\ ' ILCASIOliSPENCEH QUANDO 1'11 novembre del 1918 la grande avventura della guerra finì, Spcncer Tracy, che era partito volontario, se ne ritornò tri(jtemente a M:illwaukee. ~a già aveva in animo di trovare forwna sul palcoscenico. t.:n suo compagno d'ar- --. mi, Pat O'Brien, prima di separarsi. lo aveva incoraggiato a scguìre questa ~trada, ove egli già era da tempo. I I governo americano concedeva un compenso di 30 dollari al mese a tutti i soldati volontari che, dopo l'armi- ,tizio, riprendevano gli studi, e Spenccr decise di ritornare a ,cuoia. Xci 1918, trenta dollari al mese, per un ragarLo di diciotto anni, erano una r: chezza. Se ne andò dunque alla :vf:_,rquettc Academy per un anno, e poi a quella famosa di :\l"orthwestem dove potè indossare l'unifonnc blu. Dopo ì primi successi scolastici, s'iscrìsse all'U~iversità di Ripon, nel Wisconsin, per diventare medico. ~a uno strano fatto cambiò il corso del suo de)tÌno. In una afosa giornata d'estate, Spencer stava attraversando in fretta i locali del padiglione delle Arti, quando un professore, certo Boody lo chiamò dall'aula. ' < Venite qui 1 e sede1e1 Tracy >, disse Boody. « Vi devo spiegare perché non vi hnnno potuto dare dei voti migliori, i \'O,tri professori >. « Ascoltate >1 scoppiò Spcncer, « ve lo dico io perché m1 hanno trattato così!>. E. a voce alta, con violenta eloquenza cd ogni 11orta di ingiurie, distrusse la fama dei suoi maestri. Quand'ebbc finito, Boody1 ca.Imo, rimarcò: « Non c'è posto per voi, nel corso degli assistenti medici. Abbiamo invece bi~gno di voi come oratore! Che invettive, che potere declamatorio, che efficace uso di argomenti! E. un vero peccato doverli ~precare per convincere i vo~tri insegnami a trattarvi meglio!>. Il vecchio professore discorreva seriamente, c1 il giorno dopo, iscrisse Tr .tcy al cor,;o di drammatica. Spcnccr apprese a gestire, a tenere a mente i brani e a recitarli con convinzione. Finché in u11a commedia scolastica mancò, un giorno, un attore, e Boody li rammentò allora di Spcnccr. Fu un ,ucces1;0. Sprnccr non si arrclie; organizzò, nella scuola, altri lavori che gli fruttarono qualche dollaro. E quando ebbe rncs'>O da paqc un po' di danaro in più dei trenta dollari al mese, prese il treno e fuggì, gonfio di ambizione, verso la metropoli. All'Accademia Americana di Arte Drammatica, gli dissero che avrebbero tl'nuto conto delle sue buone raccomandJzioni, e che, se avesse studiato, probabilmente avrebbero fatto qualcosa per lui. La mattina dopo, passeggiando nel piazz.,lc della Centrai Station, una voce bc·n nota lo ,cosse: « Spcnccr! ». Era il wo amico Pat O'Bricn, compagno d'armi, quello stcs"O che gli a- \TVi.l mcs~o in te,ta di tentare il teatro. Anch<' Pat aveva rr~anizzato a ~ew Yùrk compa~nif' di giovani attori, e i due Jmici dcci~ero di prendere insicmc una camera in affitto e dt aiutarsi. Nel loro domicilio comune, Pat e Tracy si aggiustavano la biancheria si tagliavano i capelli, e declamav~no melodrammaticamente girando su e gitì per la stanza. Qualche volta i trenta dollari mens!li gli bastavano appen.1 per due scttu~ane; ma era troppo orgoglioso per scrivere a casa e farsi mandare dana- ~ : pr~ndcva di tanto in tanto a prestito piccole somme. Ma rimasto in arretr_ato, prcst? I~ cose lo portarono alla rovma. Cc'rco d1 mangiare pane e acqua, ma alla fine del primo anno, ~opo aver saltato otto pasti consecutivamente, e non aver trovato un cane c~e gli imprestasse un penny, decise d1 cercar lavoro. Si licenziò dall'Accademia e partì. Affamato e debole s'incamminò per Broadway. Alla fine di quel giorno, proprio q~ando st~va per.farsi prendere dal panico, trovo un direttore di palcoscenico disposto ad ascoltarlo. Spcncer sfod_erò allora la sua migliore arte oratona. Decantò la sua esperienza, la sua scuola drammatica, la sua volontà e infine confessò la sua fame. Il direttore imperturbabile, masticando il sigaro: ascoltava. Quando, alfine, sem,a fiato e esausto Spenc~r si arrestò arcigno aspcttand~ una risposta, l'uomo spostò il sigaro da un lato all'altro della bocca e disse: « Vi darò quindici dollari la settimana per venir su da una botola del palcoscenico, all'ultimo atto ». « Prestatemi un dollaro, per carità! > rispose Tracy, con la faccia pallida. L'uomo pescò nelle tasche. Finita ch'ebbe questa parte, ritornò di nuovo in cerca di lavoro. Corse tutta New York, passò giornate intere nelle antkamcre degli impresari, finché, per