IO FIORFIKTEIVERI ~ ')JSTE un J>O!>lO .:11 mondo m cui D l'artifi~iak- e la cop_ia siano più .1dorat1 che nella <:ap1talc americana dd cinema? E: improbabile. Nella colonia degli ;_lftigiani più o meno intclkuualì di llolly,\ood, è co~ì radìrnta l'ironica sfiducia per tutto ciò che l.1 nfllur,1 è CJ.pacc di fare, che esiste pc~1~0 _undu~ che raccoglie i più fanat1c1 d1 quc!.t1 apo~toli dell'artificiale. 11 club ha un non~c molto lungo, ma m compcn~ esauriente: « Treat .4/other Nature as a mother-iri-lau•. Club> e cioè il « Tratta Madre Natura come una suocera - Club ». Ma non biljogna credere che .si.mo degli snobs o degli :-,travaganti. Certo un largo sorriso di ,ufficicnza r,i posa 'iullc loro labbra quando es!li sentono parlare delle eruzioni vulcaniche delle Ì':!Olc Hawaii, o dell'Etna, o dei lifoni delle Filippine o d<'i lerremoti dcli'America ccmrale. Ma hanno torto di \orridcrè così? In fondo a Hollywood, con macchine idrauliche o ventilatori f' aspiratori ad alti,simo potenziai(', si ottiene di più. Se iWèsscro aspettato dei mesi per riprc-ndt·rc un'invasione di cav=tlltttc-, i produttori della Buona terra avrc-bb('1-o ,peX> molto di più e non .wrcbbero ottenuto i ri!)ultati dell'artificiale im a"-ionc di cavallette ottenut~l fotograf.rndo, con c-ffctti speciali, un ~mplice fondo di caffè. Uno dei più autorevoli -.oci del Club è Joe Trusty, il capo dc-I reparto Horeale .1lla « Warncr Bros. >. Ejlli non userebbe un fiore vero nemmeno ,;,e l'amma7.Z3\'-ero e pen,ino le camelie ch'egli mette sul frac, quando va in '>Ocietà,.sono false seppure stupende. Nei suo, enormi armadi a chiusura ermetica, per impedire il pa~aggio dcli., polvere, sono sistemati 144 casseui nei quali giacciono i tipi di fiori artificiali. Ma per a\"f're un'idea dcll'ine- ..,auribilità dell'unive~o floreale di Joe Trusty e di co111<s'ia raffinata la ~u.- concorrenza alla natura, hast.t pens,uc che di ogni tipo egli è arrivato a confezionare fino a cinquantasei varietà. e Il guaio con la natura> dice Tru- ,ty1 « è che es<;.Jè. troppo ~·olubile. Se noi abbiamo bisogno di un campo di mammole per una \Cena srntime1u.,lt· ~iwg~ia trovare il campo, poi il punt~ m cui le mammole \Ono più fitte e più fresche, poi la maniera di non far calpcMarc le mammole dalla troupe, e mfinc, quando "i comincia ,l girarl', le mammole sono già sfiorite. Le mie mammole non ')())o sono infinitamente più belle, ma durano un'ctC'rnità e se ne possono fare quante ç,c ne vuole:.. Per le grandi orgie primaverili e scntamcntali, di cui ,;j fa spreco nella drammaturgia hollywoodiana, i fiori più rilhic-'iti wno quelli di pesco e di melo. Trusty ne ha "-Cmprcin quantità ,ufficicnte per riempirne le chiome di ben 28 alberi. La concorrenza di un uomo come Trusty ai fiorai, che sono rim.è.Utifedeli al culto dei fiori naturali, dt\'Cnta ogni giorno più preoccupante, e persino un'autorità come Tony Mendoza, che po~iedc a Hollywood la stazione botanica pili moderna e ,rientifica della California, comincia ad aver l'animo amare~giato. Le sue serre contengono tutti i fiori che normalmente sono rkhic!)ti dagli studi, .. man mano che Tru'ity lancia una nuo\'a varietà egli s1 sfor1.a di ottC'• nt.:rla nel suo laboratorio naturale. ~,fa la lotta è naturalmente impari. Tutta• ,;ia .\kndota tiene duro. Egli è stato 11 primo a mettere su ba~i ,rientifichc 11 commercio dei fiori che -.crvono per Cinelandia. e piano piano 'ii è wilupp<lta in lui una spe(ie di devozionC' al ,uo lavoro. Egli COll0'lCela medi('ina per ogni pianta malata cd è riu,;,cito d riportarr in buonJ. ~alute piante r,1rc che ~mbravano morte. Più che una <,.Crra,il suo è un O<.,pedalCd'ei fiori, e non può es.sere che co,ì. L'inferno dei riffcttori è calamit()<;.