Omnibus - anno II - n.2 - 8 gennaio 1938

... DI 1'TEUJILLI Parigi, gennaio J N PRI. CIPIO è il poeta,. Quct iit.:1 verità alla quale non ci sazieremo mai di credere, si arricchisce di giorno in giorno di nuove t<':,tlmonianzc. Chi sa cercare, scopre un poeta sulla soglia di qualu11qu<-fatto, anche dei pili distanti dalla poe~ia, anche nello .,l1.,gm1 di cui i demagoghi Jel Fronte popolarr hanno abusato fino allo schifo, e cht· 11011 in forma di slogan, ma ncll,1 m:rnicra discorsiva e piana che gli cr.1 propria, è stato pronunciato per b prima volt,L da Stendhal nei .\fémoires d'un touriJte: « La Francia è nelle mani di 200 famiglie>- Stendhal lii riferiva alla Francia di Luigi Filippo. È vero. Ma quale difTcrcn?.a. tra quella Francia e qucst,l? Oa pili d'un .)ccolo la Francia non muta i e vorrC'bbc foSSf'l'O ttttti al pari di lei immobili e « definitivi »; e s'irritn. per• ché altri pratica quell'cvoluzioni.,mo, di cui essa ignora la pratica, ma conoM:C molto bene la teoria. Coincidenza ~ingoiare, qut:::,tCnotr Jr scriviamo in una casa « luigifilipparda >, nella ca.)a ~tessa in cui "i~ Sul• picio Guglielmo Chcvalicr detto Gavarni. il disegnatore che con la matita guidata da amaritudine e melancolia, s;Hireggiò sulla pietra litografica la mc. schina borghesia del roi citoyeu. C.ba 0~cura, affumicata come unJ. pipa 1 ~nora come uno stradivari. « Gavarni »1 snivono i Goncourt nd luro diario, e viveva in una solitudine -.clvaggi.1. Non si volev,t vl!stirc, mct• tersi le ~çarpc, infilarsi una camicia inamid1.tta. Girava pn casa come una belva in ~:tbbia :t. Casa da spettri e da irsuti gatti notturni. Le sue ossa centenarie scricchiol.1110nd silc-uzio dei giardini b:,gnati. Grandi g.tlopp:\tc di topi traversano le :.ue not1i. Un ignoto architetto ha concepito questa casa in una crisi di paz. lia: per paSiarc da una camera all'al. tr:1 bisogna scendete e risalire gradini ove il piede ~•incastra ncilc a,;,siscon- ,u-~sc..·, insinuaNi di profilo per corridoi ~,rcuis:,imi e bui, incrpic:irsi su per <,calt-tte a chiocciola, affondare dentro tra• oorchctti. In questi giorni appunto, gli ispettori della SG,eti Gb1halr, la bombetta sulle sopracciglia da palikaris, i baffi a isal. siccia, le gana~e turchine e il cappotto col bavero di velluto rialzato sulle nu. che taurine-, sgu:w.z. ano n<'i mbtcri dei cagoulardJ. Dal fondo delle cantine "al,.,ono, enormi scarafaggi meccanici, .1lla superficie di Parigi. cannoni, mitragliatrici e bombt- in quantità. In quale nido di cospiratori mi <t.Ovnenuto a caccian·? Gli alberi, ha 5C'ritto un tale, d'invc·r· no sono di legno. !\ttraven.o le larghe vetrate increspate dal gelo. le betulle del ~iardino di Gavarni, rade e M:par..ttc da .una ripugnanza indicibile, M>rgono ,omc :-.coµctte arrivate in fine di carriera ; e dietro a queste brilla il metallo livido della Senna di Putcaux; e dietro ancora fumiga la gobba del ~onte Valcriano1 ove-, secchi e accoppiati come la tosse del tisico, echeggiano gli spari di prova dei cannoni antiaerei. Ndlc ore in cui il -.ok, non per manifcsta1.ione propria, ma per testimonianza del calendario, compif" la sua parabola diurna, una luce di crepuscolo, umida t· tetrn, avvolge quc'>to panorama <li tri,tc-J'.za. "ISADORABLE" Fino a pochi anni addietro, Ncuilly era la pili vicina villeggiatura