I 'IDENTITÀ di fatto csi!itcnte tr.t ,&i ~overno e partito non impcdi!.Cc ai "'wJvict di distingurrc tra ,tampa d1 partito e !ltampa governativa: la diffrn.:n1,a si esprime qua'ii csclur.ivamcnlè sul ttrrcno della politica cucra e é'O- ,tìtuhcc una \'Cra e propri.i « finzione >, di cui il Cremlino si vale con un•,,~tu- ,t.ia un po' gro1iSOlana. Quena finzione ~li pc,mettc di far dichi,uarc dalla Pravda (organo del partito) che l'ln- <;"hiltc1ra è un mi:,cuglio di capit.1li- ,mo, di feudalesimo, di iponiu puritan(',imo e di un laburismo più flaccido della \les.;;a borghesia britannica, e di csaltarr ntllo stesso tempo ~ullc /svt'• rtija il govc~no di Londra cumc un governo coraggioso, difensore dei ,acri ideali cldla vrra democratia. Tra i fo- ~li govcrn.1,t1vì il pili importantc è l'Jsvcstija («Notizie>), org.mo ufficiale del rommi,:,ariato deg1i E.<.teri. li giorn.ih ha una tiratura di un milione e 600 nula copie e viene inviato in abbonamento obbligatorio ., tutti gli uffit'i govcrn.ttìvi. Fatt.1 Cf'cezione del commissari.no degli I ntcrni. tutti gli al• tri commi,sariati, anche quelli delle ,ingolc repubbliche, pol>!;icdono organi propri: i più diffusi, come b Kras,iaja si·esda ( «Stella roi.sa ») del commis..ariato della Difc~a nazionale, la Sa iridustrinlisatiu (« P(·r l'indm,trialiaa,t.ionc ») del commissariato dell'IndU'ìtria pesante e la Sa komur1isticokoje pro:ivescenije (« Per la propaganda comunista »), del commi~sariato della Propaganda, non !oupcrano una tiratura media <li 150 mila copie e. non h.inno molt,1 ìmportana. Assai più importanti !I0no, invece, gli organi del partito con alla tc!ota la Prauda («Verità.>), il cui giorno na- ,talizìo (5 maggio 1912) viene ogni anno celebrato come fe.<.ta nazionale del. la stampa. Organo ufficiale del comi. tato Ct.'ntrale del partito, le direttive della Prauda vengono scrupolosamente seguite dagli altri fogli del partito, i suoi « moniti > sono peri.colosi <·d anc~1e m, rtali. 1l tramonto di Trotzkij e di altt i capi bol!.cevichi cominciò con una crnica della Prauda, L.i quale esercita a, onc di controllo anche sullo 'itc~:-o governo. Tutti gli !ltati dell'Unione sovietica, le circoscrizioni amministrative, i maggiori centri cittadini hanno un loro organo di partito che per lo più si chiama, appunto, Pravda, con aggiunto il nome della città (Lenirigradskaja prauda, Pravda wosloka ccc.). Tra i fogli del partito, che -.ono organi del movimento giovanile, il più importante è la Komsomolrkaja prai,- da (« Verità dei giovani comunisti>) con una tir.ltura di seicentomila c-opie. L.i !otatistica regi~tra per tutto il territorio del11Unìone 3282 giornali dclkminor~rnze che escono in 6j lingue diverse : 1 384 in ucraino, 26o in flL~ « bianco >, 82 in georgiano, 34 in ebraico, 74 in lingua caucasica, 16 in chirghiso, 12 in coreano, 65 in tcde- \C0, 24 in polacco, 131 in tartaro, 84 in turco, 168 in idioma usbeco, ecc. J fogli delle minoranze nazio11ali rappresentano il 28 $, dei giornali di tutta l'Unione ed hanno una tiratura compJe..,siva (cifre ufficiali) dì 6 milioni e me120 di copie. Essi dipendono da Mo..,ca non .solo politicamente, ma an. rhe finanziariamente; perfino l'asscgnazio1 dei contingenti di carta avviene 