9 A CASA, un villino basso nascosto ~ fra i salici, nelle vicinanze dell'ip- - podromo, non era ancora abitabile quando gli sposi furono di ritorno dal viaggio di nozze. Spietato con tutto ciò che era appartenuto alla sua vita di scapolo, l'avv. Rodrigo Tassi lasciò chiuso il vecchio alloggio e ricorse alla pensione Byron; pensione cli scarsa e difficoltosa entratura tanto prezioso ne era il tono, aristocratico e familiare al tempo stesso. Questo arrangiamento, da cui risultò scoocrta e punita la fretta che aveva avuto di sposarsi, gli attirò nuove canzonature di colleghi e di amici, ma sotto gli scherzi non si sentiva fremere meno un'esaltata ammirazione per quel gran caso di cuore, manifestatosi nella vita dell'avvocato allorché stava per toccare i quarant'anni. Aveva visto per la prima volta Maria Adelaide in un'aula del Tribunale, durante lo svolgersi d'un processo al quale la giovane e sua madre erano venute a portare una loro obliqua, ma importante testimonianza. Tanto la madre era stata violenta, verbosa e sconclusionata nel deporre, altrettanto la figlia timida, ritenuta e a.stratt:i, lasciandosi togliere a fatica le parole di bocca dal giudice e dagli avvocati, i quali, essendosi subito accorti dei nobili sottintesi di quel contegno, s'eran mutati da arcigni aguzzini, com'erano stati con la vecchia, in teneri, premurosi, pazientissimì infermieri. Affatto conquistato era poi il Tassi, cui sembrava, tutte le volte che approfittando di una pausa la teste nascondeva la fronte nClla mano e ritirava i piedini sotto la seggiola, ch'ella dovesse portare avanti una sua verginale preghiera, quella di ritrovarsi al più presto lontana di IL Se fosse stato possibile, con che piacere egli avrebbe tolto su di sé la cura di liberarla I Già gli pareva di sentirsela fra le braccia, leggera e lunga; di vederne la chioma d'un cosi chiaro biondo disfarsi languidamente sino a terra e la gola scoprirsi nel suo rovescio tenero, più bianco del latte. E non meno volentieri avrebbe spìnto a calci la vecchia che dal suo banco non cessava di strapai,zare la figlia perché si decidesse a sciogliere la lingua. Passò la bella visione, e il Tassi ne rimase cosl stregato che, valendosi di frivoli pretesti legali, trovò modo d'introduni in casa e di riam.mirarla a comodo; finché, trasparendo onnai troppo il vero motivo delle sue visite, non pot~ più dissimulare e ,i ritrovò a un tratto fidanzato. Prima a riceverlo era sempre la madre, irriconoscibile, ora, per dolcezza e misura, come rinata. Era lei che introduceva l'avvocato in un salotto giapponese e lo intratteneva del più e del meno, mentre quegli, d'impaziente divenuto furioso, cadeva in estasi allorché per lo spiraglio di una tenda Maria Adelaide finalmente entrava. Le sue apparizioni erano però di breve durata, per.::hé la madre, che le aveva dato il cambio, ben presto chiamava il Tassi a prendere il tt._ e gli muoveva incontro spiegando l'ultima tovaglia ricamata dalla figlia. Nel breve tempo consentito, l'avvocato affollava dunque le sue entusiastiche· assicurazioni d'amore e di felicità mentre la giovane teneva fenno su di lui, velato ma credulo, il suo sguardo pesante. Se però dall'assalto delle parole egli passava a quello dei baci, Maria Adelaide si riscuoteva e a suo modo si schermiva: ai baci preferiva reclinare il capo sulla solida spalla del suo Rodrigo, e chiudendo gli occhi ascoltarlo ancora. Il Tassi portava religiosamente quel lieve peso, e di quando in quando sentiva nella donna come un brivido nascerle dj fondo, correre, scuoterla tutta, infine annodarsi in alto sotto fonna di un sospiro grosso, esalato con impeto. Più di una volta, nel lisciarsi quando era solo la preziosa spalla, le sue dita avevano incontrato un umidore rugiadoso. Non appena'sposato, il suo amore voltò in tenero, in paterno addirittura. Prese