NOX ~Il SPIACE camminare sotto la pioggia, ma quel giorno l'acqua scendeva a catinelle, e mi restavano ancora dicci miglia da percorrere, cotl mi fermai davanti alla prima casa che incontni. Quella ca.sa non appariva molto ospitale. Le finestre erano 1barratc e senza tende. Anche il giardino sembrava abbandonato, tanto era incolto, e le tncce di un antico sentiero erano qua.si cancellate. Si può quindi immaginare quale fu la mia sorpresa, quando improvvisamente scorsi un uomo che scendeva lungo il sen- 'ticro nt-lla mia dirn1one. En sorprendente non solo il fatto che egli fosse là, ma che passeggiasse unza cappello e senza impermeabile, sotto quella piogf(Ìa torrenziale. Era un uomo piuttosto grasso, calvo, di mezza età; vestito da pastore protestante, aveva i lineamenti mareatt e lo sguardo intenso alla William Blakc. I suoi abiti erano fradici, rna non se ne dava affatto pcnaiero. e Scusi, signore , dissi, e potrei entrare un momento in casa , ostra per ripararmi?•. Al suono delta mia voce egli sobbalzò e, alzando gli occhi, stup1v.> mi guardò, mormorando: Ripararvi~ . e Sl ., replicai, • ripararmi dalla pioggia•. e Ah ... ripararvi dalla pioggia! ;\la certamente, prego, accomodatevi!•. Aprl il cancello, e lo seguii mentre si dirige,•• veno la porta di casa. Là, con un leggero inchino, 11 scostò per danni la precedenza. , Temo che troverete la casa poco confortevole , cfi!:lidisse quando fummo in anticamera, ma in ogni modo acromo• date,·i; prego, qui, la porta a sinistra•. La stanza, spaziosa, con un'ampia finestra a lokRiato, divisa in cinque vetrate, appariva quasi ,-uota, ad eccezione dt una u,·ola con una panca nel centro e un tavolino m un an11olo. • Si accomodi, prego •• disse puntando il dito verso la panca, inchinandosi leggermente. "VEDOV1 ALLEOlU" NEL 11AONO Rifiutai chtedendogh 11permesso di fumare una sigaretta. • Fate pure. Mi dispiace di non potcr- ,•ene offrire. Il mio predecessore fuma,•a a1garette, ma io fumo soltanto la pipa •· Tolse dalla tasca una pipa e una borsa da tabacco e fu per mc un sollie,,o vederlo adoperare le braccia e le mani. Dopo le prime boccate di fumo, riprendemmo la conversazione. ~li ero rcao conto che la responsabilità di rompere il si• lenzio JX'Uva su di me e che, s'io non avessi parlato, il mio strano ospite non se ne sarebbe dato pen,iero. ~li guardai attorno nella stanza semivuota. e Immagino•, dissi, • che siate appena entrato in questa casa•. • Appena entrato? . Si mosse imbaraz. uto rivolgendomi lo sguardo intenso e turbato dei suoi occhi. • Sì, vogho dire che a,ete appena traslocato•. • Oh, no! Abito da parecchi anni in questa casa, o meglio io stesso sono qui da circa un anno, ma l'altro, il mio predeccs• sore, vi abitava già da cinque anm. Sì, devono essere passati sette mesi dal giorno in cui ~ morto•, e un melanconico e pallido sorriso trasformò inaspettatamente la sua faccia; senza dubbio non mi cre• derete; anche la mia donna di servizio, la signora Bellows, non vuol credermi, se le dico che vtvo in questa casa ,olrnnto da sette mesi •· Se lo dite , risposi, perché non do\'rei credervi?