Omnibus - anno II - n.19 - 7 maggio 1938

'J( \ C'RF.OF.:-S/.Ache l.1 mia fa. ~ n:iiglia tragga. origine- d.ill.t Scozia - cn·dcn,.J. che t'bbc cor-.o ,,ppunto in hc,;01,i;.1 e si diffmc anche in_ Gc, m_J.ni,1- è una leggenda. La stirpe d1.•1~lJ.ckcn,('n è di pura origine tcclc:-.ca. Secondo un documento dcll'.1rchivio di Stato di ~liimtcr in Vcst- ~ali~, ('~:,J <.'11i:itcv.rnfion dal 1144 prc,;~ Sollin~ nella localit.l che oggi si chiam.t ~vt.1d.cn:,Cn(allora. c;i scri\'cva 11.L,crenhufcn e Mackcnh,rn~cn} come vas- ,..11lie funzionari dei conti di I Iomburg, rc:iidcnti prc:iso la città di O1d<:ndorf; e tr.:icva.noil nome dal luogo. « Quando e perché essi I.beia:i--cro ~1.td.l·mcn, non è \t,.tto fmo,.-1chiarito. Sc~ondo una tr.tdizionc di fami~lia, c-.s1, dopi che :,j spcn:icro i conti di Homburg, dovètt'-.'ro C)~le c,\cci:ui da ,1lt1 i ,;igno11 locali, cosiddetti Gaugrafcn. Furono poi µer decenni cittadini e andw nwmb, i dd Consiglio di Einbc-ck. Gli archivi di altre città fanno il loro nome. Invece ~li archi\'i di Einbcck di qm_•Itempo iOno purtroppo di~trutti. « L\ .inintcrrott,\ ,icura genealogia della mia famiglia comincia con Mi- (·hclc 11ackcmcn, nato nell'a~no t596 in L.bfeld presso O..,tcrodc (1-1.rnnover). La <.:.1-.a in (ui egli n,,cquc- e,;i-.tc ancor,t. Da qu.mto tempo qucllJ. rasa, insieme col terreno, fosse in J)O!J.)CSSO dei Mackcn~cn, prima della na:-.eita di Mi(hdc, non si ,a. ~-lichcle la b.'!iciòin crcdit:1 al fig:lioAndrea e questi al suo qu.,rto figlio, Adamo; e i di,cendenti di questo ancora ne !10110 in po,sesso. ._ 11 secondo figlio di Andrea, Giovanni, ri:,iedctte in B.1denhausen (Bra.un- :;chwcig), dopo a\ere acquistato la co- ,iddetu "Nuova Minirra ", una piccola miniera di ferro col terreno circost.rnte. E anche questo possedimento è oggi nelle mani di un Mackensen. « li primo figlio di Gìovanni, Giovanni Andrea, natO nel 1694, fu il capmtipite dei proprietari ddb. "Nuova Miniera", fino ad oggi. li figlio minore, Hans lleinrich 1 nato il 1697, fu il mio diretto antenato. e li pronipote di llans Hcinrich, Ludwig, nato il 17881 in Badcnhauscn, fu mio avo. Qucstì, terzo figlio del padre Gottfried 1 in comcguenz;\ del suo matrimonio con la figlia del pastore Tuve, - Antonia, ~i trasferì prima in Oedclum, • poi in Garmisscn. E in Garmisscn nacque mio padre, Ludwig, il 5 giugno 1817. Questi, in gioventù, assume l'amministrazione dei beni comitali Alteuschen nell'I lannovcr e in Prussia e sia per r.,gione di residcnza1 sia per via del matrimonio con la figlia del mae- :.tro reale delle foreste, )..1aria, acquistò la cittadinanza prussi.,na. e Così, io nacqui prussiano il 6 dicembre 18491 e, rinunziando all'a~ricoltura, cui tutti i miei antenati si erano dedicati, fui il primo che portasse il nome di Mackenscn nel Corpo attivo degli ufficiali dell'esercito pruri.siano. « Al battesimo, mi fu impo.sto il nome di Anton Ludwig Friedrich August ». Nell'autunno del 186g, il futuro ~(aresciallo ,i arruol.wa come \olontario di un anno nel J l reggimento degli Us~eri della morte. Due settimane dopo, scri- \'C\.'