Omnibus - anno II - n.6 - 5 febbraio 1938

colare > molto durante una stagione. ,\1iss Cutting si occupa anche di matrimoni. Malgrado la :,ua abilità consumata, accade che qu.ilcuna delle sue « csor• clienti :t riesca male. I cavalieri, molti dei quali M!n1branobimhi in marsina e si comportano come ubriachi quaramcnni 1 provocano questi fiaschi. l 't'iovani cavalieri delle ultime stagioni ,i ~no dimostrati, p{'r esempio, più induriti e ~anzonatì dei frequentatori delle bettole del Wc~t. In alcuni casi, se l'orchestra non era abbastanza di loro gmto, lo champagne sufficiente o la compagnia abbastanza spiritosa, hanno .:tbbandonato in massa la sala. Non è molto difficile abbattere le barriere dell'alta ~ocietà internazionale. Essere ospite di un vi~conte o di un lord inglese, nclb magione dei suoi ,wi, è considerato. negli Stati Uniti, un ,tlto onore. Molti membri del clan internazionale di Nrw York sono ricevuti anche a Loudra. e fanno la spola tra l'Inghilterra e l'America. Una di queste trasmigr.,1.tici è Laura Corrigan, wdova di e Jimrny » Corrigan, il magnate dcll'acdé\io. Respinta qualche tempo fa dall'Jha ~ietà di Newport, riu-.cì a farsi rin·vcre alla corte britannica : ora ..i. diverte a « snobbare > q•Jc11i di Nl'\\ µort. t una delle americane che h;mno fatto più strada nel gran mondo, cd è solita mandare cartoline i.li suoi amici da tutte le « magioni imJ)f'n<'trabili » d')v'è ricevuta. Scmpn· m·I clan intnnazionale, dopo I.aura C,11 rigan, il più gran µarlarc è ~tato L1tto intorno a Elsa Maxwell. Elsa 11011 è µrcci,;amcntc ari:,,tocratica: è ..,01u.1ttutto un'organizzatrice di profr,,inm• d1 frstc, sebbene accompagni -,e1111•11· la gente più rnob nei posti pilt wobs. Aiutò, dietro largo compen- \O. ,1 lanci.1re il Lido di Venezia e a n·mkn: popolare Montecarlo. Due tiJ>Hh,· « creazioni » di Eba Maxwcll f111('110 la murder party (gio<;o basato ~ull,1 )Coperta di un presunto crimi1iah:, che ora ha incontrato il favore mondiale) organizzata per Elsie dc \\ olfe alla Villa Tria non di quest'ultima, a Vcrmilles; la scautnger party (gioco che comiste nel darsi alla ricerca, in tutta la città, dei più strani oggetti e cimeli, per riportarli nel più breve tempo pmsibilc alla giuria di- ,tributricc dei premi); e la famo,issima barnyard party dell'anno ~corso, in cui la sai.i era trasformata nel cortile di una fattoria, con mucche, maiali e Kallinc in libertà, e tutti i convenuti vestiti, ~•intendei in armonia col quadro. Un'altra illustrazione del gruppo int,·rnazionale è Mrs Harrison William, drlizia dei sartii qualche volta definita • la donna più elegante del mondo>. Lei e suo marito gareggiano in eccennicità con Vincent Astor. Quest'ultimo lia gu~ti vari ospita ,;pCSM, il prc!.iclcnte Roosevelt nel suo ,:acht Nourmahal; ha fatto collocare una ferrovia in miniatura, abbastanza grande per- ( hé una persona vi po!.sa vi::iggiare, nt·lla sua proprietà pres,o Rhonebcck. 1 •moi animali favoriti sono un bassotto e uno scimpanzè; è µroprietario del1',·1,·ganti.ssimo H6tcl St.Regis di New \'o,k, ma lo si incontrai di solito, coi ~uoi amici, nella « sala persiana » del Pl..1.u. Suoi intimi -.ono suo t:ognato, 11 >rincipc Serge Obolcnsky, Lytle Hull, \\ illiam Rhinelander Stewart e Ber1r 1111 Taylor. Una delle C-;.tratteristichc ,Id rerchio Astor ~ che non è difficile p,·uctrarvi: profittatori e sQuattrinati J)l'J tino vi lt<lno arnmcssi 1 )C sono ,Pi- \,"••1 tl'nti. J russi, la cui popolarità è al tra1m11Ho,fecero parte per qualche tempo 1·-Ha crema cosmopolita. Pochi « ar- ,·,1111picatori» usano ancora inchinarsi 111;1 granduchc~a Marie, quando la inc,rntrano nei salotti. La maggior parte cki russi si sono dovuti adattare a qual- < h(· impiego o commercio. Anche molte .imcricane del cerchio internazionale si -.ono impiegate. Mary Taylor disegna figurini di mode; Lady Furncss e sua lt<JrcllaGloria 1',[organ Vanderbilt hanno aperto un negozio di mode femminili i e una delle pili carine del ,zruppc, f.mc..