Omnibus - anno I - n. 37 - 11 dicembre 1937

OA~CUTORE OHE 81 LA801A TRABOlHANE, NEL LAGO ONTARIO, DJ. UN'ALOE ' rj RA I.E. PALME t.' gli aranC('li lJ I di Yuma, in mezzo alla gente r, hrun;t dell'Arizona che .porta. U anch(' wtto i calzoni lunghi, gli iòtivali dal!' alto tacco. deci- <ll'nt1110 con entusiasmo di raggiungere da soli il ~lesquita Canyon; l'alber,zato~ e il padrone della rimessa che ci noleggiò l'automobile non se ne mo- ~trarono meravigliati. Per alcune mi- '(lia do,..cvamo r,cguirc la strada che CO• ,teggia il Cii:\, un torrentaccio affluente JI.") Colorado, poi punc.-re diritti veno il 1n .. rd, incontro alle montagne. lungo 1 tratturi pcrcon-i dalle mandre, per un n•ntinaio di miglia. Non ci saremmo ,bagliati neanche a volerlo. e poi nei ra,ichs djsseminati lungo il tratto ci .-Hebbero indicato la ...ia : cos.ì a, evo1 ,tffermato l'albergato~, annacquando ,·ol tono indifferente delle sue rispmte l'ardore avventurOM) che e-i aveva preso dinanzi alla prospettiva della nostra n>r \a anra,..eno quelle terre selvagge : ,·hiara influenza dei romRnzi e dei film dd \\'e,t, diventata nuovamente viva .!Ila vista delle intrcpidl' ragazze che q•ngono dai dintorni a far la spcs.-1o al cinema a Yuma. cav,,k:rndo ~hium~i poliedri. :'\ella prima giornat.t, un M>leferoce ti ~ottava: tutto intorno era un calore 111fcrnalc. Subito dopo aver lasciata la ,trada, 1:1 marcia sulle pi,tc era diventata malagt•vole e lenta, ...icché al tramonto non avevamo compiuto più di un.i ~,-.antin,t di chilometri. E il bivacco non fu meno duro della giorn;!ta; il_freddo della notte non ci la- ,nava npo~are. ~1a !'.liba fu bclli,o;,ima. Intorno a noi il pae-.;u~gio non pote,·a e)Serc pili 1·lementan•. t.:na,distc,..a '('nza fin(' di pi,rnur,l lievemente mos!):l da ampie ondulazioni, "imilc a un oceano impiet1;1to, che dcdinava a occidente e ,;i dt·va,·a a (('vantc. La terra -.a~so~1., gi,tllastra c.· compatta er.1 cmpar-.a di r;.1di ciuffi di erba spinosa di un tetro ,,·rdc arruJ.q:;inito, di qu.ilchc arbmto rori.Hco, di .1lberelli cli nule'-as, dal fogliame aereo e tenue, e, \UÌ dorsi dcli<.• .ilturc-, di file di cactus che ~mbravano figure umane che ~lis~ro al santu,trio con le bracci.\ invocanti. Al nord. l'orizzonte era chimo da una frangia m·ri~'ìima di monti ,·ontro il <"Ìclo. ~la i colori di queste CO\C, mentre fau•,•amo bollire l'acqua per il caffè: erano ancora ,1'50piti, come confusi nell<t polvere plumbea del crepuscolo. Ad un tr.ttto, ,enz., c-he cc nr accorges,irno, t.mto la \tia comparsa fu repentina, una luce sgorgò da oriente, ci ra~giun- --t·. ci M>pravvanzò come un'onda, sommergendo tutte le cose: la terra diventù ro~sa. tutte le altre co,e viola. Di un ros,;o cupo e acceso e di un viola. intl'mo e profondo. Poi i due colori si fu'('ro. ,i compenetrarono, consumand0'i in un gran