Omnibus - anno II - n.13 - 26 marzo 1938

IIRIIALI ill:W ì]I &'Jiill il ® ~ I: AL MONDO c'è un paese sem.a ~ ~ioia, malinconico e tristissimo, questo è 11 Messico. Le sue nvoluz,oni passano senza lasciare alcuna traccia nell'ordmamento politico del paese, fatti inutili e precari, quasi compiuti per solo '1:UStO di crudeltà o per noia disperata della vita. I corpi mal nutriti dei soldati caduti in battaglia restano a calcinarsi Sotto al sole; qualche ufficiale spavaldo viene fucilato per dovue, con infinit& noncuranza e tristezza, contro un muro qualunque, mentre tenta di nobilitare con 11 contegno sprcz7.ante l'ingloriosa sua fine. Tre giorni dopo le cose sono al punto d1 prima· rimane a 1rascinars1 per molti .inni un doloroso strascico di fughe, d1 proscrizioni e d1 lunghe vendette. Chi, dopo la sanguinosa domenica, è riuscito a varcare il confine con gli Stati Uniti, 'li rifugia a El Pasu u a Sant'Antonio, nel Texas. Qualcuno, in cerca di fo"una, ~i ,pmgc fino a Los Angeles d1 California. I rifugiati sono quasu tutti personaggi importanti delle fallite sommosse o ribellioni, poiché solo a loro è dato, quasi -«:mpre, salvarsi da quella triste morte. Tentano di uniformarsi 11 più possibile al costume della nuova patria, magari ta- ~liimdosi i baffi, e s1 mettono a lavorare per guadagnarsi la vita; si calcola a 10 mila il numero di tali profughi messicani, sparsi per I paesi del confine, pronti a riprendere le armi e a ncommciare da capo, per non tradire la loro \'ita trascorsa fra squilli d1 guerra e sanguinose l"l\'oluzioni, portate avanti con tutta scnetà, ma, purtroppo, mancanti d1 quello scopo o valore capace di dar loro una g1us11ficazione. O~ni quattro o cmque anni, giunge da Città del :vlessico un'amnistia a riaprire i confini della patria. Tutto è dimenticato, c chi vuole può tornare a casa senza alcuna macchia sul suo onore, come se nemmeno una goccia d1 sani,:uc fosse stata versata. L'ultimo di questi perdom generali venne concesso il 9 febbraio 1937, dal presidente La1.aro Cardenas. Non tutti gli esuli ne hanno approfittato. Anche se nessuno era escluso dal decreto, tranne l'avversario personale di Cardenas, Plutarco Elias Calles, tutti rimasero perplessi. C'era chi non si fidava delle parole del governo, chi ave\'& tro- \"&to un buon lavoro che lo distacca\•a dall'interesse politico e chi ncord.1, a d1 aver lasciato in patria un 0t'm1co in\'cnd1cato, più forte del presidente feder.ile e delle sue leg,R;i.Ritornare S1$,l'ntficavacadere, presto o tardi, vittima d1 una vendetta: con,·emva, allora, restare nella terra ospitale. Eppure, di solito, i generali che tornano nel Mes~il:o con pacifici e tran- (1uilh propos1t1, JlOn sono acoolt1 male. Il ~enerale Salinas, comandante delle forze aeree ribelli durante la decma tragica d1 Escobar nel 1929, sconfino cd esiliato. prese patte alle ol1mpiad1 d1 tiro alla pistola, nel 1937 a Los Angeles, come membro della squadra messicana. Il generale Rom3n Jocupicio, a sua ,·olta, ritornato m patria. fu nominato governatore dello Srato di Sonora, nonostante avesse anch'egli partecipato alla stessa nvoluzione del 1919. In fondo, il. presidente della repubblica trova sempre utile mantenere una consuetudine d1 clemenza che domani potrebbe riuscire utile a lui stesso. Cosi, ,I J,tcnenle Ricardo Topete nel 1935 ricevette l'amnistia perché des1deravn partecipare a1 funerali dt sua figlia, e il generale Frant:isco ~anzo, bisognoso d1 una cura d1 ba.