Omnibus - anno II - n.6 - 5 febbraio 1938

Parigi, gennaio. J IOVIGG!NA \'A. Tempo da riunioni 'iCgretc1 da mantelloni neri ributtati sulla ~palla e da cappelli a pan di zucchero. Sul ritmo ondoso di· un vecchio :.tngo, la voce metallica di un gram• ,nofono t·antav;\: Es lodo mt.:dia lti{ Crtpuscolo rntcrior. Quc..·Ig-iori10il ,olc ..tH•vJ.fatto a nll'• no di ln,1n.1. Le ,in:nc di mezzodì. ve• late di crespo come i tamburi al mor. torio di un gene-raie. a\cvano lanciato i loro ululi tra i fumi di un ,ini~tro ere. pu~tolo rnl'ridi.1110. Qut•,t<· giornate di tutto crepu,colo. ~l'indigeni di Parigi le chi.unano purù dc pois. La mente del francese è co\Ì pn.·potentctnt•ntt· orientat<l <li ~oddi,fa. , imenti del ventn.:, che anche le figure 1<:t~rirhi: lt· drriva dal rcpt·rtorio culi. n,1no. Ombn: ,·un l' di cmpiratori raM:ntd· , .mo i muri. finché una porticin;.1 ,e. l{rtt,1 li ingoiava, o una bòtola di fo. ~na. La caligine poggiava come una trapunt.1 ~ulle l..l\',1gnedelle ma,uardes, m.t chi .lv(•,,e aperto uno ,qu.ircio in quella coltre, ;,1vrebbc :-.coperto di là, n<'ll'cmpireo ckl carbonari,;mo. Ciu3(.'P• pc ~Llzzini <"hen('i suoi panni di ._ler• g> mm, '>Orridc\'acompiaciuto, per qu.-J t.mto di sorriso di cui è capace l'autor,• dei Doueri degli uomini; e accanto a lui, piegato ,ull'anca come Narcb.o. poggiato all.t mazza a ca\'aturaccioli, i richiamati lustri incollati sul cranio, le lunghe ciglia a zampe di ,c..:arafag. -~iodegli occhi chiu:-,isparM: ~ulla fac- ' i., ccn.·a, Nap0leone Ili. ritornato al• la ,ua c!t,mentarità di Luigi Napo• h.-.onc- c di cospiratore, felice egli pure. <· con un \Orrisetto da annel{ato '>Otto 1 mw,tacchi di liquiri1.i;1. Nel quinto qu.1rtiert.• di P.trigi. l'il• luminazionc ,1 ~.l.!i prtvak tuttora .)U quella elettrica. Gran Hnto su que:-,ta città non tira mai, ma bast.t q'uc-1po· C"his~imo J far ballare dentro le lan• tcml· '>ganghcrate i cappuccetti di re• tina incande:-,cente, a muovere le ombre ,focatf' dei fanta~mi sui muri delle cm,c che, tre secoli prima, nel carrosse alto sulle ,;u..,tecome barca '><>,pesai paranchi, hanno visto brillare ,ul po· rnello di :'\'inon dt· Lenclo, un nèo a,. ,a.,..ino. La santa se ne va .Siamo ai piedi d<:lla montagnJ di ,ant.i. Genoveffa. Fino ; ieri, la ,anta ,egli.iva di la~ù ,ulla ,ua città, tra il P.tntcon, ove a rJpprc~cnt.1rc l'irnmor• tale potenza del pensiero provvede il uanio, sprovveduto di occhiali ormai. di Emilio Zola, e la biblioteca intito• lat.1 al ,anto nome di lei, e nella quale, d'inverno p<"r ,caldarsi e d'estate per provare un po' di refrigerio, .;,j rifu• (i(iano i giovani balcanici oliva~tri e ,paruti del e qu,1rticrc latino>. più bi• ,~nmi di soupt>à J'oigno,i d1c di cibi ,piritu~di. Tutte k notti, la ,,mta u,ci\·a ,ul tt·rraaino ddla w.1 ca-..1.contcmpla'-·.t la città ,1ddormcntat..1 ,otto la luna, il fiume che le ~t·rpt·ggia nel nwao e du.: Sacripante, armato di tutto punto, nm !'l'Imo t· lo ,cudo di pcllt· di dr..1.go. 1raHr.