Omnibus - anno II - n.19 - 7 maggio 1938

BARl3ARA JJUTT0N 00L lUBlT0 00NTE JJAU0WITZ-REVENTL0W {CONTDroil. Dil NtflGRI PRECEDENTI] W A ERA come una tigre che, allevata a latte e verdure, trova finalmente il gusto della carne sanguinante. Le cose n.ndarono di male in peggio. Elsic .mdò in America, dopo la morte della sua figlia maggiore, e tornò a Roma solamente quando la sentenza di separazione fu pronunciata. E!sie e Marino si rividero poi a Corte. Marino, durante l'assenza di lei, aveva perduto i denti, sostituendoli con una meravigliosa dentiera. e Marino! > grìdò Elsie attraverso la folla d'invitati, « dove hai preso quei m~nifici denti nuovi? >. f figlioli di Elsie le diedero molte emozioni. Suo figlio Alessandro, uno dei più bei giovani di Roma, s'innamorò pazzamente delh\ infanta Beatrice di Spagna, e mosse il cielo e la terra per ottenere di sposarla. Elsic racconta volentieri che, una mattina alle due, fu svegliata dallo squillo di una telefonata interurbana: « Mamma, volevo dirti che cinque minuti fa ho sposato Dan Lord: eravamo insieme ad una festa cd abbiamo pensato che per finirla degn:1mentc ci volcya un matri,11onio >. Ma la mattina seguente il telefono suonò di nuovo: « Sci tu, mamma? Sai, il matrimonio non mi piace poi troppo, probabilmente tornerò a casa oggi stcs.so>. Gli sposi uotturni i.l\'Cvano già divonin.to. Un'altra americana che rallegrò la SO· cictà di Roma nel dopoguerra è Dorothy Taylor Frasso. La conobbi a Saint ).loritz, cd ebbi occasione di rivederla :-.pcssodurante l':rnno che passai a Londra. l n quel tempo era sposata con Claudc Gr:-ihamc-\\'hitc, l'aviatore, e divideva il suo tempo tra Hcndon e il g;1io appart;\mtnto dove abitava. Quel. l'anno Ethcl Levey deliziava Londra con la sua interpretazione di « Hullo, rag!ime ! > e il m::i.ritodi Dorothy era. ancora pili deliziato di Londr.1. Doroth" non poteva lottare con la :.plcndida Ethcl. (Mi~s Lcvey, il cui primo marito cm Gcorgc ).I. Cohan, :.posò poi Cl.mdc Grahamc-\\'hitc, e rcccntcmc:ntc chic:i;e il divorLiO da lui). Appena di,·orzi,ua, Dorothy :rndò a Parigi, do, e lady P,lgct b pre~c ~tto b ~ua protc7ionc. Qui conobbe C;irlo Frasso, anche lui divoniato n.:ccntcmcntc, e d,1 una moglie ;1rnericana. Appena vidC>Dorothy, se ne innamorò, eppure Dio sa come i due tipi :.ono differ(·nti. Lui è il vero rapprc:,l'ntante del vecchio mondo, lei del nuovo: eppure-i loro caratteri "-iaccordano pcrfctt.tmcntc. Carlo è il tipico 'iignorc eurnJ>('O.Le donne lo adorano, le ~ue p.1rolc dettano legge. s·e~li dirhiara eh<' il pili ordin.ario vino italiano vale il Borgogn.l 1911, tutti lo sorscggrrnnno con religione ; le su_c ~ ra,i_ ~:\<,u;1_.J..iono citate c1Jmc tr:llt1 d1 :.pmto; e un grande sporti"o. e spe~-.o 05pite del panfilio di \'inccnt r\5tor, e 11dura di Suthcrl.md lo in\'Ìta a caccia nella ~ua tenuta in Scozia. Lo ,;port prediletto di Dorothy è il battac;liarc. Son lo!ta mai, ,cramt·ntc, per un '1110 proprio mtcres.