Omnibus - anno II - n.15 - 9 aprile 1938

-> FILM ONASTICO ?~· COSI' RARO t1•ovart· un regi- ~ ,u che rinunci a imporrl' i :-,uOi mc-todi <' la ,u,, regola, mentre ,i ~ira, che il ca,o di Rohcrt Alcxandrr. il quale ha consl·ntito a :,ubirc la regola degli altri. ,occialmcntL' trattando,i cl.i una rrgol,1 come quella dei frati trapp1,t1, merit., di t:,-.crl' ~cgnalato. Alcxand1·r dovcv,\ dirigere, p<-r conto di una ra~a americana, un film di amhicntc e di coqumi mona,tiri e aveva quindi ;p,,oiuto bi,012:nodi ,tabilir!ii prr qtuldw 1111•,e, con g:li attori principali t' l'op,:ratorr, in un mon.1~tcro autentico. I I produttort· nr ,n rc-bbc fatto a men,, ma Alexandrr s'impuntò cd eblw p;u-tit.l vint,l. Si mi,c in comunica- ,ione <.ol p,1drc abatl' di \lll mona'ìtc10 d1 frati trappi.,ti, ,itu,\lo pn·,-.o Cluny in Francia, e la prima ri\po,ta fu nr~.tti\',t, Lr pili ampit· gJran.-:ie furono offerte d.11rn?;1,u1 m.1 la diffidcn1.1 e il pudore dd monaci non di.::arJTI,t\'a110.C'n anno durarono I ne~ozia~ ti. Alla fine il prion_• \l'mhra\'a di,posto ,l ,c.hiudcn· le pOrtl' della ch.u,ura ad .\le,andrr. ma Ja p;.irola deci\i\·a 'iJ>t'l· t,L\.l alla comunità e un \Olo \·oto contrario aHrhlx· mandato all'.1ria il pro- ~ctto. Alla \'Ot.rzionr l'idra fu bocciata. .\lrxander i\\'eva dunqur abbandonata ogni ,prranu quando. alcuni mc- ,i dopo. ricevette una lcttcr<.t dal prion.· eh<· ~li annund,l\·a mmc egli fo"e riu,uto a doman.· l'oppo,i1ionc· medi,1111run c.:ompromr,-.o, e lo pregava quindi di n.•car-i al più prc,to al mona,tt·ro. Giunto al mona.-.tC'ro Alex.rndcr 'ii ...-.ntì notificare le condizioni del compromt:-.,o : ne,,un.i prctr,a di dirigere anche mcnom.imcnte i monaci, nellr riprc,c di.-11;.ltoro vit,t t' della loro atti- \·ità. di ogni giorno; i monaci ,i c;.ueb-- bcro diretti da ~ 'itc.-..-.i.Ne,'iun orpello e ne,!lun:t co:-.truziont· di <,(·cnc; le celle e le ..aie comuni del mona ..trro dovc- \',tnO apparire né pili confonc,oli né più ,quallide di come t•r.rno. Pochi ordini, quelli indi,;T)('n"-lhili all'operatore, (' pronunciati a ba-.-..i.!->imavoce. Ric;pcttarc l'orario e le abitudini, anch<.· di \'itto, della comunità. li che vuol dire che per un mc:-.e Alcxandcr e i •moi uomim dovettero dormire 1,u dei pa• ~Ji,.-•ricci fra nude parNi. a)z;lr<.i alk due del mattino. \tare in piedi dicia~- ,cm' ore, mangiare una \·olt..1.al giorno. zuppa di \'Crdura e un.i tazza di l.iW', C"' o, ..crvarc il più ,tretto ..ilcnzio. e I primi ({iorni non furono .tllegri •• lM cl(:tto Alc·x,mdcr, e ma poi ci abitu.ammo. Del re,;to, Jnchc i primi gior• ni del no!>tro ritorno ..11lavita non fu1<moallr({ri. con tutto quello ,chiamaz.. .r.o. dopo un rnr'>(" che <.•raa\ mo ..t,ni çomt· in fondo al mare. ~fa piano piano ci riabitu.immo anchr allo ..chia• rn n.o, e, tir.tte le ,ommr. lo trm..-opiù .1\"trtrnte ed umano>. ILCICLONE <§ O~ ~li avvenim. enti di I lollywood ..I la prudc·nz.i e il ~.anguc fr<·ddo non ,0110 mai troppi. L<-ggcndo lt· < mnarhc ddl1· rt:( <·nti alluvioni in C,tlifornia. pienr di rifr-1imenti co-.