dei pa• rigini i oggi, e benché « faccia > ancora comune a ~é, c,~o è un pr-olungamcnto dtlla capitale, un quartiere in parte agrestr in cui1 spar~i tra il verde come vacche in un prato, .tbitano quei pari• • gini dana1o~i per i quali la convivenza con gl'individui del regno vegetale è condizione indispcmabile di vita. ,;ionatamcntc con uomini che davano sicuro affidamento di ma~hie virtù e di scn~ibilità .irtistica - con un celebre ~cultore it.tliano pun·. uorno di chiaro in~c:gno e no!>troca,·i~irno amico - e diede la luce a una figliolan✓..1 stupenda. Il più bc.:lludi quc).ti figli fu ')Celto da una gr,mdc fabbrica di sapone, per figurare i11 un C.ll"ldlo pubblicit,trio. Nac<1ucco~ì .« Bébé Cadum ::&, quella colos~ale e florida faccia di bambino che per anni t' anni ~orri,;e dai muri di Parigi. Troppo orgoglio~:1della propria ma• tcrnità, anchl· hador,,, co11lé la fo,. mo:,a figlia di Tàntalo, suscitò l'ira di Apollo e Diana. E un giorno in cui i figli della novcll.1 Niobe co~t<'ggiavano la Scnn.t in .nnomobile accomp.1gnati dalla governante:. precipitarono nel fiu• mc e periremo mi~eramente. lnv.1no hadora pregò, implorò, suppl:cò che ro~scro tolti dai muri i « Bébé C..:adum:., invano C'i)aoffrì tatto il dc• naro che po~dev;.1: la fabbrica di 0'i3· pone rc:,tÒmuta a t..111todolcm. t: da tutte le ~tr,ldc, da tutte le piazzi·, d.t tutti i muri 1 innurnerabilmcnlt:.·, o~C)• ,iouat.imcnte, la uagica 111.1drcfn pcr- ,eguit.1ta dal faccion,- roseo, sorr:d('nte. -.plt.·ndcme dd pili piccolo, del più hcl· lo dei ~uoi figlioli tra)formati in n·~ci• che gonfie d'acqua. Finché un giorno, da un lcmho della M:iarpa di cui l'al• tro lembo ~i era impigliato in una ruota <lell'automobile, e /Jadorable > morì strangolata, e placata fu l'ira di Diana ,. d'Apollo. H 21 .'\ Ncuill) .1bitano Abel G.im~c, auw• re di quel Xapoléon che bi\Ogn:1va proiettare ~u triplice schermo, e Georges Simcnon, che per più anni durò a ~crivcn.:un romanzo :i.I me~e. A Ncuilly pure è la ca~a di M:n.i Ilari. Madame i\"ez, vicina di casa e amica di Lady Gresha MacLeod (:\lata Ha,;), ci accoglie sulla soglia ddl.1 sua ca:-.a, con fischi e sbattimenti d'ali. come un.i merla sulla soglia della gahbia. Madame Nez è una signora d'età e rnagris- ~ima, che nasconde la propria calvizie -.otto un h·rrc·to d:.i cicli,ta Cj pn~ga di gradire i sigari odoro~i e immclbti eh·e~sa ste..,sapoppa con la. bocca a imbuto, ma noi che da tre anni abbiamo rinunciato alle voluttà del tabagismo, gentilmente ricusiamo . . \1adame Nez ci accompagna alla finestra del salotto in cui chineseric e turcherie ~i accoppiano fraterne, e con gc,to scmicircol,trc- della mano appa'5ita come vecchi3 foglia di platano, ci mo~tr<.1il giardino insclv~,- tichito, l'o1ticello ;1bbandonato della doppia spia. « Quel malheur, monsicur~ quel malhrur ! ». In quel giardino. in qudl'orticdlo, ~1ata f-lari, che er.., la modestia fatta donna, falciava l'erbetta per i suoi CO• nigli, COlll'imava la cavolaia coi sottoprodotti for,e degli uomini i!lu..tri che frequentavano la :-u:i ca,a, raccoglieva i pisellini dentro un c~tdlo. « Patwn chéric! :. :i.ospira la 1Jignord calva, e- in quel so:,piro risuona l'eco d'un ~more indimt.·nticabik, d'un ri~ cordo inquietante. e: Quando viveva lei >, aggiunge l'ad• dolorata, « queste f11w~treerano chiuse notte e giorno>. e Chiuse?:.. e Es:,e si spalanc.