t~@~ l~~~l~® Vl@iaù ( lli®W&~~® ffiil ~il~® &o &1l.P&CB~®~) MITH si rialzò, ponendosi le mani sui fianchi e gonfiando le gote d'aria. Come fotografo doveva amare gli effetti, anche quelli non di luce soltanto. Guardò impavido il sergente, poi il medico, avanti di riaprir bocca. « Un tipo con una barba simile m'è caduto sottocchio che non è tanto. Scommetterei che la sua fotogr.:ifia ce l'abbiamo in archivio 1 ma quello che non mi viene in mente è il nome. Come si chiamava, sergente, quel tale che un paio di mesi fa è scomparso da New York? Non ricordate che ci mandarono la fotografia? Era un pezzo gros!'IO, un finanziere o qualche cosa dc~ t~::~~··· ~;uoi dire Aaron Grainger? .. :\la sì che hai r:igione, gli rassomiglia!. .. Aaron Grainger, che si credeva fo'>SC ~tato rapito dai gangsters, ma del quale poi ncs~uno chiese il riscatto ... •, dic;~eil sergente, tutto d'un fiato, diventando· paonazzo in viso, e precipitandosi al telefono che stava sul tavolo. Quando, dopo aver formato il numero, qualcuno gli rispose, egli ordinò: e Cercate in archivio la fotografia di Aaron Grainger, di New York : ricercato da quella polizia un paio di mesi fa... Come, non c'è l'arch~vista? E quanto ci vuole per guardare in uno schedario, pezzo d'asino in divisa! Subito, hai capito, subito! Parla il sergente O'Connor, e se la fotografia non è qui tra dicci minuti, al 16 di Lcmoyne Street, \'i ficco dentro tutti in sala di rigore per un mese, così imparerete a dormire~ >. Il sergente depose il microfono. Era cremisi fino alla radice dei suoi capelli ro~~i. Borbottò un paio di moccoli tra ; denti, poi sorrise mentre si allentava il collettp, passandoci dentro un dito. e Smitft, caro Smith >, egli disse soa• v~mente. e Sai cosa mi ricordo ora? ... Che ci sono cinquemila dollari di premio per chi fornirà qualche indizio sulla sc-,mparsa di Aaron Graingcr, e diecimila per chi individuerà i suoi rapitori ... Allegro, vecchio furfante! >. Smith era diventato pallido dall'emozione, ma il dottor Fitts che gli stava vicino non lo lasciò sfogare. Dandogli una manata sulla spalla, gli disse : e Congratulazioni, ma intanto termina le tue fotografie. Io non ho mica voglia di passar qui tutta la notte ad aspettare i tuoi comodi •· e Subito, \ubito ! ,...,.esclamò l'altro. « Due minuti e ho finito. Cinquemila dollari, diecimila dollari... Ma ce li daranno anche se il tizio è morto, sergente?». O'Connor non chiarì il dubbio del fotografo. Egli si era voltato verso Joe Buti e lo fissava con i suoi occhietti maligni, insistentemente, <:.onintenzione, mentre masticava un bolo di ~omma. e Così, l'amico faceva l'astrologo, eh? ... > egli grugnì, ironicamente. e E tu ti intrattenevi ogni sera da un mese con lui, e non ti sci accorto chi era ! Bene, bene !... •. Buti si strinse nelle spalle, poi indicò i palchetti di una porta cieca sui quali erano allineati i libri di ~ataniele Todd, chiedendo, e E quelli ce li avrei portati io, qui, non è vero?... Quanto al riconoscere chi fo~se il vecchio, non ho mica l'obbligo di imprimermi in mente i tratti di tutte le fotografie che pubblicano i giornali, come l'avete voi. Del resto neanche voi, caro sergente, l'avete riconosciuto, con tutta la vostra sottile perspicacia e il vostro fiuto straordinario!». « Aspetta, aspetta ... », ribatté O'Con• nor; ma rimase con la frase troncata, vedendo l'improvviso mutamente di e- !