I USEPPE Salvatore P1.u1cll , ,1 nove Jl\tli era (jpitano: morì -,ett.rnt,Hrccnnc, gcncrak di Corpo d'Armata a Vcron.1. A,-cva indo~,.Ho l'uniforme militan: 1wr M'!i\.rntaqualtro anni, qua,i ,1;11z.\intc11uzionc; avevo\ combattuto ,·ontro i patrioti nel Regno di N~lpoli nd '48- 149 é a fi,tnco dei g.uib,,ldini ._. <.kl picmontc!ii nella camp.tgna del '66; ,t,·cva ~crvito cinque re: tre Borbone t· due S.1voia. Il 70 mar✓.0 1892 t0rnò ~1 C<.hadopo una rivi!)ta in piaZLa d'armi. Si levò d1 clo-,-.o l'uniforme bagnata da un acqu;\t:t.0nc dur.1.ntc I,\ parata e disse: e Fi11u>. La ~ua carriera t:'ra finita cd era rouclu,.t la su,1, \'ita; andava a riposo 11 1" aprile di quell'anno. Morì il ; aprile ,t·nt.:1 avere in realtà lasciato il suo po,to. Anche l.1 :iu.1 morte parve un t",1..'mplareatto di cocrl'nz..t e di coraggìo. una m:.mifr!!ltazione di fcddtà ,1Jl'unifor011• 1..a• .e. !!Ile''°· 11p,1dr1..d·i Pi.rndl. ,itili.1110.du.· ,t\C- , .l un impiego ncll'c,crcito, Jscva t·ornp1.1to 1wr il figlio un brevetto di capit.1110in un rl•g~irnrnto ..i.ciliano. A now .111niGiu,cppc S.\hatorc cr.a dunqul' l jpit,mo e lo ricordt·d lui ,tc.,so, rnoltv pila ta,dì, .ti Conte di Ca\Olff. Il b,unbino entra alla \Cuoia milit.irt· dt...·ll.1Num~i<1tclla, !!ltudi..it.1ttica 1• latino, r1..·g'Ol.uncntei meccanica, linl{U,t it.ili;rna e artiglieria; è già un pin·olo ..o.ld,tto. con uniforme, fucilr. dowr i milit.1ri, 1..·d)1;1in ta...ca il grado di <",lpit.ino du.· )!;li ,pNta di diritto non ,tppcna finit.1 I., ,cuoia. Grar1de1 Jtraude ptù, pros.umo al _s:randc: con ,i111ili \'otnioni i m.1C"ltridella Nun- ✓1.1tl'll.1. napolNJ.ni dd tempo di Ferdi1,.1ndo, 111.1 depo,it.1ri. contr,u iam{'ntl' L11l1• ,upt.•rfici.di CIL'denzt·, di una 11011ig11obilc tr.tdizionc, licenziano il ~io\ ,t11i,,in10 uffirialc. Co,ì, alla rn.inil·ra .u1tic.1, in perfrtto ,tilc e: ,·t•c- < hio 1l'ginw , ,i inizi,1 una delk c;,1r1 il'fl' pili \ir.~ol.1ri <.' intt:rr~.ulli di uffi, 1.1k italiano. È un car.1ttnt' ,l·rio, un po' cupo, k,t!t· in mezzo .lii.i .illt·_Rr.inoncuran1,1, ,111;,1ornion.t indiffe1t.·111.d1t·l ~k1idiune dt.·i f\,rclin,1ndi l' dei Francc- ,t hi. f:'. un meridion<1lè ('Ot'rl'nte e po- )Jti\(1, nd tempo in cui prc..Ylk, ano tltH· t· più mp<:rfìci.1li c,tratt~.\tichc ddl'it,)liano del ,ud: b ,pcn,ie1aH·na, l.t _c;ìodali1à un po' tri\'iale, un modo -·pitun·o l' ,n·ttico di \Cderc e .'{Odl·n.· I.i vit.L • Evviv.1 l.1 no,tr.t Corte! > dir;\ più t.1rdi. e: Can:e, teatri, ricevi- :111·nt.i.. 111.1 quc~10 non è tutto, bi'logna l)l'll\,11e ..i govcrn,trc bene e oh ! quanto lll' ,iamo di!!ICO'-!li>. . C.tpit.rno, m..iggiore. colonnl'llo di Ltntcria fa il ... uo ,er"izio con gr.indi,..,imo ,crupolo. Ad altro non pL'll"-d. I ,uoi çornpagni ,i fanno c.ubonari, w ~.,niuano moti e c-ongiurc, oppure ,i ,chicrano con b r<•,n:ionc. Lui va dn itto 1x-r la 'ili.I ~trad.i, indiffrrcnte ,li p,1rti1i. La ,ua , it,l è domin,1t.1 tutt,t da un k·ali,mo .1..,,oJutoe intransi- ~t·nt('. Qu.rndo, po<o prim.1 ddl'ingre)- ::.t•di Garibaldi .t :-,:.