Omnibus - anno I - n. 22 - 28 agosto 1937

BOIAHOil • RETIOOLATI A Dll'E8A DELLEOOBOE88JOlEl1ll'ltOPBE Qu,sto ,aceonto ira, li, spunto dalla si,- P•rsticion,. aP1eora molto diffusa in Cina, eia, il san1u• fresco dti 1iusti.i:iati abbia mi• •,aeolou: virtù terap,utieh,. ' E d'autunno, tardi nella notte e la luna è già scomparsa. Il ciclo si ~ fatto di un turchino cupo. Tutto dorme, fuorché i nottambuli e Lao-shuan. Ad un trailo egli balu a sedere sul letto, nella sua casa da tè. Piegandoti in avanti, accende un fiammifero e lo avvicina ad una lampada che tra.suda gr&s• 10. Una pallida luce verdognola guizza e rivela le due stanze della cua da tè. e: Lao-shuan, padre di Hsiao-shuan, te ne vai? > s'informa un& voce di donna. Dalla piccola. nanza del rctrobottcsa giungono laceranti colpi di toue del fì.glio malato. Lao-shuan a.scolta., per un momento, quindi si veste e tende una mano verso la donna.. e Dammi >, dice. La donna, Hua Ta-ma, fruga sotto il cuscino, tira fuori un pacchetto di dollari d'argento e glieli porge. Nervo,amcnte egli ,e li caccia in tasca, e 'P()i due volte vi batte sopra con )a mano per auicurani che vi sono. Accende poi una lanterna di carta e spegne la lampada a olio. Ponando la lanterna, 1e ne va nella. stanietta del retrobottega. Tramcstlo e poi ancora toue. Ap• pena la tosse s'è calmata, !..ao-shuan bisbiglia: e Hsiao-shuan... non ab:arti... al nego1io ci penx:rà tua madre >. Il figlio non ri1pondc; e Lao-shuan, penu.ndo che 1'è riaddormentato, se ne va at• traverso la pona nella strada. Nell'oacurità completa nulla, a tutta prima, è visibile, fuorché il nutro chiaro del sentiero. La lanterna illumina 10ltanto i suoi due piedi che si muovono ritmicamente. Ogni tanto ,i affaccia un cane e poi .scompare, Ma nes• 1uno di quei cani abbaia. L'aria ~ fredda e rianima Lao-shuan ; il quale sembra di ef• sere ringiovanito e di possedere il potere miracoloso di ridar vita ad un uomo. Egli muove lunghi paui. Intanto, per gradi il ciclo si rischiara. Assorto nel camminare, Lao-shuan trasale quando, proprio davanti a lui, vede un crocevia. Si ferma e si ritira di qualche passo, rifugiandosi sotto le gronde di un negotio che non ha ancora apeno i battenti. Dopo una lunga attesa le sue o»a sono intiriu.ite. Lao-shuan apre gli occhi e vede parec• chic persone passargli accanto. Una di quelle si volta e lo guarda fis.so. Egli non può distinguerne chiaramente i tratti, ma gli occhi dell'uomo brillano di un freddo e vo• glioso sguardo, occhi di fame che ad un tratto si posano su qualcosa. Lao-shuan guarda la sua lanterna e si accorge che si è spenta. La mano gli va alla tasca e sente che il denaro e'è ancora. Poi si guarda intorno e vede che d'ogni parte intorno a lui ci sono numerosi, strani personaggi che si muovono con lentezza. e nella fioca luce sembrano tanti fantasmi. Guarda ancora, e a poco a poco capisce chi sono. Sono soldati, mescolati alla Colla. Sui loro cappotti si distingue il largo cerchio bianco delle truppe governative. Come ci si avvicina, si vede anche l'orl0 rosso-vino delle loro uniformi. S'ode uno scalpicclo di pie• di; una gran calca s'avanza da ogni parte, come la marea di un