Omnibus - anno II - n.20 - 14 maggio 1938

1 ', .. Xicbele fil'li•11d.i alleortl per il tuo ioco11tro eo11l'olandeae, .. ' 1 (CONTINVAZ. DAL NUMERO PRECEDENTE) lr'lff'OTREI mettere k11ock-out i migliori ,, si di"e, « ma qui non ho più niente da fare. Sa- t rà ,~~glio andare all'est ... Tanto p1u che ... ,. Xfa !)I cm appena procurato un biglietto per Chicago, con il denaro a- ,·uto « in prestito, da Emma Hersch per « comprar(' un paio di scarpe», che una mano pc~antc gli si posò :-ulla • ,µalla. Cj vol,c, e si tro\'Ò di fronte due 1conm< 1uti. « Dm-,• te ne vai, Michele? » chic-\C' il proprietario della mano pc,ante. e In ,r-ssun po,to », ri!)pose ~fichclc. < E a ,·oi che co,a importa? ». L'altro sconosciuto parlò: « Kclly, noi siamo stipendiati dalla madre di Emma 1kr'ìch per com incerti a rimediart' a quel che hai fatto. E t'impediremo di pnrtirc finché non ti sarai deciso». « Non guadagnerete- nit•nu·, a mettervi contro di m<' >, brontolò ).(ich<'le. Tutt;lvia nucll:i. sera non panì pcr Chica~o. Due giorni dopo, Emma Hersch diventava. la. '-ignorn Kclly <' il regalo dello ,;pmo alla .,,>osa, quando rimascro soli, fu uno "l"hiaffo ,onoro 'ìu un gu:i.nci:i.. La •·1attìna 'll'~ucntc. :\lichclr- la.-..C'ib ~'1ilwaukce com'rra arrivato: ,u un merci csprt·..,.o. « R inutile ~c~uitarr a illudrrci ». dj,;;. se Tomm) J f:\lcy. e ~lirhclc potrchlx· :mchc sccndcre a trl'nt:t'ìt·ttc d1ili in poco t(·mpo, ma 'IC- poi ,;rcndc.-..._acl di- \OttO, ,un topo lo abhattcn:bbc. e un u:c/tn : cc<·oqudlo C"h<è·. e- lo s:i.i.Nc- ~li ultimi "C'i m<'.;;iè crc,ciuto come l'erba c;,tti,·a. Gli ho dttto: "Se non la sml'tti di cn·sccrc, non potrai ci,,nentarti più con nC<ìisuno,<ìiOlocon Willard, for,c ". Lui m'h:\ ri,;posto: "\\'illard non mi f.1rrbhe ,;c:i.pp.1rencmm<·· no s<' pesa,.,(' dicci chili d? più•· >. e Non dc,<· a\'crc un µ:r;m conrctto di ,;é », o,;,;crvò il fratèllo di Tommy. .- I lai mai "i"l<l un bra,·o pu~ik dw fo,sc modl·,to? > chic,r Tornnw. « E ~fich<'l<-~ bravo; non c'è d.1 ,bagliarr-. Pcccato dw non ,i ,i,, incontrato c(ln \\'cl,h, prima di cn•,;cerc tanto. :\[a m:1. è troppo tardi. Non ci ,;;:i1·;Ì da l.1nH·ntar,;i. ,r potrr-mo mcttcr~li di fronte- l'ol:md<'"C». « .\ chi alludi? 1>. « Al giman<· Goct/. il campionC' dr-i :t·e/trr. Lo ,contro ,t<'""O for-.c non ci rt'ndcrà molto, ma ri :in-icchircmo poi. \,·rt•mo in mano un a,:,,.,o: la ,:?C·nlc-. 