Omnibus - anno I - n. 15 - 10 luglio 1937

UNCARIPSAI RLAMENTARE (COHTINUAZ. DAL NUMERO PRECEDENTE) PER QUALCHE MESE, ~ tutto parve andar bene. Il marchese di Rudinì partì per il Capo Nord. Montecitorio prese le vacanze e gli onorevoli, in candide giacche, sciamarono alla ,;coprrta di Viareggio o verso gli abituali nidi estivi di Montcca.tini. I quattro militari e i sci avvocati cominciarono a <;maltirc pratiche e raccomand-.- zioni fra i marmi e le dorature delle consollts ministeriali. A poco a poco, anche gli stati d'assedio vennero tolti. La normalità ritornava: alla celebrazione del 20 Settembre non mancò né un labaro verde né un'invettiva contro e l'idra sacerdotale imbaldam:ita ». Poi venne l'appello dello Zar Nicola per la pace e il disarmo,c con il declinare degli ultimi mesi del '98, anche le prime di- \çU~ioni per stabilire ~ l'anno prossimo ~arcbbc stato l'ultimo o il penultimo del «glorioso> o e stupido> secolo XIX. Ma le inquietudini emigrate tornarono con l'autunno a svola1.li!'trtl':! hel <!li.O-' ri dl'i deputati, che si ritrovavano nei corridoi e nelle sale di Montecitorio, dove gli inservienti già toglievano le fo. derc di tela dalle poltrone e svolgevano le e: guide > sui pavimenti, presagio dell'imminente ripresa. f,, nei gruppi di quelli di Sinistra, si ritornò a parlare di e piano reazionario > pronto per il prossimo inverno, preparato nell'ombra ... dall'onorevole Sor:nino, dicevano cautamente i ministri di ieri e di domani; da ben più alto e inviolabile personagi;{io, dicevano gli estremisti ancora molto lontani da e se il Re mi facesse l'onore>. Quelli di De- ~tra invece si impazientivano di vedere che il ministero si limitava all'ordinaria amministrazione, e già si domandavano se il generale piemonte~ non avesse trovato la sua Capua fra il coupé del ministero, gli onorevoli e le grandi dame che aspettano in anticamera di parlare con Sua Eccellenza. In Alta ltali,1, dicevano, i SO\-vcri:iviprogredivano ogni giorno: e il Governo che fa? Per risponder<' alla loro. domanda, che diwnt,wa più an-.iosa man mano che i fatti di m<1ggio~mbravano dileguarsi nd f.1('ih· ◊blio democratico, il tenente ~c:nnak Pc-lloux prc~cntò nel frbbraio d.rl '99 le sue famose- « lcg-g-i d'ene71onc· >. Le "leggi d'eccezione" l,<'_l!g.i d'rccezionc! « L<.'ggi di paur:1 t• d'odio »1 le definiva il deputato Audn•it CO<it...i, '¼>Ci;.tfota romantico. Ma qu,ili t'rano quc~tl' famo~ lt-ggi che h.mno tanto turbato i no~tri padri e i no,ti i zii? Una prima legge- militari:,:. ,r.tva i frrrovi('ri e i po,tclegrafonici, un'altr.-, puni\'<I lo ,;.ciopc-rodegli addetti ,lÌ puhhlici .!,Cr\'Ìzi: ,i trattava. di front<.• .il frnomcno degli scioperi, non tanto di armare lo Stato, quanto di impedire che fos~ di:,armato. Altre ancora autorizzavano il divieto dei comizi all'ap<'rto e lo scioglimento delle- associa:rioni miranti a rovesciare con la viokm-a le istituzioni: e, in soo.tanz,1,si limitavano a dare una sanzionc· legale a quanto i prefetti e i que~tori a\'e\'ano o.empre fatto, anche senza lcggC".Infine vi era la legge sulla stamp.i. Fin d;ti tempi di Bettino Ricasoli l'incontrollata libertà dei giornali aveva fatto q-ntin~ il suo dannoso influo.MJ. e: Ch<' forza volct<' che abbia il mini<1tro drgli f.,;,tcri di fronte alle Potenze quando gli si J>0'-'10110 opporre i nmtri ~teo:,;,gi:iornali? :, aveva detto nel P:1rlamcnto di Torino il successore del conte di C,tvour. Ed erano i giornali pi<'montesi, che mandavano in dono ai loro ahbonati un'accetta con la scritta e Dàlli al tronco! >, e che quando erano tcnt~tti di ,;crvirsi di una wentura dell'e· "('rcito nazionale, lo facevano traendo dalla loro retorica accenti epici di dolor,• giacobino, insultando i morti <' il loro valon.