Omnibus - anno I - n. 19 - 7 agosto 1937

quello: oggi Lo prego soltanto di manifestarmi la Sua volontà. Dio mi pari.a durante la preghiera. La preghiera non è autosuggestione, ed è as~ai più della meditazione. I sacerdoti buddisti passano giorni interi meditando. Chi medita, trova in se stesso la sorgente dell'energia, ma con la preghiera ci ~i avvicina a una sorgente di energia più grande della propria. Io attendo di seguire la Sua volontà; e la Sua volontà significa certezza. Nell'epoca feudale dei Tre Regni, r'cra un vecchio generale, Ts1ao Ts'ao. Una volta, durante una lunga marcia, vedendo i suoi soldati stanchi, assetati e scoraggiati, annunziò loro : e Dal mio cavallo vedo un bel giardino pieno di prugne mature! >. L'acquolina salì alla bocca dei soldati, nuova forza e coraggio li rianimarono. Ma per quanto tempo? Il frutteto non divenne realtà, ed- i soldati furono presto più stanchi di prima. Questi sono, secondo me, gli effetti della meditazione. In un primò tempo si prova come un'efferve• sccnza spirituale, che può aiutarci fin. ché nessuna oasi appare all'orizzonte, ma quando sono spiritualmente assetata, non cerco fmtteti: vado alla fonte stessa dell'acqua viva. Nella Bibbia alcune parole m'impressionano più delle altre : e Sia fatta la Tua volontà > e e Amerai Dio, il tuo Signore, Dio tuo, con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutta l'energia e con tutta la mente». Dobbiamo usare la mente come il cuore. L'inferno è lastricato di buone intenzioni, cd io non conosco niente di più esaspemnte di una persona bene intenzionata, ma senza giudizio. Nella preghiera è la nostra fonte di vita e d'equilibrio; soltanto Dio può illuminare l'intelligenza. Rimango spesso perplessa, perché la Ìnia mente è limitata, dubito dei miei giudizi e ne diffido. Allora chiedo luce e guida, e quando oi;rni incertezza è svanita, procedo innanzi, lasciando a Dio la cura dei risultati. Le nostre menti limitate accanto alla Sua infinita mi suggeriscono questa immagine: io cammino e i monti mi grandeggiano intorno, uno addossato all'altro, in modo che non potrei dire dove comincia l'uno e termina l'altro. Ma dall'alto - è raro che io abbia tempo di viaggiare diversamente che in aeroplano - ormai tutto ha un contorno e una forma precisa. Dall'alto vedo tutto chiaro. Questa è forse la differenza tra la mia mente e quella divina. E quando parlo con Lui, Egli mi solleva fin dove po530 vedere chiaramente. Non credo possibile far comprendere questo a chi non l'abbia sperimentato. Spiegare cosa significhi la guida 4ivina a chi non ne ha l'esperienza, sarebbe come far comprendere la bellezza di una sonata di Chopin a un sordo. Un fisico, o uno specialista in toni o in lunghezze d'onde, potrebbe riuscire fino a un certo punto in quest'impresa. lo no, ne sono certa. Vorrei rendere ben chiara una cosa: il consiglio divino, anche se non lo chiediamo, è intorno a noi, come l'aria è piena di onde sonore, anche se noi non le intercettiamo con un apparecchio radio. Imparando a usare l'apparecchio, riusciamo a catturare la musica che è nell'aria. Così l:?.. guida divina si merita comunicando giornalmente con Dio. Non ci si può aspettare di sentire la presenza di Dio quando non si ha di Lui che una vaga conoscenza. Concludendo, per mc la religione è una cosa assai semplice. Significa sforzarmi con tutta l'anima, con tutta l'energia. e con tutta la mente di eseguire la volontà di Dio. Sento che Di'o mi ha affidato un compito per la Cina. I problemi della mia Patria sono oggi più vasti che mai. Ma oggi non mi dispero e non mi abbatto più. Guardo a Lui che può più di quanto non possiamo noi chiedere e concepire. So che non può accadere nulla a me