D TJ'O MESI erano già trascorsì dallo scoppio della guerra russo-giapponese, quando la '-quadra dcll'Ocear10 Pacifico, . comandata dall'ammiraglio Rozcstvcnski, salpò dal porto di Libau, sul Mar Baltico, e prc~ il largo per ignota dcstinaiionc. Sul Mar Giallo, PorH·\rthur resisteva ancora al blocco nipponico, ma l'esercito e la marina dello wr avevano subito rovesci su rovesci cd era indispensabile inviare rinforzi in Estremo Oriente. Queste trcntadùe vecchie e pesanti navi erano l'ultima risorsa dei russi e, dopo un viaggio lungo più del giro ciel mondo, dovevano finire sotto il tiro dei cannoni dell'ammiraglio Togo, a Tsmcima. Che la flotta dell'ammiraglio Rozestvcmki fosse nata sotto cattiva stella, si vide meno di otto giorni dopo la partenza da Libau, quando, il 22 ottobre 1904, poco dopo la mezzanotte, una delle navi russe aprì il fuoco al largo di Oogger Bank su una flottiglia di vapori da pesca inglesi scambiati, nella nebbia, per torpediniere giapponesi. Tutte le unità russe iniziarono un cannoneggiare furibondo contro gli inermi pescatori. Un vapore inglese affondò, altri furono più o meno danneg~iati. Dopo il cannoneggiamento, la flotta ru~a contin\.tò b. sua rotta fra i canti di ,z:ioiadei suoi marinai. Com'era da aspettarsi, l'indignazione dell'opinione pubblica inglese fu immediata e violenta. La Gran Bretagna era alleata col Giappone· e già in pessimi rapporti con la Russia1 che minacciava i possedimenti inglesi nelJ'lndia. L'incidente fu considerato come un'offesa alla bandiera britannica. Mentre in tutti i porti ingk,;i 'ìÌ spiegava un,1 febbrile preparazione militare nell'eventualità di una guerra, il governo richiese le scu'<e ufficiali, il risarcimento dei d1nni, la punizione dc-i colpevoli. La storia ha fatto luce su questo incidente. La verità è che quella sera1 a bordo delle corazzate russe, ufficiali e marinai avevano la vista annebbìata dall'alcool. A partiale discolpa del Rozestvenski si sa ora che, il giorno prima dell'incidente, egli aveva ricevuto dal servizio di spionaggio una informazione assai singolare: « Quattro tonx-diniere giapponesi, comperate in lnt(hiltcrra sotto il nome- di uno Stato 'neutro, poi stornate dalla loro destinazione fittizia e na~ostc in un fiordo della Norvegia, stanno in agguato aspet• tando che la squadra arrivi nel mare del Nord ... :,. La ~rvcglianza quindi era stata raddoppiata in prossimità del Dog~cr Bank, e il timore dell'imboscata aveva completamente suggestionato i •.1arinai. L'autore delle informazioni era ,;tato un agente dello spìonaggio, Micht'lc Hartin~ 1 il cui vero nome era Abraham I-lekkclmann 1 che per giusti• ficar,. il conto delle spese aveva invcn1,1to la incredibile storia che per pbc,, non trascinò la Ru,.sia e l'lni;thiltc-rr.1 in un conflitto armato. Pn alcuni giorni furono <t;Cambiatc-, da una parte e dall'altra, note minaccio~· e i ~iornali di Pietroburgo e di Londra polemizzarono con violenza. La Francia. tra le due- nazioni esaspcrnte, inutilmente tentò di far da mcdiatricr. La ,;ituazione del Quai- d'Orsay era a,;sai delicata e difficile: fin dal 1891 1 la repubblica era alleata delln Ru,.sia e solo ':rt<'rcè questa amicizia - poiché I' lng-hiltcrra era chiusa nel suo e splendido isolaménto > - aveva potuto rc,(!gcre all'antagonismo della Triplice Alleanza, cd evitare <li ess.ere la- • sciata sola alla mercè dei vincitori di Sedan. ~la proprio in qucll';mno, il ministro Delcassé era riuscito a concludere anche con la Gran Bretagna un trattato d'amicizia: era il blocco delle pou·nze occidentali. l'intesa cordiale d:i tanto tempo vaghcg~i:na. Per .