Omnibus - anno I - n. 34 - 20 novembre 1937

crazia inglese. Tutt'altro! La verità è divena, e assai più semplice. Da donna di grande esperienza, Lady de Buzz non vuol correre il rischio che un,altra Lady, egualmente ansiosa di arricchirsi, le rubi sotto il naM>la sua pupilla. Non prima che ogni cosa sia stabilita, firmata e sigillata fra voi due, Lady de Buzz la presenterà ai suoi amici. Pranzando, le verrà dunque suggerito: a) che Lei deve abbonarsi immediatamente a un palco all1opera; b) che deve fare un'offerta a un noto ospedale londinese, non più tardi della mattina seguente; c) che deve acquistare d'urgenza un'automobile inglese, preferibilmente una Rolls Royce. Per nessun motivo la si deve vedere circolare nella sua macchina americana; d) che, sebbene Lei abiti all'albergo, deve assumere un maggiordomo. e) che deve assumere come segrc• tario uno dei giovani rampolli di una « grande :t famiglia inglese. Le prometterà quindi che il suo secondo o terzo pranzo sarà onorato dalla presenza di un duca, a condizione, s'intende, che Lei offra una somma coruiderevole all'opera di carità favorita da Sua Grazia. Tutto ciò sarà fatto senza convenevoli né perifrasi. Lady de Buzz non indorerà la pillola, e quella sera stessa si farà consegnare un assegno ben nutrito. La sera SC$uente, e per molte e molte sere a venne, la signora Snooks di Oltre Atlantico farà dunque la conoscenza di ciò che c'è di meglio in Inghilterra. Lady de Buzz terrà dunque fede al suo impegno? Altroché! Duchi e conti 1 visconti e lords, generali e ammiragli, uominj di Stato e scrittori, giovani e vecchi saranno condotti alla mensa della signora Snooks, artrite o non artrite, lombaggine o non lombaggine. Non di rado la signora siederà alla stessa tavola di uno o due ministri della Corona. Tutti quegli astri di prima grandezza l'ammetteranno immediatamente nella loro intimità. Stupefatta da una co~ì magnifica accoglienza, la signora Snooks maledirà se stessa per aver sprecato tanto denaro e tempo a New York. Ognuno dei suoi nuovi amici, è vero, avrà la sua opera di carità favorita. Ma perché no? E:. infinitamente più piacevole 3pendere mille dollari per una causa onorevole sostenuta da un duca, che cinquemila per un pranzo offerto a cento parassiti di New York. ~ assai meglio comprare cinquecento biglietti per un ballo di beneficenza organizzato da un amico intimo della Real Famiglia, che cinquecento bottiglie di champagne da un rx-bootlegger. I ~li che eviteranno la signora Snoolis saranno i suoi stessi compa• · triotti, le ricche matrone di Filadelfia, Detroit e Pittsburgh che requisirono anni ed anni prima i servizi di Lady de Buzz, mentre il marito della signora spellava ancora vitelli. Saranno scandalizzati, questi americani espatriati, che a una persona e terribile > come la signora Snooks, sia permesso respi1,uc la loro 5tessa aria. Per loro, e per loro soltauto, la !-ignora Snooks resterà una nuova ricca, un'indesiderabile. Rifiuteranno <l'invitarla nelle loro case o di accettare i $UOi iòviti. Si ammansiranno soltanto quando la dnr.ht.s5a di Devonshire l'avrà invitata al tè. Ma a questo punto, alla signora Snook) non importerà più nulla dei suoi comv~- triotti. Ormai sarà cosi saldamente ~tabilita a Londra che nessuno, tranne i membri della Real Famiglia, conterà più per lei. Qnnaj la signora Snooks ~rà diventata più britanna della U nion Jack. più aristocratica di molte mogli di Pari, più esclusiva che non sia mai stata la stessa signora Stuyvesant Fish, a New York, nel Novanta. Le costeranno molto questi s4oi nuovi nobili amici britanni? Si e no. Non molto, considerando ciò che ha già speM> a New York. Parecchio, a confronto di ciò che gl'inglesi stessi spendono a Londra. Per esempio: la signora Snooks sarà informata, presto o tardi, che « deve > affittare una casa a Grosvenor Square o a Berkeley Street