fuoco fiammeggiante, dal qudle .1 poco a poco risortirono tutti gli altri colori, e le cose tornarono ,td C\sere come le avevamo sempre vedu1e. ma in una trasparenza porten10\d e vibrante che dava loro un aspetto vergine e nuovo. La tra,parenLa e la purr•ua dell'aria cJt,11' Arizona sono uniche, quasi ecces- ,in- anche nelle ore dd pili caldo mc• riJ;t~io. Scmbr;,t 'òemprc che il tempor,1le (ja pa,,auo da cinque minuti puri:~rndo l'atmo,fcra. lasciandola netta e fri:i-Lantc. Per questo, o per le emana11oni mistl'rio,e che si ,prigionano dal ,uolo, appena messo piede in quella wrra, e lo \tt''-(;() accade nella Califor• 111.1 meridionale-. un (Cll\O di vita felir~ ci iminua 11<.'I ,anl{uc· anchr il più 11;ta111 o e lo c~ltJ, lo nngio\'aniM"t· Il tramonto della nmtra seconda giornata nel deserto ci ~rprese in pro,.,,imità drllc montagne, che fin dal mat• tino d t·rano sembrate vicinissime. Non avevamo incontrato anima viva, né "orto in lontananza, come il giorno avanti. brillare la ruota del motore a , euto di 9ualche rnnch, ma il fatto di aver raggiunto le monta~ne, come ci avevano Ì'itruito a Yuma. non ci im• pensieri d'a,·er viag~iato un giorno intero nelle \Olitudini. Le montagne avev:\no i fianchi "arpati qua,i a picco, ed erano tagliate orizzontalmente da larghi cornicioni che sembravano intagliati con la 'igor• bia di un tornio gigantesco. In un wlo punto. d,tl luogo ove facemmo ~ta. esse ,.j aprivano dall'alto in basw in una frnditura che gi:\ l'ombra viola della ~era colmava. Quello era certa• mente il ~frsquita·Canyon, pvt' si trovava il ranch del nostro amico Ferrame ~lordella, un 'ilCiliano di Hollywood, che l'aveva avuto in eredit.à da uno zio, e che vi si era stabilito. rinunciando all'idea di diventare un attore per fart', p:ù proficuamente, il ,·accaro. L'oscurità che soprav ...eniva ci indu'5(' ad un nuovo biv.1.cco. Eravamo troppo ,tanchi per proseguire, e poi il tratturo !ioÌ era fatto scmpn· più incerto e malagl•volc per avventurarsi avanti col buio. Alle prime luc-i riprendc-mmo il cammino, I.' dopo due ore imbocca- \'amo il cat1)'011, tra due ,•ertiginose pareti fra le (1uali il rombo del motore ..,j centuplicava, mentre incominciava una pi~gia di ~!-!iii, ~1a poco dopo le pan·ti ,i <,c-O~tarono e il fondo del canJon ,i allargò. Or., pareva il greto di una fiumana a,;ciutta, con larghi banchi di ghiaia cile,;;trina, accumulati qua e là dalle acc1ur c:he anticamente l'a,evano pcrcor'-0. di,'<!minato di g~11;i ma"i e di botri in fondo ai quali cre,cevano dei Ct\pugli magri l' \tenti. Infine apparvero delle lame fangose e qualche acquitrino, in cui l'acqua ,i impantanava fra le erbacce. ( margini di questi acquitrini erano orlati tutt'intorno da una frangia candida di ~-.le lasciatovi dalle cv:i.porazioni. Il luogo era sch,aggio e pieno cli uno grave tristezza. Ad un tratto. il canyon piegava bruKamcnte a ~ini.nra. Qu,mdo giungt•mmo al gomito qualche cosa di in;1- 'pt.