Londra, giugno. D'ISOLA di Giamaica, terra del rum e delle canne da zucchero, è in fermento. Gli inglesi ~i ~ -'-'"'J,~ impossessarOno di Giamaica alla metà del Seicento (ufficialmente, nel 16701 col trattato di Madrid), e i piantatori vi fecero affari d'oro. Gli affari sono andati bene fino a qualche anno fa. Poi i trusts dello zucchero hanno decretato che per mantenerne alto il prezzo bisognava diminuirne la produzione. Accadde così che i proprietari <li piantagioni della Giamaica si trovarono sulle braccia 20 mila tonnellate dì zucchero di più di quanto il sistema delle quote imposttJ dalla madrepatria permetteva lorn d: mettere sul mercato. Inoltre la repubblica di Cuba, che per ragioni misteriose di cartello vende all'Inghilterra più zucchero della Giamaica, aveva rimandato a Giamaica 6o.ooo giamaicani che vi lavoravano. E frattanto la popolazione nell'isola cresceva rapidamente, e in quindici anni era aumentata di un terLO, perché, nonostante i missionari protestanti, a Giamaica è cosa abituale per un uomo avere parecchie famiglie. Ma i missionari avevano insegnato ai negri della Giamaica a leggere e far di conto, e quando i negretti ebbero imparato a leggere i volumetti alt.1.• mente umanitari distribuiti dai democratici missionari, fecero alcune scoperte sconcertanti. Appresero, per escm• pio, che la schiavitù era stata abolita a Giamaica per decreto della Graziosa Regina Vittoria novant'anni fa, mentre tutti ricordavano d'essere ancora schiavi dieci anni prima. Colle regol~ di moltiplicazione il negretto si mise a conteggiare gli.enormi profitti fatti dal pi:mtatore bianco il quale gli pagava ·l'incredibile salario di uno scellino al mese. Nei volumetti il negretto scoperse un mondo nuovo, nel quale si 1•:trlava di salari minimi, di federazioni operaie, di scioperi, di diritto alla perequazione. Ma soprattutto lo colpì la parola « sfruttamento :t. Cominciò J!lora a pensare che v'era al mondo qualcosa di più d'una gaia camicia di cotone a righe e un nuovo fazzolctto di bandanna rcr la sua donna. E allora mi~e in atto quantb aveva imparato. Fece degli scioperi, poi una rivolta. Lrl rivolta è stata sed<tta con qu:ilche scarica di mitraglia e con la promessa del governatore di fare una distribuzione di terre ai negri. Una prom('~a vale meglio di una bastonata, e a rivoltarsi v'è ancora tempo domani. Ma intanto Londra ha dovuto OC· cuparsene alla Camera dei Comuni, e ric('lnoscere che queste rivolte di Giaw...1ca non erano de~li episodi passeggeri, ma scaturivano dalla protesta con• tro le sofferenze economiche e la mi- ,eria morale e sociale, e dal fatto che il regime di governo nell'isola di Giamaica è indegno dei nostri tempi. Le disgrazie non accadono mai sole, neanche a un impero; e gli incidenti di Giamaica sono accaduti proprio quando il ministero de11eColonie britanniche ~i accingeva a pubblicare un e libro azzurro » nel quale è esposta una situazione tutt'altro che allegra nelle colonie dell'impero britannico: nelle Barbados, nella Guiana, nell' Honduras, nella summenzionata Giamaica, a Trinidad, nelle jsolc Windward, nella Rhodesia Settentrionale. nella Ni. geria1 nella Costa d'Oro, a Ccylon, ad Hong Kong... Sono questi alcuni dei territori che, disseminati per tutta la terra. compongono l'impero coloniale britannico. fl quale, lo si noti, è cosa del tutto distinta dall'impero dei dominions britannici, perché questi sono vaste nazioni autonome, mentre le CO· Ionie cadono sotto l'amministrazione diretta della madrepatria. Ma pur lasciando fuori gli immensi dominions, l'impero