· con la volgarità plrlx·a del Sor C·1p,rnna '. giornali dlf' awvano raggiunto appena la farmacia del borgo e il caffè di piazza1 e non ancord. l'osteria del suburbio dove il mezzo litro di vino rosso colorava tutta la politica dei compagni elettori, e mandai:cu~X\:~'~r~ffi~'l ~~~'l ~e 1 :~r;:=;a~~\~ le regie navi e le azioni della Temi; il « povero Misdea > spinto al delitto dalla bieca ferocia dei e gallonati>; gli scheletrini di bimbi trovati sepolti nell'orto del convento; fino al grasso signore che travolge con la sua carroz. za a due cavalli l'operaio con dodici figli e mormora alzando le spalle: e Uno di meno!:,. I freni che il generale Pelloux proponeva per questi eccessi con le sue leggi, che del resto erano av\'allate per l'accettazione della Sinistra dal nome primaverile dell'onorevole FinocchiaroAprile, antico ufficiale di Monterotondo, un altro arrivato dalle congiure mazziniane ai sigilli dello Stato 1 non avevano proprio nulla che meritasse di far tirare in campo lo knut russo e il bastone tedesco : la responsabilità dello scrittore oltre quella del gerente, l'obbligo, per i fogli recidivi, della cauzione e del preventivo esame dell'autorità, la punizione della diffusione di notizie false. Tuttavia a Sinistra si gridò alla reazione1 al colpo di Stato. Ma i deputati liberali di Sinistra si trovavano m una po,;izione psicologica difficile : erano ancora dei « cittadini » e in maggio avevano visto le piauc riempirsi di scamiciati compagni. D'altra parte non erano rassicurati sulle in~ tenzioni finali di quel generale e: nominato dal principe>. Sapevano che fra la sommossa come quella di ieri e il col1~0 di Stato temuto per domani, non c1 sarebbe stato posto per il loro mondo di elettori e di programmi. Erano colti, e parlavano della sorte malinconica dei girondini, oppure del 2 dicembre, di Thiers a Mazas, di Victor Hugo a Jersey. Dai banchi ministerjali gli amici dell'onorevole Zanardclli ammiccavano: «come potete credere?» Allora so,;pirando si decisero, e quando le leggi vennero pres<'ntatc alla Ca. mera in e prima lettura >, votarono per il pas'ò.lg"gioalla discu'>sionl' clC'gliarti• coli, con tutto che il generale Pclloux avC'sscdichiarato che quel \"Oto signifiCa\"a1 e: qualunqur re~tri1.ione mentali! si voglia fare d..1.t,tluno >, « esplicita fiducia > per il o.uo sist<•rr,a. Coi loro voti. co1,1quelli del Centro e dl'lla Destra. il ~lini,;.tero r~1ccolse una ma,:rgioran1:a irnponcntl'. Nel Regno si vociferò un poco. Le leggi furono promo'-<:Cda semplicemente reazionarie a e infami >, qualche co• mizio autorizzato in locale chiuso accennò a rnutaNi all'ora drll'u,;cita in una dimo\tra1.ione per le \trade, mentre risuona\"ano I tre '-quilli e ac('Orrcvano i delegati: i qut·sturini roi chepì ornato di una nappina azzurra piantavano o.ui t0r.Ki dei dimo,tranti I<' ~row· mani gu,mtate di filo bianco, incsor.ibili com<' re'\ping:enti di locomotive, e- le bomb<'ttC'"rotol..tv,rno ~ul Cor--o fra le zampe filosofe delle pariglie <l<'.~loimnibus. La. fa.rea. dell'ostruzionismo Gli 1anardclliani credeva.no, con la loro condiscendenza, di aver legato ai loro hanchi il .\.linistcro, e di poter controllare coo:ìla discuso.ioncdegli articoli. Con ~tu1>0rc \"idero che il .\iinistcro riempiva la Commi,;,.;.ion<p' arlamentare con tutti onorevoli colleghi dei banchi drlla D1•-.tr.1e del Ct·ntro, e favoriv-1 l.l nomina a r('latorc dell'onon•volc Pa.- -.qu,11<G' rippo, fhc dichiara\"a di « non c,iurr nella scelta fra I.\ libertà. (' l'unità>, minacriat.1 dai o:ov\·rr.