RIASSUNTODELLEPRIMEPUNTATE L'isptttorr Paoli, deHo Bonopa,te, è sto• to inviato in un piccolo paese ,ituato sul• la lint:a internadonale Biarrit{.-11endaye, al• la cui lla{.i.one Jono giunti, in strane circo1tan{.e, a pochi giorni rli di.stonio l'uno dall'altro, tre codoutri rinvenuti 1u 1,en.i diretti in Spatna. !.'ultimo di essi J ancora deposto in uno stan:ino presso l'ufficio del coposta<.ione Cfork, che, in ossen{.a delle autorità di poli.da, riuue l'ispettore e, ae• compa1nandolo olla tro1toria del PanierFleurì, lo i11/orma sui fatti auuenuti. Dopo ano, con il medico del paue, ritoniano alla sta{ione e procedono ad un primo esame del cadavue. Poi Clark. e il medico si ritirano e Paoli trouorre la notte ntll'uf• (Ido. Mentre ttli, 41 buio, è auonlo al cadauere, 1m 1.1omo te"lo di entrare nello 1ton,?i,10. Paoli ,icono1ce Hon.s, il /attor, del Mont-Rouge, do foi 1ià visto al Panierflf'uri, mo lo lascio ollonto"are indi.sturbato. Solr n11ll'oJlo11io di Clark pu chiedu1li alcune informa-t,Ìoni, ma la stori,?a è 111.101a e il /eito intatto. Vinto doUo .stoncheua l'ispeitore si addormento s1.1llttto del capo1tot.ion1. Ali, quattro si sueglio e scende ne/l'ufficio per prepararsi od incontrare il tiudice istruttore e le aulori!à che 01riveronnno da Baiona per l'int:hi,sta uf/ieiale. Nrll'actrsn etli chiacchiera con due operai. IJJ ANS, gli dissero, abitava nella fattoria a quattro chilometri dal paese, occupandosi principalmente di pollicoltura. Òiecimila galline producevano ogni giorno rnigliaia di uova che venivano spedite a Biarritz e a Parigi. La m('lglie cd alcuni gart.oni lo ;.1iutavano Un tempo anche il figlio Federico .. i occupava di ~uell'affare. ma ciò durò a~ai poco. Da due anni era ritornato a Parigi, impiegato presso un noto mercante di diamanti. il propriL·ta1io del Monl-Rouge. C'era anche un altro fi~lio, la~sù al111 fattoria. Ma ben pochi l'avevano visto, in tanti anni. Un disgraziato, paraliz- ;,.ato, forM" anche completamente S(;Cmo. Che wrta d'uomo era Han._? e Ve nt" accorgerete. Oggi è giornata di mer- _cato e tutti, dai dintorni, vengono al paese; si fermano a pranzare nelle trattorie, si beve più del solito; si è allegri. insomma. Lui, invece, quando sente nelJ'aria un po' di festa S(;omµarc. Va per la· tenuta con il fucile a spalla, quasi ~bbia timore di un'incursione. « La partita. a carte è l'unico S\.ago (·he si concede, ma, forse, giuoca per avrr rnodo di attaccar briga con qualcuno. Solo a p::irole, però ; nessuno l'ha mai visto menar le mani. Quando vengono <1uinell'ufficio,· udiamo sovente la ~ua voce. Deve pur dar lòfogo in qualche modo a tutto il fiele che gli mettono in (·orpo, per un verso o per l'altro, quei due figlioli disgraziati >. Cominciavano a giungen· i primi viaggiatori; contadini, la maggior parte. rhc, com<· ogni giorno. portavano con cesti e sacchetti i loro prodotti .i Biarritz.. S'era aperto lo :-porte-Ilo<lclh biglietteria; nell.1 stanza del tclcgr:1io "i vedeva il giovane M>Stitutoin mani• che di camicia che. in attc1;a di Clark, ,i st:1va lavando. Paoli rientrò nPll'uflì<·io. aprì la fint:- ,tra dello stanzino -- qualcosa si ,entiva Vt'nir fuori d:1 c1ucl mnrto - ,. !