Omnibus - anno I - n. 34 - 20 novembre 1937

ANNO I• N. 34. ROMA 10 NOVEMBRE 1937-XVI Will~ilW~ Ili CRONACA CHE COSA si nasconderà sotto la capitolazione della Russia al Comitato di Londra? Nell'ultima seduta del Comitato pcl non intervento, l'ambascia1orc Maiski ha accettato nella loro integrità, senza riserve, i nove punti del piano britannico. Stupore generale. Lo stesso presidente Lord Plymouth, nel dubbio di avere frainteso, ha chictto al delegato sovietico di ripetere certe sue dichiarazioni. Non è da escludere che la Ruuia mediti qualche nuova manovra, magari d'accordo col governo di Barcellona. In ogni ca.so, si può stare ceni che essa inizierà l'ostruzionismo non'appcna si passerà, se pure a tanto si arriverà, all'applicazione del piano britannico. e•~ sempre un punto non ancora bene definito: il ritiro dei volontari deve avvenire e contemporaneamente > al riconoscimento della bclligeran:r.a o e prima > di tale riconoscimento? La prima ~ la tesi italiana alla quale hanno aderito la Germania e il Portogallo, la seconda ~ la tesi franco--inglese. Né vale sofisticare, come pare si voglia tentare da parte di qualche delegazione, sul significato e la portata della e contemporaneità>. Si penserebbe, da taluni, di girare la polizione mediante l'annuncio al generale Franco c.he gli e sarà > riconosciuta la belligeranza nell'atto stesso in cui si inizierà il ritiro dei volontari, salvo, poi, a riconoscere e effettivamente > la belligeranza il giorno in cui tale ritiro avrà assunto un valore e sostanziale >. Miserevoli espedienti che non ingannano nes-- suno, cd ai quali neuuno può accedere scnu venir meno a quel minimo di cocrcnu che è una cosa stessa con la buona fede. 12 PAGINE UNA LIRA SPEDIZIONE IN ABB. POSTALE le, abituato com'è a maneggiare grosse somme di denaro, continuerà tuttavia a non capire perché mai, in nome di tutto ciò ch'è sacro nella patria industria, una donna debba spendere cinquemila dollari per offrire un solo pranzo. Cinquemila dollari! Sembra incredibile! In che modo? Semplicissimo: Vini, &ocktails, ecc. . . . . doli. 1.000 Champatrte (calcolando soltanto mezza bottiglia circa per invitato) 500 Fiori e decorazioni Aottali . . > 1.000 Orchestra 1.000 Attori e cantanti . > 1.000 Mance (almeno) 500 T otal1 doli. 5.000 Questa cifra non include accessori ancora più costosi, come liquori, cognac. whisky, sigari, inviti litografati 1 eccetera. E le permetterà, intendiamoci, di invitare soltanto cento persone numero che la signora Blank, preoccu pata di impressionare New York coi l'importanza dei suoi ricevimenti, noi approverà affatto. A poco a poco, ar• riverà a invitare trecento persone. Lt: sue mance saliranno molto al disopra dell'abituale dieci per cento. Sarà costretta a servire molto più di una bottiglia di champagne per ogni invitato, non conterà più le migliaia di dollari, pur di assicurarsi l'intervento dei migliori cantanti e delle migliori orche; stre d'America. Un'orchestra di prima categoria le costerà da duemilacinquecento a cinquemila dollari; una grande attrice (Beatrice Lillie, per e• sempio} duemilacinquecento dollari; un cantante extra (Flagstad o Marti• nelli) cinquemila dollari. In altre parole, la signora Snooks apprenderà stupefatta com'~ facile spendere trentamila dollari per un so-- lo ricevimento a New York. Com'è facile e com'è sciocco, dal momento che le persone, sulle quali lei tenterà di far colpo, non saranno affatto impressionate, e tanto meno interessate. L'al~ società di New York no11 ~ m,d.l sbalordita né interessata dal denaro: ne ha botti e barili. Non è mai interessata dall'intelligenza perché, ~bbene non ne abbia, non ne de<iic!cra. Vien fatto, invece, di domandarsi a che punto sono i rapporti franco-sovietici. Si dice che ~ stata la Francia a persuadere Mosca a desistere daUa caparbia intransigenza delle settimane scorse. Ma allora, come si spiega il cattivo quarto d'ora che passano i comunisti in Francia? e di ieri la notizia che, in una riunione del Comitato centrale del partito comunista francese, i dtlegati del Comint"n, cui si erano, per la circostanu, .usoc.iati l'addetto militare sovietiro e un (unrionario dell'ambasciata russa, hanno rivolto vivaciasimc: rimostranze ai dirigenti la e sczione > francese del partito comunista mondiale per le amare delusioni p.a.tite negli ultimi mc.si. Si accusano i capi comunisti di Francia di debolezza nei confronti del Governo del Fronte Popolare, dei socialisti e degli stes.si radicali. O.a.I canto loro, questi capi. Cachin e Thorez. in particolare, si dolgono di euere st.a.ti trattati e come ca.ni > dai supe• rio,, moacoviti. Pro bono pads. hanno promeuo ai padroni di Mo.se.a. I.a. test.a. di Chautemps per I.a.pros,ima riapertura della C2..mer2..se i socialisti non tradiranno, se il vice•presidente Blum manterrà le promesse fatte in &am,.ra charitatis. TB.A.BTOLLI DELI/ill8TOOB.AZI.A I!JGLESE - D,. aln.latn. a d&1tra1 l'A•C"lo di Xoloa:o a-d7 Ko!ra Ooombt)1 la ll:Mloua dtl V!n.rW CW, OJW-t.hlaAlqa.i\h.), • la 1lpon O&rl lleadb. oomt n.h1f&del llotdoeW Che co!a vuole, insomma, l'alta società nuovaiorchese? Vuol esser divertita. Annoiata a morte di se stessa, delle proprie storielle e dei propri modi di passare il tempo, stringerebbe amicizia con chiunque, povero e oscuro, purché riuscisse a divertirla. Ma la si• gnora Snooks non è divertente: è ricca, rispettabile, ansiosa di piacere, ma non divertente. Non perda tempo, cara signora, a New York: vada a Londi:a. A Londra, sono tutti disposti e preparati ad annoiarsi. Anzi, si aspettano che Lei li an.ooi, perché, più li annoierà, più Lei li pagherà. Un tanto per ogni minuto di noia. A.i fini di Mosca, la caduta di Chautcmps prestnta veramente caratteri d'urgenza. A quanto si legge, noi non inventiamo nulla, lo Stato Maggiore fr.a.ncesc non intende tollerare più a lango la prop.a.g.a.nda comunista nelle c.uerme. Le e cellule > comuniste vengono vigilate con tstrema JOllecitudine e, tcoperte, .severamente punite Le guardie mobili, appositamente distaccate dallo Stato Maggiore, sorvegliano le rtclute dovunque e sorprendono, con mille astuzie, i fiduciari di Mosca incaricati di dissolvere la compagine dell'esercito. 2 un fatto nuovo estremamente spiacevole, che ha .scompaginato i disegni del Cominuni. Tetragoni ad ogni propaganda comunista, i sottufficiali della gendarmeria e della guardia mobile, che si insinuano (ra le reclute travestiti coi gradi di altri corpi, intervengono con la e massima brutalità> in ogni mani(estazione di riservisti comuniJti o socialitti che si verifichi nell'aro~ bito delle ca.senne o dei campi militari d'istruzione. Al c.a.mpo di Mally, settanta riservisti comunisti, che avevano in.scenata una mani(estaz.ione contro il rancio al canto dell'Internazionale, furono circondati dall.a. guardia mobile e condotti nelle baracche d'isolamento dove vennero bastonati a tal punto, che trentacinque di tui ebbero bisogno di sollecite cure ospedaliere. Si grida allo scandalo. Al riguardo, il de. putato Thorez ha con(crito immediatamente con Daladier, ma il ministro della guerra, che ~ radico-socialista e si dichiara e gia. cobino >, ha francamente approvato l'opc• r.a.to delle guardie mobili td ha luciato cadere la cosa. Molti incominciano a dom.a.ndaui: che 1uccede? t questa la riconotceni.a del governo de.li.a.Repubblic.a. per i comunisti che appoggiano il governo e non hanno fatto opposizione all'aumento delle spe.se militari? e questo il modo di osser• vare i patti? Chi ha ragione? Ci troviamo, evidentemente, in presenza .di due e punti di vista > inconciliabili. J comunisti luciano passare i crediti militari, ma prete:ndono via libera nella propaganda di1gregatrice dell'esercito; Daladier, invece, che è un logico come ogni giacobino che si rispetti, giudic.a. assurdo spendere dei de. nari, dei miliardi oro