·ttato \i ri,·elò ai ncxtri ,guardi. mezzo miglio più avanti: e <1ucsta era una città, Tonopah City, come apprendemmo più tardi. ~el de'iCrto tutto si amplia. anche le parole, per cui un ru- -.cello divenL1 un fiume, e un villa~gio una città. Così quel filo d'acqu:t <'hl." più su brillava tra i greti accecanti, per perder-si improvvi-.amente in uno stagno, ~i chL1mava il Tonopah River, e quell'ammasso di ca,e che \'ede\'arno era la città di Tonopah. D.11 po~to in cui ci trova\'amo. Tonopah City faceva del re!iotouna cena fiRura di <'Ìt1à, e nulla m;mcava a dare questa illmio1w, trannt." for-.c la man• canza di fumo. chi." :i.i innalza 'iCmprl' dove degli uomini vhono; ma qu.1ndo J.rrivammo presso alle prime abitazioni. la dcsolaziom• del loro aspetto ci ric-Ìnpì di 1.gomcnto: quelle non erano pili ca~, ma M"heletri, anzi fantasmi di caM' dalle pareti di legno .sconnes5C\ dJi tetti marciti e ruin:wti. con le porte e le finestre prive di infi~i, come OC· chiaie vuotl' di teschi dissepolti. Un ,ilenzio ~ini\tro pesava intorno. La strada era ~minata di pezzi di le~no, di ,·iottoli e di trbacce, -.enza traccia di ruote. cornr 'C nc11;,uno pa\-.a,~ mai di là. AttrJ,·erso le finenre ~i !ioCOrgc ...a nell'ombra dcJlc ,tanzc una quantità di ogl{etti tutti ammantati di polverr : letti rove,dati, tavoli, sedie, arnesi da cucina. Dinanzi ad una casa pendeva un'insegna sulla qualt' si leggevano ancora alcune lettere della scritta e una intera parola, e loans :t: pre~titi. Pro\Cguimmo per la o;,trada, che ora era in ,alita, col motore che rantOlava, tra qudlc due ali di case fanta~mi. Più in ba~so, !ioullerive del rmccllo, ,i innalzavano altre costruzioni, più v~tc-, che !i,Omigliavano a quelle di un cantiere. Anche lì umo era cadente e in abbandono, come M! gli uomini che abitavano e lavoravano in quella città fo!i.!ierofuggiti ìmprovvi~1.mcntc, chi sa dinanzi a quale minaccia o a quale pericolo 'lpa,..cntCbO. Una insidiosa appremionc ci stringeva ìl cuore, ci ~f • focava. Quella vista era intollerabile. Un senso di morte ci opprimeva, come ~ lo -.conosciuto pericolo che a\'eva \Cacciato di là gli uomini una volta incomb<.-~ anche su di noi. La ~alita stava per finire, quando il mio compagno to!M.· il piede dall'acceleratore e inchiodò la macchina , ol freno a mano. L'acqua del radiatore bolliva, e non era prudente continuare ~nza riempirlo nuov.,mente. ma non ne avevamo che pochi litri di scort.1, quindi fu necessario andar ad attingerne al ru°"ello. ~Cntl'e si scendeva dall' automobile, un rumore di sa~~i ,;;mo»i, poi quello di Jlcuni passi M>· pra un piancito di legno e infine lo ,battcn• di un uscio ci sorprese. Questi rumori venivano da poco lontano . « Oh !... > esclamò Zac('aria, vol~endosi