\ronu di colpo nel 1rtorncnto ~tc~o in cui dodici pallottole d'acciaio penetrarono ne-Ile carni mor• bide e bianche di colei che per il Suond Bureau non era altri se non l'agente- H '2 r >. La figlia di madame Ne.- oggi è a 'iUa volta madre, ma al tempo cli H 21 essa c-ra appen:1. una giovinetta, schiva come un\1ntilop" e pura , come un.i <'olomha. Nuda, Mata I-lari danzava fino al• l'alba d.tvanti ai politici gravi, davanti ai pensosi uomini di go"·crno, dav.inti agli incorruttibili magi~trati, davanti ai '>Cvcrie impavidi generali che, sparsi ~ui divani e umettandosi di tanto in tanto le labbra riarse con un sorM>di champagne, dimenticavano brevemen• te·, in quel purissimo rito di bellezza, le tragiche cure di Mane. Che pili? Lo stc~~o ministro della Guerra, S. E. Messimy, era, tra quegli assidui, il più assiduo. :\lata I-fari dan1.ava. Danzava le sacre danze di Giava, che essa aveva attinto alla vi'l.•ae mi~tcrio~ fonte, e echc, ~enza né corromperle né conta1ninarlc, aveva trasportato, pure, sui palcO'-Ccnicidi Parigi. UN'ALTRA DIVINA ... Politicante e a tutto fare> e uffi• ci.dc di complemento cli piccolo grado, .\fc,,;,imy fu promos~o generale col fa. vorc della conflagrazione europea, e chiamato a reggere il dicastero della Guerra. Una spia, e soprattutto una spia che p,.uica lo spionaggio a favon· dei due partiti in lotta, non è un'amica ideale per un mini~tro e tanto meno per un ministro della Guerra. t in considera• zionc di ciò, probabilmente, che il no• mc di Sua Eccellenza fu rigorosamente taciuto alle udienze del processo ~fata Hari. ~la c'erano le lettere, tante lettere firmate ~L.y, lettere ardenti, rivela• trici, documcntr,rie; e allora, per un equivoco e naturale>, le lettere M...y ).{c~~imy, furono imputate a M...y \falvy. Equivoco 'giustific:1to. Malvy non era ministro della Guerra, ma ministro dc. gli I ntcrni e capo in certo modo della polizia. Ora un mjnistro degli Interni amante di una spia; in regime parla• mcntarc non diciamo sia un fatto nor• male, ma non è neppure un fenomeno ,orprendente. ~------------------ .DUBON VIN TONIOUE - ~a~, ~~/'-- ~~ • APERITIVO E PAHTO dono una penombra faustiana nelle stanze, stanzette, corridoi, bugigattoli di cui è composta questa tragica dimora. Le camere sono spoglie. Nella maggiore, tra una porta truccata da armadio e un annadio truccato da porta, alto su una pedana di velluto nero, vasto e solenne come ara .sulla quale ~ono immolate le vittime umane: il letto. Di fronte, una finestra crociata di ferro. Il sibilo della delazione striscia ancora per i corridoi, fa mulinello negli angoli. li fiato della morte appanna i muri di larghe macchie grige. Sinuosa e danzante, l'ombra di Mata Hari abi• ta ancora la casa che fu sua, passa per la rue dc Vlindsor, tra.versa il mcr• cato coperto ove le madames, calde di letto sotto pellicce da eschimesi, l'Omprano il gigot e i Jal.sifis, cìrcola per il quartiere S:i.int•Jamcs1 rìempic Neu.illy della sua ineffabile presenza. Coloro che dopo il trrrac dei Lcbel nella capponicra di Vincennes hanno abitato questa casa, o sono morti, o ~no finiti in miseria. Tale la ~orte di quel mi~terio:,o polacco, amante delle ombre, che volle abitare b. casa della « martire >; tale la sorte di quel