Omnibus - anno I - n. 24 - 11 settembre 1937

i~~~{li i:~ t,J,JNJ~ ,V( I~ r tÙ ( IB®Wàli'!r~® IDll ~Il~® &o &1J]J&CBli'!r®I1 ) ~ L SOC[O signor Bcats non è ncp• pure lui in grado di fornire indicazioni. Del rco;to il signor Grainger era socio della ditta ormai solo quasi di nome, poiché i suoi intcre~,;i negli affari si erano ridotti al minimo, avendo egli da circa un anno gradatamente smobilitato i propri capitali, manifestando )a intenzione di ritirarsi a vita privata. Di questo suo proposito ~;ua moglie era al corrente, ma essa ig-nora dove e~li abbia depositato le somme ingenti che gli appartenevano, ad eccezione di circa 100.000 dollari, in titoli industriali e di Stato, rinchiusi in \!na cassetta di sicurezza della Nationa1 City Bank, le cui chiavi vennero rinvenute in un ca~- M!tto della scrivania nello studio dcll.1 sua abita1ione. Secondo i calcoli del signor Beats, il suo socio avrebbe ritirato dalla ditta oltre 300.000 dollari. Mancherebbe quindi una somm:l di 200.000 dolln.ri, ma si presume che il signor Aaron Grainger avesse anche degli altri capitali. Si ignora se questi dc·nari siano scomparsi con lui, oppure se: essi si trovino deposita.ti in qualche banca, magari in conti al portatore. e La supposizione che egli sia rimasto vittima di un sequestro di J>Crsona da parte di malfattori, in un primo tempo avanzata, è caduta, in quan- 'O che né sua moglie, né il socio, né al- ..-..m altro amico o conoscente, hanno ricevuto intimazione di pagamento di una taglia per la sua libc, .,tionc. e Il mattino della sua scomparsa, il si~nor Graingcr indo~~ava un abito grigio scuro con soprabito, camicia di seta color naturale, cravatta azzurro scuro, scarpe nere con calze grige, cappello grigio a lobbia. Il vestito portava l'etichetta della sartoria Ncville Buron, J II, Fifth Avenue, il cappello era di marca Stct.son. Orologio da polso in pl..llino, quadrante nero, marca Vacheron & Constantin. Attenzione a questo particolare. Gli orologi di tale marc.1 sono di provenienza svizzera, cd essendo di alta precisione e di gran prezzo ..ono poco comuni ». Il sergente smise di leggere, e porgendo il foglio al dottor Fitt.s disc;c: « Questo potete tenerlo voi, per controllare i dati 50matici. Dopo l'autopsia, il cadavere dovrà essere conservato all'obitorio per il riconoscimento. Farò te)('gr'afare subito alla Polizia di New York perché faccia partire la vedova. Ora vediamo che altro c'è »1 egli soggiunse, accingendosi a leggere un secondo foglio. « Informazioni supplcttive su A...1ron Graingcr raccolte dal reparto i1Wc:')tÌ- ~ativo dc·Jla Polizia di New York City. Nessuna infonnazionc concernente il -.uddetto risult,l sui regi~tl'i di questa Polizia. La ditta Beat'- & Gr~,inger appare costituita nel 1910. Dall'Annuario di JV a/l Strtct, ~i ;1pprcnde che l'attività prevalente della ditta riguarda\'a affari coloniali, e che C!i~aaveva rapporti con impre~ varie, operanti negli stati del Centro America e delle Antille-. La ditta Beat~ & Grainger non ha mai chiesto fido alle principali banche di !\"ew York, e negli ambienti finanziari \i ritiene che C'ssa sia solida, per quanto di possibilità limitate. Pcr- .)