I .\ F.\:\IIGLIA Fullcr \·cn1,·,1 da quel l.:hc si dcfi111\'a 11 ghetto purn,mo d1 S.alcm 1,: c'cran 1:,1,11i ,1.kun1 Fullcr amic.:1delle strcuhc; altri, g1u<l11:;1, le a\c\,IOO cond,inn.11c. L:n Timotco Fullcr nm,l!iC fa11101:ipocn.:hè, entralo un giorno 111ca'\a d1 contadini a chicdt.·rc.•. d,1 bere, 3\l'\,I, 1- '-lO un.1 bambina appl'IM naia, nella nilb: !:i0lenncmcntt.·, ne a, e, .1 domand,110 11. nuno, che gli era st.lt;t :u.:conl;H,t. per gioco, ,1 pano dfc~h torn.1':>1:idcopi> d1c1ott'anni. ;\ll,1 d,lt,\ stabilita, Tnnotl!O compar"c, "POSÒla fonc1ull.1e furono molto ft•lic1. Laureato a l lan,.ird nel 18o1, 1.•r.1 il m.1gg1orc <lei fr,itdh; ':>p0!->:'latd0 un,1 mite: crc.1tura, ebbe nove figli. in.i si oc<:upò, quasi csdl,Sl\,11ncntc, della sua prunogcnua, :\larghcnt.t (nat..1 :1 C.unbmlgc nd 1810), mentre gli altn otto crcsce,~mo, turbolenll I ragnzz1 e c1,·ct1onc le rnJ:t'àzzc,sollo J,1cu.:-1od1.1della nudrc. ;\.l.1rgarct a s.e1.umi s1ud111\a il l.1tmo, ,l otto traducc,,l Orazio, a dicci legj.tc,a ;\.Iolièrc 111 francese, Ccn .mtcs m spagnolo. Suo padre stei.:.o l'1t.tn11n1, Oj.tlll sc.;ra, lungamente, co:..1che anche la p1ecob n1b:wa al '>Onno le ore più belle, e, qu,mdo fin:dmenle si addonncntava, i suoi sogni erano vasti, tempc:.tosi. ).lur~arct natur,1lmentc era con1cntis~1ma d1 suo padre, d1 se stcs.,,a, e della sua educazione; stud1aw1 volcnticn e la sua fnme intcllcuuale era enorme, tale che Carlyle, molti anni più tardi, dovc,::a dire di lei: Xon ho mai visto anuna um,11u1sunilc a quesla ... par che \'Oglm mangiarsi il Grande Cni, erso con,c un o,·mo a colazione•. Timoteo fullcr occupava, 1n ql1cl tempo, una posizione poluica abbastanza cle"ata, e la sua amicizia per John Qumcy .\d,m1s lo meuenl spesso m vista: per appoggiarne appunto la candidatura alla presidenza, Tunotco, pur di condizioni modeste, diede, nel 1826. un ballo che restò mcmor-Jbile, m Cambridge, per il suo sfarzo: memorabile anche perché fu 11 debutto in società di i\largaret, sedicenne, ,estua d1 seta rosa pallido. Fu lei a for gli onon d1 casa accanto al padre, mentre la madre umilmente sorvegliava la cucina. 1\1argaret cominciò dunque presto a far la signonna da marito, e senza successo, benché fosse abbastanza bella: m;1 parlava troppo, dicen1110 i gio,·~motti, era aggr-essiva, e poi sapeva ti latino. Dolce cd amara pro,·incia americana del primo Ottocento! ~largarel dnll'alto della sua sapienza guarda, a con invidia le ragazze ignoranti che net·, e vano mazzt d, fiori, biglietti d'amore, domande di matrimonio: lei ebbe solo una •delusione>, nient'altro. :-.:e di\'entò ancora pili ambiziosa, e, meni re già ::avevastudiato troppo, si convinse d1 non n,·er studiato abbastrnza. Le sue giornate s1 S\"Olgevano così:• r\li alzo prima delle cmquc, cammino per un'ora, m1 esercito al piano fino alle sette, faccio colazione, poi leggo la Littérat11re fra11çaiu, in francese, fino alle otto, poi la Filosofia di Bro\\n, Alle nove e llll'ZZO vado alla scuola d1 ).Jr Perkms, e studio il greco, fino a mezzogiorno. Facciamo colazione alle due e, se la conversazione e parttcolarrnente gradevole, m1 fermo a chiacchierare per mezz'ora, dopo il dessert, a\tnmenu mi ritiro subito, per le mie letture m 1taltano; alle sci, una passeggiata, p1u tardi pianoforte, canto; infine, prima d1 addonnentarmi, alcune note nel mio diario ... A diciannove anni divenne amica del giovane James Clarke, d1scw,se con lui intorno al socialismo, all'amic1:1.1a,alla letteratura tedesca; nello stesso tempo ;\.1argarct desiderava che Jamcs s'innumoras:,e d1 lei, ma non fu C03i. Poi ,:\Jargaret ebbe '"""!!nticmque anni, e fu considerata una , e~hia zitella. I nta~,o suo padre AvC\"nperduto quasi tutta I~ sostanza, e si ent deciso a nt1rar:.1 nella fattoria d1 Groton, a quaranta m1gha da Boston, per dedicarsi ai campi, all'educazione dei figli, e alla , ua dei patriarchi. Oopo due anni di Groton, ).l.ugaret si ammalò e stette per morire. C"naM.:cnapatetica tra lei ed il padre che, credendola moribonda, le diede una specie d1 assoluzione, l'aiutò 1mpron·isamentl" a guanre. :\la, còlto dal colera as1at1co. 11 padre si spegneva m tre giorni. ).forgarct, comalescentc, si tro\'Ò a capo della t.1mi~lia; era una parte nU0\"J, e già sogna\"a d1 dominare bcnc\'olmcnte madre, fratelli e nonna, quando lo zio r\braham prima, e poi 11maggiore dei figli, Eugcnc, presero 111 mano ogni cosa. Ddusa, ).Jargarct .indò a fare la maestra in un collcg10, a Pro\'1dcncc, Rhode Jsland. Traduce,·a le lettere della canonichessa Gunderodc a lle1tina Brentano, 1 Colloqui d1 Goethe con Eckermann, e scnsse una prefa:1.1one ai Colloqui esaltando Goethe: quc~ta prtfaz1one rese ,\IJrgaret cdebre, ma scandalizzò l'America. Cosi compl\·a trent'anni. Finalmente. come tutte le sue contemporanee intelligcnt1 1 inferme, non più. giovani, e sole, .;\làrgarct doYe,·a rin,lgcrc il suo 111tercsse alle donne, lottare per ottenere loro una felicità, una dignità che lei stessa non a'"c"a conosciute. Voto alle donne, libertà alle donne, dirnrzio, professioni libere, tutela dei figli, pantà d1 dmtti: .;\1argarct fu una suffral{ctta atoni lt:ttf'C, s1 preoccupò delle s,111m1.·J ind1,me, delle contadine dell'lllmms, delle 1.nandaic di :--.u0\.1 \'ork, delle rag•lZl.e per~ dutc d1 tutto il mondo. S1 cr.1 st;1h1lita con la ..,U,l f,nm~li.1 .1 Jnm.11c,1l'lam, ..o. hborgo d1 Bo..,ton, do,e in1z1òqut.·lle con, cr:,.a1.ion1 che do, e, ano dur;ire hno al 18+.1: un g:ruppo d1 ,cnllcmquc d.unc s1 rnmiv,1, sono la pre\1dcnza di ).(arj.::aret, lll c,1<,;1dell,l t.lJ,.:"/\0ro Pcabodr, c dott;1m'-'nte di-....,c11,l\ad1 111itolog1;1 j{IL'La, art, belle, della donna, o am:he th coloro che, pur YI\L'tulo, non lunno 1mp.1nHo a \ 1,erc : scopo, il rinf,c:.cJn• una c;uhura i.:hc \'enna, :..i, 1111part1t;.1 .1lle rag.1z1.c, ma che le rag:;uze, d1,·enrnndo m.1dri d1 fa,mg-lia, puntu.11mcntc dim1mt1c.1,;1no. X.uuralmente gl1 uomm1 d1 Bo:.rnn s1 chchiararono, in ma:.sa, contrari .11l'm11.101tl\·,1c,d .mche l'un 110 Lhe i\l:lrgarct foce loro cli par1ec11x1.r.a..l:le riunivn• non ..,ervì a p.1c1fi1.,;arl1.n1suh.110 di CJl1t•si'au1,·1tJ.fu il libro d1 :\larg:1ret, .1pp.1rso nd 184-4, I.a donna ml dicùm,wt·nimo secolo. che dopo qul'll.1 d1 i\Jary \\'olhtonccraft, Rit r11dica::::ionedei diritti dr/la domw, è l:t pnma oper.1 n:r:.1menk i.ignificati,·a dl'I femmin1:.