I '] .'\ 10 DEGLJ episodi pi1'1 o,curi . della diplomazia ~grcta del per riodo immediatamente preccclcntc la grande guerra è la mancata alleanza fra l'Inghilterra é la Germania, alla quale avrebbe dovuto .idi._•rirta' nche l'Arncricà. Per la rico- ,tru.-.iont· di quelle trattative, che ~i ,volsero nl"'I 1899 e -.i prolungarono fino al 1901, non pos.'!>Cdiamonessuna docurncntazione 1 perchè cs,e furono in ~ran part(' verbali, c non po,,;cdiamo 11cmrncno delle tC!ltimonianz,· dirette. perché, dei personaggi che vi presero parte, solo il Biilow ne parla diffusamente n1.•llc !!UC Memorie. Da parte inglc~, silenzio quasi a~,oluto. Joe Chambt-rlain non ~lo non ,w ,crissr. 11\.1. non ne parlò quasi afL.1tto. Solo negli ultimi anni si abbandonò a confidenze discrete coi figli Aust(·n e Nevillc e con Garvin, il grande pubblicista dt..·Ipartito conservatore, tutto intento ~l M:rivcrc la vita di Gìuscppc Chamhcrlain. Le sole fonti inglesi '°no, pertanto, il teno volume della vita del vecchio Chambcrlain redatte dal Garvin. e un articolo: BUlow e Chamberlai,1, di Austen Chambcrlain, pubbli- < ato nel mari:o M:orso, pochi giorni doJJO la scomparsa del suo autore. Fino .11 1899 l'Inghilterra era rima- ,tJ. fedclt' ..1lla politica dello « splendido i-.olamcntp •, che aveva contras- ..,cgnato la ,ua massima ascensione. Fu durante la guerra anglo-boera, fu in ,cguito ,lllc reazioni sentimentali che dovunque ~i erano levate contro quell'impresa l' i metodi ~pietati coi quali era ,ttlta condotta, che il ~ovcmo in- ~ksc prese in scrio c,;ame un diverso • orientam('nto. Fennc restando le diffidenze verso la Francia e l'ostilità nei confronti ddla Russia1 la sola grande poten:,:a con la quale un'intesa parev~t offrire dei cospicui vantaggi, per entr.tmbc le parti, era la Germania. • In questo senso il terreno era stato t1bilmcntc preparato dal!'ambaM:i:nore tedesco a Londra, Paolo Hatzfcld, che trovava il pieno consen-.o del famoso Hohtein, l'« eminenza grigia :t della politka estera della Ge,rmania imperiale. Favorevole si mostrava il Cancelliere germanico Hohenlohe; enigmatico, come ~mpre, il Segretario di Stato C.1low1 verso il quale Austen Chambcr· lain si mostra severissimo. In Inghilwrra, il vecchio Joc era favorevolissimo; favorevole era pure il Balfour; ,·-,itantc, ma con tendenza piuttosto contraria, il primo mini~tro Lord Salisbury. Quale lo ,tato d'animo dei Sovrani? La regina Vittoria assecondava con meditata convinzione, mentre il Kaiser µassava, .1 SC<'onda dt'llc circo:,tanzc, da un estremo all'altro. Egli, intanto, ,tvcva commesso una prima gaffe madornale, che insidiava tutto il lavoro diplomatico condotto con tanto accorgimento dall'ambasciatore Hatzfrld. Le tr.tttative dovevano restare ,tgrcti~\imc: nulla doveva trapelare. Il massimo ri:,t•rbo nei confronti della Rus~ia, et pour cause. Viceversa, prima .mcora di mctter\i in viaggio per Londra, il '20 novc.·mbrc del 18g9, il Kai- ..cr ne ,;crivcva diffusamente allo Zar, al e carissimo Nic-ky •· perché gli di- <t·,~ e-on tutta franchezza e che cosa 1>0tcva offrirgli e d:trgli qualora avcs- ,t.· rifiutato l'alleanza inglese :t. Lo Zar, ,t quanto afferma Austen Chamberlain, 1u· rc-,1ò ,cmplicemt·nte indignato. Per l'e,atta comprensione dei prece- <knti 1 ~i deve ricordare che in quel momento i rapporti fra i due paesi erano estremamente tesi. L'opinione pubhlica inglese e le alte cla:,si diri~enti 110n potevano perdonare al Kai~r il famuM> telegramma inviato al prcsidc·nte Kruger subito dopo il raid di j,1me..011, mentre l'opinione pubblica gt.