-ivi.Dove erano and,ttc allora a finire le promc~o:cu-fficiO\C-di prima della votazione? Si o:entirono più o m"no giocati ma non potevano ncmmc-no domanda re spicg:1zioni ai loro amici del Minist<·ro: in m,t~u;~io,il gc-n('ralt• Pelloux, approfitt.-mdo d"ll'affart· ddla hai:t di S.111~(un dovi• si rr,, inc.i~liJta b diploman d,·ll'nmmiraglio C,mt·\·arn. ,t· veva completamente trasformato il suo ministero, con una specie di giuoco di prestigio dietro le quinte, e aveva sostituito i ministri cresimati dall'onorevole Zanardelli con altri tenuti a battesimo dall'onorevole Sonnino. Era tornato agli Esteri il \'ecchio Vi.sconti-Venosta, nome dinnanzi al quale in verità tutti si inchinavano, giacché da tanti anni che il marchese abitava, salvo brevi intervalli, alla Consulta, aveva finito per diventare una figurazione dell'Italia molto più convincente del fiero donnone dalla testa incoronata di torri e dal seno loricato, della quale, a quel tempo, nemmeno i mandarini dello Tsung-li-Yamen avevano preso sul serio il cipiglio. Alle Finanze, Paolo Carcano 1 e così sottile che pare possa servire per scrialibri >, era stato rim• piazzato con I onorevole Pietro Carmine, che malgrado il nome da santuario napoletano, era un buon lombardo, ingegnere, appartenente a quei moderati milanesi per i quali la perdita del comune di Milano era stata una catastrofe nazionale, e che tenevano nascosta in un cortile la statua di Napoleone fII per non dare un dispiacere a CavallotZA.NA&DELIJ BONl!lNO GASPAREfrNALT ti e ai suoi successori. li nuovo guarda- Più che mai si parlò e si scrisse e si desigilli Adeodato Bonasi, conte e scna4 clamò di colpo di Stato, di Polignac, torc, d'una vecchia famiglia modenese, di Carlo X di Radetzky. Il « decreto• aveva in.stallato a Piazza Firenze la sua ne»! Si s;rebbe detto a sentir tanto indiscussa competenza di giurista e le chia.550 scandalizzato, che esso avesse sue oneste convinzioni rii conservatore suscitato due carabinieri reali accanto patriota, che non vuol giungere a rim- ad ogni avversario politico del minipiangere e nel disordine dell'Italia u• stero Pelloux, e che l'on. Sonnino av~- nit.a, l'ordine degli Stati estensi>. L'o- se indossato un costume completo da norevolc di San Giuliano, altro conser- domenicano del Sant'Uffizio. vatore e altro marchese, aveva detto, Nella seduta del 30 giugno, gli estredurante la discussione in prima lettu- misti, che avevano deciso di applicare ra, di trovare e: i provvedimenti buoni, l'ostruzionismo anche alla discussione i ministri pessimi > : ora che si miglio- del nuovo regolamento proposto da ravano i ministri, era naturale dargli Sonnino, cominciarono la solita storia: posto fra loro, ed egli aveva sostituito appello nominale per il numero legale, alle Poste l'onorevole Nasi: Catania so- appello nominale per l'approvazione stituiva TraP.ani, così non si alterava del verbale. Il presidente protestò: ~~i1:r ~;e;:/~ii~;~;o g:'~~:c~a~!~e~r~~ : fe~~ Jrs~rr::t~ ~rn9 ~~ 1:~~~:~'n: risuonò imperioso l'accento genovcsis- di alcune leggi secondarie. Allora i desimo di Giovanni Bettòlo. Antonio Sa- put.ati dell'Estr~ma invasero l'emiciclo, landra andò all'Agricoltura. Del vec- e mentre si scatenavano i pugni in un chio ministero rimasero soltanto Laca• balenar di polsini inamidati, e il prcva e Baccelli, tanto per cercar di aspi- sidente si cacciava. in testa il cilindro, rare nelle urne ministeriali ancora qual- e nel clamore confuso scintillavano a. che voto di Sinistra. tratti aggettivi anche troppo precisi, Ma la Sinistra di tutte le sfumature qualcuno afferrò le urne, ne ruppe due, era fuor di s6 : i costituzionali vede- ne acciuffò