nell'es.crcito, quando poi si permetta la distruzione di quello che e il fondamento di ogni istituzione: la cotcienu nazionale. t per la e contraddiiion che no'I con$Cnte >, che Daladier permette alle guardie mobili di picchiare di santa ragione 1ulla testa dei comunisti. e un modo di ragionare come un altro. Daladier è un cartc,ia.no; gli altri sono dei bt:rgsoniani. Che si annunz.i un nuovo e Discorso del metodo >? RIPENSANDO ai vent'anni trascorsi nell'alta società dei due continenti, non riesco a ricordare un sol ca.so in cui il denaro e la perseveranza non abbiano mancato di produrre l'effetto desiderato nella capitale del nobile Impero Britannico. Perché mai? Un inglese titolato è forse più avido di un mcm• bro dell'alta società americana? C'è più povertà a Mayfair che a Fifth Avenue? Gli Jtandards di una duchessa sono forse più bassi di quelli di una aristocratica di Ma:1hattan? Non so. So soltanto che i nuovi ricchi e arrivano > a Londra e non < arrivano • a New York. Per fare un esempio, occupiamoci del• la signora Wintry Snooks, moglie del vecchio Snooks, che cominciò col macellare manzi e vitelle, cd è finito padrone di Wall Street. La nostra signora abita nel Centro Ovest, in una di quelle cordiali piccole città. dove ognuno si occupa dei fatti degli altri e dove gli scrittori inglesi di passaggio sono accolti a braccia aperte, perché pronun• ciano l' « a > largo e hanno la fronte stretta. La signora Snooks è una lettrice assidua delle cronache mondane di decine di giornali e riviste. Gli andirivieni degli Astor, dei Vanderbilt e dei Whitney non hanno misteri per lei; la signora è costretta a riconoscere che tra la sua esistenza e quella, per esempio, della signora Hay Whitney, giovane e bella moglie di uno cfci pili noti sportivi d'America, ornamento dell'alta società nuovaiorchese e frequentatrice delJe più importanti manifestazioni sportive nazionali 1 c'è una sensibile differenza. La signora Hay Whitney ,è giovane, bella e ricchissima, ma anche la nostra signora Snooks ha molti quattrini, e, quanto al resto, le SO· lite cronache mondane informano che, I per esempio, Elsa Maxwell, ricercata e aduJata dall'alta società, è cinquantenne, grassa e nient'affatto bella. Il caso di Elsa è la goccia che fa tra• boccare il vaso. « Se è arrivata lei... > dice la signora Snooks, e comincia a fare le valige. Suo marito ricorda di conoscere un tipo di Wall Strcet, la cui zia è < largamente introdotta nel gran mondo di New York >. e Telegrafo a Jcrry >, annunzia il marito. e Farebbe qualunque cosa per me, quel ragazzo>. Entro poche ore, infatti, un telegramma della signora Neatly Blank, zia di jerry, informa la signora Snooks che New York è sua. La signora ha già fissato per la sua protetta un palco al Mez.ropolitan, un abbonamento alla Filarmonica; l'ha iscritta a un comitato di beneficenza di cui è presidentessa ; e cosi via. Ha perfino ri.scrvato per lei un appartamento in uno dei più nobili alberghi della metropoli. e Per il resto lasci fare a me>, conclude il messaggio. La signora Snooks decide che lascerà fare. E una settimana dopo, alla Grande Stazione Centrale, arrivano la conquistatrice, la sua cameriera svedese Solveig (che le sarà utile a New York quanto a Robinson Crusoè un apriscatole), e i suoi otto bauli pieni di costosi e importabili vestiti. Un giovanotto impeccabile e profumato l'accoglie al suo ingresso nell'albergo. « Benvenuta a New York, si• gnora Snooks. L.:t direzione dell'albergo è altamente onorata di ospitarla. Per noi una raccomandazione della signora Blank è legge >. L'appartamento riservato è uno splendido alloggio: due camere da letto, un ampio salotto, una stanza da pran7.o, una cucinetta e due bagni. Fiori da per tutto, offerti dalla direzione dell'albergo e dalla tutrice nuovaiorchese della signora Snooh. Un colpo discreto alla porta, ed entra la principessa Pasciutski, la direttrice di quell'aristocratico albergo. Un'autentica principessa. t venuta a chiedere se la signora desidera spostare o. sostituire qualcuno dei mobili. < L'arredamento è un po' originale>, afferma con suggestiva voce velata, e ma è così che lo preferisce Sua Alteua Reale. Sua Altezza occupa sempre quest'appartamento>. Chi sia quest'Altezza, la signora Snooks non osa chiederlo. t ormai piena di sacra riverenza. Sua Altezza è un'Altezza, e tanto basta. Allontanatasi la principessa, la signo• ra prende un bagno e si prepara trepidante al primo incontro con la sua protettrice. Una viva ansietà la divora. E se la signora Blank dovesse decidere che la sua pupilla non merita di esser presentata ai suoi nobili amici? La signora Snooks prega Dio di renderla simpatica alla signora Blank. Nel medesimo istantc 1 anche la signora Blank prega Jddio. Gli chiede una piccola grazia : che il pranzo organizzato quella sera in onore della signora Snooks non riesca, come si va già annunziando, un perfetto fiasco. La signora Blank ha fatto del suo meglio: ha tentato di invitare per5-0ne veramente interessanti e aristocratiche, ma nessuna di loro si è mostrata ansiosa di conoscere la e simpaticissima signora Snooks >. Sono tutti stanchi e stufi dei nuovi ricchi. L'invito della signora Blank è stato accettato soltanto da parassiti: il principe Whosiscivili, gentiluomo georgiano, la cui famiglia, nel lontano Cau• caso, divide una capanna con un paio dj capre e un cavallo; la signora Slam-Slam, veterana di salotti e di circoli eleganti, disposta a incontrare qualunque nuovo ricco purché pronto a perdere al bridge; il signor Smythe• Smythe che, dopo una vita intera spe• sa in sforzi eroici per e entrare nella società», non è mai arrivato più in alto di un concerto mattutino al Plaza. C'è poi un giovanotto con un nome impronunziabile, che afferma, come centinaia di altri giovanotti di New York, di essere un lontano cugino di Jock Whitney j il fratello di un cognato di uno degli Astor, che non riesce mai a ricordare il nome di battesimo del cognato di suo fratello. Nuova di New York, la signora Snooks, per sua fortuna, è altamente onorata di sedere alla stessa tavola con questa gente. Indossando uno dei suoi e modelli esclusivi>, e preparandosi al suo primo ricevimento a Manhattan, la signora si congratula con se stessa per avere, diciamo così, vinto il primo round. L'amarissima delusione verrà poi, varie stagioni più tardi, quando, dopo aver speso somme favolose, scoprirà che nessuno, e tanto meno la signora Blank, può farla, diciamo così, « inghiottire> dai Vanderbilt, dagli Astor e dai Whitney. Ma questo la signora lo capirà solo dopo due o tre stagioni. Intanto butterà via il denaro duramente guadagnato dal signor Snooks, suo marito. Pagherà da cento a centocinquanta dollari al giorno il suo appartamento nell'aristocratico albergo. I suoi vestiti, le sue pellicce, la sua biancheria, eccetera, le costeranno non meno di venticinque• mila dollari ogni stagione. I suoi pranzi (la signora continuerà a dar pranzi con ostinato coraggio) allarmeranno perfino il suo affezionato sposo il quaIl suo fiasco di New York non la trattenga dall'andare a Londra, cara signora Snooks. Ricordi sempre che chiunque può conquistare Londra purché il suo conto in banca sia abbastanza grande. Chiunque: pugili e pagli.lcci, monocoli e gobbi, ballerine nude e ciarlatani, fantini e giocatori d'azzardo, stregoni e cavadenti, chiunque! L'alta società londinese è la più accessibile aristocrazia del mondo, sebbene offra ai suoi conquiSlatori opportunità più brillanti e lusinghiere di qualunque altra società sotto il sole. Mi per• metta, cara signora Snooks, di accom• pagnarla in un suo immaginario viaggio a Londra. Lasci stare i sette bauli di vestiti; lasci stare la sua cameriera Solveig. Prenda soltanto i suoi libretti di assegni e le sue lettere di credito, e non pensi ad altro. A Londra, chi potrà introdurla nella buona società la chiameremo Lady de Buzz. Immagini una donna tra i cinquantacinque e i sessant'anni, alta un metro e ottantadue, senz.."'"ta\ cchi; di scarpe porta il numero quaranta, e S-Omigliamolto a un cavallo; abita una splendida casa in Grosvenor Square, dove ~arà ricevimenti in s~o onore, cara s1gnora Snooks, che Le, naturalmente pagherà. Seguendo le istruzioni di Lady de Buzz, Lei fisserà dunque un apparta• mento al Claridge, il miglior albergo del mondo. Nelle sue stanze non l'at• tenderanno fiori da parte della direzione, e nemmeno da parte della Lady; nessuno si curerà di chiederle se è contenta della sua sistemazione e dei mobili. Nessuno si curerà di Lei fino alle otto di sera, quando Lady dC" Buzz fa:à la sua prima apparizione. Quella prima sera, pranzerete sole. La nobile lady uon teme che la sua < educazione ame_ri~ana >, cara signora Snooks, scandalizzi o sorprenda l'alta aristo-