«ti mi-.,, ,1 scrivcrr alcuni appunti per il rapporto rhe avreblx,, dovuto m:rnd,ue .ti !luo ( ;1po a Bordraux i lo ~trctto neCL'Ji,:-aripot:r perrnettcre allo scrivano, in quella tetra sala dell'archivio, di dar ,·ita ad una nuova « pratica >; una cartella grigia intitolat;'l.: e N. 21'.) - Affare Biarritz >. E dentro: .- N. , - Rapporto dcll'ispc-ttore P;1.oli>. L'i~J)('tton.• era soddisfatto; per due• o trt' giorni avrebbe avuto da fare lì ,wl paest·. Nel fr:1tlempo il giudice, il 11wclico, i :-t·rvizi tecnici dt·lla poli,-ia avrebbero <;.ondotto a termine certe ri- ,·c-rd1c-che· egli aveva in mc-ntt'. Sui treni, lungo la linea, ccrt;mwntc erano ~ià in moto molti agenti; più tardi .1n- • ht· qut:llc inda~ini avrebh{'ro potuw t·,,c-rgli utili. Stava appunto pe11~ando ,l lui t' é1lla sua '-trana fuga notturna, quando udì .,uravn~o il muro la voce di Clark dw :.alutav.t il !-:'iov.:inc.« Buon giorno >. e Buon riposo>. Poi l'omettino entrc\ nell'ufficio. « Buon giorno. caro ispct· torc. Come andiamo? Quell'altro dorme ancora? Eh, eh, cattivo compa- ~no, non è vero?». P.ioli finse di non aver c;,pi10 1· gli domandò se ;wf'va dormito bène nel suo letto. Cl:11k esitò un istante, ma si ripre~e subito. « Assai meglio di voi, certamente. Un caffè? > e andava toccando .id una ad una le sue carte, i lluoi og- ).!Ctti, rimcttc·ncloli al loro po,;to abituale. Dunque era ritornato ,enza salire nella sua camera: « Grazie, l'ho già preso. Tra poco spero arriverà il brigadiere e poi il giudin·. istrult?rc. Allora potrò andare d Paruer a .nro: ,are quakhc ora. M,l adesso d1tcrn1 una c;osa, Clark. Non avete trovato il higlietto di quel viaggiatore? :t. « li bi- ~li1:tto dd 1110110'>. I.:i domanda parvt· ,orprendcrlo n1vlto. «No>. « E m·ppurt' pn gli alt1·i due-? >. No, neppure per gli altri due si ricordava che avessero trovato il biglietto. e Sicuro, come avevano viaggiato prima di ... >. Cominciava a capire l'importanza di quel fatto. Non era ammissibile che delle persone ave.'ìscro viaggiato senza biglietto, in quel percorso; specie in scompartimenti di prima classe, così poco affollati. « L'ispettore di Parigi non ne ha mai parlato? Bene, non fatene cc·nno !-c-nza mio ordine >. Alle sette comparve il brig;1dierc. Er:i ancora stanco per la giornataccia tra- ,corsa lungo k1 linea, ma avcv~ u!1a novità importante. Presw un bmano. appena fuori del tunnel, aveva trovato una pistola di calibro uguale a qudla che aveva servito per il ~ukidio dr! --econdo sconosciuto. L'aveva avvolta con cura nel fazzoletto e la depose Mli tavolo. L'uomo, evidentemente, ,'era sporto dal finestrino ,tflinché lo sparo non fo~._,.udito dagli .,Itri viaggiatori; Jvev,1 puntato l'arma alla bocca ("aveva fatto p:l.rtire il colpo . Co!ò><Ì 'ssa c-ra caduta lungo la linea. Cosa ne pcmava 1'i~pettore? Paoli continuava ad c~aminart· l'arma senza rispondere. « Sapete, ispettori.:, ci ha piovuto ~oprn; difficilmrnh· potrete trovarvi delle impronte>. e Non cerco c.1uellc :t. « SapC'te g-ià come si sono wolti i fotti? Ah. avete parlato col dottore. Allora vi avrà ripetuto alla lettera i rapporti; ha un,1 tn('moria di ferro <111dl'uomo>. 