Omnibus - anno II - n.21 - 21 maggio 1938

(CONTlNUAZ. DAI NUMERI PRECEDENTI) l't., ,~ OGLIO che sia fatto prima del ~. ~,.'.f mio ritorno, intesi? > disse Gra- ~ ~ zia alzandosi dal tavolo. e Non c-J';@~ cambierai idea, eh? >. « Ti pare ! > la rassicurò Michele. « E tu non spendere più di quanto sci proprio costretta>. Salutandolo con un sorriso, Grazia u,cì dal ristorante. Michele continuò a sorseggi:i.rc il caffè con gli occhi sul giornale. Erano a Chicago da una settimana. V!'nuto direttamente dal nord a raccogliere. i frutti della sua vittoria. sull'olandcsc 1 Michele si esibiva in un grande teatro di \•arietà. Due settimane le aveva occupate a imparare il suo numero, che consisteva in un'esibizione gi11na~tica, con dicci minuti di monologo ,ullc v;'lric perfezioni di Michele Kelly. Ed ora, due volte a1 giorno, il botteghino del Madison Theatcr rimandava folle di scontenti. Finita la colazione e letto il giornale1 Michele andò nell'atrio e chiese la sua chiave. Poi fece cenno a un fatto• rino che da qualche momento sperava quell'onore. « Trovami Halcy, Tom Haley >, disse M_ichcle 1 « e digli di salire in camera mia>. « Sis~ignorc, signor Kclly >, rispose il raga7.7.oprecipitandosi .. Michele era affacciato alla sua fine~ stra al sesto piano1 quando Tommy entrò. « Che vuoi? > chiese il manager. Ci fu una pama prima chl' Michele rispondesse. « t-Ialcy >, dis~ infine, « il venticinque per cento è un sacco di denaro ». , Avrei dovuto immaginannelo, eh? > replicò Tom. « Non capisco perché credi di meritartelo. Non vedo perché dovresti vaJ('rC tanto denaro, per me >. « Be' >, disse Tomrny, « non m'aspct• tavo certo un discorso ~imilc. Ti credevo anzi contento del nostro patto. Non vado a caccia di complimenti, ma non vedo chi avrebbe fatto f)<'r te quel che ho fatto io>. e Ma sì, certo>, ribattè il campione. « Hai fatto molto per mc, a Philly. E ti ho anche ben pagato, no?>. e Non mi lamento. Ma, comunque, i grossi guadagni debbono ancora vtnire. E senza di mc, non ci saresti così vicino, ora >. e Sarei riuscito egualmente, non te• mere >, disse :\-fichelc. e Chi è stato ad assestare quel sinistro all'olandese, tu od io?>. « Tu, va bene, ma non san!'~ti stato nel ring con l'olandese se io non ti avessi guidato bene>. « Be', questa è una discussione inutile. Veniamo al sodo: tu, per mc, non vali il venticinque per cento, ora, e quel che guadagnerò fra ,uno o due anni non c'entra affatto>. e Non c'entra? fo dirci che c'entra moltissimo>. « Br', io dico di no, e basta>. « Senti, Michele>, diso;c Tommy, « ero crrto di trattarti onestamente, ma se non lo credi, fammi tu una propo'lth. -che credi onesta. Non voglio che nc5suno mi dia dello 'ìfruttatore. Mct• tiamo Ja faccenda su un piano com• m<'rcial.c: finnami un contratto. Dimmi una cifra1 su >- « lo non dico cifre >1 rispose Michele, « dico ,oltanto eh(• il venticinque !~i; ~~nto è troppo. Tu quanto vorrc- « 11 venti è troppo? >. « P.. troppo >. di<:scMichele. « Che cosa non è troppo? >. « Be', Halcy1 è meglio parlar chia• ro. Non c'è nicntC' clw non sia tronpo >. .