Omnibus - anno I - n. 33 - 13 novembre 1937

L'esperimento Roosevelt L'cspcrimcn10 Roosevelt, com'è noto, ha fotto fiorirr in tutti i paesi una ricca e assai dhco1Je lct1era1tua economica e so• cialc. Si pub, anzi, dire che raranwnic un cspcl'iment.o sociale e politico abbia sus.citato tanta discordia di opinioni e di giudizi E le ragioni di ciò - se non incorriamo in errore - )()no due. La prima è che l'esperimento Roo!tcveh, benché non parta affatto da una negazione del capitalismo, pure scuote o, per dir meglio, rimette in gioco alcuni dei principi fondamentali su cui è auisa la cosi drtta società borghese o capitalistica, Quindi .inche molti di coloro che sono, per loro natura, alieni dalle lotte K>ciali e politiche, sono stati indotti, e quasi si po1rebbe dire cos1re11i, a interessarsene in quanto \ ede- \ ano meue in dubbio alcune loro radicate certene. Esiste, forse, \•erità più cena di questa: che un paese più produce, e più è ricco? Ed ceco che il Presidente imponeva la riduzione della produzione. Esiue verità più indiscuss.'\ di questa: che quando gli affari vanno male, si debbano ridurre le spese? E il Presidente le aumentava. t evidente, dunque: se Roosevelt riusciva, non era solo l'economia capi1alis1ica a sahare in aria, ma qua.lco,a di più wlido e di più w·nerabile: il buon senso. La seconda ragione dei dis.sensi è che l'esperimento Roosevelt è panito non da dottrine, ben ferme e chiaramente formulate, ma da nessuna 'dourina; né si è svolto in modo coeren1c e conscguenzario o, ,e cosl si può id.ire. rcnilincamcnte, ma a zig-zag e, spesso, relrocedendo. Sicch~ è, forse, im. proprio chiamarlo un esperimento, in quanto non si tratta di un tutto organico, ma piuttosto di un complesso di atti, di provvedimenti, di tenrntivi in sensi diversi e 1p-csso contradittor1: in una parola, di molti esperimenti. Ma appunto per questa varietà di idee direttive, dì procedimenti e di tentativi, ciascuno può trovare nell'esperimento Roosevelt quel che vuole. Il socialista o il liberale, il rivoluzionario o il conservatore oo~,ono, cosi, nei successi parz.illilidi esso, come negli insuccessi, rinvenire argomenti a ..ostc~no delle tesi che loro sono care, e , ,prove della verità di esse, o a,gomcn1i contro le opinioni degli avversari. Tutto ciò ha prodotto una grande confusione. Nessuno sa più, ormai, che cosa originariamente si proponesse di fare RoolC\'elt e che cosa poi sia riuscito a fare o che cosa non sia riuscito. Del resto, noi auardiamo ti ,idamcntc l'opinione cht' llooSc\·elt stesso, I principio, non sapesse che cosa volessc. La sua misteriosa natura di nervoso, qua di ispirato, e si nutre di crisi >, ha dl tto recentemente una rivi.,.ta americana. E s'intende quanto sia difficile per i critici ridurre a $1stema un'opera in cui i nervi hanno cosl gran parte. Proprio questa immane fa1ica ha, per la sola parte sociale del New Deal, compiuto ~lariano Pierro, con la monografia < L'esperimento Roosevelt e il movimc-nto sodale negli Stati Uniti d'America>, recentemcn1e edita da ~fonda.dori. Egli dichiara, nella prefazione, di aver voluto f:- :: soprattutto opcu di esposizione. 1fa questa sua dichiarazione è ecce»ivamt'nte modeua. E: ben vero che la pane meramente esposhiva costituisce il grosso del volu• mc, ma è anche \ no che la critica c'è, ed è sempre penetrante. E se la prima ha l'in• comparabile nerito di aver posto ordine e chiarezza n, più tumultuario esperimento sociale ed economico che mai si sia visto, l'altra ha quello non minore di aver colto a uno a uno, e con infallibile perspicacia, cod i successi dell'esperimento, come gli insuccessi, cosl i pregi, come gli errori e i difetti, e di averli, con pacato e sereno ragionamento, posti in luce, valutati, discussi. E crediamo di potere con ccrtena affermarti che questo \'Olume, oltre a essere la migliore pubblicazione italiana sullo argomento, s.arà fra le migliori di tutta. la. ricchissìma letteratura internaz.ionale. Jn conclusione, nel campo economico è dubbio n l' e esperimento> abbia facili• tato o ostacolato la ripresa; e nel campo sociale è ceno c.,,c il successo è stato )imitato. Roosevelt ,i era proposto di e accorcia.re le distanze >: non le ha accorciate. Aveva annunciato che tutti i cittadini avrebbt'ro avu10 sicurezza di vita e di lavoro: il numero dei disoccupati è tuttavia enorme. Aveva annunciato la pace fra capi1ale t' lavoro: mai i conAilli sociali sono nati così ardenti come 10tto di lui. Aveva annunciato una più ah!l giustizia sociale: e, sen:z.a dubbio, in fatto di legislazione sociale l'America ha fa110 progressi; ma leggi sugli orari di lavoro o sul )a\oro dei fanciulli tutti i paesi civili se le son fat• te; e non hanno preteso con que~to di fare una ri\loluzionc. Ciò nonostante, Pierro rilienc che l'cspC• rimenlo non sia stato del tutto negati,.,o e infecoOOo. Per lui Roosevelt ha avuto il merito di intendere tre grandi necessità: quella della economia regolata; quella dclJ'inter\·ento dello Stato nell'cccnomia (questo principio ci sembra identico e complementare al precedente); quella della pace sociale. E di avere ubbidito a questi tre imperativi. E forse il problema è più ampio. Gli Stati Unili furono la prima delle nazioni moderne a chiudere la porta in faccia al rcuo del mondo. E si illusero che il rcuo del mondo avrebbe continuato a tenere aperte le sue. Il mondo invece se!JUÌ il loro esempio. Ora tutte le porte sono chiuse, e l'economia americana, avendo perduto i suoi sbocchi più importanti, e costretta a svilupparsi in \'aSO chiuso. Cli Stati Uniti subiscono le conseguenze di un movimento cui essi diedero la pi-ima spin1a, Es.si sono costrc1ti ad adattare le loro istituzioni ad un ambiente chiuso. In sou.:rnza, Roose\ elt non è stato che lo strumento di forL<: pii) gr.mdi di lui e delle quali egli, forse, non a\ t:va coscienza. Oggi due •e\'entualità appaiono possibili: o la ripresa è completa e imponentt', e allora è probabile cht: l'America meua da parte quel che avanza del J,.' ew Dral e torni alla legge della giungla ; o sopr.a\'\'engono nuo\ e cri.si e l'esp~r!• mento falli.\Cc del tutto e allora è poss1b1• le che il comunismo su,tdagni u.-rrcno. -u ~ 7.. ~ féJ ~~u f9cf7-f6° " ~ " ... . ,.,.. -... ~ ., . , ;..~1, 1 ,." ~~-~ \ ., I . .. ')<' ... ■ L1ABTE NEGLI U, B, A,. L'lBTITUTO DI llELLEZZA DEI TATUAGGI A !OWERY (NEW YOBU LlARTE NEGLI U. S, A, L'ARTE NEGLI U, S. A, Il 1oldaio Warford, coperto da u tatuggio eh, ralligna I'alh1goria della guerra e della pau Il aiguoz Joba Ooawaymentre procede a1 .tatuaggio della eona.ozuper U eamplonat.o

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