combinazione, Leonard \Voods Jr gli diede una parte e lo mandò a White Plains. Qui il suo stipendio cominciò a crescere da venti dollari la settimana a cinquanta; la sua recitazione otteneva successo. Poi s'innamorò, per la prima volta nella sua vita. Luisa Treadwell era un'alta ragazza bruna, dagli occhi castani e dalla voce chiara e fluida. Una quieta bellezza. Protagonista del dramma che si rappresentava a White Plains, recitava con così semplice grazia e intelligenza, che colpì il sentimentale cuore irlandese di Spenccr. Trasferiti a Cincinnati, si sposarono. E da quel giorno la coppia percorse tutta l'America, con varie compagnie, da Pitt11burg a Winnipcg, dal Canadà a Brooklyn. Nell'anno del jau, il 1925, l'anno di I signori preferiscono le bionde, lavorarono come cani: tre matinéts alla settimana e spettacolo ogni sera. Il lavoro crebbe: Nigger Rich, Dread Yellow, The ba~ Cyclone, fu. rono le loro maggiori atiche, e Co,t- {lict che fu rappresenta per tre anni. finalmente, per la ~econda volta, un.:1 <itrana combinazione indirizzò il dc~tino di Spcncer. Egli recitava la parte dcli'< assassino» Mears in un lavoro poliziesco, The last mile, uno di quei disperati drammi a base di fughe, di donne nella nebbia, di morti e di uomini che sparano alla cicca. La gente affollava il teatro da due mesi, ma appena i produttori videro che il successo diminuiva, decisero di dar termine al lavoro. Un giorno o due prima della fine delle rappresentazioni, un gruppo di reclusi a Auburn si organizzò e decise, come avevano fatto 1 personaggi del dramma, di evadere. Quella notte una guardia fu trovata con la testa fracassata e, pochi minuti più tardi, le edizioni straordinarie dei giornali annunziavano a New York la fuga dei detenuti. I dettagli dell'avventura erano gli stessi della commedia. I I direttore pubblicitario di The la.si mile lesse la storia e corse al telefono. Si tolsero gli striscioni che annunciavano la fine delle rappresentazioni. L'attenzione del pubblico fu attirata di nuovo con la radio e i giornali sulla strana rassomiglianza tra le gesta della prigione di Aubum e The laJt mile. Il teatro fu invaso dal pubblico. In una settimana, Spcncer Tracy -divenne l'attore più conosciuto, nel più sensazionale lavoro d'America. Frattanto, ad Hollywood, in una piccola sala di proiezioni, un certo John Ford diceva: « Mi sembra buono que~ sto Tracy. Conducetemelo qui >. Le cose precipitarono. Spcncer accorse, fece Up the Riuer, il suo primo film, e di nuovo ritornò a New York per recitare anc~ra per due anni il terrificante dromma. Quando finì, F ox gli mandò un contratto da finnare. Era il 1 930. Da quel giorno la fortuna di Spcncer crebbe rapida. A. D. Sì, farò un film uu11co >, dice Bluctti: e o meglio un film a sfondo s1orico. So quel che volete dim1i, che ormai se ne ha abbastanza di corauc e di elmi Juc• cicanti e di lance e di comparse. Ma a me è accaduto un fatto inverso al vostro: mi sono detto: le coraz.zc, gli elmi e le spade sono clementi cinematografi.ci di grande effetto. Perché dobbiamo rinunciarvi? La pittura del Cinquecento seppe sfruttare con grande efficacia cinematografica i rificui delle corauc, il luccichio delle spade e le selve di lance. Le armature sono splendide nature morie ... >, e Certo, ma si rischia molto spesso di cadere, dalla pittura del Cinquecento, nel genere Mcissonicr o peggio. I guerrieri iono personaggi difficili a manovrare nel cinematografo. A dire la verità, il solo lilm in costume di questi ultimi tempi che non sia caduto in ricostruzioni grottesche è Slato K ermtsse eroica >. « Esatto. 2 inutile oggi allestire film storici con criteri di vent'anni ra, coprendo le comparse di latta ... >. « Lei dunque non userà la latta? >. e:No, o meglio ccrc.huò di fare un film C"he non faccia pensare alla latta >. « E che film far¼? >. e: Ettore Fieramo1c11 >. e: L'unico eroe c.he s1ia accanto a Garibaldi, nella fantasia del popolo. Ma con Fieramosca non potrà fare un film come K e,rness, .roicti: non c'! ancora abbasranza spirito, in Italia, per capire che gli eroi ,,anno trat1ati con confidcnia ... >. e: Lo so, ma tulio si può fare, purché la mano sia leggera >. e:S'ispirerà forse al libro di ~lassimo d'Azeglio e al suo quadro? >. e No, finirci nella laua, o in un carosello storico. Cercherò di allestire un Fieramosca ariostesco, un Fieramosca, se così si può dire ... >. e: ... del Far West!