-.congiurar<' il pericolo di un;t (tui'rra, si riu,;cì a far proporre dallo 1ar che la <1uistionc, nella quale- era ormai imp<'gnato il prPstigio dei due paco;i, fosse rimessa ad unJ commi,,.ione di arbi. trato internazionale. Proprio il ~iorno avanti a quello in cui lo zar :'\icola fJ doveva·confrrir<' la soluzione- della vertenza per l'incidente del Do~gcr Bank alla commi,;. sione d'inchic-Ha, il 27 ottobre 1904, Gu~lielmo fl gli offrì la po,sibilità di un'alleanza con la Germania. L'orirntamcnto antibritanniro della loro politica doveva rendere ~1gcvolela conclu1.ionc di un'amicizia difrn..,iva che si r<·gg<'S'iCsu '°lid<' ba..i. Il tc-1,.gramma. che Willy inviò a Xickr (co,ì si \"<'7zcg~iavano i due ~<wrani 1..ullapossibilità chr l'Inghilterra dichiara,;<;<' la guerra alla Rll'i..,ia merita rifl<•,,;iom·: « ... Il ri'iultato finalt- di una -.imile mi~ naccia di ~ucrra "arebbc ìa completa immobilità della tua flotta ... La Rmsi:i. e l,1 Gcrm,mia devono proceder<' di comun<' accordo innanzi .t qn<·,ta minaccia 1 ed entrambe dovrebbero ricord:tn· all.1 Francia. tua allrata. i doveri c hf' le incombono dopo il tr;1ttato di allcall?,1.. :'\on è: 1><>,.,ibile che la Francia -.,j rifiuti, davanti a quc- '-t0 invito, di ad<'mpicrr ai ~uoi obhlighi inconte-.,t~,bili ,·c-,,o la sua all<'at;t. Co,ì noi formcrf•mo l'unione- potent<' delle• tre più forti Poten1c- continrntali, e, prima di attaccarla, il gruppo anglogiapponese sarebbe costretto a riflettere ... :,. Nello spirito di questa offerta, chiarita. poi dall'ambasciatore te• desco a Pietroburgo, si vedeva la fcnna intenzione della Germania di prestar soccorso alla Russia nel caso che l'Inghilterra si fosse decisa ad intervenire miliwrmcntc nel conflitto. M=' h proposta era scaltra perché si fondava su un piano inconfessato. O che la Francia accedesse alla nuova alleanza rus,;o. tedesca e CO'ltituis'IC il blocco vagheg. giato dalle potenze continentali in antitesi a quello delle potenze in'<ulari (il che era difficile); o che la Russia si distaccasse dalla Francia e spezz.."\ssecosì il trattato della Duplice Alleanza (il che aveva maggiori probabilità). era "-Cmprequc-'ìto,per Guglielmo J l1 il modo di 1;congiurnrc l"i"ùla.mcnto cd evitare l'accerchiamento da lui temuto. La ri-.posta di .\'icky non si fece aspettare. « Io condivido completamente il tuo malcontento per la rondotta del· l' J nghilterra... È tempo di mettervi fine. L'unico mczto per riuxirvi, come tu dici, <;arcbhe che la Germania, la Russia e la Francia giungessero ad un accordo p<'r abbattere la prec;unzione cl'insolcnn anglo-giappone,r. Traccia per mc, ti prego, un progetto di accordo c;uquc ..t.e ba~i. Quando la Ru~"ia lo avrà accettato, la Francia dovrà unirsi alLl sua alleata. Questo piano mi è SfK'"SO venuto in mente-. E"so darà la pace e b tranquillità al mondo intero ... >. Il Kaiser inviò subito il progetto richiesto, ma, mentre la trattative tra i due monarchi si venivano wol~cndo tra una fitta corri~pondenza che durò fino al ~atalc del 1904, l'incidente anglorU'-S0perdette la 'ìua ~ravità. Nicola Il rifkttè seriamente al passo che stava per compiere, e per qualche temp1.l, f or...t· con la speranza di una più proficua intc~a con la Francia e l'ln1!hilterra, rrsi-.tè all'offerta ted(•sca. •Più tardi, però1 gli avvC'nimrnti del mae;gio 1qo5 e la disfatta della flotta ru,,.a a Tsuscima. fecero profiklrc la necessità impellente di C'Oncludrre b pace col Giappone attrnver~ la mrdiazione dc-I prc-~idrntc degli Stati Uniti. In una sua lettera d<'l 3 giu~no :ilio :rar, Guglielmo