·rnrnnica scorgeva nell'Jn.izhiltcrra il rna"imo impedimento a quella e politi<a mondiale» che era il ~no dcll'im1x·ratort.· Guglielmo. Fino all'ultimo momento l'Imperatric e cercò di cvit,1rc questo viaggio a Londra, d'accordo 1 in questo, con la rna~gioranza del Reichstag e del pae- ,c.·. Pochi giorni prima della partenza, (':,,J scriveva una lettera al Bulow nella quale ~i leggcvano fra,;i di questo tt·norc; e Non è davvero possibile che , i andiamo. Conforme il desiderio di lci, non ho, finora, detto nulla ali' lmpcr.1tore; ma, infine, uno ,i sente scottare la terra ,01to i piedi. fo temo che, ,e µaniamo davvero, ciò nuocerà immcn,;amentc al Kai~r nel Paese. L'Inghilterra non vuole servirsi di noi che µcr il suo giuoco. Certo, è terribilmen• te difficile per l'Imperatore, ma credo che, in fondo, egli sarebbe lieto di ,•~:,ere liberato della faccenda :t. Nonostante tutto, il viaggio fu deciso. 1.SUlovs.·e ne ~uni.e personalmente la responsabilità d~ fronte al Rcich1itag e al Paese. Un rapporto e riscrvatis-,imo » ddl' ambasl'iatore Hatdr-ld a Biilow, dcli' 11 novembre, indicava le direttive di marcia. Fra le altre: « Sarebbe consigliabile combinare un col• loquio confidenziale fra Vostra Eccellenza e Chambcrlain 1 in maniera che non venisse a conoscenza di Lord S:·ilisbury >. Dal canto )luo1 l--Iolstein aveva preparato un minuzioso pro-mc• moria per il Kaiser, accuratamente riveduto e approvato da Hohcnlohe. I ,uggerimemi erano i:<1piratiad estrema prudenza. Prima di tutto, cautela con Lord Salisbury. e Egli si è ormai da tempo abituato, in tutte le discussioni accademiche o pratiche sulla riparti• zionc delle sfere d'influenza della Germania e dcll'fnghilterra. ad allontanare lt: combinazioni da noi proposte con la frase: "Vous dema,1dez_ t" ? pour t•otr, amitié" :t. La stes:,a cautela, con la massima amabilità di forme, veniva raccomandata anche nei confronti di Chambcrlain, ma per opposte ragioni. « Chambcrlain precipiterà le cose e vorrà forzare- certamente V. M., anche contro considerevoli conces..~ioni da parte sua, ,1 fare Jtarite pede prom~se precise. che si appuntino contro la Rus1:;ia.Se V. M., qualora non sia possibile smor.1,are gli ardori di Chambcrlain, lo ascolterà cortesemente e poi gli risponderà che la proposta merita seria considerazione e che V. M. le .1ccordrrà yor,r f1 Il attentiori~ io non dubìto che le contropartite, con cui Chamherlain è disposto a pagare la collaborazione diplomatica della Ger• mania t• perfino la sua fenna neutralità, saliranno nella stessa misura in cui V. M. darà a vedere tranquilla impcrturbahilità e assenza di empreJsem,,1t •· li primo t:olloquio fr,1 Chambcrlain e Biilow avvenne durante il pomeriggio del 22 novembre. Poche ore prima, Joc Chamhcrlain aveva ricevuto un biglietto del Kaiser che lo sollecitava a vedere al p'iù pre.-,to possibile il suo Segretario di Stato. Scnz..t perdere tempo. Chamhcrlain !