Omnibus - anno II - n.11 - 12 marzo 1938

[CONTIHUAZ. DAI NUMERI PRECBDENTIJ ,} :"JREALTA lui e Clark vivevano ~ da tre giorni come in uno stato di ipnosi o di ~nnambulismo. Da tre giorni, per loro da tempo im1m·morabilc, chiusi nella propria ,tan.-:a, entrambi com.ci della reciproca ~orvc·gli!lnza, immobili per lunghe ore, c-o:-.ìintenti in quella lott~\ silenziosa da intuire al minimo M:gno, un'ombra nella ~tan,.a, il brillare del fuoco di un cc-rino, dallo stc'ì.~ gra.dud.lc ,posta• mento del -,ole, ciò che l'altro stava facendo o avrebbe fatto, al punto eh(" hen difficilmente uno di lorQ si acco. ,tav., ,ti vetri della finc!>tr.t sc·nza che l'altro pure apparisse dietro le tende dcll.1 propria. Così nel giorno come m·II~ ore interminabili della notte; enon valeva chiudere le imposte o le pl·r~i.,r,e a interrompere quella comu• nicazione immediata e continua che ,'cr.l acata tra di loro. poiché e~sa era di ben altra natura che faica. Co!-Ì Paoli poteva ,e~uire pcrfettamentl' le re<Azionidi Clark dopo la lettura dei me,~aggi che egli gli faceva introdurre di !<i.oppiattonella camera, per mezzo di un agente che era andato ad .-.bitare in quello stesso albcr~o. Prima fu il \·,•rbalc dell'interrogatorio di Victor e di Fcdrrico Sutter, poi la comunica• 1.ione dell'arresto di Perricr, sorpre'ì.o 111('11trteenuva di vendere gioielli ap• p.trtenenti al Sarn·da1n; poi la con• fc:)!lione di Adriana Pcrrier che aveva ricevuto denaro e diamanti da Ham; poi i primi ri'iultati degli interrogatori del paralìtico e del padre eseguiti da Choqurt e da Lahaye che egli aveva mandato da Parigi al Mont.Rouge. Quando la !uce glielo permetteva P.t0li poteva vedere, aperti.., 'ì.Ulla tavola di Clark, quei fogli di carta, uno ,l((·anto all'altro, e lui che ogni tanto vi ~i accostava e rimaneva a lungo a fi~<iarli.Ma sino a quando tutto ciò :1vrcbb4.·potuto continuare? E <·onquali ri'ì.ultati? Il terrore di Clark aumCn• t.iva di ora in ora per la spasmodica .,ttcs.1. di una catastrofe presentita e .IZ"radualmt·nte annunciata dai mes• ,,1ggi1 che a mano a mano venivano prc. c. i'ì.ando e delimitando i luoghi e le 1x·r~n<' implicate nel lmco affare. Due volte il capostazione aveva tentato di porre u·rminc .1 quella tortura con un t·oll0<1uio, l'ultima risorsa che ancora gli rimaneva per venire a capo di quel complicato affare. Infatti, essendo mor• to Jean Rom,, l'ideatore del complotto; Vittor C' Fcd('rico Suttcr ._1vcndopar• h.·cimuo ..alo alla prima fase di esso; Adriana e Giovanni Perrier essendo ,olo agenti ~condari 1 come risultava da~ loro interrogatori; ésscndo onnai rcrto cht· ,tlla villa del Mont·Rouge ncs.,un,\ altra persona era andata al• l'infuori di quelli e di Ham, chiuso in un as.soluto mutismo; del pazzo, inutil. mrntc intt'rrogato; di José. rnistcrio~• 111c•ntt,c.