crazia inglese. Tutt'altro! La verità è divena, e assai più semplice. Da donna di grande esperienza, Lady de Buzz non vuol correre il rischio che un,altra Lady, egualmente ansiosa di arricchirsi, le rubi sotto il naM>la sua pupilla. Non prima che ogni cosa sia stabilita, firmata e sigillata fra voi due, Lady de Buzz la presenterà ai suoi amici. Pranzando, le verrà dunque suggerito: a) che Lei deve abbonarsi immediatamente a un palco all1opera; b) che deve fare un'offerta a un noto ospedale londinese, non più tardi della mattina seguente; c) che deve acquistare d'urgenza un'automobile inglese, preferibilmente una Rolls Royce. Per nessun motivo la si deve vedere circolare nella sua macchina americana; d) che, sebbene Lei abiti all'albergo, deve assumere un maggiordomo. e) che deve assumere come segrc• tario uno dei giovani rampolli di una « grande :t famiglia inglese. Le prometterà quindi che il suo secondo o terzo pranzo sarà onorato dalla presenza di un duca, a condizione, s'intende, che Lei offra una somma coruiderevole all'opera di carità favorita da Sua Grazia. Tutto ciò sarà fatto senza convenevoli né perifrasi. Lady de Buzz non indorerà la pillola, e quella sera stessa si farà consegnare un assegno ben nutrito. La sera SC$uente, e per molte e molte sere a venne, la signora Snooks di Oltre Atlantico farà dunque la conoscenza di ciò che c'è di meglio in Inghilterra. Lady de Buzz terrà dunque fede al suo impegno? Altroché! Duchi e conti 1 visconti e lords, generali e ammiragli, uominj di Stato e scrittori, giovani e vecchi saranno condotti alla mensa della signora Snooks, artrite o non artrite, lombaggine o non lombaggine. Non di rado la signora siederà alla stessa tavola di uno o due ministri della Corona. Tutti quegli astri di prima grandezza l'ammetteranno immediatamente nella loro intimità. Stupefatta da una co~ì magnifica accoglienza, la signora Snooks maledirà se stessa per aver sprecato tanto denaro e tempo a New York. Ognuno dei suoi nuovi amici, è vero, avrà la sua opera di carità favorita. Ma perché no? E:. infinitamente più piacevole 3pendere mille dollari per una causa onorevole sostenuta da un duca, che cinquemila per un pranzo offerto a cento parassiti di New York. ~ assai meglio comprare cinquecento biglietti per un ballo di beneficenza organizzato da un amico intimo della Real Famiglia, che cinquecento bottiglie di champagne da un rx-bootlegger. I ~li che eviteranno la signora Snoolis saranno i suoi stessi compa• · triotti, le ricche matrone di Filadelfia, Detroit e Pittsburgh che requisirono anni ed anni prima i servizi di Lady de Buzz, mentre il marito della signora spellava ancora vitelli. Saranno scandalizzati, questi americani espatriati, che a una persona e terribile > come la signora Snooks, sia permesso respi1,uc la loro 5tessa aria. Per loro, e per loro soltauto, la !-ignora Snooks resterà una nuova ricca, un'indesiderabile. Rifiuteranno <l'invitarla nelle loro case o di accettare i $UOi iòviti. Si ammansiranno soltanto quando la dnr.ht.s5a di Devonshire l'avrà invitata al tè. Ma a questo punto, alla signora Snook) non importerà più nulla dei suoi comv~- triotti. Ormai sarà cosi saldamente ~tabilita a Londra che nessuno, tranne i membri della Real Famiglia, conterà più per lei. Qnnaj la signora Snooks ~rà diventata più britanna della U nion Jack. più aristocratica di molte mogli di Pari, più esclusiva che non sia mai stata la stessa signora Stuyvesant Fish, a New York, nel Novanta. Le costeranno molto questi s4oi nuovi nobili amici britanni? Si e no. Non molto, considerando ciò che ha già speM> a New York. Parecchio, a confronto di ciò che gl'inglesi stessi spendono a Londra. Per esempio: la signora Snooks sarà informata, presto o tardi, che « deve > affittare una casa a Grosvenor Square o a Berkeley Street West. « Ma io sto benissimo al Claridge>, replicherà la signora. « Non ci tengo, ad avere una casa a Londra. No davvero». Malgrado le sue proteste, finirà fatalmente col firmare un contratto di affitto di dieci anni per la ca.sa del marchese 1 izio o Sempronio a Grosvenor $quare. Il povero marchese sta per essere radiato dal suo circolo, di cui non paga le quote da due anni, e chi avrebbe il cuore di permettere un'infamia simile? La nuova casa della si- ~nora Snooks sarà decorata da Lord Dillingham de Boou, « ador.thile :t gio-- vanotto, daltonico e tutt'altro che esperto decoratore. Ma tenga presente, cara signora Snooks, che Lord Dillingham dc Boots è il cugino della duchessa di Rattrap, e la vecchia duchessa è e a tu per tu:t con la Real Famiglia. e A che serve discutere?> gemerà tra sé la signora Snooks. « Se è indispensabile, è indispensabile, tanto basta ». E firmerà rassegnata un sostanzioso a. ..cgno equivalente a più di cinquecento volte il prezzo di qualche metro di vecchio chinz, di due o tre cassettoni tarlati e di sei sedie rotte. e Se è indispensabile ... ! >. Questo è appunto l'animo che occorre, cara signora Snooks, questa è la vera chiave del cuore di Mayfair. E vale la pena, permetta che glielo dica, di sopportare POl'Dl 8EORETI J?i' PRA:N'OIA n PHaid1nW11 11.A ohi danWI il dauro ohe rl dan il ro•1n.0'1 11, L'Im.p1.t&to1"A ohi 4io.,.,. ohi prudno il da.uro dal goHrno". qualche prepotenza e scomodità per regolare la partita con quegli snobs di Manhattan. Conquisti Londra, cara si• gnora Snooks, e New York sarà. sua, Giacché nulla, nulla al mondo, può impressionare l'America quanto una e posizione sociale :t a Londra. Dozzine, che dico, centinaia di donne america• ne, dopo aver fallito a New York, hanno tentato la loro fortuna sul continente e, conquistata Londra, sono tornate a New York a scaldarsi ai riflessi della loro gloria britannica. Sia saggia, dunque, cara signora Snooks, sia paziente e sopporti le durezze inglesi. Tra le più dolorose di queste prove, eccettuando la cupidigia di Lady de Buzz e il tedio mortale dei pranzi londinesi, elencherò : 1) i week-ends britannici; 2) gli sport britannici; 3) lo standard singolo. Invitata a passare la fine di settimana in questa o quella villa dei dintr ni di Londra accetti senza esitare, cara signora Snooks, ma parta preparata al peggio. Le sue valige saranno portate nella camera che le è stata assegnata da un monumentale cameriere che le maneggerà come il cadavere di un lebbroso. La cameriera (addetta al servizio personale di Sua Grazia) esclamerà, aprendo le sue valige : e M odom non vorrà mica metter questi! :t. Ciò dicendo indicherà gli stivaloni da caccia nuovi di zecca di cui lei è giustamente fiera, cara signora Snooks, avendoli pagati quaranta dollari a New York. Si prepari a incontrare la Pc.ite Numero Uno delle Isole Britanniche: il maggiordomo; disponga l'animo a sopportare il suo amaro disprezzo e il suo odio. Si prepari a non esser presentata a nessuno degli invitati, nemmeno al marito di Milady. Sia pronta a mandare a memoria d022ine di nomi di sconosciuti. La sua pronunzia, è bene che lo sappia, sarà