-mo. Pochi anni l)iù ta1d1 le aml'ncane ottelle\imO la co1wenzione d1 ~ ca Falls, e, nel 1850, la convenzione sui dintti delle donne. proprio grazie a i\largarct Fuller. Fourier cd il :.uo falam,tcno cr.mo, purtroppo, considerati meraYighosi da :\largarct, che credeva \'Olenticri ad una soc1cti1 collettiva, do,c donne cd uomini insil'me segassero legna, ram1ncndassero calze, ccl alle, assero i bambini. « ... :"fon ho mai sentito che un uomo, anche nei momenti di peggiore infclicit:\ e miseria, desideràSSe d1 esser donna: sempre lllvcce le donne sognano di cso;er uomini . :\largaret si occupò del mmrunon10 come della prostituzione: cr.t forse la prima volta che una zitella di buona famiglia ardi,·a tanto, e Uoston ne fu t.cossa: le ,·enticinque dame tremarono, le tenchne color Ja,·anda d1 1uttt' le finestre p:1lpitarono d'emozione: ).Jnrgaret paragonava la monogamia cattolica e la poligamia orientale, a rutto vantaggio di quest'ultima, che non dava luogo a peccati né a peccatnci. L'America intera discuteva pro e contro il femminismo: Jane Carlylc, in ln~hiltcrra, appoggia,·a 7\largaret, e Ralph \Valdo Emerson la chiamava a far parte del gruppo« trascendentalista>, Questi intellettuali erano i futuristi dell'epoca, che volevano distruggere o((ni influenza puritana, 111 ogni campo: politico, economico, religioso e didattico. Alcuni di loro ave"ano 1dcali, oltre che sovvcrS1\'i, bucolici, e s1 ritirarono m una fattoria, Drook Farm, a Roxbury nel i\'lassachus~ets, organizzata secondo i principi di Founer: r\largaret fu naturalmente invitata ad accompagnarli, ma rifiutò; s1 era troppo annorn1a a Groton, e preferiva le nnticinque dame, i conforte"oli salom di Boston. Rifiutando di seguire i trascendentali• nella sohtudme, :\largarct accettò imece la d1rcz1one di un giornale, The Dia[, di cui si occupò, !llSiemc ad EmerSon, attivamente, e per parecchio tempo. Nel 18.u fece un , 1.1ggio nella regione dei laghi. e raccontò le sue avventure in un \'Olumetto, lùtate sui laghi, che attirò l'attenzione d1 ;\lr Greeley, direttore della .\°et(; l"otk Tribune: la grande femminista fu 1m1tata a recarsi a Nuova York come critica d'arte e letteratura della T,-i. b1111e. Era una :.plcnd1da occasione, e :\largaret l'accettò sub110, abbandonando The f)ial, l~mcrson, Boston e le \'en1icinque d.irne: dove, a del resto tro~ ,nrne molte di più, a :-.:uo"l York, perché la moglie d1 Grcclcy era una t.ua grand1ss11na ammirati ice, che le faceva la più calda propaganda. :\largarct andò ,1d abitare dunque con 1 Greeley, m una gr.1ziosa ca~clta rustic:i, sulle ri\'e dcll'E,1.st lhvcr, );\ dove ora è la 