()nalmcn1c il signor Graingcr era poco co1iosciuto e aveva scar~ relazioni. Egli cr.1 il \OCioviaggiante della ditta, e compieva frequenti viaggi all'estero, anche di mesi interi mentre il socio ~ignor Bcats rimn.ncva cmtantcmcntc in sede. L.1 ditt.i Bcats & Grainger risulta segnalata sui registri della Polizia di Ne\\ York City, per un affare di contrabbando di liquori scoperto nel 1924, ma la Polizia non è riuscita ad appurare nulla a carico dclb ditta suddetta, che fu citata \Oltanto come testimonio nel processo relativo. Dalle rc~ultanzc dell'inchiesta, -,embra che b ditta fo..,-.e tratta in inganno a sovvenzionare una casa cubana di e,;port.tzione, .\(atero & C. di Avana, che solo appa,cntcmtnte si occupava di affari legittimi. coprendo, con questi, va\te opcr.1zioni di contrabbando di :"ticoolici. « La Polizi;l di B.1ltirnora ci segnala in data odierna che nei suoi registri ha rinvenuto una rcgistrazionC' di denuncia in data 16 settembre 1893, C'SC· guit.1 da Caterina Prost, conduttrice di una pensione popolare al 4'26, Peacom,, Drive, ìn merito ali., scompa~a di un emigrante suo inquilino, d1 nome Aaron Grainger, ~p.1rito di ca~a abbandonando il suo bagaglio, benché null.t dovc~c alla Pro~t. Le ricerche dcl!<1Polilia finirono con esito nt~ativo in data 31 dicembre 1893, come risulta dallo stesso reg1:>tro,sotto la quale dat~l la pratica inerente appare chius:i e pas~1ta agli archi\'i. La pratica suddetta venne inviata al macero dicci annì pii\ t.irdi, come di regola, e la Polizi~ di Baltimora non è perciò in grado d, fornire altri elementi. Però la Polizia di 8.,ltirnora ci segn:lla che il nome di Aaro11 Graingcr ricomparve il 23 gennaio 1895, in una pratica di naturalizz.lzione, con la quale egli ;H\unsc la cittadinanza americana, fissando il suo d_omic1lioa Baltimora ste.s~a,nella qual città, come appare negli albi dello Stato Civile, egli sposò in data 3 aprile 1901 mie ld.-1 ProH, d<tvanti al pastore della chie~a metocfata di Lodge Hìll. Intcrrogat,\ da noi, la signora Ida Pro,;t Cr-..1.ingerha dichiarato di jgno11 , .. duma dJ ner fflt.o la Tittima &ola oh, ,ian rieuiraDdo .. ,11 rare ogni cosa relativa alla denuncia di sparizione, confermando di C$SCrCnipote della defunta Caterina Prost. · In epoca successiva Aaro.n Graingcr si trasferì a Savannah, indi a Galvcston, poi a New York. Fino da allora egli si as• sentava spe~so dal territorio degli Stati Uniti per affari »: Il sergente O'Connor tacque, guar. dando il dott()r Fitts con un'espressione eloquente, ma questi, che er,1 stanco e inson11oli.to, sbadigliò dicendo: « Allora fate 1>0rtare il cadavere all'obitorio. Domattina farò l'autopsia. Qui non ho :'litro da fare. Buon divertimento, serg<'nte ». « Questo mi pare un pasticcio del dia\·olo! > esclamò O'Connor. « }\,{a buono notte, dottore, e tante $razie ». « Buffissimo! » dis,;;f" .Joc But1, raccogliendo l'osscrv.izionf" del sergente. « Già! E tu ci comurncrai sopra un nastro intero della m<.\Cchinad.1 \Crivtre, immagino ... », rispose il ,;;crg{·nte in tono acido, dando un'occhiata all'orologio. « L'una passata!... Be', sbrighiamoti anche noi ... », e continuò impartendo rapidamente divl·n.i ordini ai suoi uomini. li dottore se ne andò, il cadavere vrnne )Ubito portato via dagli uomini dell'autoambul..rnta, il fotografo pure se ne andò, dopo aver chiesto al sergente se c'er;i più bi~gno di lui, e l',1gcnte stenografo s'era messo ;i riordinare le !