Hrso la sommità della \trada, e gonfiando il petto lanciò quello che era il suo grido di guerra : « Quant't bella 'a muntatna sta11otte.' >. Zaccaria. capiL-ino di lungo <"ON> procidano, arcnat<hi -.ulle spia(ge di Hollywood in seguito a chi sa qu.,li \'enture, non u...ava mai altro richiamo per segnalart'.' la wa presenza. o attirare l'aucnzione, ma il ~uo ca.mo ,ta- ,·olta non produsse neo;sun efkt10. Spentasi l'ultima nota, il silenzio tomò inunenso attorno a noi. Eopure non <·i eravamo in~annati. Percor~i pochi passi fino in cim.\ alla ,alita 1 ove la strada ,i ,\llargava in una ,pecic· di piazzetta, un po' indentro e i.solat;l dalle altre case abbandonate, ne .-.cor~cmmo una che all'aspetto patt\'a abitata. Le ,ue finC\tre avevano imposte e vetri, il suo tetto era in ordine, e sul terrazzino di legno dinam:i alla porta c'cr.rno alcune piante di fiori in vecchi \'asi da J)('trolio. Sul rove'iCio della c.1'-a si vede,a un pcuo di terreno cintato e coltivato. e Ehi, c'è nessuno qui? > gridb il mio compagno, urtando col piede contro il primo gradino di legno. Allora l'u\Cio ,i socchiuse r, attra\'erso lo \pi• raglio una \'OCe iraconda rispose: « \·ia ! Andate via! Io non voglio nulla. non ho bi.sogno di niente! >. e M,1 'li.uno noi che abbiamo bi~no di qual< hr cosa! Potete darci un ~cthio d'acqua? :t chiese Zaccaria. Poi ~piegò . « Non abbiamo più acqua nel radiatore dell'automobile :t. L'uscio O!iicillò,comr se l'uomo che "tava dietro ad e\50 fo½-Cindeciso. Fi• nalmcnte ,i aprì e l'uomo apparve. Era alto, magro. con una rotonda barba candid.:i intorno al volto asciutto e rugoso. Portava calwni di daino che ,;comparivano nelle trombe di bassi sti- ,,ali1 e indossava una \tinta camicia di Ranella a quadretti, largamente aperta \Ul petto \'illO\O e con le maniche ,brindcll;Hl'. Egli ci fo,,i> acutamt.·nh· con lo ~guardo chiari)simo dei ,uoi occhi .,nurri, mentre posava dietro allo stipite dell'uscio un fucile. 11 vecchio :iv«-va un'aria p0ehitsimo accogliente. ~ A,sicurnzioni non ne faccio, e non compero nutla, -.e ,icte qui per que- ,to :t, t·gli disse. e Dovrò farvelo capire a fucilate? Non voglio essere scccato 1 ». e St,Hr huono, harba ! > esclamò Zaccaria mettendosi a ridere. e Noi vogliamo M>ltanto un secchio d'acqua, e \apcrc dove ,iamo :t. e Dunque non vendete nulla, voi? :t tornò a chiedere ostinato il vecchio. e Siete \tranicri? :t. e Yr-niamo dalla California. Questo è il Mc)quita Canyon? ». Per la prima volta il vecchio ri-re, ~~angheratamente. e Questo r' il Tonopah Canyon, e questa è Tonopah City. Il ~1esquita è: dall'altr.1 parte della montagna, venti miglia più a occidente. Avete sbagliato nrad:t ! ~. Il vcahio t:tc:que e ci mirò soddi• )fatto, con i suoi occhi azzurri. Il fatto che ci fo!)Simosperduti lo aveva messo di buon umore. Ci diede