((m solforosi a Tchuacan, fu ~raziato e accolto in patria, dietro sua richiesta. La vita di questi e sim;li uomm1 è movimentata e interessante. Ecco. ad esempio, la storia d1 Adolfo Dc la Huerta. Egli venne m luce la prnna volta partecipando. insieme con Calles e con Ah·aro Obre~6n, al triumvirato contro il presidente Carranza, nel 1910. Dopo la vittona. egli divenne per alcuni mesi presidente provvisorio; poi, do,ette cedere il posto ad Obreg6n e accontentarsi di amministrare le finanze messicane. In relati,a pace s1 gmnse fino al 191.f, anno stabilito per le nuo,e elezioni, essendo ad l"SSC candidati Callcs e Adolfo Dc la I--luerta. La lotta elettorale s1 tramutò assai presto 1n una nssa sanguinosa. combattuta per le città e I villaggi del tragico paese: De la lluerta si mise a capo d1 ben 75 generali dissidenti e capeggiò la rivolta contro l'antico alleato. Sconfitto duramente, dopo essersi tenuto nascosto per tre mesi riuscì a trovar rifugio in un sobborgo d1 Los Angeles. Qui, dopo dicci anni, lo ritrnv1amo maestro di canto, costretto a nprendere, con l'aiuto della mo- ~, te che lo accompagna al pianoforte, la 'l;Uag10\·anile vocazione. Fu fortunato, ché il suo segretario, Roberto Guzmiin, trovò la\'Oro ad Hollywood e s, mise a contatto con molte stelle del cinematografo biso- ~nose d1 lez1on1 di canto. In tal modo, il 'lòegretario procurò al suo ex-generale molti all1e,1. ln seguuo, morto Obreg6n ,sotto I colpi d, un avvers11no pol111co e deportato Calles, nel 1936, Adolfo De la Hucrta potè ritornare al i\lessico, riprendendo la sua carriera politica col grado d'ispettore ai Consolatt. ;\la non e da credere che tutti gli esiliati debbano la"orare per vivere. José Gon:,.alo Escobar, capo della rivolta del '19 ed 11llea10ai ricordati Salinas e Roman Jocupic10, dopo la sua fuga, comprò, con il sz-ruzzolo conquistato negli as- ,al11 alle banche d1 Mon1crrcy, Torre6n e Chihuahua, una va"lta tenuta vicino a \1ontrcal, nel CanadÀ.. Arricchitosi con 3b1h !òpecula1.ion1commerciali, cos1ui riV VOLTI DI PRESIDENTI DEL MESSICO Iii alt.o: PORTEe OIL . Qui 1oprt1: ORTIZ ROBIO, DOPO O~ ATTENTATO fiutò sempre d1 tornare in p,1,tria. Famosa è anche la sua fortuna con le donne. Cn altro generale che \'Ì\'e attualmente neRli Stati Uniti è Pablo Gonzales d1 S.mt'Antonio. La sua vita è un capitolo di storia romanzesca, fra attt'ntati. continue rivolte e colpi di fortuna. t. l'unico superstite della generazione rivoluzionana che, nel 1914, sconfisse le armate d1 Victoriano Huerta per nominare Carranza presidente della Confederazione: Obreg6n e Pancho Villa, suoi ,·cechi compagni, sono entrambi morti. Egh nmane famoso nel suo paese per la preparazione, veramente abilissima e crudele, dell'attentato che costò la morte a Zapata. A tal fine, Gonzales s1 assicurò la fedeltà d1 un certo colonnello Guayardo, un av\'enturiero pronto a servire chi meglio lo pa'(asse. Costui, un giorno, s1 presentò al campo d1 Zapata, come disertore delle truppe nbell1, nuscendo a farsi accogliere dal- 'uomo che s1 era impegnato ad uccidere. Spinse il suo alibi fino a combattere contro I suoi, eliminando con le