Omnibus - anno I - n. 38 - 18 dicembre 1937

VITA IIIIIIIVA DI MARIA ~i1 IJIALJf-1l9JlAll ~~ - , l ~11~1 ~~~~ lURU. KALIBRAN NEL 1826 JURIA JULIBRAN NEL 1830 ANUEL GARCIA fu un tenore sivigliano e cantò nelle parti di Don Giovanni, Almaviva, Otello. Fu anche di1cttorc di compagnie liriche e compositore. Le sue collere, violentissime. erano famose: aveva una specie di talento per la tirannia, che esercitò su quanti gli vissero vicino, specialmente sulla moglie, la signora Joaquina Sitchcz, che dalla gelosia di Manuel fu costretta a lasciare il teatro, e sui suoi figlioli. E su una delle figlie, particolarmente: Maria Felicita. Maria Felicita era nata a Parigi, il 24 marzo 18o8 ; ma piccolissima i genitori la portarono a Napoli, dove nel 1811 Isabella Colbran, fastosa, impennacchiata e potentissima primadonna madrilena, offriva a Manuel una protezione di compatriota e di amica. Napoli allora era sotto il dominio fastoso di Re Murat: in quel tempo Rossini era un azzimato compositore ventenne, i duchi gettavan •fiori e gemme alle dive, gli usseri affollavano il San Carlo, e le musiche,· i capricci, gli intrig_hi la rallegravano. Nel 1813 al teatro dei Fiorentini si rappresenta Ag,1ese, opera di PaCr, e Manuel è Ernesto, infelice innamorato di Agnese, madame Mainvielle-Fodor, che al momento di attaccar l'ultimo duo si sente male, e sparisce dietro le quinte. Garcia, spazientito, mastica vocalizzi e arrota i denti, l'orchestra, sperduta, saltella, il pu~blico (in?igna! quando una vocina acidula e ch1~a s~ leva, e e io ti perdono>, canta, e 10 t1 perdono ... >. f:. Maria Felicita, che sta davanti a suo padre, aprendo le piccole braccia con un $csto da primadonna : ha cinque anm, un abito di percalle blu stellato d'oro, un piccolo naso a punta, gli occhi neri. Sgrana le sue note imitando esattamente madame Mainvielle, e come lei sorride, s'inchina al pubblico esta.siato, al padre che non sa se arrabbiarsi oppure no. Il giorno dopo le chiedono che ricompensa voglia, domanda di cavalcar Gloria, la bella giumenta di Manuel : non glielo permettono, e e~sa di nascosto parte al galoppo, viene gettata a terra e si rompe una gamba. • • • La sua infanzia fu dura, tiranneggiata e orgogliosa. Ha appena una piccola voce, le corde basse son poco sviluppate, i toni acuti duri, l'intonazione incerta. Manuel Garcia, padre e ma.estro, si sfoga contro questo strumento manchevole, e della voce di Marietta si impadronisce, deciso a farla perfetta. Terribili lezioni, con gridi e piand che allarmano la gente per la strada: terribili lezioni, per cui Marietta impara a cantar piangendo, a pi&ngerc rantancto, ad eseguire bravure che le parevano impossibili, conquistandosi nota per nota 1 piccola acrobata atterrita. Lava i piatti, cuce, studia solfeggio, pianoforte 1 composizione musicale, lingue, disegno, equitazione e schc1• ma. Sogna applausi, trionfi, gloria : non sa. contentarsi del suo mezzo soprano, anche se lentamente diviene un mezzo sorrano prodigioso, riesce ad ottenere i rcgbtro completo, dal contralto al soprano, e, pochi giorni prima della sua mort<", lotta ancora pe1 un trillo, ansiosa di raggiunger<' una nuova, unica grazia. A Parigi nel 1824 non ci son teatri aperti: la tt."<liosacorte di Luigi XVIII porta il lutto del suo sovrano. morto di recente, e la duchessa d' AngoulCme austeramente sbadiglia, e l'clegan- ' te società con lei. I Garcia vanno dunque a Londra, scritturati dal King's Theatre, insieme con Rossini, vecchio amico che nel Barbiere sfruttò consigli e motivi di Manuel. l\1arictta ha sedici anni, ed esordirà: con Velluti, il cantore che ha una co~ì bella voce bianca, cd un così brutto carattere. Per intimidir la compagna, lascerà cader su lei tempeste di vocalizzi, bufere di fioriture, ma la fanciulla impavida riprende ogni tratto, lo amplifica, lo moltiplica : la florida pancia di Velluti trema d'indignà.zione e di gelosia, le ~uc mani torcono i polsi di Marietta, che dispct• tos..1. e radiosa sorride, davanti agli applausi. \ Ma il suo