I I si offrì di sollccita1e lui stesw la pacifica cd amich<'vole intromi,;sionc di Teodoro Roo,cvclt. In seguito. poiché Londr:l sembrava non ro~,e disposta ad allentare i ~uoi rapporti con Tokio, e poiché occorreva procacciar ..i un'alleata pi\1 'ìirura della Francia, ormai ,;emprt· più leg~1taall'Ine;hilt(•rra., :'-l'icola Il aderì ad incontr,ir,i col Kai-.c-r.Guglielmo farcva un:t croc:iC'r,1nel mare del Nord con il 'ìU0famo,o Jochl. l'JlohN1- ~olleni, e rn~.e:crì subito chC' l'intC'n.ri-.ta dovc,,c avvC'nirc in un porto d(•lb Fin• l:rndia, a BjO, k0, piccola isola. del ~olfo di Botnia. L'incontro avvenne il mattino del '2'.3 luglio 1905. L·Jaclit drllo ;,jr, la Stello polo.11•, çalò le ancore acçanto a quel• lo dr! Kai,cr cd acço)<t;(l''illu,trc mpit<' \tr.lni<-ro: e Lo 7:\r mi ha g<•ttato k hr.accia al collo e mi ha stretto a "é >. ,cri,,r ~uhito dopo Guc:lidmo 11 al RUlow; « "emhra\'a che- io fo-.'ìi ~uo fr.it<'llo e non ce...,.,;1\'adi ~uardarmi con offhi eh<" ri"c'Ll\'ano l.t gr,1titudinr f' l.1 gioia ... Tutto il ~<:tuito e,a di una ro,.-di,ilità chi· non a\(•,·o m;1i \'i\to. Subito dopo lo zar mi prc-"eda parte e mi disse ch'era impaziente di discutere a fondo la questione. Accendemmo le sigarette e entrammo in medias res... :.. 11 giorno seguente, dopo una colazione offerta sull'Hohen{ollern, Guglielmo si recò ·nuovamente sulla Stella polare. Aveva in tasca il progetto del trattato. Il còmpito, come si rileva c;crn. prc- dalla lettera al lli.ilow, gli fu facilitato in maniera imprevista dallo stesso I','icola J I : « Subito ho capito che lo zar si sentiva profond.imentc offeso dall'atteggiamento della Francia per l'affare dc-I Ooggcr Bank... :;\-li disse che i francesi si erano condotti da bric. coni, che i suoi alleati lo avevano lasciato nei guai per ordine dcli' r nghilterra ... Allora compre"i che il momento era giunto: "Che cosa ne diresti se noi concludc-~simo un piccolo accordo? L'inverno scono ne- a.bbiamo già parlato". " Ah, sì! 1 certo, mc ne ricordo bc-ni,simo, ma ho dimenticato purtroppo le clau<:ele del documento. I?. un vero peccato che non l'abbia portato qui''- 11 Ma io ne ho una copia. e, proprio per caso, l'ho in tac;ca". Lo zar mi prese per un braccio e lasciam• mo la ,;ala da pranzo. Mi condusse nella cabina di suo padre e immediatamente chime egli stesso la porta: ,. Fammelo vedere, ti prego", e nei suoi occhi di sognàtore aveva comeuna scintilla. Io cavai la busta dalla mia ta5ca e spiegai la carta sulla scrivania di Alessandro I[ I. Egli rilesse il te~to un volta, due volte, tre volte, cd io intanto rivolg<'vo a Dio una preghiera perché E~li fosse in quel• l'ora al nO'ìtro fianco... D'improvviso risuonò ia voce dello zar: " È proprio eccellente. Sono d'accordo". Il mio cuore battè così fort<: che potei sentirlo: mi ripresi subito e dissi, senza avrr l'aria di insistere: "Non ti piacercblx- di firmarlo? Sarcbhc un ben grazioso ricordo della nostra intervi- <;ta ::.. An<'ora una volta egli rilc!>seil foglio. Aprii il calamaio. gli tl·si la penna, cd egli con mano sicura firmò. Così il mattino del 24 luglio 1905, a Bi0rk0, vi è ~tata una wolta decisiva della storia d'Europ;:t. Ch<' la bontà di Dio ne "ia rin~raziata. ! Ciò è c;tato un gran sollievo per la mia cara Patria, infine liberata dalla spaventevole' 11tretta drlb tenaglia franco-rmsn ... >. Il trattato di Bj0rk0 è uno dei documenti diplomatici pili sin~olari. Giuridicamente- c,so avrva ~.1.f<t;O valore perché non controfinnato dai ri,;pcttivi mini,,,tri df'gli Esteri e non munito dei sug~<:lli di prammatica: poteva