. tro qualcosa d1 commest1b1le, Johnny? • Palle d1 legno , io dissi. 11 Quella grande brocca là nell'angolo t!"ghdisse. ft C'è dentro nulla d1 buono? . Un serpente che ho catturato . io dissi. Bene•, disse Il signor '.\1acGregor. • Posso anche accontentarmi d, un pezzo di serpente bollito, Johnny •. • Non si possono mangiare i serpenti•. 10 dissi. Perché no, Johnny? • disse 11 signor MacGregor. Perché no? Ho mtcso dire che gli indigeni d1 Borneo mangiano 1 serpenti e anche i grilli ... ~on hai una mezza dozzina d1 grilli, Johnny? •. • Quattro solta:lto •, dissi io. • Bene, tirali fuori, Johnny •, disse il Sl• gnor MacGregor, • e dopo che ci saremo riempita la pancia ti suonerò Btt·i alla mia salute ... Ho una gran fame, Johnny •. •Anch'io», dissi. • '.\1a non voglio uccidere il mio serpen1e •· Mio padre stava seduto con la testa tra le mani, sognava. Mia nonna andava avanti e indietro per la casa cantando ro• manze delle opere di Puccini. •Per le strade io vo vagando•, ruggiva in italiano. 11 Si fa un po' di musica? • disse mio padre. • Credo che piacerebbe molto, al ragazzo•- • Sicuro, signor MacGregor •, dissi io. Bene, Johnny •, disse il signor MacGregor. Così si levò in piedi e cominciò a soffiare nella sua trombetta e tanto forte sof• N fiò che per miglia intorno fu udito dalla gente. Diciotto vicini s1 raccolsero davanti a casa nostra e quando il signor MacGregor ebbe terminato applaudirono. Mto padre condusse il signor MacGregor sul portico e disse: • Duoni vicini e amici cari, \"oglio presentarvi Jasper ~13cGregor, il più grande attore scespiriano dei nostri giorni •. I buoni vicini e amici cari non dissero nulla e il signor ;\1acGregor disse: I .......... DOOOMENTI AXERIOANI • Elena Wil11 Lo"•• di aool 311 aocuu\a di .-.or 110<lia.o il 1110 amantt, meolra bacia l& •hùma nella bara M1 ricordo come se fosse stato 1en della mia prima recita a Londra nel 1867 •, e si mise a raccontare la storia della sua carriera. r_;.u '\ !2/( e) ., Cl I ~EL 1914, quando avevo sei anni, un ~ vecchio passò per lo Stradone San Benito suonando in a solo una ~rombetta e si fennò davanti a casa nostra. :orsi fuori dal cortile e gli andai vicino, ! aspettavo che ricomincias<le a suonare, na lui non ricominciava. Dissi:• Vorrei sentirti suonare un'altra volta•· E lui disse: • Giovanotto, puoi dare un bicchiere d'acqua a un vecchio che ha il cuore non qui, ma negli altipiani?•· • In quali altipiani?• dissi io. .....Gli altipiani delta Scozia•, disse il vecchio. •Puoi?•. • Che fa il tuo cuore negli altipiani della Scozia?"» dissi io. • Sta là e patisce•• disse il vecchio. • Puoi darmi on bicchiere d'acqua fresca?•· • Dov'è tua madre?• dissi io. • I!: a Tulsa, nell'Oklahoma•• disse il vecchio, • ma il suo cuore no •. • Dov'è il suo cuore?• dissi io. • Negli altipiani della Scozia•, disse il vecchio. • Ho una gran sete, giovanotto•· • Come mai avete lasciato tu:ii il cuore sugli altipiani, voialtri?• io dissi. • Siamo fatti così •, disse il Hcchio. • Oggi qua e domani via •. , Oggi qua· e domani via?• io dissi. • Sicuro•• disse il vecchio. • In vita sul momento e moni il minuto appresso•· • Dov'è la madre di tua madre?• dissi io. A Vermont•, disse il vecchio. • In un posto che si chiama White River. :via il suo cuore no•. • È negli :altipiani anche il suo po\'ero cuore avvizzito?