-.ucnote, controllando l'inventario de~li o~~ctti app:'l.rtenuti all'ucciso. O'Connor rimase qualche minuto in silenzio, masticando energicamente un nuovo bolo di gomma, poi, come concludendo le sue riflcl-sioni, riepilogò: « D,l interrogare non rimane più nessuno... Per il rilievo delle impronte )X'mcremo domattma ... \\'e~~er. mi dispiace per te, ma alle otto i verbali dovranno essere battuti a macchina ... ». « Sarà fatto, sergente. E il vostro rapporto, volete dett.\nnclo subito? ». « No. Lo buttèrÒ giù io, a ca,;,1, l' mc lo ricopier~,i domattina. Prendi not.1 che c'è da tclcgr.\fore a New York ... Mondo cane, e tu cosa ne pen,i, giovanotto? » egli chiese infine. \·olgendo~i o Joe fiuti, che s'era mc~,o a sedere dopo aver acceso una sigarett:1. « Quc)lto affare dell.t sparitione di t.,nti anni fa a Baltimor.\, non mc lo spiego ... ». « Bisognc·rcbbe .spiegare perché il \·ccchio è st.1to ucciso; anzi, prima di tutto, trovare chi l'ha ucci$O, mi ~cmbra ! » rispose Buti, scuotendo via la ccnrre dalla ,igarctta. « Se il vecchio è rcalrncntc- quest'Aaron Grningcr. .. >. « 11a certo che è lui!» interruppe O'Connor. « Il dottore s'è dimenticato di guardargli i denti 1 a propo~ito, r poteva farlo benissimo anche qui... Ad ogni modo c'è il fatto che era m.1ncino. Lo dice la moglie, e l'hai confcr. mato tu: dunque! ... >- « Questo è vero. 1fa io mi domando per qua.le motivo Aaron Craingcr, che portava bai-ba e h,1ffi, ad un dato momento \e li è tagli,tti, per poi rimC'ltcrscli finti. t. molto stra.no! ». e ~fa niente affatto, invece! Ragion<t un po' ... Aaron Grain~n è stato ucciso. Bene! La ragione 1xr cui qualcuno gli ha fatto l.1 fe!ita non ci è nota, ma è arcichi,iro che colui che l'lu arn• mazzato poteva farlo assai più comodamente a New York che a Los Angeles. Con questo voglio dire che Aaron Grainger. un paio cli mesi fa, deve aver sentito che la sua pelle non era più sicura a New York, e che egli ha cercato di sottrarsi alla minaccia con la fuga, scomparendo dalla circolazione. Per riuscirci meglio, s'è tagliato la barba e i baffi, in modo che <liffi,.ilmt'ntc avrebbe potuto essere ricono54:iuto. Questo mi pare l.ampantc, giovmotto! ». -r Uhm, la cos.1 non mi sembra tanto semplice», replicò Joe Buti. « Ammettiamo pure che Grainger, ad un dato ~o,:i,ento ~ pc.r un 1!10tivoqualunque, s1 sia c;cnt1to m pencolo e che abbia pcmato che il mezzo migliore per evitarlo fosse quello di fuggire. Ma intanto, perché non avrebbe avvertito sua moglie?». e Fors<" perché non se ne fidava, o 1x.•rcvit.irc che attra\'eOO essa avessero potuto r.aggiungcrlo lo stesso. Se uno scapp.:1da un luogo, ma conserva qualche raP1>0rto, .rnchc indiretto, con quale-uno che sta in quel luogo, finìsce c.. h~ presto o t.1rdi lo s_iviene a sapere. l-::11 conto che domani io mc la batta da qui. per andare a nascondermi in C.:tpo al mondo, ma che nello stesso tempo mctt.\ al corrente della co,a mia moglie, e che in qu~1lchc modo le dia mie notizie. Chi volesse sapere dove mi "SOnorifugiato, non avrebbe che da sorvcgliMc mia moglie, controlli.\rc la sua. corri_.,po~denza, . i suoi di~on;i, i suoi p.a~,,: ti gar.mt1:>eo che non pa"i- ~crcbbc tanto che ~i verrebbe a sapere dov~ s~>no. In Cohi identici, che sono c~p1t;lt1_.anchea mc, è stata tutta qu('- st1onc d1 tempo e di pa.zienz..J,ma alla fine !