- Vuol dire che non mi vuoi per ncs• suna cifra? >. «Già». Dopo un minuto dì silenzio Torn llalcy andò verso la porta: « J\-fichelc>, disse con voce tremante, « tu 3tai facendo un grosw trror<', ragazzo. Non puoi impuncmcnt<' buttare a mare i tuoi vecchi amici. Qucl1:-i donnaccia ti rovinerà>. Michele balzò in piedi. «Chiudi il becco», tempestava. «Esci di qui prima che non ti debbano portar via! Mi hai sfruttato abbastanza. Non nominare pili la mia raga1.1.ae il resto, o avrai quello che è toccato all'olandese. Fila!>. E Tommy Halcy, che non av<'va dimenticato la faccia dell'olandr~ ah. battuto, filò via. Grazia, arrivata poco dopo, po~ i suoi numerosi pacchetti e scduta~i sul bracciuolo della poltrona di Michele: e Be'? > chiese. e Be'>, di$SCMichele. « mc ne sono ~b.1razz.1to>. e Evviva >, fece Gra1ia. e Ed ora quel venticinque per ccmo puoi dar!o a mc :t. e Oltre il settantacinque che già ti prendi ». e Non e,;scrc avaro, :1morc. Non sr-i bello quando ti arrabbi>. « Non è :iffar mio cs~er bello>, brontolò Michele. « A,pctta a vedere come sarò b('lla io con l'abito che mi sono comprata o,:r~i! >. 11•••In un luoo11tJ'(d) i cai non fectro par()!&i gioruU ... " Mìchclc guardò i pacchi sul tavolo. « Ecco il venticinque. per eroto di Haley >, disse, « con la giunta >. Il campione non rimase a lungo senza ma11ager. Il succcs<:Orcdi Halcy fa nientedimeno Jcmme Harris 1 famoso i~prcsario di varietà. Il contratto 1 che accordava a 1-larris il venticinque per cento dei guadagni di Yl:ichcle1 fu finnato a Detroit, una settimana. dopo il congedo di Halcy. Ci vollero esattamente sei giorni a Michele per capin.· che un pugile, come un attore popolare, non può fare a meno di un uomo che parli 1 pensi e agisca nel suo interesse. Sulle prime Grazia si mostrò ostile al nuovo socio della ditta, ma quando Harris chiese cd otten• ne dalla direzione del teatro un aumento settimanale di cento dollari, si eonvinsc che il ca,npione aveva avuto fiuto. « Voi e mia moglie diventerete grandi amiche >, dichiarò Harrìs a Grazia. « Le av«'i telegrafato di raggiungerci, ma gli impegni del kid ci porta• no a Milwaukee fra tre giomi 1 e mia moglie sta lì>. Quando le due donne si conobbero ncll'albcrg-o di Milwaukcc, Grazia capì che i suoi sentimenti pC'T la signor.i Harris non <Tanod'amore a prima vista. ~1ic.hcle, al contrario, non ,;;tacca\'a gli occhi dalla moglie del suo manager. « Che bella bambolina >, di,;;~cGrazia. quando rimasero soli. « Bambola è c,atto: h~1 'legatura al posto del cervello. « E non è detto che non mc la rubi quella bambola>, seguitò Michele sorridendo all'effetto di quelle parole sul \'i,;o di Grazia. TI rnartrdì seguente il C;l.mpionc difc- 'IC con successo ìl suo titolo in un incontro di cui non fecero parola i ~ior• nali. Quella mattina Michele era ~lo nella sua camcra 1 quando un visitato• re entrò senza bu,sare. Era Lou HeNch. Vedendolo, !\,[ichclc si fece bianco. « Che co~a vuoi? > gli chiese. « Dovresti saperlo>, gli rispO'>eLou. « Tua moglie muore di farne, tuo fi. glio muore di fame cd io muoio di fame. E tu nuoti nell'oro>. « Senti >, di"sc Michele, e: senza di te non avrei mai conosciuto tua sorella. E se tu non sci buono a trovar lavoro, io che c'entro? Vuoi un buon consi• glio? Tieniti lontano da mc>. « Dammi Wl po' di denaro e mc ne andrò>. La risposta di Micl1clc a questo ultimatum fu un destro vibrato contro il torace macilento di suo cognato. « Porta questo a casa a tua sorella >. Quando Lou J lersch, rimessosi in piedi ...n.a meglio, se ne fu andato, Michele mormorò: « Per fortuna che non l'ho colpito col mio sinistro: l'avrei storpiato. Se poi lo avessi preso allo stomaco gli avrei rotto la schiena ! ». Dopo ogni rappresentazione serale, durante la settimana dì :\1ih'l,'aukec 1 si faceva gran baldoria. 