111ct1it··loin tnc-nl<', pa~lwr,\ qul·llo eh<' ,·01T<'Io pN , cclcr<'un pugil<' con i mu- ,;coli di :\fiche-le-.E il titolo cc lo a·rrrmo soltantn finthé ).fichde rag~iun- ~c-1à il pc,;o ». « Ri1M·irai a comhinarr- lo sco,~tro f"Oll (;c)('l/? :t. « C<'tto. pcrrhé- Gn<'t7 lu hi--0gno di d<'n:,ro. ~r.1, finor:i.. rnno 'Italo p1udcntr col ragauo. e ~u.arda eh<· lx-i ri- "t1lt,1ti ho ;n uto. Perché- corren· un ri,d1io ora'.) Il r.1~.izzo mi~lior,\ oc:ni minuto. <' G0t·t/ intanto pn•cipita, più in frr-tt:i dr-I c:r:i.ndr Joh,v-.on. Potremmo b.1ttr-rlo anclw o·ra: ,f"omm<'ttcrc'i <1u,llunqu<',o,mna dw :\lidwl(· po1rrblx· attrrrarlo. :\Lt d.1 qui a ,ci mc,i non ci ,;;1r,m110 ri,chi: CoN1: ,.j ,;1rà ro,·in:lto da ,é-. Xon a, n·mo chr d.1 fiiman• un <ontr;Hto con lui <' poi l,1,ci,ur dH' l'arbitro f.tecia il ,uo dm·1'r('. :\Ja :\liclwll' ha tant,1 furi:1 di h.1ttn,i <·on l'olande,;e1 che non riesco a trattenerlo». I fratelli Haley stavano facendo coJa,,ione in un albergo di Boiton. D.m era venuto da I lolyoke a trovare Tommy e ad a~istere all'incontro, in sei rou.11ds, fra :\'1ichclc Kclly e Bud Cross. L'incontro non si annunzia,·a molto intcre'>santc, avendo ~1ichclc battuto precedentemente il pugile di Baltimora, scritturato qut~ta volta solo per la sua reputazione di cora~gio. Gli sportivi di Boston cr.mo di'ìµo,ti a p.1garc prezzi proibìtivi per vedere il terribile ~ini,.tro di Michele. contro un :t\·- vcr:sario che non salta'ì'IC fuori del recinto appena ne avcS"'ìesperimentata la forza ,;tritolante. Sud Cro~\ era appunto un avversario simile, e il \uO zelo nell'offrire ai pugni altrui occhi, orecchie, naso e gola gli pcrmettcv;rno di fare il pug-ilc faticando poco. Bud era un ragazzo coragg:io,;o: lo prova\'a il suo vi,;o gonfio, ammaccato e scolorito. e Dopo tutto quc:l che hai fatto pc-r lui », obiettò Dan Jlalcy, e avrei Cl'Cduto che il raga.z;,o ti obbcdissc ciccament<' ». e Bl" », risposc T ommy, « allc mie tasche ha attinto finora a piene mani 1 rn;\ è co,i ,;ìcuro di sé che non vede 11 moti\·o di aspettare. Però mi darà retta; ,;:i.rcbbe uno ,tupido a non farlo». « Ti ha finnato un contratto?». « ~o, non c'è bi,;,ogno cli contratto. ). 1lichele ~a d\l' <0110'ìt.:Hoio a salvarlo dalla mi~cria: non mi volterà le. spalle ora che comincia a guadagnar lx·nc. Do,·e sarcbbc adcs"o ,e non mi avc,;~c a~coltato quando venne da m(• la prima \'Olta? Sono pac;.s.·udi ue anni e 'ìcmbra l'altro giorno. Ero ,eduto ne-I har di fronte al Plca,;ant Club di Philly; aspettavo, ricordo. chc ~fcCann inc:1ssas,;e il premio e vcni,;se a f.m.""i conti. quando entrò qucl r.ì_(~azzo.Voleva bere a crcdito, ricordo. Gli ri.,po~cro picche, e lui stava prr andar,enc, poi tornò indietro e vcnne a chicdrnni ~e ero ur~ pugile. Gli spiegai quello che ero, e gli offersi un bicchiere. < Di,corr<'mmo j lui mi cli,;<;(i' l 'ìUO nome c che aveva fi~lff.HO in un paio di diminatoric a Ylilwaukcc. " Be', ra- ~ano ", gli dissi, "non so qu<'llo che vali, m,1 non ;.mfrrrai certo alknandoti col <diisky ". Lui mi rhpoM: che :wrcbbc 'IJTie'-SdOi bcre ~<·trovava una -,crit• tura, e io gli di,!