West. « Ma io sto benissimo al Claridge>, replicherà la signora. « Non ci tengo, ad avere una casa a Londra. No davvero». Malgrado le sue proteste, finirà fatalmente col firmare un contratto di affitto di dieci anni per la ca.sa del marchese 1 izio o Sempronio a Grosvenor $quare. Il povero marchese sta per essere radiato dal suo circolo, di cui non paga le quote da due anni, e chi avrebbe il cuore di permettere un'infamia simile? La nuova casa della si- ~nora Snooks sarà decorata da Lord Dillingham de Boou, « ador.thile :t gio-- vanotto, daltonico e tutt'altro che esperto decoratore. Ma tenga presente, cara signora Snooks, che Lord Dillingham dc Boots è il cugino della duchessa di Rattrap, e la vecchia duchessa è e a tu per tu:t con la Real Famiglia. e A che serve discutere?> gemerà tra sé la signora Snooks. « Se è indispensabile, è indispensabile, tanto basta ». E firmerà rassegnata un sostanzioso a. ..cgno equivalente a più di cinquecento volte il prezzo di qualche metro di vecchio chinz, di due o tre cassettoni tarlati e di sei sedie rotte. e Se è indispensabile ... ! >. Questo è appunto l'animo che occorre, cara signora Snooks, questa è la vera chiave del cuore di Mayfair. E vale la pena, permetta che glielo dica, di sopportare POl'Dl 8EORETI J?i' PRA:N'OIA n PHaid1nW11 11.A ohi danWI il dauro ohe rl dan il ro•1n.0'1 11, L'Im.p1.t&to1"A ohi 4io.,.,. ohi prudno il da.uro dal goHrno". qualche prepotenza e scomodità per regolare la partita con quegli snobs di Manhattan. Conquisti Londra, cara si• gnora Snooks, e New York sarà. sua, Giacché nulla, nulla al mondo, può impressionare l'America quanto una e posizione sociale :t a Londra. Dozzine, che dico, centinaia di donne america• ne, dopo aver fallito a New York, hanno tentato la loro fortuna sul continente e, conquistata Londra, sono tornate a New York a scaldarsi ai riflessi della loro gloria britannica. Sia saggia, dunque, cara signora Snooks, sia paziente e sopporti le durezze inglesi. Tra le più dolorose di queste prove, eccettuando la cupidigia di Lady de Buzz e il tedio mortale dei pranzi londinesi, elencherò : 1) i week-ends britannici; 2) gli sport britannici; 3) lo standard singolo. Invitata a passare la fine di settimana in questa o quella villa dei dintr ni di Londra accetti senza esitare, cara signora Snooks, ma parta preparata al peggio. Le sue valige saranno portate nella camera che le è stata assegnata da un monumentale cameriere che le maneggerà come il cadavere di un lebbroso. La cameriera (addetta al servizio personale di Sua Grazia) esclamerà, aprendo le sue valige : e M odom non vorrà mica metter questi! :t. Ciò dicendo indicherà gli stivaloni da caccia nuovi di zecca di cui lei è giustamente fiera, cara signora Snooks, avendoli pagati quaranta dollari a New York. Si prepari a incontrare la Pc.ite Numero Uno delle Isole Britanniche: il maggiordomo; disponga l'animo a sopportare il suo amaro disprezzo e il suo odio. Si prepari a non esser presentata a nessuno degli invitati, nemmeno al marito di Milady. Sia pronta a mandare a memoria d022ine di nomi di sconosciuti. La sua pronunzia, è bene che lo sappia, sarà corretta con degnazione dal primo venuto, incluso il figlio tredicenne di Milady. Impari a non mostrar meraviglia udendo che Pole-Carew, per esempio, va pronunziato e Poole-Carry :t, e che Lady Cholmondeley si dice e Lady Chum11.:y >. Sopporti di esser chiamata e dar• lirig », « ducky :t e « my sweet :t (tesoro, anatrella e dolcezza mia) da signore e: \ignori che non aveva mai visto prima. Darling e ducky, in Inghilterra, drnotano che una persona è scarsamente popolare; my sweet, rivela addirittura avversione. i' Quanto al bridge, anche se lei in America è stata alunna di Culbertson e Sims, lo dimentichi, cara signora Snooks. Perda allegramente. Sopporti che Milady segni i risultati delle partite nel taccµino ch'es.sa