né al Generale prima che il nostro compito sia assolto. E il dopo, che cosa importa più? MAILING SUN Il~ ARNOI, !11ll{, 19, 7 AGOSTO1937-XV OMNIBUI SETTill!ANALEDI ATTUALITA POLITIOAE LETTERARIA ESCE II. SABATO [N 12-lf PAGINE ABBOII AIIIEJITI tu.Ila, Colool,1aDno L. 45, aemeUN L. 23 E.auro I IDDO L. 70, nmel\r. L. 36 OOlfl WOKIAO UJU LIRA Jfno■ orlttl, diugnl e foUJ~e 1 anche 11 non pcbblloul, non 11 re1titc.i100110. Dlruiou: Roma • Via del Sudario, 28 Telefono N. 561,835 J.maia.btrutoa,: )(Ilario • Pi1u1 Carlo trbt. 1 6 TelefonoN, :H,808 loc. laon. &dJtrlc• " OllfflUS " · IUl.uo I' '\ \ / ~- )t~'# t' ' \ i' ' l f \~~H~ I I '! '/ '/ ( 81, à la HrlU.1 ,ul f'zont6 rouo DOlloi IOUOl'Olou\&rl, GLI EUROPEI hanno del Giappone un'idea assai vaga, che non va oltre il ricordo delta Butterfly e l'assedio di Porto Arturo. Benché ogni anno l'Impero del Sol Levante faccia parlare di sé i gior• nali, per l'occupaz.ionc di questa o quella provincia cinese; benché esso sia l'inventore della guerra senza regolare dichiarai.ione, 1\·~s1.meuropeo saprebbe parlarvi di quel grlnde lm_pero, senza ispirarsi ai film o ricordarvi il karakiri. • Sul Giappone corrono molti luoghi co,, muni, è vero, (cLa Germania Gialla>, «Volontà molta e inventiva poca >, ecc.) ma chi &a dirvi, per esempio, chi siano i Mitsui? Dall'Europa il Giappone ha imparato molte cose, e, fra le tante, anche quella di avere i capitani d'industria; e i Mitsui sono i veti padroni: i Rockefellcr, i Mellon, i Krupp, dell'Impero del Sol Levante. La cua dei Mitsui, coi vari matrimoni e le diverse parentele con le altre grandi cue del Giappone, ha praticamente il con• trollo sugli uomini politici dei due impor- . tanti partiti che hanno vinto nelle ultime clcz.ioni. Legati all'esercito, i Miuui finanz~no molte iniz.iative nel Manciukuc\ bcnclié credano ancora nella dcmocraz.ia e non desiderino affatto la supremazia della casta militare. D'altra parte, per i loro grandi intereui, dovuti al libero commercio mondiale e alle intese internazionali, si augurano senz'altro la pace, e, soprattutto, pace con la Cina, pace con l'Impero Britannico, e pace con gli Stati Uniti. Il Giappone è una delle sei più a:randi potenze del mondo; in Oriente la più forte. Ma può mantenere i suoi sessanta milioni di abitanti, solo con l'industria e le esportazioni. Metà delle sue forze commerciali e industriali è nominalmente nelle mani di piccoli proprietari dì aziende, che hanno sotto di sé non più di cinque o sci operai ; l'altra metà ! nelle mani di quattro grandi famiglie, fra le quali i Mitsui sono i pi~ potenti. Essi hanno, infatti, il controllo diretto e indiretto Sopra un quarto dell'intera produzione giapponese. , Questa farrJglia, un tempo di cavalieri feudali, è in commercio da più di treccnt'anni. Nell'anno milleseiccntosct1:rntatrè, Hac.hikobci Mitsui, nel suo magazzin9 di Tokio, già prima di Frank Winficld Wool· worth, adottò il e prezzo unico > per le muci e il pagamento a contanti. Fino allora il commercio al minuto, in Giappone, si svolgeva a credito e a lunghe scadenze; Mitsui scoprl che il pagamento a pronta cassa e a prcno unico era il migliore, e gli affari crebbero talmente nel suo ma• gaz.zino, che egli divenne presto il più f~- moso commerciante di Tokio. Verso 11 , 700, i Mitsui cessarono di vendere la seta e le altre manifatture a tipo unico e decisero di offrire al cliente tutto ciò che il cliente desiderava. I quattro rombi Non molto più tardi dei Medici, lo stemma dei Miuui divenne celebre in tutto il Giappone. Anch'css.i prestarono moneta ~ interesse. Oggi, sono i più forti banchicn privati dell'Impero. Lo stemma, composto di quattro rombi aormontati da un occhio, si può vedere in