coìoniale britannico copre una superficie di 2.400.000 Kmq. e in questo immenso territorio non è inclusa l'India, la quale è una dipendenza, e neanche i territori dei mandati i quali, dicono gli inglesi, non sono parte integr:1.lc dell'impero. Questo vastissimo impero coloniale è immensamente ricco di materie pri• mc: le isole Figi, la pcni')o)a della Ma• lesia, Giamaica, le Barbados, il Kenya, la Gambia, la Sierra Leone, la Nigeria e la Costa d'Oro abbondano di ricchezze minerali, animali e vegetali. Su questi 2.400.000 Kmq. non vivono che 50 mHioni cli abitanti, e in nessuno di quei paesi vi sono industrie o miniere che possano competere con qucJle dell'Inghilterra. Eppure il e li• bro azzurro» pubblicato dal ministero delle Colonie mostra che questo vasto impero coloniale è un giardino abbandonato. La relazione dice che tra il 1q36 e il '17 i prezzi delle maggiori esportazioni dai territori coloni3li erano saliti, in taluni casi, persino del 40 per cento, ma poi una crisi generale aveva colpito le colonie a causa del sistema di quote che controllano la produzione e la paralizzano. La diminuita richiesta di materie prime tropicali da parte degli Stati Uniti aveva avuto un effetto catastrofico, e poiché l'impero coloniale britannico dipendeva per la <;ua vita dal mercato ameri• cano, CSS(\ è ora boccheggiante. Ma il « libro azzurio » ci dice qualcosa ben più grave e più interessante : dice che il governo centrale per lo sviluppo di questo vastissimo impero coloniale spende soltanto la esigua somma di 750.000 sterline all'anno. 750.000 sterline per sviluppare e far progredire un impero coloniale di 2 milioni e mezzo di Kmq. e di 50 milioni d'abitanti! ti: vero che il cittadino inglese pema assai di rado al suo impero coloniale e ai 50 milioni di uomini che vivono nell'Africa, a Ceylon o nelle Indie Occidentali. Gli indigeni del Kenya si lamentano di venire derubati delle loro terre e tassati fino al dissangua• mento? L'Ufficio internazionale del Lavoro a Ginevra riceve relazioni che nei tenitori sotto il dominio coloniale britannico i ragazzi vengono mandati al lavoro ad un'età che ricorda il .cupo c~rdio dell'espansione industriale in Europa, o che l'emigrazione forzosa di africani dai loro territori a lontani centri minerari lascia centinaia di migliaia di famiglie e di bambini abbandonati nella miseria? Tutto questo rimane i~noto al grosso pubblico inglese, per il quale {politicanti di \Vestminster compresi) in un impero sul quale sventola la bandiera inglese tutto deve andare per il meglio : che se così non è,- comc hanno mostrato le rivolte della Giamaica, allora vuol dire che le colonie sono una seccatura, e quanto pri• ma saranno in grado di darsi un governo e fare da sé, tanto meglio per l'Inghilterra. Così pensavano, e scrivevano, anche gli uomini politici al tempo della re- ,e;ina Vittoria. Ma la ras~gna fatta dal e libro azzurro :t (con i curiosi esempi del divieto di esportazione di cacao dalla Costa d'Oro, o le restrizioni alla produzione dello· zucchero nella Giamaica) lascia l'impressione che questa grande eredità coloniale della Gran Bretagna sta diventano. , un peso trop· po gravoso per il popolo britannico. Dire impero coloniale è dire l'espansione dell'fnghiltcrra, il suo commer• cio d'oltremare e la sua supremazia industriale : ma questi tre fatti intimamente connessi non sono stati il risul• tato delle virtù di razza, né di alcuna speciale attitudine del popolo nell'arte del navigare e del mcrcatare. Nel medioevo la flotta britannica fu debole e i commerci