\poli. vorrà bsci.irl' il R<'g-no rhc è onnai per,;o p<::ri norhoni, ( hiedl'r,\ (' 0tkn à Ull..t. e: li- ( <'117:.l >; non c'er.1 .,ltra via per la ~u.t co,l·ienza. Pianel I è frdclc al <,Cfi\zio, ti ,Qiur.tm(·n10 Prt·'° tutto dal ,uo ifa• li,rno, non .•,, olla il richiamo delle J)J,\ioni politiche, ..\nchc delle pii'1 11Ohili. Pt·r lui esi~tono ,olamcntc l'ordi1w co,t1tuito cd il suo obbligo di m,- ,t'f\ ,1do. .\L1 .)tudiava, k~~('\ ,1, p,1,::.a\'a lun- :.,:-heort• .11 t~:nolino f1,1 d,1),iri <' rnrtt· topo~rafi('hl'. libri ,tranini e giornali. « S.lh.uorc pcma troppo>. dice. nella ,ua manil'r.1 bonaria e ..a.rdonica, Ferhn.ando I I. S.1h-a1orc è fedele .d re. 1na lo critica in prlvJtO. con gli intimi, proprio per quella su,1 indiffc-rrntc honornia. Sa bene Piandl i moti\'i dc-11.l ~u.t ,fo1 tu11.1JJr6~o il r!'. Benché abbiJ valorosamente ..,Cr\'Ìto in C.alabr ìa 1· in Sicili.1. nd '48 e nel '4() contro !!;li lll<iiOrtl e ,i.t rim.1"ltO ferito du(.' \'Oh<.', J. C,1t,1ni.1e a Palermo, è confinato per ire anni ('Ofl il ,uo 1cggirn1..·nt0 a G.1cta. Suddito fcclcll', m,1 ~old.1to fini..,.,imo, non diH·rrà mai lo ,imbello dd re. E queo;ti, ,cntcndo l on1e un .1bi,'IOfra ,é e il colonnello Piancll. ,crollJ il capo e dict': e: Sal- \'.tt0rl" pl·n,a tropj>o >. i\L, nel ';6 il n.· con(cdc il 1itolo di conte non già .il g-tm·r.1lt· m" alla moglie. Ekonora Ludolf. di una eminente famiglia di diµlomatici borlxmici. Piccolo di-.p<.·t10 d<"ISovrano. >ta la c;irricra continui. (;ià nc·I 'i.i Pi..inell. app<.•n,l trenta.- •t·tll'lllll', t·ra (!;l'nt·rak. E \·icn<· il ':;q. Ferdinando 11 è: mor- .o, t· gli è: ,uc<.Tduto il fi~lio FrJ.r'l('C• ,ço I I. I problemi ,ono gli 'lt(·"'i; ,olt.111to,~ono ~empi,. più urgenti l' gra- , i. L.1 minan.-ia .111.1dina,ti~, bo1boni• .i. \·ie1w d.1 più 1>arti, d,11 di fuori l' d.d di dentro: dJi pirmontt·:-.i. eh,·, 11fiutati comt ,tlkati, po ...o..no di,c11ir1· rwmici d,1i \olontari ~arib.1ldini t' dal 1wpolo ,t(·,,o d1·lll· due Sicilie, .1gi1;1to rnn'è da congiure e complotti. imoff1n•n1t·, n1·i '.'lU0it·lt·m<.·nti pili \'ivi -.e non ndk rn,"",c CJ.mpagnuole, di un '-:''J\'t'r'nO fhl' non è abb.1,tanz.1 fortl' 1wr c-"erc· ,tri~1mt'llll' autorit..irio. né ~11ffuicntn11ente .'{tm·ro,o e ap<•rto pa 1 drn mar,i. Pian<'ll ,·.1 in Abruuo co111.1nd.tntt·milit.1re. C.1po all'inizio di 111 ,1 for1;1 di 12 mila uomini. ha l'in- ,tri, o di g,1r.unm: l,1 frnntit·ra ~t·ttcn111ou.dl', cht· pow·blw c, ..c.rc \'iolat.i l.t patrioti the f.)('n(·trJ.,',(•ro,wgli St,lll Por1tifiti, ormai mutilati dal Pit·mome. 1'10 IX h.l <."hi..im;lt<>l..unoririerl' I 'illu\tn· rtpubblir,mo dw "li m('ltl· ..c.·n izio dd P.,p,1; non mi part• po..