· \Yyatt, è stata espulsa dal Re- -~1.rter per aver calcato le scene. li Social RexiJttr assume talvolta un atteg• ~iamento addirittura ostile contro le attrici e k· ,;ignore che spco;ano puR"ili, Alcuni dei 1>iù unµort.1nti mutamenti, nei co,tumi dcll'alt,1 :,,ocietà, ~ono legati :,I nome di \Valter \Vinchcll. La sua rolonnin,1 di < notizie e pettegolezzi > c-o~trinsc ad ur1;1 revi!.ione dell'intero -.i,tcma di cron.1ca mondana. \\'inchell non rra din.:tt~1mcnte interc~sato al «b<"l mondo•. rn,1 nl" clava notizie più spesso l hc- poteva. P1('di~,e. ad esempio, che la 1110.~licdi uno cll'i V.mdrrbilt avrcb• ~- ,lvUIO due gemelli, noti1.ia che ~gnò 1111,l dl'lh.· tappe più imporlanli del ~iorn.di~mo. dopo il primo cahlogramm.J. internazionale. Era imµossibilc per un;, rivi~1.1 tradizionale come- T own T opics, oppure T otfa, garcggi::irc ron un simile ,i,tcma. ~lorirono cmì i cosiddrtti gaz1ettini pettegoli, cd o~ni quotidiano cominciò ad offrire, nella cronaca mondana. primizie di scandali e di gravidan1e, con abbondanza di particolari rndi,<"rcti. L'no degli ultimi .icqui.-.ti della rro• n.1rn mondan;., è J/ is.r Molly Cog~well f'h,,ycr, che scrive sotto il nome di « ldadonu: Fluttcrbyc > nel \'tw York Ei•n1inK ]oumal di lle,1r:,t. Molto r;;c. l{Uiti -.ono am·hc Maury Paul (« Cholly Knickcrboàcr >) e la signorina Hcnry Field, nipote della contessa di Sandwichi cui era affidata Ja cronaca mondana ddl'Herald Examiner di Chicago. 11 gran m, u.lu dcv(' fare i conti con 1utt,1 que,t.1 ~<·nu•: <',trl'manu-ntt· p<·riKITOLOOIA KODERNA1 S, LEDA, AL OIONO: "TI PARE QUESTA L'ORA DI TORNARE A OA8A'1" cololtO è e snobbarli ». Perfino il mite Howard Shcllcy (Barclay Beckman) del Daily Mirror di New York è capace di diventare una belvai se sospetta che qualcuno gli manca di rispetto. Se la legò al dito quando Jamcs H. R. Cromwell rifiutò di radiotrasmettergli da bordo del suo battello la storia particolareggiata della sua vita con Doris Duke, sua moglie da ventiquattr'ore. l fotocronisti, specie quelli annati di macchine da istantanee, hanno una enorme impo1 tanza nella ca/é sociely. L'animo!lità contro i fotografi è in gran parte :,parita, e tipi come Bill Plankington e Jeromc Zerbc vivono addirittura nei locali notturni di New York, dove ltOno quasi sempre bene accolti. Pochi gruppi sfuggono ancora i fotografi: i ricchis~imii soprattutto, per paura di rnpimenti e ricatti. A Seal Harbor, nel Maine, dove i Rockefeller hanno la loro residenza estiva, si dice che ne~.-.un fotoi-trafo sia ~tato mai ammesso entro i recinti dei cfobs aristocratici. Una volta J. P. Morgan sfuggiva, come '.IUO padre, i fotografi, ma dopo che un giorno a Washington fu fotografato di sorprc!<ia, con una nana sulle ~inocchia, ha capitolato '\oe,;c;o dinanzi all'obiettivo. L'alta )OCietà di Long hland è assai \iffia. Uno dei suoi gruppi più impor• tanti è composto di finanzieri ebrei, e vive in gran parte :,,ulla .