chiama il e libro della lavandaia :t Al termine dtl suo incantevole week-end, le sarà presentato un bel conto. L(-i scoprirà che deve centoventi ghinee al Capitano Whack-Hack-Hackford, e settantanove ghinee, sedici scellini a Lady BlueBandy. Dica, regolando i debiti: e Grazie, Capitano :t, e Grazie, Lady Blue-Bandy :t. Non dimentichi mai che i due parassiti sono gli amici del cuore di Milady, e che è conveniente perdere duecento ghinee (mille dollari) giocando con loro, che pagarli a un'orchestra di terz'ordine a New York. Il capitano Whack-Hack-Hackford può presentarle il fiore dell'aristocrazia londinese, mentre un'orchestra americana di terz'ordine può presentarle solo la nuova edizione di un ballabile popolare. Passiamo ora agli sport britannici. Probabilmente Lei andrà a Hurlingham, a Ranelagh e a Cowes a giocare il tennis, ad assistere a partite di polo e a regate. Non tema nulla; vada pure. Una competentissima cameriera le dirà, in perfetto inglese, come deve vestirsi. Un istruttore principe le rivelerà, in perfetto scozzese, perché il sutJ backhand è sbagliato. Ùn vcccluo I marinaio le insegnerà, in perfetto cockney, come si segue la regata di Cowes. Superato il suo inevitabile complesso d'inferiorità, Lei si abituerà a tutto. L'unica manifestazione sportiva, che le consiglierei in buona fede di fuggire, è un week-end con una banda di cacciatori di stambecco. Nella sua innocente ignoranza Lei potrà sperare, cara signora Snooks, di e divertirsi un mondo>. Aspetti, aspetti a dirlo! Cieca, barcollerà per ore ed ore in una fitta nebbia scozzese. Costretta a but• tarsi ginocchioni, si trascinerà per altre lunghissime ore. Pregherà che una morte subitanea e clemente la colpisca, prima che 11suo reggipetto, il suo reggicalze e la sua schiena si spezzino per lo sforzo inumano. E:. giunto finalmente il momento, cara signora Snooks, di intavolare un argomento che le sembrerà incredibile. Lo Standard Unico esiste in Inghilterra, perlomeno nell'Inghilterra dei dur.hi, de-i visconti e dei lords. Ho detto lo « standard unico :t. Ciò che voglio dire è qualcos'altro, che merita un'espressione assa.i più breve e più brutta. Gli accomodamenti coniugali, approvati dall'aristocrazia inglese, la scandalizzeranno. Durante il suo primo week-end in una grande « casa di campagna > inglese, Lei scoprirà che un certo genu.Juomo, di cui s'interessa una certa gentildonna, occupa attualmente una camera attigua a quella di lei, mentre il marito risiede cop gli scapoli, due piani al di.sopra. Tale strana sistemazione le darà molto da pensare. Lei si aspetterà uno scandalo, un duello, forse un delitto. Non tema nulla. L'amaute e il marito sono amici intimi ~ si dànno reciprocamente del1' c old boy», e grandi manate sulla schiena. • Ma Lei non si preoccupi dello « standard singolo». Quando è a Londra faccia come i londinesi: finga di non vedere, di non udire, di non saper nulla. E resista, resista a denti stretti ! Presto o tardi, in Inghilterra cominceranno a volerle addirittura bene : a Lei, non al suo denaro. Seguiteranno, !ii capisce, a giudicarla un po' stramba, come tutti i « coloniali :t, ma sarà proprio la sua stramberia ad attirarli. Un giorno, smetteranno di venderle automobili, case, cassettoni tarlati e sedie rotte. Un bel giorno, accompagnata da una· doz- ~a di rappresentanti dei Pari d'Inghilterra, Lei s'imbarcherà per New York, divenuta ormai un'illustrazione indiscussa dell'alta società londinese, pronta a regolare la partita con i Vanderbilt, gli Astor e i Whitney. Credete forse che esageri? Vi sbagliate. Pochi giorni fa, una donna, abbastanza furba per recarsi dalle praterie del ·west a New York, passando per Londra e Parigi, fu acclamata dalla Società nuovaiorchese come l'Ultima Parola in fatto di eleganza, il Miracolo di tutte le Età, e l'Americana più interessante che viva all'estero. Ha