·ompar~o; di tutta quella gente rimancv,1 ~olo il capostazione che fos~ fon,c in grado di dare qualche indicazione decisiva. Ma di un uomo ,imile era difficile prevedere l'atteggia• mento. Il \UO terrore era provocato dalle rnin.1cce della banda di Roux. o dall'incubo di un arrc!ito, o dall'cs..'\• ~t·rato rimor~ di qualche immaginaria colpa o dalla sua trc~ca con Adriana. o d.il pe1hiero della famiglia; oppure tTa un'ang-0'.1<:iqa:nza came definite. un mcuho irnprcci,.abilc sorto cd accrc• ,(·iuto :-.inoalla e~a~pcrnzione da tutte quelle ca\l',C a~-.iem('? La paur.1. la vt:rd paura, insomm,1? In ogni ca\O ,,u;ilunque mo~a intemµestiva o inop• portuna ,\Vrcbbc potuto indurlo ad o:)tin.ar~ia tacere,<\ non rin:larc qu,rnto r~li Yp•.:Vj. Né, d'altrJ partr 1 v'er.mo motivi t,tli da poterlo ,irrc~tare e SOt• toporre .i interrogato,-i ufficiali. E se 1>oiq.~·hnon .neva niente d.t din:? Ma ormai P.10li non aveva ,.1,ltromezzo per ri-.olverc quel problema; perciò ,i o,ti• ~1ava.1d .1gire su di lui per accrcsnrnc il turbanwnto cd indurlo .ìd ·un qu,tl• t IH: g"C''ioct0he valesse ad indicare lil via d.t :)(.·guirepc.-rvenir fuori da quell'ìmh1oglio. Cc-rtamentc. malgrado tutto. quell'uomo dimostrava una rc.,i,tenz~1 111,1uclita a quella tortura ,;pictata; una ,c,i,tc.'nL;l disperata, però, COffit' di i,te• rie-o e che non avrebbe potuto durar<' ., lun~o e• ~arebbc terminata in un t rollo drarnmatico, forse ·anche tra• tZÌco. L'attesa di quell' cvrnto dav<~ •1 Paoli una <,cm~1zioncstupef.tccntc. un'.1nsi,\ ,;imile a qudla che deve pro• , an· chi ,ta pC'r commettere un delitto. Co,ì, per entrambi, benché per divcr'-i motivi. o~ni CO'ì.ai.l tempo come i gcHi1 1 ,uoni. le luci. acquistava un valore anorm~llr. come attraverso un ,;ogno p,niro,;,o. La mom·riJ dd telefono trillò a lungo. P.1oli si al1,ò, diede un'occhi.ua .1ll,t fine~tra di Clark, ma non lo vide, e \i accmtò all'apparC"cchio che ave\ ,1 1.i...ciato sul tavolo. < Pronto. Sì, sono io, Paoli. Oh. buon giorno, Choquct Novità? Avetè intrrrogato di nuovo Ham? Dimmi pure >. ~cntre l'agente nnnincia,-,1 la <,UJl.unga relazione e~li. .,ppoggiato il gomito '>ul tavolo per rt•ggl·rc scn1;1 fatica il ricevitore, si mi,c ,1 cont,ìrt' p,:r l.t ce111r,;,inrn\ olta il nu• .\ " ... poi •i •K•iu pi•u di rabbia • di uonforto ..." mero dei rosoni dipinti sulla tapczzt> ria: quindici per ogni fila, dal pavimento alla vòlta, tredici file per tutta quella parete, centonovantacinque ro• ~oni in tutto, ma non completi perché l'ultima fila, lì nell'angolo, era tagliata a metà,.. quel rosone di mezzo, m:\C• chiato ... « Sicuro, Choquct, dcvi insi. stere. Vi dicono sempre le ,;,te~ cose, ma non è possibile... (quel rosone non è eguak agli altri.. uno, due, tre. quattro ...). No, dcvi dire a Lahayc di buttar all'aria tutta la villa, devo ,;,a. p<·re dove ~i è cacciato quel .José... >. O,1 