corretta con degnazione dal primo venuto, incluso il figlio tredicenne di Milady. Impari a non mostrar meraviglia udendo che Pole-Carew, per esempio, va pronunziato e Poole-Carry :t, e che Lady Cholmondeley si dice e Lady Chum11.:y >. Sopporti di esser chiamata e dar• lirig », « ducky :t e « my sweet :t (tesoro, anatrella e dolcezza mia) da signore e: \ignori che non aveva mai visto prima. Darling e ducky, in Inghilterra, drnotano che una persona è scarsamente popolare; my sweet, rivela addirittura avversione. i' Quanto al bridge, anche se lei in America è stata alunna di Culbertson e Sims, lo dimentichi, cara signora Snooks. Perda allegramente. Sopporti che Milady segni i risultati delle partite nel taccµino ch'es.sa chiama il e libro della lavandaia :t Al termine dtl suo incantevole week-end, le sarà presentato un bel conto. L(-i scoprirà che deve centoventi ghinee al Capitano Whack-Hack-Hackford, e settantanove ghinee, sedici scellini a Lady BlueBandy. Dica, regolando i debiti: e Grazie, Capitano :t, e Grazie, Lady Blue-Bandy :t. Non dimentichi mai che i due parassiti sono gli amici del cuore di Milady, e che è conveniente perdere duecento ghinee (mille dollari) giocando con loro, che pagarli a un'orchestra di terz'ordine a New York. Il capitano Whack-Hack-Hackford può presentarle il fiore dell'aristocrazia londinese, mentre un'orchestra americana di terz'ordine può presentarle solo la nuova edizione di un ballabile popolare. Passiamo ora agli sport britannici. Probabilmente Lei andrà a Hurlingham, a Ranelagh e a Cowes a giocare il tennis, ad assistere a partite di polo e a regate. Non tema nulla; vada pure. Una competentissima cameriera le dirà, in perfetto inglese, come deve vestirsi. Un istruttore principe le rivelerà, in perfetto scozzese, perché il sutJ backhand è sbagliato. Ùn vcccluo I marinaio le insegnerà, in perfetto cockney, come si segue la regata di Cowes. Superato il suo inevitabile complesso d'inferiorità, Lei si abituerà a tutto. L'unica manifestazione sportiva, che le consiglierei in buona fede di fuggire, è un week-end con una banda di cacciatori di stambecco. Nella sua innocente ignoranza Lei potrà sperare, cara signora Snooks, di e divertirsi un mondo>. Aspetti, aspetti a dirlo! Cieca, barcollerà per ore ed ore in una fitta nebbia scozzese. Costretta a but• tarsi ginocchioni, si trascinerà per altre lunghissime ore. Pregherà che una morte subitanea e clemente la colpisca, prima che 11suo reggipetto, il suo reggicalze e la sua schiena si spezzino per lo sforzo inumano. E:. giunto finalmente il momento, cara signora Snooks, di intavolare un argomento che le sembrerà incredibile. Lo Standard Unico esiste in Inghilterra, perlomeno nell'Inghilterra dei dur.hi, de-i visconti e dei lords. Ho detto lo « standard unico :t. Ciò che voglio dire è qualcos'altro, che merita un'espressione assa.i più breve e più brutta. Gli accomodamenti coniugali, approvati dall'aristocrazia inglese, la scandalizzeranno. Durante il suo primo week-end in una grande « casa di campagna > inglese, Lei scoprirà che un certo genu.Juomo, di cui s'interessa una certa gentildonna, occupa attualmente una camera attigua a quella di lei, mentre il marito risiede cop gli scapoli, due piani al di.sopra. Tale strana sistemazione le darà molto da pensare. Lei si aspetterà uno scandalo, un duello, forse un delitto. Non tema nulla. L'amaute e il marito sono amici intimi ~ si dànno reciprocamente del1' c old boy», e grandi manate sulla schiena. • Ma Lei non si preoccupi dello « standard singolo». Quando è a Londra faccia come i londinesi: finga di non vedere, di non udire, di non saper nulla. E resista, resista a denti stretti ! Presto o tardi, in Inghilterra cominceranno a volerle addirittura bene : a Lei, non al suo denaro. Seguiteranno, !ii capisce, a giudicarla un po' stramba, come tutti i « coloniali :t, ma sarà proprio la sua stramberia ad attirarli. Un giorno, smetteranno di venderle automobili, case, cassettoni tarlati e sedie rotte. Un bel giorno, accompagnata da una· doz- ~a di rappresentanti dei Pari d'Inghilterra, Lei s'imbarcherà per New York, divenuta ormai un'illustrazione indiscussa dell'alta società londinese, pronta a regolare la partita con i Vanderbilt, gli Astor e i Whitney. Credete forse che esageri? Vi sbagliate. Pochi giorni fa, una donna, abbastanza furba per recarsi dalle praterie del ·west a New York, passando per Londra e Parigi, fu acclamata dalla Società nuovaiorchese come l'Ultima Parola in fatto di eleganza, il Miracolo di tutte le Età, e l'Americana più interessante che viva all'estero. Ha speso un bel po' per arrivare dov'è adesso, quella furba provinciale. Cinque o dieci milioni d1 dollari, dicono. Quanto a mc, la penso diversamente. Dico che la sua presente inattaccabile posizione a Londra le costa non più di una frazione di ciò che avrebbe speso, per non cavare un ragno dal buco, a New York. Nel dubbio, ricordate sempre : un milione di dollari pesano a Londr'1, ma non contano a New York. ELSA MAXVELL llr Whtt:11.1B7 tnichi, il Jlo'fh.1 m.illo1111r1lo1m1riouo famoao motoololbt&i• t.dJ Daph, P1.o.oh-Haiton,lg:Ua di Lord Wlnohllua, il gfonio del loro matrimonio 1111laob.JKa d.t 8~ X..,gud IIWMtmlnlitf, I..d.J Daphu Lridoua n. modello lap!.nto alle 011pp1dii oroclat.1m6d.lenll, OODrioamJ di lori d1an 11clotaion.o al'oollo, ~ RAPALLO QUINDICI anni fa, mentre si teneva a Genova una de11e più solenni Conferenze internuionali del dopoguer~ ra, fu tutt'a un tratto annun.Uato che la Germania e la Russia si erano messe d'accordo. E fu, infatti, pubblicato il Trattato di Rapallo, con cui la Germania riconosceva d, ~r, il Governo <Ui Sovieti. I due paesi si dichiaravano in pace e si concedevano reciprocamente delle facilitazioni commerciali. La 1tampa inglese accolse la notizia del riavvicinamento russo-tedeaco con malumore e con diffiden:r.a. E si dine allora, e poi si è sempre ripetuto, che quel trattato avesse silurato la Conferenza di Genova e avesse spezzato il fronte dell'Europa occidentale e della civiltà contro il bolscevismo. Sono trascorsi quindici anni. L'Italia, la Germania e il Giappone si mettono d'accordo per fu fronte alla minaccia bolscevica. E la stampa inglese accoglie la notizia con una vera esplosione di malumore e con diffiden:r.a. Pretcindiamo, per un momento, dall'Italia e dal Giappone. 11 caso della Germania è più caratteristico e mette in perfetta evidenza l'ironia della situazione. Quindici anni fa la Germania si metteva d'ac.cordo col bolscevismo; e l'Inghilterra ne era fieramente scontenta. Oggi si achiera contro il bolscevismo; e l'Inghilterra ne è ancora pii). scontenta. C'è da chiedersi che cosa debba fare la Germania di fronte al bolscevismo perché l'Inghilterra sia soddisfatta. Qualche giornale inglese ha anche fatto dell'umorismo sul contrasto fn. l'atteggiamento tedesco di quindici anni fa e l'atteggiamenlo di oggi. < Si può dire >, ha rilevato il Daily Tele1raph, e che la politica tedesca (traduciamo con molta impreclfione il vocabolo inglue st,uum,uultip) abbia tenuto sulle sue ginocchia proprio quel movimento, per di1truggere il quale ora parte in crociata. Il tempo, nel suo girare, si è preso poche rivincite più strane di questa >. Mutato nomine de te fabula nar,atvr. Non c'è che da invertire l'ordine cronologico dei due momenti per applicare all'In. ghiltcrra la battutina polemica del Doily Tel,1raph. Si può dire che la politica inglese tenga oggi sulle sue ginocchia proprio quel movimen10, per d..istruggcre il quale, una volta, voleva partire in crociata. E anche que1ta è una rivincita che il tempo si è presa, una rivincita non meno strana dell'altra che il giornale inglese po· neva in rilievo. Vi è, per altro, una differenz.a, una profonda, una sostanziale differenu. In Germania, dall'epoca del Trattato di Rapallo ad oggi, sono accadute