1ttraverso Mosca. Tra queste « mino1. nzc nazionali » -.ono p,tesi CO· mc !'Li, raina 1 dove vive un.t nazio11e comJMttJ. di 28 milioni di ucraini. un popolo che possiede bnllanti tradizioni militari, culturali, letterarie e non ha ogJ;i un wlo giornale e suo >. Tutti i fogli « ucraini > sono creazioni di Mo- ,c,1 e 'l.!rvono non l'Ucrain<l, ma la Te,~, Internazionale cd i ~uoi c~tpi bol- ,cevichi. Vivono di su.;;sidi r di abl:x>- namcnti forzosi. Giornali quotidiani, che meritino que- ,to nome !>econdo i concetti del giornali!>mo europeo, .<.ono aS,,\ai ~ar'ii nel· l'Unionf' wvietica: una ventina in 1utto, t1 cui gli orgJ.ni dei vari commissaria· Anche i quotidiani più import.mti, come k Jsvestija e la .Pravda! non '.'-up<-r.ino le quattro pagme: gli altri <'omtano di due pagine in for. rnato ridotto e .:;ono stampati per lo più ,l mano. Pagine lcttcr.uic, rubriche di \',lrictà, ecc., c,ono ignote alla stampa. \OviL·tica, per l.1 quale non c~istono eh~ 1re .irgomcnti : comunismo, lotta d1 dd..,,c e imminente rivoluzione mondiale. Servizi dall'estero non CSÌ'itono, \Olt,rnto Ll Pravda e le lsvntiia hanno il privilegio di J>OS!lcdcre una mczz."l douina di corrispondenti in altrettante capitali europee. C.iratt<.·ri,tica dclb Mampa wvictic.1 è la cosiddetta « autocritica », che "i -.:,crcita contro organi cd uffici in sottordine <" contro singole pcr,ont·, e di t·ui sono esponenti i corrispondenti « \·olontari > rurali td ooerni (nella definizione russa abbreviata: rabJ.ory e ,elkor)'). I primi e denunciano> gli errori. I(· dcficit'nze, gli incon\'cnicnti c.:hc ,i \'t'rificano nel campo agrario; i ,ccondi, quelli del '-Cttore industriale. Il go\'crno .ippoggia questa cr_itica « di dctta_'{lio > che sca~iona a priori il rc- '{ime, cd attribuisce ogni colpa e re- "-pomabilità a uffici cd individui subordinati. In tutto il territorio dell'Unione csi,tono circa due rrulioni di questi co:.rispondenti, cia,cuno dei quali invia in mtdia ai giornJli una dozzina di « corri<tpondenze > all'anno che wno LA SIGNORA ROOSEVELT, DURANTE UN GIRO DI PROPA0AHDA 1 PARLA DAVANTI AL RITRATTO DEL MARITO vere e proprie denuncie. e ovvio che soltanto una percentuale minima di questo materiale viene effettivamente pubblicato: il resto finisce- nelle mani della G.P.U. che se ne serve per i suoi ,copi. Nei primi nove mesi di questo anno, ottomila funzionari e novemila e.<.poncnti di organizzazioni economiche ~ono compar~i in tribunale, in seguito ad istmttoria avviata sulla balle delle corri~pondcnze dei rabkory e dei sei• kory, che hanno provocato inoltre 12 mila processi di~iplinari. Lt Prauda possiede, essa sola, oltre centomila corrispondenti volontari rurali ed operai, con l'aiuto dei quali controlla fino le pili remote regioni dell'Estremo Oriente. Come tutte le altre forme di attività, anche il giornalismo è in Ru'l.sia una istituzione Matalc. I giomafoti sovietici !>0no funzionari dello Stato: la loro impreparazione cd ignoranza, non solo politica ma anche generica, è docu. rnentata ogni giorno dal ba!)!