oceano. Giunta al crocevia, la Colla s'arresta e forma un semicerchio con le schiene volte verso Lao-shuan. Colli si alzano da.i colletti e tendono tutti ,verso lo stes.so punto come fanno le anatre. Per un momento nessuno si muove. A Laoshuan, al di là di quel cerchio di colli tesi, par di udire non sa che rumore. Un fremito corre fra gli spettatori. Con moto ,ubitaneo, ecco che ,i disperdono. Si spingono, e alcuni urtano Lao-shuan, e quasi lo fanno cadere in terra. e Toh ! una mano dà il denaro, l'altra la merce >, grida un uomo tutto vestito di nero fermandosi dav.1,nti a Lao-shuan. Nei suoi occhi è un luccichlo metallico; rassomigliano questi due occhi al fulgore di due spade; pugnalano l'anima di Lao-shuan, il quale si rannicchia e si contrae in tutto il corpo. L'uomo nero gli tende un enorme mano vuota mentre con l'altra gli offre un panino fumante, sporco di rosso uroort ancora caldo, che gocciola in terra. In fretta Lao-shuan cerca i suoi dollari. Egli si sforza di porgerli all'uomo vestito di nero, dalla cui mano cadono rouc go❖ cie, ma in certo modo non riesce a Cani cosl ardito da prendere l'imbevuto panino. « Di che hai paura? pcrchl non lo prendi? > domanda l'altro brusco e impaziente. Lao-shuan continua ad esitare finché l'uomo gli strappa sgarbatamente di mano la lanterna, ne straccia via un pezzo di carta e lo avvolge intorno al panino. Quindi caccia l'involto in mano a Lao-shuan, e nello ;~~s;:ate~r:a::~te~l :t>:;' ;o:o~!n~~~ e Questo vecchio sciocco... >. e E per curare chi? > pare a Lao-shuan di udire chiedere. Ma non dà riaposta. Ora la sua atten2.ione è tutta rivolta all'involto, e se lo stringe al petto come se Cosse il solo erede di una famiglia di dieci generazioni. Nulla più gli impona ora che ~ in procinto di trapiantare nella sua casa la robusta vita che stringe tra le mani. E spera di rac• coglierne molta felicità. li sole si leva all'orinonte. Davanti a lui, la lunga strada va dritta alla sua ca.sa da tè. Alle sue spalle la luce del giorno acca.rena al crocevia una tavoletta sdrucita., sulla quale quattro caratteri sono miniati in oro sbiadito: e Antico ... Padiglione ... >, Lao-shuan, entrando, trova la casa da tè già tutta pulita, con le file di tavolini tersi e luccicanti, ma ancora vuota di c1ien• ti. Soltanto Hsìao-1huan siede ad una tavola contro la pa~te e mangia il suo riso. Grosse goccie di sudore stillano sulla sua fronte, e la sua striminzita tunica rigata gli si appiccica alla Khiena incavata. Le sue due scapole sporgono acute sotto la tunica. Vederlo fa inarcar le ciglia a Lao-sJwan. Ecco che sua moglie Hua Ta-ma dalla cucina, con la bocca aperta e le labbra tremanti: e T ,-liao-mah? > domanda. e SI, cc l'ho >. La coppia scompare a consultarsi nella cucina. Poi Hua Ta•ma esce in fretta e, dopo un momento, torna con una foglia secca di loto che stende sulla tavola. Laoshuan trae Cuori dal pacco il panino intriso di rosso e pulitamente l'avvolge nella Coglia. Intanto il figlio malato, Hsiao-shuan, ha finito di mangiare; e sua madre l'avverte: e Non muoverti, resta pur IL. >. Quando il fuoco divampa nella stufa di fango, iJ padre vi introduce il suo piccolo involto rosso e verde. Guizu una fiamma rona e nera. Uno strano odore si diffonde per la stanu. ,. e Hdo! che buon odore 1 ma che cos'è? cosa state mangiando?