11 vìno scorreva generosamente e Michele ne bevve assai pili che non gli avrebbe pcnncsso Tom Halcy. Quanto ad Harris, lasciava fa. re, forse perché beveva altrettanto. Tra una bottiglia e l'altra Michele ballava con la moglie del suo impresario, più che con Grazia. Il viso di quc• st'ultima, mentre il maestoso Harris la guidava attraverso la sala1 smentiva le sue frequenti dichiarazioni: « Mi diverto un mondo! >. Più volte, durante la settimana, Mi. chele sperò che Grazia facesse scoppiare la lite che egli spcrava 1 ma i suoi voti furono esauditi solo il vencrdi. Dopo lo spettacolo diurno la signora Har• ris e lui erano spariti. Appena Grazia lo rivide, dopo lo spc-ttacolo serale, entrò subito in argomento. e Che CO<iastai combinando? > chiese furibonda. « Non ti riguarda». fu la rÌ5J)O'itadi ~{ichelc. e Certo che mi riguarda, e riguarda pure I-larris. Smettila o... >. « Senti >, la interruppe Michele, « hai un'ipotc-ca o altro su di mc? Parli come se fossimo sposati! >. e Lo saremo presto. Domani, per esempio>. « Come no!> fece Michele. e Ti sposerò domani, o dopodomani, o l'anno prossimo. O ma i ». « Vedrai >1 rispose Grazia. « Sci tu che hai qualche cosa da vedere :t. e: Che vuoi dire? :t. e Dico che sono già ammogliato>. e Bugie! >. « Ah. così credi? Be', va a questo indirizzo e farai conoscenza con mi.1 moglie>. Michele scrisse un nome e un nume• ro ,;;u un pezzo di carta. e lo tese a Grazia che lo guardò stupita. e VC'di », disse Michele, « non schcr• zavo. Vacci e chiedi della signora Kcl· ly, e se non la trovi ti sposerò domani prima di colazione». Grazia fis~ava sempre l'indirizzo. Sembrò un secolo a Michclc1 prima che pada,;;._~c. e Dunque tutto questo tempo mi hai mentito>, disse. « Non mi hai mai chiesto <\C avevo moglie. Del resto, a te che importa? Hai avuto la tua parte, no? Più del cinquanta per cento>. Sì voltò per andarsene. « Dove vai? ». e Ilo un appuntamento con Harris e sua moglie•· « Vengo anch'io. Non mi pianterai mica così! >. e Certo che ti pianto>, disse Miche-le tranquillo. e Quando partirò domani ~ra tu rimarrai qui. E se faì scandali ti manderò all'o~pcdalc dove ti terranno tranquilla. Racc<>fjllia tua roba domani mattina e ti darò cento dollari. E ricorda eh~ non voglio vederti mai più. E ora zitta, altrimenti dovrò aggiungere un altro knock-out alla mia lista>. Quando Grazia tornò ali' albergo quella sera, scoprì che Michele e gli Harris erano andati a stare altrove. E quando Michele partì da Milwaukec, la ~era 5egucntc, era di nuovo senza manager, e Harris non aveva pili moglie. . Tre giorni prima dell'incontro in dicci rounds fra Michele Kelly e Young \ifilton, a New York, il direttore della pagina sportiva del The News incaricò Joc Morgan di 'ìCriverc una biografia del campione, da pubblicarsi con le fotografie dell'incontro, la domenica. Il venerdì dopopranzo Joc Morgatl si presentò al campo dove Michele si allenava. Gli dissero che Michele si era allontanato, ma il manager del cam• pione, Wallic Adams, era a sua dispo- "izionc per infonnarlo sul più grandç pugile dell'epoca. « Ditemi quel che sapete>, disse Joe1 « poi il ruateriale mc lo cucinerò io>. \.