>i53imolivello della stampa bolscevica, specie di quella di provincia, cd ha costretto il dirigente della sezione propaganda del partito a rivolgere, in occasione dell'ultimo congrc'l.S0, parole assai amare all'indirizzo del « colleghi >. For~c la colpa è anche delle tristissime condi- -iioni economic,he in cui versa la classc giornali,tica sovietica : al congresso è stato fatto ~resente che soltanto l'uno per cento dei redattori di giornali di provincia po~edeva un orologio! D'altra parte non biwgna dimenticare che tutti i giornali sono pa,sivi e si reggono uni~amcnll' in gra'lia dl'lle !-OVvenzioni dello Stato, del pa1 tito e delle organizzazioni opcr,,ie: ufficialmente si dichiara che tali sovvenzioni hanno importato lo scorw anno 50 milioni di ruhli. La cifr:i.. in realtà, va almeno raddoppi,1ta. Altra caratteristica della ~t~unp.1 sovietica è ),\ rara pubblicità: data la carc<,tia di tutti i prodotti, la pubblicità ~i compone esclusivamente di indirizzi di medici, richic~tc di lavoro e piccoli annunci economici (pochis~imi). Gli annunci mortuari ~ono ri..,crvati agli alti funzionari del partito e \'cngono puhblicati d'ufficio per iniziativa del partito stes~o. Unica eccezione in tutta l'Unione è, in questo campo, la Vearnaja Jlosku.,a (« Mosca serale>), che- ha tutti i giorni mM pagina di pubblicità nel semo c-uropco: è il fo. glio del pubblico se-cito, dei circoli lcttcr~lri, teatrali c.'<i arti-,tici della c,1pitalc, e si occupa quasi csclusivamcrHc della cronaca cittadina. Quanto all'attrezzamento tipografico, solo i maggiori quotidiani della capitale po:-siedono impianti e macchinari moderni; il resto della \tampa 'IO\'ictic-a lavora con macrhine antiquate e, per il gol,"(, con la rom posizione a mano. In omaggio alla ~cttim.ina ,ovietica di cinque giorni lavorativi. i quotidiani russi fanno rcgo• larmcnt(' vacanza ogni sesto giorno· uniche eccezioni la Pravda di Mosca e il Kom1111ist di Kicw, che escono tutti i giorni tranne le fc.._tc nazionali (primo mag-gio, 5 ottobr(' e capodanno). T. Z, :: fflÀ\'' [ l.!>l3!!il.b~00&"] Il Principe della Pa.ee Il giornalista Cornelius Vanderbih, della famosa famiglia omonima di miliardari, aveva una volta, in proprio, una fortuna dt:I valore approssimativo di una quarantina dì milioni di lire italiane. Appassionato com'Na di giornali e di giornalismo, si cacciò in imprese editoriali e ci rimise tutto il suo. Dopo di che, ,i diede a fare il giornalista militante: e lo fa, 3. quanto pare, con molto successo e dimostrando una certa ingegnosità di trovate. Per esempio, mandato da giornali americani ad assistere alle feste per l'incorona:rione di Giorgio VI, e ammesso, con altri giornalisti, ali'Abbazia di Westminstcr, riusd a trasmcuere di là le sue impressioni, per meno di un piccolo microfono che teneva nascosto negli abiti. Cosi, almeno, ha raccontato lui. ~fa qualche suo collega ha insinuato che il mi. crofono esistette solo nella sua fantasia e cht la descrizione della cerimonia e le impressioni trano state 1rasmc1se fin dal giorno innanzi. Comunque sia, il giornalista Corndius Vandcrbilt, da allora, è diventato uno specialista di fama mondiale in materia di corrispondenze sulla Casa rt'ale d'Inghilterra. Nel giugno dell'anno scorso, fu inviato dai suoi giornali a seguire il matrimonio dei duchi di Windror e la vita che cui avrebbero fatta, dopo il matrimonio, al cutcllo di Candé. Pare che il Vandcrbilt, nell'adempimento