> domanda Dono di Cammello che arriva in quel momento; e, curioso, annusa per aria. t uno di quel• li che pauano le loro giornate nelle case da tè, il primo a venire al mattino, l'ultimo ad andancnc la notte. Ora si accascia su un tavolino presso il vicolo e incomincia a fa.re una otiosa inchiesta: e Forse è t:Ontu arrostito con riso? >. Neuuno gli risponde. Silenziosamente Lao-shuan gli serve il suo tè bollente. e Ora vieni pure, Hsiao-shuan >, chiama Hua Ta-ma, la madre, dal retrobottega nel meno del quale ha collocato uno sga!Jello. Il figlio siede e la madre dicendogli a busa voce: e Mangia iquesto e guarira.i. > gli porge un piatto, sul quale c'è un involto rotondo di colore nero. Hsiao-shuan solleva l'involto. Per un momento lo guarda curiosamente, come ,e tenesse la propria vita in mano. Inspiegabilmente il suo cuore è pieno di compuntameraviglia. Con molta cura rompe l'invol• to. Un getto di vapore bianco ne sfugge e si dissolve subito per aria. Hsiao-shuan vede che è un panino di Carina bianca spezzato a metà. Appena gli è entrato nello stomaco, già ne è svanito il sapore. Davanti a lui ora c'è il piatto vuoto; da una parte sta suo padre, dall'altra sua madre. Nei loro occhi ~ UJ\O strano sguudo, come se vole•• sc:ro mettere qualcota in lui e nello steuo tempo toglierne via qualche altra. Tutto ciò è eccitante. t troppo per il piccolo cuore di Hsiao-shuan il quale batte Curiosamente. Egli si preme una mano al costato e comincia a tossire. e Va a dormire, ora; dopo ti sentirai meglio... >. Cosl, obbedendo a Na madre, Hsiae> shuan se ne va a touire nel sonno. Dopo avere aspettato pazientemente che si sia assopito, ella stende sopra di lui una copetta fatta di toppe. Ora ci sono molti clienti nella cua da t~, e Lao-shuan va da un tavolo all'altro, venando acqua bollente e t~; sembra molto assorto in questo compito. Ma sotto i 1uoi occhi sono due nere unghiate. e: Lao-shuan >, domanda un uomo con le Cedine tutte briz.zolate, « Corse non ti senti bene?>. e No... >. e No?... vedo, vedo che ho torto. Il tuo sorriso ora ... > e l'uomo briuolato incomincia a contraddirsi. e Lao-shuan ~ sempre occupato. Si capi- ,-ce, se 1uo figlio Cos,-.c.. > incomincia Dorso di Cammello; ma la sua osservazione è interrotta d~U'arrivo di un uomo la cui Caccia è ma»iccia e ha tutti i muscoli come 1torti e contratti. Egli indossa una camicia di cotone nero, sbottonata e assicurata ai fianchi da una cintura di panno nero (1). Come entra, grida a Lao-shuan: e L'ha mangiato, eh! Veramente, Lao--shuan, sci Conunato, molto fortunato ... >. Con la teiera in una mano, l'altra mano pendente lungo il fianco in un atteggiamento di ri1pctlo, Lao-shuan ascolta e sorride. Tutti i clienti ascoltano e.on de(crenu e Hua Ta-ma, dagli occhi acuti e stanc,hi, viene anch'essa Cuori, e sorride &ervendo al nuovo arrivato quale.be Coglia di tè con l'aggiunta di un piatto di olive verdi. Lao--shuan stesso gli riempie la tazza di t~ bollente. e: t. una cura garantita, diversa da tutte le altre! Pensaci, portato