Omnibus - anno II - n.17 - 23 aprile 1938

,---, I TfH::~O rallcntO cd Il raiazzo capi ~ ,uh110 perché. Lln istante dopo, dalla locomoti,·a R1unse la cantilena del pohz101to della furo,·1a S,·eJeli•. ragazzi, s, 1:J;thaI I vagabondi commc1arono a saltar ijlÙ hcitcmm,ando nd buio, mentre il rrcno si .illontana,a. Lasc,a,ano sempre 1.he s1 arrampicassero su quei merci, nei depositi Cacciarli, volc,·a dire m1z.iarc una noiosa partita a na~condmo fn due o tre pohzu,t11 e due o trcc1.·nto vaJ,:abondi, con l.1 v1_11oriad1 questi uh1m1. Dopo vane miglia, 11treno rallenta,·a e gli uommi potc..,ano saltar giù, ma non più r1sahre. Poi 1 poh,:iolt1 ~rlustra,ano la linea, cacc1andonc 1 \'.IJ(abond1 come s1 si.:uotono I bruchi da un ramo. In due mmut1, una pic1.:ol• folla d1 uomm, furiosi rimaneva app1cdau ne, foss, c i.u1 terrapieni C'erano a\\czz,, ormai, ma non mancavano d1 be· <,temm1arc, d1 mostrarsi il.or-presi 0J,:n1 \Oha ..\<:CO\ au.:1ato nel hlf(oncmo dd carbone, il raJ(auo attese Hes1stendn alla tenta• ~,one d1 un posto più comodo, non cr.t -,,aluo con gli ~Itri, al depo.stto d1 Los Anw:eles, in un carro refrigeranie o in un 1.:·arrolc!(name. Era da poco sulla s1rada e non wh p1acc\·a mescolarsi con quella gente, ehl're dei loro. Pcnsan1 ,·agamcnte d'cioscre più furbo, che da 11,oloavrc-bhc pn:-pa:-a10 qualche burla al polu.1otto. :\n. 1.:he in ques10 gioco po1e,·a mostrare la ')Ua ab1lnà e farsi onu're. S'era ficcato nel , :tM:onc:dd carbone affrontandone: con un -.enso d1 sfida la scomoduà:· 11 sarebbe na• -,costo li al buio, e 11poliz10110 forse non l'anebbc nsio. A\·c\a d1c1ann0\e anni ed cm heru del nomignolo che t,(h avevano dato m una bisca, J(tÙ, a casa !oua l.ucky, fortuna10. SveJ(ha, rag.azz1, sn~gha 1 Tre "agabond1 balzarono d.11,agone, icino, memre 11 poliziotto si arramp,ca,a -.ul nasconditcho d, Lucky. Il raJ(g10 della lampadina cleitnca brillò; ti ra1,eano trattenne 11 fiato. S'era acco,111cc1a.:om uno dc1 tre serbatoi del carbone Erano pencolasi, quei serba101: se il fondo s, apn,.1 i-1 poteva precip1rare e rimanere sch1acc1at1 ~Otto 11treno. Il pol1z101to e\1dentemente non ,·ole,a correre nsch:. Con la lampadina m pugno rasentò I serhato1, e: prosegui. Giunto all'ultimo, dov'era naicosto Luck), fei.,e scattare la lampadina. ma S\'O~liatamente, senza puntare 11 rag• l(IO al centro. :--;on \·1de niente Sca,alcò l'ultimo :tcomparumento, ~altb nel , agone i;e~ucntc e lanciò Il suo appello, altre ma. led1z1on1 2h furono ri,ohe ed altn p1cd1 i:addero, scn·olando sul brecciame della strada Presto 11 treno nprue la sua solita con.a. il poloe1otto era arn\ato m coda, dopo 8\U ~n1dato tutti 1 "a~abond1 I .ucky s1 rimise 111p1ed1 r i.1 Jeoardò inromo. Lungo la strada non t:'era mente da vedere oltre le prime ca.se d1 lc~no con le salumerie; ma mclter fuori la tcàta, contro 11 ,·emo fresco, pensando al poh- .