della non facile missione, sia riu• scito nel duplice, e alquanto contradittorio, intento di soddisfare i suoi giornali e di guadagnarsi la fiducia del duca di Windsor: cosi ha assicurato egli stesso. Privilegiato per la sua qualità di americano (~ noto che gli attuali duchi hanno sempn: avuto molta simpatia per gli americani e si sono sempre circondati di amici americani) e per la classe ,ociale da cui proviene, il giornalista Vanderbilt era ricevuto dal duca nella quieta e silenziosa biblioteca del castello e racco. glicva le sue confidenze. Se queste confidenze Cossero fatte perché venissero pubblicate, non sappia.mo. Certo è che Cornclius Vanderbilt, detto Nccly dagli amici, le ha pubblicate. E ha riferito che il duca gli dichiarò di avere una missione nella vita, una grande missìone, e as.sai più grande di quella di re d'Inghilterra. 11 mondo lo ricorderà come il Principe della Pace>. Vanderbih non si tenne pago di questa dichiarazione del duca, e gli domandò che cosa intendesse pcr e Principe della Pace >. Sua Altezza Reale gli rispose che quel titolo implica « un piano per il miglioramcnto delle condizioni di vita e di alloggio>. Anagrafe sovietica La rivoluz..ione russa ha dato ai cittadini il diritto di scegliersi a pìacere un nuovo nome e un nuovo cognome. L.a proccdura di questo atto è semplice: si mette in uno dei grandi giornali sovietici un annuncio con indicazione del luogo dì nascita, del· l'anno, dclla dimora attuale, e dc! nuovo nome che si de1idera Il giornale, stampando l'annuncio, chiede ai lettori se qual• cuno ha obiezioni da rare, e se nessuno fa rilievi il mutamento di nome vitne subito accordato. In uno degli ultimi numeri delle IHuitijo ,i legge che una cinquantina di cittadini sovietici ,ono insoddisfatti del loro vecchio nome. A un certo Bregnan, ebreo dell'Uc,aina, sembra che il nome greco di Leonida suoni meglio di quello biblico di Lazz.aro. Talc Nikifor Gurdiaev, della provincia di Kalinin nella Russia centrale, vuole chiamarsi Nikolai, malgrado che questo nome sia stato portato da due Zar. La cittadina Selivanova di Uningrado, stanca di chiamani ,\nastasia, si è scelta un nome nel mondo delle stelle cinematografiche so• vietichc: Valentina. Un ceno Alessandro Obiedkov, pur compleu.mentc Klddisfatto del suo nome, desidera un nuovo cognome: Viau:mski. Si resta un po' sorpresi di qutsta scelta, pcrchl Viazcmski si chiamava proprio un'antica famiglia di prlncipi russi, che rivcndic:wa le proprie origini da Rurik. Tre cittadini sovietici desiderano cambiar cognome perchl hanno sinora portato quello, « traditore > e « ripugnante >, di Trotz. kij. Come l'esiliato, questi poveracci provcngono dall'Ucraina, e a giudicare dal nome, sono ebrei. Ora usi propongono di trasformare Trotzkij in Troitzkij, come appar.- dall'annunzjo riprodouo qui sollo. TPOllKASI lllu11 f'locw~•■-• ~lt. 1889r .. flpoae• _. f &-r.110, npo-. WC1C1U1a. wt■ 4,aw. n TPOliUKAB, Moca.... Il, OTa. A.KTOD. ap~:~K:,a rH~~ ....5;'.P•nC:oa,!."•J::'::~.'s.e. .!' ~~ C,aw, 1111 TPOlfUKU8, Wocna., Il. ()T4 AKTOB. TPÒIIKllQ Uca,aop re.a:eo■o-■"• PD*.11. te~ r.. riPo•c'-, u.1 r. Kne••tt rfpo-. Mo• ~.lt&Òt:MI .u-!