-. hilt· 1 :t e~d,1m.1 Piancll. Ad ,d1ri pou<·hl)(; ,,·mb1an· imOJOSEPPE SALVATORE PIANELL GENERALE DELL1ESEROITO BOL.BONIOO po~ibilc che lui ..crvi.)SCil Borbone. La regione non ha quasi strade, offr<' pc!!lsimi letti e .:ibbondanthsimi p1,tnzi. e: Siamo stati a pranzo dalle due alle cinque e mezw cd abbiamo avuto almeno quaranta piatti >, scrive Pi,rncll alla moglie. E spesso la ..,cr;t ballano. e: Dovrò sempre avere sei o ..c.nc ufficiali a pranzo con mc », diCt: un'altra \'Olta. Ci sono ca'itelli rovinati, ville in abbandono, villag~i bloccati dalla neve. Bisogna viaggiare in carrozza· e a c.wallo. vi,itare le truppc 1 disporre gli alloggiamenti, ordinare le manone e le esercitazioni, <,tudian· i piani. t l'es1rcmo sforzo difcmivo di un r('gno che si disfà. E si dio;f3 in mezzo .ii buoni pr::mzi, ai ccrimonio<,i inviti, alle fe::.te di gal.i, ai mortaretti, alle prOCC.)sioni.Un:l colorit,1 dccadenza 1 una morte allegra. Su quello \fondo romantico e bonario dcli' Abruzzo borbonico si muove quest:l fi~ura c:ncrgic;.1e SC\'Cra, che rapprc- ,enta un l''i.trcrno r i'I-Olatotentativo di reazione alla dec,1denza. Segnai., ,1 Francesco I I i funzionari indc~ni (ma Garibaldi è _giàin Sicilia) : e: Il ,ottintcndcnte di Vasto è inetto, come ho rao;~e-nato a Vo:.tra Mae ..t.à ('On mcmorJndum. Il --ottintendcntc di Sulmo,u è detestato. L'ispcttorC' di poliiia di Sulmona è inetto e m,11\'cduto. La permanenza dì co,toro ai loro 1>0qi può e~,crc cau~a di po1:itivi di,orclini fin ora minacciati e frenati, ma rhe potrrbbc.·ro avveran.i da un momento a11'~11troS. arebbe prude111a goH:•rnati\'.l allontanarli prontamL·ntc •· E .:.dl;,m1 oglie, fin da piima, 'i.ronsol.nam<·ntc dice\ a; e: I lo ricevuto lettere e ri ..c.ontri d.11 re·. 1n;1 ~i zappa all'ari,, r ,i 'i<'mina al vento ... L'iner.:i,1, l'i~na- "ia, il let;irgo di trenta :lnni non può ,·,\t·n· \'into d,tll'energia mia di pochi lll(',i >. Concludeva: « Onore e dovere, 11 rc<,t0 ,dia Pro, \'idenla >. ).(a non diml•ntica le co,c minute: l.1 (J-....at,1 promcv,a al romano conte Cini. l'ordint' drll.t ,ua c,1,,1, le letture 111gl.e.i. 'e: I lo ,aputo con di!!lpia<·l·rcla notizia dc-Ila morll· di Lord .\lacaulay; (.' un p1·cc-atocht· la <,ua :.toria. resti inti•rroll<t >) . . \mmoni\CC con un po' di p1·danteri.i: e Ti r.i.rcomando la loifrtfr di Furia (il raml•riere); con pochi duca1i ,i può aHrt una p<·r,ona di ,t.•rvizio h<·n \·C'~tita. Tieni però con frrrnt'11.1 dw faccia il ,uo dovere, che ,tia in Cil'l.l e che si chiud;1 la porta di \nn..i b cameri<'ra; >. :\'on ,a imm .1. ginarc (hC' un j\'\·cni- •<·nto gr,.1.vi,,imo, ormai già in atto. ,ta p<"r,com·olgere la \Ua vita, di,trug- '{t'n' tJlH:Imondo al quale appar1rngono ugualmcntr le ,uc quict<' letture t·on I.a moglie, la ca,\;tta di pi,t,lC(hio l' il cameriere Furi.1. Lo immagina ,olanwntt· con l,t fa·dda ragione, non già con i wn-.i ,. la fanta,i,i che re,t;1no di,1x·ratamt'nt, auaccati ,t quel mondo comodo <· in fondo fdire, tkgante, propor✓ ionato. La contessa raggiunge il marito in Abruzzo. Le no1izie si fanno di giorno in giorno pili allarmanti. Di nuovo nelle vie di Palermo echeggia il grido di e: A-fora,. mora!