(p) er le piante chr non J>O""onorestare \Otto il loro fuoco per più di quattr'ore al massimo. ~fcndoza è un sentimentale, natur<llmenu·, e quando uno dei suoi fiori. mal'{rado le sue cure, ,;occombe al duro rolpo dei riflettori, i suoi occhi '-Ì riempiono di lagrime. È inutile dire che .\lcndoza ha da tempo tolto il ~- luto a tutti i soci del e Tratt.1 Madre Xatura come una suocera • Club :.. QUESTCOLORE! i:>i.'\A ddl<· mamfr)\tanom p1u dhoY 1Jnti dtl di)('ttanti.,mo <.·uro1><·0. m fatto di cinematografo, è la ,upr('m.i l~gg1·n·aa 1· indifferenu con cui è con,idrrato il probkma del colore. Ma in Am<Tira il problt·ma è il più '>i·rio cht· csiHa nell'industria d,·lld pellicolci. in questo momento. Co!-.Ì ,e. rio rhc-, malgrado f.!l'indubb1 progrt·.,..., dc-Ila t("(.·11ic.1 del colore, le polemi<ht ull'argorrn:nto v.anno allargando i <· '°" dent•ndo,i ogni giorno di più. Lna delle più recenti e intrrc·,,auti ,1 è svolta fra due a!F>~dit•l mondo cim·matografico americano, I foward Barm.:,, il noto ~ccnogr,ifo rinc-t<'atralc <' critico cinematografico dd }r'l'u r o,k fltrnld Tribu,u, t· Robi•rt E Jonh. uno I dei più intclligl'nti pionieri della cinemat~rafia colorata. Noi qui riassumia. mo I loro argomenti e li riduciamo in form., di dialogo pl'r maggior chiarcz. za t: c-omprcnsionc. 8"\RNtS : « l:: ovvio che quc~to nuovo m~dium di espressione non sta provocando una rivolu;,ionc che possa anche lont.inamente paragona~i d quella che provocò l'avvento dd sonoro. Ciò che è notevole in que,ta faccenda del colore è, se non erro, che il pubblico la sta prendendo con indifferenza :.. Jo:-rn.~: « Naturalmente. I film a colori ~ono partiti m.ile. Il pubblico non ha visto ancora veri colori sullo schermo, colori cioè che siano una parte organica nello sviluppo della vicenda>. BARN'ES: « Non c'è che un criterio d.1 applicare nel giudicare un film a color.i. Se voi dimenticate che i personaggi e lo sfondo sono a colori se in. somma i colori sono così veri ~ naturali da non farsi notare, allora il colore ha vinto la partita >. JONE~: e Questo è il punto intorno al qu.,le la polemica del colore ha impc~vcrsato per anni. Ora è tempo di fimrla con qut~ta '>tor·ia ,1,.i "colori naturali" sullo schermo. .i...eviamoci quc~t'id<:a dal)a testa una volta per '-Cmprc e mctttamo al suo posto !\idea ddla creaziooc del colore. Il colore in natura è una cosa e il colore sullo ,cl.1enno è un'altra. Bisogna che ci abitu1;111;0a.d accettare questo fatto, perche ~ 1\ punto cruciale del problema. Ogni pittore sa che un colore (il colore del viso, per esempio) varia a seconda della !ucc in cui è \'isto. In al• tre parole, non esiste un colore tipico della carne. Se volete esperimentare questa semplice affennazione, dite a vostra moglie di passeggiare attraverso !a stanza e osservate i mutamenti di tono e di valore del colore del suo vi- "°, quando dall'ombra pas<:a alla luce del sole. E allora diteci, M! potete, quale dcllf' infinite varietà di colore è il suo "colore naturale">. BARNES: « La rapida sovrapposizione ~i ~n'i'!'magine colorata a un'altra, rnev1tab1lmcnte provoca una dissonanza di tinte che fini1;ce per distrarre la vostra attenzione dal filo e dal carattere e,,f'nziale della ~toria >. Jmrns : « Perché nessuno ..,iè ancora onvinto del fatto che la ,era c~cnza del colore sullo schermo è precisamente questa sovrapposizione di un'imma• ginc colorata a un'altra? Il movimento, ~1ei film in bianco e nero, è un movimento da un posto a un altro, ma il movimento del colore in un film è un movimento da un to~o a un al: tro. Combiniamo i mutamenti di tono coi mutamenti dell'azione. e avremo un'esperienza visiva tutta