>. e Press'a poco >. e:Ma non gli (accia un viso da Icone, da eroe permanente, da asceta. I nostri film storici presentano eroi che, per voler essere eccessivamente seri, finiscono col diventare ridicoli. Cl raccomandiamo a lei: poco cartone, poche 1orcc, poche in(crriate e pochi merli >. e:Certamente, penso a un Fieramosca in aperta campagna, che saha le siepi ... >. « Cli faccia mangiare qualche grappolo d'uva ... >. e: Infatti, a Garibaldi, nel mio film "1860 ", (cci sbucciare una mela>. e: Eroi e (n.ma ... >. Blaselli sorride, un po' indispetlito dei noslri suggerimenti. Prende dal tavolo un libro e cc lo mostra. t il Burckhardt. « Ora studio un po', per non cadere in qualche sciocchezza, ma non abbiate pau· ra: il film che sto preparando, se avrà un pregio, sarà quello di sembrare un film storico. Figure piccole, in lontananza, cicli aperti, nessuna figura controluce, nesiun gigante a gambe :'\pt:rte e, soprattutto, attori disinvolti e leggeri che galop• pano senza pcm:uc al Colleoni ,. e Fieramosca è un "bel tipo di soldato", come dicono i colonnelli. Se si pensa a quest'eroe lo si ,·ede con la mosca e l'elmo e due occhi di acciaio che brillano di gloria: s.arà un affare scrio dargli confidenza. C1ediamo che Fieramosca auom1gliaue un po' a Tito Speri, chissà perché ,. e: Perché noi ce ne siamo fatto un'idea del tulio romantica, un po' alla Walter Scott; ma cercherò di fargli una nuova (accia>. « Certo, bisognerebbe spolverare un po' qucs1i eroi. Se pensiamo a Pietro Micca vediamo un tipo di impiegato piemontese, abitudinario, onesto, puntuale, caritatevole, che solleva i vecchi per strada e non gioca mai a cute. Sognamo invece un Pietro Micca che gozzoviglia nelle taverne, che gioca al biliardo, un prepotcntaccio cane che, quando si tratta di far saltare in aria la fortezza, accende la miccia col sigaro in bocca, sputando come Wallacc Bcery ... >. Blasctti sorride. Nella stanza si è '(allo buio, e in penombra su un vecchio cimo del Cinquecento la luna lascia un ri0csso di mercurio. Jtl, ( NVOl'I FILlll) !lo.il~'trlE!lolloJl DI BROADWAY UN FI LM'.i TEDESCO che vuol es• sere una specie di p:uodia del film americano. La protagoniua, una ragazza muscolosa, comincia a recitare in un piccolo teatro provinciale bavarese. Dovrebbe avere una bella voce, ma starnazza come una gallina. Finché improvvisamente, tra un atto e un altro, le giunge un dispaccio da New York, t. nata scritturata da un impresario americano: deve partire subito s t un piroscafo per raggiungere l'America. La ragazzona, che indossa una palandrana ricamata in famiglia, parte sul « Brcmcn >. Ecc.ola nei liberi Stati d'America. Qui do,•rcbbc comincìare la parodia (o forse la satira): giornalisti americani all'arrivo, ricatti e imbrogli di due fratelli che vogliono ostacolare lo sbarco della giovc,ne cantante, spaventali al pensiero che essa possa farsi sposare dallo zio impresario che l'ha scritturala. La ragazza non li perde d'animo: è una coraggiosa 1edcsca, un soldato deciso a vincere la battaglia. Si libera dai ricatti e degli imbrogli, impara a ballare il dti• cket, a cantare con la testa all'ingiù, e a farsi applaudire dal pubblico. Registi, impresari, rivali, tirl.s polpacciute (tutti finti americani dal viso teutonico), non ostacolano piu il successo della eroica fanciulla. E il film finisce in un rclice matrimonio, s'intende, con un bravo compatriota. Come parodia, siamo sinccri, questo film lascia molto a desiderare. Nonostante qualche metro di pellicola comperata dalle agcnzie .uncricane, e incastrata qua e là, dove si vedono ridde di grattacieli, statua della Libertà, sobborghi, piroscafi e ponti di (erro, la vita americana è descritta come possono immaginarsela le ingenue ragauc nate in riva al Reno. Tutto ai tedeschi è conceuo, ma nor?' l'ironia, il sarcasmo o l'allegra parodia. La protagonista cantante è Marika ROkk, una giovane attrice ben costruita, dalle spalle potenti, i fianchi stretti come quelli di un bonur. La sua recitai.ione è 1portiva, precaria, insignificante e di una comicità goffa, come 1anno cs1tr goffe le ragazze di casa quando si mettono in costume da bagno. Turhano lo spettatore quegli occhi troppo vicini al naso, che danno un lieve gir.unento di testa. Cli altri attori provengono dalle vecchie riserve dcll'UFA e non merita davvero di loro. Greta Oubo m1c.tr1gira 11Karl1 Wale•sh" (Jietro-Ooldwyu-lhyer}
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