11 hrigadierc :-i ~entiva impacciato. Ancht· lui, conw Clark la sera prima, avf'\':t fn·tta di ~carican· ."-u un .ihro tutt-1 quella faccendà, e il contC'gno di Paoli era 1>0coincoraggiante. e Ditemi, hriirndicr<', a quale cfo,t,1n1.1 dalla stazionC' l'avete trovata? >. « Forse due chilometri >. « E il via~- gi:uore a che punto avcv..i detto di aver visto quell'uomo sporgersi dal finestrino?». Non lo '-ape\'a; nc-1 rapporto non tra !lcritto. « Bi~ogncrà -.apcrlo al pili PfflllO. Ve ne O<.'.cupereteappena avr<·mo ,brigato quei ,ignori di lhiona ». Quei signori di llaiona, il giudice i,truttore, il canccllie1t:, il medico k- ~•ile c,:d il fot~rafo. avev.tno perduto il trf'no delle otto e stavano, ora, vi,Lggiando alla volta drl paese pigiati in una vcl·chia Jutomobilc della Polizia. « Ehi, Giulio, vi dico, badate di non rihaltarc -.u questa strada bagnata >, diceva il giudice, g·ià, peraltro, irritato per aver dovulO in~olbre frcttolo- ,.:unente la consueta taaa di cioccolata. « La nostra professione diviene ogni ~iorno più ~ravosa; tre volte in una -.cuim:rna in quel p:-iC"Sl' ! Che ne- dite, dottore? >. Il dottore c..:,u:ci.nonel fondo, stretto tra il fotog;afo cd il c;incellicre. malediceva la sorte che lo obbligava a così orribili e frcquenti viaggi, per guadagnare pochi franchi, mentre avrebbe avuto molte cose più redditizie e più comode da fare in città. Lo irritava, poi, il contegno del giudice che s'era installato sul sedile davanti, accanto all'autista, scnz:-i.neppure fingere di offrire a lui, che era più anziano, quel posto meno scomodo. Gli altri due tacevano; peni.avano che se non si fosM:ro sbrigati presto, avrebbero dovuto pranzare al Panier e così l'indennità di trasferta sarebbe sfumata, come le due volte precedenti. Jnsornma. in quella vecchia vettura "-ganghcrata v'erano quattro uomini. cinque con l'auti~ta, impazienti cli tornar-;cnc indietro. Sicché, quando arrivarono al paese l' giunsero alla ~tazione, si buttarono addo~so a quel morto decisi a farla finita al più presto. Lo stanzino l'ra troppo angusto; µcrciò il ~iudicc ordinò c.hc il cad:wcn· fos:.t· po~to ~ul tavolo di Clark. « Sedetevi là, cancelliere », disM:. e \'oi siete l'i~pettore ... ». e Paoli>. e Ah. si, l'i!"opcttorePaoli. Vi occupert·h' voi della faccenda? Brutto affan: quc~to. Cli altri due erano suicidi. lo sapete. Per quelli vi ~arà s()]o da identificare i c,1davcri. Fatevi dare le fotografie. Dottore, la prego ... C.:ome? Non c'è neppurC' la macchina da scrivere? Brigadic..-n_è·. la te1~.1.\a'Olta cht· ~ucc,:- de;. dov<;vatc farla portare dal muniripio. AvJnti, -.uivetc a m.rno. Chiamate l'opcrJio che rinvenne il morto». Il medico profedc-v."tfrettoloso al s1t° e,anw i il fotogr,1fo, dopo molti tent.1tid, era I iu1;rito a collocare la rnacchi11.t in quel poco ~pa;,io e feco :.cawu·<· due volte l'obiettivo. Ma dovette ripct<"rc le pose pc-rché avevano dimenticato ~ul tavolo, aci.:anto al morto, il b<'rn.