ò a nuoto. b,1ttendo i più b(:i ,ao,ds dei crau·lmtn giJppone~i. ~fa ora la ca,;a è vuota. la lampada spenta. Il partito comuni~tJ. comidcrando 1 hl· i modi .apertamente lupc,chi gli far<:\',tnO perdere terreno. imitò il lupo della favola che, fatta una ,;panciata della 11onn..1di Cappuccetto Ro~. indo,;sò i panni della defunt,1 e ,;i cac• ciò nel letto con la cuffia in testa e la ve,tagli~, coi pizzi. L,'n patriotti~mo di manier.i. è l'attuale ma,ch1·rJ. dietro la qual<' '.',icda il lupo _comuni\ta,_e Loui, \raJi;On. din·ttore d1 Ce Sorr, 11 quotidiano fondato or non è molto µcrché .inche tra i ,l!"ioru.ilidell.i. sera la I I r lntf'rnazionale fo:-,,craµpre.:.entata. t<'r• mina i propri di,cor ..i., lui che fino a 1t·ri li termi11Jva con offe\C alla p<.1tri.-, imulti all'c'>('rCito<' .;,putacchi alla bandicrJ, ron appelli e à la Fra11u im• morte/le et de toujours, à la Fra,ue d< jea,rne d'Arc et dc .\lau,iu Clu·· i·ahir > Figlio ,purio di un prcfrtto di po· Ji.-i.i .t.t.luni dicono di quell'Hcnnion <he negli ultimi giorni dcll'ago3to 1914. rnf'ntrc Poincaré•la•guerrt .;,cla batteva in direzione di Bordeaux e I tede!>chi µunta\·ano a pa:-,so accelerato ,u Pa• rigi. frct· confezionare migliaia di brac- < iali de\Unati .ai ,uoi agenti e intonati ai colori della bandi('ra germanica in prni-,ionc..• d<'ll'i11gre,-.o dei vincitori ,wlla rapital(•1, uno ,trano <"omplc,\O ,pingr Atagon q·r,o l'ogg:L·tto ,u·~,o dc.:I ..,uo odio, e gli fJ de!.id(:r,ire un pana_e,t à tabac, c.:hc C il modo con cui i poli1iotti franrc..-,iJ:;iOC.,tnao palla col , orpo dl'll'.lfn•,tato, prim.t di portarlo in guardina. Per wddi,fart· que,to dc• ,1d1•110, ripl'tutanH·ntc, e ,oprattutto qu.,ndo mil:t.1.\';.1nelle fil<·del ~urrt·ali• ,mo. Aragon !lin·,c..·n·o di rhi.1,..,atr m·i tratl i, nei luoghi pubblici'. in i\trada. I m·ano' Come il povl'ro Crainc1u1:• hillr, ,.tnch, Lou" Ara~on non riu,;,C'Ì tnJi a farsi prendere sul scrio dai flic5. Ci riu~rirà in avvenire? Toccherà al baldo autore di Les beaux quartiers l'onore del passage à tabac? ... Glielo auguriamo. In ogni mOdo, e .t fine di trarre un utile insegnamento dall'in• '-Oddisfatto desiderio di Louis Aragon, diremo che in capo a tutti i sovvcrsi• vi~mi di origine isterica, quali sono quelli che agit,mo un Louis Aragon, un André Gide, un André Malraux, si cda ,;cmpre un irrefrenabile desiderio di pa.lsagc à tabac. Che più? Tra le vMie fin~ioni del panito comunista, c'è quella pure di PRtCtPTEUS.çOIIIQUlS un m,tggior ri:-,pclto alla religione. Sono cominciate le quadriglie: da sini- ~tra a des;tra i comunisti, da destra a ~ini..tra i jt'wies catholiqurs: En aua,u deux . 1 8ala11ct{ t'OS damts. 1 I.. l p.lticnza dei ,anti è grande. J « giovani cattolici > pubblicavano un pt..·riodico, Srpt, che \i stampava a ,pcM' dei domenic,1ni. !