tutto il Giappone all'occhiello di migliaia di impiegati. Ma questo segno, sui risvolti dei pastrani e delle giacche, si può vedere anche nei mercati di Londra, New York, Parigi, Bombay, e soprattutto a Giava e Sumatra. Dieci anni prima della Banca d'lnghil· terra, ai tempi di Giacomo II, _i Miuui aprirono a Tokio una banca e inaugurarono un nuovo sistema di cambio. E come b. grande (a.miglia Guinncss, ai tempi di Giacomo I, arricchitasi col commercio del• la birra, i Miuui fecero fortuna col sake, la popolare bevanda giapponese. Quando ancora il Giappone, durante trecento anni e fino al 186o, era completamente isolato, e conduceva un piccolo commercio con l'Occidente, con pochi mercanti danesi imprigionati in un lembo di terra vicina a un porto giapponese, questa famiglia fu la prima a iniziare il commercio col monclo occidentale. li fondatore della fortuna dei Mitsui aveva 53 anni, nel 1673, quando apri il suo bazar a Tokio. Discendente di una antica schiatta di cavalieri feudali, egli in• tul che nuove forze avrebbero dominato il Giappone, e che non più il blasone, ma il commercio, sarebbe stato il mezzo più si('uro di potcnz.a. Da quel momento, ccs.sò di considerarsi un nobile. L~ ,sua _Profezia fu giusta. Per dt!cccnto anni il Giappone, governato pacificamente dagli Shogun, permise ai Mitsui di arricchirsi. Negli anni che seguirono, i Miuui impararono l'arte della pubblicità. Fornirono om· brclli gratis ai clienti, sussidiarono i più celebri attori perché ricordass.ero, nelle loro (Di,, di BartolO zione di un santu.irio, e grandi estensioni di terreno sono riservate agli impiegati che vivono in villini liberi da fitto. Hanno un ospedale ultimo modello, e un laboralorio che produce speciali pillole al fosfato che vengono date ai minatori prima di scendere nella miniera. Queste pillole, sembra che facciano lavorare con più lena. Vi è anche un magazzino cooperativo di generi recite, le merci della diua; distribuirono alimentari diretto dalla ditta e, in queannunzi su assicelle di legno e, nei ro• sta e ill altre parti del paese, )a ditta ha manzi popolari dei primi anni del dicìan- speso milioni di dollari per creare centri nove.simo secolo, inserirono elogi della di studio per gli operai, e per i loro figli. loro casa. La Cua dei Mitsui è d'accordo con l'EscrMentre Disraeli dc1eriveva gli orrori del• cito nel risvegliare nei giovani il vecchio lo sfruttamento del lavoro, in e Sybil, or spiri10 shinro che, nei primi anni del scth, Tal~ of the two Nations •• e l'industria- colo XX, tendeva a scomparire, come si lismo era il Oagello dell'Inghilterra, i Mit• vide specialmente durante il violento pcsui stavano già provvedendo a un progetto riodo della guerra. La gioventù non sembra di compartecipazione dei profitti per i loro aver più rispetto per le vecchie idee; tende impiegati, oltre a nuovi sistemi contabili, anzi a imitare i costumi occidentali. Per non dissimili dalla nostra e partita doppia >, rimediare al periodo, i Miuui cercano di e al regolamento dei periodi di riposo nelle sviluppare i cosl detti e Campi dello Spigiornate lavorative. rito > dove si educano i figli del popolo Quando il Giappone, verso il 1860, aprì per un intero anno, campi pressapoco •i• le porte al mondo occidentale, l'unica gran• mili alla scuola dei giovani capi-panito de ca.sa giapponese che già avesse speri- in Germania. mentato le proprie immense capacità fu Q}Jalunque possa essere temporaneamente quella dei Mitsui che accolse le idee occi• il sentimento dominante in Giappone e dentali e poté dominare il paese in po- qualunque sia il panito che salga al pochi anni. I Mitsui avevano già disponibilità tcrc, questo partito non farà sicuramente