·tto del capos1azionc, il qual<' avrebbl' potuto e:\SCrescamhiato, poi. per un corpo del reato. Paoli a~si,tcva in silenzio alla '>t:ClliJ che si svolgtva come aveva previsto. ~tancava ancora l'altro ispettore, ma tra poco anche qu('llo sarebbe venuto ,t <lar man forte a quei quattro scalm.111ati. Clark ~i era allontanato e pall~<.'g'.!!'iav.i ,tv..inti e indictro sotto la 1>enllilina.Pas- -.anclo av.rnti alla porta allungava il collo per guardare dentro. Quando il giudice ehhc tcnniuato l'interrogatorio dell'opcraio e di .tltri due testimoni 1 senza che Paoli .1vessc aperto bocca, gli domandò evidentemente irritato: « Insomma, i~pcttore, non avete proprio niente da dire voi? >. « Per ora no, si,g-norgiudice. Non voglio distur: barvi. Pili tardi pr<'gherò il dottore d1 fare qualche ricerca durante I' au• top-.i.1». cAutop5-i;i? Cm;-i ""'1,.,,. ~irt•' Nou è .tbb..1.-,t..1111 .. t t·v1dcnt<· l,1 un1,rt della morte? >. L':1rrivo del diretto di Biarritz permi~(•a Paoli cli non rhjtond('rC a quel!J domanda. E prima che il giudice potesse ripctt·rl.1 entrò l'ispettore di Parigi. Un uomo alto, ancor .giovane, SC?ttile come poteva c~~rlo sci anni addietro Paoli. Indossava un elegante i,0pra- .bito chiaro cd avc-v.i un cappello modello e Principe· di Galle1;>. Entrando ,i tolse il monocolo per pulirlo, poiché il calore dell'ufficio lo ,1vev;.1appannato. Era, p•·rciò, naturale che non potesse scorgere Paoli. li giudice, che si cm ~eduto wlla poltrona di Clark, di(?• tro al morto, lo salutò con la mano. « Cimto voi, L.lhayc. Un altro "maccabeo". Conte è andata irri ~era? Avete ancora 1>crduto? Su, datemi qua. Ecco, leggete la prima parte del rapporto. Ah, dimenticavo; l'ispctt?rc Paoli.>. Una strcll<l cli mano: e \11 debbo ringraziare, caro collega, d'esst·r venuto a liheranni da que~to c~ilio. ~,fa io ho già sentito parl:Ht· di voi. Non_ ~icte l'ispettore Bonaparu·? ». E wrndcva. Anche Paoli !.Orrisc, ma, annoiato dal giudice (• dagli altri, i11vitò il collega a fare c1uattro pas~i e, con lui, uscì dall'ufficio. Si allontanarono discorrendo, lungo la linea fertovi:1ria. . Quando ric-ntrarono trovarono 1! c;1davcre abb:rndonato \ul tavolo. Poichéla prima µarte dell'inchiest~, ufficiale era terminata (la rc·lazionc cd il verbale, po<'hi fogli scritti malamente, erano pronti per la firma) C' fra poco 1;arcbbcro vc-nuti a port.tr via il mono, il giudin· t· gli altri signori L'1-.mopas- ~ti nella sta11zaat.:c.,nto do,c il brigadiere ave\~1 fatto portare dc-I caffè e d1•l 1;,1l.11ne. Il colloquio avuto con Paoli parcv,1 ave~semolto turbato l'ispctton· 1.ahaye; non volle accettare il caffè offertogli dal giudice e-, da quel momento, non disse pili parola. e lnsi'-tetc per l'autop,ia, i:.pl·ttorc· Paoli? >. e Si, siguor giudice. E fo™· dovn·mo e:.umare anche gli altri due >. Fin~ di non rilevare il disappunto di quella gente e continuò: « Mi sono accordato con il collega Lahaye eh<' deve rientrare oggi stcs'-0 a Parigi. Da que5-to momento :,~umo io la direzi~- nc dell'inchiesta e vorn·i pr<:gJrvi, signor giudice, cli tener conto di akum~ mie ossc:rvazioni >. AdCSllOparlava ad Jlta voce, con tono autoritario. e, come l"ra ~ua abitudine, pai!