I - 11 l CREDE comunemente che la \~" !J guerra dei sottomarini durante la conAagrai:ionc mondiale sia stata decisa dalla Germania da un momente all'altro, a freddo, come un affare di ordinaria :unministrazionc, senta tener conto dc, rischi che cua comportava, delle rca.i:ioni cbc avrebbe dovunque suscitato. ~on è cosi. La verità tarda K:mprc a farsi strada; ma ogs:i possiamo rico- .struirc i momenti e le fasi di quella terribile guc1 ra aura verso le pubblicazioni degli stcui tedeschi. Una co~a, intanto, dcstcl'à l'universale mcra\'iglia Fino al 1914, la Germania non credeva affatto all'impon.:.n~ dccish·a dei souomarini in un eventuale confiiuo, tanto t: vero che rolo tardi essa si decise a costruirne, c in propon:ioni limitale. 'Fu soltanto durante il corso della guerra che si persuaie della loro eflì<:3cia. L'ha dichia♦ rato von Tirpi1z. E si de\•e anche soggiun• gcrc che furono gli equipaggi addcui all'arma in\'isibile, che forzarono la mano aJ. l'ammir:,.glìato, ai poteri poli1ici e allo stesso imperatore. Il < colpo • del sott<>te• ncntc di va~cllo Weddingcn, che in un solo giorno (22 .settembre 1914) aveva colato a pi<"co tre incrociatori inglesi, Abou• kir, Hogue e CresJJ, avcva pcnu,uo gli equipaggi che la guerra sottomarina avrebbe finito con l'a\·cre ragione del blocco. Il comandante in capo dei sottomarini, il capitano di corvetta Bauer, si fece interpre1e di questa opinione in un rapporto desii. na10 al capo di Staio Maggiore della marina tedcsca ammiraglio \On Pohl, che era già. dal canto suo, più che persuaso. Però il capitano Baucr non na5eondcva che, una voha decisa, l,1 guerra dei sottomarini do- \ e\ a essere condotta senza mezzi termini. Ma l.t diploma.Lia non volNa saperne e solo dopo che fu bene accertato che gli inglesi si giova\'ano di bandiere neutrali a fini di guerra, essa si deciJC a entrare nell'ordine dì idee di rnn Pohl. Restavano da comin. cere il cancelliere Bcthmann-Hollv,,cg e l'imperatore. Non era facile, ferma restando la opposizione di von Tirpitz. Fu , on Pohl che rovesciò la situnione, ln una riunione riservata al palano della Cancelleria del 1• febbraio 1915, von Pohl espo!.c il suo piano al cancelliere, al segretario di Stato Zimmermann, al generale ,·on Falkcnhayn e al 1egrctario di Stato aJ. l'interno Oelbruck. li ragionamento fu di una semplicità elementare: o morire di fame o reagire coi sottomarini: blocco contro blocco. li c.1nccllierc si lasciò pcrsua• dere; ma senza entusiasmo. Va ricordato che a quella riunione non era stato invitato von Tirpitz. Di questi scambi di idee, non fu fatta parola con l'irnpcratore. Eppure l'ultima parola spettava a lui. E si trO\'Ò il modo, se non proprio di persuaderlo, di oucncrnc l'adesione. Le cose si svolsero co~l. Il 4 febbraio aveva luogo una rivista a Wilhclms. 1 .avcn. A bordo dell'incrociatore Derfflinl'-', il Kai1er s'incon1rava con ,·on Pohl, col cancelliere e con von Tirpitz. Senta happorre indugi, ,·on Pohl domandò al Kaiser il permesso di leggergli una noia sulle condizioni della guerra navale. Ottenuto il consenso, \·On Pohl fece un quadro imprcssionan1e degli effetti del blocco e, più ancora, di quelli futuri. Era le• cito perdere la guerra causa il blocco quando le armate tedesche , incernno su tulti i fronti? Il Kaiser • guardò il cancelliere. 