Omnibus - anno I - n. 31 - 30 ottobre 1937

~'uU!:S<:saU ANNI DI CANZONETTE ~- LI STORICI si dimenticano } delle canzonette, ma la strofa ~ I di una vecchia canzone riesce i,o,\i.,;'(» a rappresentare l'immagine di un tempo, più d'ogni scritto. Ogn epoca ha le sue canzoni; ogni ann" il suo ritornello. Per ritornare nel ima di un tempo, basta un motivo Mu,,e ad un tratlo fischia la mitratlia, tuon1.. il cannoni ndl'oscurità. Ava, i, avanii, f,;m, la battaglia ... Ecco gli anni della guerra : le dami: dcll,- Croce Rossa, i comunicati Cadoma nei giornali stampati su mezzo foglio, le calze di lana e gli scaldarancio da spedire «alla fronte», le car• toline della zona di guerra col bollo della crnsura, i vecchi tenenti della territoriale addetti alla rcquisiz.ionc dei cavalli, gli «esonerati» con la fascia rossa al braccio e la te~era per il pane. Giungono gli americani in Europa con le sigarette oppiate e i primi foxtrolS. La guerra continua. Si aspetta, la sera, il comunicato; nei caffè di provincia, i vecchi clienti spostano le bandierine tricolori sulla carta geografica: Castagnevizz..1.,Monfalcone, Gorizia, Oppacchicsella, quota 127. Nei varietà, i soldati 1n licenza ascoltano commossi una stella italo-napoletana che canta : Abat-jour, tu ehe spandi la luce blu, di lassù, pensi fo~u a ehi non e'à più ... Salvator Gotta scrive a un giornale di Catania, che gli ha chiesto un pcn- · siero sul Natale : « Natale di sangue, amici. di sangue e di neve ... » e acclude una sua fotogra.fia che il giornale pubblica accanto al fac-similc dell'autografo. Sul Corriere della Sera appaiono in neretto le terzine di Gabriele d' Annunzio ( « Scroscia l'inno secondo, sulla disfatta del mondo ... ») accanto alle corrispondenza « dalla fronte > di Luigi Bartini. Nelle ,tazioni buie, dalle tradotte che partono, s'alnt un lamento: Sei stato il mio primo omotf, il primo e l'ultimo sa,12ì per me ... E, dopo l'armistizio, le ragazze accolgono i reduci cantando : F•ou-frov del t12barin, ,,,·infondi lo virtù ... 1919. Scioperi, rnriche di cavalleria sul -1~\ciato.Domeniche sinistre. Le g7iardic regie staflno agli angoli delle strade con il moschetto carico. Sono gli anni della cocaina e dell'amnistia ai disertori. Un dondolo d'or, un eiondolo d'or i pronto, pieeina, per tt, .. qu12l 1iusto çompenso di un'or12 d'amore ... Appaiono i primi uiueurs con la giacca a un bottone, l'impermeabile e le scarpe di coppale. La casa editrice Vitagliano è la bandiera della perdizione. I romanzi hanno le ·opcrtine di Ventura, popolate di do1·1•inein mutande di pizzo. Mario :\fariani pubblica Le Adolescenti; viene processato e assolto. I sottotenenti congedati recitano le prime frasi di Mimì Bluette, fiore del mio giardirio. Una domenica, a Catania, all'altezza dei Quattro Canti, echeg.~iano secchi colpi di mo~chetto. Gente che corre. La folla ripiega, si rovescia impazzita dal terrore j le guardie regie h:mno .sparato sulla folla, all'uscita del teatro Sangiorgi, dove si è tenuto un comizio. Colpi di rivoltella. I mmediatamcntc si fa un vuoto pauroso e sui . marciapiedi deserti, sulle lastre di la,..a ,cura, rimangono sette morti. Uno è caduto, crivellato di pallottole, contro il Palazzo del Principe i1anganclli. chiuso e silenzioso. t un ragazzo biondo, diciottenne; gi.-i.cccon la testa appogg-iata sul marciapiedi. Al teatro Pacini, quella sera stessa, Liana Castagnola, diva-eccentrica, c:mta: Regintlla pit:eina 12dor12ta, non sei più la mia dole, s12,tina. Povertà ti /12ceva regina ... Le operaie comprano le prime calze di seta. E se non mi vuoi bent, perçhé mi 12vvinei eon le tiu e12tene} .