vcc• chio... La casa era rimasta vuota per anni e anni. Poi venne un vecchio che la prese in cu~todia. Nessuno sapeva chi lo ave~sc mandato, come vivessc1 li guardiano - un ru~so naturalizzato belga - spariva per lunghi mesi. Una sera, la polizia forzò la porta d'ingresso : il cadavere del vecchio gia• ceva ai piedi del e famoso:. letto; i topi che se lo stavano rosicchiando scapparono a ventaglio, diavoli quadrupedi e caudati . "LE CARROSSE tropoide e l'infossatura orbitale da c.er• copiteco di Louis Marlio, lo stupore da bonzo ubriaco di Maurizio di Rothschild, la profetica barba di André Lebon ... D'un tratto, un raggricciante stri• dorc di ferraglia arrugginita echeggia nella ruc dc Windsor, infrange la no• stra attenzione. Ci affacci~mo alla fi. nestra di Gavarni : un piccolo aggruppamento di curiosi, ballando sul ~1ciato e soffiandosi sulle dita. assiste all'ascensione lenta, gemebonda dc.Ila saracinesca di bandone, che dopo tanti anni di silcnzi91 d'immobilità, scopre lt! tenebre interne della rimessa di ~fata Hari. Perché? Come Dio vuole, b \aracinnc.a ar• riva al termine del proprio :wvolgimcnto, e allora, come plesiosauro e:,tratto dal fondo della caverna, ti• rata al ritmo di lunghi « Oh » e di lunghi • Ah > con una « corda da impiccato:., un veicolo apocalittico e cigolantt• esce alla luce del giorno, una vettura che p<"r influenza di ~·fériméc (hai detto un Prosµcro) vissuto egli pure in questi paraggi, io saluto con questo grido: e Le carrouc du Saint· Sacr~mn1t ! >. Ecco la ca..a in cui roorì Théophilc Gauticr, l' che con la ~ua facciata quadra e le ~ue due finr~trc tonde perpetua la faccia larga e gli occhi csor• bitati dell'autore di limaux t:t ca,riées. Ecco la casa di Rouvicr, uomo politico cd esibizionista famo:,o, che con mat• tutjnc manifestazioni O.)cenc arricchiva gli spassi delle ragar.✓.inc che giocavano nel giardinetto del P:1laii.-Royal. Ecco la cas.:&in cui abitò hadora Duncan, la :'\1iobl'modcrna 1 colei che Anna dc Noaillc.., chiamava e lsadorable >. Nata nel 1876 a Leawarden e dunque di origine olandese, ~mche 11 '21, come molti dei suoi coanazior.~li, nu• triva per il latte e i suoi sottoprodotti un amore profondo. A wcldisfare quc- )tO àmore, 1-l 2, custodiva nel suo orticello di Neuilly una vaccherclb m·crlandesc, che tutte le mattine, nuda come Jddio l'aveva fatta, essa scendeva a mungere con le sue ste~.')èmani. Ora, e sia pure mcno di un uomo nudo, nemmeno una donna nuda è spetta• colo edificante per una giovinetta i t madam~ Nez, sollecita della purczz.a della !iua figliola1 maritata oj?'~i·a uno dq:~li amministratori dello Sphinx, la celebre casa di piacnc fond.Jta dal me• morJbile St:1vi:,ky e che novera fra i propri azioni:,ti un ministro di Stato, aveva cond.mnato le finestre che da• vano ,ull'orticcllo della spia. LA CONTESSADI NOJ.ILL&SOONLAORAVATTADI OODENDATOREDELLALEOIOND10XORE DU SAINT-SACREMENT" È un'automobile. Una « Bcllangcr .-. altissima e nera. Un coupé con le lan• terne ad an~a dei !andò di gala. 11 e riscaldatore :. non c'è, ma lo s'immagina seduto davanti, ad angolo rt!t• to, .solo e !