Omnibus - anno I - n. 18 - 31 luglio 1937

EITERATI E PSICOLOGI, sociologi e politici, studiano e studieranno sempre con profondo interesse qu,1 terribile fl!nomcno che prende il nome di terrorismo russo, e che occupa, con una cronaca densissima e sanguinosa, circa mezzo secolo di storia ru,ssa, dal 1870 alla rivoluzione sovietica. Fra tutti i foschi protagonisti di quella che fu detta « la Russia sotterranea>, nessuno supera in fascino e in splendore la figura di colui che fu detto il Don Giovanni cd il Faun, il Casanova e il Cagliostro, il Don Chisciotte e l'Amleto della rivoluzione, e il cui nome di stato civile fu Boris Viktorovic Savinkov. Radck, divenuto celebre in questi giorni, lo definì e un artista delravventura >. Boris Savinkov nacque a Pietroburgo nel 1879. Il padre Viktor era un magi.strato imperiale, noto per molte ed importanti pubblicazioni giuridiche, ed apparteneva ad una famiglia di proprietari e d'arinocratici. Ma vero esempio di ciò che fu detto il e nobile penitente >, inclinava verso le idee più avanzate, cosl che la sua carriera non fu troppo brillante, e dovè acconten• tani della modesta funzione di giudi• ce conciliatore a Varsavia, città dove i suoi quattro figli, fra cui una ragazza, fecero i loro primi studi. I tre ma5Chi portarono ai più assurdi estremismi ideologici e psicologici l'educazione progressista ricevuta in famiglia e, fin dai banchi della scuola media, nutri. rono idee sovversive: fu qui che Bo. rissi legò d'amicizia con Ivan Kaliaiev di padre runo e di madre polacca eh~ chiamavano sempre, con un vcxzeggia• tivo appartenente a questa lingua, Ja• nek. Il fratello maggiore, Ale»andro, che somigliava al oadre, si dette a seri e dotti studi di sociologia, e doveva essere fonc il classico dissidio rm..~ fra sentimento e dottrina a condurlo qualche anno più tardi al suicidio1 duran• te la deportazione in Siberia. Boris in. vece condivideva il culto dcli' e azio. ne diretta > con quello della letteratu• ra1 e quando pauò col fratello all'Uni• vcnità di Pietroburgo, vi conobbe il primo arresto per attività rivoluzionaria appena diciottenne. Infatti all'At. m...!._ Mater, più che dietro alle scienze, perse il tempo nell'agitazione politica e nelle eterne diM:uMioni notturne della student~a russa : ma, da buon li• bcro pematorc, non trascurò il problema dell'amore libero, e raccolse molti allori fra le studentesse dei e corsi>, le kursitski. Quivi conobbe uno studente ebreo, l'allievo ingegnere Pietro Rutenbcrg, e con es.so aderl formalmente al partito degli Bs-D,-ki (S. D., « social•demOCl'atici >), Espulso dall'Univenità per la sua attività rivoluzionaria, Boris emigrò clandestinamente, e continuò gH studi ad Heidclbcrg. Rientrato in patria, condivise con Rutenberg la sorte di un gruppo di S. D., detto della e Bandiera operaia >, cd appena ventitreenne fu deportato a Vologda. I vasti boschi, la natura vergine e SO• Jenne, l'inverno quasi boreale di quel• la rc,idenza remota, non smorzarono gli ardori di Savinkov: anzi, forse, meditò nella solitudine le parole d'un profeta che da qualche tempo stava ascol• tando dentro di ~, Zarathustra. Fra i compagni di pena, vi erano i tipi urna. ni più vari e diveni, e fra essi colui che doveva divenire il Commissario del Popolo all1Istruzione 1 Lunaciarski. Anzi fu proprio quest'ultimo a raccon• tare molti anni dopo come già a quell'epoca Savinkov si fos.sc inoltrato sul• la strada dell'individualismo nietzschiano: una volta, durante una discussio• 80&18 BAVDrlOV ne, ecco aprirsi la porta, cd entrare, pallido cd ispirato, Savinkov. Senza chieder la parola, improvvisando un discorso, forse premeditato, predicò ch'era giunto il momento di lasciar le parole e d'agire. E l'e\altazionc a freddo di quel personaggio byroniano impressionò anche le menti più ragionevoli e critiche. Gi?t a quel tempo Savinkov :weva a.s- ,unto l':upetto che doveva diventare ]a sua mnschera, il volto tormentato de]. !"intellettuale d'azione, ma non in~nsibiJe al dubbio, del disperato misticamente pronto