8(:thmann♦ Hollwcs approvava. Tirpi12 era come sbalordito. Egli non era st.110 inform,uo di nulla Completamente disorientato e messo fuori c.1usa, non osò muovere nes• suna obirzione, Il K.1iS("r, nonostante ravv<"rsione al nuovo genere di guerra, ampia♦ rnente documentata, fra l'altro, dall'Uf. ticio uorico germanico, sl lasciò indurre a dare il proprio consenso. Il giorno uc.sso la guerra souomarin.1 veniva decisa Un.1 nota diramata a tuuo il mondo da,.1 quattordici giorni di tempo "i neutri perché provvcdeS\Cro ai casi propri. Ciò nonostante il Kaiser esitò ancora: fu ripr<"so da dubbi e da 1imori. Teu~e\a so♦ pra.ttutto l.1 r('atione dcll'AmericJ E man• da\a istruzioni su istruzioni perché la guerra sottomarina non fosse iniziata senza suoi ordini preci)i. Gli ave.vano detto che < in ~i settimane• l'Inghilterra sarebbe stata ridotta .1 miti consigli. ~ta il 18 febbraio, non ancor ... persuaso, propone\a allo Stato \1aggiore Generale della marina un que• sito esplicito o1 meno del suo c-apo di gabinetto na,ale: < In quale mi:mra lo S ~f. C può garantire chr l'lnjj:hihcrra sarà indona alla rc.1,ipisan.t.1 ncllu sp.11io di sei settimane se sarà intr.aprcsa la guerra SOi· tomarina? •· Grande imbarazzo da "lì'l)itz, mc:uo in C'.&usaperl-OnalmentC, e del nuo♦ vo capo di Stato ~f.aggìore drlla marina ammiraglio 8,lchmann, che nel frattemp0 era succed,110 a von Pohl. I due si inwrrogarono a \ÌCenda lunga1nt:nu per com. prendere che cos.i s, dovessr intrnderc per <"resipiscent.1 • ingk1e. Fin.1lrncntc, dopo , matura riAcuionc: , rrdauero quCJ>t.J. riip~ta estrem.tmcntc ambiCJua; < li scgre. tario di Suto e lo S ~f C. della marina ~no convimi che l'ln,CJhiltcrta .sarà ridotta alla rcsipiK<'IILJ. 1t:i sc1ti1nanc dopo la nuo. \'a guc-rra se, fino dall'inizio, si riuscirà a~ unpegnare encrg1c.1mf'ntt tutti I mt:zz1 militari di cui si di~pone per condurre una ,imik l',j:ucrra >. Il Kaiser dcfinl qucst.J. ri. ,posta pn(ft1amentc ipocrita > (,eichlrch t1trA.lauJr.liert J..a Jfuerra ad oltranza fu deci'-l solo dur anni dop0, il 1' febbraio 1917, ed eb• h<"' inizio il '27 ;i.pr1lr dello Hnso anno, quando nessuna illusione era più possibile sui terribili effetti del blocco. Si intrapresero, dapprima, crociere brevi e redditizie al massimo, accrescendo quanto più fosse possibile gli itinerari diretti alle varie wne di operazione. Nel giugno del 191 7, la distruzione del naviglio raggiun♦ ge la cifra di 773.000 tonnellate contro le 505.000 del febbraio. t la punta più aha. Dopo il mese di giugno le cifre, contra• riamente alle previsioni, vanno costantemente decrescendo. Alla testa degli ufficiali dei sottomarini • che procurarono il maggior danno agli Alleati si segnala un nome tipicamente francese, che sembra segnare una costuma vendetta della pro~crizionc subila dagli antenati all'epoca della rc\·oe:i dell'Editto di Nantcs. e von Arn:iuld de la Perrière . .Egli solo ha mandato a picco non meno di 400 mila tonnell:itc. Segue un altro nome, dal suono esso pure francese, Rose, che, sulle coste americane, distrusse 200.000 tonne!