-i recava da BUlow e lo sorprendeva in manicht' di camici,1 tutto intento a disfare valige e bauli. Del vecchio Charn0Crlain 1 Biilow t.'bbe ,ubito un'impressione gradevole. Il grande mini~tro inglese aveva allor,l scssantatrè anni, ma ne dimostrava cinquanta. e fl :,uo aspetto giovanile sorprendc·va t,111todi più, in quanto egli, a differ<•n.1,adell.1 maggioranza dei suoi comp.:1triotti, non praticav~ alcuno ,port, né golf, né lawn·tc1111i.s, né hunting, nt: )'achting, né footing, e fumava in camhio degli avana molto lu11ghi t~ 1>c~anti. Era di :.tatura media. Testa ,11lung.i.t,l,volto liscio interamente raso, fronte alta e superba, naso arguto, ocdii frt.'ddi. Nella c1Hwer;azìone faceva l'imprc~,ionc di un uomo d'aff.iri accorto, energico, astuto, all'occasione ,c11z.1 ,<rupoli. eh<· pli'1 .1nt'0ra di altri fra i suoi compatriotti considerava e trattava tutto esclusivamente dal punto di vista della politica inglese». Dopo un breve preambolo, Joc espose a Biilow, con lt"randc vivacità e f.ranchez.::a, le sue concezioni e i suoi dix:gni. e Il suo ideale era una collaborazione fra Inghilterra, America e Germania. Tale aggruppamento avrebbe dominato il mondo: avrebbe respinto la barbara Russia entro i suoi confini e costretto a star quieta la turbolenta Fnmcia ». Nella sua risposta, Biilow ,;j regolò con estrema prudenza. Un tale aggruppamento (si evitò da ambo le parti la parola e alleanza :t) era po~ibile solo a due condizioni : che la nuova intesa non avesse nessuna punta diretta contro la Russia, e che l'lnRhilterra tralasciasse tutto ciò che germanofobo del 7 1meJ, ma si dichiarò pronto a provocare un cambiamento almeno nell'ufficio di corrispondenza a Berlino. Parlò della Francia in tono di :,prezzante commiserazione, contestò l'esistenza di contrasti insormontabili fra l'Inghilterra e la Russia, dal momento che l'Asia era grande abbastanza per tutte e due, ma si mostrò preoccupato per lo sfacelo, ch'egli credeva imminente, della monarchia d' Absburgo. Accennò all'idea che, in questo caso, gli :tustriaci di razza tedesca si sarebhero probabilmente uniti all'Impero germanico. Risposi che ciò avrebbe corrisposto in realtà ad un ritorno allo status quo arlte 18661 per abolire il quale la Prussia aveva fatto una guerra ~anguinosa. Noi desideravamo la continuazione della monarchia austro-un· I8PIBJ.ZI0NI DI LL0YD 0E0R0E potesse irritare l'opinione pubblica tedesca. Chambcrlain non si scompost:. Replicò che era nell'interesse del mondo inlt.'ro arginare i disegni espansionistici della Russia e, quanto all'opinione pubblica, osservò, e in tono cortese, ma non M:nza alterigia britannica :t, che in Germania non esisteva un'opini0ne pubblica : il pop0lo tedesco sentiva come il ~uo g<wcrno desiderava. Dal canto suo, Biilow non fu meno fermo. e Noi confiniamo con la Russia, mentre !'In· ghilterra è difesa dal mare. Un'azione russa contro l'India presenta difficoltà maggiori che non un'avanzata russa su K0nigsbcrg e anche su Berlino. Data questa diversità di rischio, noi dohbiamo in ogni caso ottenere garanzie dal1'Inghilterr.i, garan7jc e assicurazioni esattamente definite per l'eventualità di complicazioni belliche :t. Non era J>Oi vero che in Germania non esiste:,M:una opinione pubblica. e Certo in Germauia non abbiamo un'opinione pubblica co:,Ì addestrata come l'inglese, ma abhiamo una vita politica altrettanto antica. 11 no:,tro popolo, riccamente dotato in tanti campi, ha più talento per la filosofia1 l'arte C' la scicm.a che per la politica vera e propria; ma con l'opinione pubblica 1 anche in Gennania1 ogni governo deve fare i conti, e l'Imperatore pure, se non vuole :i.ndarc incontro ad esperienze spiacevoli •· Il giorno prima Chamberlain aveva avuto un lungo colloquio col Kaiser, ma, a quanto pare1 esso aveva avuto unicamente lo :,eopo di preparare qu(·llo, veramente tsostanziale, fra Chamhrrlain e BUlow. Penetranti iu cavità, invece, furono i colloqui fra BUIO\-.e' Balfour e il ministro della gut.