esc;cre dunque una sorta di pauo p<'r,onalc tra i due imperatori. ~1ai si era dato 1x-rò il C:l<t;0che un patto privato sug- ~(')la'<\Ci-mpc-~ni di 1.1le importan:ra, e l'accordo di Bj0rk0 era nd suo spirito, pur(•. un patto di gravità ecc<',ion;i\(' 1 una vera e propria alleanza. I quattro articoli di cui e~w <'ra compo,;;to <'rano lcttcralmcnt<· ct,ì concepiti: « 1° ~cl ca"o che- uno dei due- Imperi sia attaccato da una Potrnza rurop<'a, il "uo alleato Io aiuterà in Europa con tuttc1<"sue fon:c di terra e di mare. 2• LcAlt<' Parti contraenti si impegnano a non condudere pace "<'parata con alcun avvrr,ario comune. 3° Il pre\f'nte trattato rntrc-rà in ,·ic:-ore apprnn la pan· tr;, l..t Ru,.'iia e il Giappone sarà conclusa e resterà valido finché es'ìo non 'ìarà denunciato con un anno di anti~ ci1>0.4• L'Imperatore di tutte le Ruc;sie, do1>0 l'entrata in vigore del prtsente ·trattato, farà i pa'-si ncces~ari per rendere noto questo accordo alla Francia cd invitarla ad aderirvi come alleata >. L'impegno, d'altra parte, si basava su un equivoco solenne-. Come la Francia poteva aderire ad un accordo sif• fatto se tutta quanta la sua politica si svolgeva, da oltre un trentcnnio 1 in funzione- antitedesca? Kon era stato proprio per salva~uardarsi dal pericolo d'oltre Reno che la Francia si era alleata alla Ru'<sia circa quindici anni avanti, e, transigendo su tante questioni di interesse particolare, aveva l'anno prima posto \(' basi della nuova amicizia an~lo-francesc? I rnpporti tra la Francia e la Germania, nonché migliorare, in quel tempo, ave-vano continu:1.,10a peggiorare. Si era in piena crisi marocchina, e lo sbarco di Guglielmo J I a Tangeri. il 31 mar1,o dl'I 1905, era ,tato comeun guanto di sfida g-<'ttnto alla Repubblica. t vero che- il ritiro drll'intr:1nsigcnte Delcas~é- ave,·a <;gornbrato la <ttrada da molti ostacoli. ~{a ciò era stata un'effimera vittoria. non tale certo da prrnwttcrc che i due paesi rivali giun~rssc-ro ad un tratt.110 di amici.,ia. In effetti, !"articolo 4 dell'accordo di Bj0rk0 \·olrva C-<\'iC-prr<r" Guglie-Imo J T una mo,.~a ;i<,tut;\ prr evit:irc l'alb.rrnc che- c('rto ,;archhc ~orto "e non ~i fo....,r fatto menzione della Francia nel testo. Ma è inconcepibile che egli pensasse, dato questo stato di fatto, ad un accordo con la Francia. Egli voleva irretire il suo caro Xicky, ,·oleva im• pegnarc la Russia con un trattato di amicizia e usava perciò tutte le blandizie possibili. Non è stato messo ancora sufficientemente in rilievo questo significato dell'accordo di Bj0rk0: ma credo che in ciò consista il segreto del passo tedesco. Altrimenti è impo,.sibile inquadrare l'episodio nella storia della diplomazia europea dell'anteguerra e comprendere b. cosiddett:1 logica della politica gugliclmina. Ma la storia di questo trattato, concluso in forma così originale, è quasi più interessante per le sue conseguenze diplomatiche e per i suoi contraccolpi politici che per se stessa. Ciò che accadde dopo mostra la strana. psicologia dei due firmatari cd è1 per la comprensione della forma met1lis dei due uomini, assai significativo. Un episodio rivela e illumina la curiosa mentalità di Guglielmo II. Sulla minuta del trattato, che gli era stata inviata dal suo ministero degli Esteri, it Kaiser aveva creduto di aggiungere all'art. ,• le due parole « ... in Europa > in modo che esso veniva ad essere così concepito: « Nel caso che uno dei due Imperi sia attaccato da una Potenza europea, il suo alleato lo aiuterà j,i Europa con tutte le sue forze di terra e di mare>. Le due parole aggiunte da Guglielmo