Omnibus - anno I - n. 23 - 4 settembre 1937

ILMERCURIO cronaecchoenomiche Turismo e monete turtstlcba Secondo if Financiot Timu, il e boom> tl,ristico di quc)ti ultimi mesi è stato in gran pane dovuto ai corsi del cambio turistic-o. Dei vari tipi di moneta per viaggiatori, vi<'ne al primo posto il marco, anche per• ché <',w ora può venire usato per la li• quida2ione di C<"rtì tipi di crediti bloccati. !-,;cri:li \lhimi cinque anni, non meno di 33 milioni di sterline $0no stati spesi da viaggiatori in Gcrmania a un corro di 18 marchi per sterlina contro 11 150 della parità ufficiale. Come è noto, gli altri principali paesi che hanno una moneta turistica 5000 l' Au1tria, l'Ung'.1eria, la Jugoslavi:\, la Cecoslovacchia e l'Italia. Lo scellino austriaco, che ordinariamente si cambia in ragione di 15,50 contro una sterlina, può es~cre ottc• nuto a 26,25. li pengo, invece, è mollo più caro scostandosi di appena 3/8 dal corso ufficiale, che è a 25. La Jugoslavia cerca di attrarre i turisti con una pcrccn• tuale di svalutai.ione dèi 1:1,50, facendo pagare 245 dinari per sterlìna, im·ccc di 214 del cambio normale. La moneta luristica cccodo,.·acca, che ha appena nove mesi di vita, ha un tasso di svalutaz.ionc ddl'8 %. [nfine, la lira turistica italiana è quotata a ,05 per una slcrlina, invece di 94,75, media normale del cambio ufficiale. Data l'esperienza che negli ahri paesi si era fatta di monete turistiche, si era pensato, in un certo momento, anche in Inghilterra di i1tituire un corso. simile anche per la sterlina. ~fa poiché il movimento luristico americano, diventato più impor1ante in seguito al miglioramento della 1ituazione economica dcglì Stati Uniti e alle recenti restrit.ioni di cambio in altri paesi europei, non si allontanò dalla Gran Bretagna, l'idea di una sterlina turinica cblx- seguito. L'industria pesante sovietica Il Commissariato del popolo per l'industria pesante in Russia, di tanto in tanto si sdoppia e genera un altro Commi»ariato, a somiglianza di certi animali inferiori, che si riproducono per scissiparità. E, fin qui, non ci sarebbe niente di strano, dato che anche nei paesi così detti capitalistici i ministeri e gli uffici tendono a moltiplicarsi preu'a poco nell'isteua maniera. Ma la questione è che il frazionamento del sullodato Commi»ariato è la conseguenza o, per lo meno, l'indizio di un profondo malessere dell'industria pesante sovietica. Già all'inizio di quest'anno, il Commissariato si spezzò in due Commissariati, dei quali l'uno conser\"Ò il nome e l'altro fu detto Commissariato per l'industria di guerra. Ora, il primo sì è di l'lUovp sdoppiato cd è stato costituito un Commissariato per la fabbricazione delle macchine; e questo nuovo Commissariato si occuperà della fabbricazione di automobili, trattori, locomotive, vagoni ferroviari e anche della industria della gomma, dell'elettrotecnica, eccett:r.a. Restano, invece, sotto l'autorità del Commissariato per l'industria pcsantc, la produzione di combustibili, le industrie minerarie, chimiche, del vetro, e dei matcriali di costruzione. Queste ultime industrie, secondo la F,ank· fùrtu z~itung, attualmente sono causa di gravi preoccupazioni per il governo sovietico, dati i regressi che, nell'andamento di c-Ut', sono stati