proprie mani 1 pn~ionicn presi in hattaJ,tlrn. Poi, svanili 1 ~ospett1 d1 Zapata, aspt:ttò l'occasione propizia per il suo colpo. Fu invitato a cena, come nuo,·o e provato amico, e alla fine del banchetto, a re,olverate, uccise il Suo ospite. lnolt1c s1 può dire che, nella tragica lotta Carra117a-V11la, don Pablo GonzaIcs facesse parte a se stesso, cercando il propno vantaggio più che quello della causa comune che lo lc~a\'a a Villa. Pnma occupò da padrone C1t1à del :Vk$sico; poi. nel 1919, s, alleò a Carranz.a, contro lgnacio llonillas, un nuo,-o pretendente alla presidenza. Ma questa YOlta, l'opinione pubblica glt si sollc\'Ò contro, cos1ringcndolo a riurare la sua cand1da1ura. Cosi, Obre~6n potè rovescrnre Carranza, che a sua volta a,eva sconfitto ed ucciso Bonillas, e Gonzales potè allearsi al nuovo \'incitorc, occupando ancora una volta, da padrone assoluto, Città del Me'ls1co. Qualche mese p1ù tard1. s1 nbcllarn anche ad Obreg6n, ma \'Cn1vasconfino e do,·eva ruggirsene nel Canadà. Ahre due fi,R"urcinteressanti della CO· lonia degli esuli sono Jacinto Treni\o, generalc e membro d1 due gabinetti messicani, e Guadalupe Sanchez. Il pnmo cominciò la sua carriera agli ordm1 d1 Carranza, combat1cndo vittoriosamente contro Pershm~, in uno scontro di ca,·allena presso Carrizal. Dopo l'uccisione d1 Carranza, d1\enne mm1stro del tesoro sotto De la I luer1a. Nel 1927, allora, tentò 11grosso colpo d1 farsi eleggere presidcn1e, contras1ando 11 governo ed alleandosi ad altri cinquantadue generali in nvoluz1one. Fu una rivolta terribile, che durò vari mesi e termmò con la sconfitta d1 Trevii'io e con la fucilazione in massa d1 quarantasei generali cadutt nelle mani dell'esercito federale. Trenllo nuscì a fuggire in una curiosa m:1n1era: ferrò il cavallo al contrario, per mJ::annarc gh msej{u1ton !>LIiia direzione, e galoppò per quattrocento miglia fino a ra~giungcre la frontiera. Guadalupe Sanchez, altro congiurato della ri- \'Oluzionc di Obrc·•m contro Carranza, ha sulla coscienza l'assas$inio d1 costui. Carranz.t, infa1ti, prima di mettersi in m,1,rcia contro Veracruz, centro della nbclhone, inviò a rutti 1 generali un telegramma mvitandoli a dichiararsi nemici o sostenitori del go,·erno. Sanchez nspose: • Prcs,dcnte e padre! Se tutti vi !rnd,ssero e vi do\'esse nmanerc un solo uomo fedele, quello ~arò 10!•. Carran:r.a partì sicuro; ma Sanchcz altaccò di sorpresa ti treno presidenziale, con 8oo uomini, trascinò il suo presidente e padre• sulle montagne e, quindi, lo fece assassinare. Poi, si rese famoso con le crudeltà commesse 111 Veracruz per estorcere denaro a1 ricchi commercianti dd pae<1e. Certamente, però, nconqu1stare con le armi l'antica posizione, una \'Olta che si sia perduta, non è cosa facile. Quasi tutti gli (.'Silia11che hanno varcato il confine alla 1esta dt una banda armata, hanno fatto una brutta fine, ché 1\ popolo ben pn.