un'altra, e filò via con quel vano in quel Gabinetto nuovo, sorto trofeo sotto il braccio. E forse non sasenza le designazioni di alcuna vota.zio- peva neppure lui se commetteva un sa. ne, formato senza che neppure venis• crilegio o faceva uno scherzo. sero chiamati al Quirinale i presiden- L'Italia era sfuggHa fino allora a ti delle due Camere, quakhe cosa del quella ondata di malcreanza che insututto fuori dello Statuto, o peggio an• diciava i parlamenti europei. Adesso cora, qualche cosa del tutto conforme era pari agli altri. Anche da noi la poallo Statuto come lo concepiva l'ono- litica s'era rimboccate le maniche ed revolc Sonnino: e gli dichiararono era scesa, come una sç.rva al mercato, guerra attraverso le dimissioni clamo- agli insulti e ai pugni. La sessione fu rose dell'on. Zanardelli dalla prcsiden- chiusa, e riaperta il 14 novembre nclza della Camera. I gruppi estremi 1 che l'aula di Palazzo Madama, perché, disi dividevano in radicali e socialisti, con cevano fra i sorrisi increduli gli esperti l'ornamento degli ultimi repubblicani, del genio civile, il lucernario dcli'< aucrano in guerra contro Pelloux fin dal la Comotto > minacciava rovina. Il primo giorno: ma di fronte a quel mi- giorno prima avrebbe dovuto esserci nistcro così tutto di Destra, e a quella la fine del mondo: la fine del mondo Commhisone parlamentare che accen- sul serio1 quella calcolata dall'astrono• tuava tutte le disposizioni delle leggi mo tedesco Falb, non quella profetizd'eccezione, decisero di inasprire le lo- zata ogni giorno dalla Perseveran{.a; e ro operazioni belliche: e deliber.'.lrono la prospettiva di vedere ostruzionismo di impiegare l'ostruzionismo, gas asfis- e « dccretone > finire insieme combusti siante delle battaglie parlamentari. dai gas della come~a ~i Biela aveva L'ostruzionismo era un'invenzione ir. molto attenuato l'agitazione del grosso landese, come il boicottaggio : con qu..:-1 pubblico e la sua curiosit_à. Del. resto? sto si tagliavano i garretti delle muc- m. tutto_ quel fr_astuono d1 ret~nca 1 d1 che dei laridlords protestanti 1 con quel- chiacch1e:e e d1 male parole, 11 _Pa~sc lo si tagliavano le gambe delle maggio- ~veva ~ntt? per n~n .raccapezzarsi ~1u: ranze di Westminster. Alla Camera au- I ostruzionismo lo 1rntava, ma qua.si lo striaca dove era stato introdotto dai irritava di più il fatto che il ministero tedesc~-nazionali contro il conte Bade- non riuscisse a reprimerlo. Col suo ni, le cose erano andate male, e il pre- buon .se~so semplificatore, _no!"1ca~iva sidcnte aveva dovuto finire per deci- c?e ci. s1 afferma-.se ca.mp1O111d.el! or: dersi a sostituire il suo campanello ina- dine d, fronte alle folle1 e po1 non s1 scollato con un plotone di gendarmi. sa~se metter _a ~sto -~anta ono:c• A Montecitorio l'applicazione del siste- voh m ~ontec1ton?· Doonentato e mma cominciò il pnmo giugno, appena ta~to d1Str.Mto ~b1~mef"';tedal ricord? iniziata I.\ discussione degli articoli del- dei tumulti e dei umon dell'anno pnle leggi d'eccezione. Contro i .sessanta ma da tut~a qu~lla coreografia parladeput.ni dell'Estrema che avevano il mentare, s1 lasciava andare a poco a loro quartier generale' nella Sala Rossa, poco ad a~cettare l_atesi. che q~el ~ec ai quali gli zanardcllìani davano il lo- ncralc, quei scn3:ton, quei e: ce~s1t~n :t, ro ~ppoggio più o meno palese, stava non fo-.,;;e!oc~e I rapl?~esentantl d1 una sul!