.Ja.li.i madre: e ).li ,ento nell..1giacca nera e sotto la testa di morte, che sono finora i miei soli amici, così bene e così a mio agio, che tutto mi acc.1de come se niente di nuovo fosse M>pravvenutonella mia vita. Tutto mi diverte e faccio tutto volentieri e con amore, qualunque cosa sia. lo sono soldato non soltanto per "dovere ", ma anche per mio piacere, cor• po e ::rnima e il mio zelo divcnt:i ogni giorno maggiore, come i miei superiori ricono!l<'ono~. Proprio mentre :\facke1hen, il giovani',simo. prc'>t.1Vail suo ~ervizio di un ,rnno, :)COppiò la guerr.i franco-ph.is- .,iana. Egli vi pre!le parte d,11principio .illa fine. Dopo Scdan, in un.i cartolina postale militare, scriveva alla madre: « Spkndida, grandiosa vittoria! Onore a Dio! Oggi posso scrivere per la prima volt.i. Vado con circa trentacinque reggimenti di cavalleria a marce forzate verso Parigi. Centodiecimila uomini oggi, a Sedan, hanno deposto le armi. Io ste~!io ho visto stamattina l'lmpcratore prigioniero, scortato <la 1__ 1110 squ.tdronc di un no!Jtro reggimento. Era un triste spettacolo: i napoleonidi s'JlLt \'ia della morte! ~la ogni tedesco C$Ultcrànel \'edere l'Imperatore prigioniero. Chi avrebbe potuto prevedere questi avvenimenti qu.ittro settimane fa.?>. Finita la guerra, il padre: volle ("he '>tudia!'t~aegraria all' hLituto di economia .1gr.1ria deJl'Liniver-,ità di I lalle. Ivi si ltgò di amicUia col grande mac~tro di (•conomia all;raria Julius KUhn. Seguì .inche corsi di altre facoltà : particolar• mente quello di economia tenuto dallo Schmoller, con cui fu poi t.empre in re~ htzione, e queJlo dello storico Droysen. )..f.t la sua vera vocat1one era il servizio militare. « Credimi, adorata mamma», così scrivc'va alla m,1dre, « non è la pompa esteriore, di cui è circondato l'ufficiale. che mi fa ardere dal dc:,ide• rio di indos,;are di nuovo la giacca del Re; è un'intim,\. :,incera, quasi \frenata p,l'>sione,che io non 1>0v•otogliermi dal cuor<-',miei buoni genitori, che mi :,ictc così cari. « Solo la pa,sione e il srntim<"nto che il mc,tiere del 'iOld,Hosia la mia vocazione, m1 persuadono a fare un ultimo decisivo tentativo. E ,e pcn-.o all'avvenire, conto su Dio e ~ulla preghiera di una tenera madre, sulle quali ho ~cm~ prc contato in tutti i pericoli e in tutte le crisi e che fino ad oggi mi hanno D ■ NIBIIS PAGtNA 3 1L OAPITJ.NO JUOIEN8EN CON LA FIOL1A sempre efficacemente assistito. A Lui, al Padre Celeste, commetto il mio avvenire e alle tue preghiere, mia buona mamma, lo raccomando. Così è andata fino ad oggi; e il vecchio Dio non mi abbandonerà in avvenire ,. li padre si lasciò persuadere, e il giovane 1fackenscn, con ordine di gabinetto del 13 maggio 1873, fu nominato :,econdo luogmenente del I I reggimento degli Ussari della morte. Pa,;!laronogli anni, e il giovane luogotenente diventò comandante del I reggimento degli Usseri. Il Kai:,cr nel 18g8 lo nominò suo primo aiutante di campo e, più tardi, nel 1900, generale al suo seguito. Del suo imperatore il vecchio maresciallo parb. con un sentimento di riconoscenza e di devozione, che attesta la nobiltà del suo carattere e il suo alto senso d'onore. « Al crntro di tutti i miei ricordi d' quell'epoca è, naturalmente, la persona del Kaiser Gu~lielmo. Fino all'ultimo re~piro. io gli devo illimitata gratitudine, per tutta la bontà e la stima che mi ha dimo:,trata, non soltanto allora, ma anche in seguito, in misura crescente, nella vita, e specialmente durante 1a guerra mondiale. Considero come una straordinaria fortuna della mia vita il fatto che egli. quanto meglio mi conobbe, tanto più illimitat,l mi concesse e, poiJ mi con'-ervò la sua fiducia, e po~ trci ben dire la sua amicizia. ;'ion mi credo autoriu:ato a parlare del Kaiser, come Capo dello Stato e del popolo, sulla