l'acqua, accompagnandoci fino all'automobile, che egli comiderò in uno sprezzante silenzio, finché il radiatore fu colmato. Io gli offrii delle ,igarctte, ma egli rifiutò. Ci chiese cosa andavamo a cercarr rwl Mcsquit.1 Canyon. « E un luogo come questo? :t gli domandai dopo avergli detto lo M""Opo del ll())tro viaggio. Egli par,..e offe~ e negò violentemente. Nel ~le«iuita Canyon c'erano soltanto mandrc di buoi e armenti di cavalli, non r'era l'oro, ("Ome nel Tonopah. Egli alzò le braccia al ciclo, poi mutando atteggiamento, ad un tratto, M>ttovon·. come se c1 ri\'cla.ssc un SC"· greto, aggiunse : e Il primo a trovarlo sono ,tato io, nel milleottocentonovantotto! E io so dove cc n·è: ancor.-, ma non lo dirò mai, mai! E™> è mio, nessuno me lo prenderà, come quell'altro ... •· e Ma .- che cosa vi ~crve, allora? >. Il vec("hio scrollò le spalle, ~nza rispondere, assorbendosi in qualche pén- -.iero. Poi tornò a fi~rci, sorridendo, quasi con simpatia. Eravamo stranieri. capitati lì per caso. ..enza intenzione di fargli acquistare a rate una radio o un frigidaire, o di fargli firmare un contratto di a~sicur-azione \ulla vita, come ,l\·e,·a certo t('ntato di fare qualcuno di ciuei terribili piazzisti americani dw \Ono capaci di andare .:i cercare la dientcla nf'i posti più inaccessibili, e forse quella mattina il vecchio ;,,olitario aveva \'◊glia di chiacrhierare, perché ci proJ>O)Cdi bere un bicchiere di latt<- Ritornammo indietro con h11 1 fin dinanzi alla \ua casa, ove ci pregò di ~~~t~~~o. ~:~:~i~I~~ }~~:~\c~~ì ~~: ,uoi sguardi avrebbe da sola dovuto farci capire che la ,ua mente non era più a -.cgno, ma fino ad allora il ,uo contegno era stato equilibrato, per quanto bizzarro. Fu !tOIO quando incominciò a parlare di sé che la !ioUJ. follia si rivelò. George Hobbs, così si chiama,a. era stato il primo a scoprire l'oro nelle sabbie del Tonopah, verso il 1898. Allora aveva venticinque anni. Non aveva comunicato la notizia a neuuno. ma gli uomini sentono l'odore dell'oro da lo~tano, come i lupi sentono la pn:da, e il Tonopah un giorno era st.110 in va,;o da una turba di uomini avidi di arricchir<-. In pochi mesi c.s.siavevano vagliato tutte le sabbie, poi ,'erano <tt· t.1cc,ui al quarzo, i cui filoni affiora•" vano tra gli altri strati delle rocce sulle pareti del cati)'Otl, mentre la città nuova nasceva e cw::sct'va tumultuosa e febbrile. Il rombo dei motori, dei frantoi, dt:i carrelli, delle draghe ;\\•rva riempito di fragore continuo i ~iomi e le notti del suo breve ciclo durante. quindid ,mni, fino a quando l'ultimo blocco di quarzo e l'ultimo pugno di sabbia dettero una pagliuzza d'oro. Poi, qua,i di colpo, quando non ci fu più nulla da estrarre, gli uomini se ne erano andati, lasciando dietro a loro, }(:nza rimpianti, vuota. la città che avc- ,ano costruito. Tutto quello che era stato com<•nicnt<' da tra.sportaf'C' l'avc,·ano ~rt;lto via ; ma era ben poco. e le abitazioni di legno. le ~uppcllettili grevi, i pesanti macchinari degli impianti erano stati abbandonati. assieme :.