•:· «a TPOHQK I, 1.1'.0CICDL Pubblicità Nella rivista Americon Mtrcvr1 ,i legge: Recentemente nel giornale Los A nteles Times apparvero questi annunci: e Sotterrate i vostri morti al cimitero di Clcndale ! La terra vi è piò leggera che da altre parti. E tutte le domeniche, concerto per i morti dalle tre alle quattro del pomeriggio>. « ~•atevi fare il 1ale sepolcro, al tal prezzo. e, dopo la morie che la vita incomincia >. < Perché vivere, se per solo diciotto dol• lari voi potete euerc sotterrato? >. Lettera sulla. radio Ci è pervenuta questa ltttera: e Signor direttore, < Domenica ire aprile, nell'ora dedicata da Roma 11 agli italiani all'estero, l'Eiar ha trasmesso un programma di musica sinfonica d'autori contemporanei: Zandonai, Casella, Montemeui, Respighi. A parte la utilità di queste trasmissioni frettolose per gli i1aliani residenti fuori dei confini, com• poste di musica che invece di rallegrare esige, per e:s.scrccompresa, calma e buona volontà, ci preme domandare ,e è lecito che sia tr.umcssa musica riprodotta su dischi annunciandola invece nei programmi come eseguita t"ffettivamente da \rn'orchcs1ra. Ma c'è di più. Domenica scorsa, la persona che manovrava i dischi non ave,•a ccr1amentc nessuna idea sulla tonalità dei peni eseguiti, tanto che l'intero Pini di Roma di Respighi venne eseguito un tono sopra e a grande velocità. E non basta; nella crasmiuionc che si diceva, il terzo 1empo dei Pini di Roma venne inserito fra la prima e la seconda parte del secondo tempo, cui infine ,cguiv, inattesa.men1e il finale. « Un Italiano all'estero>. A. G. BIOGRAFIA DI LÉON BLUM ,1 P.ON BLU~-1nacque a Parigi il 9 apri•. l!J le 187~, in via Saint-Oenis, in un quartiere di grande commercio e d! affari, da una famiglia di ricchi mercanti cbn:i ~el lodevole intento di e proletarizzare >, per quanto possibile, le proprie origini, egli ha fatto, in varie occasioni, delle variazioni letterarie su questi dati di fatto. S1, è vero, il quartiere in cui nacque è un quartiere di affari, ma e è anche un quartiere popolare > foosl dine in una intervi• sta, alcuni anni f.1.) e e in esso {quando egli \enne al mondo) ancora fluttuava il ricordo delle in$urrtzioni rep1.1.oblicane». Si noti: e nel quartiere fluttuava il ricordo delle insurrez.ioni ». E: un saggio della sua lelte• ratura. li futuro presidente del Consiglio compi ~li studi al liceo Charlem.agm:·, che pare sia un istituto piuttosto borghese, se non aristocratico. ~-la Blum tiene a far sapere che, prima di andan: al detto liceo, frequentò e delle scuole di quartiere, dove incontrava figli di piccoli artigiani repubblicani». Non crediamo che sia assolutamente ncccuario essere proletari per governare la i'rancia; ma se fosse neccuario, e il ricordo delle insurrezioni », Auttuantc nel quartiere in cui si sia nati, e gli incontri con i < figli dei piccoli anigiani > fatti alla scuola elemen1arc, ci sembrerebbero titoli di poco valore. La persona. che a, viò Slum al wcialismo, lu la sua ava materna. e E: per una lenta incubazione >, ha dC;ttO Blum, « che io sono venuto al socialismo. L.a persona di cui, da fanciullo, ho subito la prima influenza fu la mia nonna materna, presso la quale vissi. Era una donna che aveva subito molto l'influenza di Ceorge Sand e di Pierre Lcroux. Aveva preso parte .1en1imcntalmcnte alle giornate di giugno. Era alata repubblicana ardente sotto l'impero. Vedo\•a con una bambina, ella si era anche posto il caso di coscienza del regicidio. Nel 1871, fo col cuore con la Comune. Lt' sorelle, più •· borghe1i ", la chiamavano "la comunarda'', Uno dei primi libri, che mi denc a leggere, fu quello di Ténot sul colpo di Stato >. Riassumiamo. Che cosa fece questa rispettabile signora perchl il nipote la possa far passare per una rivoluzjonaria? 