base dcHe mie osservazioni e im. pressioni. Come suo Primo Aiutante di campo e come Generale à la suitt:, io ero troppo alla periferia della vita politica per rendermi conto delle difficoltà della guida politica dello Stato e per formarmi un'opinione llulla pa1 te che il Sovrano prendeva personalmente alla preparazione di avvenimenti !ltorici. La sua perspicacia politica, che ebbi \pc,w occasione di constatare nell'adempimento del mio servizio, riconosceva chiaramente i pericoli che insidiano continuamente la nave dello Stato nel corso del suo tempestoso viaggio sul mare della politica mondiale. Incombeva al timo• nicre la grave cura della felice riuscita di quel viaggio, e a questa cura si aggiungeva il ~ntimento che egli aveva di e~'>ereobbligato, dal giuramento prc- \tato come !l0vrano costituzionale, a rim~tnere nei limiti del suo ufficio, limiti che spes,;o gli impedivano di spiegare liberamente la sua forza e la :,ua volontà. Pìù. di una volta, fui testimone di maniferi.taiioni di catti\·o umore del K,li..cr, che traevano origine dalla co- ~trizione che fareva ,u se stesso per rìspettarc quei limiti. Il quesito se rgli, qualora fosse stato un sovrano libero da tutte le limitazioni costituzionali, sarebbe riuscito a condurre la nave dello Stato in porto sicuro, salva dai vortici e dagli scogli, è ozioso. Che egli tenesse il suo ufficio come sovrano costituzionalmente vincolato è per me fennamente stabilito, nonostante tutte le affermazioni contrarie. Questo fatto non può es.seretraviato attraverso il giudizio storico sulle sue decisioni e sulle sue azioni. e Il pensiero e l'attività del Kaiser Guglielmo si svolgevano in presenza del sentimento - sempre vigile in lui - dell'alta responsabilità che gli incombeva davanti a Dio e agli uomini. Questo-..scntimcnto della sua responsabilità lo accompagnava da per tutto, sia sul mare, che tanto amava, sia nei fiordi della Norvegia, così lontani dal rumore del mondo, sia quando andava a caccia nelle foreste tedesche. Il suo sentimento e il suo pensiero saldamente religiosi determinavano la sua visione cristiana del mondo. l n questo suo operare per il bene del popolo e della patria egli era come in• ,·eri.titodi una missione da Dio. A tutte le questioni concernenti la vita pubblica e specialmente a tutto ciò che fosse progresso, dedicava il suo interesse e la ~ua vigile intelligenza. Fenno sul terreno della storia e consapevole dei suoi ìnsegnamenti, l'lmperatore Guglielmo, come il contadino all'aratro, gu:1rdava ~empre innanzi a sé... Il suo spirito sempre vivo si occupava di mutamenti che prevedeva dovessero intervenire nel cor~ degli avvenimenti umani; mutamenti che oggi non sono più nascosti nel grembo del futuro. Alludo, con que~to, anche a iniziative nel campo ~ociale, in quello della politica com• merciaie, in quello tecnico e scientifico, che, dapprima incomprese, ~i sono, poii col tempo, realizzate. Nel primo anno del mio servizio al seguito dell'lmpe• ratorc, cominciarono i contatti di Sua .Maestà con Chambcrlain, l'autore di Le basi del secolo X I X. Io stesso lessi al Kaiser qualche capitolo di quel libro. Seguì uno sc;.tmbio di lettere fra l'Alto Signore e il grande pensatore, così ::unicodella Germania. Questa corrispondenza, durò fino alla morte di Chambcrlain e toccò questioni religiose, di cui oggi si occupano i migliori del nostro popolo. « Fedele alla consegna dei ,;uoi antenati, egli dediettva le sue mag~iori cure alla sicurrzza e alla forza difensiva della. Germania. )...