-.r, ma unicamente JX'r quelli dei ,uoi amici. " k 'IUC <1ualit;\di lott,urice ¼ino ammirr,·oli. A,e\·o conosciuto. in c.1,.1Fr.1v•,o,un import.rntc b.1n(hit·1c amr1il.1no che mi an.·va con,i~li.no di arqu1'1Jrc .1lcu11i titoli ch't•g-li \({'""° ~Jrant1va lnvc..t.ii nt•ll'.1ffarc cinquantaquattnHnila doll;u-1. Qu.mdo venne il crollo fill•Ul· .d.,rio di \\ .1II St1·crt, gli ,t I i,..,i ktten: agitatissime, e così fecero i miei -amministratori. La sua. unica risposta fu che mi avrebbe avvertita quando fosse giunto il momento psicologico del rialw dei miei titoli. Disperata, raccontai a Dorothy tutta la tragica storia: immediatamente vidi accrnden.i negli occhi di Dorothy una luce bellicosa. t: Lalteia fare a mc>, disse>« devo giusto andare a New York la settimana prossima :t. Pochi giorni dopo, un cablogramma mi avvertiva che l'eminente banchiere aveva versato al mio conto in banca cinquantaquattromil.t dollari, Non era pa<:5ata neppure un'ora dal primo, che arrivò un secondo cablogramma: « Come ti par che sia. andata? Dorothy :t. Un'altra volta, d'c,t:.tc, Dorothy era a Napoli quando ricevette la lettera di un amico,. da Hollywood, che la pregava di usare qualche gentilezza ad un giovane attore del cinematografo che stava visitando l'Italia. Fatte immediate ricerche, lii scoprì che il gio\";motto era partito per Venezia. Trovato il MIO recapito, Dorothy lo chi.1mò al telefono: « Pronto, parlo con il lli~nor Cary Coopcr? i:: la contessa Fra,,o che parl,1. Per favore, vcng.1 subito a Sapoli >. Una voce a<..,olutamentc ,mMrita le rispose: « :v(a ho b5ciato Napoli da poco, non pOll:.Ovenire; la :icttimana pros:.ima devo torn.11c in America, c vorrei veder l'Itali,1 ... >. ~la le sue obiezioni furono inutili, e do\'ctte prendere il primo trL'llO in partenza per Na. poli. Dorothy fu sul punto di svcnin:·, quando se lo vidè airivarc a.Ilo Y.1cht Club, dove lo ;l\C\';\ invit,HO per far colazione. Gary Coopcr indo-..,~l\·a un vestito verde-lucido, attillatis.-.i,no .1lla vita. ).fa prima che qu.llcuno lo <\\'Cs- ,c vi,10, Dorothy era riu,cita a por1.1rlo nt·llo ~pogli.noio. dove le fu abh.1- !>ta117,f1acile fani prc'ltarc pantaloni e giacca di flanella bianca; e G:-11y,ri- ,·cstito1 fu guard,1to con ammirazione d,1 tull(' le d.1rne presenti. Il giorno ~(·gucnt('. comirn,:i.1,·al'cduca:,:ione di Gary Coopcr. P.1rtirono ,,..,. ,icmr pt•r Roma. do\'C e;rn1ici.1i, C.llzolai t· <;.1r1fiurono chiamati ,1 raccoJ. ta, mentre Gary, p.lzicnti,,imo, ,1,1x·ttav,1 a letto che ,i prepara,\!' i., ,u,1 mct;1morfo,i. Qu,111dofinalmcntC' tullo fu pronto, Dorothy trionf.1l111cntcportò in giro b « ,ua creazione» attr.wcrso l'intl"r,1 Europ;1. I direttori di G.iry Cooper tdcgrafarono da llollv,vood, ordinando~li di tornilrc al l.wo10, ma Dor0thy replic,na con tclegr.tmmi impcrio.