-.piaggia nord, nei prc:,,si di Sand~ Point. Costoro fanno frequenti gite in Florida e in Euro• pa, vivono bene, generalmente tranquilli, e spe:-.so contraggono matrimoni con « g1._•ntìl>i . Pure a Long Island ha :,,cde il cir• colo sportivo dei proprietari di scuderie, capitanato da A,frs Payne Whitncy e da ~uo figlio John Hay Whimcy. Questo gruppo accoglie cordialmente astri cinematografici, come Miriam Hopkins, Gary Coopcr e Kay Franci-.. Tale mescolanza dt attori, scrittori e artisti, è opera di Condé Na.,t. I ,uoi ricevimenti, alquanto diradati dopo il 19291 sono oggi i più brillanti. Per imponenza, magnificenza e numero dì invitati stranieri, quello in onore della prima visione di Una notte d'amo• rt: di Gracc Moore rimarrà tra gli cpi- ,odi più importanti della nostra epoca. Molti componenti della lista d'invitati A e B di Condé Nast, buon numero dei membri del gruppo internazionale e di quello sportivo, e qualche elemento di Newport formano la famiglia sempre più numerosa della café societ)'. Si tratta di una banda eteroclita. Per esempio, una i,era del 1934, al famoso club notturno e El Morocco » di New York, era riunito.i tutta la compagnia, da Max Bacr alla J;{randuche,,a Maric, compresi Marion Cooley, Ccorge Vandcrbilt, la principess.'1 Palcy. Noci Coward, Dclos Chapµell, Loi~ Long, Rudy Vallcei Jamcs Donahuc, Teddy Ryan, Lcslic Jloward, ~yrna Loy, Marion Tiffany Saportas, il principe Giorgio di Gn:cia, M rs Sigourncy Thaycr, Frank Crowninshicld, Oti-. Chatficld Taylor e fohn Hay Whitncy. Con loro, si trovavano grossisti di champagne, omosessuali, aMroloKhi e laurrandi di Yale. Il Bt:aux Arts Ball di Ne" York è un'altra fcst.1 che riuni'\CC la gente più straordinaria del mondo. S. Stanwood Mcnken è il per,;onaggio pili divertente che vi )'incontra. Sono celebri i suoi co:ttumi di piume di ~truz.zo, di perle, di penne di tacchino, di nidi d'uccello 1• di taffetà; il suo vestito 1>er il « ballo C:iorgio Wao;hington > si dice ~ia cmtato ;noo doll.lri. Il hallo dr-ll'Opcra 1.1ccoglie ancora, sc..·condo b t1;,uti,iont:, i migliori nomi. Fu inaug,.irJtO, nd 1911, da Lucrezia Bori durante I:\ c.imp:lgna pro salvanda Opera. Nell'alta società arrn.:ri<,m;l1 cloµo la cri~i. sono spariti una qu,lnti1.l di pregiudizi. Tutti sembrano più ~ciolti nwno timorosi di fani vedere con Kt.:Ht<' non di rango. E non è certo il c3.lt0 di disperarsi per la sorte di un paese che è capace di mettere al mondo perlt◊· naggi come George MaNhall, già direttore dell'l-lerald di \Vashington, oggi proprietario di divcN.' lavanderie a va• pore : costui non manca mai di "°llccitare i panni ~µorchi delle dame ari- \tocratiche nelle cui case è invitato. STANLEY WALKER Un uomo nudo Il 31 Dicembre, il Piano auinquennale sovietico N. 2 è finito e ne L cominciato un altro: il N. J, Per essere più esatti, dovremmo dire che al 3 1 dicembre si è chiuso il quinquennio; ché, quanto al Piano, lo si era realizzato e sorpassato da un pez.zo. Fin dall'aprile dell'anno scorso, infatti, un comunicato ufficiale del Gosp/an, ossia della Commissione suprema che preordina e prestabilisce il Piano, annunziò che il Piano quinquennale N. 2 era stato • più che adempiuto in quattro anni e tre mesi •- Subilo la stampa sovietica entrò in tripudio e, da allora, il suo• entusiasmo organizzato• non ha avuto più sosta. Nel frattempo, tutto il penonale direttivo del Piano, con alla testa Mezhlanc, direttore del Cosplan, veniva messo in carcere. Strano modo di premiare gli artefici di un grande successo. Comunque, il quinquennio è terminato, e le statistiche son là a dimostrare quel che si è fatto. E se le statistiche non fossero l'arte di mentire in cifre, la prova dell'immenso successo sarebbe perfetta: enorme aumento della pr~uzione, o~re pub~liche grandiose, 