> contro il soldato napoletano. [I giornale ufficiale !!lfrontatamcntc parla di un gloriow comb~ittimcnto a Corleone, e quel giorno 'i.tCS'IO Garibaldi entra a Palermo. La vita continua, in apparenza quasi inaltcr4ta, ai confini o;cttcntrionali del Regno. Al sud le truppe si dhciolgono, sono battute, quando combattono lo fanno ~cnza convinzione e senza animo. Al nord le esercitazioni militari pro~cguono, e le belle signore vanno a vederle. e: Oggi vi è ,tata una gran manovra al fuoco. Con la conte!!l,a di Castellana e v:iric altre pcNonc \0no andJli\ a vederla : lo !ipcttacolo mi è molto piacit110; ci eravamo riparate, per vederlo, in un.i pi11cia,ia (così \'engono qui chi.1matc certe case di cont,1dini f..ittc di pa~lia e terra battuta). La mano\'ra è finita tardi e -,iamo ritorn~ttC la ,era a Giulia con la luna. Le nostre carrOl'..ZCpa...-..wano lcntament1.· 5.ull,L,trarla in mcao ,li reggimenti : i <-0ld.1ti m,1rci.1vano cantando cd io 'ICntivo I.i not.l melodia: e: Di Provenza il m.1rc e il suol>. alla quale però ,4vcv,rno .1d.1ttatc altre parole, e o;entivo anche le ,lppas.,ionate canzoni del po1>olo di :-..'dpolicantate dai ~oldc1tinapoletani » Due giorni dopo viene l'annuncio che Francc,co I I ha chiamato gli ordini co)tituzionali. E l'c.)trcma carta dei Borboni in mortale pericolo, da Lui~i XVI in p0i. r Piancll lo comprendono. E,cono a cavallo, dopo a\'Cr ricevuto il di,paccio che porta b ~rave notizi,L Ca\·alc,1no in "lìk•nzio. con- ,.1pcvoli che l'<'pilogo si è iniziato. Dopo una quindicina di giorni, ai primi di luglio, Pianell p,Hll' per Xapoli. Il re lo ha nominJ.to mini.,tro della Guerr;1 nel nuovo Gabinetto co- ~tituzionalc: un soldato fede-le non può, in queste circo,t.1nzc, rifiutare l'lnc1rico. Gjribaldi M.1 per dilag-arc d;11la. Sicilia nel continente; l'i~oLt è ormai pcrdut.t. Piancll non ha occhi di patriota itali.mo, guard~l frl'ddam<"nte la ,itu,1zione da g_C'Tll'r;1h 1 borbonico, da mini,tro costituzionale. Prcpa1a minuzio.,a111c11teuna !!tpedi,ionr, pr1..·para i \Oldati e i plani per .md:lrc •• combattere C.iribaldi in C;:dabria. :-.:on h,1 un dubbio. un'csitatione. \'uolc affront.1n· C.\ribaldi, ~chiacciare la ri\'oluzione. La partenza è deci,.t più voltl'. il corpo di \pedizionc radun,tto, g-iJ rullano i t.11nburi, il ~em raie in uniforme di marcia ,ta pn montarl' a ca- \'allo, c1uando arri\·a il conttordinr. Il mini,tro O IIJ. Guerra h.\ potrnti nemici .l Corte. I parenti pili ,tn·ttl ckl rr lo o,racolano in ogni modo, <· i rc.1z1onari ricord,1110 le paro!t' di Ferdinando 1 r e diffidano di qut·ll'uorno çhc pcn:-.a. F1ance-..co IJ di,po1w p<'r 1..