•sto dimentica J::lianuchi capi e abbandona chi è stato sconfitto. Inoltre, i,:li Stati t;niti, osp11ali fino a quando 1 ,·ecch, ~cnerah si mantengono calmi e colt1\'ano 11loro orto, non tollerano nessun tentativo d'uwasionc del Messico partente dai loro confini. Per tale ragione Vietonano I luerta fu arrc<;talo dai poliziotti americani mentre stava per varcare 11Rio Grande, e ~,milmente Entique Estrada e Rom.in 8. Arnaiz furono cacciali anche dagli Stati t.:niti, per I loro mal riusciti tenrntivi d'ingerenza negli affnn messicani. L·unico che ha a,·uto fortuna, sia pur suhanto per un breve periodo, è stato il famoso Francisco Pancho • Villa. Egli, imprigionato al Messico dopo la rivolta d1 ~ladero, riusci a fugJ,tire travestito da prete, nfugiandosi a El Paso. Giunse qu1 senza un .soldo 1n tasca, completamente solo c abbandonalo dagli am1c1. Dopo cmquc mesi, attra\'usa di nuovo ili, frontiera con pochi compagni, su sci cavalli n1ba11 ai COf.1.:boys del Texas. S1 dirigeva verso la capitale, e la fama del suo nome bastò a radunari,:li mtorno un vero esercito. Tutti andinono a lui; le guarni'(1oni dei posti d1 frontiera lo seguirono e il ribelle entrò tnonfalmente nella capitale, alla testa di trentamila uomm1. La sua ,·endetta fu semplice e .((aia. Fatti arrestare I suoi carcerieri, li vcs1ì da donna e li obbligò a passes;::giarc per le strade. :\la contro a ques10 caso fortunato cc ne !òono cento altri, troncati bruscamente dalla morte violcn1a del loro capo. Tale \' staia la fine de1 disperati assalti al go- ,crno da parte de,i;tli esiliati generali Vicenle Guerrero e :\.lanucel G6mcz Pedrn1a. l·1t1mo atto della tragedia, la soltta fucila1ioiv· contro 11muro di un rorral. ROBF:RTO CAMPAG:--ou TENTAZIONE illll®~ID~ Cl ONO le quattro del mattino; il ca- ~ , alicr ~orctti. ispNtorc di Dogan;1 1 è .;lppcna ilrrivato in ufficio, ndla ~t.lZionc di confine. Fa ancora rrcddo, le lampadr ,ono troppo forti. <"arabinirri e militi hanno gli occhi t;"onfi per la vt•~lia, il collega del « tur• no CC!.~antc» \C ne va svelto, dopo aver dato le consegne: nell'ufficio J.1 ,tufa è acce<;a, tira C'non fa fumo. Mo• n·tti. che a ca.,a ha bevuto il latte. ~o• lo, in cucina, vorrt·bbe prendere un rnffè ;.) ri!>toratore, ma la macchina non è ;rncora in pre,;,;iont·, e il bari'ìta q•ndc \oltanto la gr,1ppa .1i primi ferrovici i. Comincia appena ad <\lbe~gian·. quando il treno di Ju,-.o eh<· viene dalla Ri,it'ra entra in sta:rione: a5,;icmc al• l'altro« personale », ~orrtti è ~ià prcmto ;ld attenderlo, col paltò e il berretto ,·on l'aqu1la 1 ma, pili che d1 un fun7iO• 11,1rio. ha l'a,pcuo di un tranviere, CO"Ì com'è, avvilito e pieno di sonno. li con duttorc della Compagnia l111l'mazio• nale gli élprc lo sportello. <' Mon•tti sale ne-I vagone-letti. Nella wttura donnono :rncora tutti, <' Moretti cominci.i il ,uo lavoro wcgliando gro'ì\i uomini in pigi<un,1. a righ<' (' ,ignorr· amianc con la cuffia. '.\'e-Ila tcrza 1.abm,1 ci ,ono du(' donnt·. Quella della < ucn·tta infrriore ..i. ,11✓.a e infila una vc ..t.agli.1 pc'ìant<·. poi apre la porta, mentre l'.1ltra rì. mane a letto. quando il ca, alil'n.: t:n• tra: è lei che ha i pa'ìsaporti, e glieli porge. facendo u,circ dalle coperte un hraaio nudo e- un k·mbo di camicia d.1 notte anurrina. Sono due vi<·nnc• ,i, dallo ,t(•o;,o cognome. -.orcllc pro• babilmcntc: bio11dc, \J){'ttinatt', col vi- ,o in di'-Ordinr. ma 'ii , l'dc ugualmt.:nh' (hc 'iOn gio\.mÌ cd attrat~nti. ~lon·tti lc-ggc i pa,\,\portl alla luce ddla lampadina anurra l'aria l: pc,antc. <1ua~i umida, ,atm:t di odort· di ,·ipria t· di ,udorl', \'Ì7i.11.1 dal chiu,o ddla notte-, c,1lcla. Il do_g-anien· ,ente una 'ip<:cic di languore•, ,i