qualche i~tantc. con l'orecchio libero dal telefono, udiva un lievis<,Ìmo rumore nel corridoio, vicino alla J>Orl.t della \tanza, come di uno che ~i muov<·s,econ estrema cautela. Forse rra la padrona o la cameriera d,e tC'ntava di origliare. Ma poiché il rumore conti• nuava, per poter meglio a,;,cohare li• berò anche l'altro orcc-c..hio allonta• nando il ricevitore tclC'fonico; ora quasi non udiva più b voc<' di Choquct, tutto i_ntento .i individuare quel lievissimo 1umore. L.1 prC\Cll/a di una per,;ona. là dietro, era <'vidcntc, come ,e ave,;,;(•potuto v('dt'rl,1. « Pr. pe, pc. era, era ... > continuava la voce pode• ro<;a d<'ll',1~!4nte; la maniglia della porta cominciava .1 ~ir.1re lentamente, ,enz~t rumore, qucll.l mano dovev._1 compiere uno ,forlO rnonnt.'. « Pc, pc. pc•pt"... >. Con un colpo ~ecco. come <,C' ,i fos'le ,p,1cc,1ta, Ll porta ,i aprì cd apparve Clark. Un fantasma p.1rcva, nC'I ,uo \'l·'ltito nC'ro fuori moda e or• rn,1i troppo a.bbond,uHr; con quello dovl'\'J. aver ~po3ato, <1uindici ;rnni prima. 11 capO!it,,zionr .1vanzò d'un pJ,;;,o ndl,, ,;tanza e ~i acco~tò all'i.,1>et• tor(' in ,ilt:nzio, Paoli ,.1,hba'><l,aÒmano e po.,ò il ricevitore sul tavolo. Choquet d.tll'tlltro capo del filo continuava ,l parlare: « Cra, cr,t ,. I due- uomini ~i fis5,arono .1 lun~o. esitando a prcndrre l'iniziativa in quel colloquio che certa• mente ot.arcbbestato definitivo per en• trambi. Sul tavolo era una lettera aperta, della moglie di Clark, arrivata .,I 1Ho11t.Rouge il giorno prim.\ e rispedita a Paoli da Choquct. Un lar~o foglio con poche parole disperate: « Dove ~ci? Perché non rhpondi? Te• miamo una grande di,;,grazia. Simone è unto ammalata ... telegrafa ... >. Obbc· dendo ad un inconscio impulso Paoli prcsr la lettera e la poNc al caposta• z1one. « Cra, cr.1, cr,t. .. > : quel micrO• fono abbandonato sul tavolo parcv.i guiu:tr(' e stridere com<' un -.t>rpecalpc~t.tto. Un'ombra era ridotto, quel pover'uomo; la mano che reggeva il foglio tremava un poco. Quando ebbe finito di leggere quelle poche parole ed alzò gli occhi, Paoli vide che erano pieni di lacrime. « Adesso parlerà >, pensò, « ma il mio è un gran brutto mestiere >. Il !!Olt:, d;,1 qud lato dd boulevmd, era proprio caldo e la folla domenical<: procedeva lentamente per godersi qud tepore. Le gemme degli alberi l'r;:mo tultL' ~bocciate !4 qualche ÌpJX>Ca~tano precoce ,1veva già le priml' foglie. Au• tomobili. carrozze, biciclettl' pa~~.tvano in mezzo alla 'itr,\da, diretti vc~o il Boi., e la c1mp,1gna. Dopo il lungo in• verno PMigi andava incontro ,1lla 1>ri• mavcra con ~ioia. Mcz-.rogiorno \uonò ~td una chic~., e molta gente uscì dalla m(·,~.1.P.1oli, che da più di un'or,1 pa'ì.