·rra L<'rd Lansdownc. Questi due uomini di Sta• to, influentissimi, specie il primo, di cui Biilow faceva grandis~imo conto1 ~i mostrarono assai meno entusiasti di Chambcrlain di un'alleanza angfo.tedrsc.t. Ad 11n'allca111.v..e:1ra e propria preferivano un'intesa. e Balfour non contc"!b l'attcggiamt.·nto acrnnitamentc garica, non fosse altro perché tutta la penisola baJca..,ica sarebbe altrimenti caduta sotto l'influenza russa». L'ultimo colloquio BU.lowlo ebbe con la regina Vittoria. e Senza entrare in particolari, mi disse con evidente perfetta 1Sinccrità che ella era stata sempre, d'accordo col suo indimenticabile Consorte, per l'amicizia e lt,ood under- ;~~;':.i"f :;:li~:csf~~al:ia d:e l'~~fi~~i le davano molta tristezza. Una reale 0:<1tilitànon si poteva nemmeno concepire, poiché erano entrambi buoni po1>oli 1 civili, cristiani, protestanti :t. Che co:,a decisero, in conclusione, Biilow e Chambcrlain? Qui le M en101ie di BUlow sono quanto mai piene di lacune, mentre si diffondono oltre il necessario a giustificare il tramonto delle trattative anglo-germaniche, a dimostrare che non poterono concludersi per colpa unicamente del go• verno inglese. La lacuna è colmata dall'articolo di Austen Chambcrlain, che rifcri:.ct~ dc·i ricordi di famiglia. Pare veramente che i due uomini di Stato disrutc;")'>t!rodell'alleanza fin nei ,.-Unuti particolari, e solo si preoccupa~cro di renderla accetta all'opinione puhblica dei rispettivi paesi. e Verso la fine della conversazione svoltasi nell'.,ppartamcnto di Biilow al castello di Windsor, BUlow disse a mio padre che dal momento che entrambi erano d'accordo sulla via da seguire, non restava che lo ,tudio dei me1.zi idonei a percorrerla fino alla fine. L'Inghilterra - amava imisterc - è ancora molto impopolare in Germania, e compito estremamente arduo sarà quello di chiun• que si proponga la conversione dell'opinione pubblica tedesca alla nuova ,dleanza. Non avrebbe potuto, mio padre, prendere lui l'iniziativa, rompere il ghiaccio per il primo? Dal canto suo, Biilow avrebbe còlto la palla al balzo e avrcbbt: seguito>. Il vrcchio Chamberlain, c-ntu.,ia:-t:te ardente come crn, non ~ lo fece dire due volte. Osservò che se l'fnghilterra era impopolare in Germania, la Gcr• mania lo era altrettanto in Inghilterra. Comunque, si sarebbe gettato ugu<llmcnte allo sbaraglio. Aveva rischiato tante volte la su:1 carriera p0litica, che una battaglia di più con l'opinione pubblica non lo spaventava. Non aveva sfidato il mondo intero con la guerra ('0ntro i Boeri? Oramai la stava vincendo, e gli sorrideva l'idea di concludere questa fase della sua vita politica con un grande negoziato diplomatico, che avrebbe assicurato per lungo tempo la pace e l'ordine in tutto il mondo. « Egli doveva parlare fra pochi giorni a Leice:,ter :t 1 scrive il figlio Austen, « e avrebbe còlto l'occa~ione per fare <JW\nto gli chiedeva BiiJow. "Benissimo", rispose Biilow: "(rn dicci giorni anch'io debbo parlare al Reichstag. Nessuna tribuna migliore, nessun momento più propizio per fare delle dichiarazioni capaci di agevolare la riu~ita di quel grandioso disegno". Una wla cosa raccomandò vivamente a mio padre, a guisa. di conclusione: che cercasse- in tutti i modi di ottenere l'adesione dell'America al• l'alleanza. Questo avrebbe imme11~amente :tgcvolato il suo compito». Secondo quant-0 era stato convenuto, Joc Clrnmbcrlain parlò pochi giorni dopo a Leiccster, prospettando il pro· gramma