49" Strada: ma nel 184-4 appena u11 ,·iuttolo un1,·a il rottage alfa 3• A,cnue, e le finestre s1 apriv,1110su paesaggi di ,·ele, di libere acque. Bcgh alberi da frutto, prati ,erd1, siepi d1 biancospino, urla casc::atclla, chiari dt luna come non ne es1stor11>più: :\l:trgan ..t a :-.:uo,a York scopri la dcllzi.1 della prunavera e dell'amore. Perché, mentre poeticamente errava, con gonne ondcggi:mt1 e cappelli di paglia, tra i c1licg1 in fiore, ).1argaret non era sola: il &rgnor-James Xathan la accompagna,-a, un bdl'ebrco d, Amburgo, con occhi color per\'mca. Era un sognatore: suona,a la chitarra, scrnc,·a ,crsi, si lamcnt,1\'.l d1 esM.:r<.u·omo d'affari e Greeky JQ ;.\'cva preso sotto la sua prote;tionc, sug~erendogli ,mche di mutare il nome, eccessivamente giud;uco, m quello, quasi nobilci.co, d1 Gotendorf: cio che il signor ~athan fece :.ubuo con snobi..,mo e docilità. L'id1ll10 durò quasi un anuo, gli alberi ebbero 11 tempo d1 fiorire, sfionre e rifiorire; .:\largarct scrivc\'a dottt articoli letterari e tenere lettere d'amore: poi Jamcs X.ithan Gotcndorf paro per Gerusalemme, m ,·iaui:10 d'1::.truzionc, e dalla Palcstma sarebbe poi tornato 111 patria, ad Amburgo: last.:rnva à :\Iargarct 11 suo cane e la sua chitarra. (Juc~to accadde nel giui;(no del 1845, e per tutto l'.1nno che segui .:\largarct gli scrisse, lu, le rn,pol>e, Grecley fu lentamente com mto della ncccsi.irn d1 avere una corrispondente dall'Europa: finalmente, nell'agosto dd 1846, ).largaret otD•NIBI.IS tenne d1 par11rc per l'Inghilterra, prometll'ndo anu:olt ml'rnngl1osi. A,c\'a 1issa10 un appun1,1mcnto, .l Londr,l, con il 3ll0 c;1ro :--;a1han, ma non lo tro\·ò ad attl'nclcrla; c'era solo un.1 lcucrn, m cui il gio\'anc le annunci:1\'.1 il proprio fidanzamento• che g1J. dura,,1 d;1 :inn,, ma che si er.1 scordato dt annunciarle •. Ddui.a, 1.t ~r.mdc cn11ca • anelò lll Scozia, d1l\e, una n0llL', in mon1agna. corse un gr:wc pericolo, che l.1 guari, es:ttwmcntc come .\Iary \\'olh,tonec.:.·r,,ft, che a,c\a curato un d1i.p1.1cere amoroso gettandosi nel T,11nig1, e rischiando di morire: la con\·.1lcscerwa consola. Ed anch(.' I successi mondani clll· ).Jargarct 01tennc a Londra l'aiutarono a scordare l'mfcdelc. Ebbe moltissimi inviti, pranzi dunque meno d1 .;\l.ug.1rct, cm tranquillo, e...1rl'mamcnte rehRioso, pn,·o d'og111cultura, scnza nessuna profc..,..,ione ben defirnt.1: pat.sasa le sue g10rn,ue ad ass•~tere un ,ccch10 nonno mfermo che n1orì, podu J!1Qrn1dopo 11 ..,uo mcontro con ).I.ugaret: fu .1 l.:1 che eglt dedicò .1llora tutto il suo 1...:mpo, con un amore tcneri:.snno, una dc,oz,onc dlL' durò fino .1lla fine dcll,1 loro \'lt:t, l'.ire su.:uro l·hc \larg,uet abb1.1 nfiut.110. dapprinup10, l:i corte del g10\anc marchc..,c. An.z1, n:- nuta l'es1.1tc, dcuse d1 partin·, con gh Spnng, per , ts11.ue il nord dell'Italia, e poi m,ahrc m S, izzcra, tra\'er3,1re la Germania, tornare m lngh1ltcrrn ad imbarcar:..1.11\'Ìaggio s'iniziò regolarmente, ma :1 ).111.lno,:\largare1 a, e,·a già nosr;1lg1.1d1 Roma, e in S\ 1zzera volle hi'>c1arc11>U0c1ompngm di viaggio per tornare, sola, m h:ilia. pren<.lcr ,1no e p,me; carl', solit.ine, piccole osterie! C.lrnm1mamo ore e ore nella Campagna, e torn1::m Huma Hl 11..