\'allic incominciò senz'altro: « Un bambino, ceco quel che è Michele, un vero ragazzo. Mi spiego? Non sa che cosa sono i vizi : non ha mai assaggiato alcool in vita sua: l'odore !-Olo, probabilmente, lo farebbe star male. Sobrietà e ordine lo hanno por• tato dov'è ora. Mi spiego? Per di più1 è modesto e semplice come una scolaretta. P.. così tranquillo che non ci si accorge nemmeno della sua presenza, si farebbe tagliare un dito piuttosto che parlar di sè. « Allenarlo non costa nessuna fatica: è sempre in forma. Ci tocca sudare, inv<'ce, per convincerlo a battersi con• tro quei poveri diavoli che gli mettono di fronte. Ha il cuore buono, Mi• chele ; non vorrebbe far male a nessuno. Mi spiego? 11 suo prossimo incontro con Milton lo entusi,1,;;ma, per• ché tutti dicono che M"ilton è un avverrnrio degno di lui. Questa volta for• se Michele potrà la,ciarsi andare scn7.a rimorsi. Ma gli ultimi due avversari non erano alla sua altezza. Michele era paralizzato dalla paura di ammazzarli . .Mi spiego?>. « I:. ammogliato!> s'informò Joe. « Eccome! Dovreste sentirlo parlare dei suoi bambini ! La ,sua famiglia è nella loro casa di campagna, nel Canadà, e Michele non vede l'ora di poterla raggiungere. Sua moglie e i suoi bambini valgono per lui più di tutto il denaro del mondo. ~{i spiego? >. e Quanti bambini ha? >. « Non so, quattro o cinque, credo. Tutti maschi e tutti destinati alla carriC"radel p.1drc ,. « Ha il padre vivo?>. « No1 il vecchio mori quando Michele era piccolo. Ha una vecchia madre che adora e un fratello, a Chicago. Dopo ogni incontro il suo primo pensiero è per quei due, per sua moglie e per i figli. Non dimentica mai di man• òarc alla vecchia mille dollari dopo ogni incontro. Le comprerà una casa nuova appena avrà riscosso la borsa del match con Milton >. « E suo fratello? Vuol fare il pugile anche lui? >. e Certo. Michele dice che sarà campione prima dei vent'anni. Sono una famiglia di atlcti 1 tutti onesti e buoni come il pane. Mi spiego?>. Joe Morgan rimase al campo fino al ritorno di Michele e dei suoi allenatori. « Un redattore dd The News >, di\- sc Wallic a modo di prrsentazionc. e Gli ho raccontato la tua storia ». « Siete contento?> s'informò Michele. « \Vallic è un grande storico>, disse Joc. e Non m'insultate>, ribattè sorridendo \Vallie. « Telefonateci se vi occorre altro. E non traditeci lunedì sera. Mi spiego?>. La storia di Miohelc sul supplemento domenicale del The Nt•ws fu letta da. migliaia di ,;portivi in tutta l'Amc• rica. Era scritta bene e piena di inte• resse umano. Le sue lievi inesattezze pa,;;sarono inossc1vate1 sebbene tre lettori, oltre \Vallie Adarm e Michele Kclly, le leggcss~m e le notassero. I tre furono Grazia, Tommy Halcy e Jcr::>• mc Harris 1 e i loro commenti non si po~<:;onoripetere. Né la signora Kelly di Chicago né la sua omonima di Milwaukcc conoscevano l'esi~tenza del The News di New York. Anche se avessero conosciuto quel giornale, del resto, e appreso che contrncva due colonne su Michele, non avrebbero potuto comprarlo. Il supplemento domenicale del The News costa infatti dicci centesimi di dollaro. Joc Morgan sarebbe incorso certo in un numero minore di inesattezze se, invece di Adam~, Wallic aves'i.Cintcr• vistato Ellen Kclly e Connic Kclly cd Emma Kclly e Lou llcrsch e Grazia e Jeromc I larris e Tommy I laley e 1-lap Collins e due o tre baristi di Milwaukec. Ma una biografia di Michele fondata su siffatte tcstimonianzc 1 il giornale non l'avrebbe pubblicata. « Sarà vero, non dico di no », avrebbe obiettato il direttore. « Ma se la stampiamo non ne ricaveremo che in• sulti. La gente non vuol vedergli dare addosso, a· un campione >. 