a versare il sangue proprio cd altrui, nel delitto e nel sacrificio. Qualche osservatore più acuto s'era già accorto che in lui non c'era che un fanatismo, quello dell'Io, che si tradiva nella compiacenza con cui recitava la sua parte cd ascoltava se stesso. Malgrado fosse piccolo, magro, devastato da una calvizie prcco. cc, e nei suoi occhi vibrasse uno stra. no sorriso mongolico, Savinkov spirava un fascino penetrante e bizzano, sottolineato da una rara eleganza nell'abbiglia.mento, dalla distinzione aristocratica e decadente delle maniere. Ed ceco, dopo molti mesi d'esilio, capitare per due volte, a Vologda, Caterina Breshko-Breshkovskaia. Allora cinquantacinquenne, reduce dalla dc. portazion_. in Siberia, essa portava di già il nomignolo di e nonna della rivoluzione>, che le è rimasto fino a tre anni or sono, quando quasi novantenne s'è spenta a Praga in esilio, maledicendo i suoi nemici mortali, i bolscevichi. Allora non era ancora avvenuta la fam~a si:iMionc, ed essa perciò odiava con lo stesso ardore tutti gli S. D., e pa~sava di colonia in colonia, di confino in confino, per convertire le pecorelle sperdute del marxismo ortodosso al verbo di un partito più recente, gli Es-Er (S. R., e Social.Rivo. luzionari >). Appassionata e sentimentale, malgrado il suo aspetto rozzo e qu;ui contadino, e,.sa nutriva il misticismo romantico del terrore, e le pareva che gli S. R. fossero gli credi legittimi dcll'eroiche tradizioni della «Libertà del Popolo>. Infatti il centro di gravità della loro azione non era l'operaio, ma il contadino : più individuali..!itie liberali, aspiravano non alla dittatura dei lavoratori, ma all'assemblea costituente; l'estremo del loro radicalismo veniva raggiunto nelle quistioni di tecnica o di tattica rivoluzionaria1 dove preferivano il terrorismo individuale all'azione armata. Fu per questo che Lenin li definl più tardi dei e piccoli borghesi con la bomba in tasca>. La vecchia agitatrice sedusse facilmente il giovane rivoluzionario, che non chiedeva di meglio che di <'~!'iere convertito. Per lettera, comunicò le sue nuove convinzioni al fedele amico Kaliaiev, e dcci.se immediatamente l'evasione. Incurante dei legami già stretti con la vita {era sposato e padre di una bambina), fuggì da Vologda 1 e giunto ad Arcangelo, il gran porto sul Mar Bianco, s'imbarcò su un vapore norvegese per Pccenga: fingendo d'essere un mercante di pesce, proseguì fino a Varde, sbarcò in Norvegia, poi per mare fino ad Anversa, e per tcrr a fino a Ginevra, giunse felicemente alla capiL.'\ledell'emigrazione e della rivoluzione, dove in quegli anni risiedeva lo stato maggiore degli S. R.. Emigrazione e terrorismo I membri più importanti del Comitato Ccntrnle (,(~nlralny K omittt, Z. K.) degli S. R. erano allora due ebrei : l'agitatore Michele C-otz, la coscienza morale del partito, milionario che si era dato alla rivoluzione, e che era quasi paralitico per la tubercol<>!i ossea contratta in prigionia; e Vittorio Cernc;w, retore pedantesco e tr~andato, studioso della quistionc agraria, e futuro mini~tro dell'A~ricoltura n~1rcffimero Governo di Kercnski. Ma la loro forza più viva era un altro ebreo, un piccolo farmacista di Minsk, Gregorio Ghcrsciuni, che aveva fondi\lo l'Organizzazione di Combattimento (Boievaia Organiiatsia, B. 0.), a capo della quale, in patria, era riuscito, mediante una diabolica forza d'azione e di persuasione, a condurre a finè tre grandi attentati. Ma poco prima, nel maggio del 1903 1 Ghcl"'Ciumi in circostanze misteriose era stato arrestato e rinchiuso nella Fortezza dei SS. Pietro e Paolo1 senza aver potuto eseguire il suo quarto progetto, contro il nuovo ministro degli Interni, Venceslao Plehwe. Questo compito fu ereditato dal nuovo capo della B. O., un altro ebreo, militante attivo e fedele, l'ingegnere Evno Azcf, designato alla successione dallo stesso Ghcnciuni. Anche Savinkov era venuto a Ginevra per continuare l'opera interrotta, e perciò la sua prima visita fu per Michele Gott, incaricato dallo Z. K. di tenere il collegamento colla B. O .. La simpatia fu immediata e reciproca : a Got:z piacque l'entu~iasmo e- 1'cl.:>- qucnza del giovane, a Savinkov l'indo. mabile ardore de] vecchio. Alla dichiarazione fatta da Savinkov di asJOluta cd esclusiva vocazione per « l'azione diretta>, Gotz rcolicò con tre dorva.nde di seguito: e Voi volete partecipare al terrore?