>iamo sempre riusciti a sapere quello che \'Olevamo, e Graingcr 1 che dove\'a e\M're furbo, non è incappato in un errore \imile. Se lo ave:>!iefatto, del rcM01 non si spiegherebbe tutto il d,l(farc che si è preso su., moglie per ritrov.11'10 1 denunciandone la scomparsa e mettendo dei premi per chi l'ave)• ,e ritro\-iltO ». « QuL·,ta porrebbe c~ere \Uta anche una tattica, per la<;ciar credere ai nemici di suo mn.rito che es,;a non ~apcva ~~;~"~g:L~L fosse andato a cacciare », « FoNC!... » ammise il sergente O' Connor. e In questo caso ~.1premo pre- ~to la vcrit~, poiché non appena la signor., Cra.ingcr sarà informata della morte di suo marito, essa parlerà, se sa qualche cosa, e chi s,1 che non poss,a forr~irci anche qualche indizio sulI ò.\.\\a~smo ». Que~ta pro~pcttiva, alla quale prima d'allora il ~rgcnte non avev., pcmato, ebbe- il potere di ra,~ercnarlo. La sua faccia d.1i t1atli ro✓,ti e po~senti assunse un'cspre,!iionc più am.lbile cd aperta. P?' qualche ist,rnte egli ma\ticò soddisfatto la sua gomma, in silenzio. Poi e~li di~se, volgendosi all'agente stenografo: e \\'t•,sc-r, prendi nota che bisogna chir-dnc alla Polizia di New York che si informi dalla vedova se Aaron Grainger si dilettava in studi di astrologi.i». e O1tima idea! » e~clamò Buti. « A frcquent~nvi un pochino, caro O'Connor, vi dimostrate miglior poliziotto di quanto non si dica in giro ... :,, « Tu sci un pivello, ma io, che ho vcnticinc,uc anni di ~ervilio, non ho m.ti <,enuto giornalist,l trattare un poliziotto ,altro che da asino, e credo che sia u.ito e sarà sempre così, M.'bbene la verità si., W\'tntc il contrario>, ribatté il sergente, lusingato dal complimento di Buti. Poi soggiumt·: « Sta a vedere ora, se sarai tanto gal.rntuomo d.. '-Crivc1e quello che hai detto! ... >. L'11pp11reccl1io perii1/ilett1111te esigeute col luminoso .rn,uti gmo1ticoApot..ir Ag(.1 f: ;,s .id.-.noper ogni grnere di fotoguhc .a cominci.ared.ill.i posa h.. no :.li.a p~~s,1 del mo- \'1mentop1u veloce. È munito del nuovo ot1uro1tore""ontor 11 pcrtempi e.spo.si.tione di I, 1/2, 1/5, 1/10, 1,25, I SO, I 100, 1/150 di secondo. Inoltre questo nuovo modellodella not.a serie Billy R.ecordh.1un .iutosc.-.ttoincorpor.ito ~cli' ottuutore stesso. « P.irola, O'Connor! Purché adesso mi Ja..,ciatc andare. f;: tremendamente tardi per il giornale! » replicò Buti. In quel momento egli aveva avuto una idea, ma si trattenne dal comunicarla al sergente. « Bene, vattene pure, e ricòrdati! ,. « Altro che, sergente! Buonanotte! ... Oh, a proposito! Volete dirmi prima a che ora è stato scoperto il delitto, e da chi? Jo non so nulla di tutto ciò, perché ,ono arrivato alle undici pas~ate ». Già! Il delitto è stato scoperto alle otto f' mczro, dalla domestica che en ::: ~Ju~efcohi~-~d:.come al solito la cc- « Quasi nello stesso istante in cui io sono uscito, dunque! » esclamò Buti. « Precisamente. E questa è stata un,1 fortuna per te. Voglio dire dell'ora in cui sci rientrato in casa, perché a quell'ora, alle otto e un quarto, il vecchio era già stato ucciso da un pezzo. Quando la domestica chiamò aiuto dopo la scopcrt. le pcr:>onc accorse rilevarono che il ~.,ngue non usciva più dalla ferita, come si sarebbe constatato !iC il colpo mortale gli fosse stato inferto poc.hi minuti prima. Insomma, egli alle otto e mcao era già morto da pili di un'<,ra !iicuro >. « M.1 allor., quel tonfo che io ho udito alle otto e un quarto? » chic:>e Buci. « Se vai di là nel bagno, te lo spieghi subito. I cocci della coppa porta• spugne di pc,,ccllana sono ancora in fondo alla tinoua ... ». « Oh bo)'! :\la dunque ciò vuol dire che in quel momento l'as,a ..!iino era ancor,\ in carnera!