\issimi. e finì per \'in('crla, e ottenere un prolun~.1mento di licenza. G.1ry Coop('r. llll'ntrc l.1 cont('\'-,1 b.1tt.1~li,.1,·a per lui. cr:1 là dorili,~imo. ('d impara,·;1 a 'it,11c a 1a,ob cd ;\ parlare in ~ocictt1. Do1oth, lo introdu ...t.·.. in p,l• !ani ,1ri,tocr.1tici che non ,n·r,·ano m;ti accolto .Htori di (i1wmatm~T;\fo; andu ron lui a P.ui~i. e lo p1t''IClltÙ,11F,1ubourg: a Londra; in Africa; l' :-.olt.wto qÌ.undo con,idcrò che· l'cduc.1zionc di G,uy Coopcr fo,,C' orm,1i compiut,1. lt" 1 irnandò in ,\me1 ica. l 'n'altr.i pt·r,011a eia· Doioth, pn·,l' ,l protl'!!'l:~"t.f-urt· 8.uhara I lutton. c1u.indo l.1 Ct<'ditic·r.1vt•nne ,1 p,1'-'-,1n·un,\ ,.,.1~io1w ,1 \ "ill.1 ).l.1Q,1ma. Dorothr ,i era a...u..nt.1 il compito di f.1r di,ent.irc B.trb.n.1 un.1 l.wll1'u.1. (• di t10·..1rle un 111Jrito. futti i ~im,mi di~1>onibilich·ll'.,ri~tcn.11:i,, rnm.rn,l rominci.trono a f.ir 1x·lli-gri11,1g~ni·r,o \ ·ill,1 .\L1dam.\. r .e ,·i,ite dt'! pri11cip1·Gerolamo R1hpi• g-li<hl di,cmwro ,empie più frl·qm·nti, e si cominciò ad esser certi del fidanzamento. Se ne aspettava, anzi, di giorno in giorno la notizia, quando improvvisamente accadde u11astrana tragedia: il principe Gerolamo scomparve, I \Sciando a Barbara una lettera straziante, in cui le annunciava la su.1 ferma risoluzione di uccidersi. Le ricerche furono febbrili. Dopo due giorni. quando Barbara pareva ~ul punto di impazzire, si scoprì Gerolamo nasco:.to nella cascfta del portiere. Ba.:rbara, irritatissima, partì il giorno st~- so per Parigi, mentre Dorothy re!itava a lamentarsi per il romanzo interrotto. Anni dopo, ebbi occasione di vedere !ipCs:--Bo arbara cd il suo marito di allor.,. :I principe Mdìvani, al Lido. Non ho mai visto una persona trasformarsi co:.ì come fece Barbara: era sottile, tranquilla, pallidissima e silcnziO!ia.Alex Mdivani, al contrario, era ìrrequieto, soggetto a sbalzi incomprensibili di umore, che lo spingevano a bere troppo, a corteggiare insolentemente altre donne. Barbara, dal cuore dolcemente all'antica, sarebbe stata fclici,sima con un marito di stile vittoriano, con un'e- :.i,tenza r,1ccolta1 au coin du feu. Alex era un \'Cro i,lavo, indisciplinato, indomabile, incapace di far felice qual- ~ia'ii donna. meno di tutte poi stu moglie. Parl.1va spes!iodel suo grande amo• re per B,,rbara. ma p:1re'"a non avvc. der"i mai che il suo modo di agire avrebbe finito ptr alienargli l'affetto di lei. Il loro di,·or✓iO era inevitabile. Bai b;,tra tra-.cor'ie a Roma l'inverno che seguì il di,tacco d.1 Alex, conduCl'ndo un.1 vita ritirati,~im;1. \"eniva spc,~o a f.lr colazione con mc, felice quando pokva <.fu~gire i suoi innumcrc,·olì adoratori. E.ra tri'lte e delusa, .wevn \'Cduto troppo chiaramente la c.1cci,\ che <iidava al suo denaro, perdendo C<hÌ ogni fiduci.1 in :,.