òiiche l'avrei aiut,tto F-C mi giurava onestamente di non toccare più alcool. Ci stringemmo la mano, c io mc lo portai all',1llx·rgo e gli feci fan:- un bagno e il giorno dopo lo ri,·estii a nuovo. Lo mantenni di tutto punto per pili di 'ìCi,;cttimanc e, qu:i.ndo lo giudicai in forma, gli combina.i un incontro çon Smilcy Saycr. :\fichclc lo mi,c Ar10ck-oul co,;ì presto che Smilcy t::"iurachr lo avvelenarono. « Be', la sua carriera la cono~ci. f.: st.tto battuto una ,;ola \"Olta, da Tracy, a :\(ilh,lllkcc. prima che io lo cono- 'ìce,-.i, e l'anno ,c:-or,;oha mC''-'\O k11ockout anche Tracy: tre voltc. « Non ~li ho mai fatto pc1dr-rc un'occasione buon:i., cd onnai ha a.lb banca circ:i. ,;ettcmila dolbri. Non c'è :nal<'. , ero, pcr un ra~azzo che moriva. di fame duc anni fa-> E ne avrc-hhc di più ,;r non ,;pendi',..,<' tanto J>l'r ,,c...tir,i c non a,·(',;,c• la mania del lu,,;o >. « 00\·c- ha la fomigli:i.? >. « :\f:ih. una fomig-li:l ,·pr;i e propria non ,i pu!-, dire chc 1'.1hbia.• \n i\"Ò d.1 Chicago: sua madre l'aveva cacciato di ca.;;a perché non l:worava, .;\'on fu tenera con lui, da quel che ho potuto capire, e :\iichelc dice che non vuole a\·crci più niente da 'ìpartirc ,;e il primo pa,;'IOnon lo fa ]ci. I:: ricca sfondata, a quanto pare; è naturale che il ragazzo non ,;i preoccupi di i<·i». Il « gf'ntiluomo » di cui ,;i di,.correv;i entrò in quell'istante nel locale e "i .wvicinò pavoncggiando,;i al tavolo <li Tommy, tra l'ammirazione dt'i presenti, ).falgrado un occhio lcggc-rmcntc livido e un orecchio senza apertura apparcntc, J\lichcle era l'immagine della salute. ~a forse non era la sua ,;:i.Iute soltanto ad attirare gli ,;guardi. Il ferro di cavallo di brillanti che ~li fcnn,wa la cravatta, le scarpe giallo :i.ranC"ion• C' l'abito azzurro chiaro non pott\·ano p;~"are inos,;crvati. « Dove ti cri cacciata? » chic~r- ::i Tommy. « Ti cerco da un'ora :,. « Siediti ». gli di,;~r il suo manager. « ~on ho u.·mpo ». fu la ri'ip<)'\ta di :\lichcle. e: \'ado fino al porto a veder scaricare il pr,;ce :t. « Ti prc-sentO mio fratello Dan ». di~._c.Tommy. :\lichclr strimc la mano dell'altro Halcy. e Se. o;icte il fratello di Tommy. t;rnto pian:rc "'· dichì:irò con for/a ai due T lak•r lmingati. Dnn s'inumidì le labbra mormorando un:i. ri,;po~ta imbarazwta che il gio- \",lll<' non raccolse. e \ ·enti. \C non ti disturba ,. ,ta\·;t cliccndo :\lichelc al suo irnprc•,,irio. « Probabilmente non mi S{'J"\'iranno,ma odio rimanere sprovvi,;tO». Con<c~1uto un foglio di venti dolbri, Tommy i,{'.~nòil dc-bito in un taccuino. «:\la», ,;i limitò a obiettare-, « spero che non ti CO\H·rà ,·(•nti dollari. guard:i.~~ il JX'"tc. \'uoi che t'accomp:1g111.». <;\o», ri'ipoc.c ~1ichrle in fl'C'tta. « Tu e tuo frate-Ilo a\"<'l<' ccrto un monte di CO<;d('a dirvi ». «Be'». condu-.t• Tom, « non ;icc<'t· t:tr(• monctc faJ..c e non ti ,mai rirc. E far.li mcglio a rinp,;,irc alle qu;ittro per ripmarti un poco>. « Rip<-i..armiper -.tcnd<'rcin tC"l'raquel tipo?