-t.'ggiava per la ~tana, con le ll'L'tni dietro la schicn:i j '>Oloquando si rivolgeva direttamente a c1u,1lcuno t('ndeva il braccio per indicarlo. « La prego signor giudice, ~tia :.eduto >, continuò Paoli. Il tono della sua voce cd il suo contegno sorpresero talmente i :-ignori di Baiona che tutti ceo;- ,arono di masticare e di bere e, perduta ormai ogni spC'ran1.a cli un 1;ollecito ritorno, ascoltarono .tttl'nti - quakuno anche· turbato - l'i~pcttorc Bonaparte. Tutte tiuclle cose egli le aveva già dette, la notte, nello ,.stanzino, prim~ dell'apparizione' di Ham. Ma ora 11 giudice era d;,.vvcro presente e o;i sfor.1.ò di C\·it::trecerte parole e di attenuare i giudizi :.ulh1 condotta delle precedenti inchieste. « Tutto fuori strncla ! » di,;sc. e Trt· cada\èfi truccati in modo così evidente che un bambino SC' ne sarcl>bc ace-orto. Non venitemi a dire che le impronte digit,,li trovate sulla pistola M>noquelle del morto. Anche il giudice h:1 la~ciato le ~ue su qucll.1 tazzina. Non \'uol pr~- prio dire niente. Basta ml'ttcrc la p1- ,tola in mano alla vit1ima, dopo avnl.1 ucri~a ». « Buon Dio, co-.a doveva capit.,rmi ! i, mormorò il giudice dw in tutta quell.1 lunga e penosa requisitoria riu: -.civa ormai a vedere soltanto g:rav1 conscgucn1,e per la sua carricrn. li medico g:iociw1ellava con il cut·- d,iaino, ma gli c~H.ldcper terra con gra11dL· inoppQrt11no rumore. Dopo molti sfort.i riu:-cì a prl'ndcrlo tr,1 lt· dita mentre Paoli lanciav~1 l'ultima accu:-a. « E i biglietti, ~ignori, do\L' 'o0110 i bi1~lictti? :t conclu~c Bonaparte, additando con gr~to t:irrolan· tutti i pr<·senti. 1n qud morn1.·nto, for:-.e,<·gli Na un p<x:o huffo, ma a quei 5-ig:nori,invece, p;uv1.· un tnribìlt· accm,,tore. Sicché c1u,1ndoL·glicli~~c: «Ilo finito>, vi fu w1 lungo 1;i\cnzio imbarazzante. Pa,.~at.i l'ecritazionc, ,mcllL' l'i~PL'ltorc ,i ~r-nti\'a ..t di~agio di frontL' al turhamento dc·gli ,\Itri. ' L'apparizione di' Cl.irk, ar11n11wiantt: l'arri\ o dd rnrro funebrt.', risoll<'vÒgli animi e pnmiw al giudin· di mandar ~iù il boccon,.r dw g:li era rim:1!".toin g:ola per tutto quc-1 tt.:mpo. « &:-ntitc, i~1>ettort·.Pt'rÒ io credo ... :t. ~,[a Paoli av~•va ~ià aperto la port,t pl'r 11:-cirLd',eciso ~1d1'vitare un'inutik di~cmsio11c, ora che era riu,;cito, al di là delle ,u<· :-per,1111<'a, toglier:-i dai piedi, in modo c·o,ì hrillantc, qtwlla gente. e Vogliate :.t'u,,1rmi. lo debbo ripo- .,,irc qualche ora. Ci ritrowrerno .d Pauin-Fleuri. Per l'una .,vrelf• certa• n1entL' terminato l'auwpsia ». I.ahayt· lo ;1ccornp;,,gnò-.ino alla pi,1.1.• trtta pn rinnovar~li la prc~hic1a di tenerlo inform,1to dcll'anda1m·11to cldl'inchiL·~t.1.« D01>0qu.111toavete detto temo di ,t\L'l'e delle noie las:-.ù.1 P:1rigi ». e Partite tranquillo. Badate::sol: tanto a rintracciare quella donna ». Poi l'altro Na rie111r.1toncll.1 st,1,iouc. Volgc:nd('l:-.ai ~,lutarc il colleg.1, Paoli vide nell'atrio Clark t' I Lrns <'he p.tr• lavano ,mimataml'nte. « Oi una ,,x.·dizione di uova o di qualcosa cli molto pili ~ra\~? ». Li o,srn·ò per .ilruni i"-lanti prima di avviarsi v<·rw il paci,c, 4 • (contit11ta) I r t t i " I< q le la r, la <l; Le I gi1 P'< dc
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