é; e nrgli .1lt1i.Comp1l':.i ancora meglio il suo cararn:re leggendo un piccolo tri5tc libro di ,·cri,i compo,ti d..1 lei. Barbara è ter• 1 ihihn•·ntc introspettiva, semibili ...i.m.. a ,ilk imprC!!i\ioniche p1oducc, e nell0 ,tl',,o tempo incapace di prc:.cntar:.i ,otto una luct· Lworevole. I Io p.1....... \10 ''('nti e~tati al Lido. Qu;111do \Ce'>irx:r la prinu volta ;\ll'I IOtd Exrcl,ior, il \ignor Gl'nO\'e,e t'r,1 un m,1grogiovinetto che rni ;1cromlJ.lg'llÙalle mie ,tanzc: ora, è il dìretto1e. 11 Lido, durante il me:,.c di giu- ~no, è un luogo di sogno, n-1.ucperfc,:tto, ~n.bbia wllut.,ta. b,unbini che gio• cano. Dur.tntr il luglio e l'ago~to din·nt.1 un,1 bol~i.t. l.,t \'ita dd Lido è, in apparenza, ~cmpn• la 'ttl'"'<I. Sl·mpre un'uguale foll:i., dei lunghi. a,,.obti giorni in riva ,,I mMc, la. cok1zionc nell'ombra f1e,c.1 di un,t ta, ('fili\, la "-il•,ta nel pomeriggio. il b;1ll0 all.1 \t'r:1. Tutti ,i cono,;cono, le rom cr"12ioni si a.1~~irano\Cmprl' int<.1n1o n.ll'ultimo diH·rtimento, al litigio pi1'1reccnk, a qualche intrigo ,cn- ,,uion.tlc. Tutt.1, ia. sotto sotto. molto ,,x-,,o aC<: .idono veri drammi. Le trat;edic l' ~li avvenimenti buffi che ..,j wolgnno dur.HHI' una .-.ola,tag-ionc .ll1'1IC>h·IE,ccl,ior ha,tcrc-bbero ,1 rifornii e I lolh-wood di ,rrnari }X'run anno. Ricordo GrJce ).loort•, qu;mdo venne .li Lido pt'r l.1 prima ,·olta. po\'e1,1.~io\'anc, 111oltocarina: r.::int.1v.1un,t c-.uu:ont~di In 111g: Thalbcrg, ron t.111ta ~1azi.1thc 01to K.1hn b ponti in .\mcrica per fame una stdla dcll'o1>na. Co:,.Ì i c,1cci,11oridd Lido1 che le-t'J.\11 p.1,,,1ti ,·i<·ini t,lllll' \'olte. cil<' t.mtt· ,·olll' J',l\'l'\,lll \('lllita C..llll,ll" IJ'/,at ·u / do', ~i 1.l!lun.1rir.1rono di non .1,1-rl.t i,copc-1t.1 in tempo. Poi non .'li,;cppe più nulla di lci, finc.:héun'eMatc I.i ,i \'idc torn,m.· al Lido. Era invecchi.1t;_1,in- ~ras~,lta, e ~ dict·va che la sua can icra di cantante C'ra \tata un \ ero fia.-.c.o .\la. al Lido do,·c"a incontrar l'uomo dt(· poi divenne \UO tiarito: quc,ti le free a"cr alcune particine nei film, e rapid:i.meme G1.1cc divenne un.\ gr,mdc ..t.cll.t. Rico1do ancora un giovane :.iciliano, Fulco della Ccid.11 che anva IJ-.ciato il :;uo palazzo di P,,lcrrno raggr;mcllan- <lo una piccola ~omma che gli ,wna pcrrnr~so di ,·cnire a Venezi,t a cercare un'occupazione qu,1ltinquc. Prcg~v;t tutti c1udli che incontra\'a d'occuparsi dd \Uo av,enirc, e diceva mode~tamcntc di ~.1pcrc di:.tgn.1rc e dipi11gcrc. Finalmente, !ad>·Wimbornc lo prescmò alla signorina Chancl, la qu~de lo incaritò di dbegn.ir<: quegli straordinari gioielli f.1hi1 che furon lanciati