1mprnnu nuovi e g1g,mceschi sorti per incanto nelle località più idonee, ecc. Si è, Perciò, stupefatti di leggere, in una pubblicazione sovietica ufficiale, che • sabotatori progettavano la costruzione di immensi impianti industriali in località lontane da quelle in cui erano le materie prime o dalle centrali elettriche o dalle risorse idrauliche. Essi impedivano lo sviluppo di dis1retti, che erano ricchi dt materie prime, di energia e di materiali, e ritardavano la costruzione di im1>0r1anti opere militari •· La stessa pubblicazione accusa , sabotatori e spie trotskiste • di avere lavorato segretamente al centro sabotando il Piano alla sua fonte •. Vi è una certa discordanza fra i documenti sovietici. Insomma, il Piano è stato • più che realizzato• o « più che sabotato•? Forse non è stato realizzato, n~ sabotato. È semplicemente fallito. Circola in Russia una storiella che, da sola, vale più di tutte le statistiche del Gosp/a,i messe insieme. Transita per la stazione di Mosca un treno viaggiatori. A un tratto, vien fuori dalla folla un contadino, nudo come lo ha fatto la madre, balza su un predellino, si inerpica, si caccia in un vagone pieno zeppo di viaggiatori. Proteste generali per la strana tenuta del nuovo arrivato. Ma questi, al colmo dell'entusiamo: • Tutto va per il meglio•, grida, • camerati. Vengo da Minsk, dove or ora abbiamo completato il secondo Piano quinquennale I •. L'asse della Terra Il nuovo Parlamento russo lavora. Lavora con lena e con fede, s'mtende, con molta fede, e cioè approvando non con votazioni, ma con applausi tutte le proposte che il Governo faccia o anche soltanto faécia fare dai suoi • uomini ligi •. Delle quali proposte tre hanno avuto il merito di scatenare un entusiusmo come si suol dire delirante, e sono state le seguenti: quella di aumentare la forza navale, costruendo navi da battaglia di grande tonnellaggio; quella d1 non pagare le ditte italiane creditrici; e, infine, quella d1 mandare una spedizione al Polo Sud. Quest'ultima proposta, eh<.-si trasformerà quanto prima in grnndirn.a impresa, merita un breve cenno esplk11tivo, per le conseguenze mondiali che potrà avere e di cui non s1 è ancora valutata tutta la "ravità. Pa.rc che I preparativi siano m c.:orsoda un pezzo. La spedizione vera e propria avrà luogo nel prossimo invemo. Il modernissimo rompighiaccio Gi11seppe St1Jlit1 aprirà la via, portando viveri per tre anni, cinque aeroplani e l'attrezzamento scientifico. Al principio dell'anno prossimo, gli aeroplani lasceranno lo Staliti e faranno un viaggio di esplorazione di 8oo miglia. Verrà impiantata una stazione radio, che si metterà a contatto con l'altra stazione sovietica del Polo Nord, parlerà con Sidney, col Capo di Buona Speranza, con Mosca. Cosi i Sòvieti, che hanno già conquistato il Polo Nord, conquisteranno anche il Polo Sud. Pare che gli ideatori di questa audace impresa si siano ispirati a uno strano principio politico-cosmologico. Il mondo, essi hanno pensato, non ha che un asse:. quello intorno a cui gi,a; se noi ci insediamo ai due poli, quest'asse diventerà comunistico e il mondo girerà intorno a un asse comunistico. Dalle rivoluzioni ai milioni Vi è, tuttavia, qualche comunista, qualche rivoluzionario, anzi qualche maestro di comunismo e di rivoluzioni, il quale, non soltanto s'infischierà sovranamente delle • conquiste • artiche e antartiche del comunismo, ma penserà certamente, almeno nel suo foro interiore, che se il mondo continuerà a girare, come ha fatto fino ad oggi, intorno a un asse capìtalistico, non sarà già. gran