\ria ferma di sciopero generale : la folla si chiude nei cinema. Diana Karcnne e Alberto Capozzi, sui divani turchi, si baciano estenuati. Vivo solo per tt, di mia vita lo seopo sti tu, Sulla scena, ricoperta di pjccole squame d'argento, avvolta di piume di ~truao, fra il delirio delle platee, apt,>areAnna Fougcz. Viptr()! Vipera! F.lla port12u12 un brpççialtito • str12no, un12 t·lpera d'oro at10,ci1lialn ... CANZONETTA19201 110lpria, %lOD ael litro cht cipria! .. ," Una sera, in un teatro, la Fougcz si inginocchia sulla ribalta e, curv~l verso il maestro, canta: Baciami, strin4 gimi... Il maestro ha un attimo di esitazione, poi, senza curarsi della moglie che assiste allo spettacolo, spicca un salto e abbraccia furio~amente la diva, fra il clamore del teatro. ~ l'epoca delle canzonette romanzate, che narrano lunghe vicende d'amore e di perdizione. La protagonista, che alla prima strofa ~ una bambina ingenua e ignara, si ritrova, alla terza strofa, disonorata e sola, su un marciapiedi, « il volto bruciato d:.\i cosmetici>, Al lume di un eerino in volto fo 1uard12i: l'infame ri,onobbi eht pur lontano am12i. Viene 1'infla1.ionc: champag,1e, tabarin.s, giarrettiere di raso, sigarette uso russo e iniezioni di etere nelle na• tiche. La vision dtl « sép12,i > m'in1Jit12, m'inebbrill gid, sospirato e rtndt(-vous >. Nei giornali umoristici l'uomo di Dronero è chiuso nel suo famoso cap• potto, con sotto questi versi: Col solo odore dd p12lamidone tu sarai della Camera il p12drone. t 92 1. Scioperi, conflitti, colpi di moschetto a San Lorenzo. Arrivo a Rom.-i..Una serva, con un;l bottiglia di latte in pugno, nella luce del tramonto, in via Quattro Cantoni, c.-i.nta: J,lo, ear12 pieeina, no, eosJ non va. L'aria ~ pungente e fredda, mescolata all'odore di carbone che esce dai sotterranei della Posta e dal 11infstero dei Lavori Pubblici, a San Silvestro. Appaiono i primi fascisti. Il presidente del Consiglio, Facta., in u:1 angolo del Caffè Ara.gno, mangia due uova al burro. I fattorini del telegrafo, passando in bicicletta, cantano: .M. imo112, mimosa, qu12nt12 m12linconia nel tµo sorriso! Tri!ti pomeriggi romani nelle camere a.mmobiliate. Novembri caliginosi: odore di segatura bagnata nei caffè; pasti a prezzo fisso coi tagliandi. Pioggia e vento. }.fil un12 ser12 c'ineontrammo per /121121combina(.ion, qu12ndo insiem, rip12rammo Ptr fo pio11ill in un porton. Natale. Arrivano i primi russi bianchi. Si nprono le Taverne cosaçche: caviale e granduchesse. Bragaglia. Odore di caldarroste, di mandarini sbucciati alle cantonate delle ~trade. Come pioveu12, eome pio11ev1.2.. 1922. Amore con la figlia dell'affitta.- camere e primo articolo pubblic.-i.to sull'Idea Xai.ionale. Il presidente del Consiglio f3cra. viene ancora a mangiare le sue Ultime uova al burro, da Aragno. Lydia Johnson, a.Ila Sala Umberto, avvolta in un m3ntello viola, con \'OCC esotica canta : Qu12ndo il mio primo 12more mi seonvolst la uita, bad ... cartu.e ... lusinth, ... Jllusion! E me ne rido beffando il de1tino ... (getta lontano, con disprezzo, la sigaretta) eosì... ~ farcia su Roma. I randelli dei fasci~ti sul marmo dei tavolini di Aragno. Da Piazza del Popolo, s'avama cantando una lunga colonna: All'.12rmi, all'armi! All'12rmi, siam Jaseisti, terror dei comunisti, ERCOLE PATTI 4PIPl6/Illl&E ~[!i (gl}Jil~~~il Nel numero 19 del 7 agosto u. s. del nostro giornale, pubblicammo l'articolo e Storia del Chianti > a proposito del quale il Consorzio Chianti « Marca Bacchino> ci precisa alcuni dati di fatto: • Jl Consonio del Bacchino sorse col precipuo scopo di difendere gli in1creui della maggior parte degli agricoltori fiorentini, produttori