\1a Se pt piegò a sim,tra in maniera co,ì ~maccata, e-hl' LI t·ompagnia di San Domenico ,e;li tol:')(.i' l \u~idio. ~lorto col nome di Sept, il pcrio• dico dci e giovani cutolici > è ri~rto (OI noml· di Le ttmps présent, e mercé l\,iuto di c.ipitali (;.1ici ma\sonici, dice qualcuno). Le tnnps présent raccoglie i nomi di Françoi, Ylauriac, che ha -.celto per motto : « Religione e sc~sua• lità ». D,rnicl Rops, ~1.,rtin Chaufficr, facqut\ ~faritain, che ha tra.'ifo1mato L1 sag1e,tia in accademia di eMctismo. Co~toro ~i fanno chiamare « cattolici di ,ini\t1a » c interpretano il cristian<'• ,imo in maniera rosi originale, da voi• tan· la foro ~impati,l alla Spagna delle ,,trocità e d('I delitto. A qu(•sto punto, JO(hc un.\ 1,anta perde la pazienta. Pa.;,,ino ancora i bla\femi dei comuni,ti; ma al vedere 1 ,uoi figli p1ediletti immeNi nell'error<· fino agli occhi, ,anta Ccnm·cffa, di• ,pcrando ormai di ,;ah-are quella Pa• rigi che pure aveva \i.llvato da Attila. rac-Cùl,e lt: ,ue robe e ,r nt· andò. Il combattimento Immaginarlo ErJ,..1mo dirrtu al ]ardtn di pla11tu, e a que!itOfine travt·r,avamo .le Hallt: au z.1rn.L"n fortorc di mo,10 1mpc<_,,iva l'a, ia. ~rond.i.va dal ciclo, ~.1liva dalla terra. Le botti ,'arrotondavano ndla penombra degli ,rantinati, come foche in rirnf's..,a. Condannata a una pcrpe• tu.i ebrictà, la popol.uione delle H al• les au vin -,i agitava mollrmente come m ..ogno, t·amminava col rallentatore. traver-.jva la -,trada a 1.ig-zag, schi• \"ando pu miracolo ìl no,tro ta<sì, che per far.:.i largo emetteva gridi di anitra straziata. Dai fumi del vino, passammo nel re• gno del silenzio. Dietro una fila di lumini ~ialli, come un mare invisibile di là dalle luci del porto, si stendeva l'ombra vegeto.aie del Giardino delle Piante: quel giardino nel quale Anatole France, quando vestiva da mari• naretto e intingeva la barba dentro una pappa di tapioca, aveva sognato di vivere la santa vita degli anacoreti. In quell'ora gli animali dormivano ~li ultimi superstiti di quel vecchio ~i.urlino .:oologico nel quale il piccolo dal sarto, che gli prov.wa gli abiti camminando. Per restituirgli la moglie, Maurice d'Artois. che malgrado il suo nome da canzonettista ha la tempra dell'uomo d'affari, chiedeva un milione di franchi. Coty offriva mezzo mi. !ione. Infine si arrivò a una tramazio• ne, e p<.·rsettecentocinquantamila fran. chi l,t '->ignoraCoty reintegrò il nido profumato del consorte, mentre il no• vello Paride, ~otto:-,tando ai patti impo~ti dal profumiere, e anche perché gli studi storici erano ~empre 'itati il -.ogno della sua vita, si ridusse in un cremo ;\ cinquennto chilomt'tri da PaCAKERA DELLE INIZIAZIONI DEI "PIOLI DELLA VEDOVA" :\natole riconosceva l'immagine del• l'Eden : l'oNO bruno che gira tutto il giorno fra i propri escrementi nel fon. do di una fossa, il vecchio zebù mala• to che non si può più levare in piedi, tanto pesano le pillacchere attaccate al ,uo pelo afflitto come un ~alice. Là, nessuno ci poteva ascoltare. Scendemmo dal tassì, che vuoto di noi 'iC ne partì nella notte, e il compagno che ~i era preso il difficile còmpito d'introdurmi presso i « figli della vedova», cominciò a dire : « La :-,cttimana pas.,ata ci ,tvcte par• lato dei fratelli de La Rocque. ma non così e~aurientemcnte come avreste do• vuto. A~coltatemi. Un conte dc La Rocqu,-, antenato di Casimiro, è citato nrll<.