_alto seggio prc-,idcnziale l'onorevole COn5?rtena ~1 n?tab1l.1. La cau,;a e~: Chmaglia, barbuto e calvo, valoroso sen~Mlp ~cli ordine. s1 ~efon:nav~. a~ combattente garibaldino in gioventù 1 suoi. occhi seco~do_1 ~ohi_e gh. ab1t1_d~ ora e brava e cortese persona, il cui q~e1. J?Crsonagg1 visti dai cancatunstl maggior desiderio era di conservare in- d1 Sm1stra. tatta la veneta giocondità del temperamento». Intorno a lui, armato d'un rcgolamc-nto scarico, la maggioranz.i. mini!tcriale spiegava i suoi ranghi, che sarrbhcro stati imponenti, se· i suoi membri, invece e di anda~enc al mare e ai monti >, fossero stati diligenti e di~ rigcnti, come diceva l'onorevole Giustino Fortunato, e non avessero fatto troppe volte il giuoco degli ostruzionisti, che ogni momento chiedevano la verifica del numero legale1 e il numero legale non c'era 1 e bisognava toglier la seduta. ·.. D.wanti agli occhi del Paese che, eccettuati i pochi interessati direttamente in quella storia, non sapeva se ridere o piangcre 1 tutto il mese di giugno passò in quc!ita farsa : al principio di ogni se• duta, un Ferri o un Prampolini si al. zavano, domandavano la verifica del numero legale, che esigeva un intenninabile appello nominale. Se il numero legale c'era 1 e si poteva aprire la 'iC'duta, allora domanda\·ano l'.tppcllo nominale per l1approvazionc del verbale della -;cduta precedente. Trrminato que:,t'altro appello, e intanto <'r.t passata un'ora, uno di loro chiedeva la. parola. e per tutta b \Cduta Vt.'Nava nell'emiciclo fiumi~ di parole, spazi..1.ndo n_ella storia. uni\'cn.alc e nella legi,;Ja. z1one comparata, ritrovando Catone e :\ristotcle, pao.sando dal o:enato <;partano o atenie!ie alla camera del deputati greci o al Rigstaadt norvcgeo.c, citando Sant'Ambrogio o San Toma'-O (anzi, Ambrogio e Toma'IO, diceva !'on. Carlo Del Balzo). Quelli che non avevano abba,tan7a cultura o fantasia per permctu•rsi t.mto sfoggio di remini,cenzc e di ci1,.uioni, ,;.e la cav.1\·ano lo :o,tl"'-'-O Jc..:-- .~cndo ad alta \'OCt" trattati di diritt1.l costitu1.ionale o addirittura gli artic.oli e l.l nonaca dei giornali di provincia. Un o,;tru7ionii;ta, prccur'3Qrc dei divi 1 del cinematografo, arrivò perfino al e discorso mimato > ! Al suo posto ,;ulla vrtta della ~lontagna, lo o:ivcd<'v.\ far g'.l'Stioratori e muover la bocca, ma ne,,una pa.rola r:1ggiungeva l'udito int<'nto dei povrri ~tcnografi. La. rottura. delle urne La maggioran,:a ,i ,;ncrvava, il Pae- ,(' purf", L'istituto parlamentare si im• mergcva nel ridicolo. Allora l'on. Sonnino prt,;C'ntò la propost.l di un nuovo l' più sc-vcro regobmrnto della Camera mentre il generale Pclloux faceva fir~ maT<"dal Re il 22 giugno un decretol<'gge rhe metteva in \'igorc le leggi di c-ccezionc-a partire dal 20 luglio pros- ,:imo: co~ì la Camera avrehbc ,cmprc potuto d1srut<'rc la conversione in legge dr-I den('tO; ma intanto veniva fatto cadrn..· lo M""OJJO µrindpalc ddl 1ostru7ion1,m~, di• ritard,m· 1',1pplica7ionc· dcli<' mM,rt· re,;,tritti\"l'. La. Provvidenza e 11 Mezzogiorno Né il generale Pclloux, né l'on. Sonnino si resero conto di questo : e poiché in marzo l'ostruzionismo riprese più che mai violento ed aspro, e ricominciarono le stesse scene del giugno, le sedute che dovevano esser chiuse dopo venti minuti, gli urli incomposti dopo i discon.i intcnninabili (la cantilena « Parli Pantano! Parli Paritano! .-., parole dell'on. Ferri e musica dell'on. Prampolini, fu la sola novità della stagione) e i pugilati, pensarono di appellarsi al Paese, supponendosi abili nello sfruttare in questo modo la stanchezza di quella situazione senza uscita. La Camera venne sciolta e le elezioni indette per il 3 giugno '900. Era un grave errore. L'ordine non può essere proposto 1 ma deve essere imposto .:ili<' .. -~ perché esse poi lo comprendano e vi adagino il loro consenso. fn\"C'C'Cl'on. Sonnino e il generale Pclloux lo compromi~cro a litigar \'Oti con• tro i disco, .,j, le promc,sc e la rl'torica delle Sini,trc, e natur.tlmentc furono battuti . .