MOLTI CREDONO che il cinema americano abbia mutato l'indole e il costume delle nostre raganc, ma è un errore. Delle attrici americane, esse cercano di imit.uc soltanto quello che i francesi chiamano e l'allurc >; cercano di essere disinvolte, sportive, indifferenti, ma intimamente r('stano tcntimcntali e spcuo svenevoli. Le più rvolute si danno alla letteratura, frequentano i bar mondani e i dancints con l'c .1michct10 >; tuttavia di nom: dormono con una fotografia souo il guanciale. Cli uomini, lo stesso, ~ arie che si danno certi giovanotti e m<>dcrni > non d (anno n.-ssuna impressione pcrch~ conosciamo le lcucre che scrivono alle attrici. Ormai li sappiamo distinguere a colpo sicuro, e sono decine di migliaia. Lo attestano le lettere che Isa \.{1randa ha ricevuto dai suoi ammiratori e ammiratrici dall'inizio della sua carriera fino ad oggi. Es.se sono 28. 1 29. Se si ticn conto che il primo succeuo dell'attrice è di qualche anno fa, al tempo cioé della e Signora di tutti>, la cifra è certamente altissima, L'Italia è un pauc che scrive troppe lettere, ~ ancora un paese troppo sentimentale. Nella gran maggioranH dei casi, s.i tratta di lettere in cui il corrispondente, uomo o donna che sia, ma soprattutto donna, si esprime con frasi di un sentimentalismo romantico cd esaltato. Vi si leggono invocati~ni com~ e divina . bellc:r.u >, .e idolo mio •• e mio cuore, mio amore, mio dolciuimo fiore>, e tu sci la mia fata>, e ti amo con tutla l'anima>, ccc. Una donna Krive addirittura: e Cara, carissima ha, mia amata amica, sorella, mamma, cugina, ·oinc vuoi che io ti dica? >. Certo più di cosl non si puc} dire. Per molta gente il cinema è un convegno d'amore; per le donne, non solo un convrgno d'amore, ma lo specchio del proprio ideale. Esse vorrebbero essere ~Ile come l'attrice che amano; vo.-r<"bbero amare, ve- ~tire, acconciani, ridere, commuovcni come fa l'attrice preferita. Ell.'l entra nei loro sogni, occupa tutti i loro pensieri; a volte qut>na specie di ammirazione sì trasforma inconsapevolmente in qualche cosa di morb, .o e angoscioso. Cli uomini che si innamorano di un'attrice non sono pochi, ma è probabile che ntssuno li sia mai csprc$$0 in tt>rmini cosl ingenui cd espliciti come quelli di un gio- , anc garzone di macellaio. Da costui Isa Miranda ricevette cinque lettere in cui chiedeva senz'a.lt.ro un appuntarnento d'amore. Non vedendosi arrivare ncuuna ri- ~post.a, il gan.ont>, esasperato, mtlndc} all'attrice un'ultima lettera con la minaccia che le avrebbe e ratta la pelle >. A5.5ai più pratico e ambizioso, un bergamasco scrive: Ponte S. Pietro, 17 mar:r.o XV. e Ho frequentato il Liceo e attualmente sono impiegato. Ho 3 1 anni, alto 1 ,So, mi \'csto bene, guido l'automobile, non ho famiglia, chi mi conosce dice che sono intelligente e dì ottimo carattere. e Fi~icamcnte simpatico, credo di impersonare alla pedczionc il tipo del stiretario partito/ore di iina 1rand1 artista, pcrcib mi onoro oA'rirLe i miei servizi. e Voglia,. gradire, Signora, i miei devoti omaggi >. A. A. Il più modesto di tutti chiede invece dei consigli: GentiliJ1ima Siznorina, e Cic} che mi fa dccidt>rc a scriverLc que- ,te due righe, è l'ammir.zionc che ho verso di lei, le dico il vero che sono uno dei più grandi ammiratori che si trovi, benché non lo abbia mai dimostrato. Ma d'ora innanzi cf'rcherò di dimostrarglielo in questo modo, domandandogli