• dissi io. • Negli altipiani •, disse il vecchio. • Figliolo, muoio di sete•· Mio padre venne fuori sul portico e ruggì come un leone che si fosse proprio in quel punto svegliato da sogni malvagi. • Johnny •, ruggl, • vuoi smetterla con questo povero vecchio, che diamine? Va a prendergli una brocca d'acqua prima che caschi a terra e muoia. Do\'e diavolo hai lasciato le tue buone creanze?•. • Non si può fare qualche domanda a uno che viaggia? • dissi io. " Dai da bere al vecchio signore•, disse mio padre. • Non star Il come un idiota, santo Dio; dàgli da bere prima cht!"caschi a terra e muoia •. • E dà.gli da bere tu•, io dissi. Non stai facendo nulla, tu •· • Non sto facendo nulla?• disse mio pa• dre. • Ma Johnny, tu sai bene, santo Id• dio, che sto concependo un nuovo poema"· • Come faccio a saperlo io?• dissi io. ~ Tu stai lì sul portico con le maniche rimboccate ... Come vuoi che faccia a saperlo?•. • Bene, devi saperlo •, disse mio padre. • Buongiorno•• disse il vecchio a mio padre. • Vostro figlio mi spiegava come il clima sia fresco e sereno da queste parti•. •Cristo•, pensai io, • mai parlato di clima a questo vecchio. Che gli piglia? •- •Buongiorno•, disse mio padre. • Vo• lete venir dentro a riposarvi un momento? Saremmo onorati di avervi a tavola per un boccone•· Signore•, di~se il \'ecch10, < ho una gran fame. Verrò dentro•. • Vuoi suonare Btti alla mia salute?• dissi io al vecchio. • Mi piacerebbe sentirti suonare Bet:ì alla mia salute. t:: la mia canzone preferita. Credo che m1 piaccia più di ogni altra canzone al mondo•. • Figlio•, disse il vecchio, quando avrai la mia età saprai che le canzoni non hanno importanza. Solo 11pane ne ha • Ad ogni modo , io dissi, mi piacerebbe sentirti suonare questa canzone Il vecchio s, a\·anzò fin sul porrn:o e strinse la mano a mio padre. • Mi chiamo Jasper MacGregor •, disse. • Sono un attore •- • Felice di fare la vostra conoscenza•, disse mio padre. • Johnny, porta al signor MacGregor una broeca d'acqua•. Andai al pozzo e riempii d'acqu.1 fresca una brocca e la portai al vecchio che la vuotò d'un lungo sorso solo. Poi girò gli occhi intorno a guardare il paesaggio e il cielo in alto e in fondo allo Stradone San BCnito dove il sole cominciava a calare. " Sarò a cinquemila miglia da casa•, disse. e Credete che potremo mangiare un po' di pane e formaggio tanto per tenere insieme l'anima e il corpo?•. • Johnny •• disse mio padre, • corri giù dal pizzicagnolo e prendi un filone di pane francese e una libbra di cacio•- • Dammi il denaro 11, dissi io. • Di' al signor Kosak di farci credito•, disse mio padre. • Non ho un soldo, Johnny •. • 11 signor Kosak non vuol farci credito•, dissi io. • t stufo di farci credito. f:: arrabbiato a morte con noi. Dice che non lavoriamo e non paghiamo i debiti. Gli dobbiamo quaranta ce11ts •- • Va giù e calmalo•, disse mio padre. • Tu sai come fare•. • Ma non vuole ascoltare ragioni •, io dissi. • Dice che non sa nulla, lui, e che vuole solo i suoi quaranta cents •. • Va giù e convincilo a darti un filone di pane e una libbra di cacio•, disse mio padre. , Tu sai come fare, Johnny •· • Va giù, figliolo, e portaci questo pane e questo cacio •, disse il \'ecchio. • A°vanti, Johnny •. disse