>pressioncche aveva subìto il viso del giornalista. Buti rideva, illuminato di s;ioia, dopo aver fatto schioccare un paio di volte le dita della wa mano vicino ad un orecchio. col gesto di chi ha avuto una idea o si ricorda di qualche cosa fino ad allora inutilmente cercata. E in• fatti. mentre rispondeva al sergente, tutt'ad un tratto gli era venuta la ~- luzione del problema che poco prima lo aveva terribilmente angustiato,aveva ~coperto come mai l'ombrellino di Sally fos,e andato a finire in camera di Na• tanilc Todd. La co~a era semplice! e ~on c'è proprio niente da ridere >, continuò il sergente, sospettoso. « Invece sì, pregiatissimo O'Connor ! » ri~posc Buti, con un fregatina di mani. La cosa era tanto semplice <:hesoltanto un asino non l'avrebbe veduta subito, pensava Buti, dandosi bea• tamcnte del somaro. Povera Sally ! Quel pomeriggio ell:l era salita e avev_a inutilmente bussato alla sua porta. V1- ~to che Joe non c'era, Cf>Saveva app0ggiato l'ombrellino allo stipite onde ,wer le m:i.ni libere per scrivergli il biglietto, e poi se n'era andata dimc~1ticandosi l'ombrellino, che Natamele Todd do\'eva aver trovato e portato in camera propria, per consegnarlo a Buti quando fosse rincasato. Natani~le Todd sapeva che una ragazza veniva di tanto in t:rnto a vedere se lui era in ca<;...1e., doveva .wcr immaginato chi era la proprietaria ddl'ombrellino dimenticatO. Intanto il dottor Fitts s'era tolta la giacca, e dopo ess~r:,i rimboc~ato le maniche del!., camicia aveva mfilato / 111... il ,lgMf ,Àlroll Ort.!Dgt? • Hclt.o dl UH 1ll1 on 11 d,I man.I.no... " un paio di guanti di gomma, pescati nella sua valigetta nera. Smith aveva finito di far scattare l'obbiettivo della sua macchina. e Sarà meglio distenderlo sul letto e spogliarlo>, disse il medico, accennando il cadavere ai due infermieri del• l'autoambulanza, ch'egli aveva fatto salire. I due uomini si curvarono, sollevarono il corpo, lo de~ro sul letto e si accinsero a togliergh gli indumenti, dei quali si impadroniva man mano il sergente O'Connor, per frugarli. Nelle tasche egli non rinvenne che un orolo$"io d'argento, comunissimo, una manctata di spiccioli, un temperino munito di stuzzicadenti e di nettorecchie, poi un rotolo di dollari in biglietti : in tutto duemilatrecentoventicinque. e Non gli hanno fatto la festa per derubarlo, questo ormai è certo », ossen•ò l'agente \\'esser, inventariando quegli oggetti. « Rivoltatelo•, ordinò il dottor Fitts agli infermieri. Poi si mise a frugare fra i coaguli di sangue e di materia cerebrale che impiastricciavano i ca• pelli piuttosto lunghi sulla nuca del cadavere. e Non è stato un proiettile, sergente», egli disse dopo un po'. « Qui c'è uno sfondamento del cranio, prodotto da un grosso corpo contundente. Con tutta probabilità. un martello. Morte istantanea». e Non ci sono altre ferite? ». e No. Ma :)00 vi basta questa, corpo di bacco?». « Non v'arrabbiate, doc... E l'ora, potete dirmela?>. « Aspettate che finisca la visita. Ehi, giratelo un po', voialtri! >. Gli infermieri voltarono il cadavere con la faccia all'in su. In quel momento la porta della stanza si .a.prl, ed entrò un agente con una busta in mano, dicendo : e Ecco la fotografia, sergente>. e Oh, bene! Ora vedremo>, fece O' Connor, aprendo la busta e cavandone la fotografia che conteneva. Si avvicinò al letto, accostò la fotografia al capo del cadavere, e stette qualche istante a confrontare, con le sopracciglia incrociate, avanti di esclamare : « ~ lui, non c'è dubbio! Guarda, Smith! E anche voi, dottore. !:, intatto! ... >. « Già, già, si rassomigliano>, ammise