dei consigli, sul modo di farsi amare dalle donne. e Lt"i mi riderà di certo di questa mia stupidaggine! e Ma cosa vuole, nel modo con cui io ho provato ad amare mi sembra un po' difficile. e Non le chiedo dei consigli pratici. Mc nf' guarderei. Ma già che lei possiede tante belle virtù vorrei qualche con1iglio a riguardo>, ccc. U. P. Una ragazza bareSt: scrive che ha ricevu10 la fotografia con dedica: Oh1 mia amata Isa, Bari, 29-6-36-XIV e Finalmente il più bel giorno della mia vita è venuto. Menu-e la città è in resta, e le campane e l'aradio suonano d'allegria, perché oggi é S. Pietro, io, pallida e affiaccbita, non li odo nemmeno; e nandomi in finestra senza pettinarmi nemmeno, guarda- , o lontano l'azz.urro mare e gli uccellini che sul mio capo cinguettavano. 11 WGLtO !!Hf.XV O ■ NIBUS e Sono tanto triste e perché? ... Da parecchio tempo ho un forte mal di gola ... Da parecchio tempo mi fanno male quasi tutti i denti, tanto che ne ho dovuto tirare due. Ah! che paura nel vedere il dottore prendere l'inict.ione per menarmela. Poi si è spezzato un'altra dente, proprio quello d'avanti, ma non appena il dottore mi finisce di curare gli altri cariati, mi rare} mettere tutti i denti che mi ci mangano, e starò bene. « O Isa I Beata te che hai tutti i denti, sci attrice, la mia passione, stai a Roma, il mio desiderio, sci bella >, ccc. Poi sopraggiunge la sorellina gridando che la fotografia è arrivata: e Corro, corro da mia sorella, gli tolgo tutto ciò che aveva in mano, apro la bu1ta, leggo: " A Mina Angelillo, M.iranda.,. Oh, Isa non ti raccondo che pandemonio è successo in casa ... >. C,ntiliuima Sizno,ina, Civita Castellana 3 Mar:r.o 1937 « Con molto piacer vengo a .schriverti questa lettera che lo ammirata tanto sul film (Il diario d'una donna amata). e noi siamo due amiche e abbiamo St:dicì anni ogni una andiamo pauemcndc per il cinema ci piace la musicha, danzare, e chandarc. « ci fa tanto il favore di mandarci qualche autocrafo o qualche fotogruia di lei. e abbiamo letto la sua vita che ancht> lei e stata povera e siamo rimaste soddisfatte .lnchc noi. e vogliamo fare come a fauo lei ma non ciries.cc facciamo sempre i giochi di prestigio. « nell'istante andiamo nei fossi per imparare a nuo1arc. e Al mare noi non pouia.mo andare perché siamo povere. e siamo state a Roma per caso siamo pa!tllate davendi alla cincs e dicevamo quando cì andremo noi? cc!scprcsa una voglia di andar dcndro e qualche giorno ci si prende la pazzia ce ne .scappamo via. e non e} altro da dirle. che ho 1 9 anni, occhi e capelli neri e un vim da impcrtmcnte come quello della Mcrlini (cosl dicono), studio lingue, vado spesso al cinema c... sono innamorala. Credi è una grande confidenza che ti faccio. e Ti aspetto, e se sarà una bella giornata faremo una lunga passcgl{i.ìta ms1em~ e forse diventeremo amiche. Vuoi? e Io attenderò per molte domeniche ... e Ti bacio affettuosamente. Anna o Aniù. Adorata cr~atura, e non so quante volte ho cominciato la presente lettera senza sapere quel che dovevo fare. Non sapendo cosa scrivere, cosa dirle, temo che il mio scritto non le sarà grato, non sarà interessante come lei cerca. Mi creda, io le parlo con l'anima protesa verso le più care idealità, come se fossi penetrato da una impressione delicatamente gentile. Non so chi mi ha spinto a trovar Lei come. bencfauricc d'un mio bisogno. So che )ci è veramente