·ontoproprio, rontrari.un1•nH· allt' nor- ' 'l5e:o wo..?&i wnn, GIUSEPPE SALVATORE PU.NELL GENERALE DELL'ESERCITO ITALIANO mt...·('O~tituzionali apprn,l ~iuratr, e il ministro, esautorato, si esa~pera nella in,o)tenibilc ~ituazione. Il di.irio della moglie durante quei ~•orni difficili è pieno di curiose annotazioni. Neanche allora dimentica di ..c.ri\'cre con chi ha pranzaLo. Una certa sera dai genitori, conti Ludolf. ma Salvatore è dovuto uscire di fretta, chiamato ;1 una riunione pre.)icdut,1 da don Liborio Romano. Un'altra volta hanno avuto a pranzo alcuni ufficiali di Stato Ma~_giorc. La parabola dei Borbone a guardarla dai ,;;aJotti 'lei lc- ~ittimi!!lti, precipita fra coppe di buon vino e torte alla crema, uniformi di _gala e dame ..c.oliate. Ogni t.1nto Piancll legge Dante ad alta voce e co~ì ,i confo1ta un po'. Il !!!U0:liutante Fcrr-.1relli lo ascolta ;tmrnirato. ~1a neanche in quC'\to mo- • do il ministro della Gucrra 1 di un rl' rht· non vuole f.m.~~ri,.unenll' I.i ~ucrra., rie,ce a dimenticare le crr,ccnti prcoccup;1zioni, i wldati che fanno di- ,ordini p1.:rle str..tde. i Principi che gli muovono alle <,palle .1,,urdt· accu)('. Francc~co I I indeci,o . .)paurito, sempre più perso nrl di~ordinc di quei ~iorni deci,ivi. Alla fine. il 1 'l'ttt·mbrc 186<>,Pi.1.- 11cllp1csenta le di:ni~,ioni d.1 mini)tro della Gucn-a, chil·dc una licenz,1. 'Il' ne va. )..[anda ;li r<· duC' lettere dig-nito..,c e ,cverr. L'uomo che prn,a troppo i<-"a il dito un'ultim.t ,·olta ,t rirnpro,·erMc la dina\ti;1 borbonic,1 pcrché c·o1Te qua~i ,pen::.ier.itamentc .dia ro- , ina. E ,e ne ,·:t in esilio. P.ute prr marl', ,o,ta brc\-cmente, poco _gradito .dle au1orità pontificil.', ne.~li Stati del P,1pa, v.1 in Francia. Pochi mc,i dopo clin-ntnà g"l'ner.1le iuli.mo. :\t'I m,,rzo 1861. il flll•,e ,u·,-..o in {UÌ \ ·iuo1 io Em,1nut·k a'-,um<• il titolo di re d'lta!i;l, PiJ.neil ~ni\'l' al conte di C,1\'0ur una dignito,,1 it'ttcr.i. Chit·dl' di (·...e. re anune..,,o nel nuo,·o E,ercito italiano, riepiloga la propria c:,11..-iera di uffic-i.tle napuletano. ,t·nn null.a olllt'llCrl' 1wancht· h· frrit<· di Sicilia riport.tte contro gli rn,oni. t·onvinto d1c fo,,l·ro 1.1giorw di merito per un militare kak·). li mini,tro della CuC'rr;.t d~·ll'ultirno Borbone ha un colloquto e-on il (.;,rno del gon·rno qua,i 1·i,oluzionario di \.ittorio Em,1nuclr. La ,u.1 ·11chie:-.ta i:: .iaolta. Pi.indi è confermato nd ~r.1do di luo~o1encntt' ~<'tH-ralt-; ,1, rà ..indw s;inzionat.1 l.1 ,u.t ,tnzi,uiit,'t. S.utl ~<·rwrak iwli.1110 pa trt·ntun .inni. ,n.:uir~i e r011trihuir.\ ,l dl·tc-1minaH• l'nolu1:ione. il pcrf<•1ion.unt·11to dl'Jl'C',C'ITitodall'unità all'iniLio ddk impn·~l' .1frit,\llc. Forlì. .\lt·..,..amlri;1, Grn0\·;1, Torino. ,orlo !