bonariamente a burlarsi dei lunghi sonni della moglie al suo fianco, che interrotti e ripresi di letto in letto, di città in città, frustrarono tutte le risorse turistico-istruttive che sanno offrire i viaggi di nozze. Che ragionevole differenza Maria Adelaide poteva fare, poniamo, tra Venezia e Napoli, se nell'una e nell'altra città c'erano più o meno gli stessi letti, le stesse persiane da abbassare col medesimo languido gesto? e Povera piccina a, esclamava ogni volta l'avvocato nel prendere possesso di una nuova camera, e sei ancor tutta rintronata! ,, e soddisfatto se la moglie aveva fatto in tempo a sentire e a rispondere: e ecco,, e proprio,, e verissimo,, si sedeva a capo del letto e lungamente contemplava Maria Adelaide in quel suo mo• do di dormire intenso e stretto, veloce e ravviato come un volo di rondine. Si meravigliava il Tassi che una persona cosl esile e delicata potesse avere in sé tanta forza di sonno, non solo, ma che dormisse con quello stile autoritario, esem• plare, a cui sembrava che tutta l'unianità dei dormienti si sarebbe dovuta conformare. Imanto, attniveno le persiane e gli scuretti, arrivavano a lui i tonfi, gli schiocchi, le strombettate, i rumori insomma della città nuova, press'a poco gli stessi d'ogni altra. Ma c'erano pur delle volte in cui gli riusciva, mercè un'abile spinta, di far schivare alla -sposa il procelloso assalto del sonno: via allora in gondola o in carrozz.ellal L'avvocato leggeva a voce alta la guida, il conducente metteva boc~a, e Maria Adelaide pareva tutta attenzione; senonché, di quando in quando, scattava, stringeva con for-.:a il braccio del marito, e questi si voltava per vederla sbadigliare. Ci furono anche delle fotografi.e sconciate da simili accessi, sopraggiunti nel momento meno adatto. e Sonno fa sonno a, e non mi riesce di sfogar la stanchezza•• • hai sposato una marmotta•: con queste e simili espressionj ella si scusava, ma il marito la faceva star zitta e, dando tutta la colpa allo strapazzo, la confortava a vincerlo con una cura di sonno anche più rigida di quella fatta. Perché poi, sottaceva, quando fossero stati di ritorno in città, nel vivo della loro vita coniugale, non sarebbe più stato ragionevolmente possibile dormire cosi. Ma come furono allogati nella pensione Byron, aspettando che il villino finisse d'asciugarsi, il Tassi si rese conto che non v'era alcun fondato motivo, che in altre città non fosse stato, che· potesse tener desta Maria Adelaide, e questa dal suo canto non pensò nulla, ma significò che un dormire vero e proprio per lei sarebbe cominciato solo ora. I pensionanti della Byron erano in massima parte donne, ma donne di alto rango. Vi si contavano vedove e sorelle di eccellenze, e, ancor più, vecchie contessine e duchessine, costumate e pie, che solo il balenar di un'illusione mondana aveva a suo tempo trattenuto dal diventare monache e poi superiore di convento. li Tassi, ben conosciuto nella pensione della cui proprietaria era il legale, fu accolto con straordinaria festosità. Su Maria Adelaide, così eterea e vaporosa, s'appuntarono tenerezze e curiosità di quelle dame stagionate, e poiché si capì subito ch'ella era di una nizza ritegnosa e schiva, si pensò bene di requisirla un giorno che scendeva, come sonnambula, lo scalone guidato per andarsi a lamcnt~re in direzione di una bozza dèl guanciale. Fu contentissimo l'avvocato, rientrando una sera dal lavoro, di trovare la moglie ben desta e a crocchio con le più distinte pensionanti. Mai gli era parsa tanto avvenente e più radioso il suo biondo che circonfondendola di luce la faceva spiccare come un Gesù fra i dottori in mezzo al gruppo scomposto e goffo di quelle anziane. Tale impressione gli fu accresciuta dal fatto che sola fra tutte Maria Adelaide sedeva inoperosa con le mani in mano. Quanto lavorassero di ferri, d'ago e di uncinetto quelle dame, senza per questo perder lena nel discorrere, non si può dil'e; l'imprudente Maria Adelaide, in mezzo a tanti fili che scorrevano e gomitoli grandi e piccini che sussultavano, stendeva or qua or là la mano ad ammirare, e il marito la colse appunto nell'atto di questa profana e troppo comoda stupefazione. • Quanto è cara, semplice e tranquilla!