il dottor Fitts, andando con lo sguardo dalla fotografia alla faccia del morto. Ma ad un tratto egli spinse da una parte il sergente O'Connor, si curvò sul viso del cadavere, fissando qualche cosa con attenzione. Poco dopo lo si udì fischiettare tra i denti e ridere. e Non c'è dubbio, non c'è dubbio, sergente •• egli proseguì sempre ridacchiando. e li morto rassomiglia all'uomo della fotografia. Soltanto, il morto ha la barba e i baffi finti... Ehi, voi, datemi un po' d'alcool. Ora vedrete! >. CAPITOLO III IL SERGENTE O'Connor, Smith, il dottor Fitts, e fino ad un certo punto anche Joc Buti, erano per• sonc abitu.1te ai colpi di scena. L'imprevisto è il pane quotidiano dei poliziotti e dei giornalisti, ma infine quello che si era svolto sotto ai loro occhi, oltre all'imprevisto comportava anche una certa dose di inverosimiglianza, per non lasciarli tutti perplessi. Il solo che nella sua meraviglia pa• reva se la godesse un mondo era il dottor Fitts. Egli sorrideva e le sue lunghe e aguzze orecchie, simili a quelle di un pipistrello, fremevano, men• tre con l'aiuto di un batuffolo di cotone intriso di alcool andava cautamente sciogliendo il mastice che faceva aderire al labbro superiore e al mento del cadavere la barba e i baffi finti. Gli altri lo guardavano fare a OOCca aperta. Il sergente O'Coonor si sventolava con la fotografia che teneva in mano, come se sentisse enormemente caldo. « Ecco fatto! » annunciò il dottor Fitts, sollevandosi. « Smith, lascio mezzo baffo incollato, se vuoi farci un primo piano. Forse potrà servire>. e Eccellente idea, doc! Faccio subi• to », rispose il fotografo. « Corpo del diavolo, se non altro mi terrò la fotografia in ricordo della mia speranza tramontata. Addio cinquemila dolJari !... ». Il dottore intanto s'era messo ad esaminare i peli della truccatura, mediante una grossa lente che aveva estratto dalla sua valigetta. e Pelo umano, autentico>, egli dichiarò infine. e Un lavoro eseguito splendidamente». e Ma è possibile che tu non ti sia accorto che erano posticci? > chiese a Joc Buti il sergente, ritrovando l,l parola. e Eh, se mc ne fossi accorto! •· E poi, come per giustificare la cosa a se stes~, .a~giunsc : e Ma come poteva veninm m mente? Del resto, in camera mia e nel corridoio, che sono i soli posti dove io vedevo Todd, non fa gran luce». « Oh, anche in pieno J;!iorno si sa• rebbe stentato ad accorgersene, a meno di non osservare da molto vicino » disse il medico. « lo me ne sono ac: corto, perché ho scorto alcuni 1>cliche si_ erano staccati, forse nella caduta, rimanendo aderenti ad una scaglietta di mastice». e E il vecchio doveva attaccarseli tutti i giorni? > c;'infonnò il sergente. e No. Usava un mastice insolubile dall'acqua, così poteva lavarsi senza alterare la truccatura. t. lo stesso che usano per il make up negli studi cine• matografici, dove, col caldo che vi re• gna e sudando, gli attori perderebbero i posticci se non si adoperasse questo mastice. Una truccatura di tal genere, con un po' di riguardo, si conserva diversi giorni di seguito >. e Ma per asciugarsi, se si lavava, non li strappava i peli? > chiese il sergente, poco convinto. e Rastava che li .lasciasse asciugare all'aria>. « Ecco a che co~a gli scrvivil il /Oh,, che abbiamo trovato in bagno, sergente! > esclamò l'agente Bajus. « E quel tubo di roba con l'etichetta in tedesco che è nell'armadietto, deve essere il mastice ... > a~i;-iunsc l'uomo pn::- cipitandosi nel bagno e ritornandone con