buona, vero sangue italiano e saprà comprendere quel che un mendicante chiede. Non chiedo un gran che signorina Miranda, e lei non sarà tanta irgrata da non polcr accontentare. Un i.cmplice posto come camencrc, ~rvo di casa sua, pur di vivere vicino alla persona che adoro come madonna. L'assicuro che qualsiasi impiego sarà per mc il paradiso, la mia vita sarà felice, come lo fu lei nell'applaudito film "Signora di tutti,.. e E stato il benevole sorriso che dal quadro llppcso alla parete di casa mia mi ha spinto a dirLc cic}. Non mi cn:da uno stupido, un uomo di poco senno, che le mie povere parole csprimonc, una vera confessione, che prima non ho mai osato di farlo per tema di riuscirle ridicolo, antipatico. e I miei ventitrè anni son dedicati alla sua risposta. Se lei sarà buona con mc e comprenda quel che le chiedo, sarò un uomo contento della vita terrena, se al contrario, non fare} altro che maledire il mio destino tanto avverso con mc. e Rcaliz:r.a, Miranda, questo ardcn1c desiderio. Mi creda, le prc} grato in quanto lei dice, non cerco che il posto assiduo e siruro e pe:r vederla da vicino essere comandato da lei. Solo Lei cosl pura, cosl santa, potrà appagarmi. PAGINA 9 ~~ J)~lllt~ DIBARRYMORE AI QUARANTANOVE ANNI di John Barrymorc sono legati molti fra i nomi delle più belle don• ne d'America. Tra questi Evclyn Ncsbit, di cui egli un giorno aveva scritto: e Evclyn è un vibrante papavero rosa, sfioralo dal vento in un giardino d'oro>. Tra le numerose donne che Barrymorc ha conos.ciu10, ne ha sposate quattro. I primi tre matrimoni durarono sette anni cia- &euno. La quarta moglie, Elaine Barrymorc, cx signora Barric, ex signorina Jacobs, chic• se al tribunale il divorzio solo dopo nove settimane di beatitudine coniugale. Quando il padre di Elaine, Loui.s Jacobs, ebbe notit.ia della rela:r.ionc tra Barrymore e sua figlia, cKlamò: e Tutte queste romanzesche storie di amore, sono ,ciocchczzc ))• Elainc era entrala in relazione col vecchio attore, noto in tutta l'America come grande donnaiuolo, scrivendogli una lettera, mcntr'cgli era all'ospedale, con uno dei suoi soliti attacchi di goua, A lbrrymorc la lettera piacque, cd Elaine andc} a 'trovare il suo cr<>t".Una settimana dopo, Barrymorc stava meglio. • Mentre il padre di Elair,c negava indignato ogni diceria sul conto della propria figlia, la madre della ragana, la signora Jacobs, ch'era considerata moho più bella della figliola, accompagnava b. coppia a far compere pei negozi di New York. Fin• ché una volta si decise d'acquistare una intera camera matrimoniale cd ogni giorno doveue sopportare i due fidanzati che si guardavano cStatici negli occhi, durante le lunghe serate trascorse nei clubs notturni. I giornali parlavano di Barrymorc e di F.laine come di Calibano e Aricle, sebbene fosse Aride naturalmente che inseguiva ansiosa Calibano. Un giorno, improvvisamente, Barrymorc scomparve. Per qualche tempo non se ne 5cppc più nulla. Poi si scoprl ch'era fuggito travestito. Appelli disperati furono trasmessi per mcuo della radio dalla fidanzata. Fu cercalo in tutta l'America. TE Finché, non si sa come, un giorno dello scorso novembre, Elaine riuscl a sposare Barrymorc. Pochi giorni prima John aveva detto ai giornalisti: e Non mi sono mai fi. danzato con la signorina Barrie. Un uomo non può resistere a lungo con una donna simile>. Poco dopo il matrimonio, dichiarò: e Potete