(10110in~annalo, era pia~\Ole. Quando il martellio delle rotaie d1minul e appancro le luci della stazione, s1 nbutrò K•ù. alluni;t:ando I p1ed1 nella botola aperta. Il treno .. 1 arrestò con scosse rumorose, l~ucky era nella pos1z1one giusta per non ca.sere tn)ppo ammaccato. Orm.11 avc,·a imparato a \ 1agg1are così I ,a campana i;uonò, , p1- -.1oni ~, acquetarono, e ca fu un'intcr\'allo dt silenzio. Lucky e.api: a, e, ano staccato la macchina per ag~ancia~ ahri \·agoni. Presto SI sarebbe npan,u. .-\h1 Br.4H>, 11:i.cl na.scrn.to bene, c:h> La lampadina 1llum111ò bruM.amcnh.' 11 u~onc buio. Lucky -.altò e, aggrappandosi al hnm:o del vagone. ne scavalcò l'orlo, -.1 bu11ò q1ù. Quando urtò la ttrada, il 1.:on1raccolpo sembrò spezzargli le cn1ghe :;, r1m1se in p1ed1 alla meglio barcollando. ma il pohz1otto gli era già sopra Riusci .. sv1ncolars1, corse 1ic:1ùper la linea, ohrc 11vagone d1 coda, nd buio Il pol1210110 lo RIJUl\·a, ma, grande c gro:.so com'er11,, perdeva già terreno. Luck)· s1 i;cntl\a or• ma, in aah·o. A un tr,llto, il suo piede Il\• contrò un ostacolo cd e.((h stramazzò urlando per 11dolore Questa \Olta, 11 p()IIZIOUOs:h fece fHO- \'Ue addosso un..a •canea d, cah.:1 T1 er, nascosto, eh? lo II tratto bene-, 11do 11modo d1 scappare, e tu ti nascondi. T'insegnerò a fare 11furbo! Luclcy tentò senza r1u.sc1rc1d1 r1alzarao1 Fu nmci.so brutalmente 111p1cd1 e spinte) lungo I b111ar1. S, d1vincolb 11wano; finalmente si scdt, affondando I tacchi nella terra Infuriato, 11 pohz1ot10 ~rcuote\·a, ~fura\a cale, La mano d1 l.ucky cercò un so.&tegno quah:1aa1, t'afferrò alla rotaia, ma il pol1Z10110fu pronto a sch1acc1argl1 la mano col piede At.cecato dal dolore, rl r111Ja,z..,.1prì le dita e lasciò la presa Pm, urto 111un puntello d1 ferro mezzo J1\'eho e , 1 s, aggrappò. ,\la a uno atrappo del pol121otto, 11 ragano si trascinò die1ro 11 ferro e do\ette riprendere la corsa. I .uciatcm1 andare I Perchi non m1 la- '>Uale andare> Vole,1 fannela, c:h> T'mse1ic:nerb 10 a burlarti d1 Larry :--.:our Lasc1;11em1andare. La ... Ludt:y 11 bunò ind1~1ro, puntò 1,u1 tacth1 e riusci a fermarsi. Poi, tutto 11suo u,rpo s, piegò come una molla per scattare tn un balro con\'ulso. Il puntello d1 ferro, sc:mpre nella sua mano, ricadde iolla tetta del polmouo e la fracassò. Luc.::kyrimase a lungo a contemplare una nera forma inerte, sulle ro1011e. Andando d1 nuo\'O lungo I binan, s1 -.enti 111mano 11puntello, e lo lanciò lontano: lo senti cadere nel fos.