Omnibus - anno I - n. 37 - 11 dicembre 1937

I r A VITA di Riccardo Wagncr è come un. libretto d'opera: una I 1 , 1 vita in cui passano prìilcipi, ~ artisti celebri. dame del gran mondo, amici rcdcH, donne che redimono e ~alvano. \1/agncr vi recita l.1. p:1r1t· dr! « bel tenebroso»; e alla fine- d1 quc~to straordinario melodramma, ~i vede un popolo genuflesso davanti a un'apparizione ieratica, in un teatro dove l'estasi è di regola come in chiesa. La sua gioventù è irrequieta e bizzarra: le ambizioni, fin dai primi anni, ~frenate e violente. Odia gli studi, i maestri, la scuola, e dimostra una ,;ingoiare volontà d'indipendenza e insieme una incertezza e una volubilità quasi morbose. L'inclinazione alla musica e alla poesia si manifestano in lu: molto presto. Compone versi e musica : legge Byron, e s'atteggia a eroe perseguitato e ribelle. E:. uno studente aggre.;sivo, esaltato, prepotente. Nel 1830, quando aveva appena sedici anni, prende parte alle agitazioni politiche degli studenti. In quel tempo, Lipsia è una città ma• le amministrata da una Corte prodiga e dissipata e da una magistratura venale. l giovani si mettono contro la corru- -zione e i dispendi dei ricchi. Seguito da qualche compagno, un giorno Wagner organizza una specie di spedizione nel• le case di malaffare della città, dove vengon sorpre~i alcuni funzionari noti per i loro atteggiamenti ipocriti e mor<1.listi.Ma d'altra parte il giovane censore conduce una vita dissipata e allegra. Cli piace bere e divertirsi; gioca alle carte con rabbia e furore, e un giorno arriva a µroporre come posta del gioco la pensione della madre. Sma• nioso di dominare, costituisce insieme agli amici una sorta di guardia civica studentesca, col fine apparente di « proteggere i cittadini >. Nello stesso tempo, però, manifesta h sua vera inclinazione alb. mmica, e imp'rovvisamcnte rivela il suo grande amore per Beethoven. A diciott'anni, infatti, un'audizione del Freischiit(. di Weber decide la sua carriera. Da quel momento abbandona goliardi e· milizie civiche e si dedica all'ar• monia e al contrappunto. L'anno dopo già dirige l'orchestra di Magdeburgo. Ma non smette per questo le sue pazzie e i suoi divertimenti. .E. un giovane esuberante, gioviale, ingordo. Gli piace mangiar bene, ubriacarsi, vestire con eJ..ganza. Per far fronte alle spese, contrae debiti, e rivela già quell'invincibile predilezione per le cambiali che l'ac• compa~à fino alla morte. Sul palcoscenico di Magdeburgo in• contra Wilhclmine Planer, cioè Minna, l'eroina brontolona, che per venticinque anni sarà compagna delle sue incerte fortune. ~ una ra$azza semplice, senza grandi aspiraziom, che vivrà al fianco di \Vagner sopportando miserie e privazioni senza fine. Da principio avrà qualche impulso a ribellarsi, ma poi finirà per restar calma e mansueta vicino al marito. Anche il matrimonio, a \Vagner, si presenta subito sotto le apparenze del• l'avventura. Una sera, lo smemorato maestro ha dimenticato la chiave a casa: per entrare deve scavalcare la fi. nestra. Quando improvvisamente una mano bianca e grassoccia si stende sopra di lui ad accoglierlo : è la mano di Minna, I due si sposano nel 1836. Lasciata Magdeburgo, dove l'orchestra si scioglie per dissesti, cominciano per i due sposi le peripezie romanze. sche. Wagner attraversa Kocnigsberg, Memcl, Riga; dopo una navigazione tempestosa, approda in Norvegia, invece che a Londra dove era diretto. I debiti aumentano, e la tragedia è sfio• rata venti volte. Ma Wagner risolve abilmente ogni situazione scabrosa