B.IASSUNT0DELLEPRIMEPUNTATE L'isp1ttor1 Bonaport,, j,auiati, in 1ui pa,u n,i preJJi di Bia,rilc, per 1vol1u1 un'inchiesta in seiuito al rinuenim,nto, 1u lreni i11 tramito P" qiul paese, di tre cadaveri di sconosciuti, in asun,::a ddl, autorità di poli.eia, si inco11tra col caposta,::ion, Clark , con il medico del paese. Dopo av,r ce• nato alla traHoria drl Panier-Fleuri, ,saminano il ter,::Q cadov1r,, ancora d,poJto in uno st,ui.c,no presso l'ufficio d,l caposttu.io- "'· Poi l'isp,ttc,re trascorre, solo, la notte j,rnso il cadouere, Non si trotta di un suiculo , la /4tita di puinol, è solo oppo1,111,m,nle la causa della morti. Duranti la nelle un tal, Hons, fattor, del Mont• Rouge, cerca di penetrare nello 1ton,::ino; non rùuundovi si allontona.L'ispt'tlor, nota pvr# che Clark non è nella sua camera a dormire, come a1Jeuadetto. Al ma,u"no tiun• tono da Baiona le autorità tiudi(iarie per t'inchi,uta uf(làale. Contrariamente al pa• rne del 1i11dice istruttore, Bonaparte a/• ferma che in luui e tre i casi non si tralto di suiàdio e che lo morte non J ouuenuta in se1uito olle cause apparenti, pu1nalata o colpi di pistola. Puciò richiede che si proceda all'autopsia di quel codouere e allo e-Juma.?io11d1ei primi dur, che, nei P"· cedenti verbali, ,,ano stati dichiarati suicidi; poì si ouuia verso il paeJe, che appare in s11.bbu1lioperchl lo 11ndo,meria sta in• lt>trOtando tutto la popola,?.ione. Fatta co• ladone al P.a.nier, doue 1li annunciano la scomparsa di Clark, l' Upeltore si dirite uuso il '.\font•Rouge, alla d,ozheria Perrier, doue ,,ti sa cht. il capo1to,?.ionesì recaua per i paJti. Da una finestra auisle a una lite fra lo 1i1nora Perrier ed un uomo doll'tletan,?o equiuoo, lite cori violenta ch'etli ritiene di doutr inleruenire. aoli si rialzò in piedi, e, aperta la porta, entrò nella stanza. e Sono l'ispettore Paoli della polizia giudiziaria», disse. e Desidero rivolgervi alcune domande > ; prese una sedja, l'accostò alla cucina economica; aprì lo sportello del focolare fo modo cf1e il calore gli asciugasse il fango dei calzoni. Aveva messo il cappello sul tavolo, sopra un foglietto di carta, e ciò pareva preoccupare molto l'uomo. Questi non si mosse, ma le sue mani toccarono tutto ciò che si trovava a loro portata : la cravatta 1 i bottoni della giacca, i bicchieri sul tavolo. Bianche, curate, si muovevano leggere e sicure; parevano indipendenti dal braccio e dal corpo. Paoli, col suo sguardo quasi assente e l'aspetto calmo, osservava tranquillamente il luogo e seguiva gli abili tentativi di quelle mani per sottrarre il foglietto di sotto al cappello. La donna 1 rialzatasi, si era ricomposte le vesti ed i capelli; ora, davanti ad un piccolo specchio, si passava sulla bocca il rossetto. Né l'uno né l'altra avevano ancora parlato, dopo il primo momento; preoccupati entrambi di far sparire qualcosa. Lui, quel foglio di carta; lei, i segni della lotta. Passarono pochi istanti veramente penosi. Quando si accorse che le mani dell'uomo stavano già sfiorando il suo cappello, l'ispettore ruppe il silenzio e domandò: e Voi siete croupier al Casino di Biarritz? :t. L'uomo sussultò e le sue mani rimasero immobili sul tavolo. Poi rispose: e Sì. Che ve ne importa?>. «Roulette? >. e-No, chemin·de-/er. Ma insorn• ma ... ». Chernin•de-fer, che strano accostamento! Al centro della parete, accanto allo specchietto, era una fotografia di quell'uomo; fatta qualche anno addietro. L'abito elegante, anche allora; un bel giovane davvero. « t. vostro marito? ». La donna 1 che aveva ripreso a truccarsi 1 non rispose. Il croupier, invece, cacciate le mani in tasca, gli si avvicinò minaccioso ed insolente. Paoli rimase seduto e qua~i non lo guardò in faccia i seguiva il moto delle dita nascoste nelle tasche dei pantaloni. « Sicuro, è mia moglie; io sono suo marito. Chiaro? Sono croupier al Casino di Biarritz. Viviamo separati, lei qui, io là. Ci