ELLA_ SUA recente V,.·e d'artistr Franc1s Carco ha d1segnatC' un altro ntratto d1 Kathcnnc :Ylansfield'. quanti cc ne sono! Una gallL"ria, e non si somigliano mai, ci dànno anzi un senso d1 ambiguuà, di duhbio: ~•ustificau. del resto, perché la vita della ,\lansficld, che un'amabik le~genda di lettrici femmmili e le sue opere stesst: fal~rono, offrì al contrario po~s1bilità d1 inganno, d1 ricerca, d1 gioco. Kathcrme Beauchamp nacque a \\'elin~ton, nella Nuorn Zelanda, il 14 otlohre 1888, Fu una bambina grassa, che per vezzo SI chiamava Fatty; poi una scolara pigra, un poco tarda; mandata a Londra per continuarvi gli studi. s1 svegliò a molussime sensazioni nuo\·e, poesia d1 Oscar \\"ilde, musica d1 Emcst Dov.son, amicizie mtellettualt. perfino . l'amore. S1 trasformò così completamente da voler mutare anche 1I suo nome, prendendo quello della nonna, ~ 1ansfield; poi tornb alla !'\uova Zelanda, si sentì a d1sag10 in quella che le pareva pro\·incia. grettezza, e tornò a Londrn, nel 1908. 1 suoi anm d1 esperienza, di lotta, di ombra, cominciarono qui. Si sposb con un piccolo uomo mediocre, si divise da lui; fu corista, comparsa nei primi film, scrisse novelle che nessuu ed1ton: accet• rnva, soffri la famt•, ebbe, clandestmamente, un bambino, s1 vesti da uomo, VIQ~f{iÒ. 11 suo incontro con M1ddlcton i\lurry, bel ~iovane. emico d'arte, edttore della rivista Rithm, povero e grade\ole, risale al 1911: di quel tempo è anche il ritratto che ne fa ora Francis Carco: esilissuna. infantile sotto la gran frangia di capelli castani, con un mantello scuro, snnilc a quelli che le inglesi romantiche portavan per \•iagg1arc nell'Ottocento. Forte Carco l'amò, forse ;\Jurry se ne ingelosl; CO· munque l'amicizia a tre durò poco, e Middleton si decise a sposare Katherine, e•·n la quale, nei primi tempi, conviveva liberamente, forse appunto perché la possibilità d1 un rivale gli a\eva dato il timore di perderla. La guerra, la morte del suo fratello prediletto, una pleurite trascurata rapidamente logorarono Katherine, che per diversa anni trascinò dalla Riviera alla Svizzera la sua tubercolosa, la sua malinconia, il suo coraggio. Doveva venirle, dalla sua sofferenza, una purezza mu• mana, attraversata, ogni tanto, da crisi d1 disperazione, da grigi abbandoni: for. AC in un solo momento Katherine rt\ggiun• u un certo ('quihbrio, e questo Accadde a Ospedaletti, nell'autunno del 1919. Siamo saliti spesso alla Casetta, dove Katherine abitò: una piccola villa solita• ria, appesa alla collina, con un giardino, una veranda e vaste finestre. Il sole, 11 mare, il vento furono i compagm della solitudine ammalata di Kathcrine; le sue lettere al marito, agli amici di Londna, .!lon tutte pieni; di nuvole, onde cd erbe, viste con una gioia estatica. Affiorano sì, ogm tantò, piccole manu: usolutamente inglesi, d1 stufe, gatti, fornitori, ma spariscono in una gioia trepida, di giovanissima fanciulla che esplora un nuovo mondo: (Ch;pedaleu,, 11 ottobre 1919. Al manto :'vliddleton Murry]. • ,.. Il solo lavoro che fosse possibile, sta• manina, era occuparsi del giardino: lo facevano tutti, e andando alla posta sen• tivo uscir da ogni giardino le voci di gente occupata con terra e piantine. Sape• vo, mentre