con l'enfasi e la declamazione. I creditori, stupiti e affascinati, tacciono sotto quest'onda vertiginosa e gesticolante delle sue parole. Lo stesso Nietzsche, che fu sempre un grande ammiratore di Wagner, parlando di quel periodo avven• turoso scrive: « La vita di \o\'agner, vista da vicino e senza amore, ricorda una commedia stranamente grottesca >. Un giorno, infine, la coppia errante arriva a Parigi. In quegli anni Parigi è il covo delle cospirazioni e degli attentati, il mercato delle idee più temerarie. Ma è anche il paradiso dei poeti, e la fabbrica delle reputazioni: finanzieri e grandi dame, poeti e artisti, vi garegg_iano nel lusso, nei dispendi e nei fasti. E la Parigi di Balzac, di George Sand e di Musset; è il periodo delle stravaganze fort~na_te. ~ppur~ W~gne_r non riceve che I nfiut1 degli arnvau, le ripulse degli impresari musicali, e vive tra la penuria e la ricerca affan• nosa del denaro. In quegli anni Franz Liszt trionfa con i suoi concerti; Meycrbeer domina le platee; Wagner deve adattarsi, costretto dal bisogno, a ridurre per pianoforte le partiture delle nl)('re di Rossini, di Halévy, di Auber, 00811U E BIOOARDO WAONER di Donizctti ed a scrivere articoli per le gazzette mmicali tedesche. .f: Povertà, dura indigenza, compagna consueta dell'artista tedesco, a te rivolgo, scrivendo questi miei ricordi, questa prima invocazione>, scrive egli nel corso di un articolo. Non sono metafore. Alloggia veramente in un miserabile appartamento della via Helder, dove Minna è costretta a faticare per conto d'una famiglia di vicini. Wagncr passa le giornate inchiodato alla croce• delle traduzioni : non ha più tempo per occuparsi delle opere già cominciate o .soltanto vagheggiate. Il focolare domestico resterebbe spento per settima ne se non ci fossero gli aiuti di un amico tedesco. Wagner mastica la pipa, legge gli scrittori socialisti del tempo; e intanto le « scarpe non erano che un fantasma di calzatura, da cui le suole erano totalmente scomparse:,. Non ha che venticinque anni, ma come i suoi eroi ama le avventure più ardue. I fiaschi di Parigi saranno ripa• gati dalle buone accoglienze di Dresda, dove il Rienli viene rappresentato il 20 ottobre 1842. Quest'opera, piena di balletti, cortei e fanfare, di preludi e finali alla maniera di Meyerbcer e Spontini, ottiene un grande successo. Wagner raggiunge così un certo assestamento economico, che sembrerà sicuro e definitivo il giorno in cui, clopo la rappresentazione dell'Olande1e volante, la ter.ta opera di Wagner, verrà nominato flofkapellmeister, direttore cioè del Teatro Reale. Tutto sembra rasserenarsi. Dal suo appartamento gode la vista dei giardini reali; Minna si riconforta, ed il giovane maestro può ora trattare alla pari con Spontini, con Bcrlioz, con Schumann. Il Riert.(.i, l'olandese volarite e il T annhiì.user, quantunque poco graditi al pubblico sempre avido di cabalette e di « usignoli >, ottengono numerose repliche. Infinc, una splendida esecuzione senza pari della Nona Sinfonia di Beethoven gli procura la stima degli intenditori più restii. \-Vagner tuttavia non è musicista da contentarsi del successo. Quando SO· praggiunge la rivoluzione del 1848, non resta indifferente: si trova bene nel ciclone. Entm in una società di patrioti esaltati, scandalizza la Corte con le sue imprudenze, redige articoli dove invoca una monarchia repubblicana. Afferma perfino, esplicitamente, che « più povero è l'uomo, più naturale è il suo diritto a decretare leggi che lo pro• teggano >. Il Re manda in congedo il suo inquieto direttore d'orchestra. Wagner potrebbe forse guadagnare un seggio di deputato alla Dieta di Francoforte, ma intanto ha perso uno stipendio. E allora deve ricorrere alla borsa di Franz Liszt. « I miei affari vanno male, cd io mi ripeto che voi potreste aiutarmi. Ho intrapreso io stesso la pubblicazione delle mie opere. La somma di cui si tratta si aggira sui cinquemila talleri. Non sarebbe interessante che voi diventaste l'editoreproprietario delle mie opere?