esordio vero avvieni!. soltanto un anno più tardi, nel giugno del 1132~, sempre a Londra: e sarà, com'è giusto, Rosina. Chi più spagnola di lei, più maligna e vezzosa? Le ~rave dame inglesi abituate alle contegnose eroine di Jane Austen, trasaliscono davanti a tante fiamme, mantiglie, rose rosse e fantasie: Manuel è Almaviva, e Rossini si dichiara soddisfatto dei suoi interpreti, del loro successo. Compare a questo punto Mr Lynch, commerciante di vini a Nuova York, e propone ai Garcia di trasportare questo successo nel Nuovo Mondo, come allora si diceva, e si evoca• vano i Sioux, i conquistatori, l'oro e le avventure. I Garcia si imbarcano, arrivano a Nuova York, s'installano al P.irk Theatrc, e mettono in scena un Barbiere assolutamente familiare. Marietta e Manuel conservano le loro pani; la signora Joaquina 1 spenta la gelosia del marito, torna sul palcoscenico per raffigurare Berta. Uno dei figlioli sarà Figaro, un vecchio zio Bartolo, e la città entusiasmata non parlerà che di loro. (; n vecchio amabile, decrepito e galante si presenta a Manuel, s'inchina a Marirtta con la grazia arcaica e libertina che nel secolo XVIII si usava con le donne di teatro, cd il suo nome fa trasalir padre e figlia1 quasi quello di un fantasma: è Lorenzo da Ponte, il librettista di Mozart. Seguendo una tradizione casanoviana, Lorenzo da Ponte ha corso 1I mondo1 devastando cuori i ora, a sua volta devastato, vive a Nuova York, dando lezioni di lingue. Ma l'atmosfera della famiglia Garcia rende a Lorenzo da Ponte uno1. provvisoria gioventù, e, rapito 1 respira l'odore dei belletti, delle sale stipate, degli intrighi amorosi che intorno a 'Marietta fioriscono: è lui che le presenta un ardente ammiratore, bcll'uomo cinquantenne, considerato fra i più facoltosi banchieri, il signor Eugenio Francesco Malibran. Dapprima, Manuel non se ne preoccupa ; è troppo preso dalle prove del Don Giovanni, e riserva le sue furie ai coristi, all'orchestra: alla prima rappresentazione s'indigna al punto di dimenticare la sua parte, e si serve della spada di Don Giovanr1i per minaccia• re gli indegni: l'azione è sospesa, Manuel bestemmiando ordina di ricominciare, e questa volt.i le cose van meglio, fra gli scroscianti applausi degli energici americani. M,trictta intanto, vestita di ra'-0 da Zerlina, cautamente occhieggia il palco del suo innamorato banchiere. Occhieggia, fino al giorno in cui Manuel scopr~ ogni cma, e minaccia pugnalate, sfregi: Malibran chiede la mano di Maria Felicita, e ~anucl si arrabbi:1, e, rimproverandogli i cinquant'anni e la poca solidità finanziaria, lo mette alla porta : ma Marietta lo richiama, misteriosamente innamorata, e gli giura di sposarlo. Il collerico Manuel si rivela buon padre, e le fa una dote di 50.000 fran• chi: ma la sera dell'ultima raP.prcsentazione di Marietta, che per 11 matrimonio lascerà le scene, Manuel-Otello piomba su lei, Desdemona, con tale fe. rocia e con un coltellaccio in mano, che quella, tremante, fugge via, supplicando « Por Dios, n.Q. ,me mate!>; e gli americani ammirano. Manuel non intende uccidere la figlia, ma at5bandonarla, e con la fanùglia lascia Nuova York, dove gli sposi rcstan soli. L'a~one svanisce, la spagnola diciottenne s'annoia, nella casa squallida, nella città ancor provvisoria e quac• chera : si spcgnerebbe 1 ma il sifnor Malibran è improvvisamente sull orlo della rovina, pur continuando a mostrarsi un bcll'uomo brillante, e Marietta, felice di trovar pretesti alla sua ambizione come alla sua generosità, riprende a cantare. Canta, nel 1827, a Filadelfia, ma senza successo. I candidi americani preferiscono spettacoli di ginnasti o di clowns, e il secondo concerto annunciato non ha neppur luogo, per mancanza di spettatori. Indignata, Marietta si getta alla religione, vuol convertirsi, e con eccesso oscilla fra varie sette e vari sacerdoti. Poi, stanca del marito galante e frusto, annoiata della città, incollerita con il pubblico, decide di partire per l'Europa, accompagnata da un cognato, il signor