> esclamò Buti. '-Obbalz~,ndo sulla ~edia. e E che se io avessi aperto l'u-.cio, comt' ne ho avuto l'intcruione p<.·run istante ... ,. « Probabilmente non ~an·sti più vivo neanche tu, giovinotto! Questo può dar:>Ìbcni~~imo ». com·cnne il \Cl'g-cnte, gracchiando uno dei suoi sorrisi più csp,rnsivi. « Sono c<r..c che \uccedono agli sfaccendati che mettono il naso nelk· faccende altrui! ». e Di,l\·olo! » fece il giornalista, ricacciando indietro il ciuffo di capelli che gli era caduto \Ulla fronte con un gcqo un po' nervoso. « E quando h•t potuto svignan-ela, allora, l'a!i'-•hsino?». e J n quel quarto d'ora, prima che entra-.,c b domestica. Si è servito della scala di )icurcua. L'abbiamo trovata ~bba!o\Jta ». Come una gran parte delle case americane, quella in cui abitava Buti era dot...1t.1di un.i scala di !iicurcu.1, in ferro, a pioli, situata .tll'e)tcmo, sul rovescio della ca~a, cd alla quale si qcccdcva mediante stretti balb.toi che correvano all'altezza di ogni piano. Tali scale sono mobili 1 e si possono abbas\are soltanto m,movr.mdo un congegno dai vari pianerottoli, in modo che !iÌ può scendere da esse, ma non salirvi. « Era già qua-.i buio, a quell'ora, e nesvmo l'ha notata>, pl'O~guì il sergente. e In giardino non c'era nc~uno, e gli alberi na~ondono la vista dalla ca~.i di fronte ». « Ma ha pur dovuto pas.sMe davanti alle finc!>trc·della carnera dove \ta il signor Berman ... ». « Sì, ma Bc1111an era fuori. Del re:>to ba\ta chinar,j per poter p.lssarc al di sotto del davanzale». Ci fu una pama. Buti fi\sava la J>OlZ,l di sangue coagulato ch'era rima.,ta sul pavimento della stanz.l, ma non la vedeva. Eg11pensava ad un'.lltra co- -.a. Il ~rgente tornò a guardare l'or~\, poi gli chiese: « Ti basta? Ora sai tutto». « Ed entrare? Come ha fatto ad entrare?». « Quc·,to non lo sappiamo. I .a p:l• clrona dice di non aver viMo nc~suno ». e Oh, questo è più che sicuro! Essa non sta mai dove dowcbbc st,ue », os- ~ervò Buti. e E Todd, cioè il morto, c'è ne:>':>Uncohe l'abbia veduto nel pomeriggio, ancora in vita?». Bi/!yR. ecord-Ag/a • F4Y5 con otturatore Prontor Il R.ichicdctc il c..italogo gcncro1le degli app.arccchi e pellicole Agf.1 .all' $.A.PRODOTTI FOTOGRAFICI MILANO (8-JJ) - PIAZZA VESUVIO, 19 0000000000000000000000000000000000000000 i:-~~ ,:, ,:, I:, ~ A CACCIADEGLISPIRITI ~ I UNLIBRSOENSAZION I ~ ---- I:, i:, !IIBE■ CHEINTERES- IH I ~ SA TUTTI: ~ Q I:, ~ CHI CREDE I Q I:, ~ E CHI NON I ~ I:, ~ CREDE..:, Q I:, -=- I:, i:, o=, ... ..,.. 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Il .uo lnu-re.1~ ~ 'Q 110111 limita al f111em111oIooohi 1 11 enende a qHlli d'lpen1neti1 1 al tniecbt Jegll il1111ont.a1i, 'Q 'Q a1 faobirl1mo di c.ammiure tu! carbo11I &t-OHi MDI&1COtu.r1l, 1oc., O. C'I Harr7 Prfc. ha raoooho 11 plil IDt.ere1u11ti di queat• Nperie11.1e11111Dvolume "OODf~ulcu r,f a ~ ~ gbott bantu" che trMetto ID ZO llng:111dinrM 1ia riport.ando 11n tuocelff colo,-11le in tutt<'I il ~ O mondo, Già l'argomeuo dJ per M 6 appuuo11&U1, 81 agglanga la grande nri1là de! f,.nomeni r: O ~ fultl, Price poi nou 6 un clulatano che magari lnuou. pnr di ou,enere p1i'Idetlo 1 ad ogni pu.o O, ~ il 11 1111u lo 1perimeutatore ngof'O;IJulmo che ba ooiatatato I fatti di