-;o. S, acc:orst" O ■ NIBIJS IWAN-1O • SOLDATI GIAPPONESI OHE DORMONO, l.N UNA SOSTA DELL'AVANZATÀ, TRA LE STATUE DI UN TEMPIO BUDDISTA presto che 11 rumore dei suoi pau1 sulle 1ra\en,111e d1 legno era trasmnso dalle rotJ1e. Allora superò il fosso e s, 11rramp1cò sul 1errap1eno. Qui, nprcsc la sua anda1ura rapida, sforzandosi d1 non correre. \la Okn• \·oha che un'automobile lo raggiunge\a, 1suoi tacchi 11solle\a,·ano stranamente, 11suo respiro s, arrestava; poi r1pn:nde\a ansante, 1rrei;i:olare, aspettando che l'automobile si fermasse. Giunto a un crocicchi('), S\'oltò rapido a destra Ora poteva correre: la strada non en1 1l1um1nata come quella maestra e c'era poco 1raffico. La cors.a lo stancò, ma lo 2uar1 della nausl"a che gli auanaglaa\a lo ~tomaco. L.n urtello lo mfom,ò che Los An1,(elu era a diciasseue miglia, :1 1m1s1ra. ~1 \·olse. camminò un poco, Po• si mise J correre, buttandosi giù d1 tanto m tanto, $ènza 611110,per nposars1. Il dispensano J1 Los An((elcs s1 aprn a alle sette per la d1stnbuz1onc della mmestra a1 d1soccupat1: dO\C\'l trO\'arS1 li, dO\'C a\C\'3. mangiato la sera pnma, come se non a:i fosse allontana e o ma,. I lumi SI ,pensero: ~1 fece subito giorno, wme avviene nella Cahforma dd sud, e 1I ragazzo 51 1ro,·ò 1n cmà. L'n orologio ~l'indicò l'ora le cinque e d11.:c1 Ho tempo . pensò, ma M!bbcne esausto, con1muò a ummunare con lo stesso p.asso un po' rapido, un po' strascicato. Alle sette meno d1ec1 era alla porta del dispensano, che ohrepa3-SÒ m fretta Voleva essere l'uh1mo della fila, per scambiar qualche parola con s•iorty, l'uomo .,;hc di- :,tribul\·a la minestra, sen1..a I bromoli1 né le ~pinte 1mpaz1ent1 de~cl1altri ~hony si rtcorda\'a dt l01: .-\neon qui, eh?•. Ancora qu, Tre volte d1 scgu110, mica poco! '1'1 manderemo 11conto alla fine del mese Crede, o d1 non tro,~rtt E perché? •. ~ domenica, no? Domenica> S\'ègliat1, e sabato! Sabato? Scherzi> Scherzo un corno; t ubato, e gran tc- .,,a per giunta, m queSta cmà Per mc 1u1t1 1 g1om1 ""no eguali Oggi no. Oggi c'è un .. parata . Dav\'ero> Un congresso da mabont Hai fonuna Be', è il mio nome, Fortunato lo m1 chiamo Shor1y e sono aho due metri!,. lo sono fortun.110 sul seno, in,cu: Da\'\ltro> Per esempio, adesso m1 becchc:rò un J>ezro d1 carnei D.1 chi? Da te, 11cap,~ce •. De'. allungami quel piatto, s, elto. Bada a non farti ,edere da nessuno . Grazie•. 01 n1en1e, l.iucky. N'on perJt.'rc la parala X'o, d1 cc:to Seduco al rozzo ta\olo 1.:011gli .1hn. intoppò 11 pane nella mme~tra e lenlO dt mangiare. :\la fu d1ffic1lc: era così cccituo che la 2ola gli s, con1rae\'a continuamente .. \\·c\'ltl anno quel che \Ole\111,da Shorty. era nu:oe.110a srabal1re 11suo alibi; non soltanto al giorno, ma anche la data, quella della ~rande parata dei ma:i.son1. .