•mpo per H:dcrla I lluminat.1 I.il tramonto ... Le ambizmn1 d1 ).l,1rg;1rct non s1 fonda,·ano, e le1 lo dicl',a sp(.':,,so, sui suoi senw, ma p,iuttosto sull,1 t.U,l ,Htiv1t:1politica: era una cot.p1r:ltriLl' nat:1, e Emcrson, sCrl\cndo dt ll't a Co,rl)lL', a,e'-l detto, ,mn1 prima: :\l.ir~arc1 è ancora p1(1 segre1;1, p1u abile e pili onc:,,til dd principe J1 \h:11l'rnidl ... Qul'..,tO g1ud1z10 er.1 st,tto d,1 Carlylc riferito a :\l.1u:1m, chl", grande fommmistn lui :,,lesso, g:rad1\'a cd dpprl'zz.1,·a ogni mtdhgcnte coll.1borazionc femminile: quando ).l.ugaret, nei primi g1orn1 della r1\'olu1.,onc romana, ~li offrì 1 suoi servigi, cgh li acccuò ,·olent1eri: Quello che m1 spinge a scriwn 1. cilro OOPPIA ZOLO, CON TE8THIONI 1 DI RITORNO DALLA CERIMONIA NUZIALE ALLA XISSIONE CATTOLIOA mtcllcttuali, colazioni spirituali, incontri emozionanti. In casa Carlyle, conobbe Mazzini, si entusiasmò per lui, per la causa italiana, per I ribelli: altra 1m•itata, Giorgio Eliot. Altra Giorgio, la Sand: a Parigi, Margarct fu ricevuta dalla romanziera in abiti virili, sigaretta in bocca, e Chopin suonò per loro. Poi, a piccole tappe, visitando fabbriche, case operaie, le prime crèches, .:\·lar~aret con I due amici, il signore e la signora Sprmg, scese \'Crso l'Italia. Assisi l'incantò: •Ilo veduto il carro con i grossi buoi che piacevano a Shclley; ho veduto i luoghi dove Goethe ebbe una deliziosa av,·cntura: non s1 è mai soli. in Italia•· A Roma la prescn:1.a degli • immortali" era addirittura o~sessionante, :\ largarct girava per- le strnde citando llyron, i classici, ammirando « San Pietro meraviglioso miscuglio del più sublime ciclo con la più corrotta terra, la Campagna, le ville con I loro alti cipressi, tristi e perfetti come nessuna altra cosa al mondo ... La sera del gio'"edì santo, ).fargarct nentra,-a con gli Spring dal Vaticano, a,·- ,·iandosi verso il Corso, do,·e a~1ta,·ano, quando b folla li di,isc: la granJe giornali..,ta era naturalmente miopiss1ma, e, attra,·erso le lenti del suo occhialetto, cerc.1.,,,1mutilmcntc gli amici. Un bellissimo giov,ine le offrì aiuto, l'accompagnò a casa; tornò a l.rO\·arla, l'indomani, divenne il suo ca\'alicr sen·ente; era 11cadetto d1 una grande famiglia decaduta, 11 m.1rchcsc Gio,·ann1 Angelo O:.soli. t.:no scultore amcritano, amico di ~largarct. ebbe a d!l"e, tornando 111patna, di non aver m,11veduto uomo più splendido d1 O!