via ancora caldo, mangiato ancora caldo! > grida l'uomo dal viso storto. e Davvero, se non ci Coue stato lo Zio Kan, non so come avremmo fatto >, lo rin• grazia Hua Ta-ma con profonda gratitudine. e Cura garantita, cura garantita! Quand'~ mangiato ancora caldo, un panino intriso di sangue umano è la sola cura che ci sia per la consuntione >. La parola consunzione pare sconcertare Hua Ta-ma, che 1ubito impallidisce pur cercando di continuare a sorridere. Essa Ca in modo di ritirarsi cosi di soppiatto che lo Zio Kan continua ad urlare con tutta la fona dei 1uoi -polmoni e non si accorge che essa si è già introdotta nel rctrobot• tega dove Hsiao-shuan donne e, dormen• do, cavernosa.mente tossisce. e t vero, Hs.iao-shuan ha avuto una grande fortuna, certamente guarirà, non per nulla Lao-shuan sorride ... >, Cosl parla l'uomo brizzolato. Poi va veno lo Zio Kan e abbauando la voce: e Ha saputo>, dice e che il criminale giustitiato oggi era un membro della famiglia Hsia. Di chi era figlio? E quale era il suo delitto? >. e Di chi era figlio? > ripete lo Zio Kan. e E di chi poteva essere se: non della quarta nuora degli Hsia? >. Ouervando che ora tutti stanno a sentire lo Zio, i muscoli della sua Caccia si muovono alacri; egli urla: e Quella piccola cosa non aveva più voglia d1 vivere ... puro e semplice, non voleva più vivere ... E cosa ho ottenuto da questa esccurione? Neppur il minimo guadagno! Persino i vestiti toltigli di dosso se li è presi Ah-Yi Occhio Rosso, il carceriere. Il nostro Lao-shuan è stato il più fortunato di tutti. Dopo di lui viene il padre della famiglia Hsia. Egli si è inta,cato il prezw ... Venticinque once di argento. E non ha dato nulla a nessuno >. Ecco, lhiao-shuan entra nella cucina con le mani premute sul petto, tossendo senza tregua. Egli si riempie una ciotola di riso e siede a mangiare. La madre gli si avvi• cina e gli domanda a bassa voce : e Hsiao• 1huan, ti aenti meglio? ha.i ancora fame? >. e Cura garantita, cura garantita! >. Lo Zio Kan butta un'occhiata al ragau.o e poi ai volta in fretta alla f°t>Ua e dichiara: < li padre degli Hsia è intelligente. Se non si Cosse deciso a riferire la cosa agli uffi• ciali, la sua intera famiglia 1arebbe stata decapitata e tutte le loro proprietà confiscate. Ma invece? argento! E poi quella piccola cosa era anche un poco di buono. Penino cercò di indurre alla ribellione il capo carceriere! >. e Penaa, se ci fosse riuscito I > commenta con indignazione un giovane sui vent'anni seduto ad una tavola in Condo. e Dovete u.pere che Occhio Rosso voleva uperc qualcosa della (accenda e coll entrò in convenazione. Ebbene, lo credereste? " Il reame della dinastia Ta-Ching appartiene a noi tutti", gli dichiarò. Roba da matti! >. Ora il buonumore torna nella casa da t~. Tutti ridono e chiacchierano. Approfittando della confusione, Hsiao•shuan toue più che ma.i con tutta la (orza. del suo corpo emaciato. Lo Zio Kan batte una mano suUa spalla del ra.ga.uo ripetendo: e Cura garantita, Hsiao-thuan. Non devi touire cosl. Cura garantita! >. e Impazz:ito ! > dice Dorso di Cammello scuotendo la testa. In origine, la terra adiacente al muro di cinta della