speso un bel po' per arrivare dov'è adesso, quella furba provinciale. Cinque o dieci milioni d1 dollari, dicono. Quanto a mc, la penso diversamente. Dico che la sua presente inattaccabile posizione a Londra le costa non più di una frazione di ciò che avrebbe speso, per non cavare un ragno dal buco, a New York. Nel dubbio, ricordate sempre : un milione di dollari pesano a Londr'1, ma non contano a New York. ELSA MAXVELL llr Whtt:11.1B7 tnichi, il Jlo'fh.1 m.illo1111r1lo1m1riouo famoao motoololbt&i• t.dJ Daph, P1.o.oh-Haiton,lg:Ua di Lord Wlnohllua, il gfonio del loro matrimonio 1111laob.JKa d.t 8~ X..,gud IIWMtmlnlitf, I..d.J Daphu Lridoua n. modello lap!.nto alle 011pp1dii oroclat.1m6d.lenll, OODrioamJ di lori d1an 11clotaion.o al'oollo, ~ RAPALLO QUINDICI anni fa, mentre si teneva a Genova una de11e più solenni Conferenze internuionali del dopoguer~ ra, fu tutt'a un tratto annun.Uato che la Germania e la Russia si erano messe d'accordo. E fu, infatti, pubblicato il Trattato di Rapallo, con cui la Germania riconosceva d, ~r, il Governo <Ui Sovieti. I due paesi si dichiaravano in pace e si concedevano reciprocamente delle facilitazioni commerciali. La 1tampa inglese accolse la notizia del riavvicinamento russo-tedeaco con malumore e con diffiden:r.a. E si dine allora, e poi si è sempre ripetuto, che quel trattato avesse silurato la Conferenza di Genova e avesse spezzato il fronte dell'Europa occidentale e della civiltà contro il bolscevismo. Sono trascorsi quindici anni. L'Italia, la Germania e il Giappone si mettono d'accordo per fu fronte alla minaccia bolscevica. E la stampa inglese accoglie la notizia con una vera esplosione di malumore e con diffiden:r.a. Pretcindiamo, per un momento, dall'Italia e dal Giappone. 11 caso della Germania è più caratteristico e mette in perfetta evidenza l'ironia della situazione. Quindici anni fa la Germania si metteva d'ac.cordo col bolscevismo; e l'Inghilterra ne era fieramente scontenta. Oggi si achiera contro il bolscevismo; e l'Inghilterra ne è ancora pii). scontenta. C'è da chiedersi che cosa debba fare la Germania di fronte al bolscevismo perché l'Inghilterra sia soddisfatta. Qualche giornale inglese ha anche fatto dell'umorismo sul contrasto fn. l'atteggiamento tedesco di quindici anni fa e l'atteggiamenlo di oggi. < Si può dire >, ha rilevato il Daily Tele1raph, e che la politica tedesca (traduciamo con molta impreclfione il vocabolo inglue st,uum,uultip) abbia tenuto sulle sue ginocchia proprio quel movimento, per di1truggere il quale ora parte in crociata. Il tempo, nel suo girare, si è preso poche rivincite più strane di questa >. Mutato nomine de te fabula nar,atvr. Non c'è che da invertire l'ordine cronologico dei due momenti per applicare all'In. ghiltcrra la battutina polemica del Doily Tel,1raph. Si può dire che la politica inglese tenga oggi sulle sue ginocchia proprio quel movimen10, per d..istruggcre il quale, una volta, voleva partire in crociata. E anche que1ta è una rivincita che il tempo si è presa, una rivincita non meno strana dell'altra che il giornale inglese po· neva in rilievo. Vi è, per altro, una differenz.a, una profonda, una sostanziale differenu. In Germania, dall'epoca del Trattato di Rapallo ad oggi, sono accadute molte COK e, fra le altre, quel trascurabile incidente c.he 1i suole chiamare la rivolutione hitleriana. In Inghilterra niente di simile è avvenuto. Il Dai/1 T,l,iraph dice: the Ctrman stat,smanship; e ne parla come se fosse stato sempre lo neuo. Semplificazione della storia! Ma tlt, Cuman Jtatumanship del t 922 era quello della Repubblica di Weimar e the Cerman statumanship del 1937 è quello del Reich hitleriano. Invece tlu British statesmanship non è mutato: la ste11a classe dirigente, gli nessi partiti, quasi si può dire le stesse persone, ad eccer.ione di quelle che la morte o il mutare dei guui