ì pittorc·,chi e p;ttrt1ci .,Ila popolal'icmt· drll.t n·oubbli<.a del <·innna, il no,tro cuore, dimenticando le lezioni dell'e,. spericnza~ .-.i l"ra \t>nlito di~po,to alla più 'trandc commi'l·razion,•. alla più viva ~imp.1ti,1 l)f'J" le ,·ittim1• tanto fa. mO!C, tJnto lumino,r (' lx·lh· di un ca. ,.idi,m;.1 di proponioni bibliche. Di prop<nl'io111 t· di ,i~nificato hiblki. Pn- ,·hé a chi. anchC' m<.'diocrem<.•nteal corrf"nte d,·i fatti ,·apit.1li ddl.1 Bibbi,, <-' cli Hollyv.-·ood. non \TOnt' fotto in qur1 giorni di ,L.1.bilirc un par.1lldo fra il dramrn,, di HollV\-\OOd r <pwllo di Sodorn;.i e Gomorra? An· hr a I lollywood la natura \"(•niva violt·nLtla. ~ni gioruo ,. <>grn1,?inrnodi più, (' non c'f"rano :1•rr1moli, rion c\·rano ur,1~,111ci he pott-uc..-10rf!~gnr il confronl<> con quc·lli (.itti da Gnld\\yn o cl.i Sdznirk. L;i p1mi,-ionc· d1•J lido non pr)t('\,t m,,ncarc ~~ ci ro~'iiimn .1bhandonati a qw·,ti "~:ntinw11ti ( al potn1• di qu<·stc v,t\ll' o1 !',()("i,1,-ion-i.tori,o-n1r,rali. ci avn·mmo f.1tto uu.1 lx.-n tri,w figura. P, rchr' ora piano pia1,o si rom in< 1.1a far lui 1· ,ul d1Jm:io di HolJ,.,-..,,IOCIE. la ,n1tà ~ (h1• ue1 dilu\'JO non t'" CO!ltatoall'indu,tri.1 d, I < iru ma µ1 1 di 15Q mila do1lan, t' 10c di tic m1Jiont di hre F allor.l? E JUora la veritit i· < h,· :uu h1•quMtd ,oJ. 1.1 ha ,.1H1ro.1tùpiu Id puhhlidtà. d1c.; il Po1d1 Et«mo. Oggi r,wr i vl.lJi della rnla e mtorno ~gli !itabilirrwnti e alle vallt"d<'IIPt.tcllr• fl( sJn.t tr,u Cla di cpwll'immanc caL-.cli ma. Il la\oro frr\f ovunc uc e tm pr-nw e, dd H to un'or.1 d< •JX 1 <' I.a p1oggta ( 1 o di f.kr IIHU :n v mo ripr ~ il lorr, J)O'tO com dopo un •1 mpor.alr. \l..1 dli' lavoro per .. Jj a~1·11tid1 pubhllcit.i, n qun g'l(IITU O~n· ditta ,ve- '"' la u... Tr ndr t1 JI,, o p1u d1 una m p("f roto di v1l.1, 1 ogm dilla \:C\a a u.i. «r.i,de stella. o pìj di una, rhe ilv.1,a .. , ri'KhlO di Ila ua, M \-Il P' nc1,l.i.r1t( d J collc,za o dc-ll.1 colkJ?;a. J mondo era ammutolito da'"•w• ,nt.1 _.hr('_gaziorw. Duuqu<· al morn~1110 huonc,, es i 1.1prvano np< r, fl I Ila 1,· gt"r.t:..1dt ll.1 fi:"i,-ior e I maril't ~a. Dìc;gr:1ziatamentc1 a un cc, to pun• to, l'inondazione, come tutte le inondazioni di questo mondo, buttò giù per un p.1io di chilometri i pali del telc:gr:t• fo e rovinò i cavi del telefono, e gli .,genti di pubblicità rima~ro :icnza la- \"Oro. lla,ta del rc'itO .werc una pianta di 1lollywood ")()tt'occhio per capire conw l'alluvionr non poteva fare gr:tn danni. Nel lato nord della città wlle c<_>llindci San Fernandino ~no gli studi ddla e \\'arncr > e un po' più a val• le quelli della e Univcrsal >. Nella vallctt.1 <;0tto1itante si trovano quelli della e Rcpublic- >. Nel lato c;ud, c;u un altro g1uppo di colline, 'IÌ trovano gli stabi• limcnti della e Columbi,t •• e RKO >, e Paramount > e e Unitcd Artist.s •; a occidC'11tC's, ulle colline di Bc,crly, gli ~tudi della e Fox •• e a sud.ovest, in posizione anch'c~i M>praelcvata1 quelli di Cukcr City, cioè della e Metro >. Gli unici ,t:tbilirnenti ~criamcntc dan. ncggiati furono dunque quelli della e Rcpublic • e le farno:,e giungle delb • e Univer:-..1) >. Durante l'imperw·r,are del