vediamo una volta al mese. S<-nzafigli, Sl!nzaparenti e senza cane. Questo è un peccato che manchi; non sareste entrato così di sorpresa1 signor poliziotto. Vi basta o volete sapere altro? ». Paoli pareva così fermo e distratto che il croupier fu colto di sorpresa, e si trovò il polso destro stretto nella mano dell'ispettore, senza neppur poter tentare di liberarsi. e Fuori la mano e non cercate di strappare c1uella carta », intimò Paoli. « Perbacco, siete più abile di me>. L'ispettore si alzò in piedi e, tor• cendogli il braccio, lo obbligò a mettere fuori la mano. Un foglietto cadde a terra. e State indietro; anche voi, signora Perricr. Lo raçcolgo io». Paoli si abbassò, senza perderli di vi• .sta, e raccattò la carta che l'uomo così abilmente crn riuscito a togliere di sotto il cappello. Quando la pose sul tavolo, Giovanni fischiettò e disse : « Voilà! Le jeu est /ait; rien ne va plus•· Sul biglietto era scritto a matita : e Clark, Parigi. HOtel meublé, n. 3, ruc Verte, Vaugirard ». L'atteggiamento dei due era1 ora, completamente cambiato. L'uomo gli ,i accostò con fare bonario, quasi sorridendo. La donna aveva cessato di fingersi indifferente e stava ad osM!rvare dall'altro lato del tavolo. e Sentite, ispettore, sarà meglio in• tenderci da buoni amici », disse il marito. e Voi siete qui per la faccenda di quegli a~sassini; ma essa non ci riguarda. Adriana si è trovata stupida• •mente immischiata in qualche cosa che probabilmente è estraneo alla vostra inchiesta ... :t. e Perché vi agitate tanto, allora? Perché siete venuto da Biarritz? ». e Buon Dio, ispettore, un marito che scopre l'infedeltà della moglie ... >. « Smettetela con que~te storie. Cosa fate qui? Cosa sapete di ,Clark? ». « Come volete. Tutti i mesi io vengo a trovare mia moglie>. e Che caso, eh? ». e Padrone di non credermi, ma è la verità. Del resto vi accorgerete presto che questa faccenda non vi rig-uarda. Arrivando ho trovato qualcosa che non mi è piaciuto. Clark1 il capostazione, da qualche mese viene a mangiare qui; dice che la cucina del Pa11ier gli rovinava lo stomaco ... :t. Qualcosa di simile aveva immaginato, Paoli. Adesso molte cose si facevano chiare. Dovevano pranzare a quel tavolo1 lì in mezzo. La padrona all'estremità presso la finestra, a due passi dalla cucina economica e in posizione tale da poter vedere, attraverso la porta1 nel negozio; Clark ... « Chi viene a pranzare qui1 oltre il capostazione?». e Qualche volta Hans Suttcr; lo conoscete? Poi un giovane di Marsiglia, impiegato al municipio ... ». Tre uomini, dunque : Clark, che da nove anni aveva la moglie lontana: un giovant.' 1 cresciuto in una grande c=tt;\ capitato in quel paese privo di divt'rtimcnti; Hans, che tentava di sfuggire alla noia della sua casa ... Adriana teneva amabilmente compagnia ai suoi amici. Venava da bere, accendeva le sigarette; bella donna ancora, nei modi e nel vestire lasciava facilmente indovinare quale genere di vita avesse prima condotto, al seguito di quel marito. Quando si chinava per posare i piatti sul tavolo, la scollatura ardita destava in quei tre uomini desideri. Poiché la stanza era lunga e stretta, essa, per passare, si appoggiava alla schiena di chi era seduto e il calore della sua persona attraversava la stoffa, sino alla pelle. E, 1uando saliva al piano superiore, per a ripida scala a chiocciola posta fuori della porta tra la stanz.'l ed il negozio, qualcuno alzava gli occhi dal piatto per seguire quelle gambe, appena coperte dalla gonna corta. E lì, alla parete, la fotografia sorri• dente del marito, çroupier a Biarritz. Oh, certo, la sua presenza, anche se fosse stata reale, non preoccupava nessuno j serviva anzi a rendere più torbida e attraente l'atmosfera già equi• voca, calda ed umida per la legna che ardeva nella cucina e per il vapore delle pentole. e Anche ieri sera Clark è stato qui?