molte COK e, fra le altre, quel trascurabile incidente c.he 1i suole chiamare la rivolutione hitleriana. In Inghilterra niente di simile è avvenuto. Il Dai/1 T,l,iraph dice: the Ctrman stat,smanship; e ne parla come se fosse stato sempre lo neuo. Semplificazione della storia! Ma tlt, Cuman Jtatumanship del t 922 era quello della Repubblica di Weimar e the Cerman statumanship del 1937 è quello del Reich hitleriano. Invece tlu British statesmanship non è mutato: la ste11a classe dirigente, gli nessi partiti, quasi si può dire le stesse persone, ad eccer.ione di quelle che la morte o il mutare dei guui degli eleuori hanno meuo da parte. E i1 rilievo non ha soltanto valore di ritorsione polemica. In sostanza intendiamo dire questo: che in Germania avvenne una rivoluz.ione e il movimento nazista vinse appunto in nome di iduli antibolsccvichi ; è, perciò, anche troppo facile spiegarsi il mu1.amento della poli1ica tedesu di fronte al bolscevismo: esso è stato un naturale rifleuo del muta.mento interno. In Inghilterra, invece, non è avvenuta alcuna rivoluzione. Perciò, come si spiega il mutamento della politica inglese di fronae al bobccvismo? RIVOLUZIONE TRADIZIONE ... TON è àvvenuta una rivoluzione in lnM ghiltcrra e non avverrà. I popoli ricchi e soddisfatti non fanno rivoluzioni. E, ,mano godere indisturbati delle loro ricchezu;,, Questa specie di immobilità, fatta di amor del quieto vivere e di appetiti soddisfatti, gli osservatori tuperficiali la chiamano la foru. della tradizione; e cadono in estasi per l'attaccamento del popolo inglete alle sue istituzioni e alle sue tradizioni. E non è che una questione di digestione. Chi, dopo aver divorato meno mondo, non diventerebbe conservatore? Certo, anche in Inghilterra ìl tempo gira, come dice il Daily T eteiraph ; ma cosi lentamente che Il, più. che altrove, « l'uom non 1e ne avvede > e tutto tembra immobile. E c.hi voglia averne la prova, non ha che da leggere qualche notiz.ia mondana, che appariva in qualche giornale inglese del passato: e constaterà che si deve aver cura di scegliere un giornale di d.ata mollo moltQ «-mota, altrimenti il di1tacco tra il prt"s.cnte e il pa.uato è insensibile, «Apprendiamo>, annunz.iò un giorno Th, Mornint Post, « che vui personaggi eminenti, nel corso dell'inverno, rinnoveranno l'antico costume, che fu una volta cosl in voga in questo paese, di portare la spi-da in tutti i luoghi di pubblico divertimento per dare l'esempio nei circoli di allegria e di eleganza >. Qui il distacco c'è, fra il pretente e il passato. Evidentemente, nei giornali inglesi di oggi, non accade di trovar più di siffattc notizie, né c'è personaggio per quanto eminente che 'Pensi di port;1re la spada nei luoghi di divertimento. Sl, il tempo gira, anche in Inghilterra. Ma il numero del Mornin1 Polt, che pubblicò quella interessante notizia, è di 150 .-nni fa! l II cambio, il sullodato giornale, che è fini10 qualche incse fa, ha conservato, si può dire fino al giornò della morte, il costume di pubblicare fotografie di un signore e una signora, più o meno ben vestiti, con la didascalia: «Il Duca e la Duche11a tali>. E niente altro. Il pubblico inglese era invitato ad ammirare come fossero fatti un Duca e una Duchessa inglesi. E il bello è che il pubblico ammirava. Quando si hanno di questi santi sentimenti, nop si fanno rivoluzioni. E chi voglia avere anche meglio il ienso di questa immobilità inglese, segua, per qualche giorno, l'attività della famiglia reale e ammiri lo stile straordinariamente .- vecchio regime • dei resoconti che ne ,ppaiono nella 11ampa. Alla fine del mese scorso, per esempio, e le LL. MM. il Re e la Regina, le Loro Altene Reali il Duca e la Duc.heua di Gloucester 1 le Loro Alteue Reali il Duca e la Duchessa di Kent vi1itarono varie località del Kegno Unito prendendo interesse alle abitai.ioni della popolazione e alla pubblica salute :t. ' Il Duca di Kent, dopo vari giorni di sìfbtte e1ercitaz.ioni, mentre ilpczionava l'infermeria di Cardiff, 1i scnd male per la fatica e dovette e11er portato via in auto. li Duca e la Duchessa di Gloucester die• dero prova di maggiore allenamento, ispez.ionando tutti i beni che appartenevano al Duca di Windsor, quando questi era Duca di Cornovaglia, poi auittendo al varo dell'inerociatorc Glovust,r, ccc. . Ma i più instancabili furono il Re e la Regina: cali fecero un giro di ben tre giorni nel Yorkshire quasi senza so1tarc. Sua Maestà il Re si guardò bene dal dire niente che lontanamente somigliasse alla incostitur.ionale eonsideraz.ione che suo fratello, oggi Duca di Windsor, ai lasciò sfuggire davanti ai disoccupati del Galles: e Qualche cosa ti deve fare per il Calle1 ! :t. Le Loro Maestà conversarono molto democratica• mente con una povera donna, che desc.riue loro in quali tribola.z.ioni viva da quando suo marito è disoccupato: e sono cinque anni! Sua Maestà la Regina esclamò: e: t meraviglioso che ve la caviate con cosl poco! >, E Re Giorgio al marito delta donna, disoccupato, come si è detto, da cinque anni, diuc solennemente: e Io spero che presto troverete lavoro •· E questa conversazione fu certamente conforme alla migliore tradiz:ione costituzionale inglese. E qui il f'ilo del discorso ci riconduce al quesito di poc'anzi, al punto di partenza: come mai in un paese dove tutto è eoal immobile - istituzioni, classe dirigente, etichetta, usi sociali, idee e pregiudizt - solo una cosa è perpetuamente instabile e muta col mutare delle stagioni e del vento: la politica estera? • LE COLOIIJI TEDEICBE LA GERMANIA chiede da 1cmpo che le siano restituite le colonie che furono sue e l'Inghilterra non vuole re1tituirlc. Non vuole restituire l'Africa sud-occidentale teduca, che fu trasferita all'Unione sud-africana e ehe è diventata cosl cara al governo di Pretoria da costituire, ormai, per il Dominion, sceondo la parola del generale Smuu, e una que1tione di vita e di morte >. Non vuol restituire il 6:~r~an~lkac!;:~h~ e:: svb:;;ar}1~it:::e d:~ l'una né l'altro perché, -per via pacifiea, l'Inghilterra non ha mai restituito niente ; e non vi u.rebbe cosa più contraria al ca• rattere inglese e allo spirito della storia inglese. che una restituzione pacifica. Ma come risponde l'Inghilterra alla in• sistente richiesta tedcsc.a? Il primo novembre, Eden, ai Comuni, dichiara che e non desidera dir nulla circa questa richiesta per ciò che concerne la Germania e noi > (inglesi). Poi la stampa inglese scopre che, in M ein Komp/, Hitlef non parlava deltt- colonie e constata, con soddisfazione, che Goebbeh, il 5 novembre, ha domandato dello e 1paz.io :t per il popolo tedesco, ma non ha parlato specificamente di colonie. Poi 1i annunzia il viaggio di Lord Halifax a Berlino e il Tirn11 si affretta a chia. rire che egli ~ un grande appassionato di caccia e va soltanto a visitare la mos1ra della caccia, che 1i tiene in quella città. E alla fine l' Euenint Standard laneia la sen1azionale notizia che Hitler si impegnerebbe a ~on parlare più di colonie per dicci anni ... Toma alla mente qucJ personaggio di Did:cn1, il quale, le questioni imbarazzanti, se le gettava dieuo le spalle con la mano sinistra. E torna alla mente anche qualche altra cosa: un prceederite storico, la mìssione H.aldanc. Lord Haldane, noto per' i suoi sentimenti tedescofili, andò a Bcrlìno nel febbraio 191 2 per cercare di trovare un componimen10 c6n la Germania per arrestare la gara degli armamenti navali. Fu un tentativo in extr,mis; e fallì, perché la Germania richieJC che ciascuna delle due parti si obbligaue a rimane~ neutrale nel caso che e l'altro conaraente foue impegnato in una guerra in cui non poteuc essere considerato come aggrusore >. Sir Ed. Grey rifiutò di assumere questo impegno e per non compromeuere l'amìciz:ia anglo-franoc1e >. Non sarebbe sorprendente che la storia si ripetesse fin nei minimi particolari. OMNIBUS AITTIOI, H. s,, 20 ROVEIIB&E 1937-IVI Jlt JMNIBUS I SETTililANALDEIATTUALITÀ POLITIOAE LETTERARIA ESCE IL SA.DATOIN 12-11 PAGINE ABBOIAMEITI Iu.lla1 Ooloui11a11110 L. 4.21 11m.. m L. 22 Eauro, aD110 L. 70, semu:m L. 36 0811 IU■ltO VIA 'LJJ.& !•!!!0~!t~u~~~f,g!~: ~ito~ U:~~~ Dtruloae: Roma • Via dii 811darlo 1 28 T1l1fono }f. e-01.836 &mm.failtru:IGal: llllanoT;1!foa:!ax?\tso~rba, 6 1M. .lana. Uttrlce " OIDIBUI " • lliluo •