•. Fece due o tre passi verso di me e mi porse la mano. Presi a malincuore quella grossa còsa morta e fredda che mi trasmise un brivido di disgusto. • Grazie, signore•, cgh disse:, • grazie. Siete il primo, assolutamente il primo, a credermi ... •. Lasciai andare la sua mano cd egli, come se fosse caduto m una specie di astrazione, non fini la frase. Riprese dopo qualche minuto: • Senza dubbio tutto sarebbe andato beJI suo portamento e il suo linguaggio ne se .•• sì... se mio cui;tino non mi a,·esse avc,·ano l'eleganza e la cortesia d1 chi ha lasciato quc,ta casa. Stava meglio prima ... RV\ltO una buona educazione, Non si se- era un pastore protestante, sapete ... •· Aldctte, ma andò vicino alla finestra e ri- lergò le braccia perché lo \'Cdess1 meglio; ma.se a guardar fuon, nel giardino bagna- • Questi ab1t1 sono suoi •. to, con le braccia penzoloni lungo i fianchi. Ripiombò m un silenzio assorto e lonSe debbo giudicare dalle apparenze, si- tano, poi m1 domandò improvvisamente: gnore , dissi cercando di d,mostranni • Credete nella confoH1one? •· amabile, la piog~ia non v'importuna • Nella confessione? Volete dire se vi Si ,·oltò, cd ebbi l'impressione che, per credo nel senso relis;:10110?. girani, non potesse muovere il collo, ma Egli si an1cmò di un altro passo. do,·es.se spostare tutta la persona. • Voglio dire•, mormorò abbassando la e No, no • rispose, affatto. Anzi, de"o \'OCe e guardandomi intensamente, , se confessar\'l che non m'ero accorto che credete che coofcssare un peccato o un .. pio,·eva . - delmo. possa portare conforto . • )la doHte essere tutto fradicio. Xon Sì , diim, credo che la confessione credete che sarebbe più prudente 'le mu- dei nostri peccati possa to~licrc1 un grostaste d'abito? . so peso dal cuore'. Cambiarmi i ,·esliti? esclamò. Oh, • Sembrate capire , disse con uno dei no! Se sono ba20at1 s1 asciu~heranno. Qui suoi mchmi, e sono tentato d, abusare non pio"e, mi sembra Alzò una di quelle sue enormi mam m un • No I rispo!'i, • gnmc al ciclo, qui non ~:~~n~:~;~t-~·r, :e~~.~::~;~lir~:~-~ft~~~~ipiove •. . .. • Temo che non potrò offrirvi nulla ·, ae~unse cortesemente. Dal ,illacRi() ,·iene ogni mauina e 0$!:lll sera_ una donna, ma nel frauempo non saprei pn>prio.~. Allargò le braccia: · A meno c~e non ,-o11Iiate andare voi ~tcc.<10m cucina a pre• p.1rarvi una t.azza d, tt ... Era in picd1, davanti a mc, come un manichino da Htrina e le suc 11:ambctocca• ,·ano le mie ginocchia. Qud contatto m1 npuJlnÒ. Non rnrrc,te sedervi lh? dissi mdicando il foto opposto della panca do\''cro ,eduto; mi Jan:bhc più facile ascoltarvi . Si \'Oltò tutto d'un puzo fissando tn• tensamcme la panca, poi sedette a cavalcioni; tolse la pipa di bocca, la depose sulla tavola, fisM> i suoi occhi nei miei. • li mio segreto , disse, 11mio terribile stMreto, è che io sono un assassino ,, Quella dichiarazione m1 nempi d'orrore ma non mi stupì. Quando finalmente potei parlare, fu per dire qualche cosa di assolutamente stonato. • E questo , chiesi, ,·i tormenta?