- ,cggiav.1 lentamente S<.'gucndocon interesse l'andirivieni della folla, alzò gli occhi al campanile, e brontolò: « JI vecchio Clark ritarda. Forse la moglie non lo ha la.M'.iatouscire». Guardò ,\.t• torno1 poi andò a :)t'dersi al tavolino di un caffè. « Un Cinzano >, ordinò al canwricrc. ~•1 poiché l'atte~a si prolungava. per ingannare il tempo tra,~l' di t,.1,'ic.t Ll kttera di Choquet e ,i mise a rileggerla. Un e!.presso di dicci pa,e:in,· d.,ttilografatc, ~1rri,·ato quella mattina V'era raccontJto l'epilogo dc-ll'aff.irr dc·I .\font.Rouge. « lllu,tre i,JX•ttore, « \pero dtt· .1bbiatc potmo npo,.1rn e· rimcttcr,·i dalla fatica di questi giorni. Spero anche che abbiate ricc, uto 1 telegrammi di congratulazionl' dd ,i • gnor prefetto c de,I noMro capo; ve li ho spediti ieri mattina ao;Mcmedd ,1I• ( une lrtterl' ritrasmc:--,;,cd.1 Bordeaux; una viene d.tlla Corsica, for:.c è di vo• -.tr,\ madn.·. Tutti elogiano l.1vostra .1bi• lit,ì e so cht· si parla molto di una vo• ,tr.1 pros,;ima promozione. Ne sono pro• prio contento anche perché spero che non ~i dimentid1ino di mc. Cn aumento di ott,111ta lirr al mese, .. ,.1pctc, po1re1 fare qualche !ipCS!p"eI r la casa. ~ia mo• glie ha già fatto tutti i conti: con le in• dcnnità di trasfrrta guadagnate in quC• ,ti giorni pagheremo la prima rata della cu(ina J gas (con forno, la vuole), e con 1',1Urncnto potremo... Ma queste (OS(' le ~.tpcte già a memoria. L'ispet• tore Lthaye ripartirà per PariRi queot.ta -.cr.1e vi dirà dell'inchiesta uffi(ialr. Ilo IX'n,alo, p<.·rciò. cht· fo,M' oppo1 tuno infonn,tn.·i pri,n.i che lui arnvi affinché ,appiate r!4golarvi. AvrC!>tCdovuto ve• dcrlo alla fine dcll'a1ltimo interrogato• rio dd pa1:zo! Per tutta la giornata. non ha fatto altro che din·: "Mcravi. {{lio!oOC! ome ha f.i.tto? Senza muovcn1 da Parigi, anzi M!llz..mì uoversi da quella -,tanu !". Quando non riuscivano a 1.:av:i~ela negli inte1rogatori o nelle in• dagini correvano a telefonarvi ; voi con quattro parole li c,1v.ivate d'impiccio. Certarnentr non hanno capito che voi nella vo~tr.1,1anza, accanto al telefono. <lVCvateil <.:a1>0<,tazioncehe· vi forniv;.1 lt· ìndit,t.-:ioni nece~!iaric ,l (hiarirc i punti o~curi dell'inchic~ta, ma anch'io, chr pure ero al corrente ddla co~a. rim,.nC'vo !ibalordito dalla prcci~ion(; delle vo~tre indica.:ioni. Gli irnput,ni : I-fan..,. il p,1ao 1 P(·rrier e la wa donna erano terrorizzati, bastava minacciarli di 1clefonarvi che ,i decidevano a par• lare. Cn·do che que,ta gente !,i irmna• ~ini che voi abbiate rapporti col diavolo. J,,~omrna trt· giorni di inchic,ta !4tfl' giorni di ~orprcse. « Il giorno dopo1 app<'na rii:t.•vuta J.1 vo,tra lettera, abbiamo incominciato l'inchie~ta ddinitiva. Siamo and.1ti al .