I - 11 l CREDE comunemente che la \~" !J guerra dei sottomarini durante la conAagrai:ionc mondiale sia stata decisa dalla Germania da un momente all'altro, a freddo, come un affare di ordinaria :unministrazionc, senta tener conto dc, rischi che cua comportava, delle rca.i:ioni cbc avrebbe dovunque suscitato. ~on è cosi. La verità tarda K:mprc a farsi strada; ma ogs:i possiamo rico- .struirc i momenti e le fasi di quella terribile guc1 ra aura verso le pubblicazioni degli stcui tedeschi. Una co~a, intanto, dcstcl'à l'universale mcra\'iglia Fino al 1914, la Germania non credeva affatto all'impon.:.n~ dccish·a dei souomarini in un eventuale confiiuo, tanto t: vero che rolo tardi essa si decise a costruirne, c in propon:ioni limitale. 'Fu soltanto durante il corso della guerra che si persuaie della loro eflì<:3cia. L'ha dichia♦ rato von Tirpi1z. E si de\•e anche soggiun• gcrc che furono gli equipaggi addcui all'arma in\'isibile, che forzarono la mano aJ. l'ammir:,.glìato, ai poteri poli1ici e allo stesso imperatore. Il < colpo • del sott<>te• ncntc di va~cllo Weddingcn, che in un solo giorno (22 .settembre 1914) aveva colato a pi<"co tre incrociatori inglesi, Abou• kir, Hogue e CresJJ, avcva pcnu,uo gli equipaggi che la guerra sottomarina avrebbe finito con l'a\·cre ragione del blocco. Il comandante in capo dei sottomarini, il capitano di corvetta Bauer, si fece interpre1e di questa opinione in un rapporto desii. na10 al capo di Staio Maggiore della marina tedcsca ammiraglio \On Pohl, che era già. dal canto suo, più che persuaso. Però il capitano Baucr non na5eondcva che, una voha decisa, l,1 guerra dei sottomarini do- \ e\ a essere condotta senza mezzi termini. Ma l.t diploma.Lia non volNa saperne e solo dopo che fu bene accertato che gli inglesi si giova\'ano di bandiere neutrali a fini di guerra, essa si deciJC a entrare nell'ordine dì idee di rnn Pohl. Restavano da comin. cere il cancelliere Bcthmann-Hollv,,cg e l'imperatore. Non era facile, ferma restando la opposizione di von Tirpitz. Fu , on Pohl che rovesciò la situnione, ln una riunione riservata al palano della Cancelleria del 1• febbraio 1915, von Pohl espo!.c il suo piano al cancelliere, al segretario di Stato Zimmermann, al generale ,·on Falkcnhayn e al 1egrctario di Stato aJ. l'interno Oelbruck. li ragionamento fu di una semplicità elementare: o morire di fame o reagire coi sottomarini: blocco contro blocco. li c.1nccllierc si lasciò pcrsua• dere; ma senza entusiasmo. Va ricordato che a quella riunione non era stato invitato von Tirpitz. Di questi scambi di idee, non fu fatta parola con l'irnpcratore. Eppure l'ultima parola spettava a lui. E si trO\'Ò il modo, se non proprio di persuaderlo, di oucncrnc l'adesione. Le cose si svolsero co~l. Il 4 febbraio aveva luogo una rivista a Wilhclms. 1 .avcn. A bordo dell'incrociatore Derfflinl'-', il Kai1er s'incon1rava con ,·on Pohl, col cancelliere e con von Tirpitz. Senta happorre indugi, ,·on Pohl domandò al Kaiser il permesso di leggergli una noia sulle condizioni della guerra navale. Ottenuto il consenso, \·On Pohl fece un quadro imprcssionan1e degli effetti del blocco e, più ancora, di quelli futuri. Era le• cito perdere la guerra causa il blocco quando le armate tedesche , incernno su tulti i fronti? Il Kaiser • guardò il cancelliere. 8(:thmann♦ Hollwcs approvava. Tirpi12 era come sbalordito. Egli non era st.110 inform,uo di nulla Completamente disorientato e messo fuori c.1usa, non osò muovere nes• suna obirzione, Il K.1iS("r, nonostante ravv<"rsione al nuovo genere di guerra, ampia♦ rnente documentata, fra l'altro, dall'Uf. ticio uorico germanico, sl lasciò indurre a dare il proprio consenso. Il giorno uc.sso la guerra souomarin.1 veniva decisa Un.1 nota diramata a tuuo il mondo da,.1 quattordici giorni di tempo "i neutri perché provvcdeS\Cro ai casi propri. Ciò nonostante il Kaiser esitò ancora: fu ripr<"so da dubbi e da 1imori. Teu~e\a so♦ pra.ttutto l.1 r('atione dcll'AmericJ E man• da\a istruzioni su istruzioni perché la guerra sottomarina non fosse iniziata senza suoi ordini preci)i. Gli ave.vano detto che < in ~i settimane• l'Inghilterra sarebbe stata ridotta .1 miti consigli. ~ta il 18 febbraio, non ancor ... persuaso, propone\a allo Stato \1aggiore Generale della marina un que• sito esplicito o1 meno del suo c-apo di gabinetto na,ale: < In quale mi:mra lo S ~f. C può garantire chr l'lnjj:hihcrra sarà indona alla rc.1,ipisan.t.1 ncllu sp.11io di sei settimane se sarà intr.aprcsa la guerra SOi· tomarina? •· Grande imbarazzo da "lì'l)itz, mc:uo in C'.&usaperl-OnalmentC, e del nuo♦ vo capo di Stato ~f.aggìore drlla marina ammiraglio 8,lchmann, che nel frattemp0 era succed,110 a von Pohl. I due si inwrrogarono a \ÌCenda lunga1nt:nu per com. prendere che cos.i s, dovessr intrnderc per <"resipiscent.1 • ingk1e. Fin.1lrncntc, dopo , matura riAcuionc: , rrdauero quCJ>t.J. riip~ta estrem.tmcntc ambiCJua; < li scgre. tario di Suto e lo S ~f C. della marina ~no convimi che l'ln,CJhiltcrta .sarà ridotta alla rcsipiK<'IILJ. 1t:i sc1ti1nanc dopo la nuo. \'a guc-rra se, fino dall'inizio, si riuscirà a~ unpegnare encrg1c.1mf'ntt tutti I mt:zz1 militari di cui si di~pone per condurre una ,imik l',j:ucrra >. Il Kaiser dcfinl qucst.J. ri. ,posta pn(ft1amentc ipocrita > (,eichlrch t1trA.lauJr.liert J..a Jfuerra ad oltranza fu deci'-l solo dur anni dop0, il 1' febbraio 1917, ed eb• h<"' inizio il '27 ;i.pr1lr dello Hnso anno, quando nessuna illusione era più possibile sui terribili effetti del blocco. Si intrapresero, dapprima, crociere brevi e redditizie al massimo, accrescendo quanto più fosse possibile gli itinerari diretti alle varie wne di operazione. Nel giugno del 191 7, la distruzione del naviglio raggiun♦ ge la cifra di 773.000 tonnellate contro le 505.000 del febbraio. t la punta più aha. Dopo il mese di giugno le cifre, contra• riamente alle previsioni, vanno costantemente decrescendo. Alla testa degli ufficiali dei sottomarini • che procurarono il maggior danno agli Alleati si segnala un nome tipicamente francese, che sembra segnare una costuma vendetta della pro~crizionc subila dagli antenati all'epoca della rc\·oe:i dell'Editto di Nantcs. e von Arn:iuld de la Perrière . .Egli solo ha mandato a picco non meno di 400 mila tonnell:itc. Segue un altro nome, dal suono esso pure francese, Rose, che, sulle coste americane, distrusse 200.000 tonne!• late di naviglio alleato. Si possono poi rc• gistrarc i nomi di Walter Forumann con 380.000 tonnellate, Max Valcntincr con 309.000 e Otto Steinrbinch con 210.000. Le memorie del comandante Ernesto Hashagen ci dànno ragguagli interessantissimi sulla vita degli equipaggi dei sottomarini dur.;uuc il loro servizio. Strada 1JtT1a t'Ouut è stato .se.ritto in condizioni p:irticolarissime. A bordo del suo sommergibile U. 6!1, 1-1... shagcn aveva avuto modo di affondare un battello.trappola, il Q. 1!1. Raccolse, così, il comandante di esso, l'inglese Le• wis. Questi fu trattato con ogni cavalleria sull.- nave tedesca, tanto che parecchio tempo dopo la guerra, con quello spirito < spor1ivo •• che è una caratteriuica degli in. glesi, il Lcwis pensò bene di invitare l'Hashagcn a tenere una conferenza in lnghil• terra sulla guerra sottomarina e allora si videro alla tribuna, a fianco l'uno dcll'a.1tro, l'antico distruttore del lonnellaggio britannico e il suo antico prigioniero, fra. ternamente accostati al cospetto di una foJ. la nurncros.1, accorsa per ascoltare il raccon10 <tecnico> dclle gesta di un sottomarino tedesco. e in seguilo a questa mani(estazione che llashagen ha scritto le sue meulorie. Ha. shagcn fu mandato nei m.Hi polan lr<l il terreno di caccia dei suoi an1enati, che sai• pavano d.