• late di naviglio alleato. Si possono poi rc• gistrarc i nomi di Walter Forumann con 380.000 tonnellate, Max Valcntincr con 309.000 e Otto Steinrbinch con 210.000. Le memorie del comandante Ernesto Hashagen ci dànno ragguagli interessantissimi sulla vita degli equipaggi dei sottomarini dur.;uuc il loro servizio. Strada 1JtT1a t'Ouut è stato .se.ritto in condizioni p:irticolarissime. A bordo del suo sommergibile U. 6!1, 1-1... shagcn aveva avuto modo di affondare un battello.trappola, il Q. 1!1. Raccolse, così, il comandante di esso, l'inglese Le• wis. Questi fu trattato con ogni cavalleria sull.- nave tedesca, tanto che parecchio tempo dopo la guerra, con quello spirito < spor1ivo •• che è una caratteriuica degli in. glesi, il Lcwis pensò bene di invitare l'Hashagcn a tenere una conferenza in lnghil• terra sulla guerra sottomarina e allora si videro alla tribuna, a fianco l'uno dcll'a.1tro, l'antico distruttore del lonnellaggio britannico e il suo antico prigioniero, fra. ternamente accostati al cospetto di una foJ. la nurncros.1, accorsa per ascoltare il raccon10 <tecnico> dclle gesta di un sottomarino tedesco. e in seguilo a questa mani(estazione che llashagen ha scritto le sue meulorie. Ha. shagcn fu mandato nei m.Hi polan lr<l il terreno di caccia dei suoi an1enati, che sai• pavano d.-lla Wcser per andare a pe~ar IJ. ba!f·na n~11·occa110 Artico. Anch'egli si sente l'anima di un cacciatore. Ecco come ci riporla le imprchioni del momento in cui l.a prl·d.1 gli sfu~gc. All'ultimo raggio di luce, w:oui lont,rno un miuerioso v,ucello, d.allf" due alt<· ciminiere, con le pareti cstrrnc tutte istori.lte da figure fant.i,1ichc. Il cuore mi bath·\.t fino a sp1.·izarsi Di caccia gron.i sì tratt,wa :)e aHui potuto ca.tturarlo ! Un c.tcciatorc potrà capire come tra~alii vedendo improvviu.mcntc que- ~10 ucrcllo raro scornparire sen1a rumore nella semioscurità df'I campo del mio peri~copio ... L'uffici.1le non ebbi- ...d aspeuarc molto tempo per incontrare altre occasioni. Poco appresso rientrava alla sua base con un 'at1ivo di 31.91 2 tonnellate. 11 nbmc del sottomarino di Hashagt·n è FQca. Ecco che il Foca ha incendiato una barca norv~gese, il Randi, carico di" legname dcstmato a Weuharlepool. La ciurma ha avuto il tempo di abbandonare la nave. Nell'oscu 0 ri1à della notte, mentre il Rantli manda un ultimo bagliore rouauro, il Foca si imbatte in altri velieri. < Il fascio del uostro proiettore illumina il ponte, Kivola sul nome iscritto sul carico arnmaua. to su di esso. Anche quì legname. Sul na• viglio è una confusione terribile. La ciurma si precipita sulle imbarcazioni. Una di esse ci dà la carta necessaria. Una bomba in• cendiaria è gettata verso· la poppa; una torcia g;igante5Ca si accende ben presto vicino a noi • Eravamo ancora nt'll'ottobre 1916. Nell'agosto dell'anno successivo, il Foca incontra un vapore di 5 tonncll:ite Un ultimo colpo d'occhio, vedo ancora la grande ciminiera. Suono il comando: fuoco. J nostri nervi torturati si placano>. In trenta secondi tutto è finito. Tanti ne ha registrati H:uhagcn, postosi al cronografo subito dopo la partenza del siluro. L~ memorie di questi coniandanti di SOi· tomarini mostrano di quanta abnegazione avcsse bi50g;no il loro tragico compito. e Lo spirito degli equipaggi dei nostri sottomarini era panicolai-mcnte note\·Ole. Servire nei sottomarini era consider,.tto co~nt: un onore _., scrive l'antico comandante in capo dei sottomarini Andrea Michclsen ( La guerra Jotloma,i,ia, 1914.1918). M.1 la vi1a di bordo era terrificante e i rischi erano incommensurabili. Su 343 unità tedesche entr.tte in se•vizio durante la guerr.t, 178 andarono perdute. In certi mcsi le scampane di sommergibili furono vera.mente impressionanti. Nel set♦ tembrc 1917, ,; registra la distruzione di 1906 - SBA&OO DI GUGLIELMO II J.LVARSENALE DI NAPOL\ circa, sovraccarico. Una prima manovra di attacco rimane JCnza risultato e una se• conda pure. Allora il comandante del sot· tomarino cambia posi.