• fu la voce generale che salutò l'arrivo del Tassi. Maria Adelaide tolse sé e il ma• rito d'imbarazzo esclamando: • Guarda, Rodrigo, che bei lavori si fanno qui I... •· Fu allora in tutte uno schermirsi, un ritorcere l'ammirazione sulla presunta industriosità della sposa: • Figuriamoci che amorini farà lei con quelle mani e quante belle cose prepara all'avvocato!». Con sorprendente vivacità, Maria Adelaide chiese e onenne silenzio per dire che lei non lavorava, che non aveva testa, 11é volontà, né sufficiente istruzione per farlo. Il Tassi, parte perché non poteva mai tollerare che la moglie si denjgrasse, parte perché sapeva quanta importanza in quell'ambiente austero si dava alla laboriosità femminile, tolse la parola di bocca alla sposa per richiamarla più equi apprezzamenti di sé, e: • Ricòrdati •, soggiunse con dolce gravità, e quel giubbetto di lana blu che mi hai promesso•· Era, si capisce, un'invenzione, ma Maria Adelaide, cui importava ben altro che di rintuzzare questa o quell'inesattezza, che sperava in un'imminente, ampia capitolazione del marito alle sue esigenze di eterna assonnata, non rimbeccò parola, solo lo fissò con uno sguardo supplice e allusivo. Intanto fra quelle competenti s1 faceva gran festa per l'annunciato .giubbino, e: • Che cara, è proprio una bambina,, si sentiva dire da tutte le par6, • ci penseremo noi ,. Se da queste ultime parole Maria Adelaide si era fatta l'illusione di venir dispensata dalla fattura del giubbetto, fu dìsingannata il giorno dopo, quando una delle più qualificale pensionanti, la vecchia contessina Lidiana, le mise fra le mani un involto che solo al tasto si capiva cosa conteneva: ferri e lana. Uno s1repito di risa e battimani scopri a un tr1no il gruppo serrMo delle altre vecchie che di lo:itano festeggiavano il dono e con larghi gesti dispensavano il Tassi dal suo esercizio di inchini, sorrisi e ringraziamenti. Chiusosi poi in camera con la moglie, egli riusci a ritirarla a tempo dall'orlo del letto, se la fec~ sedere accanto, e tanto le parlò sull'importanza da lui onnai annessa a quel giubbetto, che Maria Adelaide, confusamente sbalordita, dette parola che dopo il sonno avrebbe avviato, per quel poco che ne poteva saper lei, il lavoro di maglia. Come un guerriero infingardo che, ben sapendo che le proprie anni non brilleranno mai nel pericolo, le forbisce quanto più può affinché in qualche modo diano nell'occhio e siano apprezzate, cosi Maria Adelaide non si faceva mai sorprendere fuori di camera senza tenere bene in vista una sua sporticina di paglia che conteneva gomitoli e ferri, in cima a uno dei quali si poteva vedere un grumolinp di maglia, sempre fermo al medesimo punto. Col pretesto che non poteva lavorare discorrendo, era riu!cita ad appartarsi dal gruppo che lavorava e ciarlava davanfi a un monumentale caminetto, fingendo di non accorgersi che le era djventato improvvisamente freddo e quasi ostile. Coi ferri sotto le ascelle e il gomitolo sulle ginocchia, faceva due o tre maglie, poi, con quella simulata sfiducia che è propria dei dormiglioni, cercava un appoggio, chiudeva gli occhi e non si muoveva più per un pezzo. Le insistenze del marito la condussero un po' più avanti nel lavoro, per modo che s'imbattè in una difficoltà a risolver la quale dovette ricorrere al gruppo del caminetto e rimanervi. Fu accolta e riammessa con gran festa, accresciuta da malizia ora che era stata vista e giudicata sul lavoro. E quanto