Chastclan. Nel novembre del 1827 i due viaggiatori s'imbarcano su un veliero e durante la traversata vedono scale~ narsi tempeste spaventose: i passeggeri sono presi dal pànico 1 il naufragio pare inevitabile, m:1 Marictta, insensibile al mal di mare ed alla paura, s'alza in piedi e, dominando i comp.igni boccheggianti, intona l'Alleluja di Mozart: naturalmente, spenta l'ultima nota, la burrasca è finita e il veliero è salvo. A Parigi, si installa presso i parenti Chastclan, gente povera e meschina. Ma per fortuna un'antica scolara del padre, la contessa Merli11, è pronta a lanciarla .. Spagnola lei stessa, la contessa s'incanta di Marietta, che ha vent'anni, lunghi riccioli neri, ed un'unica veste di mus!iola : in suo onore, organizza una serata musicale. Ha invitato Rossini1 la signora Rossini, che è poi l'antica Isabella Colbran, il direttore del Thé5.tre des haliens cd i migliori critici musicali. Mariella canta Rosina, e trionfa. Incrocia le gambe 1 afferra una chitarra, cd in spagnolo intona un bolero, un polo, una jacara. Il suo pubblico 1 che l'aveva creduta soprano, e la ritrova contralto, s'entusiasma. Isabella Rossini ricorda la sua propria gioventù, il suo canto 1 la Spagna, e piange dietro un ventaglio di pizzo nero. Maria Felicita è lanciata. Canterà davanti all'impetuosa Duchessa di Berry, davanti alla contegnosa madame Récamicr. Esordirà all'Opéra, nel gennaio 1828, in una rappresentazione di addio al basso Galli. Chiederà di essere Rosina; è la parte che meglio le si addicc. Ma la parte è già stata <le~linata ad Enrichetta Sontag, la grande cantante tedesca. Bambina, la Sontag aveva C:lnUHO per le strade, oppure sui tavoli delle o,;tcric. Dopo aver studiato ,1 PrJ.ga, rapidamente aveva dominato i teatri di Vienna, ~1onaco, Berlino. Era bionda, bella, fragile, con una voce luminosa. Ma gelida: e ia sua compostezza di giovinetta ari~tocratica, la sua ricercata ~mplicità 1 eran fatte per dar iui nervi alla fragorosa i\•faricttj. Poiché non può esser Rosina, sceglie di esser Scmiramide, e accanto a lei Ar- ~cc sarà la signora Pisaroni. ett tra• vesti. La signora Pisaroni, sfigurata dai vaiolo, canta sempre celandosi il viso con le mani 1 per non spaventare il pubblico : ma la sua voce è potcnti~- sima. Marictta rivaleggia con lei, e, quando attacca la famosa frase e trema il tempio>, si può creder che la sua voce si spcx-li, per tanto clangore: invece no, resiste, s1 eleva ancora. Marietta felice s'inchina agli applausi. Applausi che saranno ancor mag~iori per Enrichetta, Rosina impeccabile e glaciale. Fremente di gelosia, Marictta saluta con un cenno del capo la rivale, dietro le quinte. Quella risponde, distratta, senza interrompere il suo colloquio con un violinbta belga che inutilmente l'adora, e si chiama Charles d<' Bériot. Il giovane Bériot, molto bello, pallidihl>imo, languido, per la Sontag è però senza risultato. perché la cantante a ~ua volta è innamorata di un diplomatico piemontese, il conte Ros.1;,i. Esasperata, Marietta diviene temibile: tira di schenna, s'informa se sia pcrlllC!i',,Osfidare a duello la Sontag; canta nelle stesse parti della tedc,;ca, tra- ,formandole; va in società, e seduce t;auticr, Balzac. Saintc-Beuve, soltanto perché non le riesce di sedurre Bériot. Di un solo uomo Marietta poteva innamorarsi, di quello che apparteneva alla nemica: di Bériot. o~tinata nel pensiero di lui, si serba virtuosissima, e chiede il divorlio a Malibran, che rifiuta. Si dedica all.1 bcneficenza 1 la più ecces)iva. Un giorno, all'ospedale, le mostrano un bambino affetto da convulsioni 1 che strillando rifiuta di prendere un bagno caldo, solo rimedio al suo male. Marictta, fiduciosa e canora, intona le ~ut."'