-..ione e si accinge a prendere il vascello per infilata. < Tre ore e 30. Cambiamento di rotta dell'avversario. Tuffo pcr il lancio perch6 c'è troppa luce per un lancio in superficie. Landato col tubo n 2. Distanza 800 mciri. Angolo di ìnclinaziQlle 80. Tre ore e 40. Ritorno alla superficie per lanciare un ter.ro siluro con• tro il naviglio. 4. Il naviglio si inchina profondamente indietro e sbanda fortemente a tribordo. Nessun altro siluro dun• que. La nave è abbandonata, pronta a ina• bissarsi. Punto. Capo Lìiard 45• e 10 migli.J. >. Frattanto gli Alleati organizzA\ano il servizio delle pattuglie. Non fu ~ufficiente a impedire i siluramenti Nell'ouobre del 1917, Hashagen si trorn proprio nel meno di un convoglio. Esamina aucntamente la for. mazione della scorta e studia i dispo.1,iti\i di sicurcua coniro i sottomarini meui in pratica dai caccia. Il convoglio si a\•vicina. Il periscopio non affiora che a rari in1en.alli e 11:uhagc-n pana inossenato. < Da ques10 momento al lancio, dove\ ano pas. sarc dicci minuti durante i quali, scrvcn• domi il meno po§sibile del periscopio, do• vcvo C\itarc che per un solo iu:uue si cancellasse dalla mia rètina, e ancor meno dalla mia memoria, l'insieme del quadro Potevo così vedere comr \·edc un gabbi.ano alla superficie delle acque. Per tutta b ,it.t, non dimenticherò tnai gli attacchi ai con• vogli P.ra, sotto tutti i punti di Vista, uno sfon.o dcl ccr110 per cento che lii chiedeva al sottomarino e al suo equipaggio in questi curcmi tninuti prima del lan• cio. Comandi brevi dal chiosco: " Venire al 110•, avan1.are dolcementr ". t:n gr,mdc vapore della line.1 ifila rapidamente davanti a mc. lJ n brivido mi ol!~ale per tutte Jr vene. Se p,;i,ss;, troppo preito da. , anti alla mia mira il colpo v.1 a vuoto. 13 unità, nientrc 8 soltanto erano venute ad arricchire la Rotta invisibile. Nel maggio 1918, vanno a fondo 14 sottom:lrini contro 10 messi in servizio. E, durante gli ultimi dieci mesi della guerra, gli Alleati distruggono 68 di questi pericolosi avversari. Nel medesimo periodo di tempo il tonnellaggio distrutto dai sottomarini dc. cresce sistematicamente. Nell'ottobre del 1918 ca.dc a , 6o.ooo tonnellate. L'ammiraglio \lichelscn calcola che, all'epilogo della guerra, 5467 uo1nini er;rno imbarcati in sottomarini. Ora, fra il '14 c il '18, le P""tditc non cr.ano state inferiori a 59'24 uomini, vale a dire rappresentavano una perccmualc del 5'2 % degli uo• mini imbarcati. Jlashagen commenta la statistica con questo periodo: < Piccolo nu ♦ eleo in un conflitto che imp<"gnò milioni di uomini, eppure 11 tratta di più della m('t:\ degli equipaggi scesi in campagna. Come mori1ono? Lo ignori:uno. Non son tornati, ecco lutto. &ramparsi >. Non fu soltanto un alto tributo alla morte che gli equipaggi dei souomarini paga• rono, Il loro logorio