mio padre. " Non sei mai tornato a mani vuote dal signor Kosak, e tra dieci minuti ci porterai ci~o abbastanza per un re•· • Non so mica•, io dissi. • Il signor Kosak dice che cerchiamo di prenderlo in giro. Vuol sapere che specie di lavoro fai•. • Bene. va giù e spiegaglielo•, disse mio padre. • Jo non ho nulla da nascondere. Scrivo poesie. Digli che scrivo poesie giorno e notte •· • Bene•, dis_si io, •-ma non_ credo che 1 resterà molto 1mpress1onato. Dice che non vai fuori mai come gli altri disoccupati a cercar lavoro. Dice che sei pigro e buono a nulla•· • Va giù e digli ch'è uno stupido, John. ny •, disse mio padre. • E spiegagli che il tuo papà è uno dei più grandi poeti sconosciuti d'oggigiorno•. • Suppongo che non gliene importi•, dissi io, • ma vado. Farò del mio meglio. :\'on abbiamo nulla in casa?•· • Soltanto granturco abbrustolito , disse mio padre. • Sono quattro giorni d1 fila che mangiamo granturco abbrustolito, Johnny. Procurami pane e formaggio, se vuoi che fimsca questo lungo poema •. • Farò del mio meglio P, io dissi. " !\"on ti trattenere molto•, disse 11 signor l\lacGregor. • Sono a cinquemila miglia da casa, io•- • Correrò tutta la strada,, d1ss1 10. • A proposito, se trovi qu1tlche dollaro lungo la strada ricordati che si fa a metà•, disse mio padre. • Bene •, dissi 10. Corsi dal signor Kosak, ma non trovai nemmeno un soldo lungo tutta la strada. Entrai nella bottega e 1I signor Kosak apri gli occhi. ft Signor Kosak , dissi io, se per esempio tu ti trovassi in Cina senza un amico al mondo e senza denaro, t1 aspetteres1 i che qualche cristiano d1 là t1 desse una libbra di riso, non è vero? Che cosa \·uo1?• disse il signor Kosak. Voglio parlare un po' con te ·, d1ss1 10. • Ti aspetteresti che qualcuno della razza ariana ti desse una mano di aiuto, signor Kosak? •. • Vuoi del denaro?• disse il signor Kosak. • Non è questione di denaro, signor Kosak •, dissi io. • Parlo di uno che, per esempio, si trovasse in Cina e avesse bisogno dell'aiuto dei suoi fratelli bianchi•. • Non so nulla di nulla, io•• disse il signor Kosak. • Che impressione ti farebbe a trovarti in Cina nel modo che ti dico?• dissi io. Non lo so•, disse il signor KosaJc Perché dovrei trovarmi in Cina?•· • Bene•, dissi io, • mettiamo che tu ci fossi andato per visitare il paese, e avessi fame, e non avessi un amico al mondo. Ti aspetteresti che un cristiano ti mandasse via senza nerQmeno darti una libbra di riso, signor Kosak? •· • Suppongo di no•, disse il signor Kosak, • ma tu non ti trovi in Cina, Johnny, né il tuo papà ci si trova. 1on avete che da uscir di casa tu e il tuo papà, e la\'orare, e guadagnare ... E così tu ora puoi andartene, ragazzo. Kon credere che ti dia qualcosa. !'\on siete gente che pagate, voialtri•· • Signor Kosak •, dissi io, • tu mi hai frainteso. Non parla,·o d1 cose che voglio, parlavo di tutti quei pagani intorno a te, e tu affamato e morente, in Cina •. • Qui non siamo in Cina~. disse il signor Kosak. • Tu non hai che da andare a lavorare, in questo paese. Lavorano tutti, in America•. • Signor Kosak •, dissi io, • supponiamo che tu avessi bisogno di un filone di pane francese e di una libbra di cacio per tenerti in vita. Esiteresti a chiederli a un missionario cristiano?