> ,'indignò ).fichclc. « Si ripo,rd lui ahbastanza pc-r tutti e duc ». E u~cì ridendo, mitra~li:i.to da ,;g-uardi Ji ,1rnmira7ionc r di \tuµorc. L'angolo di Bovl,;ton r- di Tremont fu il punto pi1'1,·icino ,11 porto r.a~- giunto da :\fichclr: ma I., rae?;:1na dw l'asp<•tt;iva vakva ceno per lui più cklla mi~liore JX''ìCa. La ragana a,-c, a l.l ling11.1,ciolt;t, certo pili dei pc,ci. « Tc\oro ! • lo accol,c faccndo hril• lare due- file di clcnli perlacci. « $;,Iute ai mu,;coli pili famo,;,i di 8o'lton ! ». ~ t ichl'I(' riramhiò il sorri,;o. « .\ndiamo jn qualche J>O'ltOa b<-re», propo'-C. « Cn bicchierino ,oJo non fa male-•· A Xuova Orlcan~, cinque mc,;i dopo a,·<·r cambiato pcr h t<'f7a \'Olta i <·onnotati di Ilud Cro'-,, .\lichclc fini,·a di allcnar,i pC'r il ,;;uoincontro con l'olande,r-. Oi ritorno all'albergo, poche· ore prim., ddl'incontro. "i frrmò a chiacchicrarc con arti tipi ,{·nuti addirittura d:i.l nord pl'r ,rdcr dr-troninarc un c.tmpionr. Il ri,;;ult,Hodell'incontrn era difatti incvitabilc: pnfino g-li r-,p<'rti l'avn.ino prc-\'i,to. Fatta<i d;1re dal portiere la chiave dell'appai tamcntino di ).,(ichele e la posta giun1;i per lui, Tommy Jlalcy ,;aJì di sopra. Stava prendendo un bagno, quando. meu'ora dc-&)O, sopraggiumc Ylichclc. e Po.,ta? > chiese quc'>t'uhirno. « Là, 'ìul letto», fu la risposta di Tom. Michele raccol,;c il fa,;cìo di cartoline <' di k·ttcrc e le guardò distratt..imentc, Sct'l'ìC tre lettere e le pmò sulla tavola: il resto lo buttò nel cc• stino. Poi ripre,;c le tre lettere, rim.isc per qualche momento con gli occhi fissi davanti a sé, e infine le guardò S<"nzaaprirle. Una se la mi~e in ta• sca, le altre due le lanciò nel cestino. ~a mirò male e le lcttC'rc caddero rn terra. « .Makdizione ! > imprccò_ chinando._i a raccoglierle. Ne aprì una. col timbro di ~tilwaukee, e ]esse : « Caro marito, ti ho scritto tante volte, senza aver ri~po'ìta, e non ,o nemmeno se hai ricevuto le mie lettere· così ti scri~o di nuovo nella speranz.;; che tu abbt.t questa mia e mi risponda_. :\1~disp(ace di importunarti con le mie d1sgraz1c; non lo farci se non ci fosse il bambino, e non ti chiedo di 'ì~rivcrmi, ma ~olo di mandarmi un po' d~ denaro, non per mc, ma per il bambino cl~e non ~i è mai rimc-<-.;,doa agosto e 11 dottore dice che non vivrà molto se non lo nutri,co meglio cd è impossibilc così come stanno le cose. Mio fratello non lavora da un anno e qud eh~ J?Ortoa casa io basta appena per la p1g1onc. Non ti chil'do di danni del dr-naro, ma <,oJodi rc~tituìrrni con tuo comodo quel cl1c ti prc<.tai; mi scrnbr;1 che siano 36 dollari. Cerca