>. «Sì>. e Soltanto al terrore?>. « Sì >. « Perché non anche al lavoro generale?>. La risposta di Savinkov fu quella ch'egli ripeterà a se stesso e agli altri fino alla morte. adducendo, con ingenuo cinismo, che la sua struttura psichica era cosiffatta. Gotz non concluse nulla e lo congedò consi1diandogli l'iJOlamenio e la prudenza. Ma evidentemente raccomandò con calore ad Azef il nuovo candidato, cd infatti, 1>ochigiorni dopo, nella stanzetta in cui Savinkov \"i\"eva si pr~mò un uomo grosso, poco più che trentenne, dall'aria di mercante. Orribile ed ottuw, livido e fiacco, rivelava qualcosa di r1affinato e di strano nella ,·ivacità degli occhi e nella candida bellezza delle mani. EraAicf. Il loro dialogo fu quasi la ripetizio- ' ne letterale di quello che Savinkov aveva avuto con Gotz, ma Azef ti dimostrò più freddo e meno loquace : e laxiò Savinkov senza nessuna dccisio. ne preci!-.'\, benché fra loro si facesse parole del progetto di uccidere Plehwe. Azef visitò ancora più volte SaLOZAANICOL.A11 COLPIGLIONELGOtrO DI PINUJmU. vinkov e un bel giorno gli fece caoirc che il momento era giunto; gli dette appunt.-.mcnto a Bcrlino1 con l'autorizza?ione di presentargli quivi Kaliaicv. L'incontro ebbe luogo in un caffè della Leipzigerstrassc : l' Jrdentc Ka. liaif'v dette sfogo al suo fuoco interiore, ma Azcf1 taciturno e diffidente, gli fece capire che non aveva bisogno di lui, lasciandolo offe.so e deluso. A Savinkov ordinò di partire immediat:unente per la Russia, con l'incarico di inizi:ue, dopo essersi messo in contatto con alcuni membri della D. O. già a Pietroburgo, i preparativi per l'attentato: e gli promise di raggiungerlo alla capitale. L'esecuzione di Plehwe Vcnc~lao Plehwc era in quel tempo al colmo della potenza. Vittorioso nella sua lotta contro il rivale \Vitte, si era mostrato inflessibile nella rcprcs• sione delle agit.'lzioni contadine, cd avcv.:Lprovoca.to, per distran-e l'opinione pubblica, i più feroci eccessi con• tro gli ebrei. Sostenitore della ~uerra contro il Giappone, Plehwc era un personaggio impopolare e odia1i ..,imo: si raccontava anzi che la sua carriera fosse dovuta alla delazione e all'abiura. I suoi meriti maggiori cran forse quelli di organizzatore della Polizia, e perciò Azef comprese che per csc~ire qucst'imp~sa occorreva cambiare completamente la tattica e i mct0di attuati da Ghersciuni. Fu cosl che sostituì alla ricerca qua.si casuale d'un'occasio. ne propizia, l'osservazione lenta e si• stcmatica per istrada; e alla rivoltella la vecchia bomba prediletta dagli al• tentatori populisti. Gli osservatori do. vevan travestirsi da vetturini o da vcn• ditori ambulanti, avere cane in regola e recitare col massimo di naturalezza e di fedeltà la propria parte. Infine i cospiratori cran tenuti a rompere ogni lega.mc epistolare e familiare, e a vedcni in luoghi pubblici, non in ca~ private o sospette1 riducendo al minimo i loro incontri. Savinkov giunse alla capitale nel no. vcmbrc del 1903, ma privo d'ogni n~ tizia di Azcf e sorvegliato dalla Polizia, fu costretto a rientrare prec.ipitosamen. te a Ginevra. Quivi ebbe l'ordine di ritornare in patria, ma in compenso ottenne l'autorizzazione d'affiliare an. che Kaliaicv, col quale si stabilì a Mosca. A fine gennaio venne qui a fargli visita Azef, che lo rimproverò d'aver lasciato a mezzo il primo tcnta1ivo, ordinandogli di rientrare a Pietroburgo per riprendere la panita interrotta. Ma anche questo secondo tentativo, dopo il fallimento di varie prove, e per il timore che Azef, di cui non si sapeva più nulla, fosse caduto in mano della Polizia, fu rimandato 3 un'occasione migliore. L'unico che si oppose e che si m~trò dcci.so a eseguirlo