degli eleuori hanno meuo da parte. E i1 rilievo non ha soltanto valore di ritorsione polemica. In sostanza intendiamo dire questo: che in Germania avvenne una rivoluz.ione e il movimento nazista vinse appunto in nome di iduli antibolsccvichi ; è, perciò, anche troppo facile spiegarsi il mu1.amento della poli1ica tedesu di fronte al bolscevismo: esso è stato un naturale rifleuo del muta.mento interno. In Inghilterra, invece, non è avvenuta alcuna rivoluzione. Perciò, come si spiega il mutamento della politica inglese di fronae al bobccvismo? RIVOLUZIONE TRADIZIONE ... TON è àvvenuta una rivoluzione in lnM ghiltcrra e non avverrà. I popoli ricchi e soddisfatti non fanno rivoluzioni. E, ,mano godere indisturbati delle loro ricchezu;,, Questa specie di immobilità, fatta di amor del quieto vivere e di appetiti soddisfatti, gli osservatori tuperficiali la chiamano la foru. della tradizione; e cadono in estasi per l'attaccamento del popolo inglete alle sue istituzioni e alle sue tradizioni. E non è che una questione di digestione. Chi, dopo aver divorato meno mondo, non diventerebbe conservatore? Certo, anche in Inghilterra ìl tempo gira, come dice il Daily T eteiraph ; ma cosi lentamente che Il, più. che altrove, « l'uom non 1e ne avvede > e tutto tembra immobile. E c.hi voglia averne la prova, non ha che da leggere qualche notiz.ia mondana, che appariva in qualche giornale inglese del passato: e constaterà che si deve aver cura di scegliere un giornale di d.ata mollo moltQ «-mota, altrimenti il di1tacco tra il prt"s.cnte e il pa.uato è insensibile, «Apprendiamo>, annunz.iò un giorno Th, Mornint Post, « che vui personaggi eminenti, nel corso dell'inverno, rinnoveranno l'antico costume, che fu una volta cosl in voga in questo paese, di portare la spi-da in tutti i luoghi di pubblico divertimento per dare l'esempio nei circoli di allegria e di eleganza >. Qui il distacco c'è, fra il pretente e il passato. Evidentemente, nei giornali inglesi di oggi, non accade di trovar più di siffattc notizie, né c'è personaggio per quanto eminente che 'Pensi di port;1re la spada nei luoghi di divertimento. Sl, il tempo gira, anche in Inghilterra. Ma il numero del Mornin1 Polt, che pubblicò quella interessante notizia, è di 150 .-nni fa! l II cambio, il sullodato giornale, che è fini10 qualche incse fa, ha conservato, si può dire fino al giornò della morte, il costume di pubblicare fotografie di un signore e una signora, più o meno ben vestiti, con la didascalia: «Il Duca e la Duche11a tali>. E niente altro. Il pubblico inglese era invitato ad ammirare come fossero fatti un Duca e una Duchessa inglesi. E il bello è che il pubblico ammirava. Quando si hanno di questi santi sentimenti, nop si fanno rivoluzioni. E chi voglia avere anche meglio il ienso di questa immobilità inglese, segua, per qualche giorno, l'attività della famiglia reale e ammiri lo stile straordinariamente .- vecchio regime • dei resoconti che ne ,ppaiono nella 11ampa. Alla fine del mese scorso, per esempio, e le LL. MM. il Re e la Regina, le Loro Altene Reali il Duca e la Duc.heua di Gloucester 1 le Loro Alteue Reali il Duca e la Duchessa di Kent vi1itarono varie località del Kegno Unito prendendo interesse alle abitai.ioni della popolazione e alla pubblica salute :t. ' Il Duca di Kent, dopo vari giorni di sìfbtte e1ercitaz.ioni, mentre ilpczionava l'infermeria di Cardiff, 1i scnd male per la fatica e dovette e11er portato via in auto. li Duca e la Duchessa di Gloucester die• dero prova di maggiore allenamento, ispez.ionando tutti i beni che appartenevano al Duca di Windsor, quando questi era Duca di Cornovaglia, poi auittendo al varo dell'inerociatorc Glovust,r, ccc. . Ma i più instancabili furono il Re e la Regina: cali fecero un giro di ben tre giorni nel Yorkshire quasi senza so1tarc. Sua Maestà il Re si guardò bene dal dire niente che