fisico fu incalcolabile ~I.ti d1 test.i, ltoidimr:nti, 11ct1igini, svenimenti pro.,,ocati d,tlle terribili condizioni di vita a bordo, con I' c..iguità dei locali, l'umidità dell'aria, 11 fi·agoie dei motori, la m,mcan,a di sonno, penuria d'acqua, pc~iima alimentazione. L'insucCC>SO della gurn_a \Ottomarina ha Ire cause: la Karntl. dellr unità impiegale; il rit.irdo nel pratic,,rc la lotta ad ohranz.1; infine· i proHcdimcnti adottati dagli \lle.,ti \Ilo i.tata dc-i f.1tti, la per. dita di 178 so11omarini affond.1ti durante la campagn.i \'3 ripartita cosi: 19 colpiti d,1 sottom.irini nemici ; 14 d:i. b.,ttdli-trap. pola ; ~o d.t mine; 6 da re1i 5 da fon.e aeree; 72 d.1 c.icciatorpediniere; 9 perduti per incidtnti di tuffo; 33 per cauJ(' SC0· nosciute. Interessanti tli apprci:umcnti degli uf. ficiali germanici sui meni d'azione degli Alleati. Ecco com'è descritto il sopraggiun• gcrc di un caccia. e Verso mezzodì una nube di fumo compare all'oriuonte. Si in• grossa rapidamente. Un caccia. Scorgiamo chiaramente col cannocchiale la sottile verga del T. S. F. all'albero di trincheno. Scendiamo rapidamente in tuffo ncll'elc♦ mento che ci pro1egge. Nel momento stcs.so in cui ci disponiamo a passare al di là del campo pericoloso, un fragore formidabile scoppia innanzi a noi. Frammenti di proiettili fiKhiano ai nostri orecchi. Il nemico ci ha tolto soltanto qualche fregio. Non ci ha fatto ahro male. Un sospiro di sollievo. Come appare bello adesso il solc • attraverso l'aquarium t >. I tedeschi non avevano paura delle mine alleate quali erano adoperate al principio della guerra Ma nel 1917 le cose cam• biarono. La difesa contro i sottomarini fu org.1nizzata in forma di sb.irramenti di mine, di granate souomarine e di mci1j di a,coltazione. Cli Alleati portavano la loro offensiva in fondo al mare, attaccando i sottomarini proprio nell'elemento in cui si credevano invulnerabili. L'ascoltazione pra. ticata per mezzo del microfono sottomarino seguiva il sommergibile sott'acqua: era cosi finito il vantaggio dell'invisibilità. Alla fine del 191 7 circa 40.000 mine erano affondate a varie profondità nella baia di Hcligoland. Questa volta gli ufficiali dei so1tomarini non avévano più ragione di ridere'. < Incontrando una mina, il sotto• marino avc\•a 95 probabilità su 100 di andare alla malora. Se l'uno avveniva alla superficie, c'era ancora qualche magra 1peranta di tornare al porto. Con l'urto in profondità, nessuna speranza. L'acqua penetrava con violenza inaudita ncll'inter• no del sotJomarino, producendo corti circuiti che significavano l'inghiottimento com. ple10 -.. D'altra parte, non era troppo facile pas. sarc al di sotto delle reti provviste di mine che minacciavano di tener prigio• niero il sottomarino come uno squalo. Pure la cosa è capitata ad Hasho1gen ed ecco come egli si trasse d'impaccio. « Noi avanziamo con la punta in basso, sollo l'impressione che dobbiamo tllffarci alla mauima profondità Siamo a 24 metri In questo momento il souomarino urta vio• lcnterut'ntc col suo lato di babordo contro qu:i\cosa sul fondo. Dobbiamo essere a contatto con lo sbarramento. Grido al timoniere: "A tuua sinistra! " La corrcntc ci spinge di trJ.vrrso verso lo sbarramento. Siamo a 40 metri Siamo più in bauo della rt'tt'. Una detonazione si fa sentire