· Confessioni di Gian Giacomo Rous..,c..1.uC. ome vedete, la Francia i ~uoi ~randi uomini se li prepara pet tempo. Il colonnello Ca~imiro è .,,ato il capo dei e Croci di fuoco>, ma non il fondi.ltorc, come credono taluni. Quc~t.:i a~sociazione, che si ripromette• va la purificazionc dell'ambiente par• lamc'ntare mediante l'immissiom· di elementi r<•duci dalla guerra, ebbe come fondatore un pedagogo chi.lmato Mauricc d'Artoi~, il quale salì in mol• ta fama perché ~i portò "ia !J. moglil' di Coty. Sapete chi era Coty? ». e Come no! Quello della colonia >. e li rapunento della .:.ignor~,Cot y ,o. migliava meno J. quello pratiC<tto da Paride con Elena di SpMta, che J quelli che a scopo commnciale prati• cava Pa<;So1tore, che oggi, per m1·z10 di o:-,ta~:;-ignifantili, praticano i k1dnappers, o~sia i " rapitori di bambini". Coty, un giorno che, curvo e ,;urlato, ~a1kJva "acchi di caffè dall,\ ,tiva di una navt venuta d,11 Bra3i)e ,ul molo di Cend,·.,. pcmò, i,pirato a quPsto dall'odore thc il suo ,te3~ corpo ema~ nava, che i profumi po~sono c:)scre fabbricati sinteticamente, e non più e~tratti dai fiori. Questa idea fece di lui uno degli uomini ricchi di Francia. Se i ,ovrani nei loro ~iaggi !li fanno ,,ccompagnare dal medico, Coty, nonché dal medico, si face\•a Jccompagnare rigi, e ivi iniziò hl sua opera monu• mentale sulle anomalie 5C",\uali cli Car. lo VII. e Questi fatti poco edificanti vieta• vano on·ai a M,\urin· d'Artoi-, Ui :-,ta· re a capo di un sodalizio che ..i. ripro• metteva la purificazione degli ambien• ti corrotti, e la direzione dei e Croci di fuoco> pas,ò a Casimiro dc La Rocque. !\1algrado il "uo profilo d<t ~chiJt·ci.moci e l'irnpre~sionc di fragi• lità che dà la sua fronte, il colonnello Casimiro è ricco di sex appeal e, ligio a uni.l vecchia ma ,~mpre '"alida tradizione del suo p.1e..c 1 egli purt· ..,j fa ,trada mercé il favore delle donne. Mi• lit.tr<' di <'arricra, Ca~imiro de La Roc• que ,i è comportato valo1o~amente nella gr;1ndr guerra, mt·no valorosa• mente al Marocco, onde un giorno, ,1anco di faticare p<:r :\1a1te, se ne venne via rnns tambour ni hompettr. Tuttaxia, le su<.'gt·st.1 maggiori Casimiro dc L.1 Ron1uc non le compì né ,ul fronte fr.rnce..c né al ~tarocco, ma in Sirii.l. [\"i Ca,imiro er.1 c-apitano e di,tacc.tto l'On la ,ua compagnia nel· l'interno. L'n giorno, ~iunse al colon• ndlo com.:indantt· il rq,?:~imc..·ntoun rappo1 to del capitano dc La Rocc1uc. nel qu,,ll' co~tui, con ,obrietà militar<' ma ,ufficit·nte a far c-apirt· <1uanto encomiabile rra ,;tato il comportamrnto dc-Ilo ,cri\'Cntr, dava notiz1;.