male. E questo qualcuno è Leone Trotski, che se ne vive quietamente nella lussuosa villa del suo amis:o messicano Diego Rivera, scrivendo e facendo milioni, lungi dalla Rus• sia, lungi dalla rivoluzione e, soprattutto, lungi dal suo amico Stalin. A quest'ora, egli dovrebbe aver messo da parte una fortuna cospicua: i consorzi di giornali americani sono lieti di pagargli somme pari a 40 mila lire per articolo e una compagnia di radiotrasmissioni gliene ha offerto 50 mila per una trasmissione, Così è quotata la sua prosa. Nei ritagli di tempo, egli continua a scrivere la sua monumentale vita di Lenin. Intanto, i suoi amici in Russia vengono messi a morte. Gioco e amore Pare che il duca di \Vindsor ami di tanto in tanto giocare a baccarat o alla roultttt. Qualche settimana fa, era segnalata la sua presenza allo Sporting Club internazionale a Montecarlo: giocò a baccarat, da modesto puntatore, e non chiamò mai banco, Come il duca incominciò a puntare, gli altri giocatori, m omaggio alla vecchia tradizionale superstizione che chi sia fortunato in amore debba essere sfortunato al giuoc:o, si diedero a puntare dall'altro lato. La conseguenza fu che tutti fecero grosse perdite, ad eccezione dì Sua Alteiza Reale che vinse, quella sera, 800 lire circa. Il giorno dopo, il duca pagò una somma pari a circa 400 mila lire per uno spillo di smeraldo a forma di fiore, sormontalo da diamanti, che era stato prenotato per ill duchessa. Cosi la rivista Tim~. Fotografie La duchessa, mvece, non KIOCa. La duchessa veste con eleganza suprema (in America è considerata come • la donna meglio vestita del mondo•), e ama farsi fotografare. Sue fotografie, più o meno belle, si possono ammirare spessissimo m tutte le riviste eleganti: m Vogui!, in Harper's Bazaar, ecc. Nel dicembre scorso, la duchessa posò per il famoso fotografo parigino Horst. Questi, dopo avere eseguito la fotografia, si credette in dovere di esprimere un giudizio estetico sulla sua augusta cliente; ed è superfluo aggiungere che le opinioni del fotografo Horst furono riportate da un buon numero di giornali e di riviste dei due mondi. Il fotografo trovò che la duchessa era un poco ingrassata: • abbastanza perché la sua figura si arrotondi in curve estrem:unente graziose e appropriate •. Le sue m,4nic-rc sono più degne, ma non altere. E~ci,1, vi fo sentire in un modo indefinih1le eh<' è un~ personalità. È ancora gaia e vivace, mn pili controllata. La sua voce è bassa e dolce, né inJ,<)('~C, né americana: piuttosto è la perfezione d1 quella voce caratteristica che è in uso sulla scena inglese •. A.G. M i,,; DISOORSODEL OARDINALE MtiNDELEIN ffi EL LEGGERE un libro recente sullo l)J ,pionaggio in America (Leo Huberman: The Labour Spy Racket, Gcllancz, 7 s. 6 d.), ci tornava alla m,nte un discorso che il cardinale MUndclcin pronunziò l'estate scorsa a Chicago sulla lotta religiosa in Germania Il discorso fu vivacinimo nel contenuto cd ebbe una larga risonanza in America e fuori, Esso fu dedicato quui interamente a due questioni: a quella dei processi di immoralità e a quella dell'insegnamento cattolico in Germania. La queuione dei processi è gra" e e dc• licata cd è del tutto fuori del tem,1 chr oggi ci proponiamo di trattare; epperò di cua diremo pu incidens brcvhsimamente: Il cardinale deplorò la pubblicità che 11 dà in Germania ai detti proceni (esattamente disse: e Perché la biancheria sporc,1 è lavata sotto gli occhi di tutti? >), poi riferl l'opinione di un giornale di New York; poi spiegò che b causa immediata della riapertura dei processi era stata la campagna sulla questione dell'insegnamento. Ma, se non intendemmo male le sue parole, non smentl le accuse, non si (ecc garante in proprio della falsità di ..::s.se.In qualche punto, anzi, ebbe l'aria di ammeuer~c la verità. Ne è prova la frase che abbiamo or ora riferita: C'. Perché la biancheria spore.:..