\Ile ossa dei morti sepolti in fretta, come rifiuti 011T1ainiòCn-ibili. Solo Hobb~ era rim:i.sto. Tutto ormai era tornato suo. meno l'oro. Per quindici anni egli aveva ,ubito dagli uomini il furto di ciò ch'c,:tli riteneva !liiuo,durante quindici anni quei maledetti gli avevano riso in faccia quando ri,·cndicava la sua proprietà. I magistrati gli ave-vano riconosciuto soltanto il diritto di scavare un pezzo di terreno dove avev.1 fatto la ma M:O· pcrta: tutto il rimanente se lo erano spartito gli altri, ma finalmente )e ne erano ,rndati, e tutto era ritornato suo. E oro cc n'era ancor;\, Gli altri crcdc- ~ano che non ce ne fosse più, ma egli 11wt."ce,apcva dove erano nasco,ti altri immensi tesori, più grandi di quelli che gli uomini ~li a,·e,•ano rubato. E i suoi occhi azzurri ,favilla"ano di fede, mentre, picchiandosi il petto con un pugno e sghignazzando, ripeteva: « Io so! Io solo !tO ! •· . La ma ,oce ci imcguì, <;0,·erchiando 11rumore del motore, giù per la china, fra le ca~ vuote, grij:lc e spettrali della citt;\ morta, dove fra le tante voci umane che vi ave-vano risuonato nella .sua. cffimer.À e~i!!iitc.'nz.amai forse si era udito un \'agito di bimbo. TITO A. SPAGNOL 1938 PROGRAMMA DI ABBONAMENTO AI PERIODICI DEL GRUPPORIZZOLI OMNIBUS "t'tllm 111.d1 U I.. J d1 Jran.df' fo,malo. '• on111i. d1 J.t(ll1t1ca, ltll('ratuta, ,t11ru1, ttonunu11, arie, lt<1tru, n11,tcl111. rrntm•, ttc; • Omud,u~ , (' In r:r<1111lcrn1•lai11111r ,::wrnal1,1i<"t11 dd 19l7 (' ('O~lltui-tt- Utll rUù (''O('nlplO t11~;.■('d:• ;~~~:~!~'t·:,~;,;F.::'"t: ~~: Qlf'l'U I. l. Abbon. llahaf'f'ol .. a,-nuol.42.H"'- LU J.1ttro. anni.o I.. 70, Hm. l . .se BERTOLDO l11~ll11n1aall': ,, tollabur,no i 111ùar,:u11 d1~,:1111un r k nitori. O;Dt num('ro prll'• 'O('IIID,-~•lt'Ol<r' Il rommtDII o<an,on•h dr1 ~~:,(1:;11 ~:1.·,:•nrt~.•mu: 1~ u,~:,:r('u('~•-~,.~:. ':o Abbon.1111/i• f' Col •.• 11nn11uL.35, ""'· 1.. 18 f,trro: •11n11u L. 70, Hm. l. 38 LA DONNA llrllr ~uc :,(I IHllf;. ffllllU .. IIH'nlc ili l•the'ala ~.;•.~~L•:r•,~: t~~,1;•,t"::~':n~:• 1 t u,"!Jn~ 11 lo 1rau111a prallrauwnle 111ugm 1,arlico• lit(', e ('(111 ~ ... anrlllf' l(li Ug'Onlt'nh 1>1ù inttr ....,ant1; arrtdaw.rnlu drlla ta .... t'unua. allf'\atQt'DIO ('t) tdutD(IOQf' dt1 ba1111buu.r11rr d'1,::1rl>t' r d1 bc-llr:v•. rut1Cbllà ddla •lla !tmm,a,lr. narra,mn,, ratton11, ruhnt"hr d1 r1,nt1,:h prllt('Ì, d·f'n11101111adon1r,11ta, ti, ir•l11tw, en:. U11fa~c,rolu I.. 5 Abbo,i, Itali• t C'ol. -annllO , •. 4&, '""'· L. 25 f•ltro: a,111110 l. 60, lf'/11 L. 31 CINEMA ,::randr tu 1,11 quu1d1r1r,aJ.r ilfu,tr•ta cbc traua , 11rohlrm1 ttc-n1c1. r,1e1,r1, 1·ulhiral,, rtonomiti, cdut'11t111, ('('(', tiri 1·n1r11111to1Jt•• fu. ( la 111ù 1111110,tar\\r ra,,ra:;ua 1111hana drl rcnrrt. 