per fa\'Ol'C di mandamwli e mi aiuterai _molto! ma. ~ non puoi mand.1rli tutti ,ccli .ilmeno di m:i.ndarnc un poco. Tua moglie Emma ». Michrle strappò la lettera in p<'Zzcttini minuti e li buttò in terra. « Denaro, denaro, denaro! » bron• tolava. « Credono for')(' cl lo fabbrichi? La \'CCchia ne vorrà certo anche lei». Aprì la lettera di sua madre: «.Car? :\[_ichelc, Connic mi prega di ,cnvcrt1; dice che dc\'i battcn· l'obnde..c, cd è sicuro che ci riu,.cirai e vuole che ti pr<'ghi di scri\'t.'rci e di raccontarci tutto; ma. immagino che tu non avrai tempo, altrimenti ci avrrMi 'ìCritto prima. Ccrc.l almeno di ~crivc;ci due o tre righc1 r:i.gano; per Con~ll~ ,nrcb_bcro ml0 g!10 di qualunque mechcrna. M, aiutcrc,ti molto mandandomi ogni tanto un po' di dt·naro, m;\ se non puoi mand.1rmcn<:, cerca di .,çri- \·~rci almeno un~ lrttrra: ,olo poche righe per far p1.1c<'rca tuo fratello. Pcma che il povero ragano non si aJ7;1 da <]Ua'ìi tre ;inni. Connic ti manda tanti auguri. Tua madn"" Ell,·n F. Kclly •· ! .\fc lo immag-in,wo », commentò ~l1chclc, « son tutti eguali!». L:i. tel7.'l lc-ttrra \ eniva da Xc" York. Diceva: « Tc~oro1 quc\la t' l'ultima lettera chc riC1ver:1i da mc prima dc! campionato. ~ri manderò un tdrgramma ,;abato, ma 11_1 un_tekgra!nma !ii può dir poco. così t1 ,._c,wo oggi pt.·r dirti d1c pen'ìO ;1 te e t1 auguro buon;i fortun.1. « Stendilo a terra prima che potr:1.i, tesar~, e non dimcntica1c di telc-grafarm1. appcn;\ aH.li finito. Dàgli quel tuo mll'>tro <ul na1io, amore. e non av(•r paura di ,fiuparlo. perché non potn·bbc div(·nt;1r più brutto di come è. ).,[a non gli pcrmcttcrc di ro"inarmi il bcl "i,;o del mio tesoro. Non ~licio prrmcll<'rai. vero. amore? « Darci q·ualunquc co,,1 pc-r a'l.'ìi\tc-rc anch'io all'incontro. ~fa tu certo tiL·ni a. H,\ley J?ÌÙ che a rnc. ,e gli permetti d1 tenermi lontana. Qu:i.ndo ,arai campionc. amore, faremo quel chr ci parrà. r tu man<lf'rni I laley ~ill'infrrno. « Be', tesoro, ti telc~rafrrò ~abato r dimcnticavo qua,i di dirti dw mi :X. corre denaro, un paio di centinaia· for'5e ~arà meglio chc tu mr le mandi te!egrafic:i.mrnt(• appena avuta qucsta rma. « Ti mand('rÒ un tclc.~rarnma ,;\h;uo con i mici auguri. Be'. arrivederci. :i:more, e buona fortuna. Grazia>. « Tutte- cguali ». ripctè ).lichclc- di- ,;guq:1.to. « Dcn,1ro. denaro. drnaro ! ». Tomm} I l.1ky, frt',co e odoro~o di coloni:-,,. arri,-ò clall,1 \tanz,1 ;itti~u.1. « DoHC'~ti ripo,,uti », dis,;c. « Suhito ». di"e ~lichl'le !)filanclo"ile srarpc arancione. « Ti chiamerò ;illt· \Ci, ti con,i~lio di mangiare qui, in pace. lo \'.'ldo intanto a. porti.lr<' quci big-lìc-tti:,, « Goldhi'rg: ti ha snitto? » chi<'~c).lichdr. « I\"on te l'ho clt·tto? Cnto: offre cinquccento dollari per quindici ,cttimanc. \(' vinci il titolo, ,'intende. Poi tro\'Cl'<'mofacilnH'nt(· una bor,;,a di dodicimil, 1 dollari ,,lm<'no, :i :\1ilwaukt·r o :1 ~('\\ York ». « Pf'r h,ntermi con chi? ». « Con chiunque- acct•tt1•1ù di \\arti dav:inti. Chiunqm· ,ia. non h.