ciclone, alcuni fra i mill"liori operatori di attualità riu~cirono a fermare circa ottomila metri delle \cene piì• emozionanti. Erano c1ua\i tutti m,.,,ati dei grandi giornali cinematografici di New York, J)<!rchéle ca~e di Hollywood non avevano creduto conveniente ,;,como• dare i loro opt·ratori per così poco. Per qu.rnto impres,ionante potcs~ e,~rc 1.t furia dclk acque e del \ento c..sa impallidiv,, al para~one di quella che ..i poteva ottenere, con un po' più di ,pc,a ma con molto minor riM:hio, negli studi. Tanto valeva dunque star- <-enca· c~t~.t. Invece di far uscire gli operatori, -;i fecero u-;cirl' squadre di o· pcrai per ,occorrere i pericolanti, qua- ,i tutti membri ddlc maestram.c. In quanto a<?liattori, uno dei casi pili gra~ vi fu quello di Bob Burm, che ebbe i locali a pi,mo terreno della sua villa inondati. Et'"li tc.-lcfonò all.t « Para• rnount • <' dui.- ore dopo finalmente ~cntì bmsare alla porta ; era un agente di pubblicità accompagnato da un operatore. Gli opcr.ti con le pompe e le ,raie arri,·arono molto più tardi. Eppure, o potrnza della pubblicità!, a New York, due o tre giorni appres- ~o is:i proiettavano, nelle maggiori ~aie, docum(•nt.iri pieni di episodi toccanti e raccapriccianti, stelle in wttanina, avvolte in coperte di lana, divi con bambini o \"Ccchie wenute fra le braccia, regi,ti famo,i che si arrampicavano sui tetti per c;a)varc un cane o si lanciavano a nuoto per ghcnnirc una gabbia di uccrlli in balia dei flutti, e, sullo .,fondo, IJ. rumorcg~iante rapina delle ..icquc. ~.i ,tnchc su questa rumoreggiant<· r.,pina ci ,arcbbc molto d,\ dirc-. P"rché in quei giorni arrivarono alh e: Warncr > insi,a·nti richic,;te di ropic ddl'Arrn di Noè che ha la più imprr,,ion;tn(C inondazione che ,;i .-.ia mai '"i,t.1 ,;uJlo <,('hcnno e fuori dello ~hermc1. Le ,tt'"C in,i'itl'nti richieste <.:rano pl'r\'Cllutc alla ,1c,,,ì ditt.i, per lo ,tc-,;.-.ofilm. ~ubito dopo la famo,a inond:..1zionc•dd 1934. IHCIDEHTI "'/'i' iL\PPORTf fra cinema e radio ~ .i ~ono fotu in quc'iti ultimi temi'• a<.-.. 1i tc:'-i in Arncric.:a. ~isure <lr.ic.:oniam·.. 0110 pn·,t· da~li ,tudi con• tro lt· ,te-Ile dw non ~anno rt,ic;tcrc a). Jr alktt;.tnti offc-rtc-dt·lle wti('t<\ radiofonirhr, offntc che arri\'ano ,ino a cin• quantarnila lir<' }X'f un di,cor--0 di una dc:cin.t di minuti al minofono. Due inridenti !unno in\'t·lenito in quc-..ti giorni l,t polc·111ica. li radio-rrportu Rolx·rt G..trrttt. uno d(·i più ar-raniti r.icco~litori di p<:ttcgokui, parlando la -.<OJ'l,1 i.1·ttimana .illa radio di JÀ)', /\ng<"lcs, cli,',(; C"hc•pn cornplt·tart· una !\C1·na in nli appariva l',tttOr(' Rolx-rt ~1c\\';_,dr, morto impro,·vi,anwntr dur,1ntc la lavor.vio,w dd film O/ hu· man hrartr, il n-~i,ta non aveva r<itato a far puntdlarc- il radav<"rc e a foto• ~raforlo di ,pallc. Quanto ci sia di vero in <1ur t,t m.K~1bra notrr,•lla di radic,<ronac·a non s;,ppiamo. S:1ppiamo "',lo dw il rtporlfr ,i è \'i,to ,batterr ,-ul vi"" tutte lr portr drllo ,tahilirncn• to di I Jo1Jvy,oocf,. toJ,:"lint·il ..aiuto dai mt mini più iuflwnti d(·lla colonia rit• wdina. Il y_•rondo incid"nt<• è più noto: ,\tal' \\'c-..t, in 1111 atto comico burle• ~e , rcriL1to alla ;.,dio, ha n·,·<'nt,·m<·nt1• tr,1.