{' prime dnti11azioni di Pi.mcli, t hi.amato ,l com,111dan· LJ IJid,iorw in qudlt· "t:di \'la \ ia più import.111ti. ~fa I.i ,li.I pi ...,.111".111·i 1 ;ing-hi di un 1•,t·rcito che ha accolto anche i Bixio, i Medici, i Coscnz non è immune d,1 ,ospctto. Giornali e uomini J)Olitici muovono accuse più o meno velate all'ex-ministro borbonico. Dà là dalla frontiera i reazionari, gli esuli napoletani non mancano di condannare la ~ua adesione al nuovo regime, Agli uni l' agli altri ri!!tpondc pacatamente. Re Francc ..c.o II gli ha dato una liccnz.1 di sci mesi e il permesso di la,ciare il Regno; egli non ha abbandonato il mo posto come altri, è "lt.ito fedele fino all'ultimo all'ordine costituito. Ma oggi quell'ordine non esiste più e un altro regime è sorto, l'italiano, ,nonarchico. Nulla di più naturale che un !"Oldato, italiano di 1u1,cita e mo• narchico di convinzioni, chieda cd ottenga di servire nelle Forze annate di que:)to nuovo regime. fn quel tempo le estreme energie del cont<· di Ca\'our e le disparate, ine. ~uali e .,pe-.so disordinate for-zc che erano <,boccate nel movimtnto unitario it.1liano. cercano di dar \'ita al Pac,c nuov0. Strana It,1lla, popolata di it,iliani i quali ancora non riescono a mi'lurJ.re la portata degli a\'vcnimcn1i chr h.1nno ,uscitati, subiti o inutilmente mt.1col.1ti. C'è una aristocr.i.zia più ~rc~1:0 O!!ttilc he favorevole ,li nuo- \·o ,t,Ho di cose, attaccata a vecchi pri- ,·ilcgi ormai decaduti, a un;1 vit,l provinciale. eppur a suo modo ,pkndida t' fa,10::.a, che le nuove comurtudini e l',l\'anzantc democrazia ,ornrncrgono o intri,ti,cono. C'è una borghesia che ha d.1to uomini e ,~rngue e pen,icro al Ri- ,org:imcnto, ITIJ.,cmbra impari al nuo- \'O compito di 1ico..,truzione. E un pop<ilo, infine, attonito, di,oricntato. diffidente. lli,ognava formare un l'"('rcito. E non ba)ta\ ,l ~,lllliOnJ.rc i gradi di ;,tlnrni fra i più eminenti ~arib..ildini. dan· l'uniformt· rc~ia a ufficiali dei ,·cechi Stati iwllani. Occorrrv,1 fare un organi\mO nUO\'O con quel lll,lleri.tlt· di ..p. ar;.llo. Ria~,;01birc in l'":,,0.non -.\)lo le odiate uniformi dei n·gimi abbat1u1i, ma anchr rerto ,pirito irrego1.uc all,t Bixio, e certa gretten,1 e ri- ,trettc-aa picmonte-.<.·e ".l\'Oi..irda. thè mal ,;j adatta\':1no allè C',igtnze milit.ui di uno Stato mod<·rno. a,wi .1ddirittur;1, \econdo i dio;egni dt.'i patrioti. di un.1 ~r.rndc: Potenza. Co:,,l' quc~te che Pi,1ncll for,c. sal\'o poche eccc1ioni, il più intrlligentc ~cnerale it,1- \iano dd 'JUO tempo} cornpr!'\C ,uhito. m.1 the ,dtri non capivano o non ,olc- \'.ltlO c.tpire. L.i. \'it.1 pl'r un ;tlto uffin.1k non cr.1 f.tl 1k, k ,pc,l' molte. lr r,i~erilc grandi: cav~llli 1 inviti, decoro pt'f\01Mlc. libi i, \'Ìaqgi. Snh·c Pi..lncll da Alr"andria nd 4.'ttembre 186:{: e: li mio mantrm111<.