1) Prese parte alle giornale di giugno, ma solo e sentimen1almente >. ~) Si propose e il caso di co5eicnta • del regicidio. 3) Fu con la Comunt", ma solo < col In conclusione, Blum, dopo avere 11110/u• .:ionarÌ,!.{alo (ci si perdoni il brullo vocabolo) il quartiere in cui nacque, crede opportuno rivoluzionarizzarc i suoi venerabili antenati. E, non potendo ricordare loro ani o K:ritti ri\'oluzionari, invoca le loro intenzioni. Anche la madre ebbe una grande influenza su Llon Blum. Costei, a quanto pare, era una donna mollo giusta, anzi, per ripetere le testuali parole del figlio, « l'essere più giusto che egli abbia mai incontralo >. Dice Blum: « lo sono stato allevato insieme con un fra1ello piò anziano di mc. Mia madre, quando ci dava delle mele per merenda, taglia,a due mele in due e da\·a a ciascuno di noi una metà dell'un frutto e una metà dell'altro. Solo cosl la divisione le sembrava eguale> (J.ouis Uvy: Com• m1:nt ils 1ont de11eru,s ioc:ialiJtu). Alle,·ato da una così giusta e meticolosa signora, il bambino assai per tempo arse di zelo per la giustizia; e soleva domandare al padre comt rivtndesse le merci più care di quanlo le aveva pagate: non s'in. tende se per ~n capirc o per deplorare questa abitudine ancestrale. Comunque, più tardi, la sua mela, non l'ha divisa in due. In compenso, a scuola, era un allievo indisciplinato: era il primo della cla.sse, ma era indisciplinato. Pare che 1ia l'una sia l'altra circostanza siano considerate idonee a conferire prestigio a un presidente del Consiglio dei minis1ri di Francia. Fu verso i quattordici anni che Blum ebbe la rivelazione della sua fede socialista Precisamente, sì 5entl 50Cialina, cosl ha raccontato lui stesso nella Rt111.iedt Pori,, quando trovò in Lt1 Effrontb di tmilc Au• gier questa battuta: e La fortuna è en:ditaria, l'intelligenza no! :t e quando lesse le considerazioni di Auberive sulla rivoluzione del 1789, la quale « non fu che il principio». In una parola, giunse al socialismo come vi era giunta l'ava: attra\·crso della mt• diocre leueratura, L'ava .attraverso Gcorge Sand e Pierrc Lcroux, il nipote attraverso ;\ugicr (« La fortuna è ereditaria, l'intclligtnza no! >) e lo storico Aubcrive. Stendhal disse: e f: il cattivo gusto chtconduce al dcli1to ». Per molti anni, Blum non fece della politica militante e si occupò prevalentemente di leucratura. All'epoca in cui lasciava il liceo Charlcmagnc, si appassiona,·a ai libri di Maurice Barrès. Dal 1891, collaborava a riviste letterarie di giovani, soprattutlo alla Rtvue bianche, nella quale teneva la rubrica della critjca. letteraria, e pubblicava alcune no\"elle: Lt livrt de mt1 ami,, P.liane ou le reg,et; letteratura nel senso peggiore della parola, letteratura che vorrebbe essf're