•. • Mi ossessiona •, rispose afferrando improvvisamente con la sua poderosa e floscia mano la mia che giaceva sulla panca. Volete ascoltarmi, • Due pure . • Se non avessi ereditato questa casa , cominciò, • nulla sarebbe avvenuto. L'altro. il mio predecessore, sarebbe rimasto nella sua parrocchia, cd io... 10 non aare1 mai ,·enuto qu1. Lui non era felice nella sua parrocchia e cosi venne in questa casa ch'era vuo1a. Compr6 una o due cose, questa tavola, questa panca, poche ston• glie per la cucina e un lettino per la camera da letto . Tacque un istante, poi riprese con tono di amichevole ammoni• zione: • Lasciate ch'io vi dta un consiglio, signore: prima di entrare in una ca!la nuova, prendete le vostre prccl\uz1oni. \'e ne sono alcune molto pericolose . • Capisco , djssi, • alcune sono umide, altre male esposte •· Egli scosse la testa.• ~o. non alludevo a ciò. Si trana di qualcosa molto più pericolosa ... V<>fthOparlare dell'atmosfera della casa. ~on sentite?• e il suo sguardo divenne più acuto che mai, • non sentite che questa casa incute spavento? •. :\11 .strinsi nelle spalle: Le case vuole Jànno sempre questa strana sensazione ,. R1flett~ un istante. • E la stranezza d1 questa, immagino, non vi sarà sfuggita». Infatti, nel momento che mc lo ch1cde\'a, mi rendc"o conto di a,·cr notato qualcosa di b1zz.arro; ma era lui. l'uomo, che mi aveva impressionato, e non le pareti della stanza. « Non mi è parsa più strana d1 tante altre case vuote•, risposi. :\li guardò incredulo. • t ttrano , esclamò, che non abbiate notato nulla ... benché anche l'altro, il mio predecessore, non si fosse accorto di nulla•. Se il sole fosse spuntato in quel momento, rru sarei alzato per congedarmi; 1 d1• scorsi e le maniere di quell'uomo sgomentavano, ma continuava a diluviare e 1I cielo era buio come di notte. E"idcn1cmente una bufera era prossima. L'uomo si alzò dalla panca. • Credo che ora potrò m01trarvì la cos:1 impressionanic che è in questa camera. Si può vedere soltanto quand'è buio . Si an•icinò ti tavolino d'angolo, accc,;c la piccola lampada ch"era sopra e la portò sulla grande tavola. Ade111so, disse, sedetevi qui , e m'indicò un lato del ta,·olo. Obbedii. A\'evo di front(', m fondo alla camera ,·uota, le cinque \'Ctnte della fi. nc3,tra senza cortine. Ora , d1!!.111;e posandomi pesantemente la mano su d1 uni\ spalla, sedece proprio nel po'lto dove scde"a ab1tualmcn1c il mio prede«•M>re a consumare i suo, pa.sti . Xon potei reprimere un ,us111;uho,nf rcsi'itcrc all'impul,o d1 voltarmi a guardarlo. Egli foce un J(('Sto di sorprc,a. e Oh, "·1 prt'll0, non abhiate paura! disse. ma voltate\'i e dnemi ciò che \'cdete PAGINA 8 Acconsentu Vedo la fine..tra , d11 -.1 / Soltanto la fine$tra? ch1c1,e / Guarda1 di nuovo. ~o , d1ss1, ,edo anche ripetuta per cinque ,·ohe la mia immagine riflcs111anei vctn E111attamente,esattamente! \'cdete quello che l'altro vedeva ogni 1cra durante la cena. Egli contemplava gli 11ltricinque se stcno consumare il solitario pasto. Se ,·ersava l'acqua nel bicchiere, ciascuno dei cinque ,ersa,a l'acqua; se accendeva una sigaretta, ciascuno di loro accendeva una sigaretta•· ~aturalmcme , dissi, ed è questo che spaventava il vostro amico? . • li reverendo James Baxterl Ricorda1e- "i questo nome, signore, e se qualcuno \'i chiede chi abita qui, ricordate,·• di rispondere che ,·i abita il rcnrendo James Baxtcr. N'es.suno u, ,·edete, che ... che ... • ~cssuno sa quello che mi