i due oggetti. Infatti il grosso tu• bo di stagno era semipieno di una past::i. trasparente e attaccaticcia, ma il medico dichiarò chi! si tr.1ttava di un unguento contro i dolori reumatici. Per quante ricerche venissero fatte, non si trovò invece nulla nella stanza ~cl morto che avesse potutp seivire per il make up. E la cosa apf>arvc strana a tutti. e Però gli rassomiglia lo stesso», brontolò 11 ~rgente O'Connor che non sapeva darsi pace, accostandosi di nuovo al letto e confrontando la fotografia col cadavere. e La- fronte è la mede~ima, l'attaccatura dei capelli anche, il naso è identico ... ». Egli si interruppe per prendere dal tavolo la busta che aveva contenuto la fotografia. Vi frugò dentro e ne cavò fuori alcuni fogli di carta gialla che incominciò a leggere ad alta vocC: _« !')al dipartimento di Polizia giudiz,ana della città di New York ai dipart!menti di Polizia giudiziaria degli Stati della Confederazione e territori annessi, con preghiera di diffusione alle polizie contea.li e cittadine. e _Il_ reparto investigazioni di questa Polma prega di iniziare immediatamente la ricerca del suddito americano Aaron Grainger, domiciliato a New ~ork,, dat°: come scomparso da questa città 1I6 giugno 19361 del quale si unisce la fotografia più recente e tutti i dati atti alJa sua identificazione. e L~ signora Ida Prost Grainger, moglie del suddetto, ha denunciato la sparizione di suo marito e le presenti ~1cerchc vengono compiute dietro su:1 1~tanza. La signora Grainger ha depositato alla cassa di questa Polizia una so~a. di dollari 5000, che verranno attnbu,ti. alla persona o alle persone c~e forniranno_ indizi ~erti sul pas\ag. g-10 o sul soggiorno d, suo marito in q~alunque località, e un'altra somma d1 dollari ro.ooo da attribuirsi alla persona o alle persone che ritroveranno \UO marito. e Aara:n Grainger, coniugato con Id.t Pro<,t,d1 anni 62, nato a Believ Russia (ora_ Lituania), naturalizzato 'suddito degl! U · S. A. il 23 gennaio 1895 a B~lt1mora, domiciliato a New York C1ty, 303, Il'. 6oth St., socio della ditta Bcats e Grainger, finanzieri. Statu· ra, _m. 1,68. Corporatura, snella. Capelli, grigi. Baffi, grigi. Barba, grigia a punta. Occhi, castani . . Vaso, affilato'. Bocca) regolare. De11tatura, secondo molare ~uperio_re destro, primo e secor~do molare mfcrìori destri incap\u• lati. ~ruchie, regolari. Fro11 u, stretta. Colorito, pallido. Pelle del viso, rugosa sulla_ fron_te e sotto gli ?'chi. Segni parltco/ari, nessuno. Se~nz caratteristici, mancino ...». Il sergente O'Connor interruppe la lettura per volgen,i verso Buti. « Mancino? Sci tu che hai detto che era. mancino?» egli chie.)(!. e Io. li vecchio era mancino. E ora che ricordo, sembrava che cercasse di non farlo notare. Teneva quasi sempre la sinistra in tasca». ~l sergente O'Connor sorrise per la . pnm<\. volta con una certa simpatia J. Buti, ma poi, come se si fo~se pentito ~~~-ottò la fronte e borbottò qualch~ « Vogliate prender nota, egregio !>ergente, che questa informazione ve l'ho fornita già. in precedenza, quando di Aa~on Gramger nessuno si sognava, e a. titolo assolut~m~nte gratuito! > soggiunse Joe But1, lievemente ironico. e Vuoi dire con questo che devo segnare un punto a tuo favore? •· ~ No, sergente. lo non competo con v~1. Sa:ltanto, in cambio della mia tc- 'ìtlmon1anza, vorrei pregarvi di lasciarmi andare, se finalmente siete pehuaso che questa buonanima non l'ho amma.1,zata io, come da principio vi sembrava ... ». e Ah, hai tanta fretta di correre al tuo sporco giornaluccio, dunque? ». e Sporco giornaluccio? Bene, sergente! Sentiremo cosa dirà McBrid quando gli dirò come trattate I' Exa- !nit1er! ... Oh, non sapete dunque che 10 lavoro all'Examiner? ... Come è male informata la Polizia!...». « Tieni, cc l'hai fatta davvero ad intrufolarti all' Examùier? » fece il sergente, allannato. Lè clc.