dietro a noi. La parte posteriore del sot• 1omarino s'impenna, ma noi passiamo>, Fra i men.i di distru:rione, che al principio dcll.1 guerra ouennero buoni risulta.ii, bisogna citarc i battelli.trappola. Erano rn• nocenti navi da carico, camuffate, che lasciavano avvicinare il sottomarino simulando il tramestio del pànico. Ali' ultimo momento, im·ccc, scoprivano le loro batterie e prcndc\·ano a cannonate il sommergibile. ~fa l'inganno non ebbe un lung~ corso. Qualche marinaio di questi battelli talvolta si vestiva perfino da donna per meglio simulare, ma gli ufficiali tedeschi non si lasciarono prendere al tranello. E allora i mezzi di difesa presero altre proporzioni e :tltra quantità. Innan:i.i tutto, rurono mohiplicatc le navi da caccia alla superficie: si giunse a tanto che nessun Sot• tomarino riuscì a mosirarc un lembo 1010 del suo periscopio senza trovarsi dinanzi chi era pronto all'auacco. Sccoodo Mi♦ chelsen, nel 1918, i caccia ricevettero tutti un numero suffici<'nte di granate sottomarine. Da 30 a 40 per unità. Le granate, cariche di 136 kg. di trinitrotoluolo, erano le uniche capaci di distruggere i souomarini. Ma dovevano esplodere a circa 9 metri dallo scafo. Le ahre· esplosioni, fino ;i un raggio di 20 metri, non erano distrutti\'C; ciò non pertanto le loro consegucn:tc sui nervi degli equipaggi erano tremende. All'inizio i sottomarini avevano la pos♦ sibilità di evadere, tuffandosi abbastanza. profondamente da nascondere il periscopio. Ma con gli apparecchi d'ascoltazione i sottomarini furono individuati; e fu sempre possibile con0)Cere la loro posizione ptr attaccarli. Il personale in grado di utilizuire con precisione sii apparecchi si ebbe soltanto nel 1918. La combinazione delle granate sottomarine a grande capacità di esplosivo e degli idroi ni, alcuni dei quali pcrmcttt•\·ano di a\ venire il rnmorc dd sottomarini ad una distanza di 20 miglia quando le condizioni di ascoltazione erano fa\ore\·oli, rese il mare sempre più insidioro pc:r i sommergibili. < Senta dubbio>, scrive ~1ichclièn, < questi apparecchi di ascoltadonc resero ben dura la vita dei nostri sottomarini alla fine della guerra. ~·tille ufficiali e più di 2000 uomini di equipaggio furono impegnati dagli Alleati nelle operazioni di inseguimento mercè l'ascoltazione >. Cli Alleati non mancarono di utilizzare i sottomarini contro i loro congeneri. Con quanta efficad:.I lo dice Michc-lsen. < I sottomarini alleati si rivelarono ben presto temibili a\'vcrsari per noi. Per due ragioni soprattutto. Innam•j tutto, non dovevano far altro che scop,ire le piste dei loro confratelli. In secondo luogo, i sottomarini nostri dove\ano tenere la superfici(' durante il giorno per conservare le loro batterie cariche, mentre gli Alleati rimanevano tutto • il giorno sott'acqua per risalire alla ,uperficie la notte, a ricaricare gli accumu. latori >- Si calcoJa che 1 9 sottomarini tè• deschi fu1ono affondati cosi. < Se si pensa al numero relativamente poco elevato dei ;~~01~~;~n~1::np/::a~~t:~ ;a1;1e~;t'~~io~~fcs~ queuo fu il più efficace >. Può sorprendere che l'aviazione ,non ot• tenesse risulta.ti più cospicui. Ma l'avia• zione fu realmente utilizzata a I.Aie scopo soltanto a partirc dal 1917, e da questo momento gli aeroplani rappresentarono una minaccia veramente