perlOua, .Ila al tempo 1uuo ~ (j DODcl aaooia Hppure con 1, tiriure di otrti reaooouli diolall di aeduw, Egli aon perde mai O. O. d'ooobio U pubblloo e II ohe alle volt.e butano poche pennellate per Carn,iven dau!lti agli occhi O. e La domc~tica che g:li portò della biancheria pulita vcr!io le cmque, in camera. Egli stava leggendo. Poi, verso le scttc, uno degli inquilini che mciva; come ,i chiama, Wes:r.er, quell'inquilino? ... ». O di q1111to 11 quadro che ,ool rfoordart, Nli egli 6 U \lpo del credulone, Ha ana mntal!tl troppo O, ~ 10len1.Hlca• UD D11lo troppo fine per non neutare an bnon 70.,,. del cui di cui Il occupa. Ma di ~ O. froau a c,rtl. ren0m1nl, upeado eh, 1000 1tate pre.1 t11.tu 11 pf'l(lau,ioni amanamente poa1ib11l, ~ e Libbin, Gcorgt Libhin », rì-,pose l'agente, dopo aver cercato fr,, le sue note stenografiche. e Bene! Queuo Libbin afferma di aver visto la vittima sola che stava rientrando. Forse era uscito per qu.dche acquisto, e deve e~sere st.uo durante la sua a~nza che l'a.ssas!iinoè entrato, na\Condcndosi in camera sua1 for:>cnel bagno, colpendolo poi, di sorpresa, al~ la nuca, con un martello, o con qualche altro oggetto pesante ». «Capisco!» fece Joc Buti. « Ma spiegatemi un'altra cosa. Quando io sono arrivato verso le undici, tutte queste cose voi le sapcv.uc già. Ora dal momento che avevate la prova che l'assassino ~e n'era andato J>er la scala di sicurl'ZZ..l,per qual motivo siete \al• tato addosso a me, incolpandomi di e~- scre io l'uccisore?». « O bella! Noi sapcvamo 1 è vero, che ql1alcuno se n'era andato per b scala estem~, ma sapevamo anche che tu cri stato veduto verso le otto e un quarto fermo dinati.zi all'u~cio di questa stanza, nell':"tttcggiamento d'uno che sta chiudendolo, mentre non sapevamo an~ cora che tu arrivavi da fùori in quel momento e che sci riuscito poco dopo. E J>0.i.. >- s · (coriti11ua). TITO A. SPAGNOL ~ Il aD<1h 11gll ricono,oe oh, permall6 il miat.ero... almeuo allo ltato Utnal,, par progNCl.ito, d11l'h1da- ~ !11 ~·{;•;~~"'·;OEPLI · EDITORE • MILANO i 0'!;:;""=''="'c=è'"="'="'c=c-'=:=c=c'~ ·~ 0000000000000000000000000000000000000000 OGNI NUMERO DI 4-1 PAGINE ILLUSTRATE t IN VENDITA IN TUTTE LE EDICOLE A L. 2 CINEMA U•u J.,, pil K'•"' p,ol,f,,,,, p,r 1/, ,,.,J,-",; u, tv,_.,.,,,.,,, pu KI, •pp,1111011•11, ; l//,11,,,.,, Ji CINEMA ; f., iM;o111l,,"/itl. J; pro<11r11111 J,1/,· V/'<'••· J, to11J1dt•{io11•r/11 ,,,,.,I, si /><JU•110 ,,,,.,,.,,. i pr, ti1i J11ti ri"r•11rJ,.,,1; f., pol•{1011t ,,t1,11J,,.JI,rti; ,,,.,./ lr111tM1i. Molli rltr .,.,,.,,.l,J,,ri, «u, P•ni A /o,iJo J,1/, t""'f1lrur ,..,..,-1(- e ,,.,.,.,,,,oK''!ftrlu r11l•110 ,.J •f'r""'"'' l'11rto,,,111to, >'"· p,i, J,<'r !• .,,.IK,Hf(• Ji ,.,.,. ~rr-11 ,,-,,,,,,.1,<,. 1,;1,1;.,,,•9 • ~ '""'{;""' J,11. 1,,11. """'" CINEMA J 1'1111,'r,. /1111/r J; to1110,//,.{1ÌJ111 J,.JJ., p,,,J11(10,., 011,,,,,flogr'!ftt•. /11 ,J.,, ~u/11,,,, .,,.,..,.,Jt J ,,,e,. uittlflll /J"t1•1 <i•lt"""• /ur11/II Ji c•ltrr ,,.,!/,· ;l/,,,t,11{io11i , J; to,,.p/.,,1 i11liti ,,,..,//titi, 1 ,.., 1111 ,,..,,.,1, ?,,·.,,,-,,.,./,;"""; /,, 10/11 rl,, #fr11 /11/lflll1/,i/itJ JI U/o,irt I /i r/~rJrrl' tf, 1•i/11pJ11 J, o,t11iuttvn 1,1/., t,,11itlf t,,.t.,,11/v/r"f,,., J, OK•i ,u,-.tto J,/1,, proJ11{iOt11M' o11J;,.J1I,l "!"' ""°''• tdlr,u, proJ11ttorr " rr1ilt• 11otnvl1.

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