\,e,a 1mpruio ingegnosamente 11suo nome nella memoria d1 Shorty Shorty non l'aHcbbc d1mcnr1ca10.. Allora la sua gola &1 distese; affama10, mwoiò 11 pezzo d, camc. A pochi paist dal d1i.pen~ano , 1de dei cartelli: Farmacia d1 l.,111coln Park•, Caffè d1 l.incoln Park Da che parte è il parco? chte~e a un passante- ~ 11parco en J,;r.mde, a, rebbc forse tro,ato un cantuccio tranquillo, do- \C allunkars1 e riposare I p1ed1 indolcnt111. Dav,1nt1 a le, laggiù Intorno c'era uno S1eu:a10, ma Luck) Cro\'Ò 11cancello, l'apri e SCÌ\Olò dentro. D1 fronte c'era un boschcuo, ma 11terreno era bagnato da un ruscdlo che lo aurner- •ava. Il rai,:azzo superò un pont1cello, seguì un sen11ero e, klUnlO a una stalla, i;tuardò denuo. Era , uota, 11 pa, 1mento copeno da un h110 strato d1 fieno fresco l.ucky t:ntrò, cercò un an~olo buio e, ficcatosi sotto il fieno, chiuse gli occhi Per qualche momento non a\"-Crti che calore, riposo, serenttà; poi un pensiero 1ncommc1ò a rodergli lentamente 11 cervello Do\·'era stato la none scorsa? Do,·c a, rcbbe de110 ch'era s1aco la no11e scorsa? Tentò di riflettere, ma non tro,·ò n1e111e Che fosse stato nel medt'umo luogo della notte prima non potC\:J dirlo. era stato a Santa Barbara, e la ma111na era salilo sul treno. Non a,·e\·a mai pai!>ato una notte a 1..os Angeles e non ne conosce,.a I nco,en :--;ontro,.1,a n,posta alle domande, <:hc ora lo intonuvan,, come martellate: Come? Oo\C hai deuo che sei staio > In un r1co, ero Quale nco\'ero? ~on c1 ho fatto caso. Lno qualunque Dov'era questo rico,cro? Non so. Non sono mD1stato a l.011Ani:elC":s,non conosco i nomi delle strAdc Com'era qul:tto rico,ero> Come tutti I TICO\'en Non fare l'idiota, raga1.zo. ;-..:on ha, ,~chi> Non aa1 parlare? Qualche cosa gli afferrò 11 bract.10, e Luck> s1 senti solle\·are 111alto da una fora tcrr1b1lt". S1 d1nncolò furiosamente per hbcrars1, e a un trauo fu rimesso m terra S1 voltò, atterruo. Un elefante gli frui,:a,a ~li ab1t1 con la proboscide Solo allora Lucky capi che ave,·a dormno. lnd1etn:'fK1imdo. urtò contro un altro elefante. Sc1H>lò fra I dut', llt' e,·uò un teno e giunse alla porla socchiusa Fuori, nel sole, ritro,·ò la. \'1a del pont1cello e \ rde molte- t:Ose non no1a1e pnma; gabbie con carnoi.c1, struu1 e capre selvatiche. Era andato a cacciarsi in un giardino 1.00101,Cico!Erano ~ià le qu;utro; avc,·a dO\uto fare un bel sonno. nd tieno. Tornato nella strada, un rum 1.:on- \'ulso 1,ehnacque in gola Ecco do\C ,ì\e\a pa~sato la notte: :"J'ella t:asa degli dcfanu d1 Lincoln Park . Come> Prec1s.amen,< -"ella ca\a dcJth elefanti Vorresti prenc.lcrc1 Ul ~iro, ragan.o? N1ent'affa110. Sono ilat<I nella ca-.a dt:- i,;i:helefanti Con jeh dcfant1' Sì•, Come ci se1 cnlrnto? La porla eriil aperta Sei entrato, hai \ 1sto i.:h dt:tan11 1.:11 -,e, coricato con loro? L, ho pre~, 1~r ca, alh ll:t1 preso Rii clcfanu pl"r ca\alh? Era buio. ~11 sono ficcato nel