bancarie con le quali aiutare il governo. mai nulla che possa essere in antagonismo Avevano tatto, istruzione, iniziative, e buoni con gli interessi dei MitsuL impiegati Divennero soci responsabili nella Il solo grande pericolo sorto in questi fondazione della Manifattura Cotoniera ultimi anni coJ'ltro la loro treccntennalc inKanegafushi, che è oggi una delle mag. nucnza è l'Esercito. Ma l'Esercito non può giori industrie del Giappone. Aiutarono la I sviluppare la conqui1ta del Manciukuò s.cncreazione della Manifattura. di ca!ta Oji, \ z.a ingenti caP_itali commerci.ali; e. il ~on: }:~~~::i:~: ~:uam~~;;a 1~~~~;~fu b~~} ~ ~:°!~ :t!:n~~~: .!ra~~~tagg,oso a, M1uu1 una c. filanda modello > per la seta. Acquistarono dal Governo le famose miniere di carbone Miike, per cui oggi controllano più del 50 % dell'industria carbonifera del Giappone. Introdussero i più moderni metodi scientifici e tecnici. E lo sviluppo di Formosa, del suo tè, del suo zucchero e della sua canfora, è opera dei Miuui. Ciò non fu fatto scnz.a enormi guadagni: in un solo anno, recentemente, le loro transazioni commerciali supera.va.no l'intera rendita annua dello Stato. La maggior parte dei loro profitti deriva dal commercio di espor1:u.ionc e importazione che rappresenta il 40 % del commercio giapponese. Le pillole :Potere immenso Oggi l'Agenzia Miuui comprende: The Milsui Bank Ltd. che ha in mano il 5,3 % degli affari nazionali; la Compagnia di Assicurazione sulla Vita (2 %); The Trust Company (17,:3 %) ; la Compagnia dei Ma• gattini Generali (18,9 %) ; la Mitsui Bussan Kaisha (ramo importazione e esportazione) che ha in mano il 42,2 % del commercio giapponese; cosl come manifatture e compagnie per il cemento, lo sfruttamento del• le miniere, del carbone, per le macchine, i vapori, i prodotti tropicali, ì manufatti d'acciaio, elettro-chimici, il ~. le provviste interne, le filande di cotone, la celluloide e la carta. Queste, con succunali e filiali in tutto il Qual è il loro atteggiamento di fronte paese, ammontano in tutto ad almeno alle agitazioni operaie, alla politica ìmpe• centodieci compagnie considerevoli. Il loro rialistiea dei militari, al profondo fermento potere è senz.a dubbio immenso. La politica che agita il Giappone, per lo scontento della famiglia e dei dirigenti è, per prima interno, per la propaganda e il boicottag- - cosa, patriottica. gio estero, per le influenze straniere che La famiglia fu fondata SY basi religiose. tentano di minare l'antico spirito giappo- Ci sono undici rami di questa Camiglia. nese degli Shinto? 11 miglior luogo per Nessun altro all'infuori di loro possiede osservare il loro atteggiamento è a Miike. un'azione della ditta. I membri della fa. Qui sono le loro miniere-modello di car- miglia hanno un consiglio annuale, ma gli bone, le loro manifatture di zinco e di affari sono diretti da esperti, che non dcpiante coloranti, il porto, i cantieri. Dicci- siderano dividendi. Tutto quel che un mila persone vivono a Miike nelle indu- Mitsui fa è di osservare se il codice della strie Miuui. Non vi sono agitazioni, e famiglia è rispettato. ti capo barone della tutto procede con assoluta disciplina. In famiglia si ritirò tre anni fa, dopo la cc• fondo i Miuui vogliono la pace, mcn1r1: lebrai.ionc trecentcnnalc delle fortune della l'esercito vuole la guerra. I giovani ufficia- famiglia. Cessò di cucrt: barone. Suo figlio, li, quando si ribellano, corrono a uccidere oggi un po' più che quarantenne, pagò diqualche membro della Casa Mitsui. I Mitsui ritti di eredità su un patrimonio valutato fanno oggi quel che possono per conte· a circa un miliardo di lire ma che per nere lo scontento operaio e per placare i uni giapponese si può considerare una ricr.nilitari. Per favorire i lavoratori, hanno chezza tre o quattro volte superiore, e ancostn1ito edifici e.nonni dove gli operai, le che più, e questo patrimonio era solo un loro mogli (anno ginnastica, e leggono li- quarto di quello dell'intera famiglia. bri e riviste, proprio come vediamo al Questo nuovo bar"one vive Con semplicità cinema, Agli operai è stata concessa una in una cau. molto 1imile a quella di ogni zona per il cì1lto del Dio della Miniera, altro giapponese. larghi sussidi sono stati dati per la cos:nt• ,.