più ingenuamente si scopriva nella tnadornale infermità, altrettanto le vecchie le si facevan più cordiali, contente com'erano che il mondo contasse un·apparenza di più e che ancora una volta bellezza e valore andassero scompagnati. Sebbene si sapesse e più volte lo si fosse rigidamente proclamato", che cambiar mano è esiziale ai lavori di maglia, tuue le pensionanti andavano a gara ora, nelle pause dei loro - lavori, a rubarsi e a passarsi di mano in mano il cominciato giubbino, e mandarlo cosi avanti in un modo stravagante e scorretto. e Ecco, brave, faccian loro che sanno,, tutta contenta diceva Maria Adelaide, e si rimbambolava. li marito, nel vedere il lavoro lontano dalla moglie e in mani estranee, tra ferri che facevano scin• tille, ci soffriva, sentiva come staffilate le solite esclamazioni che salutavano il suo a1Tivo: • Che cara, è una bambina!,. ti pensiero del trasandato giubbetto lo teneva desto la notte. Per comunicare alla moglie un po' d'entusiasmo aveva finto d'interessarsi, e poi c'era riuscito davvero, della tecnica di quella confezione, mettendo <1ulla bocca di lei chiarimenti e spiegazioni da Chiedere alle sue divertite insegnanti. Una not1e in cui più tormentato del solito teneva stretto in mano il lavoro, fissandolo insensatamente, forte delle istruzioni intercettate e di una lunga pratica di spettatore si prOvb a mandarlo avanti un poco lui, e, visto che la cosa gli riusciva più di quanto non credesse, ci si applicò e ne fece un buon pezzo. E così continuò a fare ogni notte, in gran segreto, via via informandosi di giorno sui modi che bisognava tenere per lavorare la lana, e fingendo di chiedere per la moglie. Ma se le mani lavoravano più o meno spedite, il cervello non lavorava meno, ed egli t1ndava domandandosi se l'essersi degradato a quel punto, di far la maglia a letto, non fosse l'indizio più sicuro che il suo matrimonio era stato un errore e che Maria Adelaide aveva mancato in n lo sensazionale a tutte le sue promesse. Ma quali promesse? E riandando il passato, investigandò, profanando tutto di lei, anche i momenti più deliziosi, quelli che lo avevano decisamente conquistato, Maria Adelaide in Tribunale, Maria Adelaide in salotto, tutto quanto gli pareva ormai che quadrasse a mera• viglia con la situazione presente, di lui che lavorava ai ferri e la moglie che dormiva al suo fianco, solenne come un sepolcro. Intanto il giubbetto, fatta rinuncia alle maniche come a una superflua complica- . zione, cresceva a occhiate, senza che Maria Adelaide, si fosse accorta o non del mistero che c'era sotto, ne facesse mai parola o mostrasse di stupirsene, simile in ciò a quei pii fraticelli che rimasti a secco d'ispirazione e caduti addormentali per la gran stanchezza, trovavano poi al loro risveglio la tela o l'affresco straordinariamente progrediti, e sa.pevano essi soli a chi doverne dir grazie. Quando l'avvoca10 ebbe avviso che il villino era asciutto, già indossava., tutto bitorzoli e sbarre, il giubbetto di lana blu. Sembrava invecchiato e goffo la mattina che lascib la pensione Byron, e neppure reagi, com'era solito di fare, alle iperboliche esclamazioni con cui gli rimisero fra le braccia, dopo averla baciata e vezzeggiata in_tutte le maniere, Maria Adelaide. La quale perb sembrova quel giorno molto più sveglia di lui in preda alla caratteristica eccitazione ci,c gli sgomberi sanno infondere anche ai cani, ai gatti e ai canarir.i. Capiva che per entrnre in un letto nuovo, nel letto definitivo, bisognava anz.ituuo uscire da quello vecchio e provvisorio, e per la prima volta si faceva una ragione di essere in piedi. In questo eccezionale stato d'animo fu con un vero guiz.zo che prese posto a fia.nco del marito nella macchina che doveva portarli al villino dei salici. LEO PESTELLI
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