segnalati nel sc-mestre scorso. Infatti, non solo non è stato raggiunto raumento previsto dai e piani >, ma, anzi, in alcuni ~ettori importanti - quali quelli dd carbon fonile, della naha, del vetro, deJ cokc-, dei minerali di ferro, dcUa ghisa - la produzione è stata notevolmente inferiore a quella dell'anno scorso. Nel complesso del piano economico sovietico, questi insuccessi di industrie fondamentali determineranno notcvoli turbamenti negli altri campi di produzione. Sarà perciò compito del nuovo Conuni~sario Kaganovic di prov- "cdere al risanamento dei settori arretrati. Anche il Commissario del popolo per la fabbricazione dellè macchine, Meschlauk, avrà molto da fare perché le industrie di sua competenza riguadagnino il terreno che hanno perduto: per e~rnpio, le fabbriche di locomotive e di vagoni merci. Non vogliamo, per altro, tacere che questi suc<cssivi sdoppiamenti del Commi»ariato del popolo per l'industria pesante si connettono a una tendenza al dcc<'ntramen10, che si è manifestata anche in altri campi: cosl il Commissariato per il commercio si dh ise, a suo tempo, in due organhmi; uno per glì itCambi interni e l'altro per gli s.cambi con l'estero; cosi ancora, accanto al Commissariato p<-r l'agricoltura, n(' è st3t0 istìtuito un altro per i cercali e pcr i prodotti dell'allevamrnto, La ripresa L'industria automohilimca inglese, nel periodo dal 1• ottobre 1936 al 30 giugno 1 93 :-, ha prodotto 308.344 vetture (e cioè quasi 30.000 in più di quante ne produsse nello ste™> periodo un anno fa) e 91.125 autocarri (e cioè quasi 10.000 in più). E, com'è noto, l'industria automobilistica è uno specchio abbananza fedele dell'andamento generico deg:li affari. Traversiamo l'Atlantico, sbarchiamo in America• pro5pcttivc non m<'no rosee. Si prevede che le società petroliere, ~ i loro benefici continueranno a mantenersi all'attualr livello, dovranno proc<'df'fe a una ripartizione di dividendi supplementari, per evilire di pagare l'imposta ,ui twndici non ripartiti. 2r ,ociflà petroLerc hanno distribuito nel primo scmrstrc di qurst'anno 203,4 7 milioni di dollari (quasi 4 miliardi di lirr), affincirca il 54% di pi1'1 dell'anno scor~n. E an<h,. il con mo <1e prtrolio è im.lkr d1·lla ~ìtua1innl" t,:rnnalc Pro~p,.ttiv<' ro~t-1·, dur,qur, ~11ffun.1 i 1ull'altra ,ponda rldl'.\tla111iM: si è in pirna ripr("I.I R1•Hf'r1•l,b solo da , tiird("r~i quanta pa1te di qul"sti a,11n("nt1 rh prnd111inni f' di re !'IS•1mi ~ia do\ uta a,li armamrriti. Pro- ~·ltl\ r più eh(' rn~t'r qua,1 ros\C Ll ~ I t...\.L L u l) l . -· . . I /I\ -< w t""' <- _.,. ~ '~,"'): .. 1, .,.,,_.: - I ./',e / ' J.~ ! ' ' \'' I \I, ' ~ . \ . ... -~ ,, ' "'!I.. ' """"'"' \ \ ,, - \. \ . -·-.,. ,._ I • I • ... f '1 l / 1 ' f ~ ,. ~ "I~ 11:. ., ~· i ·"' .. / "" IL PITTORE OHE AVEVA DETT01 <IO liii ISPIRO SEliPRE AL VERO• . .. -- LA POSA DELLA PRUU PIETRA IL GENERALE CINE8E1 "Non ml rloordo pii M 1ono an rlbtllt o a.a Ngolart 11 u Non 1! pnocoa.pl, tennortl 81 tnu.a d'n banale• ocmu.lulmo e a.cnt gionnll••" IL DOMATORE NELL 1 1NTIMITÀ La ?11ogll11 "Smetti di fnatarlo 1 Frani I PotrebbemordertiI" 11 Diu, buon 11omoa, nte "Tilt.o p6r cuo puat,N q11,ella trota c:Ntu1a macchia ron nlla achlena?"

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