- Batt.eaimodeU1ul'flplu.o li Patriota 84" in Otappou, QUALCHE MESE FA, la Prauda ebbe per otto anni fu un esiliato in Turchia, un'idea splendida: e Se tutte le in Francia, in Norvegia, un rivoluzionario spie >, suggcrl l'organo di Stalin, sconfessato e virtualmente impotente, è. ora e che sono impiegate in Russia da Governi il più importante rivoluzionario estremista stranieri a&11ssuo la compiaunta di /orJi del mondo. Nel 1933 i seguaci di Trotski a&1anti e con(essasscro, questo faciliterebbe in Russia, vedendo che lo stalinismo ortoenormemente le cose >. t poco probabile dosso abbandonava gradualmente tutli i che ci sia stata qualche spia la quale abbia piani di rivoluzione mondiale, cominciaraccolto questo gentile ~nvito e e abbia rono a organinarsi segretamente in quella avuto la compiacenz.a di (arsi avanti>. E, che essi hanno chiamata la Quarta Intcrnaquindi, le cose in Russia continuano ad z.ionale. Ncuuno la prese sul scrio fino al essere difficili. luglio 1936, quando cua impiantò un coLa Pravdo spiegava: c. t necessario ca• mitato a Parigi. (Corri1e: ad Amstcrd:\m). pire solo que,to: che qualsiasi errore o Molti osservatori, specialmente comunl'ii, atto, sia pure un grave delitto, sempre che, tendono, ancora oggi, a rimpicciolire la sia confessato, e non nascosto, 1empre che Quarta Internazionale. Ma un giornalista sia portato a conoscenza delle autorità so. stimato quale e Autur > (Vladimir Poliavietiche, costituisce una colpa molto mi- koff) ha pubblicato nel New 'York Times norc di un accordo col nemico per l'adem• sulla Libera Internazionale - come egli pimento di incarichi di spionaggio•· preferisce chiamarla - le seguenti noliQuale spia avrà il cuore così indurito z.ie, sulle quali ci permettiamo di richiada resistere a queste esortazioni? mare tutta l'attenzione del lettore: Ai (edeli cittadini sovietici, la Pravda e S'intende che Trotski è solo jJ porta• dava anche prcziOJi consigli circa il modo voce di un gruppo di rivoluzionari cosmodi .scoprire le spie C di sventare le loro politi, formanti lo Stato Magiiore gene• sataniche n:aacchinaz.ioni: r~lc della guerra di classe del mondo, uno c. 1) Evitate le misteriose signore bionde, Stato Maggiore che po"icde un potere in• soprattutto quando viaggiate all'estero. La tellettuale e delle rlsor.sc ben maggiori che maggior parte di esse hanno mariti miste• quelle che i seguaci di Lenin abbiano mai r!os!a~~~:li d:ntr:t~: ~nor:r~~~~:;::,cn;fi ni~: possedute prima della guerra. noccnti comunisti perché vendano segreti eh: Cl~ ~~~r~u~:~cr:;-:!:~al:e:b:;p~:;i~ dic ~;3.t~on lasciate astucci in giro, per tuito una larga parte dei suoi fondi at· ;:;::;·~~:~::~~i.e;~:~!: c;i:~i:::: ':n~ ;;;t;: ;!:"i:::r:::o: minacciano gli sventurati russi di denun- di 400 milioni di dollari. Per metterlo al ziarli se non si associano alla loro orga· sicuro dalle rivendicazioni degli insorti del nizzaz.ione. Generale Franco, una gran parte di questa e 3 ) Non accettate favori da stranieri, grossa somma fu nascosta in conti privati. -2f:~:t~;::~ru;d~n~ 1 ;i~:;;;~ ~.