<fonnato la hihlica ),·gj(enda <li Acbm,J 1·d Ev,t in una fJua a ba,;(· di foglie di fico e di marim~!lat,1 cli m('l1•. (.,. rr.izioni· i: 1,t.1t.1di un:1 ,.,,Jokr1n maudit.:t. « Profano, SP'm·o, o,c1·110,vo• miLc>•,>o, MJllO ,li ..1~g1·ttiv1rhr. i tro- \.;tn" n1Ila rl'rrn,iruw Ò(•ll.t C/11cngo 1 nb11nr e <111. .ì1tlltti i gi,m1.:ili hanno 11 o più o rnt·no gli s\l·\5i t1nnini. lmrm·d tamtntf i e.api d1·1la ~ofit·tà han• no dic hiar.,to < hc- 11<1ntrano a «mo- :11< 1•11,r~l d, 1 1'1·mpio (011tcnuto d1 !Li. tr,1· mi 1oru• ,. che < ui ('T no i primi a riprO\. li<' r·nuntind.t ( 1na. E :\f.tt• \\'t·!.l Ji ~orna[ •1 e ~on la conc,--cC"vano > \llc roH· .wrv.rno usr, e,,mc fllJtti. ~I.a non !'/1nv d('i g ntil11ommi. •·no tatt11, ;'\on ,1 aht .1ndon,1 e,,-.ì una ,-j. J..'llOf I rnrm 1n1 > A, D. O ■ NIBUS GRETAGARBOA l3E1UJlf0OON1/ATl'RIOESVEDESEOERDALONDQ018TA, L TEXPODEL 800 PlLK II LA STRADASENZAOIOU" OBETJ.GARBONEL 800 PRIMO nLK, 'VABTDAOIJOJ.BR0D11, PELLJOOLAPOBBIJOITARUSVEDESE {f11t. Preuu 1 Bild, Stoccolma) ( Nl!OYI FIL61 ) [Mì CB~à'JIDrel UI"'I"'TN il LLE tre e un quarto precise ero seduto A'.! in una poltrona del Cono Cinema, a circa sette mc,ri dallo schermo. Le poltrone del Corso Cinema sono abbastanza comode: t braccioli, per esempio, hanno abbastanza laqzhezza, per cui non c'è bisogno d'orgamz.tare quelle subdole lotte con i \•icini per conquistare un appoggio a1 propri gomiti. D'altra parte, a quell'ora c'è di solito poca gente e s1 può sedere di sbieco, con le gambe accaval• late. f:: une libertà che punroppo non dura a lungo, perché piano piano cominciano ad affluire gli spettatori che chiedono permesso e siedono vicino. A meno che non si tratti di un film di Righelli o di Malasomma, verso le quattro la sala è già piena. La domenica, i cinema si riempiono di piccole famiglie d'impiegati, di grasse si. gnore e di coppie di fidanzati. Ogni tanto s'alza il pianto d'un bambino, e la mndre sgomenta, trn gli zittii degli spettatori, deve allontanarsi, sperando così di calmare fuori i misteriosi terrori del figlio. Ci sono famiglie ch'entrano all'inizio del primo spettacolo e escono all'ora della cena. Quelle quattro o cinque ore trascorse al cinematografo dànno alimento ai sogni, alle speranze d'innumerevoli persone. (:; un rito settimanale che ,i compie con estrema compunzione. Le ragazze, ispirandosi alle immagini del film, impareranno a pettinarsi in nuovo modo, e a consigliare ai fidanzati di vestirsi come \Villiam Powell. 11 film Lt, grand~ città narra le avventure dei conducenti di tassl a Kew York. Verrà mai nessun regista italiano a .descriverci le giornate dei conducenti di tassi di Roma o Milano? Le lunghe ore d'attesa nelle grandi piazze, i li,igi con i vetturini, le borse smarrite dai clienti distratti e riponat•· all'ufficio degli oggetti smarriti, gli• sfilatmi • pieni di frittata al• l'ora di colazione? Gli americani non hanno timori nello scegliere i loro eroi tra le figure più misere. ~ in ogni film, anche modesto e convcnz1onale, qualche