- romanze predilette. Tutto il pcrsonalt dell'ospcdale accorre, ii estasia; ma il bambino, privo di ogni ~nso musicale, ,;eguita a contorcersi. Soltanto Marietta non si scoraggia : fulminea ~i spoglia, fra la generale e com,nossa attenzione, prende in braccio il bambino, con lui entra nella vasca, mentre le suore raccolgono pudicamente le cornette. Durame l'estate, in campagna, M<lrictta gioca come una bambina. Poi. tornata in città, si separa dai Chastelan, e va a vivere con un'austera vedova. Canta Otello e con tale frenesi:1 da esser còlta, alla fow, da una crisi. E ritrova la Son'tag: ma~vvilita, malinconica ; il conte Rossi non può sposarla, perché il Re di Sardegna gli vieta le nozze con una cantante. Ed Enrichetta aspetta un bambino da lui. Bériot, furibondo, è tornato a Bruxelles. Le due primedonne riprendono la lotta, a colpi di fiori avvelenati, pettegolezzi e strilli. Neppure Rossini riesce a riconciliarle, neppure il gran duo del T ancudi. ~arietta recita la parte di Romeo. alla presenza del Re Carlo X, che dorme, nel palco reale, sulla spalla della duchessa di Angou!Cme: Marietta, offesa. decide di partire per Londra 1 dove ritroverà la Sontag e Bériot. A Londra Bériot comincia ad amarla, dimentico ormai di Enrichetta, che, a sua volta, ha dimenticato rivalità e rancorj, félice poiché il Re di Prussia l'ha fatta nobile, per permetterle di spo!iare il conte Rossi. Tutto va dunque per il meglio, le cantanti fanno pace, si offrono fiori, non avvelenati questa volta : poi Maria, con Bériot, lascia Londra; vanno insieme in Belgio, a dar concerti. Invitati entrambi al caMello di Chimay 1 si dichiarano a vicenda il loro amore, se lo dimostrano, e d'ora in poi si ameranno sempre. Non M!nz..1malintesi e bisticci. Quan- ?o ~ériot deve partire per la Russia, muulmcntc chiede a Marietta di se• guirlo. Teme lo scandalo, preferi~ce pc~dei·e l'amante, ma serbare la riputazione. Si lasciano; Bériot riprende il suo aspetto martoriato, Marietta si ri• fugia a Bruxelles, in una casa prossima alla chiesa di Santa Gudula e si dà alla devozione. Ma un giorno' riceve un'arpa d'oro,, quella che le ci vuole per accompagnarsi durante la « romanza del Salice>. Solo Bériot è capace di tanta finezza ; Bériot, che ha rinunciato alla Russia. Lo richiama d~cidono di vivere insieme, e nel 18,zà s'mstallano a Parigi in una casa assolutamente degna di Mariett.a, con vct,.ate di chiesa, falsi bronzi, lampassi. Ma ecco dal Messico arrivare la farnigli.t Garcia ; i banditi li han spogl~at~ d~i loro risparmi; ora, rimpatnat11 s1 preparano a vivere con J\1arietta. Essa rifiuta; offre denaro, ma vuole la sua libertà. Aiuta il padre a tornare sulle scene, ma il povero Almaviva cinquantacinquenne non hJ più voce, e decide di ritirar~i. Alla rap. presentazione di addio, Marietta rapprbenta Desdemona : si commuove, abbraccia il padre così impetuosamente, che il nero di lui si fondi! al hi;mco di lei, cd il pubblico commosso saluta un Otello bianconero! Poi Manuel aQ,re una ~cuoia di c;.mtc e Marietta con Bériot va a Londra, poi a Bruxelles .• 11 suo solo dolore, in quel tempo, è di non· aver potuto prender pane alle barricate del 1830. (corili11ua) MARIÙ I -~ .. ,. ,::;. . Su,ianur►, ~agne, jeserti -e 1ì\tà • - ·· .. ~. ,- • -... _ ,. • .. DALLERIVEDELL'ATLANTICO A QUELLEDEL MARROSSO FINO ALL'OCEANOINDIANO PASSEGGERIPO,STAMERCI ift..'. ,~·. ... i /JJePtlirUandelli IL TACCUINO SEGRETO La commedia incompiuta "PARI" Lettere al figlio l 'lì Stefano durante la grande guerra ~ Colloqui con la madre morta I Kwneroae t.&vole cbe riproducono documenU, lett.ere prtv&te, ma.no1e.rU.t.lp, aglne dl t.aeculno, gruppl, rtt.rat.t.l e lau.nu.nee, co,Ut.uitcono un corredo Wuatr&UTO 1nec11t.oe 1>rel1oao. Seguono scritti di Angelo Gatti, Giovanni Papiui, Masai.mo Bontempelli, Lucio n·Ambr&, A. S. Novaro, F. T. Ma.rinetti, A. Pa.nzini, Margherita Sarfa.tti, Rosso di S. Secondo, Silvio D'Amico, Anselmo Bueei, Emilio 0ecchi, A.O.Braga.glia, Corra.doAlva.ro, Arnaldo Frateili, Guido Piovene, Carlo Ra• va.aio, Emilio Ra.dius, G. B. Angioletti e molti altri tra i nostri migliori critici e scrittori. ALMANACCO LETTERARIO BOMPIANI RILEGATO, LIRE 15 ~; RAFFREDDORI. REUMATISMI, NEVRALGIE - , A11uJTiuut0nc Prctm~r, M1l,no n tJ,t • &2•lft-XIV ' /

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