-lla Wcser per andare a pe~ar IJ. ba!f·na n~11·occa110 Artico. Anch'egli si sente l'anima di un cacciatore. Ecco come ci riporla le imprchioni del momento in cui l.a prl·d.1 gli sfu~gc. All'ultimo raggio di luce, w:oui lont,rno un miuerioso v,ucello, d.allf" due alt<· ciminiere, con le pareti cstrrnc tutte istori.lte da figure fant.i,1ichc. Il cuore mi bath·\.t fino a sp1.·izarsi Di caccia gron.i sì tratt,wa :)e aHui potuto ca.tturarlo ! Un c.tcciatorc potrà capire come tra~alii vedendo improvviu.mcntc que- ~10 ucrcllo raro scornparire sen1a rumore nella semioscurità df'I campo del mio peri~copio ... L'uffici.1le non ebbi- ...d aspeuarc molto tempo per incontrare altre occasioni. Poco appresso rientrava alla sua base con un 'at1ivo di 31.91 2 tonnellate. 11 nbmc del sottomarino di Hashagt·n è FQca. Ecco che il Foca ha incendiato una barca norv~gese, il Randi, carico di" legname dcstmato a Weuharlepool. La ciurma ha avuto il tempo di abbandonare la nave. Nell'oscu 0 ri1à della notte, mentre il Rantli manda un ultimo bagliore rouauro, il Foca si imbatte in altri velieri. < Il fascio del uostro proiettore illumina il ponte, Kivola sul nome iscritto sul carico arnmaua. to su di esso. Anche quì legname. Sul na• viglio è una confusione terribile. La ciurma si precipita sulle imbarcazioni. Una di esse ci dà la carta necessaria. Una bomba in• cendiaria è gettata verso· la poppa; una torcia g;igante5Ca si accende ben presto vicino a noi • Eravamo ancora nt'll'ottobre 1916. Nell'agosto dell'anno successivo, il Foca incontra un vapore di 5 tonncll:ite Un ultimo colpo d'occhio, vedo ancora la grande ciminiera. Suono il comando: fuoco. J nostri nervi torturati si placano>. In trenta secondi tutto è finito. Tanti ne ha registrati H:uhagcn, postosi al cronografo subito dopo la partenza del siluro. L~ memorie di questi coniandanti di SOi· tomarini mostrano di quanta abnegazione avcsse bi50g;no il loro tragico compito. e Lo spirito degli equipaggi dei nostri sottomarini era panicolai-mcnte note\·Ole. Servire nei sottomarini era consider,.tto co~nt: un onore _., scrive l'antico comandante in capo dei sottomarini Andrea Michclsen ( La guerra Jotloma,i,ia, 1914.1918). M.1 la vi1a di bordo era terrificante e i rischi erano incommensurabili. Su 343 unità tedesche entr.tte in se•vizio durante la guerr.t, 178 andarono perdute. In certi mcsi le scampane di sommergibili furono vera.mente impressionanti. Nel set♦ tembrc 1917, ,; registra la distruzione di 1906 - SBA&OO DI GUGLIELMO II J.LVARSENALE DI NAPOL\ circa, sovraccarico. Una prima manovra di attacco rimane JCnza risultato e una se• conda pure. Allora il comandante del sot· tomarino cambia posi.-..ione e si accinge a prendere il vascello per infilata. < Tre ore e 30. Cambiamento di rotta dell'avversario. Tuffo pcr il lancio perch6 c'è troppa luce per un lancio in superficie. Landato col tubo n 2. Distanza 800 mciri. Angolo di ìnclinaziQlle 80. Tre ore e 40. Ritorno alla superficie per lanciare un ter.ro siluro con• tro il naviglio. 4. Il naviglio si inchina profondamente indietro e sbanda fortemente a tribordo. Nessun altro siluro dun• que. La nave è abbandonata, pronta a ina• bissarsi. Punto. Capo Lìiard 45• e 10 migli.J. >. Frattanto gli Alleati organizzA\ano il servizio delle pattuglie. Non fu ~ufficiente a impedire i siluramenti Nell'ouobre del 1917, Hashagen si trorn proprio nel meno di un convoglio. Esamina aucntamente la for. mazione della scorta e studia i dispo.1,iti\i di sicurcua coniro i sottomarini meui in pratica dai caccia. Il convoglio si a\•vicina. Il periscopio non affiora che a rari in1en.alli e 11:uhagc-n pana inossenato. < Da ques10 momento al lancio, dove\ ano pas. sarc dicci minuti durante i quali, scrvcn• domi il meno po§sibile del periscopio, do• vcvo C\itarc che per un solo iu:uue si cancellasse dalla mia rètina, e ancor meno dalla mia memoria, l'insieme del quadro Potevo così vedere comr \·edc un gabbi.ano alla superficie delle acque. Per tutta b ,it.t, non dimenticherò tnai gli attacchi ai con• vogli P.ra, sotto tutti i punti di Vista, uno sfon.o dcl ccr110 per cento che lii chiedeva al sottomarino e al suo equipaggio in questi curcmi tninuti prima del lan• cio. Comandi brevi dal chiosco: " Venire al 110•, avan1.are dolcementr ". t:n gr,mdc vapore della line.1 ifila rapidamente davanti a mc. lJ n brivido mi ol!~ale per tutte Jr vene. Se p,;i,ss;, troppo preito da. , anti alla mia mira il colpo v.1 a vuoto. 13 unità, nientrc 8 soltanto erano venute ad arricchire la Rotta invisibile. Nel maggio 1918, vanno a fondo 14 sottom:lrini contro 10 messi in servizio. E, durante gli ultimi dieci mesi della guerra, gli Alleati distruggono 68 di questi pericolosi avversari. Nel medesimo periodo di tempo il tonnellaggio distrutto dai sottomarini dc. cresce sistematicamente. Nell'ottobre del 1918 ca.dc a , 6o.ooo tonnellate. L'ammiraglio \lichelscn calcola che, all'epilogo della guerra, 5467 uo1nini er;rno imbarcati in sottomarini. Ora, fra il '14 c il '18, le P""tditc non cr.ano state inferiori a 59'24 uomini, vale a dire rappresentavano una perccmualc del 5'2 % degli uo• mini imbarcati. Jlashagen commenta la statistica con questo periodo: < Piccolo nu ♦ eleo in un conflitto che imp<"gnò milioni di uomini, eppure 11 tratta di più della m('t:\ degli equipaggi scesi in campagna. Come mori1ono? Lo ignori:uno. Non son tornati, ecco lutto. &ramparsi >. Non fu soltanto un alto tributo alla morte che gli equipaggi dei souomarini paga• rono, Il loro logorio fisico fu incalcolabile ~I.ti d1 test.i, ltoidimr:nti, 11ct1igini, svenimenti pro.,,ocati d,tlle terribili condizioni di vita a bordo, con I' c..iguità dei locali, l'umidità dell'aria, 11 fi·agoie dei motori, la m,mcan,a di sonno, penuria d'acqua, pc~iima alimentazione. L'insucCC>SO della gurn_a \Ottomarina ha Ire cause: la Karntl. dellr unità impiegale; il rit.irdo nel pratic,,rc la lotta ad ohranz.1; infine· i proHcdimcnti adottati dagli \lle.,ti \Ilo i.tata dc-i f.1tti, la per. dita di 178 so11omarini affond.1ti durante la campagn.i \'3 ripartita cosi: 19 colpiti d,1 sottom.irini nemici ; 14 d:i. b.,ttdli-trap. pola ; ~o d.t mine; 6 da re1i 5 da fon.e aeree; 72 d.1 c.icciatorpediniere; 9 perduti per incidtnti di tuffo; 33 per cauJ(' SC0· nosciute. Interessanti tli apprci:umcnti degli uf. ficiali germanici sui meni d'azione degli Alleati. Ecco com'è descritto il sopraggiun• gcrc di un caccia. e Verso mezzodì una nube di fumo compare all'oriuonte. Si in• grossa rapidamente. Un caccia. Scorgiamo chiaramente col cannocchiale la sottile verga del T. S. F. all'albero di trincheno. Scendiamo rapidamente in tuffo ncll'elc♦ mento che ci pro1egge. Nel momento stcs.so in cui ci disponiamo a passare al di là del campo pericoloso, un fragore formidabile scoppia innanzi a noi. Frammenti di proiettili fiKhiano ai nostri orecchi. Il nemico ci ha tolto soltanto qualche fregio. Non ci ha fatto ahro male. Un sospiro di sollievo. Come appare bello adesso il solc • attraverso l'aquarium t >. I tedeschi non avevano paura delle mine alleate quali erano adoperate al principio della guerra Ma nel 1917 le cose cam• biarono. La difesa contro i sottomarini fu org.1nizzata in forma di sb.irramenti di mine, di granate souomarine e di mci1j di a,coltazione. Cli Alleati portavano la loro offensiva in fondo al mare, attaccando i sottomarini proprio nell'elemento in cui si credevano invulnerabili. L'ascoltazione pra. ticata per mezzo del microfono sottomarino seguiva il sommergibile sott'acqua: era cosi finito il vantaggio dell'invisibilità. Alla