fieno Solo la mamna ho r1conoM.:1uto glt ticfanti Come sci Mri,a10 111 quel pos10? Sono usc110 dal d1spcnsar10 e due m1nu11 dopo ero da\'ant1 al parco. Sor\o cn• 1n110. cercando un po' d'erba per con• t:arm1. A un trauo, m1 e sembrato d, ,edere una stalla, sono anda10 dentro t· m1 -,ono cacciato nl'i fieno E non hai 8\ 010 paura dt·wli elefanu > Era buio h ho ud111, si, mangiare 11 heno, ma li ho "..;amb1a11per c.a\'alll. Ero 'ltanco morto, cerc11,·o un posro per (l(lrm,rc E poi' Poi, la ma11m.1 quando ho nsto 1ic:h eldan11, sono corso \'la Come n:1 chl" non li a,e,·1 riconm,uu11 prima dall'odore? ~on ho scnrno nessun odoF.: Quanti elcfano c'erano> 'l're . D,ur.uto !rol~1,;uotc,·a I hh del ht:no dai t.tbon, d1 cotonina. hrano quo1s1 nuo,, llUe1 calzoni, ma ncn d1 c.1rbone. lmpro-.,. v1samcnte gli s1 fermò 11cuore, un senso d1 sofTocaz.1one lo assali I.e domande ncominc1arono, martellandogli 11 cenelld Ila do,e ,iene ljUel t:arbone> Non so. Da un mcrn, for~c Non sai che in qu1:s1a park dello :-i1..10 non arriva mai carbone? ~on sai cht: qui bruciano solo bcn;ima> ,on sai che III sci mesi qui C arrivato solo un ,at,:"Ont: d1 carhone, per un d1s~u1do? :-.:on sa, \,he quel vagoni:: fat.e\a p.:irtl' del 1rcno affidato al poltz1otto ucciso? So,, lo uu?! .-\\anu, parl.:i. 1 Da d0t..·t' 1,,.,,,. yu,/ wrburr,? !-;barauars1 1mmcd1atamc11tl' dell'.ib110 d1 COione, di\ entò un'OSSt'hlUOne. Oni Nii ~cmbra\·a che la qente lo j('.Uardas~ per ~trada, notando 1\e2n1 del carbone; aspettavuno cerio che s1 allonlJnas~c per correre a telefonarc alla poht.rn cht: lui era pass,no d1 lì. Fra come uno d1 quei sogni che face,·a 1al\'oha, quando•• \cde\a camrmnare nudo tra la folla, ma sta\oha non era un sogno, e lut non era nudo, portwn1 ,1ucl maledetto ah110, c1uell'ab110 accusatore, sporco d1 1,;arbont:. ln1rcniò le mani in un attimo d1 profonda nf1e&s1onr, poi si dire ..sc \CtsO un d1stnbu1orc d1 bennna 8uon~1onu1 lluongiorn(J C'è modo d1 la\orarc:> 'lo Pcn-h~? l'crchc non ho b1i.ogno J1 nc~~unu :'\fon saf'l J'unic.t ra~mnc: :--.'t' ho ahrc quarantadue urca, "'l'll;t.l coniare che non rie~co a guad.ignarm1 la \Ila nemmeno 10, m.a quella e l'un11:a che debba mtcrc!ros,1rt1Eccoti un nichelino, ra• ~auo, e buon.i fortuna m quakhl' ahro fUhlf'I '-:on ,ogl10 nid1dm1, ,oNho un poi;IO. ~ fossi ,cstno p111deccntcml·nte 1111prcndt'restc> ~ 1u foi;s1 \l'-.!110 1..·omcC'lark Gablc ndla 'CNll SCl'lld Jclla bist:a ~.arebbe tale e 411ali.: Tale e quale. )..on ho b1SOKllOd1 nc:io~uno,ecco tutto Se nu procur.t\'IS1 ,~h111m1glmr1, mi pn.·ndt"rl·Mc> Non ho b1~ot,,:nod1 ne1,suno, ho dt.'IIO Ripasserò H1passa pure, ma e ,nuolc Come "; chiamate, :,,cus11h'> 1looks. Osur I look:i. Grazie, signor I looki.. T<1rncrò crrta• mcntt'. Sono n·rto che riui;cir(') ;1. laHmillrccon \OI •. Non sprcc;1rt lt·mpo, r,1~a;,1,o. :--;un m1 o<.:n,rre nessuno Va bene, np.ai.