•. • Sì, esiterei•, disse il si~nor Kosak. • Avrei vergogna di chiederli•. • Anche sapendo che gli vorresti restituire due filoni di pane e due libbre di cacio? • dissi io. • Ancht: in tal caso ? •- • Anche in tal caso•, disse il signor Kosak. • Ma, signor Kosak •, io dissi, • questo è parlare da sfiduciato, lo sai bene. Perché non ti resterebbe che morire. Pensa, tu moriresti, in Cina, signor Kosak •. Non me ne importa niente•, disse il signor Kos:\k. • ~la tu e 11 tuo papà dovete pagare, se volete il pane e il formaggio. Perché 11 tuo papà non esce di casa e ceica un la\·oro? •. • Bene, signor Kosak •• dissi io. • Come stai. ad ogni modo?•· • Non c'C male, Johnny , disse il signor Kosak. • E 1u come stai? • Non potrei s1ar meglio. signor Kosak , 10 dissi. 1 Come stanno i bambini?•· • A meraviglia•• disse il signor Kosak. • Stepan comincia a camminare Benone•• dissi 10. • E Angela?•· Angela comincia a cantare •, disse 1I signor Kosak. • Come sta tua nonna?•. • Come una pasqua•, dissi io. • Anche lei comincia a cantare. "Vorrei essere piuttosto una stella d'opera lirica che una regina", dice. E come sta l\larta, tua moglie, signor Kosak? •. • Oh, bene! disse 11signor I<osak. • Non posso espnmerti quanta gioia provo ad apprendere che siate tum bene m casa tua•, io dissi. • So che Stepan sarà un grand'uomo un giorno•· ~ Lo spero •, disse il signor Kosak. • Lo manderò all'uni\ crsità e \"Oglio vederlo riuscire m o~ni cosa in cui io non sono riuscito. :'\°on \'Ogho che faccia il pizzicagnolo•. I lo molta fiducia m Stepan , d1ss1 io. 13ene, che cosa \'UOi, Johnny? disse Il s1j1:nor Kosak. I lai denaro? ((e) I I I • Signor Kosak •, dissi io, • t..i sai bene che non sono venuto qui per comprare ... Sai che mi piace parlare con te di qualcosa di filosofico ogni tanto. Dammi un filone di pane francese e una libbra di cacio•. • Devi pagare pronta cassa, Johnny •, disse 1I signor Kosak. • Ed Esther», io dissi,• la tua bella figlia Esther, come sta?•. • Sta, benissimo Johnny•, disse li signor Kosak, • ma ru devi pagare pronta cassa. Tu e il tuo papà siete i peggiori cittadini dell'intera provincia•· • Sono contento che E.sther stia bene, signor Kosak •, dissi io. • Sapete, è venuto a trovarci Jasper MacGregor oggi. È un grande attore•. • Mai sentito nominare •, disse il signor Kosak. • E una bottiglia di birra per il signor :vtacGregor •• io dissi. • Ah, questo poi no! Non posso darti una bottiglia di birra, Johnny •, disse 1I signor Kosak. -t. Ma sì che puoi•• io d1::,si. • Non posso•. disse il signor Kosak.' Ti darò un filone di pane raffermo e una libbra di cacio, ma nient'altro. Che genere di lavoro fa il tuo papà, Johnny? •- :Vlio padre scri\'e poesie, signor Kosak "· 10 dissi. • I\""onfa altro, mio padre. È uno dei più grandi scrittori di poesie che esistano al mondo•. • Guadagna denaro quando scrive poesie?• disse il signor Kosak. Non guadagna mai denaro,., dissi io. • Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, signor Kosak •· • Bene, non è un lavoro che m1 piace allora•, disse 1\ signor Kosak. Perché il tuo papà non la\"Oracome tutti gli altri?