davano alla Gennania il vantaggio di risparmiarle qualsiasi obbligo di venire in soccorso dell:1 Russia sulle frontiere dell'India e in Estremo Oriente, regioni ove era più possibile che accade,.c;eun con0itto con l'Inghilterra. :Ma la modifica non piacque al Ri.ilowche da Berlino protestò, blaterò, minacciò di dimettersi. Guglielmo fu CO'iÌ soon. volto da questa imprevist:t. complica1ione che scri"se subito allo z:\r di tornare sul tc~to del documento e variarlo. Intanto. l'11 agosto, supplicava il 6U0 mini~tro con termini che mostrano quanto imtabile e debole fosse il suo carattere: « Voi dite che la situazione in seguito al trattato con le parole in Europa sia diventata co1;ì seria da non J>Oten.rifar a..,1;umcrc alcuna responsabilità; davanti a chi? E nello stesso tempo credete di poter a">sumcre la rc-spons.1bilità davanti a Dio, e nella situa;-ione particolarmente acuta e grave, di abbandonare il vostro Imperatore ... il vostro amico più fedele!? No, caro Bi.ilow, questo non lo foretc né a mc né a voi. Noi siamo stati entrambi designati da Dio, e creati l'uno per l'altro, pc) còmpito di lavorare e operare per la no.,.tra cara Patria ... La vostra persona ha per mc ... centomila \'Olte più valore di tutti i trattati del mondo. lo ho fatto immcdintamrnte dei pa.,~i pre'<'-0lo z.1r prr• ché attuti..,ca o dimini quc,.te due parole ... No, caro amico, voi non pott•tc e non don·te ahb,rndonarmi. .. Vo~tro fedele a.mico, Gugli('lmo. - P. S. Tl·kgrafatrm1 dopo qur,ta lettera: nll ri,e.ht: io ~aprò che ,·oi rimanei('. Altrimenti la matt..ina dopo l'arrivo delle vostre dimissioni il vostro Kaiser non sarebbe più in vita. Pensate dunque alla mia povera moglie ed ai miei figli!... >. :Vleno drammatiche, ma più gravi, furono le conseguenze dell'accordo in Russia. Nel testo del primo trattato, proposto nell'inverno del 1904 da Guglielmo a Nicola II, non vi era alcun accenno alle questioni contemplate nell'art. 4. Ora 1 essendo già la Russia legata alla Francia dalla Duplice Alleanza, poteva il nuovo patto sussistere come patto europeo senza l'adesione fonnale della Francia? Aveva lo 1ar il diritto di assumere due impegni indipendenti su questioni che riguardavano il medesimo scacchiere politico? L'accordo, concluso a bordo della Stella polare, trovò quindi l'opposizione del partito che si raccoglieva intorno al francofilo granduca Nicola Nicolaievic, e quella, assai ferma, dello stesso mi• nistro degli Esteri russo, conte Lansdorff. In un drammatico consiglio notturno 1 lo zar comprese la manovra che l'accordo di Bj0rk0 significava ai dan• ni della Russia e finì per cedere ai consigli dei suoi collaboratori. Nei primi .~iorni di ottobre, approfittando di quanto era accaduto fra Guglielmo e Bi.ilow. chiese anch'egli una revisione del trattato nel caso che la Francia ave~se rifiutato di aderirvi. Poiché il Kaiser accettò di ritornare sulla que• stione, il 1 o novembre lo zar proJ)OSC un'aggiunta nella quale si stipulava che il patto non avrebbe avuto nessun va- "lore nel caso di un conflitto con la Francia. e che gli obblighi precedenti della Russia verso quest'ultima Potenza sarebbero rimasti in vigore, orivilcgiatamente, fino al momento in cui fosse Possibile stabilire un'intesa a tre. Era questo un modo, se non di denunciare l'accordo, di limitarlo fortemente. Venne i:,oi la conferenz.'l di Algeciras e la crisi marocchina fu risolta proprio al contrario di come Guglie!. mo sperava. L'ulteriore peg~ioramento dei rapporti franco-tedeschi superò virtualmente anche l'accordo di Bj0rk0 e di esso non si parlò più. L'accordo tra la Rus~ia e l'Inghilterra di due anni dopo. la crisi bosniaca e le guer• re balcaniche, resero poi incolmabile l'abisso che divideva l'impero dello zar d:u!li imperi centrali. Nello studio delle origini della guerra mondiale, quella che è stata definita la « tragicommedia > di Bj0rk0 ha intcres~ato notevolmente ~li storici, mossi però più da un interesse psicol~ico che da un vero interesse storico-politico. Ma non bisogna soffermarsi soltanto innanzi a.