\ di un comb.ittimento \O"tl•nuto contro una tribù di Curdi, l' finito "-'Ìttorio'-amcntc per le armi della Repubblica. Il co• lo11nello altamcnll~ 1,i compiacciue di questo rapporto, L' ,1lcuni giorni dopo, ,aputo che un sergente della compa• gnia di de La Rot·<1ucl'ra ~1rriv;1toal campo, lo fece chiamare· «" L'affaire a bé chaude, mo,i bra• ue. Raccontatemi come C andata". e "Quale- affatrt', ,i.~nor colonnrllo ">" dom.1ndò di rim,l!ldo il ",(·rgentc, ,gra• nando gli occhi dallo ,tupon:. « Lo ~ontro con la tribù di Curdi crJ. .1,·,·cnuto, ,ì, llli.l nella lunt{irniri.lntt· f,lllU'ii.t di Ca,imi10 dl· L.1 Roc:que, t· questi, come VercingL'torige davanti .11 cavallo di Cesare, venne a buttar,ì ai µicdì del colonnello, supplic~rndolo di non rompergli la carriera... Ma si fa tardi. Andiamo>. C'int·.1mminammo. Colui che mi sta• va a fianco, docente di filosofia alla Sorbon.1, doveva tenere quella ..era ,teS'ò.\ n11.l conferenza su «: L'idea del progre!>~o». alla loggia Le droit hu• mairi. La ptcocrupazione del mio pros- ~imo ingrt''.'>:.oin una loggia massonica era accre\dut,1 dalla preoccupazione che la loggia dd Droit humaù1 è una loggia e mista ». « Profc\~r<', che ,ignifica "!oggi .• mi'it~I"? >, « t, una loggi.1 che comprende " fra. tclli" e "sorelle" ». Lo dicevo io! Quel passo delle Dames galantes mi tornò in memoria, nel quale BrantOme dc:;crive le adunazioni dei luterani in una !-ala segreta della ri1c Saint•Jacqucs, e ove, terminati i ,;ermoni e spenti i lumi, « fratelli > e « sorelle • si univano in mi\tici abbr,\c. ciamenti. Ahimè! In quali riti mi an• davo a cacciare? La cattedra del dlgnl tarlo Il e filosofo> intanto, come per coll.1u<larci di~cor,i che poco dopo avrebbe pronunciato alla loggia del e Dirit• to umano>, declamava nella notte: « L'idea del progresso è relativamcn• tl' giovane: ha appena trecento anni. E\~a t·sordisce per opera di Bacone da \'crulamio e di Pa~cal, e come con~. guenla del progresso scientifico. Nella introduzione al Trattato del vuoto, un'opera sulla quale non ,i medita ab• bastanza, PaM:al scrive: "Tutto il SC· guito degli uomini nel cor$0 di tanti ,l'Coli. clr\''e,M.'rc considerato come uno ,te,'iO uomo che su\~iste :;cmprc e non fini'.-,l'(m,"ai d'imparare". Il se<"olodr• t·imottavo ha este..,o l'ide~t del progrc,· ,o all'.,s~icme delle atti\"ità umane. cd t'\",l idt·a è rc.prcs~a tanto riell'Enàclo· pedia, quanto nell'Abbou:o di un qua• d,-o .rtorico dei p,ogrcssi dello spmto umano, di Condorcet >. « ~1.l l'enciclo1>edismo mi p.1rc in ribil\'->.O.. >. « AltrO\"C '>Ì, ma in Fr.mtia è ,cm• prt· vivo, e il ,uo frutto pi\l rl'Crnte è il Fronte popolare. Il r.1zionali"'1nodi C;1rtc,io (il cui metodo ,i ria.:.sume in <1uc\ta f1aSC':"Per r.1.g~iungc-r('la ve. rità bi-.ogna abbandonar una volta per \Clllpre tutte le opinioni rice\'ute, e rico,truire di nttO\'O e dalle fondaml'n• t.1 tutti i ,;i~tcmi delll' no:-,trccono!'..renLe") si perpetua nd laici,mo (' nd pro~r('!l..,i\mOdella cultura maw,nic..i ~ « !