c.,vt:rcbbc vo• lt·ntif'ri ìl berretto per ~cdcr,i "lii IC't• tino dhfano, accanto ,tllt· valige che ]';1ltra ha <lpcrto. :\1orl'tti ~turda, fru• ~a un poco c·on le dit.1 incerte: la hianc-hcria f<·mmmilc ,emhra. co,ì. tutta ,;porca e in dì,ordine, gli oggc-t• ti ,;i confondono, par<' roba prc,a dal <"C'-lodella lavandaia, ma è attr,wnte lo ~tl'<.so. La viennese. p<·r aiut.HC a rirncncre in ordine, l.1,;cia cadere un.t ~catola di cipri,1 che 1 aprendosi, imbianca 1t1tl<1 una ,;carpa e il riwolto dc-i panta• Ioni di Moretti: la rng,\na rima'ita a letto ride di,crt11;1, ,tçndcndo,i ~otto I(• COJX'll(', mcntrt· iJ C;.1,.tlicre ('\CC e ri<"hiudc la port,1. Sente cht·. dc..•ntro. le due p.trlano .illcgre fra loro; di certo quella \he ~•era al;,·ata ora ,ta rimettendosi a letto, t' tra poco dormirà di nuovo. Son c'è niente da fare; il ca"alicrt· torna in ufficio, .,j toglie i! btrretto e ,;i <1icdc in poltrona: non è ancora a po,to. ha b bocca cattiva e \i 'ìCntC ,finito. Con piccoli colpi ,i t0glic la npri,l rima'ìt.t 'ìUÌ calzoni, una cipri.a tenace, d,1ll'odorc violento, che ~li ri• corda quello dt'I vagone. Qui\,i ~·nza an·cdeVienf', ~1orctti \i accorge d1 de- ,;idcrnrc ardentemente di poter C"~Cn· ~rnco1 .1 in treno, con quelle due, ,trriva a pemare quanto ~.1rcbbc bello poter ora, stlbito, ricntr.lrc nella (·;lhina, in quell'ambiente CO'IÌcaldo e pieno di odori fcmminilì, mcttcr...i .J0• l'hc lui un pigiama di ~ta, e addorrn('nta1 ,i '-Cllz.l pt'n,icri nella cuccetta di,.fatt~1, in meno a quelle lenzuola ,pirg.1zzate e un po' sudicie. Andare dove? Quc\tO non importa: ,mdarc lontano, ,;enza pili occupar,i dcll'uffi- <"in, df'l ,ervizio. L'ora mattutina e la macchia di c:ipria ~ul pavimento ranno galopparl' la <,ua fant:i.sia : ceno, non è più gio\ anr, ha famiglia, la pancia .,i è un poco ingro,sata. e, ~pc-..so, alla sera, ha bi- ,o<;:no di url rachet digc.,tivo per dormire tranquillo. ~{a che ,olo i g1ov.t• notti hdli h,mno diritto di godcr·si la vit.-1? « Ogni giorno vC'do belle donne, .1~,icme ad uomini molto, m,l rnol10 peggiori di mc», <'~li 1>e11<1Ea.cco, 'larC'bh<- po,,;,ibile ... Fra due ;urni "Cade l'a.,.,icurazionc ,ulla vita, cd egli in• ca-.,crà cinquantamila lire. A casa potrebbe dire di avC'r bi\ogno dì una cur,1, che so, a Fiuggi, a Chianciano, e invece l'occa\ione di .,a\ire \u un vagone-letti, non più per ispezionare, ma per andar via, a Budapest, a \ 'ienna, con una bionda come quella di quc'ìta mauin.i, verrebbe anche per lui. Certo, un,1 spesa, ma, in fondo, a che ~crvono i soldi? E la moc-lic? Chi-.sà <"hc ~torie ! ~fa, facendo le co• ,e per henc, con giudizio, è impossihik che lo venga a <;apcrc. Oh, non c'è ra~ionc di .illa,mar'ìi, il ravalier ~lorc·tti non farà mai nicntf' di ,irnilr, non '>C'iuprr.\ mai con un,\ donna i ,.oJdi rnc~~i da parte per L.1 vrC'chiaia, non darà di,piaccri alla f.uni~lia. MASSIMO ALBERINI r Andate in Lilna inaeroplano! In occasione della Fiera e per la stagione turistica sulle linee aeree della riduzioni del 30% dal 15 gennaio al 15 maggio ROMA-NAPOLI-SIRACUSA-MALTA-TRIPOLI - tr;,.n;m,nal, ROMA-SIRACUSA-TRIPOLI - 1r;sc11;man,I, ROMA-TUNISI -TRIPOLI - tr;sctt;m,nal, TRIPOLI-BENGASI - u;scn;manal, R.OMA-AER.OPOR.TODELLITIOR.IO

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