·1Hqoui non è molto <'(011omico: qu.1ttro lite per pranzo e colazione e due· trJ. il tJm('riere Grillo e il cu0<·0 che ,ta in ozio. Il r,tffè C"onlatte. la 111,tttina. lo p1Tndo in c;11.a, I lo tre uommi di \Cudcri,1; rllj non J>O"O averne meno con cinque ca"·;11li. > ~fa intanto si conoscev.1 un po' quella singolare Italia nella quale cominciavano a muo,·Cr!!lie a mescolar~i k energie umane deilc di\'erse regioni. non senz.t difficohà e di,;;sidi e n·ciproche diffidenze. Un generale napoletano .11 comando della piazza di Ale,- ,andria era già un:1 grande. novità che certo i piemontesi del vecchio ~1;.1rnpo non ,tpprovavano. La buona società era tutla in ri\'Oluzione. Si chiudevano i vecchi ,alotti. ,i copri\'ano con le fodere i mobili, i divani, le poltrone nei grandi ~.lloni patrizi, veli di polvere si po,avano mi quadri storici e gli .1razzi preziosi drllc case che chiudevano i banenti alla foJ. b di tutte le regioni e di ogni origine (sembrava quasi una folla co~rnoj>Olit:l di avventurieri) rivcrsata\i nelle antiche città: impiegati, ufficiali, uo111ini d'affari, giornalbti, insegnanti. e: L'ammiraglio Pcrsano >, si legge nl'I diario della contessa Piancll (t 7 gennaio '64,J. e: che qui comanda il Dipartim<•nto di marina, ci ha invitati a pranzo; t·glt abita una villa inaccessibile alle c.trrozze: mi è \'Cnu10 in aiuto il buon marche~e Crosa di Vcrgagni, m.inddndomi la sua bella portantina dor.,t.\, tappruata di velluto rosw. Pochi ,umi fa si trovavano delle portantint: d.t prendt're a nolo, ora vanno in di,1N> cd J. noi è stato impo!!l!!libilctrovarn<' una per rne >. ~la le fc::.tc non a\'t'- v:1110 5.uccesso a Genova nel 186; : e: L'unico gran ballo della ..t.agione e ,tato dato questa ,<·ra dal prefetto marchese Gualterio. L'invito era e,u:- \i'i!!limo,ma non accettato da p;1recchi di que\ti patrizi genovesi, re31ii alle novità e tenaci alle memorie ddl.1 loro wanita Repubblica. Vi erano ottoc('nto uomini ed appena una ,ettantìna di signore, propor-Lione che non favoriva l'occhio>. Diver ..a. prosp<'ttiva a Torino. do\ e Jffiui~cono, ancora in maggior numero, uomini di tutte le parti del nuovo Rr- ~no, cd c,uli del Veneto e dello Stato pontificio. Ma a teatro il celebre To- ...clli dà le A·fiurie di A1o,uù Tra11et, lavoro ,qui~itamentc provinciale. È la fc<,tadello Statuto, l'anno 186;: e: Per la ,econda volta il genl·ralc ha comandato la sua Din)ionc .1\1.1rivi- ,ta ; il generale 13ixio com.rndav,1 la "ll'Conda Divisione; tutto riu\CÌ b<.·nis- 'limo : \'i era molta curio\ità per la comp.11,a del nuo\·o reggimento di c:a- \·alleria dei lanci!!ri di Foggia. Torino è come l'anno scor-,o anirn,nissim,1, .lffollat,1. Ai balconi della presidenza. dove ~ono andata con mio cugino, conte Stackdbcrg 1 vi era gente ce>n,·enuta da tutte le pani d'Italia, e frj le \ignoN.' speci.1lmentc molte napoletane>. Torino tuttavia è inquieta, '>COppiano torbidi e !)i w·rific,mo ,::uu~uinoo;e violenze, alla vigilia del tra!!lfcrinwnto della capitale ,1 Firenze. Ecco un ballo .i corte all'inizio del '6;: e: Le ,.tle erano piene di uffizi.1li, ma