è lavata JOtto gli occhi di tutti? :t. Ne è prova l'ammissione che il materiale probatorio per i detti processi sia stato rac• colto nei convc-nti: e li materiale proba• torio>, c::osldisse il cardinale, e era staio preparato assai prima, durante le perquisizioni a domicilio praticate nei conventi in occasione dei processi per le divise :t. Ma il punto essenziale della questione- è quello della verità o meno delle accuse. Si può dt'plorare - e noi deploriamo vivamente la pubblicità che si è data a quei processi. Si puà dt'plorare il modo in cui il materiale probatorio è stato raccolto. Ma, come cattolici, vorremmo che la Chiesa po• tesse, a quelle proteste, aggiungere la più importante: ci~, smentire le accuse. Vt'niamo all'altra qut'stione. li cardinale fC"cebrevemente la storia della contesa pt'r l'insegnamento, ma, nel corso di questa seconda parte del suo discorso, si lascià andare ad alcune- battute polemiche che non erano strettamente necessarie ai fini della sua protesta. E cioè, prima di tutto si domandò perché mai la Germania obbedisse a uomini come Hitler o comt GObbeb e COring ; e poi rispose alla domanda ricordando che si tratta di un paese in cui la metà della popolazione pratica lo spionaggio. Egli disse: e Voi vi domande• rete, forst:, come una nazione di sessanta milioni di persone, e di intelligenti persone, possa sottomettersi in timore e in 5ervitù a uno straniero, a un tappezziere austriaco, e che, fra l'altro, se devo credere a informazioni che ho raccolte, era anche un cat• tivo tappczziuc-, e ad alcuni suoi soci come GObbels e COring, i quali, in un'epoca di aumenti dei prt>ui c: del costo della vita, osano dire ad un'intera nazione: " I salari non possono essere aumt'ntati ". Forse- noi lo potremmo comprendere se vivc-ssimo in un paese in <"uila metà della popolazione pratica lo spionaggio... dove il padre non può punire il figlio per timore che questi lo possa denunciare e fare incarcerare ... >. A questo paHo del discono ci sia pc-r• mt-no di fare qualche breve commento. 1) Prima di tutto, constatiamo che il cardinale Miindelein, nel chiedersi perché mai una nazione di 6o milioni di uomini obbedisca a uno straniero corne Hitler, fa. ceva della politica, e non della religione Nel qualificare, poi, Hitler un tappezziere e, anzi, secondo sue personali insinuazioni, un cattivo tappezziere, faceva dell'umol'ismo, dileggiava, scherniva il capo di uno Stato estero: in una parola, faceva della politica, ma certo non faceva della religione Ora Sua Santità Pio XI, nella sua allo• cuzione natalizia, ha escluso che la Chiesa faccia o intenda fare politica· C'. Noi non facciamo della politica >, ha solennemC"nte affermato il Sommo Pontefice ; e ...neHuno di questi figli Nostri spani ne-Imondo, nessuno crede che Noi faccian-.e_della politica , tutti vedono, invece, t' continuamente constatano che Noi facciamo della religione e non vogliamo fare .litro :t, t da pensare che Sua Santità non parlane del cardi• nale Miindelcin. 