squisita, ed è fiacca e decadente, Le notizie che seguono ,ono tutle tratte da un ve<chio numero del Tempi. Dal 1 893, Slum entrò nella vita politica militante; da Lucien Hcrr fu condotto dc• finitivamt'ntc al socialismo. Conobbe An• dlt'r, prcuo Tris1an Bcrnard, e, nel 1896, jaurès. Prt"~e parte alle lotte per l'affare Oreyfus, al quale recentemente ha dedicato un libro; Sou11tni,s wr l'Affaire. Ncl 1899, con Andler e Albert Thoma~, aderl al gruppo dell'unità socialista, fondato alla libre• ria di Bcllais e P~guy, che, com'è noto, più tardi si allontanò dal socialismo e adcrl al cattolicesimo. In quegli anni, per altro, la sua atti\"ilà tra ancora prevalentemente letteraria. Nel 1903 auumeva l'incarico della critica let1eraria nel Gil Blas i nt>llosttuo tempo fa. ceva la critica teatrale in Comc,dia. Date queste sue funzioni, frequentava teatri e salotti, assisteva a conferenze all'Odéon, in una parola girava molto, come si suol dire, soprattutto nella Parigi mond.ma e letter,w Nel 1904, prese parte al congresso ,soci;i.- lista di Rouen: per la prima volta in un congreuo, prese la parola e sostenne il patto di unità. Jn quello steuo anno, fu con Jaurès uno dei fondatori dell'Humanaté • del quale giornale fu, per un anno, il critico letterario; vi scriveva, inoltre, d1 que• uioni sociali e di monopoli 6.cali Durante gli ouo anni che sC"guirono,Bluru si allontar.ò dalla vita politica militante e ancora una volta si dedicò prevalentemente .alla letteratura. t. del 1907 quel suo svergognato libro 1ul matrimonio, che è nato, in questi ultimi tempi, argomento di tante discussioni. Lo richiamarono alla politica l'assassinio di Jaurès e la guerra. Nel 1914, diventò capo di gabineuo di Sembat, ministro dei Lavori pubblici. Collaborò di nuovo all'Humonité. Nel 191 7, fu delegato al r,ong~ss:o 1ocialista di Parigi, dove prese una posizione intermedia fra i maggioritari, che, con a capo Rena.ude), erano juiquaubovtutu, e i minoritari, che facevano delle riscr\'c sulla difesa nuionale. E: nolo che la situazione a quel congrc,so si rovesciò: Rcnaudcl fu battuto e dovette lasciare la direzione del partito a Marce! Cachin. Poco dopo, Blum fu incaricato di redigere il programma del pantto, che fu accettato dal congresso nazionale di Parigi dell'aprile 1919. Circostanza degna di nota: al mo· mento in cui il partito meueva termine al così detto socfalismo di guerra, l'influenza di Blum andava rapidamente aumentando. Pochi mt'si dopo, il 16 novembre, egli era elet10 deputalo di Parigi. Da allora, la sua carriera si confonde con l'azione generale del partito socialista e con quella del gruppo parlamentare Fu ba1tuto alle elez.ioni del 19~8. Ma l'anno successivo, il 19~9, fu rieletto ncll'Audc, e poi è rimasto deputato per qucuo collegio t. noto che la )ua maggiore qualità consiste nel saper conciliare tendenze contra.