~li aspetti contingenti di quell'avventura. Da quella « tragicommedia> si possono ri-;avare alcuni utili am~ maestramenti e considerazioni attuali. Come abbiamo detto1 il tentativo di Guglie-Imo II per distaccare la Francia e la Ru,;sia era assurdo. Bismarc.k ave• va scritto molti anni prima: « Un'al• leanza tra la Francia e la Russia è naturale : per la loro situazione geografi• ca e per le loro mire. esse sono, tra le j.!randi Potenze, quelle che hanno il minor numero di clementi antagoni. stici. Non hanno interessi che si tro• vino necessariamente in collisione ... Se un'allcan1,a franco.russa si venisse a concludere, io sono convinto che i1l una lotta contro di essa noi, soli, SOC• combcrcmmo ... ». La Duplice Alleanza era dunque una ineluttabile fatalità storica. D'altra parte, nrl sistema della Triplice Alleanza, l'ltalia era storicamente destinata ad avere una funzione essenziale. Quest:l giovane Potenza, nella concezione ~c-nialc del Bismarck, doveva essere nel Mediter• raneo il necessario contrappeso delle forze- antigcrrnaniche in modo d~ controbilanciarle e mantenere l'equilibrio. Con l'ìnt!resso dell'Italia nell'Alleanza, ai tempi di Bismarck, si stabilisce tra Berlino e Roma quella politica verticale che rese per tanti anni la Triplice uno strumento difensivo formidabile. Era la coalizione della f.on:a ~ermanica e della forza romana: l'Italia por• tava al blocco. oltre la sua forza non trn.;.curabile. il contributo inestimabile dc-Ila sua tradizionale amicizia con l'Inghilterra. che, con'<Olidata dalla dichiarazione filobri tann!ca dell"82 e dalla co1wenzioi1eìtalo-in~le1;edcll"87, po• ncva la Gran Bretagna in una posi1ione fianchcf!giatricc del sistema triplicistico. Fino a quando questa Intesa implicita tra la Triplice e l'Inghilterra era rimasta in atto. si era avuto il periodo più florido del sistema bismarckiano. Allontanato nel 18qo il « Cancelliere di frrro >. che cosa fecC' Guglirlmo? Procurò che la naturale allean1..a franco-ru,sa si concludc.,se e non pensò a comervar,;i l'allcanta dell'Italia. che era altrcc;Ì naturale, e la conseguente ami• cizia ing-le,;cdc-li'lt:i.lia. Gup;lielmo dett(' invece all"ltalia una funzione ancillare e laVorò ad alienar.:ela così come, dal famoso telegramma al Kru~er in poi. lavorò ad alienarsi l'amicizia brit~rnnica. Ciò ,;;piega la rotazione dcli' Italia ;li di fuori dell'orbita della Triplice, i "uoi accordi mediterranei dC'I 1900 e del 1902 con Francia e In- ~hiltc-rra, e la succcc;sivapolitica di accostamento alle- potenze occid1.·ntali. Il segreto del fallimento di Ilj0rk0 è riposto, dunque, nell'errore di orienta• m<•nto di tutta la diplomazia guglielmina, ed è p<'rciò nel tempo stesso il l;('g-rc-todd falliml·nto generale della politica del Kai">er. Fallito con Bj0rk0 il tentativo di l:n'alleanza ambi~ua e anfibia. Guglielmo si trovò ad aver perduto :rnche quella amicizia che rr<t più n:1turalc e rim:uc- isolato. Co,;.ì. al mornc-nto del conflitto. mancò alla Germania Qu<-ll'appo~~io che forse le anehhc dato l,1 , ittoria. DOMENICO ERCOLANl
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==