esteri della Gran Brcta• gna insignificanti. L'e,;pansionc del- !'Inghilterra cominciò ·con l'apertura delle strade oceaniche. L'impero non era stato concepito secondo programmi preordinati. Fu la bandiera a seguire il commercio, non il commercio a seguire la bandiera. Come aveva detto Seeley, la Gran Bretagna ha conquistato mezzo il mondo in un momento di distrazione. Quan• do Elisabetta aveva cominciato a reIKPERO INGLESE • DONNE DI VANUA LEVU (ISOLE FIGI) gnare era pawita molt'acqua sotto i ponti dal tempo del concilio di Costanza nd 1414., allorché la Francia aveva disputato all' Jnghilterra il diritto di avere voce in Europa. Eppure sotto Elisabetta l'Inghilterra non aveva colonie, eccezione fatta della Terranova che era stata annessa sulla carta nel 1583. La scoperta dcli'America e l'arrivo di navi cariche di monete d'oro e d'ar"cnto fondava la fortuna dei grandi banchieri. Uno scrittore americano ha calcolato la ricchc-tza dei fiorentini Peruui, nel, 1300, a 800.000 dollari, dei .\1cdici nel 144-0 a 7 milioni e mezzo di dollari, e dei Fuggers nel 1546 a 40 milioni di dollari. I governi cominciarono 3llora a partecipare alla fonnazionc delle Chartcred Companies, che erano una mescolanza di imprese private e pubbliche. Tutte le maggiori nazioni ebbero le loro Chartered Compames. In Jnghil• terra i Merthant Advn,turers avevano ottenuto le loro patenti nel 1564, la Compagnia :\{uscovy nel , 566, i Compagni delle Jndie Orientali, che dove. vano commerciare con i paesi ad est della Sonda, nel 1579. Nel 1577 era stata formata la Compagnia del Ca• taio per trovare il passaggio della frontiera nord-occidentale; nel 158 t la Compagnia del Levante e Ttrtca ave• va ricevuto commissione di competere con le galere di Venezia; nel 1588 si formava la Compagnia dell'Africa, e infine nel 16oo riceveva il decreto la Compagnia delle Jndic. Nel 1579 Drakc, che stava circumnavigando il globo, era stato il primo a proclamare la sovranità britannica nel Nuovo Mondo. Era sbarcato sulla California e ave• va proposto di chiamare quella terra Nova Albion. Anche Drakc aveva, prima di ripartire, inchiodato una la• pide con scolpito il nome della regina e il giorno e l'anno del suo arrivo con e la spontanea donazìo11c della pro• vincia e del popolo alla Sua Graziosa Maestà :t E poi Humphrey Gilbert an• dava nella Terranova, e Raleigh mandava navi nella Virginia nel ,584 : pri. mi esperimenti di colonizzazioni poco incoraggianti, ma che avevano acceso J1immaginazionc popolare. Nel secolo XVTI alla moda delle scoperte e della conquista era succr• duto il metodo più prosaico della coloni7,iazione. Le colonie della Nuova Inghilterra furono il risultato del Puritanesimo, e la loro forma politica era stata detenninata dal desiderio di indipendenza religiosa, e molti degli emigrati, come i Pilgrim Fathtrs che erano fuggiti in Olanda nel 16o8 cd erano sùarcati at_Capo Cod nel 16201 avevano lasciato la loro terra per sfug. gire alle pcrsecu.zioni religiose. Nascevano così la Compagnia del Mas~- chusetts nel 16291 e poi New Haven, Maine e New l lamp~hire; Boston era fondata nel r6ao, Philadclphia, la capitale dello Stato quacchero della Pennsylvania, nel 1683, e Nuova Arnsterdam, che dove\·a poi mutare il suo nome in Nuova York, fu tolta agli OLwdr-si nel 1664. N,:,-11700 i Sctlftmrnt1 inglei;i già si stendevano da St Croix al Savannah per circa 1000 miglia da nord a sud. Non erano pc• nC'lrati all'interno più di un cento miglia; Rhode lsland e il Connecticut erano colonie che si governavano da sé; il Maryland