>sol1. A,eu ventisette anni, dicci Durante l'autunno rivide Ossoli: a Nat::ale si accorse di aspettare un bambino, e ne fu desolaw. Tutti i suoi ar-ticoli di quell'epoca si riferiscono alle feste natalizie di Roma. • Un debole sole ha illuminato oggi la Festa del Bambino, la più importante festa di Roma: nessun idolo ha mai ricevuto tanti doni come questa brutta bambolina di cera ... •. Si sposarono segretamente, per timore della famiglia Ossoh, da cui poteva venire una eredità del nonno, che sarebbe stata confiscata, se s1 fosse conosciuto il matrimonio del giovane patrizio con la protestante. Al principio dell'estate ì\largarct si recò ad Aquila, poi scese a Rieti, do"c, il 5 settembre 1848. nacque Angelo Eugenio Filippo. Ossoli, nominato capitano della Guardia Cinlc, avrebbe do,·uto andare a Bologna, per ordine di Pio IX, e si disperava di non poter raggnmgere la moglie: lei gli scri,·e,·a lettere coraggiose. anche se tristi. Questo ma1rim'.ln10, che tutti a,e,·ano ~iud1cato sproporzionato cd mcompren:..1bile, tra una pedante matura e non bella cd un 1gnorantone apollineo, conscr\'Ò sempre una armonia perfetta e squisita. A1 primi di no\·cmbre \largaret, lasciando il suo Angiolino a balla, in Rieti, tornò a Rorn.-1, e prese una cnmcra in p1aa.1 Uarbcrmi, al numero 6o. Lavorò molto, miz1ò la sua Storia co11tcmpora.nea, mandò lunghi ar11coli alla Tribune; Ossoli le face'"a fedelmente compagnia: • ...posso confidare solo a voi, mio caro $tory, che 10 passo tutto il mio tempo con ()..,soh, il compagno pt-ù adatto a me che io abbia rna1 trm ato. Andiamo a ~passo, al mattmo, mangiamo castagne arrostite, ci fermiamo nelle ostene per Mazzini •, erano state le parole di i\Jlargaret, • è la certezza che i migliori amici, per un uomo di carattere cd intelligenza eccezionali, quale voi siete, possano e debbano essere unicamente le donne: \'OÌ avete ,·ostra madre, lo so, avete mo_ltc altre persone. ma non importa, anch'io debbo offrire il mio tributo di devozione ... Quando c'incontrammo dai Carlylc voi mcdita\':ttc di venire in Italia con noi, sotto falso nome: è magnifico che \'Oi siate oggi in Roma quale cittadino romano ... •. Nel mar7.0 del '49 :\lazzmi fece una visita a \1argarct; nella stanzetta di piazza Barberini c'era anche Ossoli, che si converti fulmineamente, e diventò, lui cattolico, di famiglia devota al Papa, il più ardente partigiano dcll:i rcpubbltca d1 i\1azzan1: « Ieri sera 1\'lazzini è venuto da mc: saprete già che egli è siato chiamato in Italia, e ncc, uto qui con gli onori dovuti aci un principe, quale egli è ... ).Jazzini è un grand'uomo: la sua mente è quella di un geniale uomo polioco; il suo cuore, quello di un innamorato; le sue azioni decisi, e e piene di risorse quanto quelle di Cesare ... •. E qualche giorno dopo: • Ieri sera ho sentito suonare 1I campa1wllo, poi una voce pronunciò il mio nome. Era ~lazzini, rimase con mc due ore, e parlò, anche se rapidamente, d1 tutto. Se c'è un uomo capace di sah-are l'Italia, egli è quest'uomo: ma quante d1fficoltà gli si paran davan11 ! . Il lavoro che i\'lazzini assegnò a :\largaret riguardava gli ospedali. Alle dipendenze di Cristina Belgioioso, :\largarct collaborò al ripristino, al riordinamento dq.d1 u'S1wd.1h nlm,tn1, con un frnon: pan a qucl111 d,c, pudu anm più. _.rJ1, <ln,1.\a rnc>!ttrare, 111 (·rime,1, 1·1orL!l~.1 ,,gh1111g.1lc lfrgotnncl' dt.