\f,1lgrado « la Provvidenza e il :Mezzogiorno > invocati dal Po/Jolo Romano, la maggioranza n-i,.nistcrialc rirna--c troppo debole nella nuova )e. gi~latura perché il ministero potco.se sp<'rarc di rcalin;u·c il suo programma col Parlamento. Per rca.lizz,ulo in altro modo bii;ogna\'a pcno:arci prima, e... « 1i'est pas Cromu:e/l qui veut >: il generale Pdlmi,x prcfrrì cederC' il po~to a un colleg.1 dd Senato, l'onorC'vole S..iracco. E. co~ì finiva, un 1)0(;0 a coda di \Orcio, la famo1,,a 1 la terribile e cospirazione libcrticid,1 >: quale verità si era n,,~COW)d. 1Nro quc-,te ampollose denominazioni con le quali la stampa e gli onorevoli di Sinistra avevano perseguitato l'azione in sostanza incerta e maldestra del ministrro e:reazionario»? Qua.li promc~se furono '.'liCambiateq, uali piam tracciati, quali e~mpi propo~ti, in quell'estate che aveva visto cadrrc il marche~e di Rudini dopo i fatti di maggio, in quella primavera che ttvcva visto l'on. Zanarddli attC'ndcrc invano l'invito dd Primo aiutante di c;\mpo, mentre il ministero veniva cambiando facci:1 dentro al Quìrinak? Non lo ,;a~ prrmo. fo~c .mai, giacché gli uomini di Stato italiana raramente scrivono le loro memorie e, quando le scrivono, os- ~rvano scrupolosamente la. tradizione monarchico-oleografica della storia dc-I Ri.,;orgimc-nto~Eppure, oggi n?n ci disp1accrehlx· d1 c.aprrc che, sì, v1 fu « cospira?ionc >, '-C così può chiamaro.i il piano di riro,;,tituirc, contro l'a.o:,;ocia7iOnf" anonima. di poteri fortuiti (' irrf'- spon~.ihili, l'autorità e la rc-sponsahilità d'un Capo. MANLIO LUPINACCI QEORGESIMENON 11"Wallace francese", il creato• re dl "Malitret", lo scrittore fe• nomeno 1 VERRÀ ELETTO ALL'ACCADEMIA DI FRANCIA I Ecco il romanzo che ha posto la sua candidatura a "immortale" IPITAR Versione di Guido Cantini LIRE 8 Il critico del severissimo Tmipr ha definito quest'opera: "u11 romanzo perfttto" "un capolavoro allo stato di natura" e noi abbiamo prescelto questo straordinario racconto di mare per inaugurare la nuova collezione speciale dedicata al Simenon "seconda maniera", al Simenon emulo di Stevenson, di Conrad, di Maugham, al Simenon insomma di cui si parla con insistenza per un seggio all'Accademia di Francia. Veste elegante e versioni d'arte saranno le caratteristiche dt questa serie simenoniana. A I Pitard seguiranno tra breve: Quartiere negro, L'evaso, 450 all'ombra, mentre sono in preparazione: Cli adolescenti,! cllend dl Avrenos, Le signorine di Concarneau. A. MONDADORI PRESENTIAMO FAITB BALDWIN l'A.nnle Vivantl d'America, con un indlavolnto romanzo GENTE DELL'ALT MONDO Un volume de "I romanzi della Palma" illustrato dal pittore Giovanetti LIRE 3 Uno stile scintillante, un brio 1rresi~ubile, un umonsmo straordinariamente "fcmmimle". Pochi sanno. come la Baldwin, narrare una storia senza... possibile scampo per chi ne abbia letto le prime righe! Questo Gente dtll'altro mondo è tipico tra i lavori della scrittrice. Una storia d'amore, un modemi'.\simo idillio tra una giovane diva dello schermo e uno scrittore-esploratore che fa pensare un poco a Tarzan. J ncontri, scontri, fughe, ripicchi, capricci e una straordinaria trovata tragicomica che dà al racconto sviluppi impreveduti. Tra le caste nevi come nel tumultuo,o ed artifi<.'iosomondo del "cinema" l'avventura dei due protagonisti - gente dell'altro mondo, veramente! - si snoda con un ritmo che non d~ tregua e che ci conduce, ansanti e felici, al felicissimo finale. A. MONDADORI

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