-,erò 11>i.tc~i;u S1 diresse ,ersd il cen1ro della citta c -., fcCl• 111d1careun negozio J, confo.11on1 cconom,che, A Lo~ Angd1..& e Tempie .-.copri, dopo un'ora circa d1 marcia, un 'fruppo d1 p1u.ol1 nt·go~1 m un quan1cu· musicano; era propno quel che cerca,·• Entrò in uno qualunque; il padrone era un mc:,1ucano <.'ahri tre o quattro mes- !ro1can1'th sta, ano intorno fumando. Scu-.ate. nu dareste a c.:reduo un paio d, t..1!1..0111bianchi e una camicia?•· ~,ente crcd110. Fila!"· Sen111c: i;e m1 J)Tl".ltl'IIIO \CStltO U)t.l .a, rò lan>ro, lun1.:d1matlln" l n paio d1 t:al1:on1e una c1muc1a bianca. non \'Oi,;:lio ahn> • N11"nlcncc.1110.Dm<.· 1.:rc<l1d1 c:s-,t·rc? . B1i;oM"11J chi.: rm procuri a3')Qlutam<.•rue qu~sta roba Ahr1mcnt1 non m1 prenderanno, luned1 \'1 pagherò ubato. apl)t·na a\ rò la prima paga •. Niente credito. Vcndll• in contanti . Luc:ky non i.1mo~se. I mci.,ic.::.anisei;i:u11,.,ano a fum.arc l,(Uiilrdando nella s1rada. .\ un tr.tuo u1\o d1 essi s1 ,oltò· Che poi,to sarebbl'. ,ed1amo> Che 11ig111hcache h:u bisogno d1 calz.0111b1anch1 (' di una canu• eia bianca per a,crc un p<>i;1u>•. S1 11,nta d1 un d1~1nbutorc d1 benz1n.a; il pcr11onale de, e \'estire d1 hrnnco. e rt:• ~olamcnto •. t\h, un d1stnhu1ore d1 hcntina ! Dopo un po' 11pr111c1pall"dl:,,-5.e \'u,11 !rot:herzare, ragazzo' L'n poslO 111 un d1str1butorc d1 benz111.a,c.:alzon1e 1.:anuc1abianca .. Vuoi scherzare. ah. ah! Perché rn1 &cnuebl:k.-ro, ahnmtnt1' Ques11 che ho i.ono più 111d11.,;u1 per corr('r le strade. no? Sarei un pazzo ad arramp1• carmi 11u1merci ,cstno d1 h1anco! •. Quale d1strihuwre d1 hl·nzma. ,c:- diamo •. È un d1 1nhu1orc della \une, !>Ullill .\tam Street, , er,o la \'ente~1ma, 1I pro• pr1c1ano si chiam~ I look~. (hcar I look!> Se non m1 crcdclc tclcfonalt.'Jr:li •. t li che la\'orera1 >•· Chl: dot..rt'I la,orare. Cl, ho detto t:hl: m1 sarei procurato in <1ualchl•modo I calzoni e- la c.anuc1a bianca. Se non h trovo, nacntc la,·oro Perl h~ sei , l"nuto da llll', " puo ioiilpere> ■. Dove do\e\O andare? Se non mc h dall" \'OI li chit>derò a un altro upo. m 4uc<;ta s1radJ B,so~na t:hc: li no, 1 osc1,t1.domani è domenica G,a l.uc.::k) non ~1 lllOhc. Gli ahr1 nemme1w Il prrnupalc alt:ò d1 num o la 101d: Chl misura porti> S, la,ò alla font.m.i. nd nHt1lt:110 de!!,. botte~"• e li 11 1.:amb10gli Jb111, dietro un mucchio di cas11e. Il princ.:1pulc gli d,cdc una ca1111c1abianc.1, calzom b1~nch1, una cra\'atla, maglia e mutande d1 cotone spc 11. so e un paio d1 scarpe per l>OSlltU1re I IUOI sandali logori. Fa ancora freddo, la nottl· Meglio copnri.1 •. Ceno. Obbl1ga11s11-1mo•. Vuoi che 11 faccia un t1nouu l'Oll I.i tua roba>•. Non m1 sene Potete bu11.1rla t-:. molto spona •. Molto sporca, si •. Non la vuoi p1U. no?