(antenere la pace era lo scopo di tutti i suoi sforLi. La parol., di 1foltke: "Non c'è che la spada per mantenere le spade nel fodero", era il suo motto. Tutto quello che il Kaiser fece per rafforzare l'esercito teUNA REOENTE FOTOORAPIA DEL JURE80IALLO VOH lUOXENSEN desco, riuscì a farlo lottando col parlamentarismo. E come, nonostante il parlamentarismo, nel '14 condusse in campo il migliore e:,.crcito che il mondo avesse mai visto, così con la sua opera, che ìl parlamentarismo non riuscì a impedire, conservò e rafTor-1.òla forza morale dell'esercito e i vivi legami ideali della truppa alla sua persona. Quante volte io \'idi quale influenza egli avesse sull'esercito! E proprio questa forza della sua personalità domina l'imm.1gine che io conservo del mio imperiale Signore! >. All'inizio della guerra mondiale, il generale Mackenscn comandava il XVI[ Corpo d'Armata che faceva parte dell'VI l I Annata, ..il comando del colonnello generale von Pritt witz, destinata •1 difendere la Prm:-ia orientale. Il Corpo d'Armata Ji ~1ackcmen fu duramrnte impegnato nella battaglia di Gumbinnen. Le lettere del generale insist0no, con parole accorate, sulle perdite :,ubite. Seguì il mutamento di comando, che doveva a"erc con<.egucnze così importanti sul cor..o della guerra. li 23 agosto llindcnburg, insieme col suo capo di Stato i\laggiore generale Cudcndorff, giungeva a ~larienburg e assumeva il comando dell'VJ I I Armata col seguente laconico ordine del giorno: « ~oi voglìamo avere fiducia scambievohnenrn e fare il nostro compito comune:,. Subito cominciarono le operazioni che dovevano condurre alla \'ittoria di Tanncnbcrg. Il 25 agòsto il generale von ~1:ackrmen scri\'eva: « Noi marciamo per andare incontro a nuovi gravi avvenimenti ». 11 29 l'anello intorno ai ru-.si si chiudeva. Il 31 la battaglia era finita: cd cr,\ e una. delle vittorie tedesche più decisive della guerra ». Il solo Corpo d'Annata dì }.lackcnscn aveva fatto 30 mila. prigionieri e ave\'a preso I 14 cannoni. ln una lettera del 1° settembre il generale descrive le sue immediate impressioni. « Fino a ieri tuon.wa ancora il cannone. Poi si compì il grande dramma di quc,ti ultimi giorni. Dal 29 le mie valorose truppe erano in combattimento contro i ru'>si,che tenta\'ano disperatamente di spc1.1.arel'anello che li strin• geva. Sulla linea. fra il lago di Ko.)no e \\'illenbcrg tutti i pa,;saggi erano chiusi dal mio Corpo d'Armata... L'audace operazione sul fi,rnco e a tergo del nemico mi è pienamente riuscit.1. :\la la notte ci sono state ore critiche. Ora il 1,ucces~ è completo. Più di 25 mila pri~ gionicri a,pcttano all.1 'itazione di Passcnhdm. Ho incontrato ieri una colonna di 300 ufficiali prigionieri, il comando di due divisioni; sono stati ricevuti al 1(unicipio, ove possono riposare. Una guardia d'onore era avanti al portone e presentò le armi al loro arrivo. Il mio cuore di soldato sente la gravità dell'ora per questi uomini ... B ,iato un momento della mia vita. Nel pomeriggio sono andato in automobile a \\'illenbcrg, dove già erano truppe del XX Corpo d'Armata. La. rovina dell'e-.er• cito nemico è completa. Sui c._1.mpdi i battaglia delle mie truppe, davanti a Jedwabno, pre,;so Kaltcnborn, presso ~lalga, presso Kannwiesen, fino a Puchallowen, lo spettacolo è terribile. Uomini e cavalli in mucchi profondi coprono il terreno. Una massa confusa