\fa Cartesio era soggetto ,dl'1·1 ro rf', ;i giudicare da certe '-tlf' opi111oni ,ullt: qualità turiiitirhe d,·ll'l1,1.lia. In dat;\ 5 maggio 1631, egli co,ì ,cri\t:• ,-a da Am!lterd.im al ~uo amico Gue, dc 8al7..ac: " Io non ,o come fate ad .,mare tanto l'aria dell'Italia, ndla qu.i.lc co~ì spc.:.~osi respira la pt·'iti• kn7.a, e ove sempre il calore del ~ior. no è insopport,1bile, la frescura della notte malsana, e ove lt· tenebre notturne na:;condono ladrocini e ammaz. 1amcnti" >. « Questi appreu.J.mcnti, C.1rtc..,io li faccva nei primi del Seicento, e d1 poi... In ogni modo, e a testimonianza del ')('mpre valido enciclopcdi,mo in Francia, l'CCO l'Euolu{ione uma11adalle origini ai 11ostrigiorni, edita da Qui!• ll't, diretta dalla !'..ignora Lahy•Hollcbecque, e presentata da Langevin, di• rettore delli.l Scuola di fi.:.icae chimica. profr.,~rc al Collège dt Frm1ce e gran ,accrdote del Fronte popolare; e l'E11· ciclopedia francese, diretta da Anatok dc Monzic, ex•ministro dell'Educazio• ne n,1zionale: op<:rc di pretto spirito cnciclopcdi~ta l' pubblicate entrambe in questi ultimi anni. L' Evolu.{io,h· unia1ta dalle orlgi,,i ai nostri gior11i, che vuol es-.c:-rcuno " !>tudio bioiogico, psicologico e -.ociologico dell'uomo", risponde alle diretti,e m.i.~sonichc del progres.:.o infinito, della laicità del pcnc.iero, dell'organizzazione d<·mocra• til·a della societ;\; ripete i temi familiari ai rivoluzionari del 1789; rbpec· chia le inOuem:c che la ma'-soneria <''><·rcit'ò>ulla rivoluzione fran<·ese. Tut• tavia, e malgrado la mèta comune cui 11,irano entrambe, l'Euolu{iorie umana ,. I' Enciclo/u dia francese 11iosteggiano J,pramente t·, nel 1935, il settimanale ta lum,h._·, rl1rl'ttO da Gcorges Bori~. .iffari,ta ,. 1',r;,dita, ~ferrò una violenta campag-11,1 ..i L1\"orcdelle pubblicazioni Quillet (gr.1ml<· l'ditorc c più grande m.iv)ont:} l' cn11110 I.\ concorrenza dcll'Enciclop,·drn fuu1ee'i~, la quale, u,;ufru<.·ndo dell<.1protezione ministeriale (in quel t,•rnpo .\11,1tolt·dc Monzic era mini.;,tro ddl'F.du,-,1.,ionc nazionale) cra did1iarata « di 11t1!1tà pubblica > e, come tale, c~ente <I~ t.1,-..1zionc-L. e pub• hlicazioni Quill,•1, ira le quali sono da annoverare un,l .~tmia dei popoli e una cncidopcdì<., l/<'(mllca, ~i rivolgono prcvalentemc·ntt· ,i ltna clientela di mat·stri clemcnt.,ri, ,:11ifanno condizio• ni favorevolissinw cli p.1gamenti rateali, e p<·rmtz.:o dri qu~tli :-,pargono le idee maii,onichc 1wll,1 scuola e nelle fami. glie. Oltre ·;1 < iò, l.1ma~wneria fa ob• bligo ai suoi :.1dt·J>td1i partecipare a "riunioni.confnern-i'. 