> (Let• tera del 23 giugno 1848). e il tempo in cui Wagner tratta VO• lenticri con Bakunin e va sulle barricate di Dresda, che gli destano nell'ani• mo quel vago incantesimo del fuoco, di cui si ricorderà componendo Sigfrido e La Valchiria. Ma la polizia sassone lo costringe a fuggire verso i laghi svizzeri. Auraverso quel dedalo di frontiere ch'era la Germania ante• riore all'unità, questa fuga gli riesce abbastanza facilmente. Dopo una serie di travestimenti, giunge infine a Lindau sul lago di Costanza. Libero. Negli anni trascorsi in lsvizzcra (18481858) Wagner si dedica alle grandi composizioni. In questo periodo una nuova donna entra nella vita del grande musicista. t ~athilde Wesendonck, che oscura e sostituisce in Wagncr il primo giovanile amore per Minna. Ciò che Carlotta \.tm Stein rappresentò un giorno per Goethe, oggi Mathilde \Vescndonck lo rappresenta per Wa. gncr. li grande poema amoroso di Tristano è stato composto, si può dire, nel grembo della crinolina di Mathilde; tra i velluti capitonr,és della sua villa SO• no nati Brunilde, Sigfrido, \Votan, Al- • berico, le figlie del Reno, gli abbozzi della Tetralogia e del Parsifal. Mathilde lo vede come un genio perseguitato: e la suggestione delle grandi disavven• ture del maestro si estende fino a Otto Wesendonck, il marito di lei. Otto è un ricco commerciante di fi. lati, stabilitosi a Zurigo: Mathilde, una intellettuale. Il maestro li incanta entrambi suonando al pianoforte, leggendo i suoi poemi e i suoi manifesti innovatori. Imitando nella vita i personaggi del Tristano, \Vagner appare come l'eroe delle terre del nord; ~'lathildc somiglia a Isotta; mentre il marito si conforma inconsapevolmente sul re Marke. Wagner aveva allora quarantacinque anni 1 i\.fathilde ventiquattro e Otto trentasette. Per una singolare ironia, u110, ~01111.: n.; :\l.11 kc, d11~11n.\t\ .ignei'• Tristano alla sua corte o, per meglio dire, alla sua villa; come re i\Llrke, ..l:-.~istcallo ;;cambio dei filtri fra Tristano e )lua moglie. Infine, più tardi. quando l'amore fra i due sarà JM~ato, egli accetterà di comprar(•, versando ventiquattromila lire, la proprietà dcll' A,u//o del .\'ibelllngo non ancora composto., « Ciò che mi innalz.1, ciò che resta durevole in mc. è la f('(icità di c,scre .1rnato d.1 te >, .:,Crive \·\';.'1.gnernel ~uo diario dedicato a M.1thilde, che frattanto s'è già dat,, anima e corpo .al « pallido navigatore >, « all'uomo che può trovare b libc,·azionc se può tro• varc und donna fedele fino ;1llamorte». Qu,mdo Wagner ~i ,;tabifo.cc nella villa dei \-\'escndonck. presso Zurigo, scrive all'amica: « Una profonda pace è di-ìcesa in mc. Sono )ltato preso, fino alle profondità. del mio es)ere, da un calore benefico e sl'nza turbamento. Una chi~Hisl>imaluce si è fatta in mc. Non vacillo più, so dove vado, dove mi fermo. dove lavorerò, dove attingerò for.ta e riposo! ». Ahimè, b. rc:iltà :-i incaricherà di confutare queste: fra~i così alte e così vuote. ·ella tragicommedia della sua carriera, ~i annuncia improvvis.1 una scena di gelosia fr., Minna e 1'.