•. ~o Il lUOrt: gli diede un b.llzo 111i.:ntrt: nego.e1an1e buna, iii il (aj::OltO111un mu ner•iore e accende\a alcune- c.:Jrte, lll fon do. In pochi mmu11 calzoni, Klacca e tutto ciò <.he egli a,·e\'a portato erano d1stru1u Se2ul l'uomo nella bonega Ec ...o 11 conio•. disse l'uomo, c1 ho messo I prezzi Ktus11, ,ome a chiunque ahro. Sono •e• dollan e novan10110. più un dollaM per 11ser\'1~10 •· Risero tu111 Il ioen1.210 er-• c.:erto 1'111tcresse del credito Va bcnl· ~. annui l.ucky. Va bt.'.nc anche il scn 1~10 L'ahro esnò Be', faccuuno .!ICIe no- , 8010110, sen;o:a•cn 1z10•. Crattc: •. E vedi d1 non ~porcar11 1 1.:.1l1omhno •t lunedl C:1badt·rò. Ct , l'di:.uno i;Jh;.ito '>tra Ad,os Fuon nella -.1r.ad.1s1 fiu:r) I.a 111.1no 111 i.ii.ca, sentì qualchc c.::o~a,ii".U.trdò.Era un b1gl1e110da un dolhtro. Allora capi la fa1.. cend,t dc.-1~cn1z10 e pcrcht' 8\c\ano ns11 1 mc.srcan1. Tomò indietro, baciò il b1 ~!teno, e foce Kran i.aiuti 1n d1re1:ionc:e.Id negozio. Tutti gli risposero. Andò 111tram fino al dis1ribu1orl", parlo d1 nuO\'O con l looki; e ne fu .!oc-acuaM. :\lenire 1orna\a, &empre ,n 1ram, n•ri.c, il centro ncap11olò l'alibi comrollandonc o~m punto. :.\vc\a un alibi, ormai, fan~ tast,c<• l" plaui;1b1lc l'er quanlo ne- ,aJ>f'\,l lui, nei.s\1110l'a\·c,.- \ISto sul ircno. ncmrneno 1o;l1ahn \'A,-:abond1 L'abuo scuro era bruciato. e pote\'a g1ust1ficarc bents simo l'acquisto della roba nuova che indossa\'&. La stona d1 l looks c:r.tpoi par 11colanncnte uule uno che ha comme&l>O un deh110 non cer..:a 111fa111con tanto a<.·- cammcnto un posto. :'Via le domande lo tom1e111a,.1no ~cm pre, pronte a r1cormnuarc 11loro martellio Vide un cartello: Pranzo dt c111queporlate JS a"IS •. Entrò, 8\c,·a tncora no• vantJ Cl'ntesim,. e ordinò h1s11.:cc.1con pa tale frmc. sogno paradisia1..o d1 ogni affama10. \tang1ò, nusc una monetina c.1.a d1ec1 unts souo rl piatto, ordinò delle s1gare1te e ne a,·<.:eMeuna ~ll'ntn· ~• alza\-J per andar~cnt' v1dl•Mul1a,·olo un ~iomale S, r&J<Kdòlc~~cndo 11molo su tre co lonnc: Trai;ttt.4 fine d1 un pohzJOtt11 d, ,i.: ft'r1·0, 1e •. :-,.:dia ~tr.ada t:ornpri, un kU>rn.alc: tento. !>cnzanusc..irc1, 1anto ,.:li trt:11)8\.ano le: ma• 111. d1 apnrlo so11u un lamp1urw, por :,,e lo mise ~0110 il hra<.·uo. Trm ata la strada maestra 101 011ennc un pUS:.l,(ijlOda UII <.·am1ond1 hcno d1rl·llo a San Franc1i.co Sul Suru.et Boulc\Jrd 11carruon" arre!ro{Ò 1m1>ro,, 1s.1mente a un anl(olo. Lucky àl ~uardò seh-agg1ame11tc miomo. (;iù pu un ncolo, un u~olato urca più 111 là, bnlla,·ano I due fanali rn!rotold1 un posto dt pol1z1a S, prepau,.a a ~altiil. ,:1u. ma poi ,•1de che 11condu,cntc non guard.n·a I fa nali. Ave\'O Jcuo a quegli 10;fat1lJt1che: il tubo d'aerazione e-ra forato. Tt fanno unpaz.zire; dontbbt:10 tent're il r:1.tterialr in ordine e IO\ ec-.