camminavo, che mi sarebbe successo qualcosa di belliss1mo, e difatti ho trovato tre lettere. Per leggerle, mi sono seduta su una panchina, accanto a quell'arbusto di oleandri che conosci an• che tu: cari oleandri! Davvero, sai, quando ho ripreso a camminare, dovevo fermarmi, ogni tanto, accanto a un fiore o a un cespuglio, per dir loro cari ... cari .. • Sarà n'eraviglioso averti qui con me. in maggi, Usciremo al mattino presto, con un fill't per la spesa, poi torneremo a casa, come io torno da sola, ogni giorno, e vedrem,, da lontano la casa, come io la vedo, pt:r metà nel sole, per metà naSCO!'ttad.1,Ja danzante ombra degli ulivi: e dovunque ci saranno fiori. Non ho mai veduto o·nbre delicate come queste, che gli ull\'I lisel(OAno SUI muri ... •. {Ospeda dli, 12 ottobre 1919, al manto]. • ...T1 scrivo seduta nella poltrona a sdraio, ben fasciata nella coperta. percht 1I sole è, si, caldo, ma l'aria è fresca: sono circa le quattro e tre quarti, ed è stato un ~porno veramente meraviglioso. Non mi ~ono mai mossa da quest'angolo del giardino, tranne che per i pasti: ho letto, ho scritto, e dopo colazione m1 sono anche addormentata, per colpa dell'atmosfera .1,teneralc, che assolutamente mi ricordava le navi, i lunghi viaggi per mare. Sai, una barca a vela è passata qui davanti, così \'icma che si potevano disunguere gli uornm1 dell'equipaggio. Il mare è quello che 1,J prediligo, di un t\,frchino profondo, e lontano, all'orizzonte, ha un11 chiara luc,·, quasi bianca, che mi commuove infinitamente~ vedi, questa luce bianca, lontana e presente, è proprio quel che io \"01re1 esprimere scrivendo ... , .Ogni giorno m1 affeziono di ptù a questa cua, ogni giorno esploro di nuovo il giardino, e c1 scopro sempre miracoli: c'è la collina, qui dietro, seh·atica e tale da soddisfare I più es1gent1 desideri d1 chi cerchi, nella natura, cose ant1ch1ss1mc e sempre giovani. Ma, poiché io non ho avuto quel che s1 chiama un'edu• caz1onc classica, la vecchia collina mi par popolata d1,p1rit1, benevoli fantasmi, quelli dell'ultvo, del fiC() 1n,d\'at1chito, dcli~ bacche. delle radici [Ospedalem, 13 ottobrt: 1919, al marito]. ...JI tempo è cumhiato. oga1, fa quasi freddo, la nebbia <: densa densa, e le nu\·ole sono R:Onfie d1 pioggia: ma 1I mondo è bello, cosi grit,:10, par di vt\'ere nel cuore di una perla ... :\li sono affacciata alla finestra, 111 questo momento. La nebbia s1 è alzata, non piove più, e l'aria odora d1 geranio, d mare mormora ed 0l(0I filo d'erba t' coronato d1 un diamante. Caro, sono spa• \'ente\·olmente felice mi par che la pioi;i:- Krn ahbia purificato, abbia incoronato anche me di un diamante. Sai, 11 rosaio ha nuove foglie, rosse: c'erano già, ieri? S1 sente gracidare una rana, che certo abtta nelle vicinanze: vuoi che la mv111amo, alla nostra festa d1 mai;tl,(10?•. [O<tpedalett1. 2J ottobre 1919, al manto]. ...M1 piacerebbe essere meno esigente per quel che riguarda la biancheria, 1 profumi, 1nastri, le calze di seta; ma, più in"ecch10 e più ho bisogno d1 squisitezze, più desidero esser raffinata m ogni più piccolo particolare della mia esisten7.a, come scrittrice, come amica, nella mia casa, nella mia vita, sempre. Anche ora non posso sopportare che in una mia let- • tera a te s'introduca una p11rola che ne rompa l'armonia, capisci quel che voglio dire?