2) Il cardinale M Undclein mostrava di considerare ,.,:gni di essere obbediti dall.l Germania uomini come CObbels o GOring, che avevano osato vietare gli aumenti di salari. L'accusa, evidentemente, è di quelle che possono impressionare un pubblico americano. M~ in Europa può, in alcune circostanze, costituire un esempio di saggezza c di coraggio l'arrestare l'aumento dei salari. E, in ogni caso, nessun uomo di Stato rlcorre a così impopolare misura, se non vi è costretto da gravi e imperiose nccc-1sità. Ma, a prescindere dalle consideruioni che in gergo giudiziario si direbbero di merito, una di rito ha qui la precedenza: cd è che anche nel fare questi accenni a CObbcl~e a GOring e alla loro politica sala• riale, il cardinale Miindelein non faceva della religione, ma della politica. <J) Infine il cardinAlr \.tiindc\ein spie~~v., tutto con le spie (e ... perché in quel paese la metà della popolazione pratica lo spio• naggio :»). La percentuale sembra piuttosto alta: proprio la metà? In secondo luogo la spiegazione è semplicistica e, in ogni caso, non ,i rirerisce affatto al momento iniziale, al• l'aV\'ento del nazìonal-sociali~mo. Allora le spie non c'c-rano o, per lo meno, non erano e la metà della popolazione>. In terzo luo• go, e questa è la considerazione finale cui volevamo arrivare, il cardinale Miindelein mostra di credere che la pratica dello spionaggio sia esclusiva della Germania o, tut• t'al più, di questo nostro vecchio continente, ròso da tutti i mali politici e morali. Ai figli della democratica e libera America è ignota una siffatta abiezione. IL PAESE DELLE SPIE ft \ VERITÀ è che se c'è un paese clas• l.!J ~ico dì spie, è l'America. Se c'è, in \merica, un'istituzione veramente na• ,io11;4\c,è lo spionaggio. Lo dìcono gli ame• ricani. Lo dicono le teuimonianze e gli atti 1accolti dalla Commissione d'inchiesta per le libertà, lo dice la relazione conclusiva della detta Commissione, lo dice, e con parole vel'menti, il presidente di cua, il scnator(' La Follctte. cl.n 1pionag'<in>,e~li ha detto, è un;,,. pr,uic.i c<.,munc, qu..si univen..ilc ncll'induuria americana. Le grandi corporazioni hanno eserciti di spie, Nessuna ditta, per quanto piccola, ne (a a m~no. L'uso d.ell~ spionaggio ha in(ettato persino le rclauona di lavoro nelle organizzazion: non commer• ciali ma filantropiche, come gli ospedali >. Il' volume dell'Huberman è scritto sulla base delle risultanze della inchiesta della Commissione La Follette. Esso spiega come le spie vcr.gano scelte e co~e lavorino. ~urante il periodo della maggiore attività spi?• niuica, 304 agenti della famosa e Agenz1~ di dtttctìun Pinkerton > riuscirono a fam ammettere nei sindacati ; un teno di essi d:vcnt,1rono dirigenti sindacali e uno è persino diventato vice-presidente di una unione nazionale Un dirigente 1indacalc cosi depose innanzi alla Commissione: e Non c'è riunione sindacale abbastanza numerosa per chiamarsi una riunione che sia abbastanz.a piccola per escludere una spia >. E il vice-presidente della Chrysler, che < viene lui stesso dai ranghi >: < Lo spionaggio nel lavoro è una pratica che abbiamo fatta ingrandire > UN VERO AMIOO 'i1fl .\' CIOVANOTI'O grande e forte, tale ~ Richard Truman Frankenstecn, dc-tto Dick, era operaio della fabbrica d1 .i.utomobili Dodge. Più tardi ~iventò, .i 28 anni, presidente df'II'Associazione degh operai automobilistici Fin da quando si c-ra cominciato " distinguere in materia di organizzazione op,:-- raia, a\"Cva fatto amicizia con un altro dipendente della Oodge, certo Andrews Nel 1 935 le famiG:lie di Frankenuecn e di t\ndrews presero insieme un ~OtlOlt per le vacanze, e Andrews invitò un suo vecchio zio milionario, certo Mr Bath, ad esser dei loro. Mr Bath, generosamente, preie a suo carico il fiuo, comprò champagne per tutti e giocattoli per i bambini. Successivamente, Frankenstèen ,1nda,a v1.1 dalla Oodge, fondeva il sindacato locale con la potente Associazione degli oper.11 automobilistici e si trasreriva a Oetroit come capo organiuatort' distrettuale ; c, in quest• qualità, fu uno dei dirigenti del grande sciopero della Ct"neral !