di mezzi di trasporto giace sulle strade o presso le strade. Intere mandre di cavalli, ,cnza cavalieri e senza arnesi, errano nelle foreste e per i prati. Pili di cento cannoni e mitragliatrici sono disseminati ... Qua e là i rus-.i hanno tentato di aprirsi un varco alla baionetta. Altrove ,;.isono arresi senza combattere. Ora ~ono in c.1.mmino le compagnie di portaferiti e gli ospedaletti da campo per wccvrrcre i numerosi fc. riti ... Ieri sera le truppe, radunate sulla piazza del mercato, cantavano: "Ora ringraziate tutti il Signore". E anche questo sarà un momento (indimenticabile) della mia vita. J n quale tempo straordinario Iddio ci ha destinati a vivere! ». Pochr scttim;rne dopo, l.1 battaglia dei Laghi M1Suriani, L'8 ,ettembre ~(.\. ckensen riceveva l'ordine seguente: « 11 suo compito è di rompere il nemico a Posscssern e, con questo, di decidere la battaglia ,. Il giorno dopo egli a\,e, ,, adempiuto il suo compito e la battaglia era decisa. Seguì la rotta e la re--a dell'armata rus'ia. Il 13 Mackcnscn scrÌ\'eva : « Di nuovo una grande vittoria per le nostre armi. Il favore di Dio evidente-mente è con noi. La Pru~ia orientale è liberata dal nemico~. Non più di tre settimane dopo, ai primi di ottobre-, ,;j iniziavano le operazioni della grande offensiva su \'ar- ~avia. ~tackcnsen con le sue truppe piombò con inaudita rapidità sulla città. Al termine di quelle operazioni, llindenburg <li\entava comandante di tutto il fronte orientale e Mackemen gli succedeva nel com,rndo dell'\TIJ Annata. Srguì l'offensiva su Lodi nel novembre e .1lt1e operazioni ofTt!nsivenrl dicembre; poi il fronte orientale si immobilizzò fino alla primavera del 1915. St:~u1 ndl.i prim.1\cr.1 e ncll'e!>tJtc d1•l 1q13 tutto un grand10:i.ocomplcs\O di ,tzÌoni. Goilicc. Pr1.cmy-.l, Leopoli, 81l''>t-Lito,nky. :-.:cli,\fi~ura di ~1acken- :i.en ,i compendi;.\ tant,t p.1rtc della storia ddb. guerra sul fronte oric:ntak in qud periodo, che per parl,1re di quel JX'I iodo dcli., sua vit,1_bi'.)()gnercbbe nfarc la stori,\ di quei grandi cicli di opl·r.12.ioni. Il 28 agmto egli scriveva: « Da\'anti al mio fronte, i russi s1 1 itirano sempre più ». La gue1-ra sul fronte orientale era orm.1i dl'ci<i,l.Anche l'attività del 1-eldmarcsciallo von ~fackcn:i.en su quel fronte ('r.t finita. ~d :,cttembre 1915 11ae;ken.....:nrtssU• meva il comando dell'ofkmiva contro la Sc.,.rbi.,.L'c">Crcitoserbo, sprovvisto d' .,rmi e di munizioni, non potè opporrl' che una re!,istcn1.arelativa. Il 25 novcmbrr il Feldmaresciallo scrivev.l: « La camp~1gna contro la Serbia è fi. nit,\. Il Kai~cr mi affidò questo compito il 15 settembre. L'esercito di Re Pietro è annientato e la linea Vìenna-Co• stantinopoli è libera e sicura». Quindi tenne il comando del fronte balcanico, finché nc-ll'cstate dell'anno ..ucccssivo fu chiamato a compiere sul fronte rumeno l.l sua ultima grande impresa cli guerra. li 6 dicembre di quello stesso anno 1915 rntrava a Bucarest. Passò ancora del tempo, e le forze della Germania, a poco a poco, si logorarono e si esaurirono. Dopo tante vittorie, alla fine. la Nazione tedesca cedette, di schìanto, dinanzi al numero soverchiante dei nemici. Mackenscn, tornato in patria dopo fortunose e penose vicende, scriveva a un ufficiale, che gli era stato vicino in guerra: e Cacciato da Danzica e senza patria, io devo, come un figlio sperduto, cercarmi una casa >. La trovò a Falkenwalde, un villag- ~io a sedici chilometri