di una e nuova triplice a). leanza fra la razza teutonica e le due grandi famiglie della razza anglosas- -.one ». Si scatenò una tempesta. Per• fino il fedelissimo Garvin non ci ca• piva più null;1l non ,-apcva rendersi conto di questa e caduta senza precedenti nella carriera di un uomo politico>. Il mite e savio Grcy non esitava .1 pronunziare questo giudizio: e joc ha fatto un discorso veramente str.iordinario. A meno che egli non sia in tutto d'accordo con l'imperatore Gu. gliclmo1 quel discorso è quanto di più irragionevole si possa immaginare dato lo stato d'animo della Germania nei nostri riguardi :t. Ma il vecchio Joe :.fidava impavido la hufrra. Aspcttav:1 tranquillo la rispo:,ta di Biilow. Fra pochi giorni l'equilibrio :.i ~arebhe ri5tabilito. E invrcC' ! « Spaventatn per la rivolta del· l'opinione pubblica, BUlow non manlt.'nne la sua parola. Egli finse di ignorare il discorso di Leiccster e :,i allont~ 1nò clall'lnghiherra. che trattò come una na~onc in decadenza. Approfittò, anzi, di quello scatenamento dell'opinione pubblica, per far votare la nuo, a legge navale. In una lettera all'ambasciatore Hatzfcld del 26 dicembre, dichiarava, fra l'altro, che gli esperti mi-. litari tedeschi ritenevano sicurissima la 'iConfitta dell'Inghilterra nella guerra contro i Boeri». Di fronte a Chambcrlain, Biilm-. n:nne c1 trovarsi in un., :,itu..~i011t.'ntn· ma1111'/\tedifficile. A ,nc--ao dell'addet• to militare germanico .1 Londra, il barom· Eckardstein, foce pervenire ,1 Ch.1111bcrlainspie~azioni e :,Cusc, in , 1<1 del tutto riservata e privata. li vecchio :.tati!tta britannico restò freddis:,Ìmo. Si limitò a una risposta picnà di anuarr-zz:'t.e S0110francamente dokntc chl· i nostri ,for1.i, così. .._inceri,così laboriosi, sembrino oramai des~ina1i .11l'in• ,ucccsso. Tutto andava cosi bene. P<·1 fino Lord Salisbury era ritornato ,ul ,uo antico stato d'animo. e avcv..1 fi. nito col trovarsi d'accordo con noi. Era destino che finisse così :t. Nelle ,uc ,\lemorie, Biilo,, :,i t::,pri1m· in que:,ti termini a propo~ito del di- ,<orso di Lcicc~tcr: « fl diM:Of:,O d1 Charnbcrl.:1in ;:1 Lcicc1:;1cr,:,ullc rd.1• 1.ioni dell'Jnghiltcrra con l'Amtric,1 t: t:on la Germania, fu una m0))a inabile, poicht' dato l'insieme della ,itu,lzionc mondiale e lo ~tato d'animo l hl· , regnava in Germania, una <1ue~1ion.1.: co:,ì delicata doveva essere trattata, pnma, :,0!0 iritra muros, St' si volcv:1 arri• ,•are al risultato desidnato >. C:outro questa versione protcst,1 il figlio Austen. « La r·espon:.abilitoJ di quell'in- ,uccc,;")o è tutta di Iliilow. Egli era falso da capo a pil'di. Gonfio di vanità, come mostrano le sue .Hemorit, per• sua:,o della sua intelligenza superiore. certissimo di essere l'arbitr0 dc.·lgiuoco e di !!apcrc meglio degli stessi inglc:,i quanto convenisse agli ing)r:,L ritene\'a che la tattica migliore fos$t' quc--lladi condurre k co~· per le lunghe. Più in lungo :,j fos~ero portati i nc:gozi.1ti,più alto sarebbe stato il prcz:,o pagato dall'Inghilterra per l'amici.1ia gcrm.1nicJ. Nel frattempo, si ;.icccle1.1va la C'lhtruzione della flotta H·dt:~ca :t. Come \t·mprc, la verità ,1,1 nel 11Ìcu.o. .\lcS!>undubbio che Joc Cl..unberlain fu giuocato da Biilow. Ma è altrettanto vero che nessuno .degli uomini di Stato• inglesi si mostrò dUposto 1d a~umcre, verso la Germania, 1mpeflni e bene dc• finiti ;-t. Le trattative ang.o-tedesche :,i protrass<.·ro fino al dit:embre del 1901. Fu in quei giorni che re Edoardo VIJ scris..