avuto successo: e Dell'affare mi hai fatto fare! > risponde il marito. « Levi mi ha rimandato la fat1ura e cinque camicie, facendomi no1arc che non aveva ordinato niente •· . IL DIRErfORE di una prigione russa riceve un giorno un decreto di amnistia in seguilo al quale viene condonata la metà della pena di otto dt'1cnuti. 11 direttore legge il decreto, ma rcsla p<'rplcsso: fra quC'sti 0110 detenuti ve ne è uno condannato a vita Come fare? Si riunisce il consiglio che delibera lungamcn1c seni.a trovare una via d'uscila. Si sparge nel paese la nuova del decreto e uno spiritoso cittadino si pr<'senta al direttore e ~li consi~lia di,crctamcntc all'orecchio: « Un'idea per il vostro condannato al• l'rrga,tolo; datcirli un t,tiorno di detcnz.ìone, un giorno di lilH"rt:\, <' cosi di seguito finch,E: vive>. - Oh! cara :\lana, come va 1 :-ìon troppo bene: soffro cli stitichezza ccl ho lo stomaco rovinato dai purganti. Anch'io ero nelle stesse condizioni; ma eia quando ho adottate le Pasti((liette Brioschi regolatrici dello stomaco e dell'intestino, sto bcnonr. Sono co1nodissimc, non danno alcun disturbo e costano 2 lire la scatola che dura auasi un mese. LAGATTAJNAMOR.E ~,,,,,,.,, ,,,;,..(ulJ /,. K""" {il• """ .(11/litrllJ,,,.,,,,, r prof""'"'"• ,0110 ''"""" "' ,,,,., 1.u 1,,,,,,, ..,,.," I 1111/.1/rr 111/,., lrùfr r ,,1,1,,.,,J11,,11lt1. 1 L,. ~·ilt1 U11{',,,,,,,,. n ,, J,,, uopo, ,,;P'"' 1,,.,,,., ,I, 1•11l0 i11 l1111/11 lllf topo. Ho, f11rh, ,,,,11/0 tr11t11fi,l,r,,{11li ,.,,. l11Ui Jof'd 1111 po' "''J,,.,,,,,, lr,,Jit•; ,,,/, ";,,...,,,.1.11, iw,r,·i ,,,,,,,,,,.,,.,,,,- ..,,. li lt'11dr ,.,,..,,,,,; ,r, /,r ,,,,,. Crrto, 11H urnro ,,,,,,,, r, u lo J;,,, "vi Jo11rrtl J., 1orllolr ,.,.,0,111,. ;}',!,~'~; ;:;, ;,."~;"/,:,:,;;,:,, I "'" ,•; ;/ .-J,.po,,, / ,,.,,,. F11110,l•:a du ,,,'f,rrJ i11 ""'"" /orf,.11111•. o,,,, ,,,,.,,1, ,.,,,,, ,,J ,,,,,. J, "'"· ,,,. "'" rii, ,,.oJolli J, 11 ///SET.- MORALE Bertoldo Comt lt belle donne ,mcht le g.attt uuno w,lo dtl •5.apont .:all.:aun Il biuuimarialt 11moriatioo eh r, il cuore contento In vendita In tutte le edicole a cent. 40 . ., ., I vo11,i denti aono b.lh • 10.ni.. e le gengive I Sapete eh• delle gengive deboli ed inerti portono olla Geng1v1te ed ollo Piorrea e lotolment• olio perdilo dei denb r ' Per goront1rv1 contro ogni ri.ctuo eon1ultote il vo1uo Oitnlnto ed odo~rote q11ot1d1onomente lo PASTA DENTIFRICIA GIIBS • S. R.•. 011e1to pollo. • 110.10.1pec1olrnent• 1tud1oto per pu,vemre quo11 tutte lo olle11on1 dello bocca 1 graue al Sodlorlelnolealo che con• tiene. 1t1rnolo lo re111ten10 dei teuuu e mantiene le gengive ,ode • !orta Lo PASTA DENTIFRICIA GJIIS • S.R. • ho 1opore grode•ollulmo, e 1b1oneo 1plend1domente , denll, Hn• 10 lederne lo unolto PASTA DENTIFRICIA GIBBS a baH di SODIORICINOLE~T~~-~ .
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