nuova>. BAR.NE~:« Anche nei film migliori la semplice presenza di blu e di verdi fa cadere l'accento <,ullastudiata composizione piuttosto che sul ritmo della vicenda :.. Jo:,,.'Es: « Qui, .1ncora una volta, è il fondamentale carattere dei film a colori. g,..,,j sembreranno sempre studiati. E, infatti, essi debbono essere studiati. Vn vero film a colori non può essere improvvisato 1 non può essere fatto di getto. Ci sarà sempre qualcosa. di deliberato in un vero film a colori. Que. sta qualità è inerente alla sua natura. Provate quanto volete, non riuscirete mai a creare il colore 'iCnza intenzione . L'ac·cento, in un film a colori, deve certamente cadere sul ritmo della virenda. ;\[a anche sul ritmo del colore. !:: questa la funzione del colore sullo ,rhermo >. BARNES: « Il colore non apporta ncs- \Un reale mutamento nelle caratteristi- <"hcfondamentali del cinema:.. JosES : « Al contrario. Quando il colore eserciterà la sua vera funzione 'iullo M:henno, esso apporterà un deciso mutamento in queste carattcristiC'he fondamentali. I film a colori si wiluppcranno presto in qualcosa di CO'-Ìdiver-.o dai film a colori come son fatti attualmente, che questi ci sembreranno lontani non meno dei film in bianco e nero. Il colore in movimento sullo ,chermo è una rivoluzione. Non si è visto niente del genere finora nel mondo. Non si sono ancora intravhte le pos.,ibilità di que<.,tastraordinaria e sconcertante combinazione del moto e del colore, per la semplice ragione che si tratta di un dominio qua1oicompletamente ine~plorato >. 8AR!liP.!): « I critiri cinemat0gr.tfìci, oltr<· alla fatica di dover c~scrc un po' urht· critid drammatici, letterari, mu- ,irali, dopo l'avvento del ~noro, dovrebh<·ro ora propor.,i il problema dt•lla compo,i:.donc, delle qualità tonali, (·cr.... jo'.'lot.!; « );°on dim(·nticando il rhpetto dovuto ai e-ritiri cin<•matografici, 11011 mi pare il ca\O di dramrnatiz;,..uc t.111to. !\,·gli ultimi tre anni e~,i hanno ult'""° in giro una ma,!-.a enorme di rnal di~t·rite, irrikvanti 1 dogmatiche opinioni c·oncernt·nti il colore sullo ,chc•rmo. Pret<·ndiamo troppo dai cri• tici e dai produttori \(' chit·diamo loro di aprire gli occhi alle stupefannti po..,.ibilità di que ..to eccitante nuovo m, dwm d1 (·,prts.,1ont· drammatica? >, o OTTE OALJPORHIA - CAROLE LOKBARD COL 800 CAVALLO OONSTAHOE BEXHETT llf UNA BOEllA DEL PIL)( 11LA VIA DELl/lllPOSSilULE" OC. Q, X,) ( NVOl'I FIL~I ) &t/WliJTiii A M!ZIAIJOTl'I l?'- VIN DEI CONTI, a b.tdarc sol- ! tanto .,i documenti che il cinema dà ,ull.1 vita am<"ricana, ci sarebbe <l,l .. o,pcttarc che la M.>Cietài,n Aml'• , ic.1, ~ia compost.i bdusivamentl' di 11.ili.u-dari t· h;1nditi, i:tiomalisti e atiori O, almeno, c'è da credere che 'lian que,1i i per\Onag~i pili abbaglianti, quelli che attraggono mel{lio l'attenzione· febbrile t· in(•\au,ta degli spc1tatori. lmomma, ,ltlravcr,n il cinema, si ha qua,;i l'impressione che dietro certi vividi ,plt-ndori si nrisronda una società .1"'a1mi~ra. Fa meraviglia, infatti, CO· mc l'immagina7ione de~li autori di ~ggl'lti ,i,1 rmtrctta ad accendersi sempre ~op1.t temi <' 11101ivcihe ricorrono con in,i,H·nza. orrn:ii d,1 anni. Ambienti e pcr-.onaggi son qua,i M:mpre gli stessi : le dc~rrizioni. <td esempio. degli ambienti teatrali e degli ambigui per:,ona.~gi che vi si agitano, continuano ad offrir pretesti a open..