e la Penmylvania erano sotto dei proprietari riconosciuti dalla Corona, e le restanti otto colo• nic erano governate da rappresentanti della Corona; ma era già cominciato il contrasto fra il nord, parte apricolo e parte industriale, e il sud eminente• mente agricolo e coltivato da i;chiavi. All'avvento di Giorgio I la popolazione della Nuova Inghilterra era inferiore ai centomila abitanti. :\Ifa già fin dalle origini le restrizioni commerciali, imposte nell'interesse della madrepatria, avevano soffocato le colonie. Una lcg~e del 166o imponeva che i prodotti maggiori delle colonie potevano c~i;crc sbarçati soltanto ai porti in~le~i; né le colonie potevano importare prod1.~. ti europei eccetto che su navi in~le~i e coloniali che fossero salpate da porti inglesi. Un'altra legge, del 1733, imponeva un::i:dogana sulle mcla~i;c importate dalle Indie Occidentali francesi, e un'altra proibiva alla Virginia di esportare il tabacco al continente europeo, sebbene poi per favorire la Virginia fosse stata proibita la coltivazione del tabacco in Jn. ghilterra. In tutte le dispute con la madrepatria i coloni americani usarono il linguaggio aspro e da legulei che da allora è sempre stato una tradizione delle negoziazioni fra l'America e l' fn. ghiltcrra. Ma i progetti di secessione non erano stati concreti fino a quando la pace del 1761 non ebbe allontanato il 1>ericolo della Francia. La guerra dei Sette Anni, così costosa, cr.1 stata essenzialmente una guerra per I'Arne• rica del Nord. La guerra di Sccessio• ne americana era cominciata con una campagna contro il tè. Boston, Nuova York e Philadelpbia ne avevano proibito la vendita; Boston aveva tappez• zato le strade (la pubblicità era già una ,pccialità americana fin dal 1773) con cartelloni che affermavano che il tè era la peggiore delle pesti, e infine una folla travestita da selvaggi aveva abbordato Je navi che venivano dall'Inghilterra con il prezioso carico dalle fndie Orientali, e lo aveva gettato in mare. Co~ì era cominciata la ribellione americana. I capi organizzarono un regno di terrore e cercarono di ottenere l'aiuto degli indiani. Gli in~lesì condussero la guerra di malavoglia, mentre in Inghilterra si levava per la prima volta un clamoroso partito antipatriottico, quella corrente che dovrva diventare tradiiionale, il partito che sostiene sempre le partì del ncmi• co. D'altra parte, era naturale che ali' Inghilterra ripugnasse combattere contro gente che in realtà discendeva dalla sua stessa gente. T generali man• dati in America si mostrarono campioni d'incompetenza. Ma la questione fu risolta da una coalizione europea contro l'Jnghilt<>rra: Lafayette metteva la sua spada al servizio dei rivoltosi americani perché egli era e persuadé que nuire à l'Angleterre c'est servir - oserai-je dir,: c'tst vt11ger? - ma Patrie». ~cl giugno 1779 anche la Spagna dichiarava guerra all'fnghilterra, e nell'anno seguente Russia, Danimarca, Olanda e Svezia aderivano alla « neutralità armata» che era una coalizione di ostilità passiva all'fnghilterra. La guerra americana diventava impossibile, e la Francia si era vendicata. Qualcuno dice che senza la stupidità politica dcli' lnghilterra sotto Gior- ~io II I le colonie americane sarebbero ancora politicamente unite all'fnghilterra. Ma è molto dubbio se qualsiasi concess:ione da parte del governo inglese avrebbe soddi~fatto l'amaro an• tagonismo delle genti della Nuova Inghilterra che si erano messe alla tcst.1 della ribellione. Anche dopo che eb• bcro vinto, gli americani vollero dare un colpo