· ne irnpmta, vero?>. « .\ m<' ! Li ridurrò in polti~lia tutti, li ridurrò! ». « Jk', ,arà lllt'J?;lio dw ti ripo,i un po(:0 :t. « A propo,;,ito. manda durccnto dollari a Gr.11ia, d:i. pant' mi.1. 'I d<'~1afic<1.- m<'nli'. al mlito indirino di X<'w York :t. « Du<'C<'ntodollari! Glicnc hai mandati tfl'C('nto dom<'nica ,ror,;1 ». « :\'on '-Or)O fotti da• ti riguardano». « C;ilm.-1, calma. Xon ti arrabbiare-, ,;opr:lltutto. \ 'uoi altro? ». « Xic-nt'altro », di\\(' .\I ich<'k hutundos.i ..u. l letto. z - , continua) KINC LARDNER COLLEZIONE STORICA ILLUSTRATA RIZZOLI 'È. in venditA in tutte le edicole IAprima di.spcns.i dclii nuova o~rJ. ddli r.iccolu: GUSTAVOSACERDOTE CESARE BORGIA La sua vita, la sua famiglia, I suoi tempi È h pt"im.irit,·O(JZiont d0<umtnu1.1 di tutt.i I.i vit" J; Cn.a" Borri.i. nd ~:t~t:,::/a~;;,; c~;!~r~:~i::t I~~ cu: vit,1.t, ndl',11mbitntt \torico t mor.,lt i11cui optrò· un,11,it.1 inquitt,1 e w:onctn.101c. m.i ,111cl-.pcicn,1di .iud,11clc, e ul,·olu alumin.,,,.,, J.,, .ihc :io,;pi- ,.,,lioni. L' .iutore, ,:il noto per .i,crc Kriuo un.a P;,,. J, G,,,,,.,r, e,.,-;. J.,,IJ, che ictt.a nuo•~ luct wll.i rom.aninc.i esintnu. Jtll' Eroe ,lei Out ~;:d;j :.in r:::;;;;,;~~;;~:\ c~I,;;: chìvio r1g:d.imtntc document.irio. Circ.i 900 rare ìllustr.u. in rctoc,1lco hgul'eranno in quc-sto volume di eccuion.ile interesse. L'opera ucc a dispense stttiman.ali di 16 p.ig. l'unA. in ,·endita in ogni edicola a cent. 90 Abbonamento all'opera completa (circa 50 dispense) L. 38 L'ACCADEMIA 'ITALIA ha conferito uno dei m.usimi pr,n,; del , 918 - XVI a CESARESPELLANZON per la su.i monumentale STORIA DEL RISORGIMENTO E DELL'UNITA D'ITALIA . .. tosrin1zios11, .Jt'f"t'lflf, /,,.,, t!oo11,,e,il11l11 ,,,,,-/,e tQII fonti slr,mirr1• ;,,,,,lit,-, lurii,un,•11/i' Hrill,1, 11M1pi11 ,. in:n,, tlr!F,,ri110 111':[0llft'IIIO. ÙESSAKDRO IXZIO 1lcll.1Re.aie Ao:-~.iJt>mid.a'fultJ A nchequest 'oper.i fa pArtcdella Collezione Storica Illustrata Rizzoli <ic-i volumi con circ.i 6000 rare ìllustr,uioni. dc-iquali tre pubV ,.; (,714- 1848) ,d ;i , 0 d1 imminente pubblicazione. Costo di ogni volume L. 65 RIZZOLI &C. • EDITORI PIAZZAC. ERBA6 • MILANO SALVATOR GOTTA h,1 sc1 itto c~p1 c<~ammte per Novc!lr1 il suo nuo'"o rom.11110: Tre donne È UO,l Storia UOl.10,l e ,lrf>.l.SSÌOOJ!lnle,lla 9u,1leL1rte <ld fecondo n.Hr.,tore rifulge in pieno splendore.L, prima ltmj!,I punt.1ta l.1 trovcictc- nel f.1sLirnlo di di questa sett\m,111.1, in ,en- <lit,la ccnt. 60 ncllc-t:dicolc.

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