fine del 191 7 circa 40.000 mine erano affondate a varie profondità nella baia di Hcligoland. Questa volta gli ufficiali dei so1tomarini non avévano più ragione di ridere'. < Incontrando una mina, il sotto• marino avc\•a 95 probabilità su 100 di andare alla malora. Se l'uno avveniva alla superficie, c'era ancora qualche magra 1peranta di tornare al porto. Con l'urto in profondità, nessuna speranza. L'acqua penetrava con violenza inaudita ncll'inter• no del sotJomarino, producendo corti circuiti che significavano l'inghiottimento com. ple10 -.. D'altra parte, non era troppo facile pas. sarc al di sotto delle reti provviste di mine che minacciavano di tener prigio• niero il sottomarino come uno squalo. Pure la cosa è capitata ad Hasho1gen ed ecco come egli si trasse d'impaccio. « Noi avanziamo con la punta in basso, sollo l'impressione che dobbiamo tllffarci alla mauima profondità Siamo a 24 metri In questo momento il souomarino urta vio• lcnterut'ntc col suo lato di babordo contro qu:i\cosa sul fondo. Dobbiamo essere a contatto con lo sbarramento. Grido al timoniere: "A tuua sinistra! " La corrcntc ci spinge di trJ.vrrso verso lo sbarramento. Siamo a 40 metri Siamo più in bauo della rt'tt'. Una detonazione si fa sentire dietro a noi. La parte posteriore del sot• 1omarino s'impenna, ma noi passiamo>, Fra i men.i di distru:rione, che al principio dcll.1 guerra ouennero buoni risulta.ii, bisogna citarc i battelli.trappola. Erano rn• nocenti navi da carico, camuffate, che lasciavano avvicinare il sottomarino simulando il tramestio del pànico. Ali' ultimo momento, im·ccc, scoprivano le loro batterie e prcndc\·ano a cannonate il sommergibile. ~fa l'inganno non ebbe un lung~ corso. Qualche marinaio di questi battelli talvolta si vestiva perfino da donna per meglio simulare, ma gli ufficiali tedeschi non si lasciarono prendere al tranello. E allora i mezzi di difesa presero altre proporzioni e :tltra quantità. Innan:i.i tutto, rurono mohiplicatc le navi da caccia alla superficie: si giunse a tanto che nessun Sot• tomarino riuscì a mosirarc un lembo 1010 del suo periscopio senza trovarsi dinanzi chi era pronto all'auacco. Sccoodo Mi♦ chelsen, nel 1918, i caccia ricevettero tutti un numero suffici<'nte di granate sottomarine. Da 30 a 40 per unità. Le granate, cariche di 136 kg. di trinitrotoluolo, erano le uniche capaci di distruggere i souomarini. Ma dovevano esplodere a circa 9 metri dallo scafo. Le ahre· esplosioni, fino ;i un raggio di 20 metri, non erano distrutti\'C; ciò non pertanto le loro consegucn:tc sui nervi degli equipaggi erano tremende. All'inizio i sottomarini avevano la pos♦ sibilità di evadere, tuffandosi abbastanza. profondamente da nascondere il periscopio. Ma con gli apparecchi d'ascoltazione i sottomarini furono individuati; e fu sempre possibile con0)Cere la loro posizione ptr attaccarli. Il personale in grado di utilizuire con precisione sii apparecchi si ebbe soltanto nel 1918. La combinazione delle granate sottomarine a grande capacità di esplosivo e degli idroi ni, alcuni dei quali pcrmcttt•\·ano di a\ venire il rnmorc dd sottomarini ad una distanza di 20 miglia quando le condizioni di ascoltazione erano fa\ore\·oli, rese il mare sempre più insidioro pc:r i sommergibili. < Senta dubbio>, scrive ~1ichclièn, < questi apparecchi di ascoltadonc resero ben dura la vita dei nostri sottomarini alla fine della guerra. ~·tille ufficiali e più di 2000 uomini di equipaggio furono impegnati dagli Alleati nelle operazioni di inseguimento mercè l'ascoltazione >. Cli Alleati non mancarono di utilizzare i sottomarini contro i loro congeneri. Con quanta efficad:.I lo dice Michc-lsen. < I sottomarini alleati si rivelarono ben presto temibili a\'vcrsari per noi. Per due ragioni soprattutto. Innam•j tutto, non dovevano far altro che scop,ire le piste dei loro confratelli. In secondo luogo, i sottomarini nostri dove\ano tenere la superfici(' durante il giorno per conservare le loro batterie cariche, mentre gli Alleati rimanevano tutto • il giorno sott'acqua per risalire alla ,uperficie la notte, a ricaricare gli accumu. latori >- Si calcoJa che 1 9 sottomarini tè• deschi fu1ono affondati cosi. < Se si pensa al numero relativamente poco elevato dei ;~~01~~;~n~1::np/::a~~t:~ ;a1;1e~;t'~~io~~fcs~ queuo fu il più efficace >. Può sorprendere che l'aviazione ,non ot• tenesse risulta.ti più cospicui. Ma l'avia• zione fu realmente utilizzata a I.Aie scopo soltanto a partirc dal 1917, e da questo momento gli aeroplani rappresentarono una minaccia veramente pericolosa. L'enumerazione di queJti meni di dife1a moura quanto sia compleua la tecnica sottomarina. Il somrncrgibile poteva sfl11Jr\rf' alla caccia del nniglio di superficie armato di granate, ma incappava immcdiatamente in ·un soltomarino ncmico. Ten• tava di tuffarsi? Le onde dell'idrofono si attacca\ano alla sua scia come una muta di cani sulla pista ai un cinghiale scovato. Il ciclo stesso preparava sorprese al sottomarino, che riceveva la pioggia mortale delle bombe sottomarine in virtù della possibilità che avevano gli aeroplani di scoprire sott'acqua il solco del sottomarino, senza che questo scorgesse il suo avversario nell'aria. Infine, il SOIIO!llarino portavi\ in sé le eau1e della propria morte, poiché ai rischi ordinari della navigazione aggiungeva quelli numerosi del tuffo: panne al motore, a\ ark al timone, detcrior:i. mento degli apparecchi, false manovre. Nove sommergibili tedeschi si perdettero cod. M.a si può eucre sit:uri che delle 33 unità scomparse per cause ignote, buona parte soccombettero a incidenti di navi• gazionc. Hashagen h.~ corso rischio di rimaner vittima di una panna nel tuffo e ci descrive il rischio cosl: < La suoneria d'allarme suona improvvisamente e lo sguardo si fina con ansia sui manome1ri di profondità. Sentiamo il crepitio delle granate intorno al chiosco. Improv\ isamentc il timone di profond1tà si paralizza. A causa di par«• chic fughe d'aria, noi non conosciamo più la ripartizione dei pesi e passiamo rapidamente da una posizione con la testa in basso a una esagerata posizione indietro. Abbiamo bisogno di tutte le nostre forze µtr non perdere l'equilibrio sul pavimrnto untuoso. La noura provvigione d'aria compressa comincia ad esaurirsi. Nell'agita~ionc, una valvola d'aria è manovrata a controsenso. I piombi di sicurezza debbono essere mol• lati per alleggerire il souomarino. A causa della poc:i inclinazione gli accumulatori cominciano ad emettere gas. 2 la fine se non riusciamo nel più brc\·e tempo poni♦ bile a far entrare dell'aria frc:sca ncll'in• terno del sottomarino. Ho ancora davanti agli occhi il quadro raccapricciante. La coscienza della gra, ità della situazione appariva su ogni viso, ad ogni angolo la mo1le sogghignava>. ~tomenti inenarrabili. Pieno di triuczza è l'epilogo dei ricordi fi$sati dall'l-lashagen. < Da lungi ci giung(' ancora il brusio delle onde chc si rompono sup:li scogli di perdute isole. I gab. biani lanciano il loro grido penoso al disopra del mare e la 1empena soffia la sua eterna can.rone sul mare al largo >. Furono 178 i sottomarini affondati. ~r comprendere tulio il valore di questa statistica occorre mettere a confronto due cu,~ve: quella della di)truzioM dei sommergibili e quella dell'entrata dì quc5ti in servizio. Nel 1914 entrata in ser,·izio di 1 1 sottomarini: distruzione di 8. Nel 19 15 eutrata in senizio di 52: distruzion<' di 20. Nel 1916 entrata in scrvizio di 108: di. s1r111ione di 22. Nel 1917 entrat.l in servizio di 5 7: distruzione di 65. Nel 1918 entrata in servizio di 85: di5truzionc di 73. P,\tallclamente si deve tener conto dell.i diminuzione costante del tonnellaggio affondato. Nel 1917 es~ toccava la cifra di 6 milioni 344 mila tonnellate. Nel 1918, 3 milioni 989 mila tonnellate. GUIDO ZORZI

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