all'Inghilterra, mentre J'Jnghilterra combatteva per la- sua vita contro Napoleone. Senza la campagna di Russia è probabile che l'azione dc. gli americani nel 1821 sarebbe stata fa. tale all'Jnghilterra. Gli interessi dell'Inghilterra l'hanno sempre obbligata a trarre la spada contro qualsia')i potenza continentale che minacciasse di dominare tutta l'Europa i e nel ~ecolo XVI II vi era anch" una lotta politica tra il nuovo tipo di assolutismo (il Cesaropapismo) e il tipo di monarchia scmidemocratica che si consolidava in Inghilterra. La guerra di Successione spagnola cominciata nel I 702 era stata meno importante agli effetti imperiali della guerra dei Sette Anni finita nel 1763 ; ma in quella guerra furono combattute le campagne dell'India e dell'America. Il trattato di Utrecht assicurò all'Inghilterra tutta la Nuova Scozia compresa la Terranova, e Gibilterra. Con la pace di Parigi del t 763 non soltanto la NuO\•a Scozia fu assegnata all'Inghilterra, ma il Ca,udà con tutte le sue dipendenze l'isola di Capo Brcton e le ~1itrc iwl~ poste sul Golfo e sul fiume San Lorenzo. La Spagna cedeva la Florida e ricuperava l'Avana. Parecchie delle Isole Occidentali vennero date all'Inghilterra, e nell'Africa fu ceduta la Se~egambia. E si aggiungeva Pfndia. La guerra, finita disastrosamente nel 1783, costava invece non soltanto le colonie americane, ma Tobago e la S<-negambia che tornavano alla Francia. La guerra napoleonica differiva dalle guerre del '700 e del primo '800 perché si combatteva non più contro il Cesaropapismo ma contro la Rivolu7ione e una nuova forma di monarchia aperta all'ingegno e al genio. In termini di impero, le guerre contro Napoleone fruttarono, senza contare l'India le isole di S. Lucia, le Seychcllc"', ~l;uritius e ~1:alta, m~ntre gli alleati si vedevano portar via: la Spagna Trinidad; la Danimarca l'Heligo· J_and; l'Olanda Ceylon, la Guiana e_il Capo di Buona Speranza. La .rc~d1ta dello colonie amcncane er<l qumd1 se• guita dal formarsi di un nuovo impero, 111 parte come risuh~to d~ ci1•1quista? e in parte cavato agli ahn con meu1 cosiddetti pacifici. L'impero britannico quale noi lo cono~ciamo è quindi una formazione recente. La perdita dell'America a\ocva anche avuto un altro risultato, quello di far perdere un territorio su cui scaricare 1 rifiuti della delinquenza britannica. Gli Stati meridionali dell'America settentrionale erano stati usati a lungo per questo egregio sistema di colonizzazione profilattica. Perduti quei territori diventava necess..'lrio trovarne altri; ed ecco i viaggi di scoperta del. ca• pitano James Cook : scopre nel pnmo viaggio le coste della Nuova Zelanda e le coste meridionali dcli'Australia, e nel 1770 sbarca a Botany B.1y. Nd 1788 giungeva a Botany Bay il primo lotto di galeotti; e nel 1803 la Tasm;,. nia serviva allo stesso scopo. Il sistema acquista grande favore in Inghilterra perché risparmia la spesa di mantern:• re i galeotti; e in quella colonia mct· ton radice gli alberi genealogici dei futuri self-made men dell'Australia. Ma la manodopera a buon mercato era indispen~abile per lo sviluppo di quei nuovi territori, e i filosofi sostenevano che il e tipo criminale :t portava alle nuove terre una e mente aperta » che giovava tanto ai coloni quant0 alle terre. L'Australia fu presa, così per caso, in sci giorni, nel 1 788; e la penisola della Malesia, con tutte le sue ricche:zzc potenziali, fu presa su per giù alla stessa data; e l'Honduras fu tolto alla Spagna nel 1798. Sierra Leone fu fondata nel 1787, come colonia « filantropica :t di schiavi liberati. Ma dopo il 1850 comincia in I nghil• terra una curiosa tendenza. Prende radice• il pensiero politico che !e colonie sono un pcrn i il filantropismo antiimperialc auspica il giorno in cui l'ln• dia e tutte le colonie ~aranno tanto migliorate moralmente sotto l'illuminhmo ingie.