citù. prcuo la Porta Ovest era di pubblica proprietà. Lo stretto sentiero che ora l'attraversa venne fatto dai piedi di coloro che cercavano una scorciatoia; e poi diventò una tinca di confine. A sinistra sono le tombe di quelli che sono stati giustiziati o lasciati morir di fame in prigione. A destra sono raggruppate le tom• be dei poveri. Tutte queste tombe sono fitte e ricordano le (ocacccttc sulla tavola di un uomo ricco, il giot,no in cui ai te1teggia una nascita. Il giorno chiaro e brillante, quando le tombe vengono visitate, ~ spuntato eccciionalmente freddo; i &a.lici hanno buttato gemme della grandeua di meuo chicco di riso. Hua Ta•ma ha collocato quattro pesci e una ciotola di mi-fan sopra una tomba nuova sul lato destro, ci ha pianto sopra e ci ha bruciato dei simulacri di banconote. Ora siede abbagliata in terra, come aspettando qualcosa, ma nulla che eua possa spiegarsi. Una leggera brezu. soffia e fa tremare i suoi capelli corti. I quali sono molto più grigi dell'anno avanti. Ma giù, sul sentiero stretto, viene un'altra donna, anch'essa coi capelli grigi, e in stracci, Ella porta un cesto sdrucito, la.e• cato di rosso, da cui pendono strisce di carta dorata. Ogni tanto si ferma. Finalmente vede Hua Ta-ma, cd esita imbarazzata. Un'espressione di confusa vergogna copre il suo pallido e melanconico viso. Poi, (acendOJi animo, va ad una tomba sul lato sinistro, e posa il cesto laccato. Avviene però che la sua tomba è proprio dirimpetto a quella di Hsiao-shuan, non essendoci in mezzo che lo stretto sentiero. Hua Ta•ma la guarda trasognata, mentre depone i quattro pesci, la ciotola di riso, brucia false banconote, e piange. Cli viene allora in mente che, anche in quella tomba, giace un figlio di madre. Ella guarda curiou.mente la donna che si muove come in sogno, e fissa davanti a sl uno sguardo assente. Poi, ad un tratto, la vede tremare e ritrarsi indietro come per stupore. Hua Ta-rna è commossa. e Fone è impazzita per il dolore >, pensa. Si alza e, varcando il sentiero, le parla quietamente: e Vecchia madre, non addolorarti tanto. Andiamocene insieme a casa >. La donna accenna stupidamente di si, con gli occhi ancora sbarratL Ma improvvisamente dà in un grido: e Guarda! che cos'è questo? >. Seguendo la direzione del dito teso della donna, Hua Ta-ma guarda la tomba che ha dinanzi a aé, la quale è maltenuta, con brutte macchie di terra gialla sopra la pietra. Ma, guardando meglio, è stupefatta di scorgere in cima al piccolo tumulo un ccr• chio di fiori roui e bianchi. Per molti anni non se n'erano aceone; eppure ora li ve• dono chiaramente. Non sono molti questi fiori, ma in bell'ord.ine; non sono splendidi, ma ben distribuiti. Hua Ta•ma guarda in fretta la tomba di suo figlio e le altre; ma soltanto qua e là qualche fiore arzurro e bianco ha resi1tito al freddo ; di rossi non ci sono che quelli sulla tomba della vecchia donna. Ella si sente un'indicibile vuoto al cuore, come se J5rovasse un bisogno, ma non sa di che. L'altra va più vicino alla tomba, esamina i fiori. « Quale può essere il motivo? > mormora. Poi lagrime le inondano il viso cd ella grida: e Yu, figlio mio, ti hanno usato ingiustiiia, ma