proprio d.illa i,ignorina Chancl, con grande succc!lso. Poi, il gio"anc- anii,ta .'liciliano andò in America, e cominciò a far gioielli in pietre , ere: C'ra110 talmente splendidi, che le donne ci,itarono, daµprima, a port.lrli, poi li adottJrono tutte, ed ogni donna clcg.mte con..idcrò una nccc,sità po~~derc urM spilla o un braccialetto di ..cgnati d,t Fulco della Cerd.i, o piuttosto dal duca di \'erdura, 1>erché Fulco aveva ereditato nel frat• ccmpo quC'ttO nuovo titolo. Anche Cole Porta, quando "enne .1 Venezia, sembrava solo un indolcnti'i"-imo giovanotto, capace di comporre alcune gradevoli canzoncine, generalmente intorno ai frequentatori del Lido. Veder Venezia con lui equivale a Vl'derc una città nuova, perché nessuno come Cole ha l'amore e la compremione cli \ ·enc.:i.ì. Mi ricorderò le scrc pa'>ll.Jtcsulla LJ.guna Morta, qur,ndo Cole riuni,·a alcuni amici in tre o quattro gondole, mentre in un'altra bar~a suo,~atori eseguivano lente can20111 \('llCZla!lC. Una sera, egli imitò alcuni di noi a pranzare a Mur;ino. Partimmo in una grande l.rncia, con un'orchestra locale scoperta da Cole, che suonava mandolini e fil>:lrmoniche con t.ile slancio da far spabncare le fìnc!ltre sul no:,.tro pas- !,a.ggiond Canale. Arriv~1ti a Murano, si vide che biso, gna\'a m.rngiarc in un caffruccio vicino all'acqua. Solo Cole Poi ter poteva :1,er il coraggio di invitare gente viziata ed esigenti:-.llima a divider con lui quel pasto mal preparato, su tovaglie di dubbia pulizia. ).fentre mangiav.uno la pasta, cominciarono ad arrivare gli operai dalla fabbrica del vetro, che finivan la loro giornat;1 di bvoro, e venivano a berl" qualche cosa: sc.:ntendo le nostre fisa1moniche si mi- ~cro a canticchiare; Cole offrì loro da bere. chiacchierò amichevolmente con loro, pregandoli infine di c::i.ntare in coro alcune canzoni di guerra, e gli operai acconsentirono, facendo ri~uonarc b stanza con le loro voci potenti. Quella stcsi,a estate, Eha MaxwclJ cd io organizz.1mmo imicmc una fr,ta. Quasi tutta la colonia dell'Excd ..ior intervenne. tranne alcuni no:.tri intimi amici, ch'erano in freddo o con El"-a o con mc. Durante la llCl"ataapparve per un momento :'vlich;1cl Arltn, il c1uale ci annunciò che nell'appartamento di Cole Portcr c'era molta allegria: « Xocl Cowarcl è al piano, e improvvi,a. versi su Elsa ).faxwcll, Jane cli San Faustino cd i loro o~piti >. La mattina dopo, ~ulla :.pia~gia, incontrai Noci Co\\'ard: « Perché non è ,-enuto, ieri ')Cri\, da noi? > gli chie..,i. ~ 1 ocl ~i appoggiò al tavolo che i!li sta• va davanti e poi. cur\'andosi verso di mc, dichiarò: « :\'on llOllOvenuto perché it u:a.s such a damncd bloody borc >. J litigi sono frequentissimi, al Lido, ma vrngono dimrntit.:ati appl·na viene il momento di rip:1rti1c: il :,aie scu,a tutto! E..1.. 