3 - ((,ne) KING LARONER (Trad. di M~ria Martant} 1,:LEZIONE STORICA ILLUSTRATARIZZOLI Sono in vendita in tutte le edicole d'Italia le dispense della nuova opera di GUST.SACERDOTE CESARE BORGIA LA SUA VITA, LA SUA FAMIGLIA, I SUOI TEMPI t; la prima rievocazione documèntata di tutta la vit& di 0esare Borgia, nel quadro dei fatti e dei persona.ggi tra cui si mosse, nella cerchia familiare in cni viage, nell'ambiente storico e morale nel quale operò: una. vita inquieta e 8C-Oocerta.nte, ma anche piena di audacie e talvolta illuminata. da alte a.spirazioni. L'autore, già noto per aver redatto una ''Vita di Giuseppe Garibaldi" che getta. nuova luce sulla romanzesca esistenza. dell'eroe dei Due Mondi, ha scritto questa opera coJ ricorso ad nn materie.le storico e d'archivio rigidamente documentario. Citca. 900 rare illustrazioni figureranno in questo interesaantisaimo volume. Ogni dispensa & di 16 pa(ine e costa centesimi .90 Abbon. all'opera completa (circa 60 dJspense) L. 38 Per abbonamenti indirizzare gli importi a: RIZZOLIE C. EDITORI MILANO - PIAZZA CARLO ERBA 6 CONTO CORRENTE POSTALE NUM. S-2076 r-·-·--·-·---·-·--:-r I • J I I I I I I I I l f i i f i l A N ~cc:o;MSo D~At} T I i l ANCORAGGI t t ALLE RIVE DEL TEMPO t I COL LEZIONE \? ?c[G NO··. li 1/.E 12 t I ;.· i·.· In ,questo libro sono fernuti ~li uomini, le idee e i fotti dell'anno testè hnitoj è dunque uno dei libri di vit.1piena e frementedel singobrissimo .iutore, ini siemcpcns.ttorc, lctter.lto e uomo d',17.ione. V .1 dalle meditai.ionisul V .lngelol; J all'cs.tmedelle idee c dei sentimenti modcrni, d.1\1.d1iteu r.t.tionat.1della bor- t ghesia.al virilc desiderio dcli:. vit,\ camp;ignola,d.,lla h.,ttagli.apcr la crisi del ~ l · libro all'eult;u·ione della poesia e dei pocti, dai colloqui con alcuni grandi uo- j mini fortunati alla rievoca1ioncdi .1ltridegni e scn7...fto1·tun.1 1 d.11l'csamesa- f '. g.icc degli italiani agli abboz1i per i ritratti della M.,c~tà del Re e di Benito i .. Mussolini. ~ante cose pcns.i.tee sentite, e in quanti modi r.1ppresent.1te .. f discusse: il pass.ttoche ispira la nuov'anima g.1gliardaal prescnk, la logic.;1 t' J: pi~ inflessibilcchc modcra la pi!j capriccios.1f.mt.isia., la simp,Uiauman.i che : l sdegnando d'.1pparireingenua si n.lsconde sotto un sorriso; r, sopra tutto, la 4 t .. forza, la gr.lZia,il numero dell'arte che sola dl bclJe7.za i f.atti e .1llasork d('- J i gli uomini. Il libro è origin.ale anche se pare semplice e conosciuto. Molte + J: idee e molti sentimenti in esso contenuti furono per la prima volta punl ..a. l- l f .. mc:nte nunifcstati nc:I Popolo J' f111/i11, domenica per domenica, durante un j anno interoj e poichéerano chiari,animosi, giusti, umanit divcnt.uonocomuni. f i ; A. MONDADOR} - MILANO i t.;;::;::;::;:;~-- .~. -....,_.,___,_.,.,~--··--··~--

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