dire al mondo, che dal primo istante ch'io vidi quella donna, desiderai di sposarla. Son cosl rclice che, veh ! vi sfido a poterlo descrivere >. Dal canto suo Elaine, intervistata, 1ecc un resoconto delle loro tcncrcne nella stanza dcll'o!pcdalc: e Si amino pure gli altri aman1i, e esaltino pure la rosa e la violc_tta. li solo profumo che penetrò nel mio cuore fu qut'llO di un corridoio d'ospedale. Fino all'ultimo giorno della mia vita, io trasalirò all'odore dello jodoformio >. Dopo la scp3Cazione, ella disSt: ai giornalisti: e e un temperamento troppo forte. Recita sempre, dovunque si trovi, giorno e notte. e un grande attore, va bene, ma ci sono delle volte che si desidera un po' di pace e dì quiete intorno alla propria casa•. Nella donchisciottesca natura di Barrymorc, vi è insieme un senso di t('nereua ,. di poesia Quando corteggiava Evclyn Ncsbit, ordine} una sera un bicchiere di panna e vi immcnc un bocciolo di rosa: e Questo ,, le diue, e è la vostra bocca >. Il suo più grande film fu e Rasputin >, dove lavorava insieme al fratello Lione! e Ethcl. li film non ebbe successo a causa è.egli enormi indennizzi che si dovettero pagare ;>cr diritti di autore. Ethcl se ne andc} da Hollywood e ritornc} al teatro, dicendo disgustata: e In questa cinà non si pensa a 1G01e serie. Non c'è ombra di pensiero. Hollywood sembra una città inventata da un reclamista della Sesta Strada. P(osatcci e vedrete che ~ <.od>. li auo recente p,.rsonaggio di e Mercurio > in e Giulicua e Romeo > lo ha posto invece ,più alto di quel che non sia mai stato. Nonostante la rottura del matrimonio, e la sua recente bancarotta, Barrymore conserva intÌ\tta la sua allegria e il suo un101ismo. Richiesto poco tempo fa quale fo~se il più eccitante attributo che un essei(" possedere, rispose: e L., e Saluti a lei e tutti gli intepreti del film {Il diario d'una donna am;,,ta). Pronda risposta, e Confido in lei, come in una sorella, tant'"I più che credo la mia più grande, la mia più buona e cara bcnfattricc. J'ohn Banymore ed EJliae Burle 11rioonoillano dopo O loro dtTordo e noi ci firmiamo Testalcpre Elena Fiorani Elena (ci u::usa •i e brutta la challigrafia) >. Qucs1a che si firma e Anna o Aniù >, è una signorina di buona famiglia, il tipo classico detlc patetiche collaboratrici alla e Piccola posta> dei settimanali di varietà. Ella non vuole una risposta, e nemmeno una fotografi.a. e No, perché se tu mi scrivessi la tua lct1cra andrebbe in mano ai miei genitori che forie mi rimprovererebbero. e Pcrcic}, Isa cara, se ti sarà possibile aspettami una domenica alle 1 1 e venti per il Lungotevere Marzio, mi vedrai uscire da una palarzina chiara, vestita di marrone con tunica a righe, o con un semplicissimo mantello blcu. e Certo non posso ora dirti quale fclicill\ proverò nel vederti, teroo che non potrc} ci,primt>rla nemmeno quando mi prai vicina. e Perdonami se pretendo troppo ma è più forte di mc il mio desiderio. e Vorrei raccontarti tante co~ di mc, ma temo di annoiarti troppo; ti dico solo e Temo d'averla iCcca.ta col mio scritto, pere} ho in cuore una forte speranza (forse vaga cd illusoria) di ouenerc un suo gentilissimo scritto... sia pur esso breve; e, se il suo cuore è libero e potrà offrirmi un po' d'affetto mi riiponda subito e~primcndo in 1al guisa i sinceri sentimenti riguardanti questo mio umile ~critto. e Nf'll'attcsa, le porgo i miei ossequi. Suo ammiratore Sa.spo Nicola e \ii scriva. '.