pericolosa. L'enumerazione di queJti meni di dife1a moura quanto sia compleua la tecnica sottomarina. Il somrncrgibile poteva sfl11Jr\rf' alla caccia del nniglio di superficie armato di granate, ma incappava immcdiatamente in ·un soltomarino ncmico. Ten• tava di tuffarsi? Le onde dell'idrofono si attacca\ano alla sua scia come una muta di cani sulla pista ai un cinghiale scovato. Il ciclo stesso preparava sorprese al sottomarino, che riceveva la pioggia mortale delle bombe sottomarine in virtù della possibilità che avevano gli aeroplani di scoprire sott'acqua il solco del sottomarino, senza che questo scorgesse il suo avversario nell'aria. Infine, il SOIIO!llarino portavi\ in sé le eau1e della propria morte, poiché ai rischi ordinari della navigazione aggiungeva quelli numerosi del tuffo: panne al motore, a\ ark al timone, detcrior:i. mento degli apparecchi, false manovre. Nove sommergibili tedeschi si perdettero cod. M.a si può eucre sit:uri che delle 33 unità scomparse per cause ignote, buona parte soccombettero a incidenti di navi• gazionc. Hashagen h.~ corso rischio di rimaner vittima di una panna nel tuffo e ci descrive il rischio cosl: < La suoneria d'allarme suona improvvisamente e lo sguardo si fina con ansia sui manome1ri di profondità. Sentiamo il crepitio delle granate intorno al chiosco. Improv\ isamentc il timone di profond1tà si paralizza. A causa di par«• chic fughe d'aria, noi non conosciamo più la ripartizione dei pesi e passiamo rapidamente da una posizione con la testa in basso a una esagerata posizione indietro. Abbiamo bisogno di tutte le nostre forze µtr non perdere l'equilibrio sul pavimrnto untuoso. La noura provvigione d'aria compressa comincia ad esaurirsi. Nell'agita~ionc, una valvola d'aria è manovrata a controsenso. I piombi di sicurezza debbono essere mol• lati per alleggerire il souomarino. A causa della poc:i inclinazione gli accumulatori cominciano ad emettere gas. 2 la fine se non riusciamo nel più brc\·e tempo poni♦ bile a far entrare dell'aria frc:sca ncll'in• terno del sottomarino. Ho ancora davanti agli occhi il quadro raccapricciante. La coscienza della gra, ità della situazione appariva su ogni viso, ad ogni angolo la mo1le sogghignava>. ~tomenti inenarrabili. Pieno di triuczza è l'epilogo dei ricordi fi$sati dall'l-lashagen. < Da lungi ci giung(' ancora il brusio delle onde chc si rompono sup:li scogli di perdute isole. I gab. biani lanciano il loro grido penoso al disopra del mare e la 1empena soffia la sua eterna can.rone sul mare al largo >. Furono 178 i sottomarini affondati. ~r comprendere tulio il valore di questa statistica occorre mettere a confronto due cu,~ve: quella della di)truzioM dei sommergibili e quella dell'entrata dì quc5ti in servizio. Nel 1914 entrata in ser,·izio di 1 1 sottomarini: distruzione di 8. Nel 19 15 eutrata in senizio di 52: distruzion<' di 20. Nel 1916 entrata in scrvizio di 108: di. s1r111ione di 22. Nel 1917 entrat.l in servizio di 5 7: distruzione di 65. Nel 1918 entrata in servizio di 85: di5truzionc di 73. P,\tallclamente si deve tener conto dell.i diminuzione costante del tonnellaggio affondato. Nel 1917 es~ toccava la cifra di 6 milioni 344 mila tonnellate. Nel 1918, 3 milioni 989 mila tonnellate. GUIDO ZORZI
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