~call'ambasciatore ii1glcse a Berlino1 Sir Frank Lascell1•. una lettera. che fissava in modo dchnitivo l'atteg· giamcnto inglese. Nessuno più di lui desiderava che Inghilterra e Gcnnania andassero d'accordo sempre e dovunque; ma nessuna convenzione era possi. bilc1 nessun trattato regolart.· avrebbe , potuto concludcl')i, perché esso avrebbe incontrato grayissime difficoltà alla Camera dei Comuni. Di qui l'obiezione di Bi.ilow: un'intesa anglo-tedesca dovt:va precisar:,Ì in un trattato regolare, e un trattato regolare non poteva rc:,tare segreto; in questo caso, poteva i,,us!!istere il pericolo che, in ca;")(d) i gucrra 1 l'Inghilterra :,j ~ottrae):,e ..ii :,uoi obbliglu con un cambiamento di governo. Più esplicito, il Kaiser, in una nota marginale ad un articolo del Berli,ur T agtblatt: « Secondo il desiderio di Chambcrlain, noi dovevamo assumere il compito, più tardi a~unto dal Giappone. di tener lontana· con le armi la Ru>Sia dall'India. Le trattative.>fallirono quan• do io chic-si che fosM.·;")()tlOpo:,toal Parlamento inglese un trattato di alleanza con noi, firm<1to dal Consiglio dei ministri inglesi, e fosse votato da quello all'unanimità :t. Questa e una• •nimità :t è una esagc1.1zione del Kai- ,cr, Mlll'ntita da Biilo,\. ma la ,-o,1:1nu n',ta. Il dis.,en;")()non era ~olo di metodo, era di \OStanza. Rifil>l..tndo, :-.ia p11r1: per r:.igioni di opportu11i1~ c·ontiflJ.t<'nk, il trattato, l'In.ghilterrn avrebhc 1H•uto davanti a ,é solo la G(•rmania, per• t.:hé dall,1 convcnzion<: :,arcbbero rima- ,tc fuori le altre dw.::potenze della Triplice: l'Italia e l'Austria. Il casus f<.edcrir )i ,;.irebbc verific-.1to in ogni (·aso nei confronti dell'Inghilterra, ni.1 non co,ì nri C<lnfronti drlla Triµlict·, con- :,ider.it.i come blocco. Era fin troppo evidente che. restando fuori dall'allranza anglo-tedesca, l'Italia e l'Au- ,1ria avn·bbcro finito per ori1·ntan,i verso Londra, che sarebbe diventata l'arbitra fra Ik-rlino e Vienna, fra Rcrlino e Roma. In caso di ronfliuu aunro-russo, l'Inghilterra avrebbe potuto la~ciarc la Germania in ,uso, qualora ro~c cor:-.a in aiuto dt'il',\ustria, mentre, in caso di conflitto anglo-ru:,50, l.1 Germania avrebbe dovuto attaccar<' L1 Russia. Era una wcietà leonina. f.: prohabile che Chamhcrlain. emu- ,iasta dell'intesa che doveva assicuran la pace J.I mondo, non pensasse a qw·• ,te remote eventualità, ma qucue erano i11 re ipsa. Fallite le trattative con la Germania I' I nghiltcrra si OfÌentò verso I Franci.t e, succl:'~sivamente. verso la Ru"ia. Nacc1ue, co:,Ì, la Triplice lille:,a. BU.- low e Hol5tein ne rimasero M>rpresi. Non avevano mai ritenuto po!-,;ibik una simile eventualità, nonostante gli avvertimenti dell'ambasciatore Hatz• fcld. Lo stesso Kaiser parve misurarne le con:,cgucnze fino dall'inizio e i.erbarne un certo rancore a Biilow. Ncll'.1ut111111d0el 1902, l'impèra101l' Guglielmo ritornava in Inghilterra e :-i recava 1 durante a un week-end. a Sandringham insieme con re Edoardo. C'era anche Joe Chambcrlain. Non appt:na il Kaiser l'ebbe scorto, si avvicinò a lui e gli domandò bruscamente· e Che cosa pensate, voi, di Bi.ilow? ». e Vostra Maestà vuole proprio cono• scere il mio pensiero vero? :t. « Certamente :t. « Penso, Sire, che il principe di ijjj. low sia uno di quegli uomini in compagnia dei quali, come diciamo noia]. tri inglesi, non è prudente andare a caccia della tigre :t. MARIO MISSIROl.l
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