avete confessato, capisco•· • Sì, proprio così •, d.isu agitato, abbassando la voce, nessuno sa nulla! Voi siete la prima persona a cu1 m1 confido • E nessuno v1 ha mai interrogato? chiesi, • non ave\·a famiglia questo si~nor Baxtcr? •· Scossf la testa. e Xo •, djsse, • persino la tiw,ora Aellows, che lo ha servito per anni, non tie ne ~ accorta•· :\ti voltai a guardarlo con aorpresa. Volete dire che non si è accorta che ... Xon si è accorta che io non sono luL Vedete•, mi spiegò, • ci assomigliavamo molto ... in un modo incred1bile. Prnna che ve ne andiate vi mostrerò una su.ii fotografia, e giudicherete voi stesso Decisi tra mc che, pioggia o non pioggia, era meglio uac1re, e mi alzai. • Ebbene, signore , dissi, • spero che ora ,i sentirete meglio, dopo euen•i liberata Ja mente da un simile segreto . li Hc:chio signore si agitò. Aprì e chiuse nervo,amcnte le s;.ie grosse e floscie mam. • Oh. non \'0rrete andar\'ene. Non sapete ancora tutto ... non sapete come la cosa sia avvenuta. Spera,·o che ... sareste Slato cosi aentile ... e avreste avuto la paz1cma e la... bontà ... •· :\1i sedetti di nuovo sulla panca. :\la sì. certamente , d1.ssi, • se avete ancora qualcosa da dirmi ... •. • \'1 stavo raccontando•, continuò,• che io ... cioè, che l'altro, il mio predecessore, soleu sedersi a tavola e con1emplare ~IJ altri cinque pcnonaggi riflessi, intenta ad imitarlo, e che, quando accendeva la sigaretta, vedeva simultaneamente gli altri cinque fare lo stesso ... ». e Naturalmente , dissi. • S1, naturalmente •, replicò, • era naturalissimo, come ,·01 dite, perfettamente normale, finché una sera, una terribile sera... e si arrestò guardandomi con occhi terroriz.zat1. e Ebbene?». • Ah! Avvenne qualcosa d1 spaventoso ... Quando il mio predecessore ebbe accesa, come al solito, la sua sigareua, son·egliando nello stesso tempo gli altri cinque. coAIIIE VIVAITI Dal giorno famoso in cui J critico più severo e meno tenero per la letteratura femminJe - Giosuè ·Carducci - la consacrò "poeta"con Saffo ed Elisabetta Browning, Annie Vivanti non ha mai cessato d'essere la beniamina del pubblico. E davvero sembra che tutte le buone fate abbiano assistito al suo battesimo letterario, e che ciascuna le abbia portato un dono prezioso: la grazia, la vivacità, lo spirito, la prontezza d'intuito, la potenza di scrittura, la ricchezza di sentimento. ROMANZI CIR.CE .... .. L. ,o I OIVOR,ATORI ... L. FOSCA, SORELLA DI MESSALINA.. L. 8 MEA Ct:LPA .. L. NAJA TRIPUDIANS.. L. SALVATE LE NOSTRE ANIME L. 11 \' AE VICTIS L. Il MARION L. , RACCONTI GIOIA! ..... L. PERDONATE EGLANTINA ! L. s IL VIAGGIO INCANTATO L. J T E A T R O LE BOCCHE INt:TILI .. .. L. L'IN\'ASOR,E. .. L. V I A G G I TERRA DI CLEOPATR.A .. L. A. MONDADORI m'era sua abnudme, vide che uno di es~ .------------------------------, quello in fondo a sinistra, m,ece di una sigaretta stava accendendo una pipa~. Scoppiai in una rasata. • :\la no, ma no, rruo caro signore' . J I mio ospue continuò a torcersi le mam. Lo so, lo !IO, sembra una cosa comica •, seguitò, • invece è una cosa terribile. Se fosse accaduta a \'0i, non a, reste riso . Certo, se aves11 realmente nsto una cosa simile ... •. • Ebbene•, riprese il vecchio, • ebbene, quella cosa è accaduta. Non c'era da prendere abbaglio ... era spa"cntoso ,, l,;n terrore folle era nella sua voce, come s'egh stc.sso fosse stato presente a quel fenomeno. • Mio caro signore•, chiesi. e ma in fondo soltanto il rcHrcndo... 