•. (Ospedalem, 30 ottobre 1919, al marno}. • ...Stamattina, sulla collina, ho trovato del timo, che mi ha ricordato Bandai, al mattino presto. Grandi, stupefatte margherite cominciano a spuntare dappertutto, e le farfalle, di un delicato color giallo, volano ,u loro ... - C. mi ha mandato oggi una mia fotografia, fatta ire mesi fa: ne sono stata addirittura atterrita. Perché mc la figuravo benissimo, ci vedevo una cosettina gaia, un tipino francese, con gli occhi furbi sotto la frangia, una zappa in mano, e l'evidente intenzione di disseppellire te- ~on :\la questo solenne mostnccmttolo, con in testa un cespuglietto d1 capelli, par proprio sul punto di cadere all'indietro, sui calcagni. Ai piedi porta, per quel che m1 riesce dt c,1p1re, un normale paio d1 scarsx,: da giardiniere che, per malizia o sbaglio del fotografo, risultano enormi, ed I soli suoi lineamenti che s1 \·edono con chiarezza sonn le orecchie: due specie d1 oc:chiellt attaccati a1 lati della testa 11 i;ole è uscito fuori dalle nu\'Olc. stamattina. e h11 modellato nelle nuvole stesse tre o quattro s,i:rand1capolavori, sul ~enere d1 JJ Baruhnto, di Guem·erl grtcl i11 riposo, o anche Dama grera con roppa tutte civetterie schierate sull'orizzonte in onore d1 una piccolissima barca di pci1ca1on, e d1 Katie alla finestra. Ora il sole è di nuovo andato \'la, chissà quante porte ci separano da lui! Fa freddo, tira \ento, la poh"ere è amara •. [Ospedaletti, 1 no\'cmbre 1919, al mamo]. ...È- un terribile giorno, oggi, d1 pioggia, d1 \·ento, d1 rumon misteriosi: e 1\ mare è color cenl re. Sto seduta in un angolo della mia stanza, e la\·oro: ho molto lavoro, oggi, ma ringrazio lddio per 1I la\'oro ben definito, che s1 de\'C fare. Siamo al prirno novembre: mancano sci mesi a maggio. '.\ta poi, non mi lasciare più sola: io non ,o vivere :ti,Olaf,orse era meglio per me andare a Mentone, do\·c avrei potuto chiacchierare con qualcuno. Invece son qui, inchiodata alla mia croce d1 la\·oro solitario. (Perché poi una croce? '.\la non son domande da farsi, quando si hanno Jr anni?). Sei mesi. Solo sei mesi da superare. Una montagna di mesi; e al di là una piccola valle, morbida, tranquilla, senza vento: neppure un soffio, neppur quel che basta a far tremare la testina di un dandehon .. [Ospedalem. 4 novembre 1919, al 1."'lartto]. " Perché penso tanto a Dostou:vsk1 il mio Dostoyevski una creatura che seppe adorare la luce, anche quando \ 1veva nei più oscuri luoghi?•. NINFA ANZIANA OHE 81 SOLLEVA NELL'AERE OALIPORNUJJO, AL PRIMO TEPORE DELLA PRI.lfAVERA [O,pedalet11, 7 novcmhre 1919, al manto} . ... Vivo d1 memorie, ora, ra~gianti, meravigliosi e perduti ricordi di felicità Come la \'Ila può esser terribile: ,:edo qualche ,·olta un 'immen!iòa:i'arete d1 roccia nera, !!plendentc. •. (Ospedaletti, 10 non:mbre 1919, al manto]. .Sto scri\·endo una novella: ma non m1 piace. La mia opinione pri\·ata e scgretissuna è che c'è una bugia in fondo all'anima: non c'è Mata la guerra. Ed io non penso che sia ncceMario metterci la mobilitaz1onc, o la violazione del Belgio, oh, noi, ma la mia ,toria non pub trascurare il fatto cht' la ~ucrra sia av\'enuta. Ci de\.'c essere Mato un mutamento nei cuori, ed io ~ento fin nel profondo che n1en1c è rima!otO uguale a quel che era prima: e noi, art1Mi, siamo tradttori se trascuriamo tutto questo: dobbiamo tenerne conto invece. e tro\·are nuove espressioni, nuovi modelli, per questi pensieri e sent1ment1 nuoviss1m1. Voglio cercare di essere !