ancl,c da solo, fu l'ex studente Pokotilov, ~ro fanatico della distruzione, che rimanipolando le bombe, saltò per aria nella stanza d'un albergo. Ma Azcf giunse a tempo per rincuorare i terro• risti, e per convincerli a ritornare al vecchio progetto. Il dinamitardo Schweit1.cr riusc1 a raccogliere a Charkov nuovi materiali esplosivi in so~tituzionc di quelli distrutti, e Savinkov si recò a Kiev, per presentarsi a Dora Brilliant, giovane e bnma ebrea dai grandi e profondi occhi neri, figlia di pii ed agiati mercanti, già fidanzata di Pokotilov, e che ambiva riempire il vuoto da lui la.sciato nella B. O.. Cse• guendo il nuovo piano, Savinkov si stabilì insieme con lei, che _fing~vadi essere una cantante sua amica, m un appartamento signorile della capitate. Nessuno poteva. sospettare nel facoltoso negoziante inglese MacKcllog, né nella sua bella compagna, né tanto mc• no nei loro domestici (c.hc erano il rivoluzionario Sazonov ed una vecchia cx deportata che fungeva da cuoca), un qu:i.rtetto d1 te1Tibili terroristi. Ma chi ~vew- '>Cguito il signor MacKellog, avrebbe visto ch'egli andava sempre in carrozza, e che comprava sigarette da certi venditori ambulanti: era cosi che la D. O. tesseva !:i sua tela. Quando fu potuto st.-.bilire dove era situato il domicilio- di Plchwe. e l'orario e l'itinerario delle sue visite settimanali ali' Imperatore, i terroristi liquidarono l'appar1amento, e dcci~ro l'attentato per uno dei prossimi giovedì, giorno m cui il ministro si recava al palazzo im• periale. Alle ore nove del 28 luglio t904 Savinkov distribul quattro landatori nei punti più opportuni del pcrcorM>, dopo che Schweitzer aveva già consegnato gli ordigni infernali. Gli esccu• tori principali erano Sazonov, vestito da ferrovie-re, e Kaliaiev, da portinaio. A una trentina di passi di distanza l'uno dall'altro, partirono incontro alla viuima. All'ora fi~sata, SJvinkov sentì lì vicino un rumore sordo c potente, seguito da uno schianto. Ac('orsc, e ri• conobbe Sazonov distrW> in un la~o di '-anguc: nel turbamento del momen• to, non s1avvide che sotto lo scheletro della carrozz.'\ giaceva il cadavere di Plehwe. Solo alla sera ~ppc da un giornale che le feriti' di Sazonov non erano mortali, e che il ministro era mor:o. Con gli altri lanciatori, la-.c.i<\ immediatamente la cittàj solo uno dei complici minori fu arrcst,1to. Dopo due mcsi di letto, Sazonov fu giudicato e condannato all'ergastolo. Ardito e se• rcno fino alla condanna, in carcere doveva perdere il suo equilibrio, e s<'i anni dopo, malR'fado una riduzione di pena, si toglieva la vita. RtNATO POGGIOLI (co11tinua) L' ;,pp11recc/1io per il 1/i/et/1111/e eJige11/e col luminoso anutigmatico Apot.ar Agf.a f:1,i adatto per ogni genere di fotogu~e .a cominci.are dall.l poi.a ~no .ali.apresi del movimento pi~ vclocc. È munito dd nuovo ottuutore Prontor Il pcrlempi d'esposizione di 1, 1/1, 1/s, 1/10, 1/15, 1/50, 1i100, 1/1 so di secondo. Inoltre qunlo nuovo modello della noti Krie Billy Record h.a un autoscitto incorporito nel!'ottuntore Ueuo. Bifly.J?ecord-Ag/a•F4 con otturatore Prontor Il Richiedete il c..hloco genenle derli appHecc-hi e pellicole Agfa .all' _L/qfa-Tol"o S. A. PRODOTTI FOTOGRAFICI (/f f M I LAN O ( 8 - l') - PI AZZA V ES U V I O, , 9 ADANEGRI è universalmente riconosciuti\ come la più grande poetessacontemporanea, Le sue opere, tra le più popolari ohevanti la letteratura d'oggi, sono di quelle, rarisaime,a cui si torna sempre con inesauribilediletto, l Ul'11l~lo~:~!~:!. 1,. ti ....... lo.li 11111PIO,- """IL~... ~?!,... I,, I llo 1,l11L0 ,~!.~,~!!. I,, ti 1,I 11• 1 ~~ 10 1uo11• 1.. LI I0Llt t~!! 1uoo aoa11o1o1 - n,111 111LL1 •~! aou101>I 1., i 1l1fl•1!~~ 01 1100 L. 12 J1, D0l~ 1 100 101• 1,.. U Tutte le 01,eredi AdaNegri sonopubblicateda 1::-:aAN,DA✓-- FREscA • DELIZIOSA ·t • .-""6,Ar,. ,-1- wtilou.&o f,..J,.,..Me.a,,,,.f" H(Ul' C()tlA[lt è il giornale dell'attualità, specchio rapido e fedele di tutti gli avvenimenti della settimana. 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