di vini pregiati già diffusissimi in Italia e all'estero. e Infatti il nome " Chianti" non si riferisce eKlusivamentc alla zona di cui parlava l'ar1icolo "Storia del Chianti", zona ristrettiuima e che produce qualità limitate di vino, ma bensl si estende ad altre 7.Qnc dei Colli Fiorentini, della Rufina, del Carmignnno, del Montalbano, le quali producono vini tipici di qualità sopraffina e che hanno conquistato da secoli, con questo nome Chianti, i maggiori mercati nazionali cd esteri. « li Consorzio del Bacchino nacque appunto fin dal 1927 per tutelare gli inteTeui dei produttori di questi vini e per far distinguere questi dai numerosi vini comuni che abusavano del nome Chianti. In tal modo la sua azione non fu mai nociva né contra.stante alla valorizzazione del Chianti "Marca Gallo", ma se mai avvantaggiò il buon nome del Chianu, nell'interesse comune >. IL NIDtlATD ffiJlillillW~® N ANNO fa, quando stava preparando il primo numero d'una nuova rivista settimanale illustrata, il giovane direttore era allegro e guarda\'a ingenuamente il mondo, con occhi di fanciullo. Ricordo ancora, come fosse oggi, il modo con cui questo giovane delicato spiegava allora, ai suoi collaboratori, con \'OCC piena di speranza, i suoi piani audaci: e Sl, miei cari amici >, diceva, e ci attende un immenso e gravissimo compito. Dobbiamo creare una rivista settimanale illustrata che dovrà avere la. più ampia di/fusione. Per• ciò abbiamo bisogno di materiale ... urlante, Anzi, noi stessi dovremo urlare come lupi!>. I collaboratori facevano col capo $Cgni di benevolo assenso. e Inoltre, miei cari compagni, abbiate sempre in mente il pensiero che la nostra rivista deve essere spiccatamente rivoluzionaria. Essa dovrà illustrare assolutamente ed esclusivamente la nuova vita negli Stati Sovietici. Come lavorano stupidamente gli altri giornali e le riviuc borghesi!.. Raffigurano, ad esempio, un cane che Cuma la sigaretta>. e SI! Al diavolo, il cane che fuma! > fecero in coro i collaboratori. Cosl si lavorava un anno fa. Trillò il campanello del telefono. Il di• reuore afTurò l'apparecchio e il suo viso divenne raggiante. « Ascoltate >, esclamò pieno d'entusiasmo, rivolto ad un cronista: • t ,•enuto al mondo un bimbo con la barba cd i baffi! ... !. un fatto strabiliante, prezioso per la nostra rivista! Fotografooo !.. Chiamatemi immediatamente il fotografo! Come? ... Non è in redazìone? Allora pigliate un'auto• pubblica e conducetemelo subito. L'aspetto>. Un quarto d'ora dopo, il fotografo irrompeva nell'ufficio del direttore. e Andate immediatamente a fotografo.Te quel bambino con barba e baffi >, gridò il direttore. « Spero che con la barba di questo neonato otterremo il premio del Commissariato all'Istruzione Pubblica. Badate bene che la concorrenza non ci rubi questa curiosità >. e Non datevi pensiero>, si permise di dire il fotografo con l'intenzione di calmarlo. « Noialtri usciamo mercoledì e gli altri il sabato. Il bambino è sicuramente nostro. Saremo indubbiamente i primi a mostrare al mondo questa sensazionale curiosità rivoluzionaria >. Il giorno dopo, il direttore giunse assai per tempo negli uffici della sua rivista, e t in ufficio il fotografo? > domandò al segretario. e No, non è ancora venuto>. Accc5C una sigaretta, poi chiamò al te• lefono il direttore della Rivista dtJ S12bato. e Abbiamo trovato un bambino con la barba>. • Come? Chi? Che barba? ... >. e Ma sl, un neonato con barba e baffi>. « Ah! E che cosa intendete fare di quc• ,to bambino, >. « Pubblicherete voialtri la sua fotografia?