· d'ogni genere. Certe figure e caratteri, anzi, tendono qua,i a diventar maschere, come nel vecchio tt·atro dell'arte: e appaiono sullo ,chcrmo personag~i che son divent,1ti « tipi >, come l'impresario galante, la ragazza ambiziosa, la madre frivola, il cameriere devoto e così via. Di volta in volta l'intrigo varia; s'agg.iunge e si toglie qualche personaggio, ,;1 me'-Colano a un certo punto ambienti diversi, ma non cambia gran che il motivo che dà l'avvio allo spcttacolo 1 lo schema in cui vengono disegnate le azioni particolari. Quanti palcoscenici ~i son veduti, nei film americani? ~ uno strano destino. quello del cinema, di vivere spesso come parassita sopra un'arte dissimile qual è il teatro. e di doverne rivelare i retroscena e le finzioni. t come se i pittori nei loro quadri ritraessero soltanto statue e architetture . Avve,itura a nuua110Ue comincid appunto con la descrizione di un palcoscenico, e benché la scena non duri a lungo, e i protagonisti della vicenda siano visti subito dopo in altri ambienti, pure è continua la volontà di narrare qualcosa che si riferisce proprio alla vita del teatro e ai suoi mi,.teri. Il film si potrebbe definire una comme• dia di caratteri, e insieme una satira di costumi. Dopo L'impareggiabile Godfrey cd B arrivata la felicità, que• st'opcra è forse l'unica che riveli negli americani certe qualità satiriche, finora così raramente manifestate. La prerisione e l'ironia impic~ate nel disegnare i personaggi, fa pensare che gli americani non siano troppo soddisfatti della fama dì narratori dì casi brillnnti e fatui, e ~'incamminino per• ciò su strade meno facili e piane. Bisogna dire che quando gli artisti cominciano ad e~ser consapevoli del co- \tume d'una società e mostrano l'intenzione di palesarne con naturalezza. i meccanismi e le debolezze, c'è da sperare che l'arte n'esca rinvigorita. E se anche quest'opera critica si svolge og• gi sopra quegli stessi ambienti che finora erano rappre~entati in modo superfici:tle e comune, ciò non esclude che domani possa estendersi ad altri ambienti, e cerchi di indagarne gJi .\spetti profondi e segreti. Intanto, già in Avventura a meuanotlr è sorprendente l'abilità e l'inte).... ligenza di ritrarre !!tenzapregiudizi pcr- "'·maggi assai convenzionali, e di dar loro una concretezza e una veridicità insolite. La vicenda narra i dubbi morali e le strane avventure di un divo del tc.ttro: Basi! Underwood. La lunga .,bitudine del recitare ha ridotto que- <:t'uomo a una specie di grammofono, che ripete meccanicamente le p:trole d'altri: i ,uoi discorsi infatti non na- ,;cono da sentimenti propri, ma sono remini,cenzc C:i commedie e drammi tante ,·ohe interpretati. Continuamente l'attore s'agita per liberarsi dalle finzioni, eppure ogni suo gesto è anefatto, ogni sua az.ione si svolge come sul palcosceniro. Sembra quasi un personagl{io di Pirandello, e l'eco di certi problemi pirandelliani giunge qui affievolita e ridevole. Anche gli altri pcr- -.ona~'{i vicini al di\'O, sono condotti a recitare e a mettersi sopra un piano di falsità; a cominciare dal cameriere che del suo padrone è uno specchio fedele cd oscuro. Recita ugualmente :'\{a\ha, la ragaua esaltata e candida, che <;'innamora di lui; e, a un certo punto, recita perfino il fidall7. ato di questa, che voleva distoglierla dalla (·,tatira pas!)ione pcl di\'o, L'unica a non ,·olcr recitari:- è Joyce. la compagn., d'arte di Ba~il. È for,c il per">onag- ~io meglio disegnato e pili vero. In quc,t,t avventura precipito~ e volutament<· falsa rappresenta il buon senso l',wvl•dut.t 1>rudrnz..,,la fed<•ltà a certi \entirnenti. 1 ,;uoi contra~ti con l'attore ,ono di chi vuol difendere ad ogni ro• ,to un ;iffetto in pericolo. Ella può anthl' pl'rdonarc gli l'rrori e le infrddt,\ del ('ornpagno, sapendo che '>Ondovuti )Oltanto a debolen,\ e ,·anità. !\la cerca tulta\'ia di corre~gernc Jr inrlin:1z1oni, con un' amio~a volontà che fini,re m fondo, per C'ssercompensata MARIO PANNUNZIO
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==