•lathildc. Le du<- donne si :i.ffrontJnO come nel più melodr.1mmatico dei duetti. Mathilde, ~<legnosa, ~icura della sua superiorità, C$igc che Wagncr ~i allontani da Mi.nna; \\'agner c..;ita, incapace di decidere. Ma in ultimo finisce per adottare una soh11ione borghese e piena di egoismo : quella di ~cpararsi dalle due donne e partire, solitario viaggiatore, per Venezia. Una tale crisi, in altri avrebbe prodotto cons<"gucnze non indifferenti e forse fatali. Ma in que)t'uomo demoniaco e adattabile le tragedie si trasformano facilmente in partiture. Dietro la gesticolazione e il dolore romantico, si delinea una coscienza abbastanza realistica e mediocre. Le crisi di Wagner non raggiungono mai il punto estremo. Ciò che gli preme soprattutto è la musica. Separazioni, burrasche coniu$ali, fughe attraverso l'Europa, struggimenti romantici, per lui non sono che motivi d'ispirazione per un'opera che poi rivestirà di musica. Quando le crisi arrivano al colmo, l'egoismo lo salva. Wagner continuerà a soffrire la povertà, a viaggiare in lungo e in largo l'Europa, a tempestare Liszt di sollecitazioni finanziarie, a dìiigcrc encicliche agli amo.nti della « musica dell'avvenire>, e a urtare i benpensanti con le sue teorie artistiche rivoluzionarie. Dell'amore di Mathilde si libererà attraverso la musica. Nei lunghi mesi passati a Venezia, fra il 1858 e il 1859, nascerà Isotta. Più tardi corre a Vienna, torna in Svizzera, progetta di stabilirsi a Parigi, dove, nel 1861, il Tminhiiuse, è accolto da un vc-ro uragano di fischi;· torna quindi a Vienna per farvi rappresentare Trista,io e Isotta, sempre f.111t.1)1tic,1ndporogetti grandio~i e contr.wndo debiti non meno ingenti .. "1.~1 il Tristano viene dichiarato « irrappre- :.entabile >. Tutt.lvi:t, mentre le ostilità crc~cono (' l'operiMa dcll'.wvcnire sta sull'orlo del fallimento, un colpo di scena ~i produce come un miracolo: nella vita di \Vagner :tppaiono due nuovi amori, gr:rndi e diversi. Quello di una donna e quello di un re. Come a :\,1inna sono toccati gli anni dei tentati\'i e dclll' temerità sfortunalc. e a J\bthildc quelli della profond,\ elaborazione interiore, così a Cosi• ma von Billow, la poco più che ven• tenne figliola di Liszt e di ~ladamc d'Agoult, tocchcr,mno gli anni della apoteosi. O.11 canto suo, Luigi 11 di Baviera scende i gradini del trono per venire incontro al « pallido navig,1torc ». Que• ~lO R,· d,1 hallatc romantiche s'innamora di \\ .1g:11<'nr.e fa il suo confiden• te, il suo con)lìgliere; gli conferisce una autorità invidiata dai ministri. Una $Ort.1 di velario magico ~i solleva : i debiti di \-Vagnc1 \'Cngono saldati; gli vicnc- offerta una t'~bd a :\tonaco; il teatro, l'orchestra, le cav,(' delle, <;t,.· lo !!Ono la~ciate a sua <lispo,iz,onc « Siate si(uro che io farò quanto !ila in mio potere per indennizzan·i c!L'i vostri patimenti passati >, gli dice 11cll.1 ~ua p~ima udienza _il Re. E Wagner annota, m una leucrLl alla ~ignora di Monkanoff-Keler•;.i: « L'incredibile è di,cntato rc:1ltà. Un re mi è st,rn1 inviato dal ciclo, esisto per lui e din·nto mc ste..)o; egli è la mia patria e b mia felicità >, Il dialogo fra i due a poco a poco ')aie di tono: « Mio unico e mio tutto! Autore dcli.i mi,, feliciti! Giorn:1ta di ('Masi! Tristan.J! 1wto per 1c, eletto da te,», gorgheggia Luigi II. \\'agner re• plica in chiave più ba!lsa, ma rivolgendo talora al Re un frasario più appropriato all'amante. Cosima, frattanto, si )ltabilisce a ~onaco col marito. · Que\ti anni di Tricbschcn e di i\lonaco dànno luogo ad una fra