•ll'O3p(.'dale F;itt·bendratdli. \ 1 11.iscun,e le ~u1.•1ntcn: gmrnak, t.c:1u.11rn,cu1.1re d1 sl·rin:re, alla 'trib11m·, app,1s..,10n:1ted1f.....,edella rcpub~ hlK,l ronuna, snwntcndu le d1n:ric d1 rl\oluziu111 mtcnori, d1 d1sonhni: llom,1 non e mai st.irn 1r.111qu11lao, rd1I\Jlj, ll•lcliic.1L0ll'lt.:ora. 10 l''Sl·o'Sl'lllprc d,l ..,0);1, bt·n s,11wndo d1 non corrt:>rt.' .1kun JWIKnlo, i bambm1 con k loro bambmatc ,.inno, ..:ome al M)li10,a prc11der 11sole \L1 la ,11,t dell'ot.pL·1.L1lcla r,tttrisia,., profond.1nwnll', le f.KL'\,I c.1p1re ..:hci ~uo1 prmc1pi sp.1r1.m1cr,mo troppo duri: QUt·- sll ..p. knd1d1 g10,·,1m rnonhondi ! llnnt•n~ 11co tutte k nl1t· t,:TJ.nd11deL' per ..,offrirl·, ',L'mpliccmente, con le po\·cre m.i.dn c.:.hc h,mno n1r.uo .unoros.unLCntl' le loro g:10, .1ni \ il\', per pm H'derl1 11dt1tll m :.angu1not.i bran<lclh. ::-ii .1rrl\b co... 1 ;1I 2 d1 lu~ho. \Lug.11Lt in p1.11.;tJ.S.1n (;10,ann1 l ..ìter,1no ,1dc p;hs.lf 1..,old.1t1cl, G.1rih,1ld1, '-hc ;1nd,1,·,mo :l n)lnb,1ttl'I' contro , fr.mu.;..,1: Il sole cala,·;11 !;1 lun.1 nuo, .1 ,.1ln·.1 ;lll'orizzontt·, 11 fìorc dcll.1 gio, nwua 1ta\luna ..,hJ.,,u lent.unente, in quella c.:.•orn1cts:'olcnllL', Port,1,,1110t\1tt1 l,1 bell.1 d1,1~.1g.u1bald11l.1, la cjmiu.1 ros!-a... I 1010 lun~h1 capelli fluttu.1,.u10 unorno ;H bei ,·oh, pall1\ll, risoluu, pieni d1 corng:i,:io. 1-.ra.1>tato oflerto loro d1 scq::liL·re tr,1 la, tt.l, con rntt1 1 suoi \;lnt,1j.:g1 nutcri.lli, c la mnnc per hbcr,1n• il loro pac..,c: a, ehm0 sceltn la monc ... G;1riluld1 spieca,;1 fr.1 1u111per ,1·mantello bian<.:o; Mia moglu: lo :.l'gun·a n c;1,,1ll0... li 4, 1 francesi c111ra\ano m Roma. ).l,1zzmi nlìu1a,·a d1 ;md.1r3Lllt.:,pur t.:orrenJo ad ogni momento il ri'Schio dt \ enir 11nprig1onato, e .;\l:irg.ffl't lo , 1dl' 111c,1sa d1 Gus1,n-o ).!0dena: In questi due ultnm mesi, ).lazzm1 è dnl'llt,110 un \'ceduo, ogni sua forz.1 \'1t,1le S(.'mbra es.mnta, i ::.uoi occhi son , l'nat1 di sangue, In <;.u:l pelle !,!:i:illa. 1 capelli gri$f.i: ma ci;li non s, \.· mai ,n,1hto, non ha ma, proferito un lamento. Calmo e dolce, io ,·encro 111 hu un eroe .. ).targarci e Giulia ).lockna t:mn-int.ero ).lazt.'mi alla parten:.-a: a Londr.1, un'altrn donna. J:me Carlylc, lo ac.:olse de,·ot:unl'ntc. Il ~iorno dopo la sua partenza. :\Iargaret v1:.1tò 1I Va..,cello. • Un contadino mi mostrò 11 luogo do,c monrono 1 1rcntasette ero1. C'n:i nmfa ·d, manno, dalle braccia spezzate, tristemente iuarda\'a, al disopra di una fontana; alcune rose fion\'ano ancora, alcuni oleandri, tutti rossi. palpitavano trn le rovine ... ,,. Ossoli, cospiratore e soldato repubblicano, dovc,·a lasciare lloma al più prc::.to. Partirono dun- <1ueper Rieti, dove trovMono Angiolino, che quasi compiva un anno, m pessnne condizioni: la sua balia, rimasta senza latte, lo n~tri,·a unicamente di pnne t. vmo, cd il piccolo era moribondo: dopo molte cure però si rimise abbastanza perché fosse possibile prOSt'guirc il viaggio, e io