01111 ra...-1colo è cli U 1••,:rn<' r "'°'" L. 2. Abbon. "·"·" Col Ull'-'O L.40, ..,,.. L. U t1ttto. anm,o L. 60 . .,..,,,, L. 35 SCENABIO (Commdia) ,::r•ndr flH~t• 1llu,1ra1a, d1re1ta d• \u,ol• dr l'uro. Offtr a11,::,::1, ,1autor1, 1"1rr11tt"h. tra Ila l"obkm, ~1t1tf'1 NI ttonomu, dtlla ::~d~;~:~:J:. d~l~• .,~~·:fi~. ':!~ :~~:~:~ 01a1 f■"t'irolo {Unlu,-nc una wm111rd1a IDt'• dita f' to--la L. 5 Abbon. lt11lla r ('o/ 11111110 L. 48, •rm. /•. 25 llltro: 111110 l. 65, "''"· l. 33 IL SECOLOILLUSTRATO la p1u ■ttur•ta tro11aca fot0t:r■fk■ dc(l'I• •••tn1111cnh d, lulto ti mundo, ro11"1an,i, no• •tll,. ,auc-1à, ■11l-ddo11, g1(Kcbi.&11111,anal,. l 1n numtru {rutru1111 50 Abbon. ll•li• t Col .. ,nnuo L. 20, •nu. L. 11 l•ttro; 1111,uo L. 40, um. L. 21 NOVELL.a •rr• antolori■ d, ll'ucralura nDrra11111; Olfl'II n11111rrol"onhtnt M'I no,rllc J'aulort. foto• l[tllfif' JI tinrma, un l{randt' rou111nu1a 11uri• lllt, la 111,t0la po,ta d1 \fura. Sc-1t1wan1k. l.:• numcro t'TDl<r"'1m1 50 Ahbo11. l1alia r f'ol 1111,u,o L. 20. Nm. l. 11 l1ltro. 111111,10 L. 40. lf'III, l. 21 L E I 1M"tuicl1C"<1 1ll 1,tralo di ,·Ila c ,ar1tt.i:I frn11n1• 111lr l'n--.c'nla f' ('O,ao1r111a 11,1111 rh ar,::or11t1111d1 m•Jciorf' 111lt'fl","t' pcr la dh11Da, IJlt'III' r bc)kua, ININ> (' t'ÌDl'DIII. moda, 1■,ou, l"ul"in■, ttf'. 'wt111nanalc. C■ DUffll'• ro tt-n1r,uui 50 Abl'(ln, Ila/i• t l'ol, 11111110 L. 20, 1t-111, L. 11 f',tuo: 111111,10 I•. 40, ,,m. L. 21 CINEMA ILLUSTRAZIONE la p,11 .,,1, f' tlilfu'l!I r.i,,;ri:11• dr! MOII• 1nrn1u r111r111atnJr•ftru; primii1t-, 111J1"(·rr- ,(ltJ111.ro1nan11, <ontor~1. te<'. St111manalf' U11 nunwro t'C'lllr,11111 50 Abbo11./la/i1rCol •m111ol.20 •tm.LII f11tro. DlltlUO L 40 H·III, L. 21 PICCOLA rar•lltrlJllf'O l)l'tlltJH'II ..rU1m11naft d1 \I• uria, rurio"til 1ll11•tre11tt. •••cnturr, raerontl. Un IIUIIINO l"('ll\r•uni 50, A:bo"r!:::~·. :,;,.~oi,";~~-~~~oi.17 I. 11 Calenuariolislico "Bologna" 1938 Qur•to C'•lrnd11r1n \,11~11,o ~ to111110,10 d, ·n IN.Iuli' fulOl{raflcllr di Holo,::1111 I' Jr). IT1111h■, 111 11,:randt"hmnah1. ~, lratla 1h un aulUIIM CIOlf'IIUd'artt rd,1ori•II". 1.Jt,::nudi fi1urarr 1n o,:n, .. ,.,J,o o ~10110 C'Omr 1.n1 finr orDamr1110. Il Calr11dano \ltnr olforru, 111t'On1b111auo11f' t'uurnl11tna ai 11,,..,n •l>- hun•ll, 1 quali 1.utranno n«1rrlo ••i::•un- ,:rntlo L. 6,- all mqwrlo Jrl1'4bt>0n11,mrnlo. * ABBONAMENTI CUMULATIVI I• t"•-o 1.h_abbonamtnli a dur o pu\ 11ubbhu11om. 1 prc111•b.lo•r J, ~1u11au· ndlc 1a11r f'omb1■a.unn1 dnrn1u1nno I M"IUl'nh 0,11111b111. Butotdo •. la /)onna . Cm,ma $r,n11rlo (Cama111ia)'. Il S,rolo ll/u1/rato '"°""• ,.,, C'1,rtf'IIII lt/i,tttlllM# Ptt<ola ltalla•Col. e,,.,. •~•n11.1rm. -;-,-;;- Il ~ Q 17 .. H :I::; = 41 u n n 1t lO H IO 11 10 Il to 11 1G li tt 11 10 H tt ltlGSlto IMPORTANTE I Abbona111rn10 f'umulatl\u allr •u<ldtlll' 10 11whbhta ..uoa1 (Italia ,. Colo111r) I . 