•· Lavora più di tutti gli altri•, io dissi. • Lavora il doppio di un altro •· Bene, sono cinquantacinque ce111s che tu mi devi. Johnny •, disse il signor Kosak. • Voglio accontentarti per questa \·olta, ma è l'ultima•. Salutami tanto Esther •, dissi io. • Bene, te la saluterò•, disse il signor Kosak. • Arri\·ederci, signor Kosak •, d1ss1 10. Addio, Johnny •, disse il signor Kosak. Di corsa tornai \'Crso casa col filone d1 pane francese e la libbra di cacio. ;\Jio padre e il signor ;\lacGregor erano ad aspettarmi sulla strada. Come mi videro, mi corsero incontro; e come \'id<'ro che portavo cibo, fecero grandi segni a mia nonna che aspetta\'a sulla porta di casa. E mia nonna si precipitò in casa ad apparecchiare la tavola. Sapevo che non saresti tornato a mani \"UOte•, disse mio padre. Anch'io lo sapevo•, disse il signor MacGrcgor. Dice che gli dobbiamo cmquan1acinque cents •, io dissi. ~ E che non ci darà mai più roba a credito, dice,,. • Questo lo crede lui , disse mio padre. Di che cosa gli hai parlato, Johnny? •· Prima gli ho parlato di uno che per esempio si trovasse in Cina senza pane•, dissi 10. • E poi gli ho domanda10 come stavano i suoi di casa•- • Come stanno? disse mio padre. 11 Bene •. dissi io. Così entrammo m casa e mangiammo 1I filone d1 pane e la libbra di cacio e bevemmo due o tre bicchieri di acqua a testa e <lopo che ogni briciola di pane fu scomparsa 11signor :\lacGregor commciò a guardarsi intorno nella cucina cer• cando se non c1 fosse altro da masticare. Quel \aso \Crde lassù~, egli disse. Che c'è dentro, Johnny? Aria , :o d1ss1. Quella <:rcdl·nza . e~h d1~sc C'è dcnRufo Aplt!)', il carpentiere, disse: S1 fa un po' di musica, signor '.\1acGregor? •- E 11 signor MacGregor disse: Avete un uovo a casa vostra? •. • Sicuro che l'ho•, disse Rufo. • I io dodici uova a casa mia •· e Vi disturberebbe andare a prenderne uno?• disse il signor '.\1acGregor. • Al vostro ritorno suonerò una canzone che vi farà saltare 11cuore di gioia e d'ango• scia•. • Vado subito , disse Rljfe, e parti per l'uovo. Il signor ;\JacGregor chiese allora a Tom Baker se ave\"a un pezzo di salsiccia a casa sua, e Tom disse che lo aveva, e il signor '.\1acGregor chiese a Tom se gli sarebbe stato di disturbo andare a prendere -4uel pezzo di salsiccia e gli disse che al suo ritorno avrebbe suonato una canzone tale da fargli sembrar cambiata, L'APERITIVODEO~I INTENDITORI e completamente un'altra, rutta la storia della sua vita. E Tom partì per la salsiccia, e 1r signor MacGregor chiese ad ognuno dei diciotto buoni vjcini e ami- &. A. ~RATELLI FIILLA 6. C. • VENEZIA ci cari se a, cva qualche buona cosa da mangiare a casa sua e ognuno disse che sl, e ognuno andò a prendere la buona cosa da mangiare perché il signor MacGregor suonasse la canoone che lui di• ccva sarebbe stata cosi meravigliosa, e quando tutti i buoni vicini e amici cari tornarono a casa nostra con tutte quelle piccole buone cose da mangiare, il signor '.\facGregor sollevò la trombetta e suonò li mio cuore è ntgli altipia"i, non t q11i, e ognuno dei buoni vicini e amici cari pianse e poi se ne andò a casa propria e il signor '.