da Stettino. J vi si comprò una casa di campagna, senza pretese, nel bosco. E visse in solitudine e in raccoglimento. e Ci troviamo bene, qui, e siamo grati (a Dio) ,. scriveva dopo un po' di tempo. « Il nuo lavoro quotidiano si compie al t.wolo da scriverr e in sella. lo evito ogni occasione di apparire in pubblico e vedo quotidianamente più bc!ltie che uomini. Gli uomini non li capisco più ». Benché pili che settantenne, cavalcava varie ore al giorno, anche nel cuore dell'inverno, senza curarsi del tempo e dei rigori della stagione. Profondamente addolorato per la cri~i morale e politica del do1>0guerra, egli non perdette mai la fiducia nel po• P?lo tedesco e non disperò dell'avvemrc: « Ho fiducia. nella nostra gioventù. La necessità dell'ora la fa maturare. Solo l'unità di tutti i tedeschi dotati di giudizio può risollevare la nostra pa• tria. Disse il vecchio Bli.icher nel 1 8 t 3 : "Attraverso la Prussia, si risolleverà tutta la patria tedesca". Questa parola vale di nuovo anche OJi!'{iE. soprattutto rivive oggi lo spirito di Bliicher. Il Re dei re, che presiede al governo del mondo, arresterà la volontà di distruzione dei francesi, purchè la Germania ritrovi la sua unità ». . . Nell'avJnto di Adolfo Hitler al Cancellierato il vecchio Fcldmarescial!o salutò l'aurora di una nuova èra. La sua fede incrollabile nella provvidenza divina, la sua profonda aspirazione a veder fuse in intima unità tutte le classi del popolo-· tede!>-Cosulla base <li una grande idea domin..itrice e a vedere il popolo riconcìliato con lo Stato, si realizzarono il giorno di Potsdam . D'altro canto, l'idea del Nazional-So• cialismo è abbastanza grande per lasciare, alla fermezza della fede in sacri ,;entimcnti e al sentimento di fedeltà, del posto ,lccanto a.Ila rinnovata coscienza po1>0lare dei fini e dei compiti nazionali. E significò appunto questo la visita che il Fiihrcr e Cancelliere del- !'Impero fece ,1 Falkenwalde in occa- ,;ionc del suo ottantacinquesimò compleanno. Due uomini, due personaggi della storia, ciascuno pieno di stima per l'altro, ciascuno comprendendo appìcno la grande.tza dell'altro, si guardarono negli occhi: l'uno, al pari del suo compagno e collaboratore di guerra, da poco disceso nella tomba, uno de~ più grandi capi militari della storia tedesca; l'altro, annunziatore e realizzatore di un nuovo vangelo, pieno d'avvenire, nato dal bisogno e dal dolore. Alla leale profes.)ione di .fede: « Io sono nato, ho vissuto e morirò wtto la divisa.: " Cor. Dio per il re e per la patria" >, il Fiih,er rispo.)c: « Non mi aspettavo altro. lo non \'Cdo in ciò alcun ostacolo a che ~tiamo in,icme ,. E la risposta fu raIT01.t,.1.tdaa una stretta di man0. La fiducia del Feldmaresciallo nel Fiihrer e nella sua idea è piena. Egli ha "isto a poco a poco la Germania liberarsi da.Ile catene del trattato di pace; cd ha esultato. Ha vi'itO rinascere la for.ta tedesca, ha vi~to risorgere l'eser• cito tedesco; ed ha esultate. La figura di Mackensen appartiene alla nazione. Quello che rese questo uomo così degno di amore, così meritevole di stima, cosi caro agli occhi tJ.nto dei vecchi soldati, qu::i.ntodei gio- ,-ani, per il carattere sempre eguale e schietto, così nella prospera, come nell'avversa fortuna, fu la fede profonda nelle -.ue convinzioni, fu la nobihà di un'anima, che si era inter:11111·ntcdedicata al servizio delb patria.

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