\1ont•Rouge, io, l'i)p<'ttOr(' Lahaye e qu,1t1ro agenti fil giudice i!itruttore venne più tardi). Abbiamo rovi~tato il parco nella zon:, che ci a,·evatc indi• cato e dopo una mezz'ora siamo riu- -.citi a ~copri1·e qucl),1 ,tiuola ; è in mezzo ,id alti cespugli e v'er,1,arno pa,~ati accanto parecchie voltt· senza vederla. Ci accorgemmo ~ubito che la terra era !,mo~,a da poco; baltÒ tO· ~licrne alcune pal.11e per ritrov,1.re il corpo di .José. Aveva una larga fcrit..,1,lll.1 te,t,, pro• dotta da un colpo di accetta. Avete vi\to la fotografia. Al pomeriggio portammo con noi !lui po,to I-fans e il figlio pMa• litico. H fattore era più torvo che mai. ina 'iemprl' muto come un pc~ce. Il pazzo, invec·c, rideva, grid..1\J, ~i dim<•n.1v.1.Diede un pugno ad un agente 1· lo buttò a terra. Quando \ ide il c,1- I davere dello ,pagnolo, cacciò un urlo t:, manovrando l.1 )Ud carrozzella con ,traordinaria abilità, ,i liberò degli agenti e ,;,i buttò giù per la china in I un,1 cor~.1 folle. JI trabiccolo pret.:ipi• tav;.1 con :).tlti p.iuro~1 da una buta <' da un.1 pietra all'altra e lui continuJ, ,l I ,.1,durlare. Era già arrivato ~opra la \Carpata ddl.t ferro, ia quando ,;,ìamo I riu'Jciti a fcrm.1rlo. Un vero miracolo che non si ~i~t ,fracclL.uo; c'er,1 un "1.lto di venti metri lì d.w~111ti.Lo ri• portammo .,u con molta fati<'.t. Quando -,i fu t.alm..Jto cominciammo l'interro~a• torio, di fronte .11cada\en·, .)(:guc:ndo I le vmtrc indicMioni. ~a per c1ucl giorno non potemmo ,1.per molto da lui. Dovemmo ripetere il giorno dopo r.\,J di Han!>, portandoci dietro i due MARINO MORETTI semin.i ziu.ini.i? Se \'Olrtcconoscere gli .iculci che si n,1scondonosotto ),1 su.i pretes.a"mitrzu" leggete il suo nuovo divcrtentissi~o libro che sta mettendo a rumore gli ambienti letter.in. J_CRIVERE NON I E NECESSARIO LIR.E 12 Uno !.crittorc che, giunto ;all'apice della carriera, ammette che ·\cri\ere non è ncccss.ario"non è evidentemente uno scrittore sod.Jisf.itto di St e neanche degli altri. È quest.a insod.disfnionc che dà il tono, ~pcsso acre cd amaro, .altre "ohe scherzoso e bon;i.rio,dcli'uhim;i. e (orse più singolare opcr,1 di M.irino Moretti. Diario, r,1cconto,biog~.1~.a 1 (an~,1stichcria: questo vuole essere ìl libro di uno scrittore, notissimo e insieme ignotissimo, che oggi si confcss.i non certo ~imidamcntc,_cd è con(essionc di uno per tutti. È probabile che m.a1 nessun scrittore it.1li.1noo straniero abbi;i. parlato con t.anu libcrt~ di sè e del suo mestiere, .abbi.acosì ncl.ato il retroscen.t del lavoro letterario e mostrato come si sttinge e come si scioglie il legame che unisce l'artist.t ,1\n~ondo e-sterno,.allavii.aordin.ari.a.Tutto ciò che si agita intorno ,1uno scnttorc, qui molto n.atur.almentcrivive. Pn:Jino i lettori potr1111nruironoraoi Jte/ libro ,• /11 lor()1orpro,1non 111r,aÌrto mi1ton ,/; 1111.·I/" J,•i lrtter-11./i .. MONDADOI{I - MILANO e il giorno dopo ancora, come ,ap('te. I In c:uello ,tesM>giorno andammo nella I_ imputati. L.1 frug.unmo di nuovo tutt.t, --==-======= dalla cantina al tetto, con il p<lZZO L..