- stanti, nel saper trovare una transazione fr" tesi opposte. Ma questa sua abilità non valse al congresso di Tours ad evitart' la 1eiuionc. Cli estremisti, che Slum accusò di volere e auassinare la libertà >, si separarono dal resto del partito e con a capo Marce! Cachin fondarono il partito com.1nisia, legato alla Tcn:a Internazionale. Dal canto suo, Blum e i suoi amici si diedero a ricostruire il partilo socialis1a sotto il nome di Sezione francese dell'ln1ernazio. nale operaia (S.F./.O.), detta la Seconda Internazionale; e, poiché l'Humanitl era diventata comunis1a, fondarono Lt Populairt, di c.ui lo stesso Blum assunse e ha poi conscr\'ato la direz.ione politica. Dopo le elezioni del 1924, Blum contribuì alla crisi, in conseguenza della quale ~-hl• lerand si allontanò dall'Elisco. Insieme col suo partilo, rifiutò di collaborare al primo gabinetto del Cartello, quello di Hcrriot, ma lo sosttnne. Lo sttsso at1eggiamento nel 1932, al momento dei cahuri Huyghens. Sul finire dell'aprile 1936 e ai primi di maggio, ebbero luogo le elezioni da cui trae origine l'attuale Camera. La vittoria fu del Fronte popolare. L.a Camera risultò così divisa: 381 uggi al Fronte popolar(" e 237 al centro e alla destra Il 5 maggio Léon • Blum ebbe l'incarico di costituire il nuovo ministero: primo di Fronte popolare con direzione sociali11a, centesimo primo della Tt'na Repubblica. Poco pi\1 di un anno dopo, il ministero Blum cadde sulla quc• stione finanzjaria, lasciando la Francia in una sp::i.ventevolccri1i economica, sociale e finanziaria Seguirono altri due mini11cri di Fronte popolare, a direzione radicale (Chau. temps), Nel marzo scorso, esattamente alla vigilia del colpo tcdcw:o sull'Austria, i SO· cialisti e i comunini ritiravano il loro ap. poggio al gabinNto Chautemps, Accadde, così, una cosa incredibile: al momen10 in cui la Germania si annetteva l'Austria, la Francia era senza governo. Blum compou: rapidamente il nuovo ministero: quano d1 Fronte popolare, ccntesimoquarto della Ter. za Repubblica. Esso è durato l'eJpau d'un matin: quauro sellimanc. E di nuovo la Francia è piombata in una crisi spavcntnole. 11 male che Blum ha fatto alla Francia è evidente. Quello che ha fatto ai suoi correligionari non è altrcuanto eviden1e, per ora ; ma lo sarà in avvenire. Blum ha governato la Francia contro le sue tradizioni, contro J,1 sua s1oria1 contro i suoi in1crcssi. « Noi, ebrei, possiamo consigliare, non già governare >, diceva il do11 KUhlmann, il saggio consigliere t' amico del Cancellicrt' Seipcl che si è ucciso qualche settimana fa a Vienna, e perché vi sono degli istinti che ci mancano>. Blum non è di quest'avviso Lui e la banda di ebrei, <:he con l,1 consueta indiscrezione ha condotti al pOtl're, Coldberg, Moch, Weil-Rcynal, Haas, Salt, Mcndès-France, ecc., sono riusciti a far ri• sorgere un an1isemitismo militante, in un p.acst"come la Francia, ove, dall'affare Drcy. fus in poi, ogni antisemitismo era sepolto. RICCIARJ>ETTO ~ ANNOIl. N, 16 -16 APRILE 1938-XV! 11:11 IINIBUS SETTDUNALEDI ATTUALITA POLITIOAE LETTERARIA EBOE IL SABATO IN 12-16 PAOJNE ABBONAMENTI Italia e Impero: anno L. 42, 1tme1treL, 22 t.tuo: an■o L, 70, semenre L. 36 OOKI NU.IEllO OIU. LllA Muosorhtl, dlttgul e fotGfU,6.t, anohe M non p11bblloatt 1 non 11 renit11!1cono, Dlrutone: Roma • Piana della Pilotta, 3 Teltfono N. 66,4;70 &m.m.labtruloae: M.llano- Piana 0arlo Erba, 6 Telefono N, 24.808 Pv.bbUdti: Per millimetro di alte111b, ue na oolonni ~·11!~:. 1 v~!g8~!1~~! 1 f8,'T~1i:r~;o B2 3tN Parigi,661 Kaeda Faabov.rg 8ah1t-Hon?ré
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