>. e Sì, ha <'Cnato... > rispose la donna. Paoli vide il sorriso sarcastico del marito e ciò lo aiutò a precisare la do• manda. e Non dico a cena. Più tardi ». e Parla, colombella ; come vedi, l'ispettore è ·bene informato ». Ormai la signora Perrier aveva ripreso completamente il dominio dei suoi nervi e, in quell'ambiente, con quelle persone, era possibile affrontare, senza reticenze, qualsiasi argomento. e Qualche volta rimane a dormire. nella camera di mio marito, quasi s<·rn• pre libera. Ma, sapete, non c'è mai stato niente, malgrado i sospetti di Giovanni. Ieri sera è tornato, dopo cena, dicendo che avrebbe dormito qui, per essere più tranquillo. Ma a rnezza.not• te è venuto Hans1 passando attraverso l'orto; e ha fatto tanto baccano chr abbiamo dovuto aprirgli. Fra i due c'è stato un violento litigio; poi hanno voluto rimanere soli cd io sono salita nella mia camera. Li ho uditi uscire assieme. Clark è rientrato dopo pa• rccchio tempo, forse due ore : ha la chiave della porta. Mi fece alzare e mi disse che sarebbe partito per Parigi col treno delle quattro per raggiungere la famiglia. Mi raccomandò di non parlare con nessuno di quanto era avvenuto e mi pregò di tenerlo informato degli avvenimenti di qui telegrafando o scrivendo all'indirizzo che voi avete preso». Poiché Adriana esitava a continuare, il marito le battè sulla spalla e Je disse sogghignando: « Coraggio, cara, digli anche il resto. L'ispettore deve capin· c·hc noi siamo estranei J. q1~sto afT.trc». Paoli taceva l>Cmprce la donna riprese: « Mi comunicò anche di avei spedito, col mio nome, un telegramma al figlio di Hans, a Parigi. Poche parole, senza importanza; diceva: "At· tendi pacco albergo Vaugirard". Se mi aveswro interrogata in proposito avrei dovuto rispondere trattarsi di un pacco di biancheria. Io non so altro •· « Avete parlato con qualcuno, vi hanno intc1rogata al posto di polizia? » domandò Paoli. e No, no», gli rispose il marito. « t una primizia, una cosa riservata tutta per voi, signor ispettore. Ma, se volete, la ripeteremo alla gendarmeria ». Sempre la minaccia subdola di ricatto; pronto a valersi di qualsiasi appiglio, anche il più piccolo; come quello della rivalità professionale. A Bi:uritz maneggiava le carte al tavolo dello chemi,1-de-/er, forse allo stesso tavolo del collega Lahaye, e Paoli sorrise a quel pensiero. Il croupier sapeva dei loschi intrighi della moglie e la lasciava sola nel paese tra quei tre uomini. .. Forse li ricattava tutti ... Paoli era abituato da tempo ad accostare gente di quella risma, ma lì, con quel diabolico odore di spezie nell'aria, si sentiva prendere dalla nausea: Si alzò in piedi e si avvicinò ai due. L'uomo aveva pa~sato un braccio sulla spalla della moglie e la teneva stretta a sé, come abbracciata. Una bella cop• pia1 davvero. e Voi due sapete più di quanto mi avete detto. Yla per ora mi basta. Attenti a non farvi sorprendere in fallo. Al minimo accenno vi faccio arrestare per complicità in omicidio e, in tale occasione, potrebbero venire a galla altre storie che preferite tenere nasco- ~te ». li gruppo si scioh,e e l'uomo• riprcM.· l'aspetto minaccioso e sinistro di quan• do stava battendo la moglie. « State frrmo, voi >, continuò Paoli. « per ora non avrete seccature, se oh• bcdiretc ai miei ordini. Voi, signora Perric-r, non vi muoverete da questa casa e tanto meno dal paese senza mio pcrrne-,so. Una persona verrà, a mio nome, due volte al giorno; la informerete di tutto, capite?, di tutto ciò che accadrà qui da voi. Non farò fermare la vostra corrispondenza all'ufficio postale, ma voi consegnerete, a quella pc~na, senza aprirli, tutte le lettere cd i telcgrarnmj che vi giungeranno. E su questo, silenzio assoluto. Intesi? Quanto a voi1 prendete cappello e pastrano e seguitemi. Ritornerete a Biarritz con il primo treno. Per ~trarla vi dirò cosa dovrete fare». L'i~pettore salutò la donna con un cenno del capo e md dalla stanza. Passando guardò dalla scalc.:tta verso le stanze del piano superiore ; si fermò un istante nel negozio. Presso al banco, su un tavolino, vide la macchina da scrivere, quella con cui erano stati ~criui i conti trovati nel ca~sctto del capostazione, poi si affrettò ad aprire la porta cd uscì nella strada. Un campanello d'allarme, azionato dal rnovi• \nento della porta1 suonò; i fasci di stringhe dondolavano battendo contro i vetri. e Cucina casalinga », mormorò Paoli, rileggendo il cartello. Quindi riaprì l'uscio e chiamò il croupier: «Andiamo?