295 - Abbona,u,nlo run1wla1>1u ■Il<' •udJc:nr pwb• blu .,,on, r ad un H11H111, ddla l"ollf'iionr S1011u lll11tlrala Nino/i. opp,ur ad un •olu111f'della r•t'<'oll• I CluJiu Rluoll dirtU1 1.111 l'Jo Ojr\11 trd1111011t'111\ltllrJ L. 330. A 11rl11hl• "'"" in11ato 1,1nnumuo di 111l[IO. 1:.bbonatnl'ato 1111b Jrcorru, da qual• •11•1 mo1ncnlo. ladir,o•~ 1m1i,ort1 l'O■ 11· ,rii•. ••"f'Fn• o frane-oboli, a RIZZOLI E C. EDITORI IIIUXO • PlllU Clll.0 011, I u111111rr tlfttt1,1 ■rt' \rt,amcnh in •1u•l•1a•1 l'ff,rio Po..111, •ul Cor,to rorrrn1r "· l-;?0711,. 111tr•tatu • R1uoh & C•• \t1laao lii 111 111 111 I I I li lii 111 1! I ili Tre importanti /li libri di P.1.,,,,. Ji' P4rùu X/1-260 r,11, IJ0 il/111lrt1f./tHtl , 2 <Arlr L. 22 EJi{,._ ,1/,r,,,,, ;,. tr/,, L. J2 Un libro definitivo sul "fenomeno giapponese". L'autore pcr dOCttmenursi ha conferito con ministri, gcnculi, diplonutici, indu1trUl.i, ~nchieri, commercianti; lu. visiUto su.biUmenti, officine, m.1g.uzini, botteghe e ~:u,r i lu. preso conutto con le pèrsone di diffcrcnti ategoric ; è entrato nella cua gUpponcsc, difficilmente aperta. allo straniero; lu. osservato metodi di produtionc, sistemi di 6.voro, usi, costumi, tendente; ha cerato di decifrare l'enigma psicologico di questo popolo che in tre guerre vittoriosc ha smisuraUmcntc allug.ato il suo impc-ro e che ancora continua a espandersi. P.t •• , J; ,.,;., 252 r• JZ lth•lr /•-i tnt• , ••• ,.,,. L. IO Sedici .avventure,un.apiò sorprcndcntc dcll'.altn, desunte da16. viva voce dei prougonisti. ~i trovi.amo Luigi Riuo che ,ffond, I, "Santo Stefano", Denti di Pir.ajno sosptSOpcr i piedi ai rottami di un dirigibile alla deriva nel ciclo di Londra, Mariano e Zappi sperduti sul p,r~, il d«ollo di BoL.- nu, e via discorrendo fino alJ'croismo del maggiore Criniti, la. mecbflia d'oro di Dembcguinà, cd .ali.arditissima impresa .acre.adi G.aluu.o Ci1no, alla vigili.adella prc.. di Addis Abcb.t. li lcnorc è tr.asporuto ora a quattromila. metri, nel pieno di una ba.tt.agl.i.a .aerc.1,on in fondo .11mare, dentro I.ac.arc.asudi un ba.stimcnto silurato, ou nel V cneto invaso dur.1ntc la b.uugli.a del P"L1ve, ou sulla. banchisa polare. Sono letture che avvincono, scuotono, m,1 lasciano l'animo lieto, pc-rchl finisrono bene. Inf.1tti i prougonisti sono tutti vi,·cnti. p,,1,,,,,, ,,. ,..,,-., 276 '"" 58 m.11,,,_ {/o,i,' l11,Ji1,, ri"f"' Jot11,,1111li i• f•r1l•ilr L. 25 EJi(/Ht ,;t,,.,.,.,.,.,,,, ,./,, L. 40 Un racconto "cx novo" degli .avvenimenti a cui i] T om.aStlli p.artccipào .1.ssistcltcqu.alcinviato spcci.iledi un grande quotidiano. Una delle tcstimonLanu: letterarie pi~ personali dcll'cpic.agesta .africana. Mondadori

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