tu non dimentichi. t Conc perché il tuo cuore è pieno dì dolore che tu scegli questo giorno e questo mezzo per dirmelo? >. Ella guarda intorno, ma vl)dendo un nero corvo che salta sopra un albero sen2.a foglie, continua: e Yu, Yu, figlio mio 1 8 stata una trappola i sci stato seppellito vivo. Ma il cielo lo sa. Chiudi i tuoi occhi in pace, ma dammi un segno. Se tu sci nella (ossa, se stai MCOltandomi, Ca che il corvo voli qui e si posi .opra la tua tomba >. Non c'è più breua; dappertutto le erbe secche stanno ritte come setole di rame. Un leggero rumore sta so1peso per aria e vibra diventando sempre meno audibile, finché svanisce. Poi tutto diventa quieto come la morte. Le due vecchie donne stanno immobili nel meuo dell'erba secca, a1• :;f,.1~:,ar:~e li!~:::· :r:~e:a:•~i !%~ sta fermo come fuso nel ferro. Paisa un lungo momento. I visitatori dctle tombe crescono di numero. Pare a Hua Ta-ma che un pe10 le sia tolto per gradi dal cuorc; e dice all'altra: e: Andiamo>. La vecchia donna sospira accorata e raccoglie i suoi piatti di offerta. Ella indugia ancora un momento, finalmente si decide ad allontanar1i mormorando: < Cbissà qual è stato il motivo? >. Ma hanno appena camminato un trenta passi che odono ad un tratto un grido acuto venire dall'alto: e Jah-h-h ! >.• Voltandosi con un brivido, vedono allora il corvo raccogliersi su un ramo e poi slanciarsi, aprendo le larghe ali e volando come una freccia verso il lontano ori:tz0nte. LU HSUN (T,adu{ione di Alb,rto Mo,allia). L' 11pp11recc!tio perildilettante esigente col luminoso anutigmatico Apobr Agfa f: 4,S adatto per ogni genere di fotogufic a cominciue dalk pou 6no ,Il, prm delmovimento/.iù veloce. ~ munito cl nuovo ottuutore Ptontor Il per tempi d'esposizione di 1,1/1,1/s.1/10, 1/1s, 1/so, 1i100, 1/t50 di HCondo. Inoltre questo nuovo modellodcli, nou serie BillyRecord ha un autoscatto incorpon.to ncll' ottuutore stesso. Bi/!y._R.ecord-Agfa•Fcon otturatore Prontor Il Richiedete il c~talogo generale degli ~ppuecchi e pellicole Agfa ali' 4,fc .'fo: S. A. PRODOTTI FOTOGRAFICI . 1,a-,010 MILANO (8-p). PIAZZA VESUVIO,,, Unico-Allevamento Italiano esclusivo di 1JulldogJJngleJi LAZY BOY detto JOHN 8Ull c..,.,...,..,_ Cap. ERNESTO TRON TORINO. VIA BALDISSERO N. 8 LADINNA SI PUBBLIOA AL PRIMO D'OGNI MESE E OOSTALIRE CIIQUB IN OGNI EDIOOLA ABBONilCENTI: UN A.11l1L0. 41; SEI MESIL. U il!lffilISTBAZIONE:KILAl!OPIAZZAO,ERBA 6 t LAPrO'BELLAL, AP!ÙLUSSUOSAE ADUN TEMPOLA PrO' EOONOMIODAELLEBIVI· STE ITALIANE DI MODAE DI VARIETÀ FEMMINILE 8 IJIDlllfElffll IL P&ICICOLDOI SBUIKBIB CBBCOIITBB.Ù, l'llJ. L'ALTRO,Ulfl li84111lll• DEVOLUECC:OLTDl IPIDIIIII DBLL.I.MODAAUTUIIJ.LE IIARIIOMORETTI t UNODEI PIÙ ARISTOORATIOI E INSIEME POPOLARNI A.BRATOBI OHE OGGIOONTIL'ITALIA. EOOOI SUOI LIBRI PIÙ FORTUNATI OHELO HANNORESOOAROA LETTORI DI TUTTE LE OATEGORIE LOHANNOIMPOSTOALL' illMIRAZIONEDEI PrO' ESIGENTIOBITIOID'EUROPA. ANNADEGLIELEFANTI L.12 L'ANDREANA . L.12 I PORIDI CUORE L. 5 LACASADELSANTOSANGUE • L. 5 UNASETTIMANA INPARADISO L. 5 LECAPINERE . L. 5 SORPRESDEELBUONDIO L. 5 LE OPEREDI 14, MORETTISONOPUBBLIOATEDA A. MONDADORI

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