lontanamente somigliasse alla incostitur.ionale eonsideraz.ione che suo fratello, oggi Duca di Windsor, ai lasciò sfuggire davanti ai disoccupati del Galles: e Qualche cosa ti deve fare per il Calle1 ! :t. Le Loro Maestà conversarono molto democratica• mente con una povera donna, che desc.riue loro in quali tribola.z.ioni viva da quando suo marito è disoccupato: e sono cinque anni! Sua Maestà la Regina esclamò: e: t meraviglioso che ve la caviate con cosl poco! >, E Re Giorgio al marito delta donna, disoccupato, come si è detto, da cinque anni, diuc solennemente: e Io spero che presto troverete lavoro •· E questa conversazione fu certamente conforme alla migliore tradiz:ione costituzionale inglese. E qui il f'ilo del discorso ci riconduce al quesito di poc'anzi, al punto di partenza: come mai in un paese dove tutto è eoal immobile - istituzioni, classe dirigente, etichetta, usi sociali, idee e pregiudizt - solo una cosa è perpetuamente instabile e muta col mutare delle stagioni e del vento: la politica estera? • LE COLOIIJI TEDEICBE LA GERMANIA chiede da 1cmpo che le siano restituite le colonie che furono sue e l'Inghilterra non vuole re1tituirlc. Non vuole restituire l'Africa sud-occidentale teduca, che fu trasferita all'Unione sud-africana e ehe è diventata cosl cara al governo di Pretoria da costituire, ormai, per il Dominion, sceondo la parola del generale Smuu, e una que1tione di vita e di morte >. Non vuol restituire il 6:~r~an~lkac!;:~h~ e:: svb:;;ar}1~it:::e d:~ l'una né l'altro perché, -per via pacifiea, l'Inghilterra non ha mai restituito niente ; e non vi u.rebbe cosa più contraria al ca• rattere inglese e allo spirito della storia inglese. che una restituzione pacifica. Ma come risponde l'Inghilterra alla in• sistente richiesta tedcsc.a? Il primo novembre, Eden, ai Comuni, dichiara che e non desidera dir nulla circa questa richiesta per ciò che concerne la Germania e noi > (inglesi). Poi la stampa inglese scopre che, in M ein Komp/, Hitlef non parlava deltt- colonie e constata, con soddisfazione, che Goebbeh, il 5 novembre, ha domandato dello e 1paz.io :t per il popolo tedesco, ma non ha parlato specificamente di colonie. Poi 1i annunzia il viaggio di Lord Halifax a Berlino e il Tirn11 si affretta a chia. rire che egli ~ un grande appassionato di caccia e va soltanto a visitare la mos1ra della caccia, che 1i tiene in quella città. E alla fine l' Euenint Standard laneia la sen1azionale notizia che Hitler si impegnerebbe a ~on parlare più di colonie per dicci anni ... Toma alla mente qucJ personaggio di Did:cn1, il quale, le questioni imbarazzanti, se le gettava dieuo le spalle con la mano sinistra. E torna alla mente anche qualche altra cosa: un prceederite storico, la mìssione H.aldanc. Lord Haldane, noto per' i suoi sentimenti tedescofili, andò a Bcrlìno nel febbraio 191 2 per cercare di trovare un componimen10 c6n la Germania per arrestare la gara degli armamenti navali. Fu un tentativo in extr,mis; e fallì, perché la Germania richieJC che ciascuna delle due parti si obbligaue a rimane~ neutrale nel caso che e l'altro conaraente foue impegnato in una guerra in cui non poteuc essere considerato come aggrusore >. Sir Ed. Grey rifiutò di assumere questo impegno e per non compromeuere l'amìciz:ia anglo-franoc1e >. Non sarebbe sorprendente che la storia si ripetesse fin nei minimi particolari. OMNIBUS AITTIOI, H. s,, 20 ROVEIIB&E 1937-IVI Jlt JMNIBUS I SETTililANALDEIATTUALITÀ POLITIOAE LETTERARIA ESCE IL SA.DATOIN 12-11 PAGINE ABBOIAMEITI Iu.lla1 Ooloui11a11110 L. 4.21 11m.. m L. 22 Eauro, aD110 L. 70, semu:m L. 36 0811 IU■ltO VIA 'LJJ.& !•!!!0~!t~u~~~f,g!~: ~ito~ U:~~~ Dtruloae: Roma • Via dii 811darlo 1 28 T1l1fono }f. e-01.836 &mm.failtru:IGal: llllanoT;1!foa:!ax?\tso~rba, 6 1M. .lana. Uttrlce " OIDIBUI " • lliluo •

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