---------------- \COlprc dietro. Là conducemmo anche la madre; era ridotta che scnilirava una "-trcga. In un momento in cui non badavamo a l<.'i~i.buttò addosso al ma• rito come una furia, a pugni chiusi ; poi 3j sedette piena di rabbia e di !-conforto. « Aveva \,,puto della tresca con la droghicr,\, Il figlio paz.-:o sogghigna\,l come un dt•monio. Una bella famiglia 1 « Nl'i <llu' giorni successivi compie• t.unmo l'inchiesta, trovammo la l>otti- - ~li.1 del veleno, il pas~aggio all.1 galleria ... , l0 il rei.to; alla fine, con l'aiuto continuo delle vo)trc indicazioni, riu. ,cimmo a mettere insieme tutti i pez.-:i di queot.togiuoco di pa..zien7,a.Co)Ì il giudic<· potè. l'altra sera, dichiarare chiusa l'inchiesta e confennarc l'arre~to del pazzo1 colpevole di quauro omicidi. di H.ws, per fa\·orci.:.i;::ia• 111ento... « ...D'orJ. i1111.11lCliL.trk prim.t di tradire la moglie ci pcn,crà su due \Ohe. T,rnto pili !,,(' !,i tratt.1 di una donna quale \·oi mi dc5crivete. Immagino l'ac• coRlicnz.i chL· gli .1vrà fatto quando. dopo quamo giorni di delirio nella vO• ,tra C;'lmt'ra. lo a\·etc .1ccomp,1gnato .1 rasa, ~iallo come un limone per l'itterizia dt<' ~li t venuta ... >. P,wh.. 1!.-:;rndo~li OL:thidall.ì k·tt1.•r.t, , id<' Clark \'Cni1 {' , L'fM>di lui al brac• l'io dl'll,1 mog-lic: µ.trc,-a più vecchio di \'Cnt'anni. L.\ moglie, invece, mal• .J.{r,ìdoi cinqu.mt'anni e i ll0\.-,lllt,1chili di <·arne, c~,mminava impettit~t e con quel cappellino me<;.Md)i traver-.o non la~ciav.1nc'Jsun dubbio sull'autorità dw l',~., (''lt-rcit.1va in famiglia. Ccrtamt:nk non avna acduto ,111,1<,toriclla che Paoli I<.· .ncva r.1ccontato qu,1ndo ,w,:va « ronsegnato > il m,1rìto, ma poiché il povcn:tto era in uno ,t.1to pic-to:-.o. non aveva fatto obiezioni. Qu.mdo fo.,se gu,1ri10... e Prr allora, se Dio vuole. 5arò lontano:., pensò Paoli e ,i al;,ò per and.trt loro incontro. C'C'rano anche le due .fi({lic. e tutti lo ,~llutarono cordialmente. Vi•d('ndo la moRlie di buon umore, anrhe Clark M· rischiò un rorriso. « Vedete. ispettore. va meglio>, dhse l,1moglie, « tra qual• che giorno 'iarà del tutto ri.!itabilito>. « Cenarncnte, si~nora, potrà riprendere presto il ~uo lavoro :tlla ,;;tazione e prepararvi l'alloggio per l'estate>. Poi ripresero ._\camminare, le due ra• g,1uc davanti a braccetto, Paoli dietro, alla <,inistra della signora e Clark dal• l'altra p.irtc .ippogg'iato al braccio della moglie. «Voi ci ,·errru· .1 trov.1rc quest'estate; là vi potrò preparare una specialità, l'oca ripien~L Qui a Parigi non posso fJrla perché non ho il forno. Ma spero che ,rnche il pranzo di oggi vi piacerà. Ho fatto cuocere un grosso tac• chino ... ». Co'ì.Ìchiacchierando ri~alirono il bou• leuard e si pcrjeucro tra la folla che \'f'niva dalla Madcleine. 13 • Fi,u CARLO MARENCO

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