>. e Ma certo ... perché non dovremmo pubblicarla? >. e Sabato? >. e Sl, sabato. Noialtri non abbiamo fr<'tta >. e E noi, invece, mercoledl :,,, • ~{ah, se è cos1, non mi resta altro che farvi i miei auguri >. li giowlne direttore ripose il rice,·itore, pieno di letizia. Entrò p«o dopo il fo. tografo. e&-', c:he c'è di nuovo? ... ~ostratemi quello che avete fatto>. Il fotografo scrollò le spalle. e Niente di straordinario. Il bambino non ha nemmeno l'ombra d'una barba. Non ha, cioè, né barba né baffi. Vi prego di guardare questa fotografia>. < Humm ... strano. Infatti, questo bambino somiglia a tutti gli altri bambini. Non ha nulla di straordinario. Peccato! >. « Vi avevo pur detto >, arrischiò il fotografo, e chr non c'era bisogno di tanta fr<'tta. Non abbiamo fatto altro che mar• tirinarc questo povero bambino, senza ricavarne nulla Infelice! Prima di me lo ha fotografato l'uomo della Rfoisra del Sabato. Lo ha fatto soffrire un'ora intiera, 'e non ha permes.so a nessuno di entrare nella stam:a >. Il diret1ore guardava accasciato la fotografia dtl neonato. « Qui gatta ci cova >, disse ad un tratto. « Podraz:mskij m'ha detto queste tc,tuali parole nel comunicarmi il fatto: "Una barba folta e nera, e baffi lunq-hiuimi ". Qui non tulle le cose sono chiare>. Afferrò nuovamente, pieno di inquietudine, il ricevitore: • Pronto, Oe\idcro parlare col vostro direttore. Ah, sì! ... siete voi in persona, beni,simo; m'avete detto poc'anzi che sabato pubblicherete la foto• ~r.-fia del neonato fenomeno> . e Certamente >. « Con barba e baffi! >. « Sicuro •· e E avete la fotografia con la barba. e con i baffi?>. « Ma certo!>. « E perché allora >, fece il direttore con voce di lamento, e il mio ha la pelle li1cia come un bambino qualunque?>. e Mah, che voletc, è segno che il nostro fotografo è migliore del vostro >. e Che dite? Pronto... Che avete detto? Ha s1a.cca10 l'apparecchio, mascalzone! ... >. Per qualche istante, il direttore p:u~ggiò per la stanza come un sclvag!l;io, poi, d'improvviso, si piantò diritto davanti al fotografo. « Al'l}ico, pigliate un'autopubblica e andate subito laggiù a mettere in chiaro questa faccenda. Se ri,ulterà che a farci il danno sono stati quelli della Rivisla dtl Sab12to, appiccicando al neonato barba e baffi, li svergognerò >. Il direttore saltava per la stanza come una tigre nella gabbia. Un'ora dopo il foto'l;rafo ricomparve, e si abbandonò sfinito sulla stg~iola, pallido come un cadavere. e Parlate ... In nome di Dio, parlate! Sooo stati loro ad appiccicargli barba e baffi?>. ·e Peggio! >; • Suvvia, parlate! .. ·~- « Hanno prima fotografato il neonato e poi ... >. e LI) h:inno a.sn»inato? .., Parlai e! >. « E poi lo hanno ... >. Il fotografo scoppiò io un pianto dirotto· • Gli hanno rasato la b:irba e ta~ gliato i baffi 1 >. VALENTINO KATAJEV ivet.t.i p o R T À T L E Non esitale e staccare questo telloncino O L I V E T T I P O R T A T I L E S.nu imi:egno, Nome Cognome Ouidero dimo1tr•1io""" . O 0.1idero .cquillto cont•nli . O lnd,rizzo O.sid•ro •cquiwo • ,.,.. EJ Spedii• in bu,ie eh,us• seni• fr•neobollo •ll'1ndlrl110 fNG. C. OLIVETTI E C S. A .• IVREA &,.,.,uo.; RAFFREDDORI, REUMATISMI, NEVRALGIE . Autonuu,one Pn:ltllun M,lano r, ,l6l • 1S·l•)6-XIV .I.M Mil\ff('JTI: ! .Doro if ~20.1Ati.e. .su.cc.esso JJ._ STO R..I E rn.N'ERf\Rro .IMMORALI ~ ~AL-f\ NTE _sTACCHINI bv.~~-Lc.o. "'e.Ila. G,\lc.;11(. I COR \f..I ljf 3° vo\l.. ll,..4t d.tl c.iclo u.w.01ist-ic...o -Voc.i u,1,1t-i.0 ;fitwèo ai.t-,c..• ~o l {k)__ cci o. Be1•tt>ltlo ne,•tot,10 IJe1•tot,10 .IJe1•ft>ltlo Il piiì gaio e scintillante giomale umori.sticodel Repw: esce al marledì e qf r.encrdì.C-Osta f()( n.t.Chiedetelo ,n ttdte l~ edicole.

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