1 ).l.1;,,,wcllnon pa5sa mai un'inte1a llt,1gionl'st•n.,.abi..,tiLci.uealml'no una volt.I. i:,, difficile p.ulare di E!...a, perché i ,1101 amici non si :.t.11u;anomai di ~C'ntirnCd' ir b("nc, mentre i suoi nemici non !ii ,L111cano di dirne male. Ek1 è un mi\t("rO: k pi.ice turbai e il ~uo g;1iomondo cli ora con tl'll i ricordi del ~uo mondo di prim,1. Dur,mtc una ..t,1gione, al Lido, si a~~icurav.t che El- ,., \;Lrebbc fini1a in prigione 1x.·r debiti : « Po\ era, povera Elsa ! Non ha più nt'11Hncno un wldo, il ~uo c1<.·dito in banc.1 è complct.uncnte 'IC·opcrto! >. ).la un pomc1iggio1 in pian.ì S.rn .\Luco, El"-,laprì il 'tuo fazzoletto: c'L'rano dl'ntto '(''-'allt,urnla lire in biglietti di b.1nca. Ek1 è \ c·1,1111cntfcelice quando può d.1rt' un I icnimcnto: che lii.I lei a d.irlo, o qu.dnm ,1ltro, non h.ì importanza: .1 Il-i b.i...t.1organiaarlo. Ila molti arnil·i, molti,~imi .1mmiratcni, ma ogni e"t•He ha l'abitudine dì divcnt;tr intimi...i.nu con una pcr:.orM qu.tlunque uomo o donna, non importa - che :.i.1 in gr.,do di d,irc una fc:.ta, ideata d,1 El-...l.1Mtur.1lmcntc, e da lei dl'finiu con 1egol.i.rità «: l,1 fe,ta ddl'anno de- ,t111.1t.\ .1 far epoca». A fr,ta finitJ, colui, o colei, che l'h.a off('rta scompare nell'ombra; qua- "i st·mprl' perché rìnan.r.iari.uncntc ro• vinato. Un.1 delle più brillanti trovate di Ek1, fu b « cani.1 al tt·\Oro >. .hcv,l dl·corato l' .1ddobb.1to una chi,llt,1, dmT \i h;11l.n·,1·o ,i a~colt,na la mu,i(.·a, ;111cor.mdola nella Llguna: bi- ~o~n.1, ,t p.1rti1 d1 lì p<.'r,r~uir la tr.1t·- ri.t dd t<·,010. 6-(C'vnunu, ,T.\i\E DI SAN FAt:STlNO COLLEZIONE STORICA ILLUSTRATA RIZZOLI I MARTEDI .10 MAGGIO 1938-XVI Hrd me.su in vcndit.1in tutte le edicolel.1prima dispcns,1 dell.1nuo\'a opera di G OSTAVO SACERDOTE I CESARE BORGIA La suavita,lasuafamzglia) z SttOZ tempi È l.1prim.a rievontione documtntata di tutt.a I.i , it.i.di Ccurc Borgi•, nel 9u.idro dei f.atti e dei pcrson.aggi tra cui si mosse, nell.i cerchia familiare in cui \'issc, nell'ambiente storico e monle nel qu.ile operò: un.a\"it.1inquieta e sconcc11antcm, ,1,111chpcien.adi .iud.icice t.1lvoha illuminata d.a.1hc,1spirnioni. L'.iutorc, già noto per a,·cr rcda1to un.t J/itu "i Gi11uppt' C11rib11Ui che gcttJ huo, a luce 5,ullar'om.anusc.acsistcn1.Jddl'cr'Oè dei due Mondi, ha scritto 9:ucst,1oper.i col ricorso .id un nutcnale .storico e d'.archivio ri!!id.1mcntcdocumentario. Circ.1 900 r.arc illustr'nioni h~urcr.rnno in questo nuovo volume. O,gni "ùpem11 t' ,li 16 Prlei11,• e ,o,t,, Ct'11foimi 90 A!,/,ow1111nifo,11/'up.-r,1rump/d,1 {tiro, 50 ,fisp,•n,r) L. ,8 PEI\ ABBONAMENTI INDII\IZZAI\E GLI IMPOI\TI A Rizzoli e C. Editori - Milano PIAZZACAI\LO El\BA 6 , CONTO COI\I\ENTE POSTALENUM. J-2076

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