descrizione vera non manca. A poco a poco, attraverso le immagini dello schermo, avremo una storia abbastanza precisa dei costumi americani. Se questo abbia o no a che fare con l'arte, è questione diversa. Fstto sta che uno spettatore di Roma può conoscere la vita di I\"cwYork meglio forse di quella di Milano, e aommando le ore trascorse in un cinema duranti' un intero anno, s'accorgerà che gran parte delle sue ore libere è come se le avesse pasnte in un paeae straniero, Un film come La grande citt~ non ha grandi meriti. Ancora una volta s'apprende che la vita dei cittadini americani non scorre molto tranquilla, tra pertonaggi che sembrano sempre tramare contro il prossimo. Ma certo, quel che opere del pc. nere ci narrano non va preso sempre alla lettera. Che i conducenti di tassì si d1\idano in due categorie, una degli affiliati a bande di ga11gsters, provocatori e assassini, l'altra degli• indipendenti,, pieni invece d'onestà, di sentimenti 11olidali e d'amor familiare, nessuno vorrn credere. Per la smania di far opere emozionanti e patetiche, i produttori d1Hollywood spesso non badano né alla \·erosi.miglianz.o.né alla naturalczi:a. E questo film, che prin• c1piava onestamente con qualche scena d'ambiente, a mano a mano di\,:nta sconnesso e melodrammatico, fino a culminuc 1n una trcmcnd11 cazzottatura che, pcn:;avo, doveva entusi:tsmare soltanto i minori di sedici anni Imcce i buoni hor~hesi del Corso Cinema, giovani e \·cechi, si di\ertivano, Soltanto un \'Ccchio signore accento a me sospirava e continuamente si moveva sulla poltrona. Si diHrti\·a anche lui? Che cosa pensava, quando la fraj.'::ilce leziosa I.uise Ramcr baciava il tranquillo Spcncer Tra• cy? Attaccai discorso e presto m'accorsi che non !l'intercss1we affatto cli quel che accade,·a sullo schenno: non .-.dpC\"ail nome del film, ignorava cht fosse Luise Rainer. 1\11 confessò sotto\·oce che al cinema ci andava ogni domemcn per accompai;tnare la mo~lie. E cominciò un lun~o discorso che mi fece capire come solo gl'importa\·n, al cinema, di seder comodo, e magari di potersi addormentare indisturbato. Le poltrone del cinema Barherini ~. d1ssc, sono più comode di quelle del Capmnica. Al Supercincmn si sta così e cosL.. •. Trovai in lui un compagno pieno di comprensione: anch'io, per lunga pratica, avevo una certa cornpc. u:nza in fatto di poltrone, e il v"cchio rimase convinto a certe mie idee sullo spazio che dc\'e intercorrer~ tra fila e fila. Si dovrebbe studiare il modo di non urtare coi Rinocchi chi siede davanti~, dt!lsi alla fine, ed ebbi il !IUO consenso. All'u~cita, JI \"ecch10ragi,::iun!lela moglie che- cntusiaMa del film, ~li gridava ndl'o1ccchio: Hai \·isto che pugni? Come mi sono d1\'crt1ta. Sta,;,cra andiamo all'Acquario Il vecchio la guardò si:i:omcnto e non disse nulla. Ma mentre ci a\·v1a\·amoper uscire. senza che la moi:i:lie ,;cnti!lsC,mi ri\'clò: e Andare all'Acquario è una ,;ofTcrc111.as:i sta &treni, molto ~treni. Ci !lono i braccioli che s'al7ano C"nnti•luaml.'nteper \·ia di certe molle .... MARIO PANI\UNZIO

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