-e da potersi governare da sé. Disracli nel 1872 doveva accusare il p::1nito liberale di incitare pertinacemente la disintegrazione dell'impero britannico. Stava di fatto che dopo la guerra di Crimea gli anti•imperiali ..ti avevano fatto strada, e s'erano ravvivati i sentimente di Joseph Hume, il quale nel 1823 aveva dichiarato in parlamento· che le colonie anziché accre• scere la forza di un paese ne aumentano la debolezza. Nel 186g e nel '70 la Nuova Zelanda doveva protestare a lord Granville per la politica d'abbandono delle colonie durante le guerre indigene, e la Nuova Zelanda parlò allora di staccarsi dall'irrtpero e ~ unir!i agli Stati Uniti 1 i quali a quel tempo volgevano occhi cupidi sulle isole Figi. 1-Ia le Figi furono aggiunte all'impero nel 1874. Il nuovo spirito imperjale si sviluppò tra l' 'So e il '901 sotto lord Durham e lord Ru~sell e lord Elgin, nipote del predone dell'Acropoli. li nuovo spirito d'orgoglio nell'impero fu stimolato da tre libri che ottennero tanta popolarità che parve avessero acceso un rogo di patriottismo che non attendesse al• tro che una miccia per divampare: l'EJpa,uio,ie del/'lnghilterra di sir John Secley, l'Ocea11a di froude e 1 pro• bl~mi dl'lla più grande Britan11ia di sir Charlcs Dilke. Nell' '87 fu convocata una conferenza coloniale come primo frutto del nuo\'o entmiasmo. f delegati australiani espressero la speranza che da quella data la politica coloniale \arc-bbe stata considerat.\ una politica imperiale; e quando la conferenza si radunò di nuovo nel 1894. non a Londra, ma ad Ottawa nel Canadà, apparve evidente che il legame imperiale era diventato forte. Fu formata una lega per la Federàzione im?('riale, e quando la terza conferenza si radunò a Londra nel 1 902 fu deciso che 'ìÌ r~1duna,se in avvenire ogni quattro anni e si chiama'ìse Confcrel17a imperiale. L'imperialismo culminò negli anni precedenti la guerra boera, ma ricevette da questa un colpo severo. Di• v('ntava chiaro che la guerra boera C'ra il primo assalto nella lotta fra l'Inghilterra e b Germania. Il due-Ilo ebbe l'assalto finale nella guerra del 19q.- i8, in quella grande guerra che si è detto fino alla nausea non essere st:ita combattuta per conquii;te territoriali: ma i risultati territoriali della grande guerra. furono molto favorevoli alla Gran Bretagna. lnfatti nel 1926 la super.ficic e la. popolazione dell'impero britannico erano le seguenti: Europa Asia Occ3nia Africa Am~rica • Miglia quad,alt 121.512 1.824.550 3.300.000 4.652.000 4.011.720 Popola(.ion, 48.000.000 333.000.000 8.000.000 50.000.000 l t.094.000 13.909. 782 450.094.000 Cifre che mostrano che i trattati di pace avevano ampliato l'impero britannico fino a coprire pià di un quarto della superficie abitabile della terra e contenere più di un quarto della sua popolazione totale. Il e libro azzurro » pubblicato ora dal ministero delle Colonie tratta soltanto dc:ll'impcro coloniale, os'ìia di una nona parte di questo smisurato territorio. Ma i mali che hanno colpito le colonie toccano an~ che i domi11ions, e attestano çhe quel disinteresse nell'impero, affermato dallo Humc e che aveva avuto nel Bcn- ~ham e in Cobdcn i suoi profeti, non e ancora cc~ato. C. M. FRANZERO
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