-.tioni erano prossime, l'Examit1er combattev.t l'attuai~ amministrazione, cd egli s:weva che 11Procuratore Distrettu.t.lc non go• deva .troppo q~~ndo l' Examù1er punzecchiava o cnucava la Polizia. « Ti faccio le mie congratuhzioni, Joe. In fondo non sci malaccio come scribacchino, e io ti lascerei anche andare a deporre il tuo uovo caldo c.1ldo, ma occorre proprio che tu porti pazienza ~n altro po'. E: meglio anche per te, mfine, sapere come la co~a va a fini• re: tanto nessuno elci tuoi colleghi ti può ptccedere. Sono tutti giù in istr.1• da, e non immaginano nulla ... >. Joc Buti finse di non notare il tono mutato del sergente, e insistette: e Lasciatemi solo andare in camerà mia. Telefono di là al giornale». «-Voglia.mo essere .tmici?, .. E allora aspetta. llai già un bel privilegio sugli altri, e poi ho !\.ncora bisogno di te. Andiamo avanti :.. E il sergente riprese la lettura dei fogli gialli. e Stando alle affcnna1ioni della moglie, il signor Aaron Graingcr è uscito di casa alle ore 1 1 del mattino del 6 giugno, dopo aver ricevuto una comunicazione telefonica non si sa d:1 parte di chi, dicendo al cameriere che sarebbe rientrato per l'ora di colazione. Invece egli da allora non fu più veduto. La signora Graingcr non è in grado di fornil'c il minimo indizio atto a dare un indirizzo alle ricerche. Suo marito stava perfettamente bene in sa• Iute, non aveva"J)rcoccupazioni, ed era ritornato da un breve periodo di vacanza che si era preso ». + - (cotttiuua). TITO A. SPAGNOL ~ .,. ,,.,,, "-•uiAr.f• KARAT AGFA LA NUOVA MACCHINA PER PICCOLO FORMATO ALLA PORTATA DI OGNI DILETTANTE U Kaut Agfa è un.a m..icchinaa spieF..imento..i~to~atic~. Il formato della fotoguh..i è di 14 X 36 mm. e I ap~recc~t~ s1 ca_nc~c~n una a.pposit..bi obina pu , ~ p,-ru. Le sue carattemt1che principali sono: 1, Corpo di metallo leggero rivestito di placche di Robusit. 1 • Ottuutore Automat A.ef11 con \'clocitl di 111 S, 1 50, 1/ 1 oo BT. J. Obiettivo ..inastigmatico[gest.u A.f/" F:6, J lung~. foc.1le 5 cm. 4. Numeratore autormtico delle immagini. S· Ustra di pressione della pellico~. . , 6. Mecc.anismo di trasporto della pellicola e scatto dcli otturatore accoppiati, cosicchè è impossibile la doppia esposizione. Il ut.alogo gtntr.alr drgli .app,lr«chi t ~\licolt Aif• con rcl.1ti,-iprtui virnc invi.ato richicdtftd.olo .ali.a S. A. PR,ODOTTI FOTOGR,AFICI MILANO (8-1,) - PIAZZA YESUYIO, ,9 LEGGETE, STORIE IMMORAlwl (VIII EO. ILLUSTRATA) ---·-· • INEMA 8 la rivista che con la massima accuratezza sviscera tutti i lati dell'arte cinematografica, della sua tecnica, della sua economia, della sua storia, del suo avvenire COSTA 2 LIRE: CHIED.ETELA N TUTTE LE EDICOLE Ogni fascicolo è di 44 pagg. riccamente Illustrate ANGEL,O GATTI ACUDEMICOD'ITALIA STORICO, MORALISTA, ROMANZIERE, POETA, È UN A DELLE FIGURE PIÙ ALTE E COMPLESSE DELLA CULTURAEUROPEA CONTEMPORANEA, LE SUE OPERE SONO LETTE ED AMMIRATE IN TUTTO IL MONDO UN GRANDE ROMANZO ILIA EDALBERTO(5• ED.) L. 12 UNAMODERNARACCOLTA DI RACCONTI RACCONTI DI QUESTI TEMPI .. .. .. .. .. .. .. .. .. 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