•· L'uomo si affrettò a raggiungerlo e, assieme, si avviarono alla volta della stazione. Per arrivarvi non c'era, all'infuori del ripido sentiero dietro la casa, altra via di quella già percorsa da Paoli nell'andatz e che attraversava tutto il paese. Per non attirare l'attenzione della gente, l'ispettore invitò il croupier a precederlo di qualche passo. Costui, ormai sicuro dell'impuni• tà sia pure temporanea, aveva ripre- ;~ ~~it~b!fi ~~~h? 1 ~~:st~'tod1rra~: letto nel taschino della giacca e convenientemente orientato il cappello, s'incamminò verso la piazza del paese. Paoli lo seguì pensando a quanto era avvenuto. « Ci siamo », disse tra sé. e Non ·so ancora come e perché, ma mi pare che la cosa cominci a " girare " per il verso giusto. Passando salirò in carnera a pulirmi e vedrò se sono arrivati Choquet e Villain. Ho fatto bene a chiamarli ; la faccenda sta allar,andosi talmente che mi ci vorrà un intera brigata pe1 tener dietro a tutta questa gente». Il pensiero di ritrovarsi accanto i suoi due fidi agenti di Bordeaux - con i quali aveva compiuto la maggior parte delle inchieste - provocò in lui quella cc• citazione che sempre provava all'ini• zio di ogni «azione». Accelerò il passo e raggiunse il croupier proprio nel momento in cui questi svoltava nella piazza. Qui 1 malgrado la sua impazienza, Paoli do. vette fermarsi. Cinque o seicento persone erano adunate e facevano ressa, minaccio~, all'ingresso del palazzo comunn.le, difeso da una doppia fila di agenti. Grida, insulti, imprecazioni venivan fuori dalla folla e qualche bastone era agitato per aria. Dalle finestre delle case altra gente assisteva a quell'inizio di sommossa e incitava a viva voce i più scalmanati. Un plotone di guardie aveva occupato anche la scalinata della chiesa, allo scopo di dominare dall'alto e di prendere alle spalle i dimostranti. Di lassù il graduato che comandava il plotone agitava. le braccia e gridava: « Al:o là! >; e Indietro! •; e Allonta• natevi! >. Ma nessuno vi faceva caso· la folla gli volgeva le spalle e conti: nuava ad inveire contro tutte le autorità del paese e della regione. « Abbas- $0 la polizia! > ; « Abbasso il sindaco! »; « Gli assassini siete voi! >. 6 • (coulrnua) CARLO MARENGO GUIDO MILANESI LA SERA DI SANTABARBARA VOLUME DI PAGINE 270. LII\E 12 Ecco il nuovo rom.anzodi uno dei più letti e ammirati nuratori it.all.lni. S.ant.aB.ubara: la protettrice della M.ariru d.a gucru italiana. La Spezia, la cittl marinara, t in fest.a e vi si ritrovano insieme, per rivivere un giorno della loro vit.i, .anche i vecchi che il muc h.a ripudiato. Nella piccolatnttori.1 C.ilmpcstrc dov'essi decidono di festeggiare'la S.ant..av, 'è una folla di giov.animarinai. Così tutte le etl e tutti i gradi si fr.immischiano: tutta la Marina è nppresentata Il, d,1ivecchiAmmiragli ,1j pi1.Ì novizi grcgui, resi ugu.ili d.illa fr-atclL.nzam.irittinu e d,1I culto del mare. Che ne nasce? E qui la stnordinui.1 fanusi,1 di Guido Milanesi si prodig,1appieno spui.ando nell'ambiente che fu suo. Attraverso le narrazioni di miri.ad i di episodi d'un.a foru, di un'cflic.aci.ae di una origin.alitl incompu.ahìli, nasce tutta la vit.a dcll..a Marina, on g.ai.., or.i triste, svolta in tutto il mondo e: sempre piena d' .iltissima luce ide.ile. A. MONDADORI - MILANO i f I I Jt t.. '·
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