\toton. Quando il buon Oick comparve come- te• uimone davanti alla Commissiont' presie• duta dal senatore La folleue, fu stupefallo di sentir rirerire i più intimi particolari della sua amicitia con t\ndrews da un cx-detechue di Pinkcrton. Costui, chiamando Andrews e !\fr Bath e gli agenti L 392 e F-8 >, rivelò frf'ddamente che cn• trambi erano spie stipe-odiate. Allora Oick finahnente capì perchi il suo e amico> Andrews fosse nato srmpre così ansioso di spingere il sindacato alla estrema violenza e a scioperi prematuri OOME SI DIVENTA SPIE )1 "JOURRE un operaio a far la spia si l,l dice_ hook1ng, che, alla lettera,_significa uncinare, adescare. Di solito si (a così. Un lavoratore, per csc:mpio un certo Williams, una not1e, nel tornare a casa, incon• tra uno 1eonosciuto cortese che gli dà da parlare e gli dice cht' un gruppo di nio• nìui vorrebbe parlare con lui. Occorrerebbe che Williams fornisse loro informazioni su alcuni punti: per esempio se gli impianti siano comcnientemcnte utilizzati, se la di• rc-zionc sia idonea, ccc. S'intende che gli azionisti sarebbero disposti a pagarlo per il disturbo: pc-r esempio 15 dollari la settimana; egli dovrt>bbe scri\'t're un rappor• tino ogni giorno. Lu1ing,1to e non sospe1. tando niente, Wi\liams cade n~lla trappola !\fa una o due sctumane dopo, E,li si do• manda qualche cosa di più e Voi dovete riferire qualcou. di quel chi' dicono gli uomini al lavoro, delle loro lagnanze, drl• l'attività del sindacato >. Cli si spiega che a riferire queue cose non c'~ niente di male, perché tutto quello che intere~sa gli azionisti è di combattere i comunisti e gli agitatori, Così egli accetta di fare i rapporti e meglio >, come gli viene suggerito, e l'assegno aumento. A un certo punto, egli si accorge che è troppo tardi pi:r tornare indietro. Una volta che si sia lasciato adescare, ha il dovere di ottenere un ufficio nel sindacato, in modo da avere li. bcro accesso presso coloro sui quali dnl· rircrire alla ditta per suo discarico. MORALE ufr)LONA indign•to il nn:11orc LA Fol· U lette: e Non solo la hbc1tà di .,~so• ciazione del la\·oratore è annullata dalk spie del padron<', ma la sua libertà di uionc, di parola, di riunione. Egli ha timore di fare un passo, di dire una pa. rola Non è più in nessun senso un anu:ricano libero> Il cardinale MUndelein probabilmente non conosceva questa relazione, quando parlò a Chicago. Altrimenti si sarebbe reso conto d1 quest'umile verità: che-, alm~nc-per cert,· forme di baueu.a umana, il Nuovo Mond,, non ha da imparare proprio nienh• d.. ! Vecchio RICCIARDETTO llij Ah'l<O li· N, 8 • OFEBBRAIO1938-XVI I MNIBUS SETTIMANALDEI ATTUALITA POLITIOAE LETTERARIA ESCE IL SABATO IN 111·16 PAGINE ABBONAMENTI Itali&• Colonie: anno L, 42, 1emutN L, 211 Euero I uno L, 70, 1emenn L. 36 OGNI NUM&RO UNA LIRA M1.1101orlttl, dlug:ni e rotog:ralie,, anche " DOI pubbllcatl, DOU •i Nldt'OIIOOIIO, Dlrulou: Roma • Via del Sudario, 28 Telefono N, 561-636 Amlllialltruiont: Milano - Pia111 Carlo Erba, 6 liii Telefono N. 24,808 hbbUdt&: Per millimetro di alteu1 1 bue ,u11 l.'<llonu: I\\ L. 3, Rlulgeul all'A9e111\10, Bruobl J!~r~~,6~~·R:: 1 d~ 11 .!~11~; 1 ~:1:~1~-~~ Soc. .bou. tdttrtet " OM.HlBlJS•" M.ilano '----------'

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