01 , nelle quali i membri della loggi.1npongono a turno le loro idee· ,u arg:omcnti prestabiliti, e intorno ai <1u.ili \i .u·cendono discu3- ,ioni gcncr;ili. t\l( .11110 a ogni loggia. '>Orgono cirL0l1 di. ,'.tm(crenzc, come l'Unione raz.ion.ili,u. o gruppi liberi, come il Circolo L<11t(·-.i,1ncoh,e hanno lo scopo di far pt1wt1.ire in maniera blanda i temi fa"oriti ddla mas.c.oneria, le correnti occulti'-lt. mi~tiche e tcoM>- fichc, e soprattutto k idt (' 1>olitichefa. vorevoli al Front<' 1,npolar<· e ai r('- pubblicani spagnoli . Eravamo arrivati in1anto ,dia lof;tgi,1 mista Le droit humaUI. l'a,,;.rndo da• vanti al guardaroba, « I ro1tdli » e e SO· rellc • deponevano comt' .:i t1•;1t10 i loro indumenti esterni, poi t i,1s1 u110, pia• mente, ritirava l'insegna ddl.1 pn1p1ia dignità, e se la poneva a tr.,colh Cinta di cordone verde, riconobbi la \"1'1\f'l"i.\· bile sorella Lahy.Hollebecqu(', or.,tr;c:l' della loggia Le droit humaù1, t·, ui.:ual• mente cinto di verde. il venerabile' fratello llenri Laugicr, oratore della -.t"~· sa loggia, professore di fisiologia .,ll.1 Sorbona e di fr\iologia del lavoro al Conservatorio delle Arti e dei Mestieri, consigliere segreto di S. E. Yvon Del- ~. e affetto da un morbo cmì ~tr.tno, che quando vuole afferrare un oggetto collocato a ,inistra spinge la mano a destra,. e quando vuole afferrare un oggetto ~ol_locato a destra, spinge la mano a ,mistra. Entrando nella lo_g-~ia, poggiato allo stipite ddla porta e ripo• sante sull'anca come l'Apollo sauroc• tono, riconobbi lo ~te~,o Y'"on Delbo,. ministro degli Affari (•~tcri, e ~imile .1 Famt o;otto il portico della chiesa. cht· <-hpctta !\ilargherita per porgt-rle l'ar• qua santa. ~a _loggia aricg~ia\"a un t<"mpio im• m1!;Cntoe abbandonato della divinità Delle pareti grondavano gli ,tendardi di tutte le nazioni, meno quello del Va• ticano. Pitture ~imbolichc raffiguravan_ola V1.:ritàarmata di '>pada, l'edifica. 11011<' del tempio di Salomone -.otto l,1 guida dì lliram, e altri sog.gctti di al• lcgoria ma~sonìc;L ~cl fondo sorgeva l.1 <·attedr,, de,ti• nat.1 al confrr<'nzierc, e ,ulla quale er .. no po,.1ti una ~pada nuda e un martello; a dcstr;1 e a sinistra dul' cattl'· dre più ba,--c erano dl•stin.itl' ai dignitari. ' qu,rndo entrai, le panche erano grein,tc. t' pcr intcrce~sione del mio cornpagno confcren~iere fui collocato a u,,~ delle cattedre destinate ai digni• tan. L.1 confrrenza ("ominciò, e a me. for. nito di pazienza csc..·mplare,tO<'CÒ,or• binni un'altra volta le variazioni in. torno ali'« idea del progre:-.'.'.O», di cui più sopra ho dato qualche n•nno, La mia ,ituazion<· era in,<htcnihilt-. Gli onhi di tutti i « fr,1t('lli > e di tutk le « ~orellc > erano fi,._jsu me. \'('dt'\'O le t("-.teaccoppiar')i. le labbra susurrare, qu.dchc dito indicarmi ... E quando «: fratelli » e e sor<'lle> ,fi. larono d~vanti al guardaroba per dt·· porn' ~e- mSt•gne,e al confereniierr pia• c.tto 10 domand.ii la spiegazione d1 qudl,, t,\llta rurio~it.ì. qu"~li mi ri- ,posr: « S<-d111v :, q11dl;11,Lltt·th,1, , 1 hanno '( ,t1nl11.,t~• per u!1 \'cncrabill' di qual dir loggia ,t1·,tn1l·ra. Pn.-...o. il Gr,11J(hOrientc di Francia, I,\ vo:-,tra'fam,1 or• 1nai non teme concorrc..-n,.a». ALBERTO SAVINIO

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