Omnibus - anno II - n.22 - 28 maggio 1938

VEOORU LONDB.A1 LA BOTTEGA DEL ROBIVEOORI NELLO BOOMPA.B.80 VICOLO DELLA ORIESA VE00RIA L0NDB.!1 IL "CAB" VECCHIA LOli'DRA1 SUONATORI AMBULANTI [D Q IA ZIBDBA [!)~ l!)l !U1~1Jj ~ E Gustavo Dor~ deve considerarsi un ~ grande illuuratorc, non ~ per le sue formicolanti e smisurate composi2.ioni fantastiche, cosl languidamente monotone nel loro sforzo di grandiloqucn:r.a, ma per le vignette e le tavole ispirate dallo spct• tacolo rt-alc della Londra vittoriaM. London, A Pilgn·mag~, pubblicato nel 187'2, con illustrazioni di Doré e testo (insignificante) di Blanchard Jcrrold, t un grosso voiumc in-folio, repellente d'aspetto; ma, sorvolando certi convenzionali quadri della Londra elegante, guardate se nell'illustrare gli aspetti delle officine e dei bassifondi il Doré non abbia vera.mente e ,•isto > quell'inferno che tutta la poesia dantesca non era riuscita a evocare dinanU ai suoi occhi. Quella volgarizza,:ione di effetti rcmbrandtiani a cui mirava il Doré, la Londra dei poveri gliela offriva bell'e scodellata: baluginanti luci in tuguri, mostruosi attrcz:- zi intravisti nella penombra, case cadenti e folle cenciose, soprattutto quella qualità di e sfilacciato > nelle cose e nelle persone di cui il Doré andavo. ghiotto, erano la realtà quotidiana di Londra. Questa era la Londra del più fosco periodo dell'e1à industriale: una clas.se povera, sµ<=ssodi recente inurbata, che non aveva ancora puso contalto con la natura e gl'istinti gagliardi e selvaggi; un'industria gio\•ane, ebbra del campo illimitato scoperto appena, tutta tesa nt:llo .sfruttamento massimo del materiale umano; una città il cui so1tosuolo er:a infetto da milioni di metri cubi di rifiuti in putrefazione: come da tali circostanze non scoppiasse una rivolta o un'epidemia di proporzioni apocalittiche, sembra un miracolo. Dickens ci aiuta a spiegare il miracolo. Come si giunge dalle classi povert: rappresentateci negli acquerelli del Rowlandson al principio dell'Ottocento, piene di turbolenza e di fcrini1à - gente che beveva forte, picchiava forte, e faee,,a all'amore focosamente (la gente, diciam pure, da cui si reclutavano i soldati che conquistarono un impero} - come si giunge da questa umanità non lontana da quella dipintaci dal Chaucer, alle biondastre, anemiche, lepide folle laburiste d'oggi? Leggete Dickens: certo le simpatie del romanziere vanno ai poveri, agli oppressi, ed esli finisce, senza quasi accorgersene, per scri\•ere un fiero atto d'accusa con1ro la società borghese dal cui seno era uscito: ma i romanzi di Diclcens non sono neppure rivoluzionari. Non gli sfugge che la filantropia e il moralismo sono le armi adoperate per addomesticare e rendere innocue le classi basse, che la Società per la Soppressione del Vizio si occupa solo dei vizi dei poveri. Ma l'indignazione si risolve in h11mour, e t1na rosea Provvidenza giunge a buon punto a operare il salvataggio del trovatello caduto nei bassifondi, e, attraverso una, di quelle improbabili catent: d'agnizioni e di peripezie che formavano la macchina indi~pensabile dei roman. zicri ottocentt:schi, siano essi Hugo, Dickens, o soltanto Soulié, riesce a depositarlo, intatto fiore, in seno alla soffice zolla natla, la borghesia benpensante e benestante. Olivcr Twist, David Copperficld, sono eminentemente ,uputable. 1 social workus, dal canto loro, sorvt'gli:ando i poveri a domicilio. inculcavano codesto ideale: esst:re ,espeetable. La kermesse di Rowlandson scompare, e nell'Inferno fedelmente riprodotto da Doré si insedia a poco a poco la dea Rispetiabilità. Le prime fotografie ci conservano qualche documento d'un gagliardo proletariato in procinto di mansucfarsi. C'è ancora carattere in certe teste; gl'indi\'idui, anche se indossano abiti borghesi di seconda mano, rruste marsine, tubini ammaccati, han qual• che traccia del fiero contegno del 1ueu.ic. Oggi i grandi magazzini producono abiti e: decenti > cd economici anche pei poveri ; il vestire, la morale, gl'ideali Gorghesi, sono accessibili al minuto e a prezzi imbattibili. Le classi basse bevono con più moderazione, ranno all'amore con cautela e conservano apparenze r,s/,et:table: il tè e il laburismo le hanno civilizzate. Questo non toglie che ci siano atfcora oggi nelle città ingles; quartieri squallidi, d'uno squallore mortificato e decentuuo, im·cce che rivoltante e vivo d'una sua orribile vita. Un Doré, credo, non ci troverebbe più il fatto .suo. MARIO PRAZ VEOOHIA LONDRA I TIPI DI BEVITORI REDUOI DALLA OUERR~ DI CRIMEA VECCHIA LONDRA1 L'lll.PAOLUTORE DI 8EOOIOLE VECCHIA LONDRA.i OUOINA EOONOXIOA NÈL VICOLO DRURY

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