~~t~;~~: 1::bii~ mettere j loro o,piti. , rilevantJ ~er fi!1an21are att1v1tà .c~c no~ c. ♦) Rinunziate a tutti i vizi segreti. La ,. a~evano mente tn comune con gh 1ntercu1 polizia segreta tcdeJCa tiene un elenco di di Mosca. , cittadini sovietici clauificati sotto titoli co- e t noto .che Marccl Rosenberg, I cx mc questi: 11 predilezione per il bere"; onnipotente_ ambasciatore ruuo. a Madrid "insubilità politica"; "disonestà e per- e ~ Valcnc1a, è ora c~:m.finato in ~n. ,anaversione morale" >, tono a Mosca. t possibile che ~gh sia caQuesti consigli, come il lettore vede, sono du~o in. disgraz.ia_ perché. fi:, in questa .nascmplici ~ sicuri, e se i cittadini sovietici tena, giocato _dai trotslmt1 >. li osserveranno scrupolosamente, la causa In uno studio apparso rcccntcment~ neldella rivoluzione urà salva. la Rtvue des deux monde,, sono stati raccolti dati e notizie intercuantissimi circa D. PROCESSODI TBOTSII il 1rouki1mo. Secondo l'autore - che fir. mava con tre stelle - in quasi tutti i paesi del mondo sono gruppi o nuclei che aderiscono alla IV Internazionale. In Francia, la Lega comunista. Nel Belgio, l'Azione socialista rivoh.1rionaria e la Lega ...... ELLO SCORSO mese di maggio, il .l.'"11 professore John Dewey della Colum• bia University fece una conferenza a New York, alla prcscnz.a di 3.500 ascoltatori, rendendo conto del procc,so che si era fatto a Città del Messico in tredici sessioni a carico di Leone Trotski. Processo, s'intende, finto, Umulacro di proceuo: mock trial, come dicono gli inglesi. Il processo sul scrio (se cosl si può dire) Trouki dovrebbe subirlo in Ru11ia; e in Ruuia, per ora, Trotski non ha alcuna intenzione di tornare, Scopo del processo svoltosi a Città del Meuico era di accertare se fossero vere o fo..h~ le accuv- fatte a Leone Trotski, durante i vati c. giudizt ifl massa > che ave• vano avuto luogo nella Russia sovietica, di tradimento, di sabotaggio e di incitamento alla rivoluzione mondiale. Nel corso del giudizio, un pcrsonaf:l'(ti-> molto autorevole, il sig. Carleton Bcah, s.i dimise da membro del giurl e per disgusto >, in quanto sentiva che il Comitato di liberali professionali dt:gli Stati Uniti, i! quale conduceva il giudizio, era influcnz.ato a favore di Trouki, Al termine delle sue fatiche, il Comitato non era riuscito a pro\•are niente di niente, Il che non impedl al professore Dewey di riferire ai suoi 3.500 uditori come segue: e La sottocommissione affermò senza esitare che i risultati ottenuti giustifica\•ano la continuazione dcll'inchie1ta ... c. ...La commissione d'inchiesta non pre• tese di scoprire quali fouero giuste e quali ingiuste, se le idee politiche e la politica dei trotsldsti o quelle dei loro avversari. Eua doveva limitani ad accettare la verità delle accuse specifiche, che erano state fatte a Trouki nei processi di Mo1c.a... Se Trouki è colpevole ncuuna condanna sarà troppo severa; e • se è innocente, in nessun modo l'attuale regime sovietico può essere scusato della sua attività di deliberata sistematica penecuzionc e falsificaz.ionc >. Quah. wlomonica sapienza: c. Se Trotski è colpevole, merita di esser condannato; e se è innocente, il regime sovietico mentisce >. Ed era proprio ncceuario che si costituisse un apposito Comitato di chiuà quanti valentuomini, che questo Comitato si riunisse a Città del Messico, che tenesse tredici sedute, perché si facessero di queste sensazionali scoperte! LACUIAIIT,l IIITERIAZIOIUJJI L A RIVJSTA americana Time dedicava alla conferenza del prof. Dewey un breve commento, Qualunque pos• sa essere, alla fine, il risultato delle inda• gini del Comitato Dcwey - essa osservava - vi è un fatto su cui nessun dubbio è possibile: cd è che Leone Trotski, il quale . ,.. dei comuni,ti internazionalisti. In Olanda, il Partito operaio