• lòlllK:anotUICo 11 g1omo a carte•. Il condut:cnh' :;11olsc di ta1tca un rotolo d, cerotto adea;ni> e :,,ahò dal c.:anuon Luck) aspeuò un paio d1 mmut,, 1,01 ~cese 11 •ua \'Olt.1, e .1lla luce dei fanali dd c.i.mion spac:wòil i,;i:1urnalc.E<.co qu,1: Tra1rit1cafine di un polu:10110 dl'ile fcrro,•1e. L. R. ~ott Il c11dnere decap11ato d1 I. I< Xou ab1tan1e al 1327 dt'll.1 Dc: Soto :-i,treet, t staio ruwenu10 sHmHttUna all'alba so!k rotaie ac•.:anto •Ila •taz1one d1 San Fcr• nando. S1 credl· t:he l'uomo, un pohztOttll d1 sen 1110 su un ml·rc1 diretto a nord. abbia perdu10 l'equ1hbno t' :;1.1taJuto fra le ruOlè mentre ti I rcno mJno, ra\'a a San Fernando. Il corteo funi.:bre partirà domam matuna dalla (.htc:..a mcu>di-.t.Addla De Soto Strect. Il defunw fo11c1ala \(·dova. Elsac: Sno,\dt"n d1 \lannerhe1m, e un figho, L. R. ~011 Junior. eh 1.:111'-lueanni LuLk) tissò stordito 11lriihll'lh>. np1ci,:ò 11giornale l' se lo rnmi;.e iootlO11braccio, poi tornl, do\e 11l.·ondu1,;entc ~,a,.i riparando il tubo. EJ(l1l'ril lihcro ormai, e- 1(1 '-ape, a Fortunato d1 nome l' d1 fatto 1 AppoJ.:~1a10al canuon, i suoi (K..'t:h1cc:r carono d1 nuo,·o g1u J)t;r la ~1n1da I dul lumi ro11s1del poi;to. l.1 d1s1oli;l' 111 tretta nJentrc un.1 !l.lr111;na i.cns.1z1onenastl"\a den • tro d1 hu Perché- non s, shnk;l\a, 11,onJucenic> Tornò a )(u111rdar-.·1 lumi, -.p1i.:l,(Ò11giornale: e r1lcs1tc-il 1rnhle110. Quella ~trana sc·nsat:ume l'ra una , ccch1w cono!>Ccnz.a la pn,,·8\1111bamhmo, a casa <ua, la domtmca sera, quando al ~uono delle c.ampant: do,eva smenerc J, JllOCarl' • n,hl'<>ndmo nc.-1crepuscolo e Jnd;1re m th1t·tla .1i.entirc perché è ncceasario salvarsi Ricordò 111 un tratto la \·oha çhc .a\c\·a salat.1 la <.·h1eu nascondl•ndo~s nl'lla i.talla. e lOlm.: .,, cra scn1110 solo, scn.ta nessuno nin cui g10 • care. e come mfine era ~ko1ta1olato m c.:h,csa .ad ascoltar~. dal fondo, perché e neccs.i.anu ,al\'an.1 I suoi l)(.ch1 si po~.1ronn d1 nuo\O i;ulll· luci ros~c: a un I ratto )Cnpri dw l'a111m1na\'a lemamcntc, trenlantc ma dec.::111 ,1, in (}Udla d1re.t1one Sono \·enuto .. lOll!!oeROanm Si, lo so Il +..l'rcano pt:r un furto \I .a 11.i.ckt·nsJck. nel '-:e,\ Jerse) No. Ilo Col .Vt'n Dm/ .ahb1amo ~mo•o d1 l•n 1 \laggui1Tt'~ratis, vo1ahri \·agabt,nJ 1 J- 1.11 I lo utc1so un uomo Come? ... Quando? Ieri not11.: Qui , llmo ..\ SAn I. rn,mdo f~ J11J.a1.a U)SI. .. •• Un momento, pr·cndo una -.thcc.la Ecco qua nome? lkn Fuller Soprannomi? Mt t.:h1amano I.ut.k) Lucky come m fock, fortunJ~ S1ss1gnore Come 111 l11dt fo11una .J \MES M. CAl1'

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