-.obria e dignitosa: dno far fronte alla nostra guerra. Penso che tutto dipi:nda dal saper fronteggiare le circostanze, frontel,(~iarle '-cnza ristr\'c o restriz1on1 [Ospedaletti, 16 no,embrc 1919,almarito]. Posso solo p<:nsare ~econdo questa definizione: '•un cambiamento di cuore" \,l'on riesco a capir bene come, dopo la .1,tucrra, 1.t geme voglia dimenticarsene, e riprendere a \'Ì\'ere facendo finta che non sia mai successo nulla. ~11 par che tutti 1101 smmo morti, cd ora nasciamo di nuovo. Questo non significa che la vita abbia perso il suo \'alore, 1> che I comum \·alari d1 luce s1 iuano perduti. No, perduti non i;ono. 1ntcnsificat1, am:i, 11luminat1. Noi ci conosciam<, ora veramente: e qualche volta questa conoscen7..a ha qualcosa d1 trai,c1co, è il pensiero continuo che, mentre pur nviamo, la morte c1 sta da• \'anti. Vediamo la morte nella vita, cosi come 11nmai,c101amola morte m un fresco fiore appena colto. :\la il nostro inno va alla bellezza del fiore, e noi cerchiamo d1 rendere immortale la bellezza, appunto perché sappiamo.. lo posso solo scrivere d1 un bambino che mangia. fragole, d1 una donna che si pettina, di un mattino \'tntos ,: questo è il solo modo per cui posso descri\·erli, ma essi det·ono t"'<1serc..1. •, [Ospedalttt1, 18 novembre 1919, al manto) .f.: un giorno chiaro, lucente, o~w Ci sono fiori dappertutto, la casa ne ~ piena., ogni \·aso, ciotola, bicchiere, t colmo d1 rose, perfino la salsiera ne ha un piccolo canea: le rose scmbran vele, qui, sopra una piccola na\"e che salpi per man lontamss1mi ... •. [Ospedaletti, 22 novembre 1919, al ma• mo]. • ... No. davvero non c'è un Dio. Stamattina aHCI voluto dire "010 li salvi", o anche "Dio ci protegga", poi pensai agli Dei, ma son sempre statue di marmo, con nasi rotti. Forse soltanto l'amore pub qualcosa: "io feci dell'amore la mia religione". Cht lo ha detto?•. [Ospedaletti, 29 novembre 1919, al marito]. - ...Abbiamo avuto un terremoto, sta• notte. La piccola Casc.tta oscillb ed oggi il tempo è basso, afoso, proprio adatto a terremoti nuovi. Kon ho potuto dormire, stanotte. Appena chiudevo gli occhi ve• de\'O grandi giardini tropicali, e attra\·erso il ricco verde s'intravvedevano palazzi. Non ho mai veduto o immaginato alberi come quelli, simili a piume, alberi d'argento, alberi bianchi, con foglie iridate ... •. [Ospedaletti, 30 novembre 1919, al manto). ..,Sono stata al mercato d1 San Remo. Era molto allegro, c'era u:-i banco coperto di pizze e accanto una gran padella, su un piccolo fooco, dove una grassa donn.1. friggeva farinata .. • I-lo mcontrato R.. Certamente, uno di questi g1om1, assassinerà qualcuno: ha proprio l'aspetto criminale. t affascinante, del resto, 1I vero t'ilaln. Poi fimrà per avere un alberghetto a Calais, per esempio, o a Boulogne. e andrà ad aspct• tare l'arrivo dei viaggiatori, con in testa un cappello d1 paglia, ai p1ed1 pantofole da spiaggia .. • ...Natale è vicmo. Avremo un vero Natale, l'anno prossimo, tu cd io? Oh, poler chiudere la porta sul di fuori, esser l'Oli, ornare ti nostro albero caro, lo sai che è una pazzia volersi bene, e vivere divisi? L'ultima volta, quando tornai dalla Francia, abbiamo giurato di non dividerci maz più, mai piU: e poi io son venuta qui. Questa proprio non è \'ita coniugale, o almeno non è quella che 10 intendo per vita coniugale ... ~- [Ospedaletti, s dicembre 1919, al mamo). • .. .lio ricevuto ora il tuo libro nuovo: è bellissimo e mi 111t1midisce: lo leggerò stanotte. Sai, ho subito guardato la prima pagina, e pensavo che certo tu avessi dimenticato la dedica, ma poi, quando vidi scritto "A mia moglie", ebbi una beatitudine cosi intensa come tu non puoi 1mmagmarla. "A mia moglie, a mia moglie", sta scritto su tutte le onde che pa~- sano, in tutti gli angoli della stanza ... ». {Ospcdalett1, 14 dicembre 1919, a S.S. Koteliansky). • ... Vorrei tanto guarire. Ma se muoio, Cl sarà forse un piccolo Paradiso Privato per Tisici. Probabilmente ci troverò Cecov. Camminerà nel suo giardino, fra alberi da frutto, e tulipani in fiore, cd 11 suo cane sarà con lui, sorridente cd ansante, come son sempre i cani quando hanno corso ... •. Di g1omo in giorno, senza che lei stessa lo notasse, Kuherine peggiorava: in gennaio, spaventata dalla solitudine di Ospcdalct'i, che gli scioperi avevano quasi isolata, si trasfcri a Mentonc, presso una cugina. Da allora passò di clinica m clinica, con molte speranze, moltissime delus1om, una crescente stanchezza. MARIÙ I 3 giorni di gita meravigliosa Tre giorni incantevoli da Firenze a Roma, per uno degli itine. rari artistici e turistici più famosi del mondo. la turrite Sen Gimigneno dove pere che i secoli non siano troscorsi, Siena, tutte l'Umbria verde con Perugia e Assisi, e poi Orvieto col suo fenlostico Duomo e Viterbo. Un pel/egrineggio di bellezza e di culture, allreverso lo compagna, le cillò, i borghi, le glorie d'arte e di storia di regioni mirabili della nostro divine llolio. Un sereno istruttivo viaggio in torpedone modernissimo e lussuoso (torpedoni fiet Servizio Firenze-Roma Partenza da Firenze ogni venardl e dal 21 marzo al 27 giugno ogni lunedl e ogni venerdl (ore 8,30) ltln•r■ rlo: rirenze • S. Gimlgneno • Sien• fp,rnott•m•nlo • Si•n•l • Peruol• • Aul1i • Pe,uoi• (pt:rnott•m•nto • Peruol•J • Orv!,10 • Vilt:rbo • Rom•. Arrl..,o • lltoma rl ■p■tt,..,•m•nt■ la domenica• Il m•rcoledl ••'"'•· Servizio Roma-Firenze Partenza da Roma ogni martedl e dal 18 marzo al 24 giugno ogni martedl e ogni venerdl (ore 8) ltln•rarlo: Rom• • Viterbo • Orvi,to • Peruol• jperriotl•menro • Perugi•I • Aubi • Peru;i• • Slen• (p,rnotl•mento • Sien•l • S. Gimion•no • rirenze. Arrivo• P'lren•• rl■pettl ...amente Il glov•d' • la domenica ••r•. Per informuionl • p,•notuioni rivolg.rsi •Il• SITA1 ROMA. Vi• di Pori• M•;olore 2 • Tel•fono 75-525 FIRENZC• Vl• Muo rinlou•rr• 5 • Tel. 21-310 • 21-471 • p,euo qu•l,lui Agenri• di "i•g;io. LaDonna Tutta la moda nuova in una cornice tiJ>O· grafica di lusso. ~ lo vcntlito a L. 5 in tutte le edicole d'Italia. Numero speciale di Aprile - OL1'RE 100 MODELU IN NERO E A COLORI
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