0axter ,,j ha parlato di ciò ... ,. :\ti fissò con occhi scintillanti Sono sicuro che è acc•duto •, disse. •Ilo una prO\'a ... sentite. La cosa con1inuò per cinque sere consecutive; per cinque sere li mio predecessore attese che quell'orrore cessasse .... • :\1a perché non ha lasciato subito questa c~sa? •domandai .. • Non ne ebbe il coraggio , nspose l'uomo C9n ,·occ stanca, e dot..n:a nmancre finché la cosa non fosse cessata . e E cessò?», • La sesta sera vide che il quinto pertonaggao era sparito!•· • Sparito? ,. • Sl, spanto dalla finestra. Il mio predecessore, 1n preda al terrore, rimase a fissare tremando quel vetro \f\lOto, insieme agli altri quattro che tremavano della sua stessa paura. Con1muò a fissare quelle quattro immagini le quali, a loro volta, gunrdnndolo, sembravano vedere qualcosa dietro d1 lui che le riempiva di terrore. Allora gettò degh urh strozzati ... • il ,·ccchio ,embrò perdere il fiato, • due mani si erano strette al suo collo e stavano strozzandolo•· • Volete dire che quelle erano le mani del quinto? chiesi, incapace d1 sorridere. e SI • rispose sibilando e altò quelle sue grosse mani disgustose, fissandomi con occhi clilatau, • le... mie mani~. Allora ebbi realmente paura. Rimanemmo 1n silenzio a guardare,, mentre egli continua\·a ad ansare. E con tutta l'indifferenza che potei simulare gli chiesi:• AlI CLASSICI E_IZZOLI Dli/ETTI DA UGO O/ETTI t. in vendita nelle principali librerie d'Italia il VOLUME SECONDO DELLE ·oP-ERE DI GIACOMO LEOPARDI A CUI/A DI GIUSEPPE DE f/OBEI/TIS Esso comprende gli Scritli ,.rt in pros.a e in "crso, che ,,.anno dal 181 S al i 836, dall.t traduz.ione degli Idillj di Mosco all'cpigramnu sul T omm.auo, e uru scclt.i quanto mai v.aria e nccess.aria delle Ùllru. U11~'(}/1urrr Ji , 01.4 P"«·, corr • 1. ill,utr. fuori lnlo EDIZIONE DI LUSSO(;. p,11, ,.,,. ;,.p,,,,. ;,, oro} ............ ,. .. .. .. .. .. .. L. '10 EDIZIONE R,AR,A(;. pr~{'"""'• r.rt,.filifr.- '"''• r 111~/io lor«to} .. .. .. .. .. .. .. .. L. 50 = E_IZZOLIE C. EDITORI MILANO - PIAZZA CAfl.LO El/BA 6 lora voi siete la quinta immagine riflessa?•· ----- • Sl •, disse ansando e puntando un dito verso la pipa che era sulla tavola, si, sopo ,o, 11 fumatore d1 pipa . :\11 11\za1. Il mio impulso sarebbe stato quello di diri~errni veno In porta, ma mi sembrò inumano non tentare di strapparlo da quelle orrende nsioni; con la speranza d1 ricondurlo alla ragione gh chiesi: • E che cosa avete fatto del suo corpo?•· Annn'!pò per prender fiato; un brivido cor.1ra1w la sua faccia, e serrando le mani si banf con\'ulsamente il peno:• Q,,,._ sto , rispose, qutsto è 11 suo corpo! •. i\'I. AR \ISTRONC (Tradu::,onc d, /. a Schu,n OMNIBUS vi diletta BERTOLDO vi diverte IDTOLDO à U pi~ raio e monellesco c:iornale umorl1tlco del Remo : eace al ma.rtedl e al venerdi e 1i trova. in vendita a cent.4:0 in tutte le edicole
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