socialina rivoluzionario (R.S.A.P.). In hvincra, l'Azione marxistica. In Inghilterra, l'lndipcndent Labour Party (I.L.P.). In Germania, i Comunisti intcr• naz.ionalisti di Germania e il Partito socia· lista-operaio di Germania (S.A.P.). In Jspa• gna, il Partito operaio d'unificazione manc.i1tica (P.O.U.M.), In Danimarca, il Gruppo i,.tcmazionalc marxistico-lcninistico. In Austria, Cecoslovacchia, Romania, Grecia, Pc· Ionia, Bulgaria, Italia ( ?), Svezia, Cin~ Australia, Africa... del Sud, e in tutti gr Stati d'America, i gruppi bolscevico-eornunisti. Di questi gruppi, alcuni (I.L.P. foglesc, S.A.P. tedesco, P.0.U.M. spagnolo, R.S.A.P. olandese ccc.) li collegano al cosl detto Burtau di Lon/fra, che ha un atteggiamento di compromesso fra stalinismo e trotskismo e perciò è ripudiato dai fedeli della rivo• luz.ione permanente; tutti gli altri, invect, :tderiscono alla Le1a comunista i,iternaiionalisla, creata nel 193s ad Amsterdam e che nel 1936 si trasformò nel Bur,a'U per la IV lnlerna{Ìonale, che la rivista Tim~ erroneamente colloca a Parigi. Questo BMrtau è il depositario della vera dottrina della rivoluzione permanente. St:condo la rivista Aniikomìntern del 3 luglio 1935 gli effettivi della IV Internazionale, a quella data, ascendevano a 75.000 aderenti, di cui 20.000 in Francia, 14.000 negli Stati Uniti, ccc. t possibile che da allora ._iano andati aumentando. IL "GORILLAIJll'IJIU.lTO" E L' "EBREO EIUlAlfTE " DA QUESTE e dalle altre notizie ap• parse sulla IV Internazionale, è pos• sibile trarre una conclusione. E cioè che n ,polo, verso il quale si vanno oricn• tando i malcontenti e gli .contenti di tutti i regimi del mondo - e Dio sa ,e sono molti in questi tempi difficili! - non è .più Mosca, ma la IV Internazionale. Molta ha perduto gran parte della sua fon.a di attrazione perché, agli occhi Jci rivoluzionari, ha tradito il marxismo; perché ha tradito la dittatura del proletariato, accettando in sua vece una sanguinaria tirnnnia personale di tipo orientale; pcrchE ha rinunziato alla teoria e alla oratica delb rivoluzione mondiale; perché ! scesa ad aC· comodamcnti e a transaùoni opportunistiche con la borghesia, transazioni delle quali il Fronte Popolare sarebbe la più evidente e la più abietta espressione. Se una rivoluzione scoppiasse in Russia o se il regime sovietico fouc trascinato ad una guerra e nr- us.c.isse sconfitto, probabilmente il troukismo raccoglierebbe la successione. Nell'attesa, la fiaccola della rivoluzione mondiale ! pa»ata dalle mani di Stalin, c'il ~orilla infuriato>, a quelle di Trotski, e l'ebreo errante>. E se occorresse una prova per dimostrare a qual grado di scncsccnz.a sia giunta la cosl detta società borghese o capitalistica, basterebbe il fatto che Trotski, il suo più temibile nemico di do1nani, sia potuto andare in giro per il mondo, fermarsi in più paesi, intrigare e congiurare, scnz.a clic a ncuu110 sia venuto in mente di arrestarlo e dì metterlo sotto buona guardia in ist:\lo di non nuocere. Ma c'è di più: si riunisce a Città del Messico un giuri di professori e di giuristi non già per esaminare se ~r~tski scuota le basi della società capitai· lut~ca! ma per sape.re se tradiica il roegime sov1ct1co; e sa Idd10 che cosa ciò importi a un pro(essore della Columbia Univenity ! ~ per~h.é nulla m~nchi a questo quadro di 1m~c1lhtà_ collctuva, ceco che i liberali degli . Stati Uniti, i quali conducono questo simulacro d.i processo, si dimostrano troppo prevenuti a favore di Trotski al pun~o da C?stringere un membro del giurì a. d1m~ttets1 c. per il disgusto >. Proprio i hberah, che dovrebbero essere i nemici mortali del troukismo. OMNIBUS . '

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