nell.i. ~ran ,al.1 da ballo erano poche signort'. tiOC quelle del Corpo diplomatico, le dame di corte, le mogli dei ministri, dei militari, degli alti funzionari, ttc. All.1 'iDlita ora comparve il re con la duchc,,a cli Genova, il principe Amedeo e il principe di Carig:nano. L.1 duche'iS:l ballò la quadriglia di onore cd io ball.1i la tt.'rza col principe Amt.'dl·o; ma tutti eravamo taciturni e molte )- '{norc impaurite. Parecchi irwit,tti, arrivando ::.ulla piazza, furono i1bultati l'd alcuni costretti a tornare indietro>. :\lilano accenna a diventare quella di oggi. La SC'ala e l'ininterrotta attività costruttin1 colpiscono Pi:111('!1che ,a a visitare la città lombarda il 27 1.ettemhre 1865: e: Prendt"mmo alloggio all'l lotcl dc la ville, e po)cia a piedi girammo per la città fino a "1.,; poi pranzammo da C..tnetta e finalmente ri recammo alla Sc;1!J.,dove mi deliziai con l.1 ,.\farla. Che mu,it,l ! La )entirci .)Cmpre; i cantjnti piutto- ..t.o buoni, \'i è De 8,h)ini; il bc1llo fu .mch,· (?'razio'><S>i.cché: dopo , t•ntun'on..· che <·ravamo in giro, 11011 prima di meu.111ouc and.1mmo a l<·tto t' m· ,1n•- v,11no proprio bi...ogno. Ieri poi .1 pil·di e i1~rarrou.a _girammo tutta l,l 1?iorn;.1t. 1 p(·1 vedere ).lilano in ogni ,u;1 par te. O,'>f'r\'arnmo !!ltrade, piazzl'. nuo\·t• :-.tatue, k· pr incip,tli chit::.C t' PJ"<11nmo fonc due ore a Brcra ... ).[a l'imporuntc della giornata con~i\tcttc ndl't.·,.1111mc inuz10MJdei nuo\'i lavori ddla galkrl.1. che d;1Jb piazz.i dd tc.1tro <ondurr .•Ila piazz.1 d(.'} Duomo. Lo ,H'\,o ingegneri.' >ien~oni e il tomini,. 1.ario della compagnia inglc'lt' ti han• no mostrato ogni co,,1. :,..,'on µtHH crt·- dl'rc con qu,mta alacrità plùcl'd,illo 1 Livori e come ,iano già prog:rt·diti > Si wilupp,ino le fr1ro\ ic, perché- quc- ,to P.1e,t:. uno per tante r.a~ioni ick.1li 1· matC'ri.i.li chr i patrioti ripl'to110 mm.ii da ,·ent';1nnì e pili, ,ia uno ;,uulll' Pl'I' l'op('1a concrd.1 dell'uomo . .\I.i m qlll'i primi anni ~pe~..,o,i d<·n' anrnr.1 u,,u·t· 1.t diligcn2.1 e bi ..o.gna far l1 ;1tt1 in carroua : l'antico !!liacto,1.1 ;li mo derno, il fumo dcllt· pktorKhl' t· .iu- ,,1nti locomotin· -.1110,ralpit.tr1..· m·1- \ o..v dei fa\'.1lli Per fortun.1 ('(' .owlw il m.nc do, l' \i ,·iag~i•~ più (Olrnxi,l mente: da I.i\·orno ., Gt~no, ~, ,1 , ••, ii, b.tttcllo. Solo il q ~tnn,.1io .870 tH•• \·i.imo quc)ta ,annotMione ,ul d1.1n, dell,l m~lic di Pi;mcll • « 1\·r l.1 pri• 111,1volt,t _giungiamo a :\'apoli d,1 Firl'llZC in fen O\·i,1. Ci , ,1·mh1.ito di H)li.tr('>. Poi <i ,ono k mano\11..', O<(ll)).llion<' ma,,ima dei militari in ll'mpo di p.1\ t. l' ad <'"'l' p:irlt·cipano .111lhe i principi rl•.tli. Tocca ,1 Pi.meli di <1H'IT.tllr ,u1• dipcndt·n':e, al c.;unpo d1 S.rn ~1.nui ,io. il pnn< 1p<· . \1111..·<kofì.~lio dl'i 1T , C1ntiriuaì DANIELE 13.\Rll.\RO
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