le più stravaganti « commedie degli errori >. Il lll', <'i.teta e paranoico, giura a Wag. nc-r un'incondizionata dedizione; Wag• ncr corrisponde in un linguaggio v;iporo~o, ma appare ')empre più innamorato di Cosima von 13Ulow; il marito di Cosima, incantato da Wagner, è indeciso fra la venerazione musicale e il desiderio di uccidere il musicista con un colpo di pistola; Liszt, l>adre di Cosima, non sa scegliere fra i genero e il compagno d'arte. 1'.1a c'è di più: Luigi di Baviera ritira le cambiali del suo amico infedele; Cosima ·assicura il Re dei scntimentì del compositore 1>er lui; l'abate Liszt tiene mano all'adulterio della propria figlia; Biilo,-.• finisce col ringraziare la moglie colpevole d'avere saputo custodire la sua « libertà spirituale >. La strana commedia, a questo punto, non può più reggersi : i ministri intervengono, esigono dal Re l'allontanamento dell'istrione. Il Re, non senza riluttanza, cede: e Wagncr parte da Monaco. 1873•1883. Sono gli anni dcll'apotco• ~i. Wagner oramai regna sotto la cupola del Frstpielhaus. I giomali del nuovo H.cich lo esaltano; intorno a lui sono re, diplomatici stranieri, ciambellani e fanatici di ogni raLza. Ma ancora non gli mancano guai economici: il primo esercizio del Festpielhaus si chiude infatti con un passivo di centotrentamila m,1rchi. Senonché Wag• ncr non si cur.1 di tutto questo. RiC€'ve nella sua villa di \Vahnfricd cento per--one alla volta. Negli intervalli della T,•tra/ogia, il ristorante del teatro è pieno di pC™>naggivestiti più visto~- mentc delle comparse; si divorano salsicce e si beve birra. Quanto ai debiti 1 Wag.ncr sa /rontcggiarli come sempre, mediante I intervento di donne e di sovrani. In fondo, quella specie di orgasmo per le scadenze, specie di quelle eccezionali, esalta la sua ambizione. Deve andare a dirigere concerti nC'll~Alberthall di Londra? Deve impegnare ; beni di Cosima? Dovrà for,_e stabilirsi in America? Non importa. Si sente p.;iri ai sovrani della terra. Uomini come Nietzsche disprezzano quel gran rumore mondano, ma Wagncr non se ne cura. Jntanto lavor~, al Parsifal, cd è in quei tempi che si innamora, per l'ultima volta, di Juditte G,1uticr. Come il carteggio con Mathilde \-Vcscndonck ci mostra la )toria del T ristano, così quello con la Cautier. ci parla del Parsifal. Mentre lavora a qucst.a op.cra1 \\'agner ~na l'oriente, i e 1prC!!S1le, magnolie e i cortili moreschi; e per mantener l'illusiouc si fa CO!!truire u~ padigliopc oriçntalc pieno di tende, d1 sete damascate e di profumi. La Cautier provvede a che la messa in sce~a sia perfetta. « Mia Giuditta >, le scnve \Vagncr, « tutto è arrivato a destinazione: .le pantofole, il latte d'iris sono ccccllent1. :\1a mc ne occorre mol• to : ~ma m~-:2a.boc_cia per il bagno che faccio tutti I g1orn1. Pensateci: la "Ro• sa del Beng,1la" di Rimmel è superiore alla "White Rose". Adottiamola. E mandatemene moltk.,.ima, perché io sono. un e4:ces~i,·o. J [o il ba~no sotto lo studio: m1 piace sentire gh odori che Il<' provengono ... Ricordo i vostri abbracci come l'evento più grande e inebriante dclt,1 mia vita>. Il maestro lavora al Parsifal> in m<•z. zo ~l queste follìe .. Il 13 f~bbraio 1883, nel p.ilazzo veneziano dei Vcndramin sul C.anal Grande, sopraggiunse improvvisa la fine. Stava ~crivendo in <Jucl tempo, un saggio sul fcmmini'smo nell'uomo. La ~incope cardiaca lo colse in un momento in cui era più che mai fedele alle idee che lo avevano guidato per tutta la vita. J.QRENZO G!USSO

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