ottobre gli Ossoli &i stabilirono a Firenze. m un appartamentino di piazza Santa ;\laria No\'ella. Dopo molte esitazioni, a\'cvano deciso di far noto a tutti 11loro matrimonio e la nascita del bambino, e Margaret aveva assunto il tit0lo di marchesa: "È forse stupido, per Jlla radicale come mc, portare un titolo: ma d'altra parte non posso nnunciarvi, perché mio marito ci tiene, e per 11piccolo sarà un bene, più cardi ...... Ocnché Firenze non piacesse ft Margarct (•somiglia troppo, troppo a 0oston! 1·), pure i mesi che i due sposi , 1 tr:1',corsero furono abbastanza felici: wdcvano spesso i Oro,\ ning, cd i due p1ccoli, Angiolino e Roberto, giocavano insieme: le due exzitellone p:iragonavano forse i loro destini paralleli, mentre Bro\\ning tempestosamente scri,·e,·a, e Ossoli and:-n a a messa, a ,·cspro, alla benedizione. In quel periodo fu terminata la Storia dt-lla rit 10lrt::::io,ier<,111ana, che do, e,·a essere 1icapolavoro '"'di ).largaret, la esattissima cronaca degli avvenimenti: nella primavera del '50 r\l:irgarct decise di tornare in patria, perché il libro po1essc venire pubblicato, ma era piena di neri presentimenti: • Sono d1\'entata as:..urdamcntc paurosa, da quando ho Angiolino: temo per lui 11 freddo, il caldo, la povertà, la traversata, e prego lddio di non do, er esser coraggiosa per lui, come sono stata, un tempo, coraggiosii per me stessa: amo troppo il mio bambino ... S'imbarcarono a L1,·orno, sull'Elizabetl,, un~l na,·e economie~, che impiegaY,l due mesi per raggiungere l'America, ma in compenso :i,·e, a prezzi minimi. :\fargarct compiva in quel ~::iomo quarant'anni: sentÌ\·a la sua vita n1utare totalmente, :immorbidirsi, non era più la • grande femminista•, la« grande giornalista ,, la• grande cntica •: una moi,(hc, una mamma, preoccupala d1 necessità materiali. ed anche il suo libro pesa,a ben poco, di fronte ad una malattia di Angiolino. Il capitano si ammalò di vaiolo, ed Ang10lino pure: 1I capitano morì, ma 11piccolo si salvò. A Gibilterra il comando della nave fu preso dal secondo, uomo inesperto, che faticosamente portò la Hli- ::abetl, fin nei pressi di Xuova York, ma senza rag~•ungerc la meta. Per una falsa manovra, infatti, arenò la na,e su un banco di sabbia, Fire lsland. li ,-:isccllo cm canea di marmo di Carrnra, e sbandò: il mare grosso. il pànico dell'equipaggio. completarono il disastro, mentre la terra d1st:wa solo 50 yards. Qu:isi tutti i passeggeri riuscirono, con dispernti 3for;ti, a salvarsi: :\ largaret non YOlle neppur tentare, e Ossoli cd una fedele bambinaia toscana rimasero con lei: all'ultimo momento un marinaio strnppò d:ille sue braccia Angiolino, per porrnrlo in salvo, ma .1ffogò, con il bimbo. IJ:i Fire lsland, fu possibile vederli morire: ).largaret, av,·olta nel suo scialle, si teneva, tutta sola, a prora; Ossola e la b:imbinaia, ingmocchiati, pregavano fer- , idamentej poi una grande ondata sommerse ogni cosa. 1'-IARIA DEL CORSO
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