\1acGregor portò tutte quelle buone cose in cucina e· noi si bau( hcttò e s1 be\"ve e si fu allegri: un uovo. una salsiccia. dodici cipolle no"elle, due qua• lità di pane, e burro, e due qualità dì formaggio, e patate lesse, pomodori freschi, un melone, del tè, e molte altre buone cose da mangiare; e noi mangiammo e ci riempimmo la pancia, e 11 signor ,\-facGregor disse: Signore, se per voi fa lo stesso io sarei lieto di fermarmi qualche giorno in casa vostra•. E m ... dre disse:" Signore, la mia casa e a vostra di:iposizione •. E il signor :\lacGregor si fennò in casa nostra diciassette giorni e dic.iassette notti fino al pomeriggio del diciottesimo giorno, in cui un uomo \'Cnne dall'Ospizio dei Vecchi a casa nostra e disse: Cerco di Jasper MacGregor, l'anore E mio padre disse: • Che cosa volete da lui?•. LA GATTA IN AMORE - UJ,,,,,", ,,;,,xi,IJ J,,, x•tt• ti'• ,.I/,,,,,.,,;,.,,, J,;,,,,.r. r prof"•"'"'• :u"•:,t:";;,.,~; :;,1"::1;;;1Jo:;~:. L11 fli/11 u•{',,..,o,r '""' J,,,, H"Oft', ,.; p•o ,,,,,,,,. J; ,,,,.1i, ,-,. 111,to "" 1o1,-,. Ho, /oru, """'" Ulflo_lJ,,,.{llli "'" ,,.,,; Ji,p,, "" JNI' ,,.•J,,,,.,.o ,,,,Ji111; "l'Oi, 'fJiU"l'r,s,,, i '101/ri i•lfll•l)f"ll/i ~r /; u,.,.,,. ,,,,,.,;,,1J1>rr J,, .,,.,,,,_ C,,,t,,, "" UKrl'lu 11t11'1r, u lo J,t,. ~i Jo,.,,,J J,u wKli11/,11rrtJ1tilr. - S,,/r<'lo lfOlf ~r 11 't, <o,,,.,., ,,,;., riJJl"U J. /1tlliM11 pr1,,f#lf1'IIII ,..,, r'f il ~s,,,,_,,,., ,,/ 1.11.- F11tt1J,,-,,,, ,,J,., -.,;J.,J ;,. ""'"" forlM#IIIII. Oç•i ,.,.. K""'"~.,,,,, ,,, ,,,, ,,- •U, 11011 ,.,,. ,/11 proJotti Ji ~///SET" MOR.ALE Com, le-belle-donne Anchele gme ,i1,,1"° .olo del ,SApone Al l.1tto V I SET S'l'.t ('<' li I_\· I VERASTORIADI DON GIOVANNI Un ·•bluff'" ,ecolare smaschua(o Sono uno dcll'Ospiz10 dei Vecchi , disse il giovanotto, e cerco del signor '.\lacGregor perché stiamo allestendo la nostra recita annuale e abbiamo bisogno di un attore•. l-;J dal più ca,utico d~~t:~o;~~.: L, 5 I grande ,ucc€uo: 2Qo migliaio Il signor '.\1acGregor s1 alzò dal pavimento do"e scdc\'a a sognare e andò via col giovanotto, e il pomeriggio dopo, quando ebbe fame, mio padre disse: Johnny, va giù in bottc~a dal signor Kosak e portami qualcosa da mangiare. So che non tornerai a mani vuote, Johnny. Porta qualunque cosa riesci a farti dare•. ____ .., __ } 1 I • 11signor Kosak vuole cinquantacinque a"ts •, dissi io. • Kon intende darci più nulla se prima non pa~hiamo •. i Va giù, Johnny ,, disse mio padre. • ·ru sai di poter sempre convincere quel bravo s1~morc sloveno a darci qualcosa da mangiare•. I Cosi andai giù in bo1tega dal signor Ko- •. sak e ripresi il problema cinese al punto m cui lo ave\"O lasciato, e d0\'etll sudare parecchio pnma di tornar \'ia con una sconola di semi per uccelli e mezza caraffa di sciroppo d'acero. ma riuscii a tanto e mio padre disse: } Johnny, temo che questa specie d1 ~f commestibil~ sia pericolosa per la nostra f \"Ccchia I E infatti la ma.ttina dopO udnnmo la nonna cantare come un cananno, e mio padre disse: Che diamine dt grande poema posso scri\crc mangiando semi per uccelli?•- Un veccl,io titolo, 1111 11110)10 gion111/e Leggete, tr,1 gli .ugomenti di gunde importanu che questo scttim;1n.ilepresent.i, I.i prim.a ricvoc,uionc documcnut;1 del r.ipi• mento del gcncr.ilc Miller. Un generale I 3 i l. scompare da Parigi t il titolo col quale viene rico- l \truita qucst.l:scns.u1onalc vicend.a. I WILLIA!\1 SAROYAN (traduz11J"( c/1 Wio I "itto,·i11i} Il Saolo ///111/,-11l0 ; 111 ''""2:Jd, ,,, lr,/fr !t' ri/,co/~ n I i<ntrs11'11 50 .~..,..........,.~...,
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