\ti scusi gli errori >. e Indirizzi Molrctta Bari>, Prtziatwima diva, e Isa, diva cariuima bel nome che suona souo l'italico cielo, noi l'amiamo su questa terra nostra nutrice. Fausto la vagheggia, a lei unir vorrebbe, anche per scm• prc, l'anima suat grata, le mi~re frali sue forme umane. Lo di~dcgnf'rà lei, o cclestial signora dc la nostra arte ormai per tutto gradita? L'ami ché Fausto è tutto ardore e ~ol ama femminee beltà a profondo S('ntimento unite; sol ama il cuore ~randt' dc !'artiste pa,\iouali. e A noi conceda ordunque, a.mata donna fra le superbe nostre beltà, a noi con• ceda gradito incontro, ove l'arte al poetico canto s'intrecci ove )a bellezza al puro affetto e al gaudio, al gaudio si mesca. e Sette non trascorran soli ad irradiar la mcua terra, senza che la splendida attrice Miranda a noi non risponda o concesso non abbia gradito incontro ove ella vorrà. e Sempre, pregiatìasima, all'affetto nostro perdoni, involontariamente manifestatosi troppo forse, all'amor nostro perdoni, che heta la vuol come ella crede. In affetto O\~cquiandola amatiuimo e devotinimo Fau110 Maran1oni (Beneamato da Selce) Consclic~, 6-4-::&-XIV (Ravf'nna) Piombino, 16--4-36 Gen1.rr.;. Sizno,ina, e ... Non le nascondo che sarei desidcro,a di aver(', oltre una sua bella foto, qualche toilettina che lei ha smesso, perché mi sembra che indossandola ~ntirc} emanare la sua arte, tanlo calda, t>d essere più vicina a lei che desidererei tanto vedere e accosiarc mentre mi sembra tanto lontana, vera " stella ,. >, ccc. Dina Galletti Non tutte le lettere sono di gente modcna o di raga:u.c borghesi e sfaccendate; ve ne sono anche di commendatori, persone che occupano cariche di primo piano nella vi1a di una provincia, come spiega l'intcs1aiione della carta che usano imprudcn1cmcnte. Etti vogliono sapere, per esempio, se e t St:mpre una mia impressione• personale che il Suo pianto non sia artificiale, ma che le sue lagrimc siano v,. re e szo,zhino naturalm~nte >. Vogliono queste indicaUoni perché scrivono « ncl quotidiano locale > e si scusano preH.o l'attrice di importunare e l'assorbente Suo infaticabile lavoro > Poi vi sono quelli che chiedono denari cd espongono un seguito interminabile di disgrat.ie o difficoltà familiari, che generalmente risultano false i quelli che per amore di ba Miranda promettono di farsi eroi sportivi per offrire a lei il premio migliore, o che si danno alle scoecrte scientifiche e meccaniche, Infine, nell'imminenza dell'imbarco per Hollywood, v'è chi si rammarica che Isa Miranda lasci l'Italia e dà consigli sul modo di comportarsi laggiù e far fortuna, Una signora straniera scrive: e Non fare romanti con attori, si sposano per posstdcrc la donna, e come la una e più bella o seducente del altra divor'Zfano e abandonano. Meglio un Regi1to, uomini serie, intelligente, creano l'artista se sposano mf'gli, e se abandonano, che è raro, per lo meno si è fato fortuna. e Non si fa vedere ri<.ca (anche se lo e). Di Dictrich e Garbo, ridevano, della avarizia, toilctc, povertà, e camera mobigliata, ma loro però non badavano e quando ano meno via milioni alora si sono f•te toil~tte però veda la l'.>ietrich, non mcso rcnard bianco in " Desiderio ., m:t lapèn, e Mi perdoni scrivo per gr. cspe,rirn1.;i, della vitta... > CINO VJSENTINI
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