>Coperto 1 con la visiera a unghia. i baffetti a chiocciola e il pel• licciolto da orso. L'interno è imbot~ tito comi.!una bomboniera. I vetri istoriati di fiori e uccelli celavano al volgo colei chr sedeva nell'interno come un bonbon gigante: la misteriosa, la fa. tale, la maledetta. ,\,f adamc Nez, che mischiata ai curio~i assiste all'ultimo viaggio della car. rozza. di Mata Hari 1 ci dice che, oltre all'automobile. anche la ca3a è st.ua venduta. Quc:,t."l.,unc:ricana camma, annata ai due lati della Caccia <li mascelle da ma· ..tino e nella quale lo ~pirito riviveva dcll'Elladc antica, fu la prima che dopo diciannove secoli di crhti.tnesimo, di ,tivalctti :wcolbti •· di calze umide, osò dam;are in pubblico a piedi nudi. Non basta : Isa.dora volle che un.1 riuov~ razza di mortali nasce~i.c dal gn·mbo di lei, simile ai non mai dc. funti dèi dell'Olimpo. A quc:,to fine 1.·.,,.1 •.i accoppiava liberamente e ,pas• Nonché mattutino, il nudismo CfJ pure l'abito notturno di ~-lat.a I fari. « Vestita di pelle ,, $U!>-'urra madame Nt:z, e ma ~osi nobile, così pur.1 ! :.. E nei suoi occhi d'avorio pa,;sano luci ,lppa!i'-itc di ca.<ai,simi g,1:udii. Per un anno intero il cavalleresco .\fct~imy lasciò accusare il suo collega ).falvy, senza mai dipartirsi da qucJ dig:uitoso mutismo che lo avrebbe ac• compagnato fino alla tomba, se ma• dame Rachilde, moglie di Alfredo Vallcttt, direttore del Mercure de France, non aves\! minacciato di rive• l:trc la verità. Allora Mcssimy, con un hl di voce e come una cosa che non lo riguardava affatto, disse: « Sì, può d~rsi che M... y sia io:.. Guidati da madame Nez, entriamo in punta di piedi nella Vili::.. Rémy, nello chalet tra normanno, inglese e olandese, con i suoi molti tetti a punta e i suoi X di legno çhc « legano » esternamente i muri, e in cui vis.se la divina, l'indimenticabile . « Regarde;:,! :. mormora madame Ne-✓., afferrandoci il braccio e pun• tando l'indice osseo e lungo come un tagliacarte. «Guardate! ». Accendiamo un fiammifero, aguzziamo lo sguardo, leggiamo : « Greta Garbo:.. « Greta Garbo, qui, nella casa di Mata Hari? :t. « Sì : un giorno, un giorno grigio di malinconia, un'altra divina, un'altra indimenticabile passò di qui, si raccolse pensosa, tracciò il suo nome su questo muro ... :.. Le finestre a cui di boAiglia span· Sono passati alcuni giorni. Non abbiamo rivbto madame Ncz, non abbiamo più sentito il prof umo dei suoi ccorona•coron:1> grassi come salamini. Ritir.i'.ltinella casa di Gavarni, curvi e occhialuti sotto le scorribande dei topi in solaio, compulsiamo i documenti ra. rissimi, le te~timonianze preziose e rac• colte con fatica tenace, e che ci aiuteranno a ricostituire la vita, a penetrare i mistcri 1 a 3velare i segreti delle e '200 famiglie». Schierate sulla scrivania davanti a noi, ecco le nostre fonti d'ispiraiione: i ritratti di taluni fra questi foschi do• minatori della democrazia france~: gli occhi glaciali e i baffi da sgherro di François de Wendcl, la fronte da an. Chi sfugge al proprio de~tino ~ Venduta a una scuola di ballo. Si\rà placato dunque l'inquieto f.lnt:isma della divina, dell'indimentica• bile, ora che in questa casa consacrata dall'arte e dalla dan1... 1, arte e danza tornano a regnare. ALBERTO SAVINIO Mentre terminiamo queste note, una. notiz.ia giunge inaspettata: « Picrrc de M01• tiuac, l'amico di ?\.fata Hari divenuto "pa. dre Riccardo" dei Certosini, è stato f1Jcilato dai comunisti a Barcellona>.

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